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Pedemontana, Zanoni (Pd): "Il buco nei prossimi tre anni passa da 60 a 110 milioni. Quando ho lanciato l'allarme, dalla maggioranza mi hanno insultato: adesso facciano mea culpa. Zaia venga a riferire"
08 ottobre 2024
(Arv) Venezia 8 ott. 2024 - "Sono ormai anni che lancio l'allarme sulla voragine finanziaria provocata dalla Pedemontana Veneta, e puntualmente, ad ogni richiamo, ho dovuto subire attacchi al limite dell'insulto, a partire dalla presidente della commissione Ambiente, Silvia Rizzotto. Ma ora che nel bilancio di previsione viene messo nero su bianco che, rispetto alle previsioni di 60 milioni, la Regione dovrà sborsarne 110 nei prossimi tre anni, l'unica cosa che questa compagine di governo dovrebbe fare è un gigantesco mea culpa". A dirlo il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni.
"Ho girato il territorio negli ultimi mesi, con una serie di dibattiti pubblici, soprattutto nelle province di Vicenza, Treviso, Verona e Padova, e ho sempre ammonito sul fatto che quest'opera, con il tipo di convenzione stipulata, sarebbe stata una sanguisuga per i conti pubblici. Un cappio al collo per i contribuenti veneti, che si stringerà sempre di più col passare del tempo, visto che i canoni annuali, da qui al 2062, sono crescenti. E visto anche che, malgrado le rosee rassicurazioni del presidente Zaia – aggiunge Zanoni - il flusso di traffico si dimostra insufficiente per consentire alla Regione di tirare una boccata d'ossigeno. Zaia ora venga in aula a riferire: le cifre di bilancio parlano chiaro ed è inutile che si trinceri dietro un ottimismo immotivato. La realtà parla di una voragine drammatica".