Ostanel (VcV): “Variazione al bilancio regionale, bene la copertura delle borse di studio. Approvato Ordine del giorno per emergenza abitativa”

07 novembre 2023

(Arv) Venezia 7 nov. 2023  - “Invece che alle nomine da designare, ci interessiamo ben di più ai diritti delle persone, come per quello allo studio dei nostri ragazzi. Su quel versante, abbiamo di che essere soddisfatti, il nostro pressing ha avuto buon esito. Si è avuta infatti conferma, dall'assessore regionale al Bilancio Calzavara, che i fondi stanziati in questa variazione, uniti con i confermati milioni in arrivo dal governo, vanno a coprire le borse di studio che gli idonei non beneficiari attendono dall'anno scorso. Finalmente, è proprio il caso di dirlo, si è messa una pezza a un pasticcio che vedeva il Veneto peggior regione d'Italia, visto che qui avevamo il 65% delle borse di studio non pagate di tutta la nazione. Auspico che per le borse di quest'anno non si ripeta uno scenario nemmeno lontanamente simile: monitoreremo la situazione, controllando graduatorie e tempistiche”.

Con queste parole, Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo ‘Il Veneto che Vogliamo’, commenta “la variazione del bilancio regionale, discussa ieri in Consiglio regionale”.

“Il diritto allo studio si lega all'emergenza abitativa, che in Veneto colpisce gli studenti e le famiglie – osserva la consigliera regionale - Il tema dei fondi agli Esu, per avere più posti letto a prezzi calmierati negli studentati che stanno sorgendo nelle città universitarie, non ha permeato questa variazione di bilancio, mentre c'è stato un segnale positivo sul fronte delle Ater. È stato infatti approvato a larghissima maggioranza un mio Ordine del giorno, presentato assieme al collega Arturo Lorenzoni, che chiede alla Regione di intervenire, anche nei confronti del governo, per affrontare l'emergenza abitativa. Si chiede di istituire un Tavolo operativo sul tema casa per individuare interventi efficaci, facendo propria la richiesta di lasciare agli enti una quota maggiore di risorse derivanti da canoni. Nella scia del mio progetto di legge (Pdl n. 211) che prevede di lasciare nelle casse Ater quello 0,4% del valore locativo degli immobili pubblici che attualmente finisce nel bilancio indistinto della Regione, senza venir reinvestito nel settore casa, ad esempio nelle ristrutturazioni. Auspico che l'ok a questo ordine del giorno sia propedeutico all'approvazione del mio progetto di legge, che porterebbe nelle casse delle Ater venete circa 4 milioni di euro”.

“Uno dei temi dimenticati da questa variazione è invece quello della cultura – sottolinea Ostanel – con palazzo Balbi che ha cancellato i timidi progressi fatti durante la pandemia. Negli ultimi tempi la Regione sta mettendo in scena (la metafora è voluta) una sorta di presa in giro per gli operatori culturali veneti. Li ha spinti e incoraggiati a presentare domanda per i loro progetti usando la legge quadro sulla cultura, la n. 17/2019, ma l'ha depotenziata con stanziamenti ridicoli, largamente insufficienti per sostenere il sistema culturale veneto. Nel contempo, la Giunta Zaia continua a stra-finanziare la vecchia ‘legge del presidente’, l'adorata L.R. 49/1978 (quella dello spezzatino dei micro contributi)”.

“Che non ci siano soldi per la cultura, quindi, non è vero – denuncia Elena Ostanel - I soldi ci sono, ma la Regione non li mette per finanziare la graduatoria della sua legge quadro, la L.R. 17/2019, lasciando a bocca asciutta intere rassegne di Comuni importanti, con realtà associative e artistiche che non possono fare la loro attività solo perché hanno seguito le indicazioni avute. Un'assurdità che non dovrà ripetersi nel Bilancio di previsione che affronteremo a breve”.