ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 04/05/2021 n. 18

Resoconto n. 18 - 11^ legislatura
Resoconto 18 a Seduta pubblica
Martedì, 4 maggio 2021
SOMMARIO
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO
La Seduta inizia alle ore 21.51

PRESIDENTE

Bene, colleghi, iniziamo il Consiglio.
Invito tutti a collegarsi attraverso l'applicazione Concilium e marcare la propria presenza. Quindi fatelo cortesemente, altrimenti non riuscite a votare.
Diamo inizio alla 18a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 7259 del 29 aprile 2021.
PUNTO
1



APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 17a seduta pubblica di martedì 27 aprile 2021.
PUNTO
2



COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Ha comunicato congedo
Luca ZAIA
Il congedo è concesso.
PUNTO
3



INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 4 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTO
4



RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Procediamo con le interrogazioni.

Interrogazione a risposta immediata n. 93 del 15 marzo 2021 presentata dalla consigliera Guarda relativa a "VACCINO ASTRAZENECA E LOTTO RITIRATO: COME GARANTIRE URGENTE INFORMAZIONE AI CITTADINI GIÀ VACCINATI CON IL LOTTO SOSPESO?"

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'interrogazione)
"Premesso che:
- il 27 dicembre 2020 ha avuto inizio la campagna di vaccinazione anti-covid 19 conformemente alle linee guida del Piano strategico per la vaccinazione antiSARS-CoV-2/COVID-19 (Decreto 2 gennaio 2021), elaborato da ministero della Salute, Commissario Straordinario per l'Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa;
- ad oggi i vaccini riconosciuti da AIFA (Agenzia italiana del Farmaco) per il Piano strategico risultano essere i seguenti: Comirnaty di Pfizer-BioNtech, Moderna e AstraZeneca.
Rilevato che:
- da indicazioni AIFA, il vaccino COVID-19 AstraZeneca è un vaccino per la prevenzione della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nelle persone di età pari o superiore a 18 anni. Gli effetti indesiderati più comuni del vaccino COVID19 AstraZeneca sono generalmente lievi o moderati e migliorano entro pochi giorni dalla vaccinazione;
- la Regione Veneto dal mese di febbraio 2021 ha iniziato la somministrazione di siero AstraZeneca è indirizzata a due categorie specifiche: insegnanti e operatori del mondo della scuola e forze dell'ordine.
Constatato che in data 11 marzo 2021, Aifa ha comunicato il divieto dell'utilizzo sul territorio nazionale delle dosi del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni "eventi avversi gravi", con la conseguente decisione da parte della Direzione Prevenzione della Regione del Veneto di bloccare l'utilizzo del lotto segnato.
Appreso che alcuni cittadini già sottoposti a vaccinazione affermano di non avere ricevuto alcun documento attestante il tipo di vaccino somministrato e il numero di lotto di appartenenza, con conseguente preoccupazione su eventuali conseguenze gravi alle quali potrebbero essere stati esposti.
Considerato che in relazione a quanto sopra esposto circa la preoccupazione di alcuni cittadini, appare necessario che gli stessi, ove sottoposti a vaccinazione con il lotto oggetto di ritiro, siano anzitutto prontamente contattati e informati circa le eventuali cautele da seguire, prevedendo altresì la consegna del certificato vaccinale attestante la tipologia di vaccino somministrato e il lotto di appartenenza.
Tutto ciò premesso, la sottoscritta Consigliera
interroga il Presidente della Giunta regionale
e l'Assessore regionale alla Sanità
per sapere come intendano garantire il rilascio di certificazione vaccinale attestante la tipologia di vaccino somministrato e il lotto di appartenenza".
La consigliera Guarda la dà per letta.
Prego, assessore Calzavara.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della risposta della Giunta regionale)
"Con nota dell'11 marzo 2021, prot. n. 115696, a firma del Direttore della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria veniva data comunicazione alle aziende ulss del Veneto della sospensione precauzionale disposta dall'AIFA del lotto di vaccino Astrazeneca indicato, con l'indicazione di diffondere l'informazione ai medici di medicina generale (MMG) ed agli altri enti interessati. Questo anche al fine di poter dare informazioni agli assistiti.
Successivamente, con nota del 15 marzo 2021, prot. n. 120044, a firma del Direttore della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria veniva trasmessa alle aziende ulss del Veneto, l'ulteriore comunicazione dell'AIFA della sospensione temporanea dell'utilizzo su tutto il territorio nazionale del vaccino Astrazeneca.
Con riferimento alle singole somministrazioni delle dosi vaccinali, esse vengono registrate nel Sistema Informativo Anagrafe Vaccinale della Regione Veneto (SIAVr) con l'indicazione del tipo di vaccino e del lotto utilizzato".

Ass.re Francesco CALZAVARA

Buonasera a tutti.
Con nota dell'11 marzo 2021, protocollo 115696, a firma del Direttore della Direzione Prevenzione Sicurezza Alimentare Veterinaria, veniva data comunicazione alle aziende ULSS del Veneto della sospensione precauzionale disposta dall'AIFA del lotto di vaccino AstraZeneca indicato, con l'indicazione di diffondere le informazioni ai medici di medicina generale (MMG) e agli altri Enti interessati, questo anche al fine di poter dare informazioni agli assistiti.
Successivamente, con nota del 15 marzo 2021, protocollo 120044, a firma del Direttore della Direzione Prevenzione Sicurezza Alimentare Veterinaria, veniva trasmessa alle aziende ASL del Veneto l'ulteriore comunicazione dell'AIFA della sospensione temporanea dell'utilizzo su tutto il territorio nazionale del vaccino AstraZeneca.
Con riferimento alle singole somministrazioni delle dosi vaccinali, esse vengono registrate nel Sistema informativo anagrafe vaccinale della Regione del Veneto (SIAVR) con l'indicazione del tipo di vaccino e del lotto utilizzato.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Collega Guarda, vuole replicare?

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Devo essere sincera nel senso che non mi sembra che sia stata data risposta alla domanda dell'interrogazione, per cui al momento non mi posso definire soddisfatta, anche se ringrazio per questo storytelling rispetto a quello che è avvenuto per quanto riguarda questo lotto, però, rispetto al rilascio della certificazione vaccinale e alla garanzia del rilascio della certificazione vaccinale, mi sembra che la risposta sia sprovvista della risposta essenzialmente alla domanda che io ho presentato.
Pertanto ammetto che, mio malgrado, Assessore, io purtroppo non mi posso ritenere soddisfatta e per questo motivo ripresenterò la stessa domanda in un'ulteriore interrogazione perché, se questo è il modo per rispondere alle interrogazioni, evidentemente non ci siamo.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere. Passiamo al punto successivo.
PUNTO
6



PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI RIZZOTTO E BET RELATIVA A "MODIFICA ALLA LEGGE REGIONALE 30 DICEMBRE 1991, n. 39 RECANTE "INTERVENTI A FAVORE DELLA MOBILITÀ E DELLA SICUREZZA STRADALE"". (PROGETTO DI LEGGE N. 52) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 9/2021)

Relazione della Seconda commissione consiliare.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione di maggioranza)
"Signor Presidente, colleghi Consiglieri
Con il presente intervento legislativo ci si propone di modificare da diciotto a trenta mesi il termine attualmente posto in capo ai comuni per comunicare l'avvenuto avvio delle procedure di affidamento dei lavori degli interventi oggetto di finanziamento ai sensi della legge regionale 30 dicembre 1991, n. 39 recante "Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale".
Tale legge, come noto, si propone di intervenire al fine di migliorare la mobilità e la sicurezza del sistema dei trasporti regionali, in particolare, tra l'altro, eliminando situazioni di puntuale pericolo o di congestione della rete stradale e migliorando la mobilità nei centri urbani ed extra-urbani, con una serie di interventi le cui tipologie sono analiticamente individuate dall'articolo 3 della legge medesima.
Per quanto in questa sede maggiormente interessa e rileva, oggetto dell'intervento è l'articolo 9 in tema di interventi per la sicurezza sulle strade comunali e sulla mobilità comunale. Sul punto la normativa prevede che per la realizzazione degli interventi ammessi al finanziamento, entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione della graduatoria nel BUR, la Giunta regionale promuova la conclusione di un accordo di programma che definisce tempi, costi e modalità di realizzazione degli interventi e di erogazione del contributo.
In particolare, i comuni interessati, entro diciotto mesi dalla conclusione dell'accordo di programma, devono comunicare alla struttura regionale competente in materia di viabilità, a pena di decadenza dal contributo, di aver dato avvio alla procedura pubblica per l'affidamento dei lavori. La modifica di detto termine, da diciotto a trenta mesi, ha lo scopo fondamentale di determinare condizioni volte a consentire, più agevolmente, ai comuni di poter beneficiare delle risorse previste dalla norma, laddove ne risultano assegnatari, evitando, in caso di mancato rispetto del termine, come attualmente definito, la conseguenza della decadenza da contributo. Peraltro si evidenzia che una tale eventualità non consentirebbe la realizzazione di interventi giudicati ammissibili e funzionali a migliorare le condizioni di mobilità e sicurezza stradale per il territorio, e quindi per le comunità interessate. Sulla proposta è stato, inoltre, acquisito anche il parere favorevole dell'ANCI direttamente pervenuto nella seconda commissione.
La Seconda Commissione, in considerazione della impossibilità di prevedere, ad oggi, una data certa per la costituzione del Consiglio delle Autonomie Locali e per la sua conseguente operatività, nelle more del rinnovo, al fine di dare continuità all'iter legislativo, ha ritenuto di non acquisirne il parere, in conformità a quanto previsto dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale in data 20 aprile 2021.
Avendo altresì acquisito il parere favorevole della Prima Commissione (seduta del 28 aprile 2021), ai sensi dell'articolo 66 del Regolamento, ed essendosi avvalsa, in sede d'esame, dell'assistenza giuridica garantita dal Servizio Affari Giuridici e Legislativi del Consiglio e dell'assistenza tecnica della Direzione Infrastrutture e Trasporti, la Seconda Commissione ha concluso nella seduta del 29 aprile i propri i lavori in ordine al progetto di legge n. 52 e lo ha approvato a maggioranza per l'Aula.
Favorevoli il Presidente Rizzotto -con delega della Consigliera Sponda- ed i Consiglieri Bet, Boron, Cavinato, Centenaro, Michieletto, Vianello e Zecchinato (Zaia Presidente), Cestari e Dolfin (Liga Veneta per Salvini Premier), Formaggio e Soranzo (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni), Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto), Valdegamberi (Misto) e Guarda (Europa Verde).
Astenuti i Consiglieri Montanariello e Zanoni (Partito Democratico Veneto) ed Ostanel (Il Veneto che Vogliamo)".

PRESIDENTE

Prego, collega Rizzotto, se vuole illustrarlo.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Sì, mi sto prenotando, non so se funziona: sono prenotata?

PRESIDENTE

Sì, sì, prego, vada, collega.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Allora, brevemente, con questo intervento legislativo ci si propone di modificare da 18 a 30 mesi il termine attualmente posto in capo ai Comuni per comunicare l'avvenuto avvio delle procedure di affidamento dei lavori degli interventi oggetto di finanziamenti ai sensi della legge 30 dicembre 1991 n. 39, recante "Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale". Tale legge si propone di intervenire al fine di migliorare la mobilità e la sicurezza del sistema dei trasporti regionali.
Per quanto in questa sede maggiormente interessa, si rileva che l'intervento è l'articolo 9 in tema di interventi per la sicurezza sulle strade comunali e sulla mobilità comunale. Sul punto la normativa prevede che, per la realizzazione degli interventi ammessi al finanziamento, entro 45 giorni dalla pubblicazione della graduatoria nel BUR, la Giunta regionale promuova la conclusione di un accordo di programma che definisce tempi, costi e modalità di realizzazione degli interventi e di erogazione del contributo.
I Comuni interessati, entro 18 mesi dalla conclusione dell'accordo di programma, devono comunicare alla struttura regionale competente in materia di viabilità, a pena di decadenza, del contributo, di aver dato avvio alla procedura pubblica per l'affidamento dei lavori. La modifica di detto termine da 18 a 30 mesi ha lo scopo fondamentale di determinare condizioni volte a consentire più agevolmente ai Comuni di poter beneficiare delle risorse previste dalla norma, laddove ne risultino assegnatari, evitando in caso di mancato rispetto del termine, come attualmente definito, la conseguenza della decadenza del contributo.
Peraltro si evidenzia che una tale eventualità non consentirebbe la realizzazione di interventi giudicati ammissibili e funzionali a migliorare le condizioni di mobilità e sicurezza stradale per il territorio, quindi per le comunità interessate.
Sulla proposta è stato, inoltre, acquisito anche il parere favorevole dell'ANCI, direttamente pervenuto alla Seconda Commissione, perché, come tutti sappiamo, c'è l'impossibilità in questo periodo della CAL di poter esprimere il parere.
L'ANCI ha espresso parere favorevole poiché agevola le Amministrazioni comunali a portare a buon fine le progettualità finanziate: questo in considerazione del fatto che in diversi casi, soprattutto in questo periodo, si presentano difficoltà tecniche, burocratiche ed amministrative o ci sono imprevisti che rischiano di far decadere ai Comuni assegnatari i contributi medesimi. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei, collega Rizzotto.
Invito i colleghi Boron, Brescacin, Gerolimetto, Scatto, Polato, Bozza, Valdegamberi, Montanariello, Guarda, Bigon, Camani e Possamai a registrarsi perché attualmente non risultano presenti.
Do ora la parola al collega Montanariello, correlatore del provvedimento.
Nel frattempo vi comunico che la Prima Commissione di domani è stata sconvocata, perciò domani non ci sarà la Prima Commissione.
Collega, riesce a collegarsi? Si prenoti. Prego, collega.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione di minoranza)
"Signor Presidente, colleghi consiglieri,

con il presente intervento legislativo si propone di intervenire sull'articolo 9 della legge regionale 30 dicembre 1991, n. 39 , recante interventi a favore della mobilità e sicurezza stradale, per modificare il termine posto in capo ai Comuni interessati, attualmente definito in 18 mesi, e rideterminarlo in 30 mesi.

Trattasi del termine, decorrente dalla conclusione dell'accordo di programma con la Regione, entro il quale, a pena di decadenza del contributo, i Comuni interessati devono comunicare alla struttura regionale competente in materia di viabilità di aver dato avvio alla procedura pubblica per l'affidamento dei lavori, fornendo, a seguire, una serie di informazioni: data di inizio e fine lavori, ragione sociale della ditta incaricata e dei principali (eventuali) subappaltatori, data del collaudo dell'opera o del certificato di regolare esecuzione.

Perché ho ripreso queste parti della relazione al progetto di legge? Perché, se si fa riferimento alla situazione emergenziale, può andare benissimo. Siamo tutti al corrente, consapevoli che c'è stata una pandemia; è a tutt'oggi in corso ed abbiamo appena finito una Commissione fiume sull'argomento.

Ma se nella relazione si parla di eventuali ritardi dovuti alla emergenza epidemiologica del Covid 19, per quale motivo si estende il termine in modo permanente? Questa è una delle grandi incongruenze di questa vicenda.

Oltretutto ci sono interventi legati alla sicurezza che mal si conciliano con tale allungamento dei termini; il rischio è che, in questo modo si possano coprire eventuali inefficienze delle amministrazioni locali. Allora, se è così urgente intervenire sulla sicurezza delle strade, non mi sembra coerente coprire eventuali lentezze delle amministrazioni locali; non mi sembra che sia un intervento che favorisca l'efficienza degli enti locali, e quindi invito a riflettere bene sull'applicabilità, a regime, di una così ampia dilazione del termine su temi come la sicurezza stradale.

A ben vedere lo stesso parere che ci manda ANCI Veneto si esprime in termini favorevoli, poiché si agevolano le amministrazioni a portare a buon fine la progettualità finanziata: questo in considerazione del fatto che in diversi casi, soprattutto in questo momento, si presentano difficoltà tecniche, burocratiche ed amministrative; ma ANCI ci dice anche che ci saranno da valutare, a parte, gli interventi di estrema urgenza, che richiedono sicuramente tempistiche più rapide.

Quindi la stessa ANCI dice che è bene allungare i termini, per il problema epidemiologico che non ci consente di riuscire a fare quello che viene chiesto per istruire le pratiche nei tempi più brevi possibili; però ci dice anche di stare attenti, perché ci sono interventi di estrema urgenza che richiedono sicuramente tempistiche più rapide; e qui mi allaccio a quello che diceva il consigliere Lorenzoni in Commissione, quando diceva che è bene allungare i termini, però stiamo attenti, perché se una strada non è sicura o comunque ha problemi di sicurezza per la mobilità, un tale allungamento dei termini è un problema.

E questa non è solo la tesi del consigliere Lorenzoni, ma è la stessa ANCI che richiama la nostra attenzione e accende i riflettori su questa problematica.

Attualmente, da quanto ho appreso in Commissione, i Comuni che necessitano della modifica del termine in argomento per non perdere il finanziamento sono una ventina; tenendo conto che dalle graduatorie più recenti, 2017 e 2018, la percentuale dei Comuni che non riusciranno a rispettare i termini di 18 mesi è circa l'11%; non è che con l'intervento che andiamo a fare, di spostare il termine da 18 a 30 mesi, abbiamo salvato la viabilità stradale critica del Veneto, perché solo l'11% dei Comuni non riuscirebbe a garantire per i progetti il termine di 18 mesi; se noi guardiamo l'ultima graduatoria, quella citata dalla delibera di Giunta regionale n. 1586 del 2017, la percentuale sale al 13%, quindi non abbiamo la gran parte degli interventi a rischio. Abbiamo appreso in Commissione che la ripartizione per province vede 2 interventi nella provincia di Belluno, 3 nella provincia di Padova, 4 nella provincia di Rovigo, 2 in quella di Treviso, 1 in quella di Venezia, 5 in quella di Vicenza e 3 in quella di Verona.

Il provvedimento, ripeto, ha carattere di urgenza emergenziale, dovuto alle problematiche legate alla pandemia Covid, ma anche ad altre problematiche che vanno in capo ai Comuni, come la mancanza di personale, le difficoltà tecniche e la stessa quota 100.

Mi permetto di ribadire però che questo provvedimento cambia il termine in via permanente; quindi diciamo che è per il Covid, lo portiamo in Aula per il Covid, però poi cambiamo il termine stabilmente, e non vorrei che con questa scusa del Covid si giustificasse sempre tutto.

Se così è, però, ditecelo perché può essere utile a tutta l'Aula; quindi si deve dire che nel 2021 si decide di dover procedere in questo modo.

Ma allora consentitemi una ulteriore riflessione: da una parte facciamo un progetto di legge che si chiama "Veneto cantiere veloce", perché dobbiamo dire che nel Veneto le cose devono essere veloci, nel Veneto "cantiere veloce". I tecnici in Commissione ci vengono a dire che giustamente bisogna premiare chi è virtuoso, chi ha fatto il PAT. Da un lato Veneto eccellente, Veneto cantiere veloce e dall'altra parte, spostiamo le tempistiche per chi deve mettere in sicurezza le strade. Sono due cose che apparentemente non c'entrano niente, sono due cose scollegate tra loro; da una parte promuoviamo la velocità dei provvedimenti e dall'altra, invece, andiamo a dire che dove si deve intervenire sulla sicurezza, non sull'economia, sulla sicurezza, gli enti locali possono avere più tempo non solo nel momento dell'emergenza Covid, ma in maniera permanente.

Ma allora, cari colleghi, concludo dicendo che se ha ragione la Presidente Rizzotto quando dice di prender atto che alcuni Comuni hanno avuto delle problematiche per il Covid, io dico che se la problematica è legata al Covid, ci deve essere una norma transitoria, una norma a termine.

Se invece noi introduciamo una norma permanente, si potrebbe pensare che con la scusa del Covid si allungano i termini, mentre la stessa ANCI dice che bisogna stare attenti, per le opere importanti dove bisogna intervenire presto, ad allungare i termini.

Però, ripeto, noi pensiamo sempre agli aspetti positivi e non vogliamo assolutamente pensare che con il pretesto del Covid allunghiamo le tempistiche, magari per fare rientrare quei progetti che non sarebbero rientrati, analizzando anche quei numeri delle Province che abbiamo detto prima. Insomma, non ci appartiene questo tipo di ragionamento, noi lo abbiamo detto per dire che non lo facciamo, non per dire che qualcuno lo fa, il furbo; però credo che il provvedimento andava sicuramente impostato in maniera diversa, allungando il termine da 18 a 30 mesi, ma con un limite di scadenza e di ripristino legato al ritorno alla normalità: e tutti ci auguriamo, il ritorno, al più presto, alla piena ordinarietà post pandemia."

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con il presente intervento legislativo ci si propone di prevedere una modifica del termine, come attualmente posto in capo ai Comuni, di 18 mesi, per il quale viene proposta la rideterminazione in 30 mesi.
I Comuni interessati, entro 18 mesi dalla conclusione dell'accordo di programma, devono comunicare alla struttura regionale competente in materia di viabilità, a pena di decadenza del contributo, di aver dato avvio alla procedura pubblica per l'affidamento dei lavori, fornendo una serie di informazioni, dalla ragione sociale della ditta incaricata dei lavori ai principali eventuali subappaltatori, dalla data di inizio dei lavori alla data della fine dei lavori e alla data del collaudo dell'opera e del certificato di regolare esecuzione.
Perché dico queste cose citate nella premessa del testo legislativo? Perché è scritto nelle premesse che la modifica del termine decorrente dalla data di conclusione dell'accordo di programma fra Regione e Comune, per comunicare di aver dato avvio alle procedure di affidamento dei lavori, si rende necessaria anche attese le difficoltà conseguenti i ritardi connessi al, peraltro perdurante, stato di emergenza.
Perché ho letto queste parti della premessa? Perché, se si fa riferimento al discorso emergenziale, può andare benissimo, siamo tutti al corrente e consapevoli che c'è stata una pandemia ed è ancora in corso – abbiamo appena finito una Commissione fiume sull'argomento – e l'elemento che stride è: se si parla di eventuali ritardi nelle premesse dovuti all'eventuale emergenza epidemiologica del Covid 19, per quale motivo si estende la cosa in modo permanente' Questa è una delle grandi incongruenze di questa vicenda.
Oltretutto, ci sono interventi legati alla sicurezza che con l'allungamento dei termini si possono coprire eventuali inefficienze delle Amministrazioni locali. Allora, se è così urgente intervenire sulla sicurezza delle strade, coprire eventuali lentezze delle Amministrazioni locali, non mi sembra che sia un intervento a favore dell'efficienza dell'Amministrazione e degli Enti locali, per cui invito a pensarci bene se l'allungamento di un termine e l'applicazione su temi come la sicurezza stradale sia una cosa da fare direttamente dai 18 ai 30 mesi.
Insomma, se una strada non è sicura, bisogna intervenire con solerzia e non possiamo coprire eventuali ritardi delle pubbliche Amministrazioni, tant'è che il parere che ci manda anche su questo testo l'ANCI Veneto dice: "Si esprime parere favorevole poiché agevola le Amministrazioni a portare a buon fine la progettualità finanziata e questo in considerazione al fatto che, in diversi casi, soprattutto in questo momento, si presentano difficoltà tecniche, burocratiche ed amministrative". Poi continua parlando di dati tecnici e dice: "Si sottolinea in ogni caso – questo lo dice l'ANCI – che saranno da valutare a parte degli interventi di estrema urgenza, che richiedono sicuramente tempistiche più rapide".
Quindi la stessa ANCI dice che è bene allungare i termini perché, per il problema epidemiologico, siamo andati nella direzione di non riuscire a fare quello che viene chiesto per istruire le pratiche nei tempi più brevi possibili, però dice di stare attenti perché, in ogni caso, ci sono a parte degli interventi di estrema urgenza, che richiedono sicuramente tempistiche più rapide.
Qui mi allaccio a quello che diceva il consigliere Lorenzoni in Commissione, quindi alla "tesi Lorenzoni" – mi permetto di chiamarla così – quando diceva che è bene allungare i termini, però stiamo attenti perché se una strada non è estremamente sicura o in maniera importante sicura, allungare i termini non è solo la "tesi Lorenzoni", ma è la stessa ANCI che ci richiama e che accende i riflettori su questa vicenda.
Attualmente, da quanto ho appreso in Commissione, i Comuni che necessitano della modifica del termine in argomento per non perdere il finanziamento sono una ventina, tenendo conto che dalle graduatorie più recenti, del 2017 e 2018, la percentuale dei Comuni che non riuscirebbe a rispettare i termini dei 18 mesi è circa l'11%, quindi non è che l'intervento che andiamo a fare di spostare da 18 a 30 mesi vuol dire che abbiamo salvato la viabilità stradale critica del Veneto, perché solo l'11% dei Comuni non riuscirebbe a garantire i progetti nel termine di 18 mesi. Addirittura, se noi vediamo le ultime graduatorie, quelle citate dalla delibera di Giunta regionale 1586 del 2017, la percentuale sale al 13%, quindi è un limite molto importante. E se pure una strada non è sicura in tutta la Regione è importante, però, insomma, non abbiamo la gran parte degli interventi a rischio.
La ripartizione per province è la seguente: 2 nella Provincia di Belluno, 3 nella provincia di Padova, 4 nella provincia di Rovigo, 2 in quella di Treviso, 1 in quella di Venezia, 5 in quella di Vicenza e 3 in quella di Verona.
Il provvedimento ha carattere di urgenza, anche se modifica il termine in via definitiva in quanto, probabilmente a causa delle problematiche Covid in capo ai Comuni, quindi mancanza di personale, difficoltà tecnica...
Posso, Presidente? So che siete stanchi, ma...

PRESIDENTE

Vada, vada, collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie. Vuole che ricominci da capo?

PRESIDENTE

No, no, assolutamente.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Siccome, quando mi interrompono, sono usuale ricominciare da capo, riparto dall'ultimo capoverso.
Attualmente i Comuni che necessitano della modifica del termine dell'argomento per non perdere il finanziamento, dicevo, sono una ventina e, tenendo conto delle graduatorie più recenti, del 2017 e 2018, la percentuale è all'11% e se noi prendiamo a riferimento gli ultimi progetti, quelli citati dall'ultima delibera di Giunta, la n. 1586 del 2017, arriviamo a una percentuale del 13%, quindi è un provvedimento importante, ma ripeto che una strada non sicura è sempre una strada non sicura.
Abbiamo appreso in Commissione, Presidente, che la ripartizione in Province è: 2 per quella di Belluno, 3 per quella di Padova, 4 per quella di Rovigo, 2 per quella di Treviso, 1 per quella di Venezia, 5 per quella di Vicenza e 3 per quella di Verona. Quindi è un dato importante perché in qualche modo evidenzia che tutte le Province hanno interventi coinvolti, anche se equilibrati in maniera diversa.
Il provvedimento, ripeto, ha carattere di urgenza, emergenziale, anche se modifica – ripeto, ribadisco e sottolineo – un periodo emergenziale dovuto alle problematiche legate dalla pandemia Covid, che vanno in capo ai Comuni, come la mancanza di personale, le difficoltà tecniche e la stessa Quota 100, mi permetto di dire, però ricordo che questo provvedimento va nella direzione di cambiare il termine in via permanente e quindi nelle premesse diciamo che è per il Covid, lo portiamo in Aula per il Covid, però lo cambiamo in via permanente.
Non vorrei che abbiamo imparato, con questa scusa del Covid, che mettere la parolina magica "Covid" giustifica sempre tutto. Buono a sapersi se è così, però ditecelo perché può essere utile a tutta l'Aula.
Quindi si deve definire che nel 2021 si dichiara di dover procedere in questo modo, sapendo che i Comuni che non rientreranno, neanche con l'allungamento del termine, nei finanziamenti del caso, da quanto credo di ricordare in Commissione, siano un paio, quindi anche spostando il termine a 30 mesi, dovrebbero essere due o tre, dagli appunti che avevamo preso in Commissione.
Allora, una battuta in politichese: da una parte facciamo un progetto di legge che si chiama "Veneto cantiere veloce" perché dobbiamo dire che nel Veneto le cose devono essere veloci e all'interno di "Veneto cantiere veloce" diciamo che chi non ha il PAT non può avere questa legge, perché i tecnici in Commissione ci vengono a dire che giustamente bisogna premiare chi è virtuoso, chi ha fatto il PAT, chi non lo ha è giusto che resti indietro, Veneto eccellente, Veneto cantiere veloce, e dall'altra parte spostiamo le tempistiche per chi deve mettere in sicurezza le strade.
Sono due cose che apparentemente non c'entrano niente, sono due cose scollegate tra loro, però risulta un po' stonante il fatto che, da una parte promuoviamo la velocità dei provvedimenti, e dall'altra, invece, andiamo a dire che, dove si deve intervenire sulla sicurezza, non sull'economia, sulla sicurezza, gli Enti locali possono avere più tempo per intervenire, non solo nel momento emergenziale Covid ma in maniera permanente.
Allora, cari colleghi, concludo dicendo: nulla contro il fatto che bisogna prendere atto e ha ragione la presidente Rizzotto quando dice di prendere atto che i Comuni hanno avuto delle problematiche per il Covid, però a questo punto io dico che, se la problematica è per il Covid, c'è una norma transitoria, una norma a termine. Se, invece, noi, con la scusa del Covid, ci infiliamo una norma permanente, io sono politicamente un gentiluomo e non mi permetto neanche di pensarlo, ma qualcun altro potrebbe dire che è la classica furberia della politica. Lungi da me pensarlo, però se ci fosse qualche uomo da cattivo pensiero, direbbe: "Ecco la classica furberia: con la scusa del Covid allungano i termini".
La stessa ANCI dice: state attenti, sulle opere importanti dove bisogna intervenire presto, ad allungare i termini in maniera permanente.
Però, ripeto, noi pensiamo sempre che c'è una parte bella, buona e nobile che va nel verso giusto e non vogliamo assolutamente pensare che, con la scusa del Covid, allunghiamo le tempistiche, magari per far rientrare quei progetti che non sarebbero rientrati, magari analizzando anche quei numeri delle Province che abbiamo detto prima dei progetti che restano fuori. Non ci appartiene questo tipo di ragionamento, noi lo abbiamo detto per dire che noi lo facciamo, non per dire che qualcuno fa il furbo, però credo che il provvedimento andava sicuramente impostato in maniera diversa, allungando il termine da 18 a 30 mesi, ma con un limite di scadenza e di ripristino legato al ritorno – ci auguriamo tutti presto – alla piena ordinarietà post pandemia.

PRESIDENTE

Grazie, collega Montanariello.
Vi comunico che stanno distribuendo tre emendamenti, i numeri 1, 2 e 3 e al quarto adesso arriva la dottoressa Ceci. Quindi do un minuto per eventuali subemendamenti.
Ha chiesto di intervenire la collega Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Dico al consigliere Montanariello, a cui do le spalle nel parlare e mi rivolgo comunque alla assemblea, che in realtà il consigliere Montanariello non ha ben presente la situazione dei Comuni del Veneto perché il Covid...
Aspetto che mi dia retta perché è inutile parlare a chi non ascolta.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Ha ragione, Consigliera. Se vuole, sospendiamo.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Io ascolto sempre tutti, perché cerco di avere educazione. No, no. Aspetto.

PRESIDENTE

Vada, collega Venturini..

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

È rivolto al consigliere Montanariello l'intervento, nel senso che la situazione del Covid non ha fatto altro che acuire una situazione già difficile dei Comuni del Veneto perché le difficoltà e le criticità che incontrano i nostri Comuni sono legati alla carenza del personale in quanto è risaputo che hanno un numero di dipendenti in media inferiore rispetto a quello dei Comuni delle altre Regioni del Veneto e anche le difficoltà che incontrano per la complessità delle procedure, vedi la procedura espropriativa che si va ad inserire e che può allungare i termini.
A fronte di questa situazione, la rideterminazione del termine non fa altro che mettere i Comuni nella condizione di acquisire quelle risorse, alle quali hanno diritto, perché sono destinatari e beneficiari di quei fondi, e permettiamo loro di fare gli interventi che sono necessari per la sicurezza.
Mi piace anche questa forma del consigliere Montanariello che cerca sempre di romanzare, ma io in quella Consulta dell'ANCI c'ero e le posso dire che all'unanimità i presenti hanno manifestato la necessità di andare a rideterminare i termini, perché i Comuni si trovano in genere in difficoltà nel riuscire ad osservare i termini delle procedure. È stato detto, ma proprio a margine, che se ci sono dei casi in cui è necessaria una certa celerità, sarà motivo di approfondimento, però in linea di massima i Comuni sono favorevoli, anzi auspicano che ci sia questa rideterminazione dei termini.
Allora, questo provvedimento viene richiesto, lo sottolineo, perché c'è proprio una necessità di porre i Comuni nelle condizioni, anche perché non è che si dia tanto tempo in più, ma si passa da 18 a 30 mesi, alla fine si tratta di un anno, per metterli in condizioni di poter conseguire quelle risorse che permettono di mettere in sicurezza il nostro territorio.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Il collega Formaggio, prego.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, sarò molto veloce visto l'orario.
Vorrei ringraziare la Presidente della Seconda Commissione che ha portato questa legge, ma mi aspettavo che fosse una legge che fosse portata dal Partito Democratico, perché è la legge più democratica che in questa legislatura sia stata fatta in Veneto e vi spiego perché: molti di voi sono stati amministratori, non tutti hanno la fortuna di avere un grande Comune strutturato, eccetera, e io vi parlo da amministratore di un piccolo Comune dove il Segretario è a scavalco, il geometra è condiviso con quattro Comuni, eccetera.
Ebbene, un Sindaco che vuole dimostrare che fa qualcosa di importante, come la sicurezza stradale, dove ci sono vite umane da salvare – abbiamo parlato tutt'oggi di vite umane da salvare – ha la fortuna e la bravura, tutto quello che volete, di arrivare in graduatoria della mitica Legge 39 del Veneto e si trova: Sovrintendenza, espropri, incapacità, non per volontà di un amministratore, di finire il progetto, metterlo a posto, beni ambientali, eccetera.
Ma soprattutto, ragazzi, vi ricordo che questa legge non è stata fatta per gli amici di Zaia, non è che i Comuni che andiamo a tutelare siano trevigiani amici di Zaia della Marca, ma possono essere di qualsiasi schieramento politico. Io, ad esempio, che sono in Seconda Commissione, non so neanche quali siano quelli che andremo a tutelare e non voglio neanche saperlo, perché non sarà di certo Joe Formaggio o Fratelli d'Italia o la maggioranza di questo Consiglio regionale a puntare il dito su un amministratore, su un Sindaco per svariati motivi che sappiamo ben tutti – parlo per chi ha fatto l'amministratore – possono accadere perché siamo in Italia, siamo in un Paese bloccato dalla burocrazia.
Quindi qua non andiamo a uccidere nessuno, perché ho sentito che non si può votare questa legge perché dobbiamo salvare vite umane, ma votando questa legge andiamo a salvare delle vite umane. Quindi invito il collega Montanariello a ritirare gli emendamenti, che sono una farsa: le parole 30 mesi sostituite con le parole 19, dopo 20, 21, Presidente, credo che arriveremo a 22 23 24 25 26 27 28 29 e 30 e invito tutti a votare questa legge che è la legge più democratica che l'undicesima Legislatura abbia visto in Consiglio regionale finora. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Formaggio.
Adesso ha chiesto di intervenire il collega Montanariello nuovamente. Vi ricordo l'impegno preso in Capigruppo, altrimenti, guardate, io chiudo e ci vediamo martedì: ve lo dico.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, ci impegneremo.
Un passaggio sul parere dell'ANCI: guardi, Consigliera, io non ho il privilegio di sedere all'interno dell'ANCI come lei, ma mi sono limitato a leggere quello che l'ANCI ha scritto e se dopo lei era lì e dice che non è così, mi dispiace, ma quello che a noi è arrivato è proprio questo; a margine c'è scritto: "Si sottolinea in ogni caso che saranno da valutare a parte gli interventi di estrema urgenza, che richiedono sicuramente tempistiche più rapide".
Quindi, Consigliera, non è che ci inventiamo niente, non eravamo lì, forse era distratta, non so.
Guardi, consigliere Formaggio, io sono d'accordo con lei, ma è proprio perché noi siamo del parere che bisogna intervenire che diciamo una cosa diversa: intervenire è un conto, anche perché, se noi vediamo il numero dei Comuni che non rientrano, sono l'11% cioè non è che questa legge va a salvare il 99% dei Comuni che non rientrano. Sicuramente lei ha preso importanti appunti in Commissione e non ho dubbi su questo, ma è l'11% che non rientra, non è che, senza questa proroga, dopo nessuno più usa questo strumento legislativo.
Il grande tema è uno: serve intervenire perché c'è la pandemia, bene, e anche Quota 100 che ha svuotato gli uffici pubblici non l'abbiamo mica fatta noi, forse ha sbagliato interlocutore, consigliere Formaggio.

PRESIDENTE

Colleghi, per favore.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Allora bene fare questa legge, però la facciamo legata al Covid: è questa la nostra osservazione. È una visione diversa? Certo, non dobbiamo mica pensarla uguale.
Allora farla per il discorso del Covid è un conto e farla in maniera permanente richiedeva, a mio, a nostro avviso, un dibattito diverso, punto; se non la pensate così, ce ne faremo una ragione, consigliere Formaggio, non la pensiamo uguale su tante cose.

PRESIDENTE

Collega, con gli emendamenti cosa fa?

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Li do per letti e li metto al voto.

PRESIDENTE

Io adesso devo dare il tempo, ovviamente, alla Commissione, per esprimere un parere, però a questo punto interrompo. Se lei ritira gli emendamenti, metto il provvedimento al voto, altrimenti dobbiamo rinviare.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Guardi, Presidente, io capisco tutto, però sentir dire di ritirarli tanto vengono bocciati, non è che sia un segnale di democrazia da parte dei suoi Consiglieri.
Fermate le macchine, mettete a folle. "Ritira perché vengono bocciati" in un'Aula democratica non è il massimo: pensatelo, fatelo, ma non ditelo.

PRESIDENTE

Bene. Allora?

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, guardi, li ritiro solo con la premessa che quello che ha detto il consigliere Pan... Guardi, consigliere Pan, per usare il termine che avete detto, nessuno vi "prende per il culo", io sono venuto in un Consiglio regionale convocato alle ore 15.00.

PRESIDENTE

No, ragazzi...

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

E pensavo che gli emendamenti non fossero motivo di ostruzionismo perché un Consiglio convocato alle 15.00 con due progetti di legge, anche parlando un'ora l'uno, finisce alle 17.00.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, le do ragione, le do ragione.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Allora, se non siete in grado di gestire il lavoro dell'Aula, fatevi un esame di coscienza. Ha capito, consigliere Pan? Questi termini li usa a casa sua, non offende il lavoro degli altri, perché io per questi emendamenti, consigliere Pan, ho lavorato, anche se a lei non gliene frega niente, ha capito? Ha capito? Porti rispetto che non siamo tutti sudditi alla sua corte. Ha capito?
Allora, io sono venuto in un Consiglio convocato alle 15.00, dove tre emendamenti non sono ostruzionismo. Se non siete in grado di gestire l'Aula, guardatevi in casa vostra, non è colpa mia. Ha capito? E non offenda più, anche se abbiamo idee diverse. Il Consiglio era convocato alle 15.00 con due provvedimenti e mai avrei pensato che parlare mezz'ora su una legge fosse ostruzionismo in un Consiglio convocato alle 15.00.
Okay? Almeno stiamo zitti e finiamola così. Chi è che la "prende per i culo"? Perché ho lavorato fino all'una di notte? Perché ho lavorato fino all'una di notte? Il Consiglio era alle 3 e io non ho colpa se ho fatto il mio lavoro, le colpe guardatele in casa vostra se il Consiglio delle 3 è iniziato alle 23.

PRESIDENTE

Bene, allora gli emendamenti sono stati ritirati.
Passiamo ora all'articolato.
Articolo 1. Ci sono interventi? Non vedo interventi.
Mettiamo in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Siccome non riesco a collegarmi con Concilium, anche se ho tentato in tutti i modi, volevo dire che sono presente e...

PRESIDENTE

Okay, collega, mettiamo a verbale il suo voto. Quindi voto favorevole del collega Valdegamberi, grazie.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Sì, favorevole e anche la presenza, perché è mezz'ora che...

PRESIDENTE

Perfetto, segniamo anche la sua presenza.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo successivo, l'articolo 2. Non vedo interventi.
Aspettiamo un attimo il sistema. Un attimo solo. Per il 2 deve ancora partire la votazione.
Votazione sull'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Registriamo sempre il voto favorevole del collega Valdegamberi.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo successivo, che è l'articolo 3.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Favorevole.

PRESIDENTE

È chiusa la votazione.
Segniamo sempre il voto favorevole da parte del collega Valdegamberi.
Il Consiglio approva.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, metto in votazione il progetto di legge in oggetto nel suo complesso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Favorevole.

PRESIDENTE

Registriamo sempre il voto favorevole da parte del collega Valdegamberi.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Signori, chiudiamo qui la seduta del Consiglio e verrete aggiornati per la prossima seduta a domicilio.
Saluti e buona serata a tutti.


La Seduta termina alle ore 22.25

Il Consigliere segretario
Erika BALDIN

Il Presidente
Nicola Ignazio FINCO


Resoconto stenotipico a cura di:
Real Time Reporting S.r.l.

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Cristiano Gebbin e Gabriella Gamba
Verbale n. 18 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 18
MARTEDì 4 MAGGIO 2021


PRESIDENZA
VICEPRESIDENTE NICOLA IGNAZIO FINCO

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 18a seduta pubblica – martedì 4 maggio 2021
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, con modalità telematica mista, secondo quanto previsto dalla deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 34 dell'11 marzo 2021.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 7259 del 29 aprile 2021.

Il Vicepresidente FINCO dichiara aperta la seduta alle ore 21.51.

Punto n. 1) all'ordine del giorno


Approvazione verbale della seduta precedente  [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 17a seduta pubblica di martedì 27 aprile 2021.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE comunica che è in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia.

Punto n. 3) all'ordine del giorno


Interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]

Ai sensi dell'art. 114, comma 4 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Punto n. 4) all'ordine del giorno

Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

n. 93 del 15.03.2021
presentata dalla consigliera Guarda
"Vaccino Astrazeneca e lotto ritirato: come garantire urgente informazione ai cittadini già vaccinati con il lotto sospeso?"

Interviene l'assessore Calzavara che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) in sede di replica.

Punto n. 6) all'ordine del giorno

Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Rizzotto e Bet relativa a "Modifica alla legge regionale 30 dicembre 1991, n. 39 recante "Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale"". (Progetto di legge n. 52) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 9/2021)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Rizzotto (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Seconda commissione consiliare, e Montanariello (Partito Democratico Veneto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Seconda commissione consiliare.

Il PRESIDENTE comunica che il termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti presentati scade in 1 minuto.

In discussione generale intervengono i consiglieri Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto), Formaggio (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Montanariello (Partito Democratico Veneto) che ritira gli emendamenti presentati.

Si passa all'esame dell'articolato.

I tre articoli che compongono il progetto di legge, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge in oggetto nel suo complesso.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Guarda, Maino, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Lorenzoni, Montanariello

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle ore 22.25.

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MAINO Silvia
BALDIN Erika
MICHIELETTO Gabriele
BARBISAN Fabiano
MONTANARIELLO Jonatan
BET Roberto
OSTANEL Elena
BIGON Anna Maria
PAN Giuseppe
BISAGLIA Simona
PICCININI Tomas
BOZZA Alberto
POSSAMAI Giacomo
BRESCACIN Sonia
POSSAMAI Gianpiero
CAMANI Vanessa
PUPPATO Giovanni
CAVINATO Elisa
RAZZOLINI Tommaso
CECCHETTO Milena
RIGO Filippo
CENTENARO Giulio
RIZZOTTO Silvia
CESTARI Laura
SANDONA' Luciano
CESTARO Silvia
SCATTO Francesca
CIAMBETTI Roberto
SORANZO Enoch
CORSI Enrico
SPERANZON Raffaele
DOLFIN Marco
SPONDA Alessandra
FAVERO Marzio
VALDEGAMBERI Stefano
FINCO Nicola Ignazio
VENTURINI Elisa
FORMAGGIO Joe
VIANELLO Roberta
GIACOMIN Stefano
VILLANOVA Alberto
GUARDA Cristina
ZANONI Andrea
LORENZONI Arturo
ZECCHINATO Marco

ZOTTIS Francesca




IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
Erika BALDIN








IL PRESIDENTE
Nicola Ignazio FINCO











N.B. Gli emendamenti e i verbali di votazione, che costituiscono parte integrante del presente processo verbale, sono consultabili presso l'Ufficio Attività Istituzionali.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione a cura di Cristiano Gebbin e Paola Lombardo