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Luisetto a nome del Gruppo consiliare Pd: “Rete antiviolenza, ancora incertezza sul futuro dei Centri antiviolenza. Si diano risposte chiare davanti alla scia di femminicidi e violenze"
09 agosto 2024
(Arv) Venezia 9 ago. 2024 - “Sessantadue femminicidi dall’inizio dell’anno nel Paese, decine di atti di violenza registrati ogni mese nelle nostre città, senza contare il cosiddetto ‘numero oscuro’ di maltrattamenti, vessazioni, violenze contro donne che non arriva alle denunce. Parte da qui e dall'ennesimo efferato femminicidio compiuto a Verona la nostra nuova richiesta di impegno alla Giunta regionale attraverso la presentazione di una interrogazione a risposta scritta”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Chiara Luisetto che, assieme ai colleghi Dem Camani, Bigon, Zottis, Zanoni e Montanariello, chiede “quali siano i passi in avanti compiuti per salvare dalla chiusura i Centri antiviolenza e le Case rifugio del Veneto”.
"Da più di un anno – ricordano gli esponenti del Pd - chiediamo chiarezza sull'applicazione dell'intesa Stato-Regioni che conteneva condizioni capestro per la rete di protezione e di sostegno delle donne nel nostro territorio. Dopo il rinvio al 2025 della sua attuazione, ancora non c'è nessuna informazione su cosa la ministra Roccella e gli assessori regionali abbiano messo in campo. A luglio c'è stato un incontro tra il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Regioni ma chi opera accanto alle donne vittime di violenza ancora non sa quali siano le prospettive, e i tempi per l'entrata in vigore dei nuovi criteri sta di nuovo per scadere".
“Chiediamo quindi all'assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, di relazionare a stretto giro sullo stato dell'arte – spiega Chiara Luisetto - Ricordiamo che, se non verranno garantite le risorse necessarie a far fronte ai costi frutto dei nuovi requisiti e non verranno modificate alcune previsioni, la maggioranza delle strutture territoriali venete sarà costretta alla chiusura. Come Pd abbiamo svolto sul tema un’ampia mobilitazione culminata con lo stanziamento di ulteriori risorse per i Centri e l’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale di una mozione che impegna la Giunta a individuare soluzioni per scongiurarne la chiusura”.
“Ora abbiamo urgente bisogno di fatti concreti – concludono i consiglieri regionali del Pd - Di fronte alla ininterrotta, quotidiana, scia di sangue è necessario che questa fase di estrema incertezza cessi al più presto e che si mettano le strutture in condizioni di lavorare al meglio".