Pavanetto (FDI): “Documentazioni anche in italiano nei siti della Serenissima tra Balcani e Mediterraneo: bene universale che da tempo la Regione del Veneto cerca di preservare con appositi finanziamenti”

16 settembre 2024

(Arv) Venezia 16 set. 2024 - “L'importante patrimonio architettonico edificato dalla Serenissima in Istria, Dalmazia e nel bacino Mediterraneo rappresenta un'indiscutibile bene universale dall'altissimo valore storico-culturale; per questo è giusto rispettare anche la sua origine: ben venga quindi la decisione presa dalla Commissione Cultura del Consiglio regionale del Veneto, di prevedere che in questi siti siano esposte anche spiegazioni didascaliche e informative in italiano, oltre che nelle altre lingue. È una questione di rispetto per la storia, la nostra storia e il patrimonio che questa ha lasciato al mondo”. Il capogruppo di Fratelli d'Italia al Ferro Fini Lucas Pavanetto sottolinea così e “Con soddisfazione il voto della Sesta commissione, di cui sono componente, in merito alla proposta di legge che prevede che nei siti, peraltro beneficiari dei contributi regionali per la loro conservazione e la valorizzazione, ci siano spiegazioni anche in italiano su didascalie e testi, comprendendo anche ogni tipo di intervento di loro catalogazione, recupero, conservazione e valorizzazione. A parte il fatto che il recupero di questo patrimonio è stato realizzato anche con i contributi della Regione del Veneto, questa attenzione vuole essere anche un rispettoso gesto nei confronti delle comunità italiane che ancora risiedono in quei luoghi, e per i tantissimi turisti italiani che vanno lì proprio per ammirare questi manufatti che ancora oggi sono testimoni della secolare potenza e importanza della Serenissima nell'ampia e strategica area balcanica e mediterranea. È giusto, quindi, che il nostro impegno nella conservazione di questo patrimonio mondiale sia correttamente ricordato e spiegato. Unico rammarico, l'assenza dei membri dell'opposizione in Commissione; come al solito, hanno perso l'ennesima occasione per dare un importante segnale che affonda le sue radici nel rispetto del patrimonio culturale e della storia del Veneto. Probabilmente, a loro, la storia interessa solo per usarla e mistificarla, non rispettarla. Anche stavolta, quando avrebbero potuto dare un bel segnale, hanno preferito fare giochetti; peccato per l'ennesima volta, e lo ripeto, aver voluto anteporre le schermaglie miseramente politiche a una iniziativa che ha al centro il bene comune, la storia, la cultura e ciò che sarà lasciato alle generazioni future”.