Brescacin (Lega – LV): “Sarà possibile ampliare il numero dei posti negli asili nido: un Disegno di legge che dimostra attenzione costante alle politiche sanitarie e sociali”

31 luglio 2024

(Arv) Venezia 31 lug. 2024 - “I Comuni potranno ampliare i posti negli asili nido, in deroga al limite di legge, elevando la capienza ricettiva massima da 60 a 66 posti. Questa è solo una delle opportunità e migliorie previste nel Disegno di legge che abbiamo appena votato in Consiglio regionale: ‘Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2024 in materia di politiche sanitarie e politiche sociali’”. Sono le parole di Sonia Brescacin, presidente della Commissione Sanità (Intergruppo Lega – Liga Veneta), relatrice del Disegno di legge votato dal Consiglio regionale del Veneto.

“Sono numerose le richieste di iscrizioni agli asili nido nei nostri Comuni – riprende Brescacin – e non sempre le famiglie riescono a trovare posto vicino a casa. Con questa modifica, relativa alla disciplina degli interventi regionali per i servizi educativi alla prima infanzia, asili nido e servizi innovativi, si va a consolidare e ampliare l’offerta educativa per i bambini nella fascia d’età 0-6 anni, difendendo la natalità. Nel contempo, andiamo ad agevolare l’inserimento della donna nel mondo del lavoro. Questa è solo una delle migliorie previste da questo Disegno di legge, frutto di una costante attività di monitoraggio e aggiornamento ordinamentale -  puntualizza Brescacin - il tutto in linea con le nuove disposizioni statali e senza impattare sul bilancio regionale”.

“E' un Disegno di legge complesso, - spiega Brescacin - che interviene nella materia di sanità e sociale. Si compone di 17 articoli che modificano alcune leggi regionali. L’art. 5, ad esempio, modifica l’art. 29 della legge regionale del 2016, la n. 30, Collegato alla legge di stabilità regionale 2017,  che disciplina la materia delle spese del personale. Andiamo a dare maggiore, fondamentale, supporto alle aziende ed enti del servizio sanitario regionale in materia di personale. L’art.6 mira ad allineare i tempi di attesa ambulatoriali e i tempi di attesa dei ricoveri programmati a quelli nazionali, nonché adeguare la normativa regionale al Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa. Altro articolo interessante è il numero 11, che modifica la Legge regionale del 2005, Disposizioni sulle terapie complementari, terapia del sorriso e pet therapy, andando ad intervenire sulle terapie complementari. L’art. 14 modifica l’art. 4 della Legge regionale del 2023 ‘Disposizioni per la promozione della diffusione e dell'impiego dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni’, per promuovere la diffusione e l’impiego dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni, eliminando il riferimento esclusivo alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, Fondazione SSP,  per lo svolgimento dei corsi di formazione e il rilascio dell’autorizzazione all’impiego extra ospedaliero dei dispositivi DAE. Un modo, questo, per ampliarne quanto possibile la loro conoscenza e utilizzo, oltre che formazione”.

“Altro articolo degno di nota è il n.15, che modifica l’art. 2 della Legge regionale del 2023 ‘Disposizioni per favorire la piena integrazione scolastica degli alunni ammalati’, e mira alla piena integrazione scolastica degli alunni ammalati, eliminando, anche in questo caso, il riferimento esclusivo alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica per lo svolgimento dei corsi di formazione del personale scolastico per la gestione degli alunni ammalati. Siamo soddisfatti di questo aggiornamento normativo, per il quale ringrazio in primis l'assessore regionale Manuela Lanzarin. È un Disegno di legge importante che attesta la continua, costante, attenzione di questa amministrazione, dell'amministrazione Zaia, nei confronti del comparto sanitario e sociale per portare in ambiti diversi tutte le migliorie possibili e migliorare i servizi ai cittadini”, conclude Brescacin.