Baldin (M5S): "Sanità, sestiere di Castello senza medico di base, la Regione dimentica la specificità veneziana. E in Veneto il 54 percento dei posti vacanti resta scoperto”

24 gennaio 2023

 

(Arv) Venezia 24 gen. 2023  - “Rispondendo a una mia interrogazione sulla carenza dei medici di famiglia a Venezia, la Giunta regionale conferma ancora una volta di ignorare la specificità del capoluogo e in particolare del centro storico. Le cosiddette "soluzioni" fin qui adottate, come l'aumento del massimale di assistiti per i medici e gli specializzandi, si sono dimostrate totalmente inefficaci nella realtà lagunare”. Così la Consigliera regionale Erika Baldin, Capogruppo del Movimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini, che oggi ha discusso in Aula l'interrogazione presentata il 25 agosto scorso.

“L'estate scorsa - ricorda la Consigliera - gli abitanti di Castello ricevevano una brutta notizia, le dimissioni del medico famiglia del sestiere che sarebbe poi stato sostituito da un medico con sede a Cannaregio. L'altro professionista, però, sarebbe stato a ricevimento a Castello solo due volte la settimana: una "soluzione" temporanea, così veniva presentata, frutto di un accordo tra il medico e l'Ulss 3. Nei fatti, un grave disagio per il sestiere di Castello, tra i più popolosi di Venezia, ed in particolare per la popolazione più anziana e i soggetti fragili. Una situazione che si è protratta, come confermato anche dalla Giunta, fino a metà novembre quando finalmente a Castello si è insediato un nuovo medico seppur con incarico provvisorio”.

“Il 25 agosto - continua l’esponente M5S - chiedevo alla Regione quali azioni intendesse mettere in campo per pianificare tempestivamente l'avvicendamento dei medici di famiglia, visto che il pensionamento dei professionisti non è un fulmine a ciel sereno, ma un dato facilmente prevedibile. La risposta fornita oggi in Aula dalla Giunta, a cinque mesi di distanza, è del tutto insoddisfacente: un elenco di DGR relative all'incremento del massimale di assistiti, fino a 1800 per i medici di famiglia e fino 1.200 per i medici in formazione, e altri provvedimenti di carattere generale che non tengono assolutamente conto delle specificità di un territorio come quello di Venezia”.

“Infine - conclude Baldin - l'assurdo: nella sua risposta la Giunta Zaia ha rivendicato il risultato della procedura annuale per l'attribuzione degli incarichi vacanti, gestita da Azienda Zero, che però non è riuscita a coprire nemmeno la metà degli ambiti territoriali carenti. Il dato si ferma infatti al 46%”.