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Bigon (Pd): “Bilancio regionale di previsione 2024, sanità e sociale fermi al palo, come se non esistessero i problemi"
18 agosto 2023
(Arv) Venezia 18 ago. 2023 - "Sembra che per la Giunta regionale la sanità e il sociale in Veneto siano settori che viaggiano a gonfie vele. Come se non esistessero carenze di medici, liste d'attesa infinite, impoverimento demografico e allargamento delle fasce di cittadini che faticano a mantenere livelli di vita dignitosi. Da questa manovra insomma, pare che tutto vada bene".
Questa la valutazione di Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione consiliare sociosanitaria, “sul bilancio regionale di previsione 2024, approvato dalla Giunta Zaia”.
"Malgrado siano state assegnate agli Assessorati più risorse degli altri anni, per quello alla Sanità i fondi sono rimasti uguali – osserva la consigliera del Pd - 4,8 milioni. Ma soprattutto, stando a quanto annunciato, si potrebbe addirittura assistere ad una contrazione per il settore: dai 10,5 dell'ultimo bilancio ai 10 miliardi previsti per il 2024. In ogni caso, sarà dunque un bilancio che non darà nessuna svolta, come sarebbe stato doveroso, viste le criticità in atto che comprendono anche gli stipendi dei sanitari, i più bassi in assoluto, e la necessità di investire per rendere attrattiva la professione e rimpinguare il personale amministrativo".
"È inutile parlare, come fa Zaia, di numero aperto a Medicina se poi non muove un dito per rendere la sanità pubblica appetibile per i professionisti, con strumenti all'avanguardia anche negli ospedali del territorio, turnazioni dignitose e stipendi adeguati -sottolinea l’esponente Dem - Andremo ancora di più verso la privatizzazione. Per non parlare del sociale”.
“Questo - conclude Anna Maria Bigon - era l'anno degli investimenti per i servizi gratuiti a beneficio della fascia 0-3 anni e per realizzare politiche concrete per la ripresa della natalità dopo il grido d'allarme lanciato da più parti. La politica deve investire nel futuro: questa Giunta non guarda avanti".