Consiglio Veneto approva la variazione al bilancio di previsione 2023-25 della Regione

07 novembre 2023

 

(Arv) Venezia 7 nov. 2023 -      L’Assemblea legislativa regionale, nel corso della seduta odierna, ha approvato con 35 voti favorevoli e 7 contrari, il progetto di legge n. 235, d’iniziativa della Giunta, relativo alla variazione del bilancio di previsione 2023-25 della Regione del Veneto, relatore Laura Cestari dell’intergruppo Lega-LV, correlatore, la capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani.

La variazione aveva ricevuto il primo via libera dalla Commissione bilancio del Consiglio regionale il 31 ottobre scorso ed è diretta a redistribuire risorse - per un totale di oltre 31,7 milioni di euro - reperite da economie sulla gestione dell’indebitamento e da garanzie finanziarie non utilizzate in relazione al piano economico-finanziario previsto per la Superstrada Pedemontana Veneta. In sintesi: 450mila euro sono destinati allo sviluppo del sistema informativo regionale; 2,5 mil di euro ad azioni regionali relative al diritto allo studio universitario e per la residenzialità universitaria degli studenti; 500mila a tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali; 14,7 mil al trasporto pubblico locale, 1,2 mil a interventi di manutenzione della rete viaria affidata a Veneto Strade, 300mila al servizio escavazione porti; circa 12,1 mil all’area sanità e sociale: oltre 10,43 mil per azioni regionali destinate all'erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria di livello superiore ai LEA, 1,2 mil per il sostegno di iniziative a tutela dei minori, 400mila euro per l'eliminazione delle barriere architettoniche.

Nel corso della correlazione, la capogruppo Camani ha posto l’accento sull’origine delle risorse utilizzate ai fini della variazione di bilancio: “Festeggiamo il fatto di non avere soldi da spendere per la Pedemontana, ma quando sarà messa a disposizione dei cittadini del Veneto, avremo un esborso, come prevede il piano finanziario, grandemente superiore agli introiti per oltre sette anni”; in relazione alla scarsità di risorse e alla necessità di scegliere dove orientarle, si tratta di scelte “Dettate nella stragrande maggioranza dei casi non dalla volontà politica, ma dalla necessità di rispondere a emergenze: è il caso delle risorse destinate alle borse di studio, al trasporto pubblico locale, all’istruzione per l’infanzia, temi che peraltro si riproporranno in maniera analoga nel corso del 2024, alla luce della prossima manovra di bilancio, e delle emergenze che si ripresenteranno durante il prossimo anno, a partire da quella abitativa. Per poter definire efficace l’azione amministrativa regionale servono due elementi: la capacità di questo ente di garantire l’espansione continua dei servizi alla persona e di dimostrare di saper governare i grandi cambiamenti in atto, nell’ambito sociale, produttivo e imprenditoriale, a partire dalla salvaguardia dell’ambiente. Per rispondere a queste sfide servirebbero due cose: le risorse, ovvero i soldi, e le idee, ossia un’idea di società, una visione che continua a mancare”. Anche la capogruppo de il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel ha posto l’accento sulle complesse vicende del diritto alla casa, delle risorse destinate alle borse di studio e al mondo della cultura - che si traduce, in quest’ultimo caso, in un insufficiente sostegno alle imprese culturali presenti sul territorio -, mentre la consigliera e vicepresidente della Commissione consiliare sociosanitaria Anna Maria Bigon (Pd) ha evidenziato le carenze di medici ospedalieri, della medicina territoriale (e dei relativi supporti amministrativi) e il fenomeno della denatalità, tre aspetti sociosanitari che non vengono affrontanti nella variazione di bilancio; la consigliera del Pd e vicepresidente del Consiglio regionale Francesca Zottis ha rilevato, inoltre, il fenomeno della fuga dei docenti dalla scuola riportato di recente dalla stampa, un altro aspetto che non trova adeguata risposta dal provvedimento esaminato dall’Aula, mentre l’esponente dem Andrea Zanoni ha evidenziato che le risorse utilizzate per la variazione non vengono destinate al SFMR e al potenziamento del traffico su rotaia che toglie traffico dalle strade, rendendo più sicura la circolazione, oltre a consentire la diminuzione dell’inquinamento. Il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni ha fatto proprio l’allarme legato all’emergenza abitativa, nell’auspicio che in questa direzione vi sia un supporto concreto alle amministrazioni locali, se non in questa variazione, almeno nella prossima manovra di bilancio, così come la consigliera del Pd Chiara Luisetto ha auspicato, in relazione alle disabilità, tempistiche certe nel rilascio delle relative certificazioni, mentre il consigliere dem Jonatan Montanariello ha ripercorso i temi dell’erogazione dei servizi alla persona, nonché quelli infrastrutturali e trasportistici regionali, in un contesto generale economico-finanziario particolarmente complesso, penalizzante in particolare per gli enti locali e di riflesso nei confronti dei cittadini.

Al termine della discussione generale, è intervenuto l’assessore al bilancio e alla programmazione Francesco Calzavara che ha ripercorso i tratti fondamentali della variazione di bilancio in discussione, anticipando alcuni grandi temi che caratterizzeranno il 2024, con particolare riferimento ai fondi del PNRR (“Ci sono circa 100 milioni destinati all’edilizia residenziale pubblica tra ATER e Comuni” ha affermato l’assessore) e della Programmazione europea “Sui quali la Regione fa uno sforzo di cofinanziamento proprio per cercare di far sì che tutte le opportunità che sono all’interno della Programmazione ’21-‘27 possano essere percorse”.