Rievocazione Storica Palio di Feltre, Presidente Ciambetti: “Manifestazione che appartiene al patrimonio culturale e un invito a visitare luoghi lontani dal turismo di massa”

23 luglio 2024

(Arv) Venezia 23 lug. 2024 - “Quella che viene presentata oggi è una grande kermesse oltre che una festa, che nei primi giorni di agosto animerà le vie di Feltre, città tra le più antiche del nostro Veneto, visto che secondo Plinio il Vecchio essa era d’antiche origini retiche e fondata nella stessa epoca di Verona e Trento. Feltre è città nobile, dunque, dalla grandissima storia e che vede anche una singolarità curiosa che la unisce a Venezia visto che a Feltre lavorò un giovanissimo Carlo Goldoni come Coadiutore della Cancelleria Criminale e che proprio a Feltre s’innamorò del teatro dirigendo una compagnia di dilettanti in due opere del Metastasio e componendo i suoi primi testi teatrali, 2 intermezzi in versi “Il buon vecchio”, e la “Cantatrice”. Feltre si appresta a far da cornice ad uno spettacolo, il suo famoso Palio, che ha radici storiche nobili, risalendo alla fine del Trecento e comunque di certo al 1404 quando la città si dedicò a Venezia e per celebrare l’evento riprese l’antica tradizione originariamente legata alla sua annessione nel 1388 al ducato di Milano sotto Giangaleazzo Visconti, con un Palio”. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti intervenendo oggi a Palazzo Ferro-fini, in apertura della conferenza stampa di presentazione del Palio di Feltre. “La Regione, attraverso la Legge Regionale 8 novembre 2010 n.22, tutela, valorizza e promuove le manifestazioni storiche di interesse locale, quali palii, giostre e rievocazioni, in quanto espressioni del patrimonio storico e culturale della comunità, da considerarsi strumenti atti a favorire lo sviluppo dell’immagine turistica regionale, nonché la conoscenza e lo scambio con altre simili realtà europee. La legge prevede anche il Registro regionale delle manifestazioni storiche di interesse locale, ben 49 quelle accolte a gennaio di quest’anno. Tra queste, spicca indubbiamente il Palio di Feltre e ciò mi porta ad un’altra considerazione: i borghi medioevali veneti, tra cui anche Feltre, sono un esempio singolarissimo, e non secondo ad altri in Italia, di architetture e memorie culturali di grande valenza, da Valeggio sul Mincio a Lazise, Malcesine, Soave e San Giorgio in Valpolicella, da Feltre a Ceneda, Mel, Castelfranco, Asolo, Cittadella, Marostica, fino Montagnana, Este e Monselice. Una mappa ricchissima di luoghi, paesaggi inestimabili, architetture memorabili, spazi e ambienti in cui si respira la storia in una dimensione ottimale: luoghi che il turismo di massa deve ancora scoprire ma che riservano sorprese più che piacevoli. Ecco allora il senso del Palio di Feltre, l’invito alla scoperta di luoghi insoliti tenendo pur sempre presente che Pali e competizioni tra contrade sono parte integrante dell’immaginario e della cultura locale, sono cioè vissuti profondamente e con spirito di competizione anche accesa dai contradaioli. L’invito che rivolgo a tutti i veneti è quindi quello di visitare questi luoghi, prendendo spunto da eventi caratteristici e stimolanti, per magari poi ritornare in giorni più tranquilli per gustare con maggior calma la bellezza genuina di questi spazi magici, dove la storia incontra il presente”, ha concluso Ciambetti.