ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 07/12/2022 n. 81

Resoconto n. 81 - 11^ legislatura
Resoconto 81 a Seduta pubblica
Mercoledì, 7 dicembre 2022
SOMMARIO
Il Presidente Ciambetti, alle ore 10.32, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.45.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 11.08

PRESIDENTE

Diamo inizio alla 81a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 17985 del 1° dicembre 2022.
Colleghi, buongiorno. Riprendiamo i lavori interrotti ieri sera a mezzanotte.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Giovanni PUPPATO
Roberta VIANELLO
I congedi sono concessi.
Ci sono due colleghi che, come ieri, ci seguono a distanza.
Prego, collega Camani, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Molto brevemente, Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori soltanto perché abbiamo appena appreso della notizia del congedo del presidente Zaia che oggi, come ieri, anziché essere in quest'Aula a discutere con noi del Documento di economia e finanza regionale, è in giro per l'Italia – ieri a Roma, oggi mi pare a San Donà, non so, a Pieve di Soligo, forse, non mi ricordo, lo cerco –e per il Veneto, a presentare il suo libro.
Al netto dell'importanza, ovviamente, educativa, del non essere pessimisti, come ci ha ricordato ieri l'assessore Calzavara, e senza nulla togliere alla libertà del Presidente di presentare il suo libro dove vuole e quando vuole, forse quando il Consiglio regionale discute del Documento di economia e finanza o di altri passaggi fondamentali, anziché avere il Presidente impegnato in iniziative editoriali di promozione a titolo personale del suo libro, sarebbe meglio averlo in Aula, come tutti i Consiglieri di minoranza e maggioranza stanno facendo da diverse ore e faranno per molte altre ore.
Chiedo che il Consiglio regionale stigmatizzi il comportamento del Presidente che, anziché essere qua con noi a discutere, va in giro a promuovere il suo libro, su cui peraltro incassa rilevanti diritti d'autore.
Grazie, Presidente.
PUNTO
7



NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE (DEFR) 2023-2025. ARTICOLO 36 E PARAGRAFI 4.1 E 6 DELL'ALLEGATO 4/1 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 118/2011; ARTICOLO 7 E SEZIONE III DELLA LEGGE REGIONALE n. 35/2001 . (PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AMMINISTRATIVA N. 54) APPROVATO (DELIBERAZIONE N. 169/2022)

(Prosecuzione dell'esame dell'articolato e relativi emendamenti della proposta di deliberazione in oggetto iniziato nella 80a seduta consiliare di martedì 6 dicembre 2022)

PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori riprendendo i due emendamenti accantonati ieri sera, in particolare il n. A0117 del primo faldone, pagina 16.
Emendamento n. A0117, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Camani, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 01, pagina 96, riga 16, modificativo, che prevede:
Alla riga 16 di pag. 96 dopo le parole "di responsabilità dei territori." inserire le seguenti parole: "A tal fine appare necessario individuare un primo nucleo di materie sulle quali la Regione del Veneto può credibilmente attivare in tempi rapidi il processo di devoluzione."
Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0117. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Presidente, se posso mettere a verbale il voto. Grazie.

PRESIDENTE

Partiamo con le dichiarazioni.
Bigon a verbale voto a favore.
Tommaso Razzolini?

Tommaso RAZZOLINI (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Voto contrario, ma non è uscito...

PRESIDENTE

Voto contrario.
Se avete bisogno del supporto informatico, chiedetelo.
Passiamo all'emendamento n. A0118, di pagina 22, anche questo accantonato ieri sera.
Emendamento n. A0118, pagina 22, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Camani, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 01, pagina 98, riga 45, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "le opportune misure correttive." inserire le seguenti parole: "Sarà comunque necessario riprendere l'attività di riordino delle partecipazioni societarie e di governance degli enti controllati".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0118. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Tommaso Razzolini contrario.
Abbiamo terminato il primo faldone.
Passiamo al secondo: Missione n. 6, "Politiche giovanili, sport e tempo libero".
Emendamento n. A0123, pagina 100, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 06, pagina 125, riga 5, modificativo, che prevede:
Alla riga 5 di pagina 125 la parola: "(cittadinanza attiva) n." sono aggiunte le seguenti parole: "Inoltre è fondamentale coinvolgere le parti sociali interessate, compresi gli organismi di rappresentanza come il Coordinamento Regionale delle consulte degli studenti e il Comitato regionale di coordinamento delle Università, al fine di costruire proposte e progetti funzionali all'incremento della qualità delle politiche giovanili nella Regione."
Non vedo interventi.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori, Presidente.

PRESIDENTE

Prego, Camani, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Soltanto per segnalare che l'emendamento 123, a pagina 100, in Ufficio di Presidenza l'avevamo accantonato in attesa di un parere dell'assessore Donazzan. A meno che il relatore non abbia deciso di esprimere il parere.

PRESIDENTE

Infatti sto guardando il relatore che mi dia informazioni.
È stato approfondito e mi pare che l'orientamento del relatore sia piuttosto negativo.
Metto in votazione l'emendamento n. A0123. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0149, pagina 101, presentato dalla consigliera Camani, Missione 06, pagina 125, riga 5, modificativo, che prevede:
Nella Missione 06 "Politiche giovanili, sport e tempo libero", dopo il primo capoverso, dopo le parole "(cittadinanza attiva).", aggiungere il seguente: "La Regione promuove i diritti di cittadinanza dei giovani, favorisce il pieno sviluppo della loro personalità, ne sostiene l'autonoma partecipazione alla società e alle istituzioni, anche attraverso la partecipazione diretta dei giovani nelle politiche di loro interesse."
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0149. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0124, pagina 102, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 06, pagina 125, riga 9, modificativo, che prevede:
Alla riga 9 di pagina 125 la parola: "amministrativa." sono aggiunte le seguenti parole: "A tal fine diventa prioritario pianificare progetti di inclusione dal basso, interreligiosi e di valorizzazione delle diversità, parallelamente alla conoscenza e scoperta delle istituzioni e della società in cui i ragazzi si trovano ad operare."
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0124. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0034, pagina 103, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 06, rubrica Politiche giovanili, sport e tempo libero, comma 2, pagina 125, riga 11, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "partecipazione istituzionale delle giovani generazioni alla vita politica e amministrativa" sono aggiunte le parole 'con particolare attenzione alle previsioni di cui all'articolo 2 rubricato "Consiglio comunale o sovracomunale dei ragazzi", commi 2 e 3, in base ai quali tale Consiglio ha facoltà di presentare proposte di deliberazione alla Giunta, esprimere pareri e svolgere interrogazioni su specifici temi'.
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Lo presento brevemente. Ha un parere negativo, però mi sembrava simpatico ragionare su una istituzione del Consiglio regionale dei Ragazzi, partendo da un'esperienza positiva, quella del Consiglio comunale, del Sindaco dei Ragazzi e della Giunta dei Ragazzi. È un modo che potrebbe essere utilizzato per avvicinare i giovani alla politica. Spesso ci lamentiamo che la politica è distante dai cittadini...

PRESIDENTE

Signori, silenzio, per favore. Prego, Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Spesso, dicevo, ci lamentiamo del fatto che tanti giovani non seguono la politica, che tanti cittadini sono lontani dalla politica, quindi questa mi sembrava un'idea simpatica per avvicinare le generazioni nuove alla politica attiva, nel senso anche di poter fare proposte concrete e avanzare osservazioni alla Giunta regionale.

PRESIDENTE

Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Su questo emendamento e anche su un altro c'è parere negativo, ma non perché non si condivida l'impostazione e l'idea, ma voi sapete che c'è già una legge che è stata approvata da questo Consiglio regionale sui Consigli dei Ragazzi e c'è stata quindici giorni fa, venti giorni fa, una delibera attuativa da parte della Regione, che ho portato, io in cui abbiamo coinvolto ANCI come soggetto attuatore. Stiamo, quindi, già procedendo rispetto a quelli che erano i dettami di quel provvedimento di legge.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0034. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0097, pagina 104, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 6, pagina 125, modificativo, che prevede:
A pagina 125, quinta riga del terzo capoverso, le parole "e ai disabili" sono sostituite dalle seguenti: "e alle persone con disabilità".
La collega Guarda lo dà per letto.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0097. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0341, pagina 104 bis, presentato dall'assessore Calzavara, paragrafo Missione 6, pagina 125, aggiuntivo, che prevede:
Dopo il quinto capoverso, che termina con le parole "l'offerta di turismo sostenibile." si aggiunge il seguente capoverso:
"In tale contesto la Regione ha deciso di dotarsi di un programma strategico denominato Veneto in Action, che punta a creare coesione tra la Regione del Veneto e gli stakeholder del territorio, mediante iniziative sinergiche che hanno l'obiettivo di sviluppare e far crescere l'intero sistema veneto facendo leva sui Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026."

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, scusi.

PRESIDENTE

Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Nella votazione precedente ho votato, ma non ha preso il voto, che era favorevole.
Se può metterlo a verbale. Grazie.

PRESIDENTE

Enoch Soranzo, a verbale, favorevole all'emendamento precedente.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0341. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0098, pagina 105, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, articolo Missione 6, pagina 125, riga ultima, modificativo, che prevede:
A pagina 125, ultima riga, dopo la parola "adeguato" sono inserite le seguenti parole: ", secondo le migliori tecniche e pratiche di risparmio energetico e salvaguardando il duplice profilo della sostenibilità ambientale e sociale."
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
L'emendamento precedentemente approvato riguardava la sostituzione della parola "disabili" con "persone con disabilità". Questo, invece, riguarda l'inserimento rispetto alla qualità del patrimonio impiantistico sportivo. Dopo le parole, la parola "adeguato", "secondo le migliori tecniche e pratiche di risparmio energetico e salvaguardando il duplice profilo della sostenibilità ambientale e sociale".

PRESIDENTE

A me serve come traccia.
Approfondimento in corso fra Giunta e relatore.
Metto in votazione l'emendamento n. A0098. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0099, pagina 106, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 6, pagina 126, modificativo, che prevede:
A pagina 126 è soppresso il seguente capoverso: "Per quanto riguarda l''impiantistica sportiva, la Regione del Veneto provvederà alla redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali e del progetto di fattibilità tecnica economica dell'intervento di riqualificazione dell'impianto di bob "Eugenio Monti" di Cortina d'Ampezzo, per lo svolgimento delle discipline del bob, parabob, slittino e skeleton, nell'ambito dei giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano Cortina 2026, che sarà successivamente trasmesso al Commissario Straordinario per l'appalto lavori".
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questa, come vi spiegavo ieri, è la cancellazione di riferimenti alla necessità di fare lo studio di fattibilità delle alternative e il progetto di fattibilità per la pista da bob, giusto per fare in modo che la Nota di aggiornamento sia aggiornata agli atti che, pur con tre anni di ritardo, comunque sono stati fatti dalla Regione del Veneto.
Questo è un ritardo che, però, purtroppo, sta causando delle conseguenze e probabilmente metterà in discussione la conclusione della realizzazione e i termini entro cui si potrà realizzare la pista da bob, perché già siamo, assolutamente, come Regione, in termini progettuali, fuori di sette mesi rispetto ai tempi massimi dati dagli studi di fattibilità delle alternative.

PRESIDENTE

Non vedo interventi ulteriori.
Metto in votazione l'emendamento n. A0099, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0035, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 06, Politiche giovanili, sport e tempo libero, comma 2, pagina 126, riga 6, modificativo, che prevede:
Il seguente comma:
"Per quanto riguarda l'impiantistica sportiva, la Regione del Veneto provvederà alla redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali e del progetto di fattibilità tecnica economica dell'intervento di riqualificazione dell'impianto di bob "Eugenio Monti" di Cortina d'Ampezzo, per lo svolgimento delle discipline del bob, parabob, slittino e skeleton, nell'ambito dei giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano Cortina 2026, che sarà successivamente trasmesso al Commissario Straordinario per l'appalto lavori. Particolare attenzione deve essere posta al tema della legalità degli appalti e alla necessità di prevenire infiltrazioni della malavita nel tessuto imprenditoriale."
è così sostituito:
"Per quanto riguarda l'impiantistica sportiva, la Regione del Veneto provvederà: a) alla redazione del documento di fattibilità delle alternative all'intervento di riqualificazione dell'impianto di bob "Eugenio Monti" di Cortina d'Ampezzo; b) alla redazione di un piano di recupero delle strutture inutilizzate/dismesse/fatiscenti indicate nel Piano pluriennale per lo sport 2022-2026 di cui alla PDA 47 approvata dal Consiglio Regionale del Veneto il 27 settembre 2022. In entrambi i casi particolare attenzione deve essere posta al tema della legalità degli appalti e alla necessità di prevenire infiltrazioni della malavita nel tessuto imprenditoriale.".
Metto in votazione l'emendamento n. A0035, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0305, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 126, riga 7, aggiuntivo, che prevede:
A pag. 126, Missione 06 "Politiche giovanili, sport e tempo libero", alla riga 7 della pagina, dopo le parole "la Regione del Veneto provvederà alla redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali" aggiungere le parole: "e di localizzazione, compresa l'alternativa di utilizzare impianti esistenti fuori regione o Paese,".
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento in linea con quanto diceva la collega Guarda sull'emendamento precedente, che chiede una cosa molto semplice. Tra l'altro, anche il presidente Zaia aveva avuto dei dubbi rispetto alla collocazione della pista da bob e aveva scritto alla Fondazione Milano Cortina, ma anche al CONI e al Ministro dello sport per capire quali fossero le intenzioni rispetto al pagamento di quest'opera.
Poiché nel DEFR viene testualmente scritto "per quanto riguarda l'impiantistica sportiva, la Regione del Veneto provvederà alla redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali e del progetto di fattibilità tecnica economica dell'intervento di riqualificazione dell'impianto di bob 'Eugenio Monti' di Cortina d'Ampezzo", io semplicemente propongo di aggiungere che si farà anche un progetto di valutazione delle alternative nella collocazione di questo impianto fuori dalla Regione.
Quando si fa un intervento così importante come quello per un'Olimpiade, che, come sapete, va in deroga...
Mi fermo io.

PRESIDENTE

Se volete, sospendiamo un'oretta, per poi riprendere.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Come sapete, in ogni Olimpiade si va in deroga a tutti gli strumenti urbanistici per quanto riguarda le opere, come questa, perché è considerato un grande evento, per cui almeno fare lo studio di fattibilità che cerca di far vedere quale sia tra le alternative quella migliore è il minimo che una Regione come la nostra potrebbe fare per capire se si sta esponendo per un costo che, come io credo, è assolutamente eccessivo per i risultati che quella pista potrebbe portare a un territorio, e cioè nulla.
Sappiamo cosa capiterà alla fine delle Olimpiadi. Quel tipo di infrastruttura sportiva non verrà utilizzata negli anni successivi, perché le persone che la possono usare nel nostro Paese sono così poche da non aver bisogno di un impianto come questo. Abbiamo visto come le opere legate ai grandi eventi, se non hanno una vita di riuso, rimangano dei vuoti, che si fa fatica a mantenere e a riusare. Quindi, credo che almeno scrivere nel documento che si faccia una valutazione delle alternative sarebbe il minimo per spiegare perché si fa una scelta di questo tipo.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Siamo sull'emendamento n. A0305. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0305, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 36, pagina 109, è inammissibile.
Emendamento n. A0150, presentato dalla consigliera Camani, Missione 06, Programma 01, pagina 126, riga 11, modificativo, che prevede:
Nella Missione 06 "Politiche giovanili, sport e tempo libero", al Programma 06.01 "Sport e tempo libero", dopo le parole "degli individui e delle comunità.", aggiungere il seguente capoverso:
"La Regione, con la finalità di promuovere l'attività sportiva, si impegna a sostenere interventi di manutenzione e di nuova realizzazione di impiantistica sportiva per far fronte alle carenze in tal senso del territorio.".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0150, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0151, presentato dalla consigliera Camani, Missione 06, Programma 02, pagina 127, riga 4, modificativo, che prevede:
Nella Missione 06 "Politiche giovanili, sport e tempo libero", al Programma 06.02 "Giovani", dopo le parole "devono avere al suo interno.", aggiungere le seguenti parole:
"La Regione intende attuare la realizzazione di un sistema integrato delle politiche giovanili, che punti sulla formazione e sull'orientamento al lavoro, sulla creatività, sul volontariato e l'aggregazione.".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0151, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0307, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 128, riga 4, aggiuntivo, che prevede:
A pag. 128, Missione 06, Programma 06.02 - "Giovani", alla riga 4 della pagina, dopo le parole "migliorando nel contempo la comunicazione tra giovani, comunità di appartenenza e istituzioni;", aggiungere un ulteriore punto elenco con le parole "- sostiene la creazione di abbonamenti integrati e ridotti, anche di scala regionale, per la fruizione di percorsi museali, teatrali ed, in generale, culturali per i giovani che vivono, anche per periodi limitati, nel territorio regionale;".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0307, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0037, presentato dalla consigliera Baldin, Programma 06.02, Giovani, comma 1, pagina 128, riga 4, modificativo, che prevede:
Al termine del primo comma, dopo le parole "istituzioni." sono aggiunte le seguenti parole:
"Promuove giornate al cinema a prezzi calmierati rivolte ai giovani di età inferiore ai 35 anni come, ad esempio, il "mercoledì a 4 euro"".
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Questa è una proposta che prende spunto da un'iniziativa della Giunta, che ha promosso una sorta di abbonamento agevolato per i giovani under 35 nella giornata del giovedì, con un abbonamento della durata di sei mesi oppure cinque film al costo di 15 euro, che rappresenta una grande agevolazione che viene fatta proprio per i giovani under 35 per avvicinarli al cinema e, quindi, alle sale, alla cultura e anche ai luoghi di socializzazione. Quindi, prendendo spunto da questa iniziativa mi è venuta in mente l'idea di poter promuovere giornate al cinema a prezzi calmierati rivolte ai giovani under 35, come ad esempio il mercoledì a 4 euro, oppure si può pensare anche ad altre soluzioni, ma sicuramente sono cose che impattano proprio sulla vita sociale dei giovani, perché abbiamo il dovere di incentivare e di provvedere in questo senso.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0037, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0306, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 128, riga 4, aggiuntivo, che prevede:
A pag. 128, Missione 06, Programma 06.02 - "Giovani", alla riga 4 della pagina, dopo le parole "migliorando nel contempo la comunicazione tra giovani, comunità di appartenenza e istituzioni;", aggiungere un ulteriore punto elenco con le parole "- facilita la socialità dei giovani favorendo l'ampliamento dell'offerta di luoghi di aggregazione, anche mettendo a disposizione di associazioni giovanili, formali ed informali, spazi nelle proprie disponibilità attualmente poco o per nulla utilizzati;".
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento ha l'obiettivo di lavorare sul tema giovani, ma connettendolo al tema degli spazi, quindi favorire il fatto che per le associazioni giovanili o per le attività giovanili, come accade in tantissime altre Regioni, si ampli l'offerta di luoghi di aggregazione anche mettendo a disposizione di associazioni giovanili, formali e informali, spazi nelle proprie disponibilità attualmente poco o per nulla utilizzati.
Tantissime Regioni hanno fatto politiche di riuso degli spazi abbandonati di proprietà regionale o di altri enti attraverso il lavoro culturale o associativo dei giovani, la proposta è quella di mettere nel Documento di economia e finanza che lo faremo anche in questa Regione, anche utilizzando i fondi europei che sono specificatamente dedicati a questo tema.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0306, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 38 viene precluso.
Emendamento n. A0039, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 06.02, Giovani, pagina 128, modificativo, che prevede:
All'elenco che precede il paragrafo "risultati attesi" è aggiunto il seguente punto: "- promuove investimenti, e comunque tutte le misure necessarie, a contrastare il fenomeno dei C.d. cervelli in fuga".
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che cerca di promuovere investimenti e tutte le misure necessarie a contrastare il fenomeno dei cosiddetti "cervelli in fuga". Questa è una definizione che ormai è entrata nel gergo più giornalistico che altro, però rende comunque l'idea. Si parla di giovani che emigrano, e sappiamo essere tantissimi, circa 10.000 giovani che escono dal Veneto per raggiungere altri luoghi, anche spesso lontani, questo per motivi di lavoro o di studio – lo sappiamo benissimo – dove hanno magari maggiori e migliori condizioni sotto questi profili, per cui era interessante mettere nero su bianco il contrasto a questo fenomeno che favorisce l'invecchiamento e l'impoverimento della nostra Regione.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0039, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0040, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 06.02, Giovani, pagina 128, modificativo, che prevede:
All'elenco che precede il paragrafo "risultati attesi" è aggiunto il seguente punto: "- promuove un piano di investimenti per la ricerca".
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Con questo emendamento si vuole promuovere un piano di investimenti per la ricerca, partendo dal presupposto che il Veneto è maglia nera rispetto ad altre Regioni su questo fronte. Sta facendo molto meno rispetto alla media italiana e anche rispetto alla media europea. Quindi, era un modo per far sì che la Giunta possa fare di più e meglio sotto il profilo della ricerca.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0040, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Missione 7 "Turismo".
Emendamento n. A0308, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 129, riga 33, aggiuntivo, che prevede:
A pag. 129, Missione 07 "Turismo", alla riga 33 della pagina, dopo il punto "d) partecipazione a manifestazioni fieristiche in Italia e nel Mondo, per la promozione turistica e culturale a regia regionale", aggiungere un ulteriore punto elenco: "e) sostenere iniziative di armonica regolamentazione delle locazioni brevi.".
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Avrei bisogno della presenza dell'assessore Caner, perché questo non è un emendamento che ho presentato per un vezzo, ma richiama un tema assolutamente essenziale ed importante, che è la regolamentazione degli affitti brevi.
Abbiamo parlato più volte in Commissione di questo tema e so benissimo che l'Assessore aveva risposto che non è competenza regionale quella di poter regolamentare il tema degli affitti brevi. Ma il tema è un po' diverso. Questo è un punto che inserisce in un documento di programmazione una locuzione specifica, che recita: "sostenere iniziative di armonica regolamentazione degli affitti brevi".
Facciamo un esempio. Nel Comune di Venezia oggi è stato approvato un emendamento che permette – si può essere d'accordo o meno – una regolamentazione degli affitti brevi per un periodo di tempo specifico in questo Comune. Il Comune di Venezia dovrà fare, all'interno del suo Consiglio comunale, tutti i passaggi del caso per capire come il Comune di Venezia vuole utilizzare quell'emendamento che era stato approvato in Parlamento per regolamentare gli affitti brevi. La Regione del Veneto, nei prossimi anni, pensa di poter sostenere iniziative di armonica regolamentazione delle locazioni brevi? Significa mettersi a disposizione con gli strumenti in dotazione alla Regione per supportare le pubbliche amministrazioni che vogliono fare questo percorso, oppure – lo dico come esempio – supportando dei progetti di legge statali, come quelli che io ho depositato in questa Regione, per provare a fare pressione, tutte le Regioni insieme, con progetti di iniziativa statale che portino e mirino, finalmente, a regolamentare gli affitti brevi, perché siamo l'unico Paese europeo che non ha messo almeno un correttivo alla sharing economy, in particolare in quei territori come Venezia, dove il mercato abitativo viene totalmente messo in crisi dagli affitti brevi.
Che cosa prevede il progetto di legge, ad esempio, che ho depositato all'interno di Regione Veneto? Prendendo esempio da quanto accaduto in città come Parigi e Barcellona, si dice: andiamo a vedere quali sono i sestieri, i quartieri che vengono più colpiti dal tema degli affitti brevi, penso a San Marco, dove c'è un posto letto per abitante su venti posti letto turistici, quindi sostanzialmente in questo sestiere, come potete vedere quando venite qui, non esiste più l'abitante, esiste solo il turismo, e all'interno di questi quartieri facciamo un piano, che è coordinato tra l'urbanistica e il turismo – Barcellona ha fatto così –, e decidiamo che all'interno di quei territori nuove licenze, quindi nuovi codici dal punto di vista della Regione, codici che vengono dati per poter riconoscere la presenza di un affitto breve, non vengono rilasciate.
Questa è una proposta molto concreta, che spinge finalmente a cercare di regolamentare un tema. È vero che lo deve fare lo Stato, che non lo può fare la Regione, che non lo può fare di sua sponte la Regione, ma questo emendamento si limita a dire di sostenere iniziative in tal senso. Non mi si può rispondere, come credo che verrà fatto, che non è competenza della Regione, perché quello che è scritto qui dentro è: la Regione del Veneto ha la volontà politica o meno di mettersi a disposizione di quegli amministratori comunali o anche di iniziative statali che permettano di regolare il tema degli affitti brevi, finalmente, in questa Regione? Vediamo cosa accade a Venezia, che non sarà diverso da quello che accadrà a Verona e a Padova, ad esempio, probabilmente anche a Vicenza in futuro, e lo stiamo vedendo sempre di più.
Il tema politico, quindi, è questo: abbiamo la volontà di metterci a sostenere le iniziative o vogliamo ancora una volta lavarcene le mani?

PRESIDENTE

Grazie, collega. Interessante intervento. Mi permetto di dire che non è solo l'Italia che manca di una cornice.
Prego, assessore Caner.

Ass.re Federico CANER

Grazie.
Francamente credo che non si possa dire che la Regione Veneto si sia lavata le mani su questo tema, perché ricordo essere stata la prima Regione in Italia a disciplinare la questione delle locazioni turistiche, addirittura approvando una legge dove introducevamo il codice identificativo proprio per disciplinare questa situazione. Tant'è vero che oggi chiunque voglia aprire una locazione turistica deve avere un codice, che viene dato dalla Regione Veneto, lo deve esporre fisicamente all'esterno dell'appartamento e lo deve inserire nei siti appositi per le prenotazioni turistiche. Questo ha comportato ‒ se vi ricordate ‒ che tutti i controlli, che recentemente abbiamo visto da parte della Polizia municipale e della Guardia di finanza, nascono dalle modifiche legislative adottate dalla Regione. Quindi, se oggi vedete i giornali, con tanti che si fanno anche promotori di questa guerra all'abusivismo, lo si deve proprio a quelle modifiche. Tant'è vero che la modifica voluta dalla Regione Veneto è stata copiata da altre Regioni, il che significa che da questo punto di vista siamo sempre sul pezzo (come si suol dire).
La Regione, quindi, non è che intende lavarsene le mani, è che la competenza non è nostra. Un conto è essere fautori di una discussione a livello regionale e nazionale, cosa che tra l'altro stiamo facendo. Ricordo che, nella Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, tutte le Regioni oggi stanno collaborando, insieme al Governo, proprio per dare dei suggerimenti nel rivedere la norma nazionale, e su questo anche la Regione Veneto partecipa, anzi è stata una delle promotrici della modifica. Una moral suasion a livello regionale la possiamo assolutamente fare, la vogliamo fare e lo diciamo in ogni convegno a cui partecipiamo. Altra cosa è dire che oggi fisicamente possiamo fare gli interventi che lei auspica, perché non è così. Le locazioni turistiche sono previste dal Codice civile, per cui finché non viene cambiata la norma nazionale non lo possiamo fare.
Possiamo sicuramente dire alle altre città di seguire, eventualmente, le buone pratiche di Venezia. Questo sì, non è un problema. Però, dobbiamo separare i due piani di azione. Da qui a usare parole come quelle che ho sentito, Consigliere, relativamente al fatto che sembra che la Regione su questa cosa se ne guardi bene dal mettere mano, direi di no. Siamo stati i primi a denunciare questa situazione, e gli effetti che stiamo vedendo adesso a livello regionale, nelle varie città, è anche, secondo me, grazie alle iniziative che la Regione ha preso tempo fa.
Noi siamo assolutamente d'accordo se si tratta di inserire una parola per stimolare e fare un po' da regia a livello regionale per far sì che anche gli altri seguano una linea di indirizzo comune. Mi sta bene. Non ho nulla in contrario. L'importante è non inserire norme specifiche che ci danno delle competenze che, di fatto, non abbiamo.

PRESIDENTE

Permettetemi di aggiungere che anche il Comitato delle Regioni a Bruxelles sta facendo qualche passo in più rispetto alla Commissione, perché effettivamente manca una cornice europea in questo quadro. Quindi, qualcosa verrà fatto nei prossimi mesi.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente. Grazie della risposta, Assessore.
Io conosco il tema del codice che lei citava, però vedendo quello che accade a Venezia – ma è evidente, e lo sa anche lei – vuol dire che non è sufficiente quel codicino per permettere a una città di rimanere viva. Perché, che cosa accade? La persona che vuole aprire l'Airbnb lo può fare sempre, non c'è un regime autorizzativo, cosa che non si può fare per la norma italiana oggi vigente, quindi sostanzialmente il codicino è semplicemente un modo che sarebbe bello che l'Agenzia delle entrate utilizzasse, ad esempio, per lavorare sul tema dell'evasione fiscale. Sappiamo che questo è un altro tema che si collega a quello della sharing economy. Il codicino non risolve nulla. Lo capiamo osservando la situazione che oggi vediamo a Venezia. Ma questo accade proprio perché manca una norma europea e manca una norma italiana.
L'obiettivo di questo emendamento, che potrei essere anche disponibile a riformulare, è quello di dire: la Regione del Veneto ha voglia di fare tutto quello che le è possibile fare oggi? Ad esempio, parlare con il sindaco Brugnaro affinché... Io le faccio degli esempi. Però, quando lei parla di moral suasion, qual è la moral suasion? È dire che in un Comune dove c'è finalmente la possibilità di avere un dispositivo normativo che ci permetta di regolamentare l'affitto breve, invece di fare un passo indietro, la Regione del Veneto supporta un Sindaco a dire: guarda che per noi è importante che in questa città si prenda una decisione; poi decidete voi, ovviamente, nell'autonomia del Consiglio comunale, come prenderla. Oppure, in Conferenza Stato-Regioni si potrebbe dire che in Veneto abbiamo un progetto di legge statale, che tra l'altro è a disposizione. Io l'ho posto come proposta. Quindi, lei, Assessore, lo potrebbe vedere, anche insieme alla sua struttura, per valutare se quella è una proposta che la Regione del Veneto potrebbe portare in Conferenza Stato-Regioni per dire allo Stato: sbrigatevi, perché sono una decina d'anni che aspettiamo una norma sulla sharing economy e sugli affitti brevi.
Questo è l'intento di questo emendamento. So benissimo che Regione del Veneto non ha competenza diretta legislativa e normativa per prendere una scelta da sola.
Grazie. Lo accantoniamo e lo rivediamo dopo.

PRESIDENTE

Viene accantonato l'emendamento n. 308.
Emendamento n. A0309, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 129, riga 33, aggiuntivo, che prevede:
A pag. 129, Missione 07 "Turismo", alla riga 33 della pagina, dopo il punto "d) partecipazione a manifestazioni fieristiche in Italia e nel Mondo, per la promozione turistica e culturale a regia regionale", aggiungere un ulteriore punto elenco: "e) favorire la rimozione per i disabili di ogni barriera fisica, cognitiva e sensoriale che impedisca o limiti la fruizione delle nostre città d'arte, che devono essere aperte alla libera fruizione e al libero accesso di tutte e tutti.".
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento affronta un tema importantissimo, che riguarda la rimozione per le persone con disabilità di ogni barriera fisica, cognitiva e sensoriale che impedisca o limiti la fruizione delle nostre città d'arte, che devono essere aperte e libere alla fruizione e al libero accesso di tutte e tutti. Pensiamo a tutte le barriere – facciamo l'esempio di Venezia – che non permettono, ad esempio, di accedere non solo fisicamente, ma anche solo sensorialmente ad alcune opere d'arte all'interno di questa città. Ebbene, l'idea è quella di dire: impegniamoci affinché le barriere fisiche per persone con disabilità, in particolare nelle città storiche e nelle città d'arte all'interno di questa Regione, vengano rimosse.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0309, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0152, presentato dalla consigliera Camani, Missione 07, pagina 129, riga 41, modificativo, che prevede:
Nella Missione 07 "Turismo", sostituire le parole "sviluppare adeguatamente la sharing economy", con le seguenti: "eseguire un monitoraggio dettagliato della presenza e degli impatti che il fenomeno della sharing economy ha sul territorio regionale, per elaborare interventi che, pur garantendo le potenzialità di questa modalità di fruizione del prodotto turistico, consentano di tutelare la corretta concorrenza tra operatori turistici e la salute dei visitatori"
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Molto brevemente per dire come la vedo io rispetto al tema della sharing economy in ambito turistico, perché devo dire che una parte dell'impostazione della consigliera Ostanel non mi convince pienamente. Cerco di spiegare perché.
È chiaro che la sharing economy, cioè l'economia della condivisione, cioè una modalità di fruizione di un servizio, o di un bene, o di una prestazione, mediato e intermediato attraverso piattaforma, pone diverse questioni, che non possono essere esclusivamente limitate alla pianificazione urbanistica o alle necessità di residenzialità di una città piuttosto che di un'altra. Discutere di sharing economy significa anche discutere di libero mercato, significa discutere della pluralità di offerte turistiche di un territorio, significa discutere di concorrenza leale o sleale, significa anche discutere della sicurezza degli ospiti che dentro quegli alloggi vanno.
Se noi vogliamo intervenire in maniera organica nell'ambito delle locazioni brevi e, dunque, della sharing economy in ambito turistico, non possiamo solo occuparci di limitare l'erogazione delle licenze per le locazioni brevi. Io, allora, chiedo che il centro della nostra attenzione sia la persona, sia in quanto turista che in quanto residente. Chiedo che dentro quella normativa sia inserita anche, ad esempio, una tutela per l'ospite che risiede in quell'alloggio breve. Ricordo che, se vado in albergo e mi faccio male, ho l'assicurazione, mentre se vado nell'appartamento di Tizio non ce l'ho. Chiedo che ci sia anche una valutazione dell'imposizione fiscale.
Tutte queste valutazioni ci spiegano perché non esiste una legge sulla sharing economy, che peraltro include talmente tanti ambiti, diversi tra loro, che riguardano certamente il turismo, ma riguardano anche il trasporto, i servizi di manutenzione domestica, le diverse modalità di retribuzione, perché ci sono alcune prestazioni scambiate sulle piattaforme digitali che vengono remunerate e altre no. Quindi, l'argomento è davvero talmente tanto vasto che io penso non possa essere guardato con un cannocchiale al rovescio. Peraltro, questa è la ragione per cui in Italia e in Europa ancora non esiste una legge sulla sharing economy, perché l'argomento è molto complesso. Per la prima volta negli ordinamenti europei bisogna costruire un equilibrio di interessi non tra due parti, bensì fra tre, perché non hai solo l'acquirente e chi eroga la prestazione, ma hai anche la soggettività della piattaforma. Quindi, anche costruire un equilibrio di interessi che non sia penalizzante soltanto per il proprietario, ma che coinvolga anche le responsabilità della piattaforma, ad esempio, non è un equilibrio semplicissimo da trovare.
Con questo emendamento, rispetto al quale dovrebbe esserci una proposta di riformulazione, che l'Assessore mi ha già anticipato, e rispetto alla quale annuncio già la disponibilità all'accoglimento, cerco di definire meglio come intendere quando nel DEFR si parla di sviluppare adeguatamente la sharing economy, che non è una tragedia. È un'opportunità, se riusciamo a inserirla dentro regole chiare.
Chiedo, quindi, che nello sviluppo della sharing economy si esegua un dettagliato monitoraggio rispetto alla presenza e agli impatti che queste forme di economia della condivisione hanno sui territori, in particolar modo, ovviamente, in riferimento alla fruizione del prodotto turistico, con particolare attenzione alla corretta concorrenza tra operatori e alla salute dei visitatori.
Cerco di lasciare l'ambito di discussione più largo, non negando l'esistenza di criticità, ma anche pensando che il nostro obiettivo è quello di offrire al turista, cioè all'ospite, il maggior ventaglio di proposte possibili. L'appartamento in locazione è un'opportunità in più. Siccome l'oggetto del nostro interesse deve essere la tutela del consumatore, dobbiamo adottare ‒ credo ‒ un approccio più libero rispetto a queste tematiche.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0152. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Scusi, Presidente. C'è una proposta di riformulazione, per correttezza, che mi ha comunicato prima l'Assessore.

PRESIDENTE

Se non mi aiuta la Camani, chi mi aiuta, colleghi?

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Se vuole faccio io una proposta di modifica, come presentatrice dell'emendamento, che sono abbastanza convinta possa andar bene all'Assessore.

PRESIDENTE

Prego, collega Camani.
Ascoltate la proponente.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Rileggo l'emendamento: "Nella Missione 07 'Turismo', dopo le parole 'sviluppare adeguatamente la sharing economy" aggiungere le seguenti: 'eseguendo...'". E via tutto il resto del testo dell'emendamento.
Non in sostituzione, quindi, ma specificando.
Ho convinto l'Assessore.

PRESIDENTE

Il Legislativo ha registrato? Bene.
Metto in votazione l'emendamento n. A0152, con la modifica proposta. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0153 presentato dalla consigliera Camani, Missione 07, pagina 130, riga 2, modificativo, che prevede:
Nella Missione 07 "Turismo", dopo le parole "tutto il territorio veneto.", aggiungere le seguenti: "Inoltre, sempre nell'ottica di ampliare le possibilità offerte alle politiche turistiche dalle nuove tecnologie, si intende implementare le attività dell'Osservatorio Turistico Regionale Veneto."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0153. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0041 presentato dalla consigliera Baldin, Missione 07 Turismo, pagina 130, riga 8, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'in particolare dell'offerta turistica "lenta" (ciclovie, percorsi a piedi,)' sono aggiunte le parole 'vie d'acqua lagunari e fluviali con incentivi particolari per l'utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale quali, ad esempio, imbarcazioni a remi o con motorizzazione elettrica o ibrida,'.
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Anche questo è un emendamento che merita l'attenzione dell'assessore Caner.
Si chiede di incentivare non solo le vie classiche, le ciclovie, i percorsi a piedi, eccetera, ma anche le "vie d'acqua lagunari e fluviali con incentivi particolari per l'utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale quali, ad esempio, imbarcazioni a remi o con motorizzazione elettrica o ibrida".
Credo sia un impegno che, come Regione Veneto, ci possiamo prendere, non solo per incentivare l'offerta turistica, ma anche per fare del bene all'ambiente che ci circonda.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0041. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0042 presentato dalla consigliera Baldin, Progr. 07.01 Sviluppo e valorizzazione turismo, pagina 132, riga 22, modificativo, che prevede:
Dopo il punto contrassegnato dal segno grafico 'e.' e aggiunto il seguente punto:
'f. Venezia Città aperta
Alla luce della volontà del Comune di Venezia di introdurre un contributo d'accesso a chiunque acceda alla Città storica dovrà essere promosso ed avviato solo previo un dialogo tra tutte le istituzioni coinvolte per assicurare che il regolamento che il Comune intende introdurre non sia lesivo dei vari portatori d'interesse e in particolare del comparto turistico che ha rilevanza ben più che sovracomunale oltre che dell'ordinamento italiano e dei diritti costituzionali'.
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento mi rendo conto che non sia specifico per quanto riguarda la competenza regionale, però è necessario, secondo me, all'interno del DEFR, inserire un principio per cui Venezia è una Città aperta e deve continuare ad esserlo.
Mi riferisco in particolare alla discussione in merito al contributo d'accesso, alla tassa d'accesso voluta da Brugnaro a Venezia. Credo sarebbe opportuno, visto che ci sono anche alcuni atti da parte della maggioranza sulla falsariga di una mia mozione, inserire il seguente punto: "Alla luce della volontà del Comune di Venezia di introdurre un contributo d'accesso a chiunque acceda alla Città storica dovrà essere promosso ed avviato solo previo un dialogo tra tutte le istituzioni coinvolte per assicurare che il regolamento che il Comune intende introdurre non sia lesivo dei vari portatori d'interesse e in particolare del comparto turistico che ha rilevanza ben più che sovracomunale oltreché dell'ordinamento italiano e dei diritti costituzionali".
Quindi, in parte, anche la Regione del Veneto può dire la sua e avere un ruolo su questa questione particolare, che chiaramente andrebbe a toccare noi stessi e la nostra possibilità di fruire di una città come Venezia, una delle città più belle al mondo, che merita, sì, tutela, ma non alle condizioni del sindaco Brugnaro.
La nostra intenzione è quella di certificare che Venezia deve rimanere una città aperta e disponibile a tutti, perché è un bene comune, un bene essenziale.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno di questo emendamento, per contribuire alla discussione. Mi chiedo e chiedo all'assessore Caner se è normale che in una città patrimonio, come quella in cui siamo oggi, dopo che da anni si conosce il problema di Venezia (il tema della casa, dell'overtourism, eccetera), pensare che mettere un contributo di 3 euro, o quello che sarà, per entrare in questa città sia la soluzione che non solo merita questa città, ma all'altezza della classe dirigente che ha il Comune, ma anche, eventualmente, il supporto della Regione, che in qualche modo avrebbe qui, sì, dovuto fare un lavoro forte di moral suasion rispetto al fatto che sappiamo e abbiamo i dati che ci fanno vedere che non è questa la soluzione per una città come Venezia.
Il biglietto del trasporto pubblico locale costa 9,50 euro in questa città e non è mai stato un disincentivo per un turista per venire in questa città. Anzi. Più facciamo vedere che la città è inaccessibile, più qualcuno vorrà finalmente venirla a vedere, perché diventa un parco divertimenti.
Al di là dell'essere d'accordo o meno con il contributo d'accesso, la domanda è: pensiamo davvero che la soluzione a un problema così complesso si risolva con 3 euro, che vengono pagati, tra l'altro, anche garantendo e definendo dei problemi rispetto alla privacy, rispetto al fatto che anche i cittadini che vengono qui per lavorare avrebbero delle difficoltà?
Io so che lei è intervenuto dicendo: "I veneti siano esentati". Il tema vero, però, non è dire questo. Credo che un Assessore regionale dovrebbe dire che questa soluzione non tutela Venezia, patrimonio mondiale, non risolve il problema dell'overtourism, non risolve il problema delle persone che qui non riescono più a trovare casa, quindi cercare di dare una soluzione più complessa, supportare il Comune nel trovare una soluzione più complessa.
Mi pare che questo emendamento sia scritto in maniera accettabile, anche per una Giunta che probabilmente ritiene non sia di sua competenza. Mettiamoci a un tavolo, lavoriamo con il Comune di Venezia per trovare una soluzione e facciamo in modo che tutti i portatori di interesse possano discutere su una questione così impattante.
L'esito – ma non lo dico io, lo dicono i dati, vedendo quanto impatta il biglietto del trasporto pubblico – non porterà a far scendere il numero di turisti che arrivano in questa città. Anzi, creerà problemi per i veneti lavoratori, che magari non sono veneti, ma sono di Bologna e lavorano qui, perché dovranno giustificare la loro entrata in questa città. A me non sembra normale.

PRESIDENTE

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Anche noi interveniamo a sostegno dell'emendamento della collega Baldin per le motivazioni che ha detto anche adesso la collega Ostanel e anche perché riteniamo che Venezia sia assolutamente centrale per tutta l'economia veneta e che la risposta, come ha detto la collega Ostanel, non possa essere quella che abbiamo letto. Una competenza di pianificazione turistica è anche regionale. Venezia, su questo, è chiaramente una delle maggiori attrazioni, ma non può limitarsi a questo.
Da troppo tempo discutiamo delle potenzialità, dal punto di vista occupazionale e dal punto di vista imprenditoriale, dello spopolamento di Venezia, ma ad oggi un tavolo di condivisione con tutte le parti, quindi anche con la Regione, non è mai partito. I cittadini di Venezia e gli stessi cittadini veneti non credo siano disponibili a perdere la potenzialità che Venezia offre in termini di reti esterne, quindi si aspettano da questa Regione un qualcosa in più rispetto a quello che è stato fatto fino ad oggi.
Come ha detto la collega Ostanel, l'emendamento è molto largo, quindi non incide in modo negativo e non mette la Regione nelle condizioni di dire che non è una sua competenza. Quanto è scritto qui è una cosa, oltre che doverosa, assolutamente di competenza della stessa Regione Veneto.
Ci aspettiamo che su questo ci possa essere anche un confronto futuro, per le motivazioni che abbiamo appena espresso e perché l'esenzione dei veneti non risponde alle criticità e neanche alla questione di avere un controllo, una pianificazione dei flussi più puntuale e non dice neanche come andiamo a gestire i controlli eventuali per gli accessi o per i non accessi. Oltre alle questioni di privacy, c'è anche una difficoltà organizzativa e gestionale ad andare a vedere chi deve essere esentato e chi non deve essere esentato. È una questione anche sul filo di lana di legittimità. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0042. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0043 presentato dalla consigliera Baldin, Progr. 07.01 Sviluppo e valorizzazione turismo, pagina 132, modificativo, che prevede:
Tra i 'risultati attesi', dopo il punto contrassegnato dal segno grafico '3-' è aggiunto il seguente punto:
'4- avviare un dialogo con il Comune di Venezia e gli altri portatori di interesse in relazione alla fattibilità dell'introduzione del contributo d'accesso a Venezia, alle modalità operative dell'eventuale introduzione e al conseguente funzionamento.'
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Mi dispiace che l'emendamento precedente sia stato respinto. Ringrazio anche le colleghe Ostanel e Zottis per essere intervenute a sostegno. È un peccato non affrontare in sede di DEFR questo tema, tra l'altro con emendamenti del tutto condivisibili anche da parte vostra, tant'è che avete depositato un atto anche voi sulla questione e anche l'Assessore si è espresso negativamente circa questa "tassa Brugnaro".
Con questo emendamento chiedo semplicemente di "avviare un dialogo con il Comune di Venezia e gli altri portatori di interesse in relazione alla fattibilità dell'introduzione del contributo d'accesso a Venezia, alle modalità operative dell'eventuale introduzione e al conseguente funzionamento". Questo per ribadire anche che non è possibile che solamente per mano e per bocca di un Sindaco si possa restringere la possibilità per i cittadini di usufruire e di arrivare a Venezia.
Venezia è collocata in un contesto regionale più ampio e merita un'attenzione da parte anche di questo Consiglio e della Giunta regionale. Credo non possa essere delegato a un'unica persona, ma che serva un dialogo a trecentosessanta gradi con tutti i portatori di interesse e tutti gli Enti coinvolti. Non possiamo lasciare la città di Venezia in mano a una persona sola, anche se questa persona è il Sindaco.
Per il momento, la discussione sul contributo d'accesso ‒ come sappiamo ‒ è stata posticipata, è stata sospesa, si vedrà in seguito cosa si farà. Abbiamo appreso dai giornali che verrà fatta una sorta di consultazione. Non si sa bene come intenda consultare la popolazione, però sarebbe interessante e necessario, probabilmente, che anche questa Giunta si facesse carico e, magari, istituisse per prima un tavolo di confronto invitando il Sindaco, invitando la Giunta di Venezia, alla presenza del Veneto, proprio per rimarcare una presenza istituzionale forte nei confronti di Venezia, che è un bene di tutti e non può essere appannaggio di uno solo.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Iniziative tipo "Un ticket per Venezia" modificano quello che, in realtà, è l'approccio all'accessibilità turistica dei veneti e alla pianificazione dell'approccio al turismo della Regione del Veneto, dato che ne ha competenza.
Per questo è importantissimo ‒ come veniva spiegato in Commissione ‒ che non si lasci la responsabilità della scelta esclusivamente a colui che al momento amministra questa città e che, invece, venga presa una decisione in maniera congiunta tra le diverse Istituzioni, per il bene di Venezia e dei veneziani.
Il problema, qui, non è definire un ticket (sì o no). Il problema è che Venezia, in tutti questi anni, si è sviluppata come luogo in cui si sono realizzate attività di ricezione, senza, in realtà, continuare, dal punto di vista amministrativo, a curare la città, i suoi luoghi di aggregazione, i suoi servizi per i cittadini. Questa è la causa dello spopolamento di Venezia, congiuntamente al peso economico che sta dietro alla gestione e all'accessibilità delle abitazioni a un pubblico e a una popolazione media.
Per questo motivo ritengo che il ragionamento non possa esclusivamente essere quello di pensare come unica soluzione per la garanzia del futuro di Venezia e per la gestione del turismo a una strategia "a ticket", bensì quello di pensare a interventi che partano dalle persone che abitano e che devono tornare ad abitare Venezia.
Venezia è stata costruita con questi luoghi, con questi spazi. Venezia non è stata costruita soltanto perché potesse essere un centro del commercio o, successivamente, un centro di attrattività turistica. Venezia, così come tutte le nostre città, quelle che hanno maggiore riconoscimento dal punto di vista internazionale, è stata costruita perché fosse una realtà di comunità. Per questo motivo noi dobbiamo tornare a valorizzare questo aspetto. Sarà questo, poi, a creare un prodotto turistico tale da creare ancora un'attrattività e un interesse turistico, sociale e culturale diverso e, magari, anche più responsabile.
Oggi il turismo si deve basare su questo.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Mi aggancio a questa discussione per fare un piccolo cenno. Come più volte abbiamo discusso, anche con alcune categorie a Venezia, mi vengono in mente gli importanti dibattiti anche con Nordio o con altri, Venezia, sotto molti aspetti, colleghi, con il massimo rispetto per la stessa città, è una città finita. In che senso? È una città nella quale, assessore Caner, non possiamo pensare di costruire un'altra strada, di costruire un altro cavalcavia, di costruire un altro parcheggio. È una città finita in termini di spazio, in termini di concezione di sé stessa, proprio perché, Assessore, non si può pensare, dove c'è un campo, di allargare e costruire un nuovo servizio.
Tra l'altro, Venezia va necessariamente ripensata. Perché? Pensiamo all'accesso turistico. Noi dobbiamo essere un importante volano in questo ragionamento. Assessore, se noi parliamo con chi appartiene alle categorie che da quarant'anni operano con il turismo nella città, ci fanno tre semplici esempi. Cinquant'anni fa andavi a Venezia e la carta vini di un ristorante aveva tre vini. Oggi ne ha trecento. Una volta andavi a Venezia e avevi dieci botteghe dei grandi marchi; il resto era tutta roba, bene o male, prodotta... Adesso vai a Venezia e hai botteghe di ogni tipo, di ogni livello, che devono essere rifornite, e quel prodotto circola. Oggi, Assessore, a Venezia hai un'offerta anche turistica dal punto di vista trasportistico, del dormire, del residenziale, di tutte le cifre e per tutti i portafogli.
È chiaro che noi non possiamo né girarci dall'altra parte né dire ‒ come diceva prima la collega ‒ che le formule di Brugnaro, con un Sindaco che decide da solo, possono essere la soluzione del problema. Venezia è una città che non va lasciata alla semplice gestione, su questi temi, del sindaco Brugnaro, non perché non sia capace di decidere o di fare scelte oculate, il sindaco Brugnaro. Secondo me, le scelte che mette in campo non sono sicuramente quelle di cui Venezia ha bisogno sotto l'aspetto turistico. Al netto di questa mia considerazione politica, la Regione Veneto non può essere regia di un ragionamento turistico che non è, Assessore, Venezia, ma è Venezia nella Regione e la Regione con Venezia.
Tutti i ragionamenti che abbiamo fatto finora ci dicono una sola cosa: noi dobbiamo, su questo, prendere in mano le redini della situazione e cominciare a fare un ragionamento più ampio, altrimenti si andrà solo peggio.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0043. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0234 presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 07, Programma 02, Obiettivo 01, pagina 247, riga 6, aggiuntivo, che prevede:
Tra i soggetti concorrenti aggiungere "Conferenze dei sindaci."
Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, nell'illustrare questo illustro anche i successivi, il n. A0235 e il n. A0236. Non sono uguali. Inseriscono la Conferenza dei sindaci in tre finalità diverse.
Qui si parla di turismo digitale per organizzare e gestire l'offerta turistica regionale anche sul digitale e intercettare la richiesta della domanda turistica attraverso l'ICT. Noi chiediamo, con questo e con i prossimi due, che quando si parla di soggetti concorrenti, insieme a Enti locali e associazioni di categoria, si aggiunga anche la Conferenza dei sindaci; che nei destinatari, insieme alle associazioni di categoria, imprese turistiche e soggetti pubblici, si aggiunga la Conferenza dei sindaci; che negli strumenti di concertazione, insieme ai tavoli tematici, si aggiunga la Conferenza dei Sindaci.
Mi viene in mente quello che sta succedendo per tutta la partita turistica sia nella Riviera del Brenta sia nella parte delle Conferenze dei sindaci del litorale. Non possiamo lasciare fuori da questi dibattiti, se vogliamo davvero coordinarci con i territori, le Conferenze dei sindaci.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0234. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0235 presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 07, Programma 02, Obiettivo 01, pagina 247, riga 11, aggiuntivo, che prevede:
Tra i Destinatari aggiungere "Conferenze dei sindaci."
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0235. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0236 presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 07, Programma 02, Obiettivo 01, pagina 247, aggiuntivo, che prevede:
Tra gli Strumenti di concertazione aggiungere "Conferenze dei sindaci."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0236. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa".
Emendamento n. A0310, di pagina 130, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 133, riga 23, aggiuntivo, che prevede:
A p. 133, Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa", alla riga 23 della pagina, dopo le parole "per azzerare l'incremento del consumo di suolo entro il 2050, secondo le indicazioni dell'Unione Europea", aggiungere le parole "Tale norma dovrà essere oggetto di intervento per garantire il rispetto del recente Piano per la transizione ecologica (PTE) che ha stabilito di anticipare di vent'anni l'obiettivo europeo prevedendo di arrivare ad un consumo netto pari a zero entro il 2030."
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Nella nostra legge, nel nostro ordinamento abbiamo l'obiettivo di azzerare l'incremento del consumo suolo zero al 2050, secondo le indicazioni dell'Unione europea, ma sappiamo che è stato approvato il Piano per la transizione ecologica (PTE), a livello nazionale, che ha stabilito di anticipare di vent'anni l'obiettivo europeo, prevedendo di arrivare ad un consumo netto pari a zero entro il 2030. Avendo una norma statale approvata che ci dà una via più veloce rispetto a quello che avevamo programmato anni fa, l'obiettivo di questo emendamento ‒ come di un altro che, in un altro punto, riprendo successivamente ‒ è di cercare di dare un obiettivo, che è quello effettivamente previsto da legge statale, che avvicina al 2030 l'obiettivo di consumare suolo zero in questa regione.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0310. Parere contrario del relatore.
è aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0044, di pagina 131, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 8, Assetto del territorio ed edilizia abitativa, pagina 134, riga 2, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'rigenerazione urbana.' Sono aggiunte le parole 'Tali leggi, tuttavia, si sono sinora dimostrate non idonee a invertire, ma neppure a contrastare, il consumo di suolo. Il Veneto, infatti, rimane una delle regioni con il livello più alto di consumo di suolo, in questo senso perciò dovranno essere implementati strumenti più efficaci'.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0044. Parere contrario del relatore.
è aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0258, di pagina 132, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, Missione 08, pagina 134, riga 24, modificativo, che prevede:
Alla riga 24 di pagina 134 dopo le parole "in chiave sostenibile dei percorsi." inserire le seguenti parole:
"Alla luce dei dati del rapporto ISPRA 2021 (dati 2020 consumo suolo), che vede il Veneto al secondo posto tra le regioni italiane che consumano più suolo, è necessario rivedere le leggi regionali n. 14/2017 "Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo" e n. 14/2019 "Veneto 2050: politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio"."
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che tenta di far capire come, nella programmazione del bilancio, nel DEFR, sia importante prendere atto di come la Regione Veneto sia afflitta dal problema, ormai datato, ma che di anno in anno va aggravandosi, del consumo del suolo.
La richiesta è quella di inserire e di prendere atto che un'agenzia dello Stato, l'ISPRA, l'Istituto per la protezione dell'ambiente italiano, in seguito al monitoraggio annuale e al report che fa per quanto riguarda il consumo del suolo, con delle rilevazioni puntuali, Comune per Comune, vede la nostra Regione ai vertici della classifica ‒ negativa, naturalmente ‒ di chi consuma più suolo. Ci contendiamo, da un anno all'altro, la prima posizione con la vicina Regione Lombardia, con la differenza che, quasi a parità di superficie, noi siamo 5 milioni e loro sono 10 milioni di abitanti.
Con questo emendamento ‒ che, come mi pare aver capito dai colleghi, ha parere negativo ‒ si chiede che vengano riviste le due norme più importanti sulla questione del consumo del suolo: la legge sul consumo del suolo n. 14/2017 e "Veneto 2050", o ultima versione del Piano casa, sulle politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio.
Colleghi, in Veneto abbiamo 92.000 capannoni industriali, abbiamo 5.679 aree produttive, che hanno consumato 41.300 ettari di terreno e occupano il 18,4% della superficie consumata. Abbiamo, di fatto, un record con i 92.000 capannoni. 11.000 di questi sono vuoti, tranne per quei casi in cui sono stati riempiti da organizzazioni malavitose con i rifiuti. Abbiamo, di fatto, in Veneto, una media – non so se sia un record anche europeo – di un capannone ogni 50 abitanti. Come ricordavo nella discussione generale sul DEFR, abbiamo un capannone ogni 50 abitanti, mentre abbiamo un medico di famiglia ogni 1.500 abitanti. è una situazione veramente grave. Speravo venisse quindi inserita e ci fosse il parere favorevole.
Tra l'altro, la consapevolezza che il consumo del suolo in Veneto è ormai fuori controllo viene dalla stessa vostra maggioranza. Mi riferisco al primo molto timido tentativo, poi in Commissione è stato anche in alcune parti annacquato, di modificare la legge sul consumo del suolo. Mi riferisco al progetto di legge n. 64 che abbiamo approvato in Commissione il 7 aprile scorso, ma che è scomparso dai radar, non è più arrivato in Aula. Era il 7 aprile, siamo al 7 dicembre, insomma, è una data facile anche da ricordare. Non è più arrivato. Che cosa è successo? Stiamo aspettando che qualcuno faccia qualche altro capannone perché questa legge dava fastidio a qualcuno? Io lo chiedo. Mi rivolgo ai colleghi della Seconda Commissione: ma cosa ci stiamo a fare noi in Commissione a esaminare questi progetti di legge, a sentire le parti interessate, a fare le proposte di emendamento? Poi lo licenziamo il 7 aprile e oggi, 7 dicembre, a distanza di sette mesi, siamo ancora qua che attendiamo il progetto di legge. Viene da pensare.
Ma viene ancora da pensare di più se di fronte a un puro tentativo di inserimento di un concetto... prendere atto che ISPRA ci boccia sulla linea della tutela del suolo e che quindi le nostre leggi non sono al passo coi tempi e non sono utili, non hanno i contenuti tali da poter porre freno a questo fenomeno. è facile poi dire che noi dovremmo essere ottimisti: noi siamo ottimisti, però ci vuole la volontà di cambiare le cose. Quando in qualsiasi contesto c'è qualcosa che va male, si esamina la questione e poi si cercano di trovare i rimedi.
Qui un piccolo tentativo è stato fatto, però il rimedio è questa medicina molto blanda e stentiamo a prendere anche quella piccola medicina che si cerca di dare a un paziente gravemente malato. Pensate: solo con la Pedemontana sono stati distrutti per sempre 1.000 ettari; pensate quante aziende agricole abbiamo spazzato via in un colpo solo. Erano tutti terreni agricoli fertili. È stata fatta, pazienza, ma ci costerà cara, non solo in termini di consumo del suolo, perché in questo bilancio andremo ad inserire anche il buco che questa farà nei prossimi anni: 55 milioni dei veneti messi lì semplicemente perché qualcuno non ci ha voluto ascoltare quel giorno di marzo del 2017, quando si propose la modifica della convenzione sulla Pedemontana.
Adesso stiamo raccogliendo i risultati. C'è quindi la chiara e precisa volontà di far finta di niente: il problema del consumo del suolo non esiste. Eppure, anche in Veneto Sostenibile, ovvero in quell'importante fotografia del Veneto che riconduce i problemi e li incasella negli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU, ci siamo resi conto che siamo lontanissimi dagli obiettivi, dai GOAL che ci propongono e che la Regione, in maniera molto chiara, ha evidenziato.
È quindi un'occasione persa per dire che possiamo migliorare, per dire che ci sono delle leggi importanti che potevano in qualche modo essere migliorate.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0258. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0195 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 08, pagina 135, riga 8, che prevede:
Tra gli Obiettivi strategici aggiungere il seguente obiettivo "Contrastare lo spopolamento della parte insulare di Venezia" e, di conseguenza, inserire il seguente obiettivo operativo prioritario "Adottare una politica di incentivazione all'insediamento di nuovi residenti nella parie storica di Venezia, ed invertire la tendenza allo spopolamento della città insulare".
Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Qui chiediamo, nel Programma di assetto del territorio ed edilizia abitativa di aggiungere tra gli obiettivi strategici un altro obiettivo strategico (lo leggo già con la modifica): "contrastare lo spopolamento della parte insulare di Venezia, in coordinamento con l'Amministrazione locale", e di conseguenza, Presidente, inserire anche il suo collegato obiettivo operativo prioritario, che recita: "Adottare una politica di incentivazione all'insediamento dei nuovi residenti nella parte storica di Venezia e di invertire la tendenza allo spopolamento della città insulare, in coordinamento con l'Amministrazione locale".
Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0195. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Aggiungo "come riformulato". Devono dirmelo, l'Assessore e il relatore. Non per mancanza di fiducia, ma io devo ascoltare relatore e Assessore su questo, che devono dirmi "come riformulato".
Parere favorevole del relatore sull'emendamento, così riformulato.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0311 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 135, riga 13, aggiuntivo, che prevede:
A p. 135, Missione 08, Programma.08.01 "Urbanistica e assetto del territorio", alla riga 13 del Programma, dopo le parole "e il Piano Paesaggistico Regionale, orientato quest'ultimo a difendere e promuovere, con la collaborazione del Ministero della Cultura, i valori identitari del paesaggio veneto" sono aggiunte le parole "e che va redatto e reso operativo al più presto."
Prego, Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Qui parliamo di Piano paesaggistico regionale. La Regione del Veneto è una delle poche Regioni che non ha ancora approvato un vero e proprio Piano paesaggistico. Infatti, neanche un mese fa c'è stato un accordo con il Ministero della Cultura per completarne l'elaborazione.
Il fatto di non avere un vero e proprio Piano paesaggistico è un problema. Lo abbiamo visto sul tema, appunto, del centro commerciale vicino al Castello del Catajo, ma ne potremmo vedere tantissimi altri casi di opere dannose che magari entrano in contrasto con il paesaggio. Se ci fosse un Piano paesaggistico non sarebbe possibile costruire in certe aree.
Anche il rappresentante di ANCE, se non vado errata, aveva sostenuto che fosse necessario un armonico insediamento della costruzione all'interno del paesaggio.
Con questo emendamento, semplicemente dico di aggiungere le parole: "Piano paesaggistico che va redatto e reso operativo al più presto".

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0311. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0312 è precluso perché uguale e identico al n. A0310, già votato.
Emendamento n. A0313 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 135, riga 25, aggiuntivo, che prevede:
A p. 135, Missione 08, Programma 08.01 "Urbanistica e assetto del territorio", alla riga 25 del Programma, dopo le parole "continuerà ad essere sviluppata attraverso l'acquisizione e l'elaborazione delle banche dati territoriali, anche in considerazione delle informazioni fomite dall'ARPAV e da ISPRA, sulla base di specifici accordi di collaborazione per l'interscambio dei dati e delle analisi" sono aggiunte le parole "Se dai dati di monitoraggio sul consumo di suolo dovesse emergere che tale fenomeno, come mostrano i dati sul 2021, non sta rallentando adeguatamente, nel corso del 2023 sarà posta in essere una revisione sostanziale delle attuali norme regionali di riferimento; un'attenzione particolare dovrà essere posta nel regolamentare l'insediamento dei cosiddetti centri logistici."
Prego, Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Intervengo perché questo è un altro emendamento importante. Tra l'altro, l'assessore Donazzan aveva anche convocato un tavolo qualche tempo fa per lavorare sul tema dell'insediamento dei poli logistici. È un tema fondamentale per questa Regione, come per tantissime altre Regioni. Non abbiamo ancora una norma che permetta di tutelare il territorio quando un grande insediamento logistico entra nel territorio e, in qualche modo, lo fa ‒ perché sceglie delle aree dove ubicarsi ‒ senza dare ai Comuni, quindi ai propri abitanti, almeno degli oneri di urbanizzazione corretti. Soprattutto, non c'è un iter autorizzativo che permetta, poi, di avere una vera partecipazione del Comune che sceglie se insediare o meno un polo logistico.
Con questo emendamento, siccome si dimostra che i dati del consumo di suolo non stanno facendo quello che devono fare, si dice di dare attenzione particolare alla regolamentazione dell'insediamento dei centri logistici.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0313. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0314 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 136, riga 20, aggiuntivo, che prevede:
A p. 136, Missione 08, Programma 08.01. "Urbanistica e. assetto del territorio", alla riga 20 della pagina, dopo le parole "e servizi dell'Amministrazione regionale sulla base delle proposte formulate dalle competenti Strutture regionali." aggiungere le parole "Inoltre, sarà necessario verificare costantemente e puntualmente il pieno rispetto e attuazione del Protocollo regionale d'intesa in materia di appalti."
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0314. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0196 presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, missione 8, programma 01, pagina 136, modificativo, che prevede:
Nel risultato atteso n. 2 dopo le parole: "e il riuso degli edifici abbandonati," inserire le seguenti parole: "favorendone l'acquisto,".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0196. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0237 presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, missione 8, programma 01, obiettivo 02, pagina 256, riga 15, modificativo, che prevede:
Alla riga 15 di pagina 256, dopo le parole "politiche territoriali e urbanistiche." sono aggiunte le seguenti parole: "Si rende infine necessario, per evitare interpretazioni diversificate tra territorio e territorio, emanare circolari interpretative univoche per tutta la Regione."
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0237. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0238, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, missione 8, programma 01, obiettivo 02, pagina 256, riga 34, modificativo, che prevede:
Nell'obiettivo strategico di riferimento dopo le parole "consumo di suolo" aggiungere le seguenti parole: "incentivando prioritariamente gli sviluppi dei manufatti in altezza,".
Prego, Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, questo emendamento sembra una semplice sostituzione di due parole, però, mi creda, è forse uno degli emendamenti più importanti per i cittadini veneti e ve lo motivo, anche perché qui, all'interno di quelle che sono le finalità, viene messo che, per la legge Veneto 2050, bisogna dare assistenza tecnica guidata e giuridica ai Comuni e ai professionisti, nonché ai cittadini.
Il problema qual è, colleghi? Che noi diciamo ai cittadini: attraverso i Comuni o i professionisti. è capitato personalmente a me, ma anche al collega che fa l'amministratore locale nel mio stesso Comune, di trovarmi che qualche dirigente dice che non si può fare in base a quella legge. Poi ti vengono a dire: "Presidente, ma voi in Regione che leggi fate che non si può fare questa cosa?", tu vai negli uffici competenti e dici: "Scusa, ma perché questa legge non prevede questo?" e la Regione ti dice: "No, guarda che non è così, perché la legge lo prevede, è il dirigente locale che ti dice che non si può".
Però qual è la formula, Assessore, che è capitata anche al sottoscritto, che ha visto che più di qualche dirigente locale ha risposto così ai cittadini? Questa è la mia chiave di lettura: il cittadino non può chiedere un parere diretto alla Regione, può farlo solo l'Ente locale. Ma, secondo voi, il dirigente che vi ha appena bocciato la pratica perché ha quella visione o quell'interpretazione o semplicemente – mi assumo la responsabilità di quello che dico – dice che il progetto non gli piace e allora lo boccia, chiede un parere alla Regione a vantaggio di chi ha presentato il progetto, che dopo sa che viene smentito da solo?
L'alternativa qual è, Presidente? Che un cittadino deve vedersi il progetto bocciato, deve ricorrere al TAR, deve mettersi in una situazione di conflittualità con il Comune e sappiamo che, quando incominci ad andare in conflittualità con i dirigenti dove tu presenti i progetti, non è mai una cosa idilliaca, devi andare avanti anni, devi pagare, devi perdere pezzi di mercato.
Io dico semplicemente che, come i dirigenti degli Enti locali possono chiedere un parere alla Regione sulle leggi che fa la Regione, è giusto che lo possa fare anche un cittadino se motivato. Perché non ci sarà mai un dirigente che ti boccia un progetto perché ha una sua visione e dopo chiede il parere e si fa smentire. Tant'è – e chiudo, Assessore – che in più di qualche caso hanno fatto ricorso al TAR e hanno vinto.
A me è capitato di prendere i dirigenti locali e dire, lo dico a microfono: "Guarda che la legge regionale dice altro, informati".

PRESIDENTE

Collega, siamo sul n. A0238?

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sì, Presidente.
Quado dice "sostituire"... No, sto presentando il n. A0239, lo anticipo.

PRESIDENTE

Ecco, mi sembrava che fossimo...

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Questa discussione vale per il n. A0239 e quello dopo.

PRESIDENTE

Siamo elastici.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Il n. A0238 lo do per letto. Guardate che non è una cosa da sottovalutare perché a molti dirigenti non piace il progetto e lo bocciano e il cittadino non può chiedere il parere, lo può chiedere il Comune. Il Comune se te lo ha appena bocciato e sa di avere torto non chiederà mai un parere alla Regione. E i nostri cittadini, i nostri imprenditori si trovano a dover ricorrere al TAR.
Se credete che io stia dicendo una stupidaggine chiamate qualsiasi tecnico avete sulla vostra memoria del telefonino. Si chiede una cosa semplice: se la Regione fa la legge, così come può chiedere l'Ufficio tecnico del Comune, se ben motivato, lo può fare anche il cittadino magari inseriamo di farlo pagare. Altrimenti continueremo a venire in Commissione, avere Commissioni che durano ore, dove chiederemo perché la norma dice così, perché i Comuni non fanno così, le FAQ informative che non riguardano questi casi. Perché il dirigente che ti boccia il progetto non è che ti dice: "Hai ragione, caro cittadino" e ti mostra la FAQ. Glielo boccia e basta. Io avevo un caso, che più volte ho anche segnalato agli Uffici, di un dirigente che nella mia città bocciava tutti i progetti perché non gli piacevano.

PRESIDENTE

Bene. Intanto votiamo il n. A0238 che parla di manufatti in altezza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0238. Parere del relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0239 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 08, programma 01, obiettivo 03, pagina 258, riga 18, sostitutivo, che prevede:
Le parole "nonché ai cittadini" sono sostituite con le parole "ed in forma diretta ai cittadini".
È appena stato illustrato da Montanariello.
Non vedo ulteriori interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0239. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0240 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 08, programma 01, obiettivo 03, pagina 258, riga 33, aggiuntivo, che prevede:
Nell'obiettivo strategico di riferimento, dopo le parole "e la biodiversità." aggiungere le parole "ed il rapporto con i cittadini."
Metto in votazione l'emendamento n. A0240. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0315 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 137, riga 8, aggiuntivo, che prevede:
A p. 137, Missione 08, Programma 08.02 "Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare", alla riga 8 della pagina, dopo le parole "prioritariamente sulle unità abitative "sfitte" che necessitano di specifici interventi di edilizia sovvenzionata realizzati dai Comuni e dalle A.T.ER. del Veneto per renderle agibili tempestivamente." aggiungere le parole "Utile a questo scopo sarà anche una revisione della Legge Regionale n. 39/2017 , in particolare prevedendo di eliminare il versamento a favore della Regione dello 0,40 per cento annuo del valore locativo, allo scopo dl lasciare tali somme nelle disponibilità delle ATER stesse e delle relative necessità di manutenzione."
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento importante. Chiedo l'attenzione dell'assessore Corazzari... Io chiedo, poi, se non vuole... Io ci provo sempre: l'anno scorso ha funzionato sulla cultura, proviamo anche sul tema ATER.
Questo è il tema che abbiamo discusso in Commissione, sul quale lei aveva detto giustamente: "Per fare questo noi dovremmo provare a modificare, a capire come modificare quella norma che oggi impone che le ATER versino quei 6 milioni di euro l'anno al nostro bilancio e noi, in virtù di una norma nazionale, non possiamo ridarglieli, quindi entrano nel bilancio generale".
Ora, è vero che c'è un problema che deve essere affrontato nel tempo, non si può risolvere sicuramente velocemente. Lei però aveva aperto ad una sorta di tentativo, non ad un impegno, ma ad un: vediamo effettivamente come poter fare perché le ATER possano tenere (in parte o in tutto) quel patrimonio che viene dal loro valore locativo.
Secondo me sarebbe importante dare alle ATER, oggi, un messaggio: quello di dire che proveremo a lavorare su una norma che oggi porta via 6 milioni di euro l'anno per il diritto alla casa a loro, e in qualche modo noi riusciamo a capire come fare, senza andare contro la norma nazionale, in modo invece di usare quei fondi per il diritto alla casa, cioè lasciandoglieli in casa, in dote, direttamente, così eviteremmo di dover sottostare alla norma nazionale.
Questa cosa si può fare. Io sono disponibile anche ad una riformulazione dell'emendamento che trovi il suo accordo. Credo sarebbe un messaggio importante per le ATER territoriali, per il diritto alla casa in generale dire che ci impegniamo nel documento a capire come fare. Sono sicura infatti che sia un tema complicato, ma sono anche sicura che sia un tema che possiamo affrontare.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Metto in votazione l'emendamento n. A0315. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Il n. A0197 di pagina 144, presentato da Montanariello, è precluso perché la votazione sul n. A0145 aveva il medesimo testo.
Emendamento n. A0045 presentato dalla consigliera Baldin, oggetto programma 08.02, rubrica Ed. res. pubblica locale e piani di ed. econ-pop., comma 2, pagina 137, riga 20, modificativo, che prevede:
Dopo il secondo comma è aggiunto il seguente comma:
'Nello specifico si dovrà: a) ridurre i costi energetici degli immobili per l'edilizia residenziale pubblica anche valutando la loro assoggettabilità ad eventuali bonus fiscali in tal senso; b) recuperare, ripristinare, rigenerare e assegnare tutti gli immobili sfitti; c) modificare la governance delle Agenzie Territoriali per l'Edilizia Residenziale (ATER) prevendendo l'ingresso nei consigli di amministrazione di due ulteriori membri (che passeranno così da 3 a 5) individuati nel Sindaco del Comune capoluogo della Provincia in cui l'ATER ha sede e in un componente in rappresentanza delle organizzazioni sindacali degli inquilini maggiormente rappresentativi nel territorio di competenza dell'ATER'.
Prego, Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Questo è un emendamento per venire incontro alle necessità degli inquilini delle case popolari, con un'edilizia residenziale pubblica che ha bisogno di essere efficientata, magari, ad esempio, attraverso bonus fiscali, nel senso del recupero, del ripristino e della rigenerazione, per fare in modo che così vengano assegnati tutti gli immobili ad oggi sfitti, che sappiamo essere tantissimi.
Inoltre, si propone anche una modifica di quella che è la legge sulle ATER, nel senso di introdurre nella governance e, quindi, all'interno dei CdA, un rappresentante delle organizzazioni sindacali degli inquilini e anche un rappresentante (o il Sindaco del Comune o un suo delegato) del capoluogo della Provincia in cui l'ATER ha sede. In questo modo si vuole dare la parola ad altre due figure importantissime: una, gli inquilini che sono quelli che usufruiscono del bene pubblico, della casa pubblica; l'altro: il rappresentante del territorio che, sinceramente, non ha nessun senso sia stato dimenticato dalla legge regionale.
In qualche modo, si vuole riportare un senso di giustizia, di buonsenso all'interno della legge regionale, per fare in modo anche che ci sia una considerazione della parola, dello spirito degli inquilini che hanno tutto il diritto e anche il dovere, direi, di esprimersi per quanto li riguarda.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0045. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. n. A0100 presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, missione 8, paragrafo programma 08.02 edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare, pagina 137, modificativo, che prevede:
A pagina 137, terzo periodo del penultimo capoverso, dopo la parola "potenziamento" sono inserite le seguenti parole: "e il miglioramento".
Metto in votazione l'emendamento n. A0100. Parere favorevole del relatore.
è aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0259 presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, missione 08, programma 02, pagina 137, riga 34, che prevede:
Alla riga 34 dopo le parole "numero di persone in disagio abitativo." aggiungere le seguenti parole "Sarà inoltre necessario valutare ulteriori forme di sostegno agli affitti per le fasce di persone più vulnerabili."
Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
La questione...

PRESIDENTE

Mi chieda sempre la parola attraverso il sistema. Ecco, adesso la vedo.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

L'avevo già chiesta. Grazie.
La questione del disagio abitativo in Veneto è una questione ormai datata. Purtroppo abbiamo famiglie sempre più in difficoltà: vuoi la crisi, vuoi la globalizzazione, vuoi l'ultima mazzata della pandemia del Covid, la guerra, nonché l'aumento dei costi dell'energia del metano, della legna, dei pellet, del gasolio per il riscaldamento. Questo fenomeno si è aggravato sempre di più.
Con questo emendamento si chiede di valutare ulteriori forme di sostegno agli affitti per le fasce di persone più vulnerabili. Questo perché? Perché è un modo, oltre che per aiutare queste persone, anche per evitare l'aggravarsi del disagio sociale nella nostra Regione, è intervenire prima che accada il peggio, perché poi voi sapete che, quando ci sono problemi sulla casa, la questione spesso degenera. Noi che leggiamo i giornali ogni giorno, ci rendiamo conto come ci sono molti casi di cronaca che poi spesso potrebbero anche diventare cronaca nera.
Con questo emendamento cerchiamo di chiudere quindi la stalla prima che i buoi scappino.
So che c'è il parere negativo. Io volevo capire come mai non si fosse valutato di inserire questa frase che semplicemente dice: "Sarà inoltre necessario valutare ulteriori forme di sostegno agli affitti per le fasce di persone più vulnerabili". Non dico di dare chissà quali fondi. Ma diciamo, perché questo è un emendamento firmato da tutti noi del Gruppo del Partito Democratico: valutiamo questa cosa, impegniamo appunto il Consiglio per inserire nel DEFR, in questo importante documento, che la Giunta valuti forme di sostegno. Valutare non è mai una cosa sbagliata. Chi sa che cosa potrebbe o potrà accadere nei prossimi mesi? è essere un po' lungimiranti.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0259. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0316 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 137, riga 40, aggiuntivo, che prevede:
A p. 137, Missione 08, Programma 08.02 "Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare", alla riga 40 della pagina, dopo le parole "Si sta procedendo, infine, con la definizione di un piano pluriennale per l'ampliamento e l'offerta dell'edilizia pubblica" aggiungere le parole", che dovrà avere un'attenzione particolare, con relative risorse, alle situazioni che presentano la più alta tensione abitativa, come i comuni capoluogo ed a contesti peculiari come la Venezia insulare."
Metto in votazione l'emendamento n. A0316. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0101 presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica missione 8, paragrafo programma 08.02 edilizia residenziale pubblica e piani di edilizia economico-popolare, pagina 138, aggiuntivo, che prevede:
A pagina 138, al secondo punto dei risultati attesi, prima delle parole "unità abitative" sono aggiunte le seguenti parole: "e incrementare le".
Metto in votazione l'emendamento n. A0101. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0198 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 08, programma 02, pagina 138, riga 3, aggiuntivo, che prevede:
Tra i risultati attesi, dopo il punto n. 2 aggiungere il seguente punto:
"3 – Incentivare la residenzialità a Venezia, nella parte storico-insulare."

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, in coerenza con quanto detto prima, chiediamo di aggiungere, al punto 2 degli obiettivi: "Incentivare la residenzialità a Venezia nella parte storico-insulare".

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0198. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0241 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 08, programma 02, obiettivo 01, pagina 261, riga 14, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "ambienti abitativi", aggiungere le seguenti parole "contrastando lo spopolamento dei centri storici."
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0241. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Missione 9, "Sviluppo Sostenibile e Tutela del Territorio e dell'Ambiente".
Emendamento n. A0102, pagina 153, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, articolo Missione 9, pagina 139, riga terz'ultima riga del penultimo capoverso, modificativo, che prevede:
A pagina 139, terz'ultima riga del penultimo capoverso, dopo le parole "End of Waste" è aggiunto il seguente periodo: "; in tale contesto, particolare attenzione sarà altresì posta agli aggiornamenti impiantistici in tema di materiali compostabili durante il trattamento del rifiuto organico."
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Questo emendamento avrebbe un parere negativo, ma in realtà la questione è piuttosto importante, e per questo avevo chiesto di rivalutarlo insieme con l'Assessore. Vi spiego il perché. Si parla del materiale compostabile, le famose stoviglie, i piatti e ciò che acquistiamo come confezioni, che è compostabile. Noi lo possiamo gettare nella spazzatura come rifiuto umido, non nel secco o nella plastica, eccetera.
Questo significa che la gente sta facendo un percorso, oltre che le imprese, per cercare di fare scelte migliori, migliori per l'ambiente. Lo fa anche in alcuni casi spendendo di più perché acquistare un pacchetto di forchette compostabili è più costoso rispetto a comprarle di plastica.
La Regione del Veneto, tra l'altro, ha anche un articolo all'interno di una Finanziaria del passato, che prevede anche il cofinanziamento, la destinazione di fondi per eventi, sagre, iniziative per favorire l'acquisto proprio di stoviglie e piatti compostabili. Ci sono fondi della Regione che vengono spesi per questo obiettivo, ci sono soldi dei cittadini che vengono spesi per questo obiettivo e anche le imprese stanno investendo in questa direzione, della sostenibilità del materiale che viene utilizzato per confezioni e altro.
Qual è il problema? è che questo materiale, una volta che arriva all'interno dei centri che gestiscono i rifiuti, non sempre, anzi raramente in Veneto, viene gestito come materiale umido. Viene separato dall'umido e destinato al secco, perché ha un tempo di maturazione superiore ai 45 giorni, mentre i nostri impianti, per essere riconosciuti anche dalla legge, devono avere un tempo di maturazione di 45 giorni per quanto riguarda il rifiuto umido, per poi dopo utilizzarlo nei campi, eccetera.
La richiesta è quella di inserire questa come una strategia necessaria da perseguire, perché in Veneto c'è soltanto un percorso sperimentale in corso e non vogliamo, uno, far perdere la speranza e la buona volontà ai cittadini, due, ridurre al minimo quelle che sono invece le possibilità di fare bene e fare bene per tutti, perché comunque è un costo in meno per noi da gestire ed è un vantaggio su cui molti stanno investendo.
Per questo motivo, se c'è la possibilità, il parere è positivo. Siccome è un inserimento accanto alle parole "End of Waste", per cui con riferimento alla riduzione e allo stop alla produzione di rifiuti, questa è una strategia per la riduzione dell'impatto dei rifiuti. Aggiungere, quindi, parole quali "particolare attenzione sarà posta agli aggiornamenti impiantistici in tema di materiali compostabili durante il trattamento del rifiuto organico" è molto importante ed è utile per tutti.
Credo che non sia un'aggiunta che faccia male a nessuno, anche perché di questo avevamo già parlato durante alcune discussioni relative al Piano rifiuti, eccetera. So che c'è una convergenza, tanto che è cominciata una piccola sperimentazione in un centro del Veneto. Per questo motivo ritengo che questo emendamento non possa essere bocciato.
Io sono certa che voi siate assolutamente d'accordo. Sicuramente anche a casa vostra voi fate la stessa scelta di quella grande fetta di cittadini del Veneto che hanno cominciato a spendere qualche centesimo in più per fare meglio per l'ambiente, per se stessi e anche per ridurre i costi di gestione del rifiuto.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Solo brevemente per sostenere la richiesta della collega Guarda. Effettivamente, questa piccola aggiunta può facilitare l'adozione di tecnologie che vanno nella direzione dell'economia circolare, che vanno nella direzione dell'innovazione, nei processi di gestione dei materiali, cosa che io credo non abbia dei costi, ma abbia la capacità di dare un indirizzo alle imprese del territorio, che è importante, perché va nella direzione della creazione di valore per la comunità e anche per l'impresa.
Gli sbocchi imprenditoriali legati a questo tipo di attività, infatti, quando sperimentate tra i primi, possono essere veramente molto, molto rilevanti.
Confidiamo, pertanto, nel supporto.

PRESIDENTE

Prego, Assessore.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Buongiorno a tutti.
Siccome sembrerebbe una mancata sensibilità ambientale, motivo il "no" da parte dell'Assessore e della struttura, che ritengono questo emendamento non rilevante in quanto il concetto è già espresso nella frase immediatamente precedente. È già compreso nelle strategie da parte della Regione e dell'Assessorato.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Ringrazio di questa precisazione. In realtà, nella frase precedente si parla dell'attivazione del tavolo di coordinamento dei sottoprodotti del tavolo tecnico per l'End of Waste. Precisare i riferimenti alla gestione del materiale compostabile, non è una garanzia, non è una cosa che va in contrasto o è una ripetizione rispetto alla frase precedente. È il principio che nella frase precedente potrebbe non essere assolutamente incluso anche questo tipo di obiettivo. Siccome fino ad adesso non è stato preso come obiettivo strategico e anche dialogando con i gestori dei servizi degli impianti che gestiscono i rifiuti si capisce che questa non è stata una direttiva, precisarlo è come dare un input in più alla rete di gestione del rifiuto, per fare in modo che questa sia una priorità e che anche all'interno del tavolo tecnico questa diventi una priorità.
In passato, siccome nonostante le buone parole, non c'è stato seguito rispetto ad interventi di questo tipo da parte della Regione, se non appunto una libera iniziativa di un ente, evidentemente, mi ritrovo a dover chiedere questa precisazione.
Ritengo che questa giustificazione non sia sufficiente. Motivo per cui, metto al voto l'emendamento.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0102. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Ascoltatemi un attimo, per organizzare la "non pausa". Intanto, sospendiamo il Consiglio. Adesso c'è la Quinta Commissione che deve dare un parere urgente.
Alle 13.45, in Sala del Leone, punto su emendamenti della Prima Commissione.
Capigruppo alle ore 14.15, Sala Legni, per organizzare i lavori della settimana prossima. Se volete, altrimenti, torniamo venerdì a organizzare i lavori.
Sospendiamo adesso. Ripresa lavori in Aula ore 14.30. Ripeto, adesso Quinta Commissione; alle 13.45 Prima Commissione, punto emendamenti; Capigruppo alle 14.15 in Sala Legni.
Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 13.02
La Seduta riprende alle ore 14.54

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo i lavori.
Sono stati depositati due emendamenti da parte della Giunta, il n. 348 e il n. 349. Avete dieci minuti a disposizione per la presentazione di eventuali subemendamenti.
Emendamento n. A0103, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 9, pagina 140, riga seconda, modificativo, che prevede:
A pagina 140, alla seconda riga, dopo la parola "partner" , sono inserite le seguenti parole: "Inoltre, entro il 2023 la Regione Veneto si doterà di una legge sulle sostanze odorigene, responsabili, oltre che di emissioni climalteranti, di pesanti disagi sociali e sanitari in molte zone del nostro territorio, migliorando così la qualità di vita dei cittadini.".
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Io sono molto rammaricata, perché in particolar modo questo emendamento e quello che troveremo in una pagina successiva sono due emendamenti che riguardano due problemi di cui sicuramente tutti siete consapevoli, il primo riguarda le emissioni odorigene e il secondo i PFAS, in particolar modo per coloro che non sono collegati all'acquedotto.
Questo emendamento ci dà una sorta di obiettivo, cioè quello di poter affrontare il prossimo anno in maniera definitiva la legge sulle emissioni odorigene. Ce ne sono due, una della Giunta e una di minoranza, e riguardano un tema che non è soltanto di natura ambientale, ma è connesso a patologie anche sanitarie ed è connesso al benessere sociale e anche economico delle famiglie che vivono in molte parti del Veneto che, a causa di diverse emissioni odorigene derivanti da diverse attività produttive, vivono in una condizione di disagio. Non è soltanto un disagio di tipo sociale, che già comunque è grave e magari impedisce la vita normale anche, per esempio, a famiglie con bambini, dal momento che non possono aprire le finestre, non possono mandare i bambini fuori a giocare in determinati periodi della giornata eccetera, ma è anche un danno da un punto di vista economico, perché le case in quelle zone perdono valore, danno che in questi anni non è mai stato riconosciuto, creato alla popolazione, senza avere mitigazioni adeguate.
Mi rendo conto che questo progetto di legge sia complesso, perché abbiamo ricevuto le osservazioni da parte delle categorie, e le categorie, ovviamente, non sono favorevoli. Però, qui si tratta di un provvedimento essenziale. So che questo emendamento potrebbe essere votato a sfavore, perché si dice: aspettiamo la normativa nazionale. Ma in realtà, nel bene e nel male, siccome non sappiamo ancora quali siano i termini, ed è da diverso tempo che ci stanno lavorando, ed è nella nostra possibilità il fatto di cominciare a praticare già questa operazione di controllo e di azione preventiva, di indicazione della strada giusta, di come andare a denunciare questo tipo di fastidio e di odore, di come, quindi, prevenire anche eventuali conseguenze e costi da un punto di vista sanitario ed economico, siccome abbiamo già gli strumenti e sappiamo che la Regione può fare la sua parte, così come altre hanno già fatto, io non ritengo che sia ancora il tempo dell'attesa.
Mi rendo conto che questo periodo, dovuto dai pareri non favorevoli di alcune categorie, sicuramente è stato un peccato, e mi ci metto dentro anch'io, ma la necessità di trovare una convergenza anche con loro richiede tempo, come richiede tempo e energia il fatto di iniziare fin d'ora, in modo tale da non ritrovarci ancora a spendere tempo o a rimandare il problema a domani, dato che la questione è dirimente e sta creando danno economico alle famiglie, danno economico che si affianca a quello di tipo sanitario. Per esempio nell'Ovest Vicentino l'inquinamento da idrogeno solforato, che è stato rivendicato e denunciato anche da ARPAV e dall'ULSS, ha creato nel quinquennio precedente un danno sanitario. Sono i dati dell'ULSS che ce lo confermano, dati che ci dicono che ci sono state emissioni tali da provocare nel lungo periodo delle conseguenze da un punto di vista sanitario.
Questa è una situazione che si continua a sollecitare ovviamente a livello nazionale, ma ogni strumento utile per riuscire a prevenire qui in Regione deve essere percorso. Ne abbiamo due in discussione, direi che può essere che ci possiamo dare una strategia da perseguire, onde evitare di rimanere solo in balia dei tempi e delle volontà di altri.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Io non conosco, Presidente, il parere dell'Ufficio di Presidenza e della Commissione competente. È contrario, mi dicono. Io credo che questo sia un problema di estrema attualità. Io non lo so se i colleghi ricevono o non ricevono delle lamentele dai nostri cittadini, che notoriamente a maggioranza votano per questa maggioranza, sul problema degli odori, odori di liquami, odori di industrie, odori di letame e quant'altro. Qui ci sono dei progetti di legge anche della Giunta. Si parla di prevedere entro il 2023 finalmente una scadenza per una legge importante per i nostri cittadini e mi si dice che il voto è contrario. Io vorrei che l'Assessore competente ci dicesse perché c'è questa contrarietà a dotarsi di una norma di civiltà che è richiesta da tutti.
In quel di Roncade, in Provincia di Treviso, c'è un progetto depositato negli uffici competenti, sottoposto a VIA provinciale, che prevede un incremento da circa 5.000 unità di scrofe a circa 36.000: diventerebbe l'allevamento di scrofe più grande d'Italia. Qui nel Veneto, nel Trevigiano. Tant'è vero che per ottenere questa autorizzazione hanno dovuto dimostrare di possedere in affitto o in proprietà 600 ettari. Perché? Perché bisogna poter smaltire i liquami con una determinata intensità che non superi certe soglie, quindi necessitano di 600 ettari.
C'è l'H-FARM, ci sono moltissime attività anche di ricezione turistica in quella zona e sono tutte allarmate da questo fenomeno. Ma qual è la cosa che più spaventa tutte queste persone, questi imprenditori veneti che hanno delle attività in quella zona? Il problema degli odori, il problema delle emissioni odorigene che questi liquami possono creare in quell'area. Tra l'altro, si parla di un'azienda che ha già avuto dei problemi, delle contestazioni e anche delle verbalizzazioni in passato per la tipologia della detenzione dei liquami. E questo è solo un esempio.
Questo è un problema attuale, è un problema vero. Io mi chiedo perché una Regione così all'avanguardia come la nostra su molti settori, che vuole e aspira all'autonomia, non voglia impegnarsi a dire che deve dotarsi di una norma. Per carità, se lo Stato ne vuole fare un'altra più bella, ben venga. Intanto abbiamo la facoltà di farne una regionale. Entrerà in vigore in futuro una norma statale? Va bene. È già successo con tantissime altre norme. Quando ci interessa fare una norma, addirittura andiamo anche contro le leggi dello Stato. Abbiamo dei bei record in Veneto come leggi impugnate, ma non solo impugnate dal Governo, cassate anche dalla Corte costituzionale. Pertanto, trovo strano il fatto che ci sia un voto negativo da parte dell'Aula.
Un giorno, quando ci chiederanno perché non abbiamo una legge di questo genere, collega Guarda, ma anche colleghi di maggioranza, diremo che non c'è neanche stato l'impegno di volerla fare. Anche perché, se lo approviamo, secondo voi siamo obbligati entro il 2023 a fare la legge? Sapete che valore ha questa frase inserita nel DEFR? Saremo vincolati? È semplicemente un segnale. Quindi, non volete approvare nemmeno una cosa che, bene o male, ci vincola fino a un certo punto. Lo trovo inspiegabile. Ecco perché, siccome lo trovo inspiegabile io, come lo trovano inspiegabile la collega Guarda e gli altri colleghi, vi chiedo di darci una spiegazione.
Bene, si è iscritta a parlare la collega Rizzotto. Vediamo se ci darà qualche speranza per quanto riguarda la nostra legge o se tirerà fuori il coniglio dal cilindro per dirci che noi della minoranza sbagliamo sempre. Qualsiasi cosa la collega dirà, i nostri cittadini nei territori, se non avranno un minimo di norma che li salvaguardi, avranno sempre questi problemi, anzi cresceranno sempre di più. Cresceranno sempre di più perché, come vi ho detto prima, ci sono addirittura dei progetti di allevamenti da record a livello nazionale.

PRESIDENTE

Collega Rizzotto, prego.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Grazie. Intervengo perché purtroppo l'Assessore oggi non è presente per impegni istituzionali.
Chiaramente c'è una sensibilità da parte nostra su questo argomento, tant'è vero che la Giunta regionale ha presentato un PDL. Poi ve n'era un altro presentato dalle minoranze, come ha detto la collega Guarda, e li abbiamo abbinati in Commissione. Tant'è vero che abbiamo già proceduto a fare anche le audizioni su questo argomento. In Commissione abbiamo deciso di sospendere al momento la procedura su questi progetti di legge, perché è allo studio del Parlamento una legge che disciplini questa materia. Poi vi è stato un cambio dei vertici a seguito delle elezioni del Parlamento. Comunque, c'erano delle linee guida particolari che il Governo stava portando avanti e noi eravamo in attesa di quelle.
Quindi, sensibilità e attenzione da parte della Regione del Veneto e della Giunta regionale su questo argomento assolutamente c'è. Appena avremo un quadro più chiaro anche a livello nazionale sulle norme che disciplinano questa materia, procederemo. Se, invece, non si chiarisce, procederemo lo stesso.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Metto in votazione l'emendamento n. A0103, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0046, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 09, Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, pagina 140, riga 6, modificativo, che prevede:
Al termine del secondo comma sono aggiunte le seguenti parole: "A tal fine sarà determinante una concreta e puntuale attività regionale volta a manifestare al Governo la necessità di finanziare tale norma in modo adeguato e con continuità".
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Chiedo scusa, solo ad integrazione, se posso, sull'emendamento precedente. Non vorrei rubare il tempo alla collega Baldin. Solo per precisare che, sia nella scorsa legislatura, che in questa, noi di minoranza abbiamo proposto un progetto di legge per la regolamentazione di questa materia, non fermandoci all'ambito della gestione della denuncia o post denuncia, ma attivandoci ben prima. La proposta riguarda proprio l'attivazione dell'attività di prevenzione. A seguito, abbiamo ricevuto, con piacere, una compartecipazione sul tema da parte della Giunta con il progetto di legge che è stato ripresentato quest'anno, senza gli aggiornamenti che evidentemente anche adesso sono dovuti, visto il cambiamento di alcune norme a livello nazionale.
Detto questo, a prescindere, siccome c'è stato un cambio di Governo e non abbiamo garanzie di quelli che saranno i tempi, ci sono sicuramente altre priorità che verranno perseguite anche a livello nazionale, perdere tempo credo che non sia opportuno in questo caso. Ci abbiamo sperato, ma adesso è il tempo di riprendere.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento per fare in modo che si porti all'attenzione del nuovo Governo, che si è appena insediato, da parte della Regione del Veneto, il finanziamento della Legge Speciale per Venezia, e noi aggiungiamo Chioggia, che è sempre stato un finanziamento vitale per le due città, per la Laguna e per l'intero bacino scolante. Quindi, si chiede di inserirlo nel DEFR proprio perché diventi un pilastro all'interno della programmazione finanziaria, altrimenti senza quelle risorse così importanti che derivano dallo Stato si fa molto meno, si fa molto poco. È il momento di iscriverlo, senza soffermarci alle buone intenzioni e alle chiacchiere.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0046, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0199, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 09, pagina 140, riga 12, sostitutivo, che prevede:
Sostituire le parole ", per quanto di competenza" con le parole "attraverso accordi con il Governo, le aziende insediate sul territorio e le parti sociali,".
Vedo che c'è una riformulazione. Qualcuno vuole dirci qualcosa, vuole spiegarci la riformulazione? Prego, consigliere Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che credo abbia una valenza più che altro di carattere simbolico, ma anche pratico. Credo che giunga anche in un momento in cui questa discussione all'interno delle Aule istituzionali della nostra Regione, e non solo, ha preso forma e piede.
Il Documento di economia e finanza, quando parliamo del sito di interesse di Porto Marghera, dice: "A tale proposito, nel contesto del sito di interesse nazionale di Porto Marghera si favorirà l'impegno di energie rinnovabili, con particolare attenzione alla produzione e stoccaggio dell'idrogeno, agevolando per quanto di competenza la trasformazione degli impianti industriali", e continua elencando una serie di pensieri e frasi. Ebbene, Presidente, io e la collega Zottis, avendo fatto una serie di passaggi anche con i sindacati di categoria, piuttosto che con amministratori veneziani, piuttosto che partecipando a manifestazioni pubbliche spontanee di cittadini, vista l'importanza che rappresenta il sito strategico di Porto Marghera, come lo stesso nel DEFR è elencato, chiediamo di sostituire le parole "per quanto di competenza" con le seguenti parole: "attraverso accordi con il Governo, le aziende insediate sul territorio e le parti sociali". Perché diciamo questo? Diciamo questo per una questione molto semplice: scrivendo con le competenze della Regione, sappiamo che la Regione non può avere competenze dirette su quel sito, però sappiamo altrettanto che altre Amministrazioni regionali sono riuscite, Assessore, a intervenire su questo sito e anche su siti analoghi che loro avevano. Come? Con accordi con l'ENI, laddove vi è l'ENI nei siti, con progetti presentati nel PNRR, con accordi con le aziende, con accordi con le parti sociali.
Allora, siccome noi crediamo davvero che il sito di Porto Marghera sia un valore e vada riconvertito e tutelato, riteniamo che le competenze della Regione Veneto non si debbano fermare solo in quelle che sono le sue dirette competenze istituzionali, ma debba avere anche un ruolo più lungimirante, che deve essere quello di sedersi a un tavolo con le aziende che attualmente ci sono, che il più delle volte sono aziende di Stato o multinazionali, piuttosto che con il Governo, come hanno fatto in altre Regioni, piuttosto che con le parti sociali.
Vedo qui l'assessore Donazzan, Assessore al lavoro, che conosce bene l'importanza e sa cosa vuol dire quando quel tipo di investimenti e quel tipo di aziende vanno via dal nostro territorio. L'esempio lo portale con i tavoli di crisi. Può non essere una competenza diretta, però si apre il tavolo di crisi e si tenta di tutelare alcuni interessi. Ebbene, noi pensiamo di fare questo non con un tavolo di crisi, ma con un tavolo che anticipi e ci veda dire, come Regione Veneto, qualcosa su Porto Marghera e sulla sua trasformazione, anche laddove non abbiamo competenza diretta. Come? Come fanno gli altri: con accordi con il Governo, con le aziende e con le parti sociali. Bisogna mettere nell'interesse di un sito così strategico tutto il peso che la Regione Veneto può mettere e che deve mettere in un contesto del genere.

PRESIDENTE

La riformulazione, quindi, riguarda l'aggiunta di quali parole? Lo dica al microfono, grazie.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Si chiede una riformulazione con l'aggiunta della parola "anche" prima di "attraverso". Pertanto, la frase risulterebbe così: "anche attraverso accordi con il Governo, le aziende insediate sul territorio e le parti sociali".

PRESIDENTE

Il proponente è d'accordo? Bene.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0199, con il parere favorevole del relatore, con la riformulazione citata, ovvero sostituire le parole "per quanto di competenza" con le seguenti parole: "anche attraverso accordi con il Governo, le aziende insediate sul territorio e le parti sociali".
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0317, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 140, riga 27, aggiuntivo, che prevede:
A pag. 140, Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", alla riga 27 della pagina, dopo le parole "sia attraverso la predisposizione di una Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici" aggiungere le parole: ", valutando di farli "convivere" in un unico Piano per la Transizione Ecologica, in modo da rendere sinergiche le azioni previste da entrambi gli strumenti".
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Non c'è l'assessore Marcato, però ci tenevo a spiegare la ratio di questo emendamento, perché nella strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici, che si sta elaborando, invece, con l'assessore Bottacin, io proponevo di valutare di farlo convivere in un unico Piano per la transizione ecologica, in modo da rendere strategiche e sinergiche le azioni previste da entrambi i Piani.
È un emendamento molto tecnico, che però fa vedere che il Piano sull'ambiente e sul clima e il Piano per la transizione energetica dovrebbero andare insieme.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0317, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0047, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 09, Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, pagina 141, riga 2, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "patrimonio forestale" sono inserite le seguenti parole "altrettanta cura e attenzione dovranno essere garantite alla zona costiera che sempre più spesso, anche a causa del cambiamento climatico, ha evidenziato le sue fragilità. Ciò attraverso interventi quali il ripascimento degli arenili, il contrasto al fenomeno del cuneo salino, la previsione e la minimizzazione delle conseguenze dei fenomeni idrici e atmosferici, ecc.".
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Questo è un emendamento che vuole inserire le parole "altrettanta cura e attenzione dovranno essere garantite alla zona costiera che sempre più spesso, anche a causa del cambiamento climatico, ha evidenziato le sue fragilità. Ciò attraverso interventi quali il ripascimento degli arenili, il contrasto del fenomeno del cuneo salino, la previsione e la minimizzazione delle conseguenze dei fenomeni idrici e atmosferici, ecc.".
Credo che questo possa essere un emendamento molto condivisibile anche da parte dell'assessore Calzavara, dato che condividiamo la stessa residenza in zone di mare, quindi spero che vi sia l'accoglimento. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0047, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0260, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 09, pagina 142, che prevede:
Nell'obiettivo strategico "Ridurre i fattori di inquinamento dell'acqua." alla fine del terzo punto aggiungere le parole ", prevedendo un cronoprogramma per il disinquinamento dell'area".
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

È chiaro che, se vogliamo ridurre i fattori di inquinamento dell'acqua laddove ci sono casi di inquinamento conclamati, e purtroppo in Veneto non mancano, colleghi, ne abbiamo un po' in tutte le Province, da quelle che si trovano a una determinata altitudine alle altre, dobbiamo anche prevedere alcune scadenze, dobbiamo anche darci un cronoprogramma. Quindi, con questo emendamento – non conosco il parere, ma immagino sia favorevole – si propone di prevedere un cronoprogramma per il disinquinamento dell'area. D'altronde, sappiamo che esiste, ma se non poniamo dei limiti temporali, anche a lungo termine, perché sappiamo che costa disinquinare un'area, non arriveremo mai all'obiettivo. Ma ricordo che uno degli obiettivi dell'Agenda 2030 di Veneto Sostenibile è proprio questo: portare la nostra situazione anche in tema di tutela delle acque a una situazione ottimale.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno di questo emendamento, perché credo che sia importante dare degli obiettivi concreti, sennò il Documento che stiamo discutendo ha delle bellissime intenzioni, ma che restano nel piano delle intenzioni.
Dare un cronoprogramma e, quindi, dare un obiettivo quantitativo agli uffici della Regione perché abbiano come priorità quella di operare da questo punto di vista è una cosa positiva, che credo sia condivisibile. Del resto, se condividiamo lo spirito generale di questa parte del testo, dargli degli obiettivi concreti credo che sia solo un aiuto agli uffici a tenere il timone nella direzione voluta.
Intervengo, quindi, a sostegno perché è un esempio di come possiamo trasformare questo Documento da un atto di belle intenzioni ad un atto operativo, che riesce a fare una politica sana e costruttiva.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0260, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0261, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 09, pagina 142, aggiuntivo, che prevede:
Nell'obiettivo strategico "Ridurre i fattori di inquinamento dell'acqua" inserire il seguente obiettivo operativo prioritario:
"- Realizzazione di un piano straordinario di monitoraggio e bonifica dei siti inquinati".
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Volevo ringraziare il collega Lorenzoni per aver sostenuto, con l'intervento di prima, l'emendamento che prevedeva un cronoprogramma per il disinquinamento dell'area inquinata al fine della tutela della risorsa acqua.
Questo, invece, è nell'obiettivo strategico "Ridurre i fattori di inquinamento dell'acqua". Abbiamo moltissimi siti inquinati. Basta entrare nel sito di ARPAV e andare nella parte specifica – invito tutti i colleghi a visitare quel sito, magari anche quelli che non sono in Seconda Commissione e non conoscono questo sito, che è un sito molto importante – per vedere la mappa dei siti inquinati. È semplicemente sbalorditivo vedere che cosa non sia successo in Veneto negli ultimi 50-60 anni.
Tutti questi siti inquinati, se non vengono monitorati, se non sono seguiti, possono effettivamente costituire – ce lo dicono le esperienze che abbiamo avuto in Veneto – un problema di contaminazione delle falde acquifere. Pertanto, li abbiamo mappati. Però, adesso bisogna anche monitorarli e pensare a una loro bonifica, perché qui si tratta di inserire un punto che parla di realizzazione di un piano straordinario di monitoraggio e bonifica dei siti inquinati.
Costa troppo? Questo è un problema che si vedrà successivamente. Ma se non capiamo, tramite un piano straordinario, cosa ci costa bonificare ogni sito inquinato, non sappiamo neanche come intervenire, con quali strumenti e con quali risorse. E se non sappiamo le risorse che ci servono per bonificare questi siti inquinati, non abbiamo neanche la facoltà di chiedere magari a enti terzi – mi riferisco allo Stato e all'Unione Europea – dei soldi come aiuto.
È interesse di tutta la collettività, non solo veneta, ma anche nazionale ed europea, poter contare su un futuro di acque pulite. Sappiamo – lo abbiamo visto – come l'acqua dolce stia diventando sempre più scarsa e preziosa. Ne abbiamo avuto un piccolo assaggio quest'estate. Abbiamo avuto anche le falde acquifere che si sono abbassate in maniera considerevole, perché in quel periodo venivano emunte dal sottosuolo ingenti quantità di acqua anche a uso irrigazione.
Pertanto, inserire la possibilità di fare questo piano straordinario di monitoraggio e bonifica è di interesse estremo per la nostra Regione e per il futuro dei nostri cittadini, il futuro della nostra Regione e per le nuove generazioni.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Condivido l'urgenza di questo tipo di intervento. Questo perché evidentemente non soltanto abbiamo quasi più di 3.000 siti inquinati registrati nel Registro dei siti contaminati e potenzialmente contaminati del Veneto.
Segnalo in più che in realtà il Geoportale riportato sul sito di ARPAV non è accessibile, cioè la pagina non è raggiungibile, quindi non è possibile, in questo periodo, perlomeno – nei mesi scorsi ricordo di sì – andare a identificare i siti che sono iscritti all'interno del Geoportale.
Perché c'è bisogno di questo ulteriore aggiornamento rispetto agli anni passati? Perché per esempio un sito contaminato come quello di Miteni non è inserito. Oggettivamente parlando quindi, di fronte al caso più eclatante di contaminazione delle acque, un sito di così difficile gestione che riguarda un ambito interprovinciale, che quindi non dovrebbe essere di responsabilità esclusiva del Comune, ma dovrebbe essere gestito e riconosciuto all'interno dei siti inquinati della Regione del Veneto.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0261. Parere contrario.
è aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0200 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 09, pagina 142, aggiuntivo, che prevede.
All'obiettivo strategico "Valorizzare il patrimonio e l'economia delle lagune e dei litorali", dopo la parola "sostenibile" aggiungere le parole ", nella massima tutela dell'occupazione attuale e degli sviluppi occupazionali".

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, è molto semplice.
Si chiede, anche in virtù di quello che abbiamo detto prima per il Porto Marghera, di aggiungere in tutta quanta la partita della valorizzazione del patrimonio dell'economia lagunare e dei litorali, le parole "nella massima tutela dell'occupazione attuale e degli sviluppi occupazionali".

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0200. Parere contrario del relatore.
è aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0262 presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, missione 09, pagina 142, modificativo, che prevede:
Nell'Obiettivo strategico Ridurre i fattori che contribuiscono alle emissioni climalteranti aggiungere i seguenti obiettivi operativi prioritari:
"- Favorire lo sviluppo di tecnologie utili a diminuire le emissioni climalteranti.
- Garantire adeguate forme di aiuti e incentivi alle attività sostenibili."
Lo vuole illustrare?

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, scusi, sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE

Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Non sono riuscito a votare, però ho votato favorevole.

PRESIDENTE

Segniamo il voto favorevole del collega Montanariello sull'emendamento precedente.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie. Magari si è sbagliato qualcun altro, non lo so. Ho visto un po' di rossi.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Sarò veloce perché la collega Bigon, giustamente, mi fa presente che il tempo è prezioso e ne abbiamo poco. Questo è importantissimo. Considerate quello che sta accadendo con i cambiamenti climatici, considerate gli assaggi che abbiamo avuto recentemente e non parlo solo della siccità ma pensiamo un attimo cosa è successo al ghiacciaio della Marmolada: tutti gli indici ci dicono che la situazione sta precipitando con una velocità incredibile.
Inseriamo nell'obiettivo strategico: "Ridurre i fattori che contribuiscono alle emissioni climalteranti" quindi è un obiettivo che già esiste, anche: "Favorire lo sviluppo di tecnologie utili a diminuire le emissioni climalteranti". Favorire vuol dire tante cose, colleghi. Cosa che noi abbiamo fatto poco e male, secondo me, visto lo stato attuale delle cose e di queste tecnologie oggi in Veneto. "Garantire adeguate forme di aiuti e incentivi alle attività sostenibili".
Lo dobbiamo mettere questo, perché è il futuro. La chiave di svolta è questa.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0262. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0125 presentato dal consigliere Possamai Giacomo, missione 09, programma 01, pagina 144, riga 2, che prevede:
Dopo le parole "al punto di vista sismico." sono aggiunte le parole: "A tal fine è necessario che le strutture regionali competenti siano dotate di specifiche e adeguate professionalità per sostenere e accompagnare i comuni negli studi di Microzonazione sismica necessari per l'adozione degli strumenti urbanistici e per verificarne il contenuto (dgr.n.899/2019 e dgr.n.1381/2021)."

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, vedo che ha parere negativo. Non c'è l'assessore Bottacin? Mi sembra strano che abbia parere negativo. È una cosa di cui tante volte abbiamo parlato e sul quale l'Assessore condivideva il problema. Si può accantonare e parlare con l'Assessore o non c'è?
Va bene. Lo illustro lo stesso. Mi pare strano, ripeto, per un motivo semplice.
Con Possamai pochi, e con me stesso, spesso, Vicepresidente, sono in disaccordo.
Stando sul punto, è strano per questa ragione: tutti noi sappiamo, e di sicuro lo sa bene l'assessore Bottacin, che più volte ha dichiarato su questo punto, che abbiamo questo grande problema, e cioè che dopo il terremoto a Salizzole in Provincia di Verona del 2020 ci fu l'adeguamento della classificazione sismica del Veneto, in cui tanti Comuni passano dalla fascia 4 alla fascia 3, dalla fascia 3 alla fascia 2. Il punto qual è? Molto velocemente. I Comuni in prima e in seconda fascia hanno una serie di adempimenti sui procedimenti urbanistici maggiori. Nello specifico c'è un parere vincolante del Genio civile e uno vincolante dell'Ufficio Difesa del suolo della Regione; ci sono oltre 180 Comuni nel Veneto.
Guardo i colleghi Consiglieri regionali che, seppur ridotti al silenzio, sono certo che ne sono consapevoli, perché tutti i giorni immagino che qualche amministratore glielo faccia presente. Ci sono centinaia di procedimenti urbanistici fermi in Regione Veneto perché, sebbene il ragionamento sulla classificazione sismica fosse giusto, il problema è che, siccome già prima i Geni civili erano sguarniti di personale e l'Ufficio Difesa del suolo della Regione ha un geologo, uno, e quindi questo povero Cristo si ritrova a gestire da solo tutte le carte, in questo momento sono fermi procedimenti di centinaia di Comuni del Veneto. Che vuol dire anche qui, per essere molto pratici, che in tempo di PNRR in cui c'è bisogno di una variante, che in un momento in cui sul Superbonus bisogna intervenire su tantissime questioni, stiamo rispondendo: non abbiamo personale, aspettate. Ma ci sono un sacco di privati e anche di operazioni pubbliche ferme per questa ragione.
Nell'emendamento francamente non mi sembrava di aver detto niente di sovversivo, perché dicevo che le strutture regionali devono essere dotate di specifiche e adeguate professionalità per sostenere e accompagnare i Comuni negli studi di microzonazione sismica. Quindi non è che dicevo che dovevamo assumere 100 persone domani mattina, ma semplicemente che era necessario. Mi pare che bocciarlo sia un autogol clamoroso, mi premurò di inviarlo all'ANCI domani mattina nel caso.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Non vedo altre richieste di intervento.
Prego, assessore Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Credo che poi il capogruppo Villanova intervenga, però volevo dare una risposta, visto che l'Assessore oggi non c'è. Quali erano le motivazioni del no? È che la Regione ha già avviato modalità di adeguamento delle Strutture mediante concorso con adeguate professionalità e considera l'impatto transitorio legato alle concomitanti scadenze del PNRR. Credo che poi quotidianamente chi si confronta con le Amministrazioni locali e con le difficoltà di riuscire a percorrere tutte le possibilità che da qui in avanti il PNRR, speriamo, ci possa mettere a disposizione... mi pare di capire che c'è l'idea di rivedere questo parere.

PRESIDENTE

Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Credo che questo sia un tema assolutamente da tenere in considerazione e quindi penso che il nostro parere sarà favorevole a questo emendamento.

PRESIDENTE

Collega Bozza, prego.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Mi ha anticipato il collega Villanova perché anche noi siamo favorevoli a questo emendamento in considerazione effettivamente della problematica che si riscontra nonostante l'impegno comunque costante e quotidiano della Regione. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Pan, prego.
Vedo che l'animo democristiano è sempre presente.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Mi spiace ... diciamo che su questo argomento penso che tutti, nei vari territori, hanno sentito i Sindaci, hanno sentito le Amministrazioni. Effettivamente c'è un'esigenza di sistemare questa faccenda e quindi, anche da parte nostra, penso che troverà favorevole l'accoglimento di questo emendamento.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Per dire che è un emendamento corretto e abbiamo anche noi condiviso di rivedere la posizione. è una sollecitazione che da più parti era venuta anche nel tempo e quindi siamo assolutamente favorevoli.

PRESIDENTE

Collega Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ovviamente raccolgo con favore il fatto che si è deciso di votare positivamente a questo emendamento. Penso semplicemente una cosa e cioè che sia un'esigenza che hanno tutti i Comuni e che è stata segnalata appunto da più parti in questi mesi. Per questo mi ero detto sorpreso, insomma, della posizione perché sapevo, per esempio, che lo stesso assessore Bottacin più volte aveva detto che serviva a rinforzare l'ufficio, anche perché, davvero, in questo caso non c'è alternativa da questo punto di vista.
Penso giustamente – lo ripeto alla Vicepresidente – che si è deciso di operare nella direzione della classificazione sismica, del cambiamento alla classificazione sismica. Un punto importante era forse allineare il cambio della classificazione sismica con il rinforzo del personale perché altrimenti il rischio dell'imbuto, che poi si è verificato, c'era tutto. Adesso però, al netto di quello che è successo in questo anno che abbiamo alle spalle, l'importante è fare in modo che questi procedimenti vengano sbloccati, che quindi non si crei questo problema per i Comuni e per i privati. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0125. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0201 presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, missione 9, programma 09.01, pagina 144, modificativo, che prevede:
Dopo il punto 5 - dei Risultati attesi inserire il seguente punto:
"5bis- Intervenire nella difesa dei litorali per il contrasto del fenomeno dell'erosione con soluzioni strutturali definitive e non più stagionali."
Lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0201. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0202 presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, missione 9, programma 09, pagina 144, modificativo, che prevede:
Dopo il punto 5 - dei Risultati attesi inserire il seguente punto:
"5bis -- Realizzare le opere marittime per la protezione della linea di costa al di fuori del periodo di afflusso turistico nelle località dei litorali. "
Lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0202. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0318 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 144, riga 9, aggiuntivo, che prevede:
A p. 144, Missione 09, Programma 09.02 "Tutela valorizzazione e recupero ambientale", alla riga 9 del Programma, dopo le parole "nonché di stimolare una più ampia ed organica partecipazione della stessa nell'ambito dei procedimenti in campo ambientale quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA} di competenza regionale e l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)." aggiungere le parole "Sarà pertanto fondamentale garantire all'Agenzia una governance di lungo respiro e procedere ad un piano straordinario di investimento per il rinnovo dell'Agenzia, attraverso la valorizzazione del personale e la previsione di nuove assunzioni a tempo indeterminato, garantendo al contempo un efficace programma di formazione e aggiornamento continuo di tutto il personale."
Prego, collega.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Presidente, grazie.
Questo è un emendamento all'attenzione dell'assessore De Berti. Il tema è quello dell'agenzia che abbia una governance unica sul trasporto pubblico.
Siamo al n. A0318, pagina 166? Ho sbagliato?

PRESIDENTE

Emendamento n. A0318.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Ho sbagliato emendamento. Lo do per letto.

PRESIDENTE

Lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0318. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0048 della collega Baldin è ritirato.
Emendamento n. A0049 presentato dalla consigliera Baldin, oggetto 09.02, rubrica Tutela valorizzazione recupero ambientale, comma 2, pagina 145, riga 20, modificativo, che prevede:
Dopo il comma 2 è aggiunto il seguente comma:
'In tale contesto si collocano la tutela, la valorizzazione, la realizzazione e il ripristino delle vie d'acqua (quali, ad esempio l'idrovia Venezia-Padova) che oltre ad avere un sicuro impatto sulla diminuzione del traffico su gomma possono costituire una ulteriore risorsa turistica, oltre che rappresentare un importante canale di scolo in caso di emergenza idraulica'.
Lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0049. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0242 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 09, programma 02, obiettivo 01, pagina 267, sostitutivo e aggiuntivo, che prevede:
Nel primo capoverso, le parole "Si favoriranno gli interventi di riqualificazione ambientale del sito industriale di Venezia Porto Marghera, Sito di Interesse Nazionale, al fine di consentire la transizione verso un modello economico e produttivo basato sulla sostenibilità. In tale contesto, proseguirà l'attuazione degli interventi di competenza regionale finalizzati alla riqualificazione ambientale dell'area, nella prospettiva di sviluppo e di rilancio produttivo della stessa, connessa anche alla creazione di un polo per le attività di produzione, stoccaggio e fornitura di idrogeno e altre forme di energia rinnovabili o naturali."
sono sostituite dalle parole "Si favoriranno gli interventi di sviluppo, riqualificazione e riconversione di Venezia Porto Marghera attraverso accordi con il Governo, le aziende e le parti sociali e, al fine di consentire la transizione verso un modello economico e produttivo basato non solo sulla sostenibilità, ma anche attraverso la tutela occupazionale. In tale contesto, proseguirà l'attuazione degli interventi della regione Veneto attraverso strategie condivise con governo ed aziende per accordi di investimento e sviluppo, finalizzati alla riqualificazione ambientale ed occupazionale dell'area. Questo nella prospettiva di produzione, stoccaggio e fornitura di idrogeno e altre forme di energia rinnovabili o naturali."
Ci sono, mi sembra, delle modifiche.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non lo leggo tutto perché sarebbe lungo. Sostanzialmente, chiediamo di intervenire su alcuni periodi con la sostituzione di alcuni capoversi, dove si va sempre nell'ottica di salvaguardare sia la parte ambientale e di sostenibilità di Porto Marghera, sia quella legata all'occupazione e quant'altro.

PRESIDENTE

Prego, assessore Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Provo a leggere la ridefinizione di come dovrebbe eventualmente essere approvato l'emendamento: "Si favoriranno gli interventi di sviluppo, riqualificazione ambientale e riconversione di Venezia-Porto Marghera, sito di interesse nazionale, anche attraverso accordi con il Governo, le aziende e le parti sociali, al fine di consentire la transizione verso un modello economico e produttivo basato sia sulla sostenibilità, sia sulla tutela occupazionale. In tale contesto proseguirà l'attuazione degli interventi"; viene barrato "della Regione Veneto" e inserito "di competenza regionale"; viene barrato poi "attraverso strategie condivise con Governo e aziende per accordi di investimento e sviluppo"; si chiude con "finalizzati alla riqualificazione ambientale e occupazionale dell'area, nella prospettiva di sviluppo e di rilancio produttivo della stessa connessa anche alla creazione di un polo per le attività di produzione, stoccaggio e fornitura di idrogeno e altre forme di energia rinnovabili o naturali".

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Collega Montanariello?

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sì, va bene. Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0242, così come riformulato dall'assessore Calzavara. Ovviamente col parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0243 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 09, programma 02, obiettivo 01, pagina 267, riga ultima, aggiuntivo, che prevede:
Negli obiettivi strategici di riferimento, al n. 2, dopo le parole "valorizzare il patrimonio," aggiungere le parole "salvaguardare l'occupazione".

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori, Presidente, scusi. Su questo emendamento.

PRESIDENTE

Sì, ma voglio capire se lo vuole illustrare oppure no.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ma prima che lo illustri...

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

C'è un tema di accantonamento.

PRESIDENTE

Prego, collega Camani, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

In Ufficio di Presidenza si era posto un problema tecnico su questo emendamento, che poi il Legislativo sembrava aver risolto. Nel senso che si diceva: "Modificare l'obiettivo strategico di riferimento", poi se lo modifichiamo qua, dobbiamo modificarlo da tutte le altre parti. Quindi, era stato espresso un parere negativo del relatore, che mi correggerà se sbaglio, per questo pregiudizio tecnico.
Una volta che il Legislativo del Consiglio aveva sciolto il pregiudizio tecnico, rimaneva il nodo politico, nel senso che a quel punto si passava a una valutazione nel merito dell'emendamento, cioè se il relatore era favorevole ad aggiungere questo principio all'obiettivo strategico e su questo era rimasta la discussione in sospeso.
Era solo per fare una discussione sull'emendamento col senso compiuto per sapere se il parere è favorevole alla fine, oppure no.
Altrimenti lo accantoniamo se c'è qualche dubbio.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0243 è accantonato.
Emendamento n. A0244, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 09, programma 02, obiettivo 01, pagina 268, aggiuntivo, che prevede:
Tra i Soggetti concorrenti, aggiungere: "OO.SS, Ministero del Lavoro, MISE e aziende."

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, si chiede di aggiungere il Ministero del Lavoro, MISE e organizzazioni sindacali, proprio perché credo siano fondamentali nel ragionamento da fare su Porto Marghera. Non si può parlare di Porto Marghera senza le organizzazioni sindacali, il MISE e le aziende, Assessore.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Metto in votazione l'emendamento n. A0244. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0245 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 09, programma 02, obiettivo 01, pagina 270, riga 3, aggiuntivo, che prevede:
Tra le risorse aggiuntive aggiungere il seguente punto: "- Risorse regionali".
Lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0245. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0050 presentato dalla consigliera Baldin, oggetto progr. 09.03, rubrica Rifiuti, comma 2, pagina 147, riga 12, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'rispettose dell'ambiente.' sono aggiunte le parole 'A tal fine si tenderà a incrementare il riciclaggio di alta qualità, ad abbandonare lo smaltimento in discarica e a ridurre al minimo l'utilizzo di inceneritori'.
Lo vuole illustrare, collega?
Metto in votazione l'emendamento n. A0050. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0051 presentato dalla consigliera Baldin, oggetto progr. 09.03, rubrica Rifiuti, comma 2, pagina 147, riga 12, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'rispettose dell'ambiente.' è aggiunto il seguente comma:
'Il rapporto con gli enti di ricerca è cruciale al fine di allinearsi alla gerarchia di intervento nella gestione dei rifiuti prevista dagli attuali orientamenti in sede europea relativi all'utilizzo delle risorse pubbliche e volti a valorizzare non solo la promozione del riciclo e del compostaggio ma anche tutte le azioni tese alla riduzione e al riuso'.
Lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0051. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0052 presentato dalla consigliera Baldin, oggetto progr. 09.03, rubrica Rifiuti, comma 4, pagina 147, riga 19, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'recupero di materia' sono aggiunte le parole ', il nuovo Piano sarà quindi orientato in modo netto verso strategie di riciclo, compostaggio, riuso e riduzione'.
Prego, collega.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Uno lo illustro, visto che gli altri sono stati respinti, magari è il momento di approvare questo. In sostanza il concetto è sempre lo stesso perché si parla di strategie di riciclo, compostaggio, riuso e riduzione. Sono termini ormai entrati nel nostro linguaggio, nel nostro gergo quotidiano, quindi ritengo utile inserirli all'interno del DEFR, perché credo siano ormai concetti pacifici e credo sia indispensabile, a questo punto, parlare di questi temi. Perché andando verso un'economia circolare e dei concetti che anche a livello europeo ci vengono impartiti e il nostro Paese viene anche educato in questo senso dall'Europa, nonostante stiamo già facendo del nostro meglio a livello di Regione del Veneto perché come raccolta differenziata andiamo meglio di altre Regioni, però magari puntare più ancora di più il focus su riuso, riutilizzo e riciclo credo sia importante.
Per questo motivo mantengo saldo questo emendamento e chiedo il voto favorevole.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Rizzotto, prego.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Brevemente, proprio in assenza dell'Assessore. Il motivo del parere negativo ai suoi emendamenti su questo tema è che abbiamo già approvato l'aggiornamento del nuovo Piano dei rifiuti e questi concetti sono tutti già inseriti nel nuovo Piano dei rifiuti, quindi sono superflui. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0052. Parere contrario del relatore.
è aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0203 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, missione 09, programma 03, pagina 147, riga 31, aggiuntivo, che prevede:
Dopo il punto "Avviare la costituzione del tavolo di coordinamento sottoprodotti e del tavolo tecnico "end of waste" aggiungere il seguente punto: "- Favorire ed incentivare le iniziative volte alla raccolta dei rifiuti galleggianti."
Lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0203. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Collega Montanariello, sull'ordine dei lavori.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Volevo avvisare l'Aula che l'emendamento che abbiamo appena bocciato è quello dei rifiuti galleggianti e quindi, insomma, siccome spesso parliamo di decoro, Riviera del Brenta, e tutti ci stracciamo le vesti, volevo avvertire l'Aula che è quello che abbiamo appena bocciato. Attendiamo durante l'anno i colleghi che verranno a lamentarsi per questo tema e gli ricorderemo cosa hanno fatto durante il bilancio.

PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento n. A0053 presentato dalla consigliera Baldin, oggetto progr. 09.03, rubrica Rifiuti, pagina 147, riga 33, modificativo, che prevede:
dopo il sesto punto contraddistinto dal segno grafico '-' che termina con le parole 'end of waste' è aggiunto il seguente ulteriore punto:
' - abbandonare lo smaltimento in discarica e ridurre al minimo l'utilizzo degli inceneritori'.
Lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0053. Parere contrario del relatore.
è aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Collega Baldin, sull'ordine dei lavori.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Solo per segnalare che è lo stesso emendamento che avevo presentato l'anno scorso e che era stato approvato. Quindi non capisco il motivo di questa bocciatura.

PRESIDENTE

Emendamento n. A0104 presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica missione 9, paragrafo Programma 09.04 Servizio idrico integrato, pagina 148, riga terza, modificativo, che prevede:
A pagina 148, terza riga del primo capoverso del Programma 09.04, dopo la parola "PFAS" è inserito il seguente inciso: ", specie per coloro non ancora collegati alla rete acquedottistica,".
Prego, collega.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento estremamente importante, per cui chiedo l'attenzione di tutti, non l'ho detto per gli altri: qui stiamo parlando del collegamento alla rete acquedottistica, delle 18.000 persone – dato estratto da una vostra delibera – che non sono ancora collegate all'acquedotto nella zona contaminata dai PFAS, zona rossa. Parliamo, quindi, di persone che non soltanto ogni giorno, magari, se riescono ad avere una sensibilità anche di prevenzione sanitaria, vanno a prendersi l'acqua con delle botti, proprio per riuscire a gestirsi nella vita quotidiana e abbassare il proprio rischio sanitario, ma stiamo parlando anche di attività economiche, che magari hanno passato delle gravi difficoltà durante l'epoca del Covid e ora, anche a causa dell'emergenza energetica, di aumento di costi, oggi si ritrovano a fare delle operazioni straordinarie per cercare di ridurre l'impatto dei propri prodotti.
Penso, per esempio, ad aziende agricole e agriturismi della zona, a cui viene chiesto un contributo di 20-25.000 euro per riuscire a collegarsi all'acquedotto. È gente che è sensibile, che ha necessità di prevenire i danni alla salute, che fino a adesso non ha avuto risposta e che non può essere dimenticata all'interno di questo Documento di economia e finanza, inserendo all'interno del capitolo dedicato al servizio idrico integrato un accenno alla questione e all'urgenza di risolvere questa problematica.
È una problematica grave e non mi potete venire a dire che viene bocciato perché il capitolo non è giusto, perché si chiama "Servizio idrico integrato" ed è il collegamento al servizio idrico integrato di cui andiamo a parlare. Oppure ditemi, in alternativa, in quale area della Nota di aggiornamento del DEFR io devo inserire un riferimento ad una cosa così importante e urgente.
Queste famiglie o queste aziende sono chiamate a pagare decine di migliaia di euro per un collegamento che è necessario per un inquinamento che non è responsabilità loro e allora è evidente che almeno si deve porre l'attenzione all'interno di questo documento, per pensare a dare una priorità a questo obiettivo; non vi sto chiedendo di finanziarlo, vi sto chiedendo di dare una priorità ed aiutare sia gli enti gestori che queste famiglie a trovare una quadra, a trovare una strategia. Dare questo input all'interno di questa parte, che riguarda il servizio idrico integrato, mi sembra perlomeno il minimo.
Si tratta di un'operazione di prevenzione di tipo sanitario, perché i PFAS non passano soltanto bevendo l'acqua, ma passano anche semplicemente lavandosi, per assorbimento della pelle, quindi qualsiasi esposizione è urgente ridurla. Dunque, non sottovalutiamo questo problema.
Capisco che questa sia una competenza dell'assessore Bottacin, ma gli Assessori presenti sanno perfettamente di che cosa parliamo. Anche l'assessore Lanzarin sa perfettamente che cosa significa, e che cosa significa, poi, intervenire da un punto di vista di prevenzione o di cura post sanitaria, visto che l'esposizione aumenta i rischi di patologie, che sono molto gravi (non sono soltanto quelle cardiovascolari, non sono soltanto quelle tiroidee) e che stanno mettendo in difficoltà, dai bambini agli adulti, in maniera evidente, tanto che la Regione del Veneto ha presentato questi risultati all'interno del Tribunale di Vicenza, dichiarando questa pericolosità.
Non si può dire di aver fatto tutto il possibile, di aver fatto davvero tutto quello che era nelle possibilità della Regione del Veneto semplicemente perché si sono presi gli 80 milioni del Governo nazionale e li si è investiti per i nuovi collegamenti acquedottistici, alcuni dei quali, peraltro, sono bloccati. Penso alla linea che passa per Vicenza, per un bando che è stato ritirato da parte di un Ente, che non è della Regione del Veneto (Amiacque).
Alla luce di questo, non ci si può dire liberi dalle responsabilità se si continua a far finta che queste 18.000 persone non esistano. Esistono eccome. Viene chiesto loro di pagare il collegamento. I soldi sono tanti. Ci sono attività economiche che vivono e hanno vissuto un'esperienza di crisi incredibile. Non possiamo pensare di dimenticarcene ancora una volta.
Nella scorsa Legislatura io ho avuto uno scambio di opinioni piuttosto acceso riguardo a questo tema con l'Assessore, che aveva alzato la voce e si era innervosito al riguardo. Purtroppo, a me dispiace, devo ribadirlo anche qui: il problema c'è.
Penso al consigliere Barbisan. Se lei viene da noi e incontra alcune aziende della zona di Gambellara, di Lonigo, eccetera, può verificare queste cose, può farsi mostrare i risultati delle analisi del sangue per vedere come, in realtà, gli agricoltori in particolar modo e i possessori di un pozzo privato, gli utilizzatori di un pozzo privato siano quelli che hanno più esposizione e, di conseguenza, anche più rischi o patologie connesse ai PFAS, già testimoniate, già vissute.
Oggettivamente parlando, quindi, perché dirmi di no semplicemente perché secondo voi questo non è il posto? In primo luogo, vi chiedo di dirmi dove può essere messo. In secondo luogo, a questo punto, se non si trova un'alternativa, semplicemente specie per coloro non ancora collegati alla rete acquedottistica, nel momento in cui si parla di ridurre l'esposizione ai PFAS attraverso i collegamenti acquedottistici nuovi, penso che questo sia un approccio basico, che non credo possa trovare opposizioni politiche. Anche perché ne va davvero della credibilità della Regione del Veneto e di chi continua a dire di aver già fatto tutto il possibile.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliere Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie.
Intervengo a sostegno di questo emendamento della collega Guarda. Effettivamente, la situazione della fornitura d'acqua in quella zona è veramente drammatica. Ci sono situazioni familiari di grandissima emergenza. Non riconoscere questa attenzione ‒ che non comporta un esborso, non comporta un impegno finanziario; è un'attenzione al tema ‒ credo sarebbe veramente uno sgarbo nei confronti di queste persone, che fatico a motivare proprio dal punto di vista della partecipazione umana a questo tema, che è centrale per la nostra regione.
Mi auguro che questa sollecitazione condivisibile della collega Guarda sia condivisa da tutti, non solo da una parte dell'Aula.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento.
Lo accantoniamo? Va bene.
L'emendamento n. A0104 è accantonato.
Emendamento n. A0263, di pagina 179, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, Missione 09, Programma 09.05, pagina 149/150, riga 18+ultima, modificativo, che prevede:
A pagina 149, riga 18, dopo le parole "dalla L.R. 23/2018." inserire le seguenti parole "Va evitato ogni ridimensionamento delle aree tutelate a parco regionale. Vanno invece attivati tutti i canali utili alle economie locali presenti nelle aree tutelate a parco per l'ottenimento di finanziamenti europei per progetti utili ad attrarre turismo ecosostenibile (Programma LIFE PLUS dell'Unione Europea)."
Conseguentemente a pagina 150 tra i Risultati attesi è aggiunto il seguente punto:
"- Promuovere una maggiore conoscenza nei cittadini sulle opportunità di vivere e operare in un parco regionale dando più opportunità di sviluppo sostenibile."
Il collega lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0263. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0126 presentato dei consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 09, Programma 05, pagina 149, riga 22, modificativo, che prevede:
Dopo le parole: "dell'Agenzia Veneta per l'Innovazione nel Settore Primario ‒ Veneto Agricoltura" inserire le seguenti parole: ", alla quale sarà garantita la dotazione economica aggiuntiva e necessaria rispetto a quella già destinata per gli effetti dello schema di convenzione tra Regione del Veneto e la stessa Agenzia, al fine di sviluppare occupazione di qualità e tutte le attività necessarie a tutela del territorio e della prevenzione del rischio idraulico attraverso le sistemazioni idraulico-forestali e idraulico-agrarie."
Non vedo il collega Possamai.
Metto in votazione l'emendamento n. A0126. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0127 presentato dal consigliere Possamai Giacomo, Missione 09, Programma 05, pagina 149, riga 32, che prevede:
All'inizio della riga, dopo le parole: "europei FESR e FEASR." sono aggiunte le parole: "Nell'ambito delle azioni di contrasto all'infestazione di bostrico tipografo bisogna necessariamente coinvolgere gli enti locali anche valutando la possibilità di renderli soggetti attuatori.".
Il collega Possamai non è presente in Aula.
Metto in votazione l'emendamento n. A0127. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento successivo è precluso.
Emendamento n. A0265 presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, Missione 09, Programma 09.06, pagina 150, riga 13+ultima, modificativo, che prevede:
Alla riga 13 di pagina 150 dopo le parole "la riduzione e mitigazione degli stessi" inserire le seguenti parole:
"È necessario aumentare i controlli degli scarichi idrici, con particolare riferimento a quelli industriali e vitivinicoli, e monitorare maggiormente la qualità dell'acqua delle falde acquifere e dei fiumi e le eventuali ricadute sull'alimentazione umana. Risulta altresì urgente mettere in campo una serie di efficaci provvedimenti utili a contrastare i fenomeni di inquinamento delle falde acquifere su vasta scala (caso PFAS nelle province di Vicenza, Verona e Padova e caso mercurio in provincia di Treviso, sversamenti abusivi delle attività vitivinicole) anche al fine di prevenire nuovi casi e definire e individuare, nei casi irrisolti, la fonte primaria dell'inquinamento."
Conseguentemente, tra i Risultati attesi è aggiunto il seguente punto:
"Mappare gli scarichi nei corsi d'acqua che non rispettano i parametri di legge, gli scarichi non autorizzati e ridurre ed eliminare gli effetti inquinanti sulla matrice acqua."
Il collega lo dà per letto.
È precluso anche l'emendamento n. A0265?

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Aveva avviato la votazione su quello precedente, ma io volevo spiegare...

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0265 lo danno per letto.
Nessuno si prenota?

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Io mi ero già prenotato, Presidente.

PRESIDENTE

Io qui non vedo nessuna prenotazione. Sull'emendamento n. A0265, collega?

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

No. Mi ero prenotato sul precedente, ma aveva già fatto partire la votazione.

PRESIDENTE

Okay.
Metto in votazione l'emendamento n. A0265. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
è chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0319 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 150, riga 14, aggiuntivo, che prevede:
A p. 150, Missione 09, Programma 09.06 "Tutela e valorizzazione delle risorse idriche", alla riga 15 del Programma, dopo le parole "La Regione promuove inoltre" aggiungere le parole "la salvaguardia e."
La collega lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0319. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0055 presentato dalla consigliera Baldin, Programma 09.06, Tutela e valorizzazione risorse idriche, pagina 150, riga 24, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'verifica e sperimentazione' è aggiunto il seguente comma:
'In tale contesto deve essere espressa chiaramente, anche al fine di evitare fraintendimenti ed equivoci, la piena e ferma contrarietà della Regione Veneto alla ripresa delle trivellazioni di gas in Alto Adriatico e in terraferma.'
Prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Questo è uno degli emendamenti più importanti che ho presentato. Si propone di confermare la piena contrarietà della nostra Regione alla ripresa delle trivellazioni di gas in Alto Adriatico e in terraferma.
Faccio presente ‒ e faccio un appello a tutti voi, colleghi Consiglieri di maggioranza ‒ che questa Regione, anche per merito del presidente Ciambetti, lo dobbiamo riconoscere, negli anni si è sempre fatta portavoce presso il Governo di una ferma contrarietà alle trivellazioni di ogni sorta e in ogni dove. Si tratta, quindi, di replicare e confermare questa contrarietà.
Sappiamo che il nostro territorio è minato da tante fragilità. Non parlo solo del Polesine (soprattutto del Polesine, chiaramente), ma anche del nostro mare, della nostra pesca, che da una ipotesi di trivellazioni in Adriatico potrebbe subire conseguenze pesanti sia per quanto riguarda la risorsa sia per quanto riguarda il comparto lavorativo.
Chiedo se c'è da parte del relatore una propensione a un voto favorevole, che sarebbe opportuno, anche per rimarcare delle posizioni già assunte dalla nostra Regione, già prese, già confermate, già portate avanti ai livelli superiori.
In questo momento, anche se è cambiato il Governo e adesso al Governo siedono Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, questo non preclude un'opinione diversa in una Regione che è comunque governata dalla stessa maggioranza che è al Governo, che può avere delle idee diverse, proprio per tutelare al massimo i propri cittadini e il proprio territorio. Se noi pensiamo, invece, di votare contrariamente a questo emendamento non stiamo facendo il bene dei nostri cittadini, ed è bene che i cittadini veneti lo sappiano.

PRESIDENTE

Grazie.
Vedo iscritto il collega Possamai. Non so se aveva intenzione di intervenire su questo emendamento.
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
A sostegno di questa presa di posizione, credo che cogliere l'opportunità per rimarcare una posizione sia importante.
Il DEFR è incentrato intorno alla Strategia regionale sullo sviluppo sostenibile, che dà una prospettiva al 2030 proprio nella direzione della sostenibilità e in coerenza con gli obiettivi 2030 di sostenibilità, di sviluppo sostenibile (gli SDGs). Credo che la scelta di andare a ripescare il gas metano dall'Adriatico... Lascio stare l'aspetto ambientale, che è assolutamente drammatico. I Sindaci della zona costiera ne sono consapevoli. È dal punto di vista economico che voglio sollevare la curiosa posizione. Andare a recuperare gas metano fossile, quando abbiamo degli obiettivi per azzerare l'utilizzo dei combustibili fossili ad un orizzonte temporale che è molto vicino, veramente manca di senso.
La nostra Regione ha l'opportunità, dal punto di vista energetico, di sviluppare delle filiere per la produzione di biometano con un potenziale importante. Capiamoci. Se riuscissimo a fare prodigi, dall'Adriatico tireremmo fuori 3 miliardi di metri cubi l'anno per al massimo dieci anni, il che vuol dire il 5% del fabbisogno per dieci anni. Il potenziale che abbiamo sul biometano è almeno doppio ‒ c'è una stima a 9 miliardi in Italia, ma per le maggiori Regioni del nord Italia limitiamolo pure a 6 miliardi di metri cubi ‒ per sempre.
Pensando alle ricadute sul territorio, dal punto di vista economico, lasciando stare gli aspetti ambientali, che sono critici, ma che sono chiari a tutti coloro che hanno vissuto i temi della subsidenza negli anni passati, è una scelta veramente obbligata quella di abbandonare la trivellazione fossile.
Voglio ringraziare la collega Baldin per aver colto l'occasione di inserire questa parte. Ribadire questa posizione, cioè orientare la nostra Regione a delle politiche, nel campo della sostenibilità, sensate dal punto di vista economico credo sia una bella occasione. Mi auguro si colga questa occasione, che si riescano a dare indicazioni costruttive per l'economia del nostro territorio. Le ricadute sul nostro territorio dalla trivellazione fossile sono veramente modeste, in termini lavorativi ed economici. Non sono molte le imprese del nostro territorio che potrebbero lavorare. Una filiera di biometano consente di far lavorare il settore primario in maniera importante e non solo in una parte della regione, ma in tutta la regione, anche nelle zone più marginali; consente di attivare imprenditoria nel campo della manifattura; consente di attivare attività imprenditoriale nei trasporti. Quindi, ha una ricaduta importantissima.
Ringrazio la consigliera Baldin, che ci dà questa opportunità. Avere tante parole di sostenibilità e poi non adottare azioni conseguenti, quando ne abbiamo l'opportunità, veramente vuol dire procedere in maniera erratica. Mi auguro che questo non sia quello che vuole fare questo Consiglio.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliere Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Lo dico soprattutto per i colleghi che non c'erano nella scorsa Legislatura: nel marzo del 2016 in quest'Aula votammo una delega, nominando il presidente Ciambetti e l'allora collega Azzalin a rappresentare il Comitato del referendum contro le trivelle, che si svolse poco dopo, il 17 aprile 2016. Ha fatto bene la collega, e la ringrazio, a presentare questo emendamento, perché non vorrei che accadesse il gioco delle tre carte o dei tre bussolotti. Qui si dice che non vogliamo le trivelle a Venezia e in Veneto, però a Roma, in altri tavoli, si dice qualcos'altro. Quindi, ci auguriamo che non ci siano situazioni in cui la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra.
Ci sono albergatori, addetti al turismo, pescatori, Sindaci che ci stanno sentendo intervenire su questo tema. Ha detto bene la collega Baldin nella sua relazione: le interviste non lasciano il segno. Una nota nel DEFR, invece, resta, diventa norma, viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed è un impegno serio e vero.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliera Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Solo per onor di cronaca.
Ringrazio chi mi ha preceduto per il sostegno, sia il collega Lorenzoni che il collega Zanoni. Giustamente, collega Zanoni, lei ricordava che abbiamo votato degli atti anche qui in Consiglio regionale e anche la mozione Ciambetti affinché il Governo non rilasciasse alcun permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi e varasse il Piano delle Aree. Questo accadeva l'11 aprile 2017. Ribadisco che il voto è stato all'unanimità dei Gruppi consiliari. Quindi, è evidente che, se oggi andiamo a votare contrariamente, non facciamo solo uno sgarbo istituzionale...

PRESIDENTE

Colleghi, non capisco per quale motivo ogni volta che parla la collega Baldin l'Aula sembri in rivolta.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Dicevo, sarebbe non soltanto uno sgarbo al presidente Ciambetti, ma anche a tutti i Gruppi consiliari rappresentati all'epoca nel Consiglio regionale scorso e anche in questo.
Apprendo che c'è un parere favorevole. È giusto, relatore? Non c'è parere favorevole. Allora, mi ripeto: questo è uno sgarbo istituzionale al presidente Ciambetti.
Va bene. Allora resto in attesa della riformulazione. La ringrazio, presidente Rizzotto.

PRESIDENTE

Prego, collega Camani, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Giusto per capire come si lavora. Se facciamo un Ufficio di Presidenza in cui il relatore esprime dei pareri, dove sono presenti gli Assessori di riferimento, e prendiamo un orientamento, se poi c'è un dubbio durante l'Ufficio di Presidenza si accantona, si aspetta, si attende un approfondimento degli uffici, però il parere del relatore è quello che esce dall'Ufficio di Presidenza, da che mondo è mondo. Se il relatore cambia il parere, deve riconvocare l'Ufficio di Presidenza. Sennò, facciamo a meno di fare l'Ufficio di Presidenza, scopriamo in Aula qual è il parere, ed è uguale. È una questione di metodo.
Il relatore vuole cambiare il parere? Bene, accantoniamo l'emendamento, riconvochiamo l'Ufficio di Presidenza e cambiamo parere. Oppure, i Gruppi danno un'indicazione di voto difforme da quella del relatore. Però, agli atti deve essere messo il parere del relatore, quindi i Gruppi votano difformemente dal parere di Giunta e relatore. Altrimenti, stiamo facendo finta di fare il lavoro che facciamo.

PRESIDENTE

È chiaro.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Mi ero prenotata proprio per capire qual era il parere mentre interveniva la collega Baldin, perché avendo votato, come ha ricordato la collega, due mozioni, una a prima firma della consigliera Cestari, una a prima firma mia, tempo fa, mozioni che erano state portate congiuntamente in Aula, mi chiedevo, vista la discussione accesa, se invece su questo c'era una contrarietà. Quindi, semplicemente volevo capire il parere. Ma attendo l'intervento del Capogruppo, poi magari intervengo a seconda di quello che verrà detto.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Riteniamo che la missione non sia quella corretta per quello che riguarda questo emendamento. Proponiamo una riformulazione dell'emendamento, che verrà presentato sulla Missione 17. La riformulazione verrà illustrata o dal relatore o dalla Giunta.

PRESIDENTE

Prego, collega Camani, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Premesso che le riformulazioni le propone la Giunta o il relatore, è chiaro che, se la consigliera Baldin non ritira questo emendamento e il Consiglio lo boccia, qualsiasi altro emendamento di medesimo contenuto risulterà precluso. Quindi, o viene ritirato e si firma un emendamento a nome Rizzotto, se la Consigliera è d'accordo, oppure si accantona. C'è una proposta di riformulazione, magari ricollocando l'emendamento a firma Baldin in un altro posto, e si vota. D'altronde, se l'Aula boccia questo, qualsiasi altro emendamento di tenore simile risulta precluso.

PRESIDENTE

Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Sono profondamente stupito dell'intervento della consigliera Camani, che ancora deve leggere l'emendamento e ha già dato un parere di ammissibilità. Io credo che non sia la collega Camani che deve dire se un emendamento può essere presentato o se è riformulato nella maniera corretta o meno. Potrebbe essere che il senso dell'emendamento vada ad essere modificato rispetto a quello che stiamo votando adesso.
Consigliera Camani, le consiglio un po' di calma e di aspettare la presentazione della riformulazione. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Io richiamo, invece, l'ordine dei lavori perché questo Consiglio non può lavorare a corrente alternata e a seconda della proposta con un metodo diverso. Abbiamo riformulato, come in Consiglio poc'anzi, l'emendamento presentato dal collega Possamai nella stessa maniera e la consigliera Camani non aveva avuto nulla da dire.
Se è vero, e do ragione che ci deve essere un metodo e un rispetto dei lavori e delle regole, che le regole sono andate bene per l'emendamento Possamai, allora vanno bene anche per questo emendamento. Quindi, io richiamo, per piacere, l'ordine dei lavori, perché non può avere due metri e due misure, l'ordine dei lavori del Consiglio.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Allora mi scuso se ho capito male. Magari consegnatemi la riformulazione proposta all'emendamento Baldin da parte del capogruppo Villanova. Vuol dire che ho capito male io. Lei ha detto che deve essere riscritto l'emendamento a firma Rizzotto. Io ho capito così. Ma se ho capito male...
Questa è la seconda fase. Ma il capogruppo Villanova non ha proposto una riformulazione dell'emendamento Baldin, ha detto: non votiamo questo, ne rifacciamo un altro a firma Rizzotto. Quindi, stiamo parlando di due fattispecie...

PRESIDENTE

Bene, grazie.
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

A livello tecnico ha ragione la consigliera Camani. È esattamente questo il senso. Però, voglio fidarmi, quindi lascio il beneficio al relatore di riscrivere questo emendamento, mettendo agli atti la volontà specifica di questo Consiglio regionale di fare in modo che si intraprendano tutte le azioni necessarie a bloccare qualsiasi iniziativa da parte del Governo di trivellare sia le nostre coste sia il nostro entroterra ai fini della ricerca di idrocarburi, che tra l'altro sappiamo essere in quantità molto esigue almeno per quanto riguarda la nostra Regione. Anche spaventare l'opinione pubblica su quanto sta avvenendo per i rialzi delle bollette e l'esigenza chiara di avere a disposizione più energia è semplicemente fumo gettato negli occhi dei cittadini.
La necessità è quella di tutelare i cittadini, le attività economiche, il territorio e l'ambiente. Quindi, ritiro questo emendamento perché c'è la volontà politica da parte della maggioranza di farlo proprio e di votarlo in un'altra Missione. Quindi, lo ritiro a favore del futuro emendamento che verrà presentato.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
L'emendamento, quindi, è ritirato.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori: si può fare proprio l'emendamento?

PRESIDENTE

Un attimo solo.
Sono stati depositati gli emendamenti n. 350 e n. 351 a firma del collega Possamai. Do tre minuti per la presentazione di eventuali subemendamenti.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Vorrei fare mio l'emendamento della consigliera Baldin e metterlo al voto.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Si può sospendere il Consiglio e riunire il Gruppo..?

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Dottor Valente, lo abbiamo fatto anche la volta scorsa.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Io direi di sospendere i lavori, Presidente.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, un attimo solo. Non è che dobbiamo avere pazienza solamente quando parla lei.
La collega Camani ha fatto proprio l'emendamento della collega Baldin e l'assessore Calzavara ha chiesto di accantonarlo. Quindi, l'emendamento è accantonato, punto.
Passiamo all'emendamento successivo.
Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Visto che è un emendamento un po' discusso, pur capendo che farebbe piacere, Presidente, far finta che, quando da questa parte qualcuno parla, non stia succedendo nulla, vorremmo dare la cattiva notizia che esistiamo anche noi e vorremmo capire dall'assessore Calzavara il motivo dell'accantonamento. Siccome in genere questi motivi li comunicano in Ufficio di Presidenza, visto che ce lo ha comunicato qua, ci dica il motivo dell'accantonamento.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Il motivo è quello che ha già spiegato il presidente Villanova: non riteniamo che questo emendamento sia nel posto corretto, quindi lo accantoniamo per fare una valutazione e capire se è il caso di votarlo all'interno di questa missione. Secondo noi, va in un'altra missione. Avremo modo nel corso delle prossime ore di dimostrarvi cosa vogliamo fare effettivamente di questo emendamento.
Se poi si vuole fare una polemica raccogliendo la disponibilità di chi ha presentato l'emendamento, che in maniera leale, per cercare di arrivare al vero obiettivo, lo ha ritirato, si vuole fare vis polemica, rimaniamo con la vis polemica e ci vediamo fra qualche ora a discutere di questo emendamento.

PRESIDENTE

Prego, collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Assessore, credo che quello che sta succedendo in Aula sia un po' lontano da quello che lei sta vivendo. Non è che lei dice: crediamo che sia su un'altra missione. L'emendamento che abbiamo fatto nostro è su questa missione. Non è che lei può credere...

PRESIDENTE

Collega Montanariello...

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, mi scusi, ma l'Assessore non può rispondere "crediamo sia su un'altra missione". L'emendamento che abbiamo fatto nostro è su questa missione. Quindi, non può dire: è su un'altra missione. Abbiamo fatto nostro un emendamento che lo chiede su questa missione. Non è che se lo discutiamo dopo potete cambiare il numero della missione: o è sì, o è no. A meno che uno dica: propongo una modifica...

PRESIDENTE

Va bene, collega. Abbiamo capito.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Assessore, ho capito che lei crede sia posto su un'altra missione, ma noi l'abbiamo fatto nostro su questa missione, e lei non può cambiare il numero. Lei può dire sì o no...

PRESIDENTE

Grazie, collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

...ma dopo lo deve votare sempre su questa missione. Non può cambiare...

PRESIDENTE

Collega Montanariello, per favore.
Prego, collega Soranzo. Restiamo sull'ordine dei lavori, per cortesia...

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Assolutamente.

PRESIDENTE

...altrimenti sospendo la seduta.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, lei ha ragione.
Io, invece, voglio rimarcare e ribadire che anche con quest'ultimo intervento, collega Montanariello, come con quello della collega Camani precedente, si usano due pesi e due misure. Stessa cosa prima: è stato chiesto di accantonare, in attesa di approfondimenti, altri emendamenti e sono stati accantonati. In questo caso, invece, siccome c'è un esercizio volutamente, secondo me, strumentale, per perseguire un obiettivo che non è quello di merito, ma è quello di un tecnicismo, non lo si fa. State usando due pesi e due misure.

PRESIDENTE

Basta, basta! Stiamo facendo un dibattito su un argomento che non ha niente a che fare con l'ordine dei lavori.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Per fatto personale, Presidente.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Solo per specificare al consigliere Soranzo che io ho accolto la richiesta dell'Assessore all'accantonamento, visto che...

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Lei ha parlato prima!

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

No, no.

PRESIDENTE

Basta, colleghi. Sospendo la seduta.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Visto che l'emendamento è mio...

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, per fatto personale.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

... l'Assessore ha chiesto l'accantonamento e io ho detto: va bene.
Giusto per stare un po' attenti a quello che succede.

PRESIDENTE

Basta, l'emendamento è accantonato.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, per fatto personale.

PRESIDENTE

Collega, basta! Continuiamo in questa maniera? Io non le ho dato la parola.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Ma io gliela sto chiedendo.

PRESIDENTE

Allora sospendiamo la seduta per cinque minuti.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Bene, sospendiamo la seduta per cinque minuti.

PRESIDENTE

La seduta è sospesa. Riprendiamo alle ore 16.30.
La Seduta è sospesa alle ore 16.24
La Seduta riprende alle ore 16.30

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo i lavori d'Aula.
Collega Montanariello, vuole intervenire? Altrimenti passiamo all'emendamento successivo.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sì, Presidente, vorrei intervenire. Però, se vede, c'è un po'...

PRESIDENTE

Guardi, è il suo Capogruppo.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Intervengo, Presidente, però credo che questo non sia un clima d'Aula. Poi, valuti lei.
Colleghi, vi stanno richiamando all'ordine.

PRESIDENTE

Colleghi Possamai e Lorenzoni, per cortesia.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, molto velocemente. La ringrazio per avermi dato la parola.
Vorrei dire al collega Soranzo, che si preoccupa tanto di quello che fanno gli altri, che si dovrebbe preoccupare più lui, visto che sono il primo partito di questa Regione e sono due giorni che sono imbavagliati come le tre scimmiette che, innanzi ai problemi del Veneto, non vedono, non sentono e non parlano...

PRESIDENTE

Collega Montanariello, guardi...

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Chiudo dicendo che ieri hanno addirittura accettato, su una lungimirante proposta dell'assessore Calzavara, il quarto mandato del presidente Zaia, senza dire niente. L'hanno accettato ieri quando l'assessore Calzavara ha lanciato il quarto mandato del presidente Zaia...

PRESIDENTE

Grazie, collega Montanariello. Non c'entra niente con il fatto personale.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Colleghi, vi hanno imbavagliato!

PRESIDENTE

Basta, collega. Basta!

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sveglia! Fratelli d'Italia, sveglia!

PRESIDENTE

Collega Montanariello, basta!

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Smettete di obbedire! Fate il vostro lavoro!

PRESIDENTE

Non possiamo togliere la parola ai colleghi, purtroppo.
Emendamento n. A0105, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 9, Programma 09.06, pagina 150, modificativo, che prevede:
A pagina 150, alla fine del paragrafo, dopo la parola "sperimentazione" è aggiunto il seguente capoverso:
"Si intende altresì promuovere un percorso di valorizzazione di tale risorsa tramite studi, ricerche e applicazioni di sistemi a ciclo chiuso dell'acqua. Sarà importante e strategica l'azione per promuovere una depurazione a monte, dove il ciclo dell'acqua nelle attività produttive risulterebbe ancor più facilmente depurabile e permetterebbe alle aziende di raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale. Inoltre, un carico minore degli inquinanti nei sistemi di gestione dell'acqua nel pubblico permette una facile depurazione e riutilizzo dell'acqua nei settori agricoli. Il ciclo chiuso sarà un asset strategico e innovativo nella tutela e prevenzione dell'ambiente e delle fonti idropotabili, riducendo i costi di purificazione e gli interventi di bonifica pubblici, con importanti precipitati in termini di risparmio e riduzione dell'uso dell'acqua, in linea con i cambiamenti climatici ben percepiti nella nostra regione. Sempre nell'ottica del risparmio idrico, la Regione intende ridurre il prelievo in falda per tutelare il nostro patrimonio e la sua qualità, rimettendo a disposizione dell'agricoltura una fonte preziosa e dare la possibilità ai settori industriali di ridurre l'impatto ambientale, migliorandone la depurazione a valle".
Conseguentemente, all'elenco dei risultati attesi è aggiunto il seguente punto:
"3 - attivare studi e ricerche sul ciclo chiuso".
Chiedo al Segretario generale di farmi la cortesia di venire in Aula. Grazie.
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Ai pochi colleghi rimasti in Aula volevo raccontare un emendamento che è attualissimo, perché riguarda il tema della siccità, il tema della riduzione del prelievo e il tema della protezione delle acque superficiali e di falda da una contaminazione che purtroppo molto spesso accade a causa degli scarichi industriali.
Per questo motivo io propongo una soluzione, alla luce delle brutte esperienze che abbiamo avuto in tante parti del Veneto, ma penso a una in particolar modo, quella del Fratta-Gorzone, un fiume che è completamente compromesso a causa dello scarico industriale non sufficientemente gestito adeguatamente per garantire la qualità delle acque. A questo punto propongo, come sempre ogni anno, l'intervento della Regione per accelerare l'operazione per il ciclo chiuso all'interno delle imprese, ciclo chiuso che consente di risparmiare acqua, riutilizzare quella che si è gestita nel processo produttivo a seguito di una depurazione fatta in loco, con una riduzione di costi, anche testimoniata da alcune imprese del Veneto che l'hanno scelta, e non soltanto, e una strategia, quindi, di difesa di ambiente, acqua e salute, oltre che della qualità delle produzioni alimentari.
Oggi mi è stato detto che questo emendamento non è pertinente, cioè non è della Regione del Veneto il compito di fare questa attività di valorizzazione della risorsa acqua e degli obiettivi e dell'applicazione dei sistemi di ciclo chiuso attraverso interventi di approfondimento scientifico, di studi e di collaborazioni per poter attivare questo tipo di iniziative all'interno di alcuni distretti industriali o di alcune realtà particolarmente soggette a contaminazioni. Allora, io rispondo così: se non è competenza della Regione del Veneto iniziare questa strategia e dare gambe alla ricerca e all'applicazione in Veneto per la tutela dell'acqua, allora perché si inserisce all'interno delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza un intero capitolo per creare un acquedotto specifico per il settore conciario e operazioni per mitigare la loro attività produttiva? Perché lì c'è la possibilità e c'è la competenza della Regione o dell'utilizzo delle risorse pubbliche, comprese quelle nazionali ed europee, per sistemare i problemi di un settore che ha compromesso l'acqua del nostro territorio? Perché parallelamente, invece, si interviene per andare a sistemare le contaminazioni che alcuni settori hanno fatto nel Veneto con risorse pubbliche e senza richiedere un grande sforzo da parte di chi le ha effettuate? Perché continuiamo a pagare i danni sanitari o alle coltivazioni, o addirittura fermiamo interi settori perché manca acqua senza intervenire a monte? Quindi, paghiamo risorse pubbliche, diamo dei contributi per far resistere, per esempio il settore dell'agricoltura alla siccità o alle grandi emergenze, ma non interveniamo a monte di questo problema nel risparmio idrico e nella protezione dell'acqua? Allora, si usano due pesi e due misure.
Io riferisco e continuo a ribadire che il tema del ciclo chiuso e del risparmio idrico all'interno delle imprese è anche una responsabilità pubblica e che, se paghiamo per sistemare i problemi che questi comparti creano in termini di sfruttamento di acqua e di inquinamento di acqua e, di conseguenza, dei danni alla salute e alle coltivazioni, allora possiamo investire qualche cosa, risparmiando da lì, nell'attività di prevenzione. Perché Fratta-Gorzone non può più continuare ad utilizzare le risorse dell'agricoltura per riuscire a sopravvivere e nemmeno rientrare negli standard di qualità delle acque. Perché non possiamo continuare a far pagare ai cittadini i danni sanitari o i danni economici che derivano dalla siccità perché altri non si stanno evolvendo in un principio di riuso dell'acqua. La strategia viene utilizzata in interi distretti, penso al distretto di Prato...

PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Dicevo, questa strategia viene utilizzata in interi distretti, per esempio nel distretto di Prato, dove un intero settore tessile ha pagato di tasca propria un processo a ciclo chiuso, senza chiedere l'intervento della Regione. Ed è vero, quindi. È possibile che le imprese lo facciano. Ma se in Veneto continuano a dire di no e non l'hanno ancora fatto, la Regione del Veneto almeno una spinta la deve dare. È inutile, sennò, fare piani di tutela delle acque, o approvare norme, o fare bei progetti scientifici per cercare di mitigare la qualità delle acque, se non si interviene a monte, e in questo caso nella gestione degli scarichi industriali, facendo riutilizzare l'acqua e depurandola all'interno delle imprese.
Ribadisco, questo è tutto guadagnato, perché così non c'è neanche bisogno di prevedere scarichi, come quello, per esempio, del consorzio ARiCA o altre tipologie di scarichi in corsi di acqua superficiale. Riutilizzare e gestire a monte è la strategia per evitare contaminazioni e per evitare ancora emungimenti da una falda, che è sempre in diminuzione, non più trenta centimetri all'anno, un metro all'anno. Questo è il dato che abbiamo in Veneto ed è un dato che la tecnologia ci consente di andare a risolvere. Magari non in maniera definitiva? Sì, è vero. La siccità continuerà e ci sarà sempre. Però, è evidente che, se non applichiamo questa strategia ora e se la Regione del Veneto non ci crede, è davvero una grande mancanza da un punto di vista strategico e di visione politica.
La crisi climatica non arretrerà, la siccità non arretrerà, però potremmo arretrare lo sfruttamento dell'acqua e la dispersione dell'acqua delle nostre falde o la contaminazione dei nostri fiumi.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0105, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0320, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 151, riga 12, aggiuntivo, che prevede:
A pag. 151, Missione 09, Programma 09.07 "Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli comuni", alla riga 12 della pagina, dopo le parole "attraverso incentivi finanziari che possano garantire i servizi essenziali alla popolazione", "a partire da quelli socio-sanitari ed educativi,".
Metto in votazione l'emendamento n. A0320, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0106, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Programma 09.07 Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli comuni, pagina 191, modificativo, che prevede:
A pagina 151, alla fine del secondo capoverso, dopo la parola "inutilizzata" è inserito il seguente periodo: "; le menzionate politiche di sostegno saranno attivate anche ricorrendo al sostegno alla costituzione di cooperative di comunità".
Conseguentemente, al punto 1 dei Risultati attesi, dopo la parola "popolazione" sono aggiunte le seguenti parole: "anche attraverso il sostegno alla costituzione di cooperative di comunità".
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Solo per mettere agli atti che questo emendamento riguarda il tema dell'impresa di cooperativa di comunità. Giusto per dare un'anticipazione, visto che sarà un tema che affronteremo anche nelle Commissioni competenti dato che ho presentato un progetto di legge al riguardo, è relativo alla possibilità di riconoscere, da parte della Regione del Veneto, la strategicità di questo tipo di cooperativa, che si sviluppa in particolar modo per rispondere alle esigenze delle aree montane o rurali e dei luoghi dove vi è un rischio di abbandono o un rischio di impoverimento da un punto di vista lavorativo.
Questa è una strategia per coinvolgere i cittadini a fare attività di impresa e a creare professioni, oltre che, ovviamente, opportunità economiche.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Metto in votazione l'emendamento n. A0106, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0107, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Programma 09.08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento, pagina 151, modificativo, che prevede:
A pagina 151, alla fine del secondo capoverso, dopo la parola "aria" è inserito il seguente periodo: "In questo contesto, saranno altresì oggetto di valutazione progetti di ricostruzione e valorizzazione delle zone umide attraverso l'impiantazione di piante briofite, quali i muschi, e stante la capacità di tali specie – come verificata dai risultati del progetto Moss Tree, finanziato dall'UE – di assorbire anidride carbonica.".
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che intende tutelare, in particolar modo per gli obiettivi riferiti alla qualità dell'aria, le zone umide attraverso l'impiantazione di piante briofite, quali i muschi, e stante la capacità di tali specie di assorbire anidride carbonica. Mi è stato riferito che questo emendamento riguarderebbe il cambiamento climatico e non l'aria, ed è il motivo per cui viene respinto. In realtà, l'utilizzo di piante che assorbono anidride carbonica lo vado a congiungere direttamente con un obiettivo di qualità dell'aria e di qualità anche degli indicatori che ci sono all'interno della nostra Regione. Ovvio, avrebbe anche un'efficacia e un'efficienza in termini di riduzione del cambiamento climatico, se ci impegnassimo davvero a ridurre il nostro impatto e a ridurre, quindi, l'aumento delle temperature.
Mi sembrava che fosse una cosa interessante, evidentemente a quanto pare per voi non lo è.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0107, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0264, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 09, Programma 09.08, pagina 152, riga 12-27, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "certificazione ambientale." aggiungere le seguenti parole:
"Si aumenteranno i controlli delle emissioni in atmosfera con particolare riferimento a quelli industriali, compresi gli impianti di produzione di energia a biomasse e biogas e si monitorerà più frequentemente la qualità dell'aria dei siti interessati.".
Conseguentemente tra i "Risultati attesi" dopo il punto 2 - è aggiunto il seguente punto:
2bis "- Ridurre le emissioni che non rispettano i parametri di legge e le immissioni dovute a combustioni non autorizzate".
Metto in votazione l'emendamento n. A0264, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0056, presentato dalla consigliera Baldin, Programma 09.09, Politica regionale unitaria per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e l'ambiente, comma 1, pagina 152, riga 4, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "da ARPAV" sono aggiunte le seguenti parole: "vista l'importanza strategica per le politiche ambientali e di controllo rivestite da quest'ultima, è fondamentale rafforzarne la struttura invertendo l'attuale tendenza per cui il personale e le competenze a disposizione dell'Agenzia sono sempre più ridotti".
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Lo leggo, così lo abbiamo tutti chiaro: "Dopo le parole "da ARPAV" sono aggiunte le seguenti parole: "vista l'importanza strategica per le politiche ambientali e di controllo rivestite da quest'ultima, è fondamentale rafforzarne la struttura invertendo l'attuale tendenza per cui il personale e le competenze a disposizione dell'Agenzia sono sempre più ridotti".
Sappiamo tutti che ARPAV è sempre più importante per le politiche ambientali e di controllo del territorio, quindi credo sia fondamentale rafforzarne la struttura, sapendo che negli ultimi tempi, per quanto riguarda il personale a disposizione dell'Agenzia, si è un po' nicchiato da parte di questa Regione. Quindi, chiedo il voto favorevole a questo emendamento.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Metto in votazione l'emendamento n. A0056, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Colleghi, sospendiamo i lavori d'Aula fino alle ore 17.00 per permettere il ricambio d'aria e anche alla Commissione di dare il parere su alcuni emendamenti.
La Seduta è sospesa alle ore 16.44
La Seduta riprende alle ore 17.13
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo tutti riprendiamo i lavori. Grazie.
Siamo al fascicolo n. 3, Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità".
La Vicepresidente è pronta.
Emendamento n. A0321, di pagina 194, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 154, riga 36, aggiuntivo, che prevede:
A p. 154, Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", alla riga 36 della pagina, dopo le parole "verranno valutate le rilevanti implicazioni che questo comporterà sulle infrastrutture viarie stradali, tenuto conto in particolare del traffico merci" aggiungere le parole "oltre che la reale sostenibilità economica dell'opera da parte del bilancio regionale, prevedendo eventuali azioni correttive all'attuale contratto di concessione".
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento ha l'obiettivo, sul tema "Trasporti e diritto alla mobilità", di aggiungere le parole "oltre che la reale sostenibilità economica dell'opera da parte del bilancio regionale, prevedendo eventuali azioni correttive all'attuale contratto di concessione".
Sappiamo che, per quanto riguarda il contratto di concessione su alcune opere, e abbiamo visto indebitare la nostra Regione in maniera importante, il tema è come noi abbiamo negoziato i contratti di concessione, capire se anche le mutate condizioni economiche ci permettano di andare a lavorare su azioni correttive. Provare a farlo è, io credo, un punto politico da mettere in un documento di programmazione come questo.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0321. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0204, di pagina 195, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 10, pagina 155, riga 20, soppressivo, che prevede:
Dopo le parole "garantire i servizi" eliminare la parola "minimi".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0204. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0205, di pagina 196, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 10, pagina 155, riga 20, aggiuntivo, che prevede:
Alla riga 20 di pag. 155 dopo le parole: "garantendo i servizi minimi" sono aggiunte le seguenti parole: ", sviluppando i servizi di collegamento tra i territori e gli ospedali Hub".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0205. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0057, di pagina 197, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 10, Trasporti e diritto alla mobilità, comma 3, pagina 155, riga 21, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'ammodernamento della flotta' sono aggiunte le parole 'in particolare finanziando l'acquisto di imbarcazioni dotate di servizi igienici funzionanti, accessibili anche a persone con disabilità, per le lunghe percorrenze tra Venezia e le isole'.
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Mi rivolgo all'Assessore. Questo è un tema molto sentito da parte di chi usufruisce, ad esempio, dei vaporetti. Riferisco semplicemente fatti avvenuti e che costantemente avvengono. All'interno dei vaporetti in molti casi si è evidenziato come non esistano dei servizi igienici funzionanti e anche accessibili. Parliamo di persone che ne hanno necessità e che, magari, purtroppo, sono in carrozzina, hanno una disabilità, e non possono accedere ai bagni all'interno dei vaporetti.
Pensiamo semplicemente a una persona che dall'isola di Pellestrina deve arrivare a Venezia. Sappiamo che si tratta di un viaggio molto lungo. Una persona con disabilità ha anche delle necessità particolari. Sarebbe il caso, quindi, dal mio punto di vista, sperando di fare una buona azione per le persone con disabilità, finanziare, da parte della Regione, imbarcazioni dotate di servizi igienici funzionanti e ‒ si precisa ‒ anche accessibili per persone con disabilità per le lunghe percorrenze tra Venezia e le isole.
Spero nella vostra comprensione e sensibilità al tema. Grazie.

PRESIDENTE

Le ultime parole non so se sortiscano grandi effetti. Infatti, non ho visto scatti di sensibilità apparire dall'occhiale del relatore.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0057. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0206, di pagina 198, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 10, pagina 155, riga 30, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "in ambito urbano" aggiungere le seguenti parole "coordinandole tra loro,".
Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, ci sono tanti emendamenti su questa Missione. Intervengo, in occasione di questo, per spiegare in un solo intervento in cosa consiste questa manovra emendativa che insieme alla collega abbiamo fatto.
Assessore, partiamo dall'emendamento che avete appena bocciato: voi dite "garantire i servizi" e noi volevamo aggiungere "minimi". La Regione Veneto è vero che deve garantire i servizi, ma è anche giusto che dica quali sono i servizi, quindi quali sono i servizi minimi.
Si parla di trasporto pubblico. Tornare dal lavoro e trovare un bus dopo mezz'ora non è come trovarlo dopo due ore. Abbiamo fatto una manovra emendativa, Assessore, che comincia con il dire che bisogna iniziare una volta per tutte in questa Regione, in coerenza con quello che avete fatto voi nel Piano socio-sanitario, accentrando alcuni servizi negli ospedali hub... Al netto che sia discutibile, Assessore, accentrare dei servizi negli ospedali, ognuno ha la propria visione, la fase 2 serve a dire ai cittadini che devono recarsi lì in che modo possono arrivarci.
Pensiamo al caso di un cittadino che viene dall'Asta della Romea e che deve andare a fare una dialisi a Mestre. È impensabile, assessore De Berti, che in una regione come la nostra non ci siano dei vettori per i principali poli ospedalieri, dei bus che colleghino quei territori che non hanno gli ospedali con gli ospedali. Il famoso bus che può fare l'Asta della Romea nei confronti dell'ospedale Dell'Angelo.
Abbiamo chiesto di coordinare il trasporto tra loro, come si legge in questo emendamento (dopo le parole "in ambito urbano" aggiungere le parole "coordinandole tra loro,"). Assessore, noi crediamo che, al netto dei soldi che piangiamo sempre e che diciamo di non avere, dobbiamo ricordarci ‒ perché la politica non fa geometria ‒ che le aziende di trasporto, anche in questo giro, ci hanno bacchettato ricordandoci che siamo la penultima Regione in Italia in contribuzione propria. La favola del federalismo e dell'autonomia non regge. Quelli che mettono i soldi non hanno l'autonomia. Ricordiamoci, Assessore, che gli ultimi dati dicono che il 76% di studenti e lavoratori si recano nei luoghi con il proprio mezzo. Sta perdendo di attrattività il servizio pubblico, per ovvi motivi. Quando non hai la garanzia di andare o tornare con cadenzialità, è chiaro che ti attrezzi. Non puoi passare la tua giornata fuori casa.
Noi crediamo, Assessore, che se quel famoso progetto di legge che il consigliere Luca Zaia ha proposto di fare al presidente Luca Zaia, con una legge delega che non esiste, arrivasse una volta per tutte, lavorando insieme, ci sarebbero gli elementi per recuperare le risorse a costo zero. Lei mi dirà che sono un pazzo. No. Se le dicessi che da Piazzale Roma il contributo finanzia tre linee di tre aziende diverse che vanno in aeroporto, forse potremmo fare il ragionamento che ne finanziamo solo una che va all'aeroporto e con i chilometri che recuperiamo dalle altre due, probabilmente, finanziamo un servizio per l'Asta della Romea all'ospedale Dell'Angelo, almeno due corse la mattina e due corse il pomeriggio, che non vuol dire ogni mezz'ora, quando uno deve andare lì.
Noi crediamo, Assessore, che il trasporto pubblico abbia bisogno intanto di capire che garantire i servizi non vuol dire garantire i servizi, punto. I servizi minimi. Inoltre, Assessore, la grande partita veneziana nasce da quell'incapacità delle Amministrazioni veneziane ‒ maggiormente questa, che supera le altre sotto l'aspetto politico ‒ di decidere quali sono i servizi minimi di una città.
Assessore, forse, come dice lei, le do ragione, complice un po' di benessere accentuato in quella città sotto gli aspetti trasportistici, ma non si è mai capito qual è il servizio minimo per il cittadino.
Questo cosa vuol dire, cari colleghi? Che se arrivano i turisti, tu hai il bus e il vaporetto per andare a casa. Se non arrivano i turisti e non ci sono i servizi minimi, tu, che sei un panettiere, devi alzarti e abiti su un'isola, per andare a fare il pane aspetti tre ore di notte una barca. Bisognerebbe individuare, Assessore, riportando la competenza a noi come Regione, non agli Enti di bacino, quali sono i servizi minimi. Una volta per tutte: siccome il diritto alla mobilità è sancito dalla Costituzione, non ci può ogni volta essere l'amministratore dell'azienda di turno che ti dice che non è scritto con quale cadenza. Bisogna dire una volta per tutte quali sono i servizi minimi: se il diritto alla mobilità significa che io finisco di lavorare e dopo mezz'ora ho il mezzo o se finisco di lavorare e trovarlo dopo quattro ore va bene lo stesso. Coordinarli tra loro, ripeto, credo sia fondamentale.
E poi, mettere in rete anche tutto un sistema di intermodalità del servizio. Due segmenti di trasporto che creano intermodalità tra loro diventano così produttivi che generano un risparmio, generano ottimizzazione. Noi crediamo che questa ottimizzazione possa anche dare un valore molto positivo ai cittadini andando a recuperare gli accavallamenti di linea che ci sono. Tanto per capirci: recuperando solo gli accavallamenti di linea recupereremmo un tesoretto ‒ in termini di soldi, che sono quelli che lo Stato ci dà e già noi oggi diamo alle aziende di trasporto ‒ da investire in quei servizi che mancano.
Chiudo, Assessore. Io ho presentato tutta la manovra emendativa con questo articolo. È inutile, assessore De Berti, intervenire articolo per articolo. Dopo, magari, c'è anche una parcellizzazione del dibattito e chi ci segue non capisce. Assessore, ci sono dei punti cardine che io credo vadano presi in mano con il nostro coordinamento. Ci sono Enti di bacino più o meno competenti – quello di Venezia non gode della mia stima, ma succede – dove una volta per tutte bisogna dire quali sono i servizi minimi, decidere che dove abbiamo messo l'aggregazione di servizi sanitari bisogna anche portare dei cittadini negli ospedali quando sono costretti a recarsi fuori casa, evitare gli accavallamenti di linea e una volta per tutte pensare che, se proprio abbiamo questa passione nella Regione Veneto di non voler finanziare con i nostri soldi il trasporto pubblico – e non diamo, vi prego, la colpa all'autonomia, perché chi lo finanzia non ha l'autonomia; lo fanno Regioni di destra, come la Lombardia – almeno, Assessore, recuperiamo quegli accavallamenti che ci sono.
Assessore, concludo facendole una richiesta da letterina di Natale. So che non mi sono comportato bene e che forse Babbo Natale non mi lascerà niente sotto l'albero. Dite al consigliere Luca Zaia – credo che ieri fosse impegnato a Roma per la presentazione di un libro; stasera mi dicono che è a San Donà a presentare un libro – che porti quel progetto di legge che lui, da Consigliere, ha voluto delegare a sé stesso. Siamo d'accordo, Assessore. Non abbiamo mica detto che non siamo d'accordo. Ci lavoreremo su con idee diverse.
Lei che è Assessore, ricordi a questo Consigliere che ha scritto questo progetto di legge, che si chiama Luca Zaia, di ricordare al suo Presidente, al capo della Giunta, che si chiama sempre Luca Zaia (quindi se lo ricordino tra loro), che è inutile presentare la riorganizzazione della governance e scrivere nel progetto di legge "entro 12 mesi". Il 6 ottobre abbiamo fatto due anni. Non so se stia dormendo, politicamente, il presidente o il consigliere Zaia. Magari si conoscono. Si parlino tra loro.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0206. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0058, di pagina 199, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 10, Trasporti e diritto alla mobilità, comma 4, pagina 155, riga 32, modificativo, che prevede:
Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente comma:
'Con particolare riferimento alla Città di Chioggia, nell'ottica di migliorare il servizio di TPL, saranno poste in essere azioni volte ad efficientare il trasporto su gomma, ferro e acqua sulle direttrici Chioggia-Venezia e Chioggia-Padova. Un tanto per rendere più agevole il pendolarismo lavorativo da e verso la città lagunare e un tanto, non meno importante, per consentire spostamenti a fini turistici che non siano necessariamente (come accade ora) vincolati all'utilizzo di mezzi privati'.
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che ripropongo da alcuni anni. Fa particolare riferimento alla città di Chioggia, ma non può essere etichettato come un emendamento localistico. Ormai è il settimo Comune del Veneto. Ci sono migliaia e migliaia di lavoratori che dalla città di Chioggia raggiungono Padova e Venezia ogni giorno.
In assenza di idonee vie di trasporto su gomma, ferro e acqua, per quanto riguarda le direttrici Chioggia-Venezia e Chioggia-Padova, si chiede a questa Giunta di inserire, all'interno di questo DEFR, proprio una serie di azioni volte a efficientare questo tipo di trasporto, un tanto per rendere più agevole il pendolarismo lavorativo da e verso la città lagunare e un tanto, non meno importante, per consentire spostamenti a fini turistici che non siano necessariamente (come accade ora) vincolati all'utilizzo di mezzi privati.
Sapete che non abbiamo una linea ferroviaria. Anzi, c'è una linea ferroviaria, ma arriva solamente alla città di Rovigo. È necessario portare attenzione, da parte della Regione, anche in quelle parti di territorio dove l'attenzione viene un po' meno, quindi dare la possibilità ai cittadini di spostarsi verso il Comune capoluogo e la città di Padova con mezzi pubblici, visto che tutti paghiamo le tasse alla stessa maniera, senza utilizzare il mezzo privato, come tocca fare oggi a tanti cittadini.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0058. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0059, di pagina 200, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 10, Trasporti e diritto alla mobilità, pagina 155, riga 32, modificativo, che prevede:
Dopo l'ultimo comma, prima del paragrafo 'GLI OBIETTIVI REGIONALI' è aggiunto il seguente comma:
'Al fine di migliorare il servizio offerto ai cittadini, di garantire un effettivo diritto alla mobilità e di incentivare il ricorso al trasporto pubblico locale e ferroviario, oltre che l'intermodalità, si mira ad introdurre il biglietto unico regionale dei trasporti, inteso quale sistema unico di tariffazione'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0059. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0060, di pagina 201, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 10, Trasporti e diritto alla mobilità, ultimo comma, pagina 155, riga 32, modificativo, che prevede:
Dopo l'ultimo comma, prima della tabella 'Gli obiettivi regionali' è aggiunto il seguente comma:
'andrà recuperato il progetto del Sistema Metropolitano Ferroviario Regionale SMFR per consentire un efficace collegamento tra tutti i centri regionali sostenendo ecologia ed efficienza insieme'.
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Anche questo emendamento è collegato al territorio, non solo a livello locale, ma anche a livello regionale. Si parla di SFMR, quel progetto tanto voluto e tanto caro alla Regione del Veneto di qualche anno fa, ormai più di dieci anni fa, che improvvisamente è scomparso, è stato dimenticato in un cassetto.
Visto che se ne è riparlato di recente e anche Confindustria ne ha esaltato le potenzialità, sarebbe il caso di inserirlo all'interno di questo Documento programmatico di economia e finanza regionale, ricordando che da parte della maggioranza c'è stata una presa di posizione contraria all'opera perché ‒ si dice ‒ costosa. Evidentemente è costosa, però io penso che, anche utilizzando i fondi che sono arrivati dall'Europa (stiamo parlando di PNRR), si sarebbe potuto mettere in campo qualcosa. Non dico finire completamente la linea, l'SFMR, ma qualcosa si poteva fare, Assessore.
Mi spiace che vi sia da parte vostra una contrarietà su progetti che farebbero ripartire il Veneto, farebbero ritornare il Veneto quella locomotiva del nord-est, che sembra un po' un in ritardo negli ultimi tempi. Abbiamo una linea che, dal punto di vista ferroviario, per quanto riguarda i tempi di percorrenza e l'efficienza, fa acqua da tutte le parti. Parlo soprattutto della Rovigo-Chioggia e della Rovigo-Verona, una delle linee più disastrate d'Italia, come certificano i dati. Parliamo di dati concreti e non di fantasie.
Questo progetto poteva effettivamente mettere in collegamento le città con il resto della periferia e rendere il Veneto più efficiente e più competitivo e i cittadini più felici.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Solo per sostenere l'emendamento della collega Baldin. L'SFMR, in realtà, è un sistema ‒ come dice l'Assessore ‒ che realmente può creare valore per la nostra regione. Pensare il Veneto come una grande metropoli è veramente uno scatto dal punto di vista delle opportunità, della capacità di tenere la popolazione sul territorio. A Padova siamo sommersi di studenti che non sanno dove trovare alloggio. Non possono stare a Schio o a Montebelluna e venire a studiare a Padova, perché oggettivamente il trasporto è impegnativo dal punto di vista del tempo e costoso.
Avere un sistema metropolitano ferroviario consente veramente di poter vivere, poter lavorare un po' dappertutto nella regione, evitando lo spopolamento dei borghi, creando realmente un sistema metropolitano.
Questa, secondo me, è veramente una dimensione della nostra regione che va recuperata.
Metterlo all'interno del Documento di economia e finanza della Regione significa riportarlo al centro. Certo, poi bisognerà finanziarlo, però quel sistema cadenzato, che è stato sviluppato nei primi anni del secolo, che aveva e ha tuttora una logica, anzi ‒ direi ‒ a maggior ragione oggi ha una logica, in una prospettiva di mobilità sostenibile, che sempre più va verso la mobilità come servizio e non più con il mezzo di proprietà nella mobilità, che vede proprio nel trasporto ferroviario il perno, il fulcro dello sviluppo dei sistemi di trasporto, credo sia un investimento che merita tutta l'attenzione.
Chiedo all'assessore De Berti, che è presente, se condivide la centralità di questo tipo di investimento, se condivide la centralità di questo sistema, di questa prospettiva, di questa dimensione, direi, del nostro trasporto regionale, di incoraggiare questo emendamento.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0060. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0207, di pagina 202, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 10, pagina 155, ultima riga, aggiuntivo, che prevede:
All'obiettivo strategico "Efficientare le reti, le infrastrutture e la mobilità" aggiungere il seguente obiettivo operativo prioritario "Assicurare un maggior coordinamento dei soggetti gestori della rete di trasporto pubblico locale."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0207. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Collega Rizzotto, prego.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Chiedo scusa, Presidente. Vorrei segnalare, affinché resti a verbale, che nella votazione precedente sono uscita per sbaglio, ma il mio voto era contrario.

PRESIDENTE

Non era in Aula?

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

No, sono uscita dal sistema. Non ho fatto in tempo a votare. Il mio voto era contrario.

PRESIDENTE

Perfetto. Mettiamo a verbale che sull'emendamento n. A0207 la collega Rizzotto ha espresso voto contrario.
Emendamento n. A0209 presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 10, Programma 01, pagina 156, riga 13, aggiuntivo, che prevede:
All'obiettivo strategico "Aumentare i servizi ai cittadini" aggiungere il seguente obiettivo operativo prioritario "Aumentare l'offerta di trasporto TPL ai cittadini."
Metto in votazione l'emendamento n. A0209. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0210, di pagina 204, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, Missine 10, pagina 156, riga 13, aggiuntivo, che prevede:
Tra gli Obiettivi operativi prioritari dell'Obiettivo strategico "Aumentare i servizi ai cittadini" inserire il seguente obiettivo:
"- Promuovere la realizzazione di collegamenti tra i territori e le strutture sanitarie."
Metto in votazione l'emendamento n. A0210. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0211 presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 10, Programma 01, pagina 156, riga 1, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "valorizzare al massimo il trasporto ferroviario", aggiungere le seguenti parole "con la massima omogeneità e capillarità in tutto il territorio regionale veneto".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0211. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0208 presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 10, Programma 01, pagina 156, riga 3, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "aeroporto Marco Polo di Venezia" aggiungere le seguenti parole "e prolungando la rete ferroviaria da Chioggia fino a Venezia."
Metto in votazione l'emendamento n. A0208. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0350, di pagina 206-bis, presentato dal consigliere Possamai Giacomo, Missione 10, Programma 01, pagina 156, riga 4, che prevede:
Alla riga 4 del Programma 10.01 "Trasporto ferroviario" di pag. 186 le parole: "si darà impulso anche ad un approfondimento tecnico relativo al" sono sostituite dalle parole: "si avvierà il percorso per la realizzazione del".
Non vedo il proponente.
Prego, assessore De Berti.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Presidente, parliamo dell'emendamento n. A0350, giusto?

PRESIDENTE

Sì.

Ass.ra Elisa DE BERTI

È accoglibile con una modifica. Posto che l'emendamento parla di...

PRESIDENTE

Non c'è il proponente. Accantoniamo l'emendamento n. A0350.
Emendamento n. A0322, di pagina 207, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 156, riga 15, aggiuntivo, che prevede:
A p. 156, Missione 10, Programma 10.01 "Trasporto ferroviario", alla riga 15 del Programma, dopo le parole "anche pensando a forme innovative di mobilità sostenibile" aggiungere le parole "e alla loro completa elettrificazione".
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
È un emendamento che parla di linee che soffrono di uno stato di abbandono importante. Ricordiamo cosa significa avere poche corse, mezzi obsoleti, ritardi e abbandono di piccole stazioni. Penso, ad esempio, alla condizione ‒ conosciuta da molti ‒ della linea ferroviaria Rovigo-Verona, che, tra l'altro, rapporti recenti hanno definito come una delle dieci peggiori linee italiane. Ricordiamo anche la Chioggia-Rovigo, che è in forte sofferenza, tanto che proprio in questo momento diverse corse vengono sostituite dagli autobus.
È un emendamento che anche l'anno scorso avevamo discusso. Servono delle risorse, ovviamente, ma è anche vero che queste risorse possono essere trovate in fondi europei o potevano essere definite nelle famose schede PNRR. A questo, è legato anche il tema del servizio metropolitano regionale di cui parlavamo prima.
La prospettiva di questo emendamento è semplicemente di arrivare alla loro completa elettrificazione. Parliamo di due linee e anche di altre che in questo momento hanno questo importante problema.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0322. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0212 presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 10, Programma 01, pagina 156, riga 15, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "di mobilità sostenibile", aggiungere le seguenti parole "al fine di ridurre il più possibile il trasporto su gomma."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0212. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0213, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 01, pagina 157, riga 2, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "e non sovrapporlo", aggiungere le seguenti parole "o sostituirlo".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0213. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Collega Possamai, quando serve in questi giorni non c'è mai.
Recuperiamo il n. A0350 perché volevamo votare a favore, ma non essendo presente facevamo fatica.
L'Assessore voleva proporre una modifica, quindi è meglio sentire prima l'Assessore e poi lei mi dice, facendo l'intervento, cosa intende fare.
Prego.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Grazie, Presidente.
L'emendamento è accoglibile. Posto che non è a pagina 186, ma immagino sia a pagina 156. Lo dico per chi poi dovrà intervenire.
Proponete di sostituire "si darà impulso anche ad un approfondimento tecnico relativo al" – si parla del collegamento ferroviario all'aeroporto di Verona e al Lago di Garda – con le parole "si avvierà il percorso per la realizzazione del".
Siccome prima della realizzazione c'è una fase di progettazione, propongo di sostituire, ed è effettivamente più chiaro con "si avvierà il percorso per la progettazione e realizzazione del", eccetera.

PRESIDENTE

Prego, collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Ringrazio e mi scuso per prima.
Accolgo naturalmente la proposta dell'Assessore.
Il senso dell'emendamento era dare più forza a quel passaggio, dare l'idea che ci sia un'intenzione forte e reale da parte della Regione sul collegamento, in questo caso, tra la stazione e l'aeroporto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Viene accolta la proposta di modifica.
Metto in votazione l'emendamento n. A0350 modificato come detto dall'Assessore, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0128, pagina 210, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Possamai Giacomo, Missione 10, programma 01, pagina 157, riga 3, che prevede:
Alla riga 3 di pagina 157 dopo le parole "capillarità servizi" inserire le seguenti parole: "Così come risulta necessario portare a compimento la progettazione e la realizzazione di tutti gli interventi relativi al progetto del Sistema Metropolitano (SFMR)."
Prego, Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Su questo, immagino, che ci sia, invece, il parere contrario, nel senso che è quello sull'SFMR, però, siccome, come sapete, è un tema a cui teniamo in maniera particolare, perché la riteniamo davvero un'opportunità e un'occasione per dotare il Veneto di un servizio metropolitano di superficie, noi lo riproponiamo convinti che quella sarebbe la strada. So che la Vicepresidente ha un punto di vista diverso, ma restiamo convinti che questa sarebbe, invece, una strategia da perseguire con forza nel nostro Veneto.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0128. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0215, pagina 211, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 01, pagina 157, riga 11, aggiuntivo, che prevede:
Tra i Risultati attesi, al punto 2, dopo le parole "aeroporto Marco Polo di Venezia" aggiungere le parole "ed il prolungamento della rete ferroviaria di Chioggia e Venezia."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0215. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0214, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, pagina 157, riga 4, sostitutivo, che prevede:
Sostituire la parola "razionalizzazione" con la parola "riorganizzazione".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0214. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0216, pagina 213, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, pagina 157, riga 7, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "connessi alla mobilità", aggiungere le seguenti parole "e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini".
Metto in votazione l'emendamento n. A0216. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0217 viene precluso dalla votazione dell'emendamento n. A0195.
Emendamento n. A0218, pagina 211, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, pagina 157, riga 10, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "si provvederà al monitoraggio", aggiungere le seguenti parole "e alla verifica".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0218. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0323, pagina 216, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 157, riga 31, aggiuntivo, che prevede:
A p. 157, Missione 10, Programma 10.02 Trasporto pubblico locale, alla riga 31 della pagina, dopo le parole "per il rinnovo delle flotte del servizio pubblico regionale ferroviario con l'acquisto di treni a combustibile pulito per il periodo 2021-2026" aggiungere le parole "Sarà inoltre valutata l'utilità di creare, sul modello di altre regioni, una "agenzia della mobilità" dedicata ad ottimizzare la gestione dei fondi per il TPL".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0323. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0219, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, pagina 157, riga 19, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "TPL automobilistico", aggiungere la seguente parola ", acqueo".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0219. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0220, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, pagina 158, riga 3, aggiuntivo, che prevede:
AI Risultato atteso n. 1, dopo le parole "confort sui mezzi", aggiungere le seguenti "e la frequenza (offrendo un servizio anche nelle ore di morbida, per una maggiore cadenza dell'offerta di trasporto pubblico locale)."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0220. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0221, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, pagina 158, riga 5, aggiuntivo, che prevede:
AI Risultato atteso n. 2, dopo le parole "servizi di TPL" aggiungere "con regolare verifica del loro funzionamento e della loro efficienza e funzionalità."
Metto in votazione l'emendamento n. A0221. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0246, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, obiettivo 01, pagina 290, riga 7, sostitutivo, che prevede:
Le parole "Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Fondo Complementare al PNRR" sono sostituite dalle parole "Ripresa e Resilienza (PNRR), del Fondo Complementare al PNRR e risorse regionali,".
Metto in votazione l'emendamento n. A0246. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0247, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, obiettivo 01, pagina 290, riga 13, aggiuntivo, che prevede:
Negli obiettivi strategici, al primo punto, dopo la parola "efficientare le reti," aggiungere le seguenti parole "favorire l'intermodalità,".
Metto in votazione l'emendamento n. A0247. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione sul 247.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0248, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, obiettivo 01, pagina 290, riga 13, modificativo, che prevede:
Al primo punto degli Obiettivi strategici di riferimento dopo le parole: "Efficientare le reti, le infrastrutture e la mobilità" inserire le parole: ", salvaguardando l'indotto occupazionale".
Metto in votazione l'emendamento n. A0248. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0249, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, obiettivo 01, pagina 291, riga 11, aggiuntivo, che prevede:
Alle Risorse aggiuntive, dopo il punto "Risorse pubbliche da aziende di trasporto" aggiungere il seguente punto: "- Risorse regionali stanziate a bilancio".
Metto in votazione l'emendamento n. A0249. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0250, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 02, obiettivo 02, pagina 292, riga 5, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "attività di sorveglianza", aggiungere le seguenti parole "Diventa fondamentale la verifica periodica dell'utilità e funzionalità dei sistemi finanziati, cosi come la verifica della messa in strada dei mezzi acquistati con risorse pubbliche."
Metto in votazione l'emendamento n. A0250. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0251, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 10, programma 02, obiettivo 02, pagina 292, riga 7, modificativo, che prevede:
Nel primo punto degli Obiettivi strategico di riferimento dopo le parole: "Efficientare le reti, le infrastrutture e la mobilità" inserire le parole: ", salvaguardando la qualità del servizio e promuovendo un'offerta congrua alla richiesta".
Metto in votazione l'emendamento n. A0251. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0061, presentato dalla consigliera Baldin, Oggetto programma 10.03, rubrica Trasporto per vie d'acqua, comma 1, pagina 158, riga 8, modificativo, che prevede:
Dopo il comma 1 è aggiunto il seguente comma:
'In tale contesto si collocano la tutela, la valorizzazione, la realizzazione e il ripristino delle vie d'acqua (quali, ad esempio l'idrovia Venezia-Padova) che oltre ad avere un sicuro impatto sulla diminuzione del traffico su gomma possono costituire una ulteriore risorsa turistica, oltre che rappresentare un importante canale di scolo in caso di emergenza idraulica'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0061. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0222, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 03, pagina 158, riga 20, aggiuntivo, che prevede:
Al risultato atteso 2, aggiungere dopo le parole "merci per vie d'acqua", aggiungere le seguenti parole "incentivando la sinergia anche con partner privati".
Metto in votazione l'emendamento n. A0222. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0223, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, programma 04, pagina 158, riga 35, aggiuntivo, che prevede:
Dopo la parola "esistenti", aggiungere le seguenti parole "collegandoli tra loro e".
Metto in votazione l'emendamento n. A0223. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0324, pagina 229, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 159, riga 2, aggiuntivo, che prevede:
A p. 159 Missione 10, Programma 10.04 "Altre modalità di trasporto", alla riga 2 della pagina, dopo le parole "all'ammodernamento e al miglioramento dei livelli di sicurezza degli impianti esistenti" al posto delle parole "nonché alla realizzazione di nuove infrastrutture e di piste da sci, di sistemi di innevamento programmato e di attrezzature complementari ed accessorie per la gestione delle aree sciabili attrezzate, anche in vista delle Olimpiadi di Milano_Cortina 2026" inserire le parole ", programmando eventuali nuove necessità impiantistiche in accordo con le comunità locali e la sostenibilità ambientale, anche prevedendo la dismissione e rinaturalizzazione dei numerosi impianti oggi abbandonati o attivi quasi esclusivamente attraverso innevamento artificiale."
Metto in votazione l'emendamento n. A0324. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0226, pagina 230, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, Zottis, Missione 10, programma 04, pagina 159, riga 2, che prevede:
Nei Risultati attesi, aggiungere il seguente punto: "2 bis - Promuovere iniziative di sharing mobility nei Piani urbani della mobilità."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0226. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0062, pagina 231, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto programma 10.05, rubrica Viabilità e infrastrutture stradali, comma 2, pagina 159, riga 12, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'asse superstradale' è aggiunto il seguente comma:
'Vanno verificati i reali flussi di traffico alla luce di un grave rischio per i conti economici della Regione'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0062. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
È stato distribuito l'emendamento n. A0354 del correlatore. Cinque minuti per eventuali subemendamenti.
Emendamento n. A0063, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto programma 10.05, rubrica Viabilità e infrastrutture stradali, comma 3, pagina 159, riga 16, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'L. 145/2018' è aggiunto il seguente comma:
'In tale contesto si intende altresì al finanziamento della neutralizzazione o comunque del contenimento dei luoghi più critici del traffico veicolare lungo la rete stradale veneta. Tali siti vanno individuati con precisione verificando annualmente se gli interventi previsti hanno prodotto risultati attesi'.
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente. Il sistema ci mette un po'.
Questo è un emendamento che potrebbe essere stato scritto dal presidente Zaia.
In questi giorni si è discusso molto di incidenti stradali. Visti anche gli ultimi recenti tragici accadimenti, sarebbe opportuno che si inserisse questo comma. Ve lo leggo: "In tale contesto si intende altresì il finanziamento della neutralizzazione, o comunque del contenimento dei luoghi più critici del traffico veicolare lungo la rete stradale veneta. Tali siti vanno individuati con precisione, verificando annualmente se gli interventi previsti hanno prodotto i risultati attesi".
Questo è il classico nodo dei punti neri del traffico. Sono punti in cui si verificano più spesso incidenti, incidenti di tutti i tipi, anche quelli più tragici, che andrebbero mappati e tenuti sotto controllo per fare in modo che si vada a intervenire in quei punti, cosiddetti "punti neri". Hanno una casistica che porta alla ripetizione costante in alcune strade e incroci rispetto ad altri, ragion per cui per ognuno di questi punti neri dovrebbe essere elaborata una strategia di intervento per modificare le situazioni di rischio e pericolo.
Pertanto, siccome se n'è parlato in questi giorni, Assessore, proprio il presidente Zaia citava testualmente i punti neri del traffico, credo sia opportuno inserirlo all'interno di questo DEFR.

PRESIDENTE

Assessore De Berti, prego.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Posto che questo emendamento non può essere stato scritto dal presidente Zaia, perché il presidente Zaia, quando parla di punti neri, parla della legge n. 39/1991, che è altra cosa, non è possibile dare parere positivo a questo emendamento in quanto umanamente, nonostante ci siamo messi in tre, non siamo riusciti a capirne il senso. Lo rileggo: "In tale contesto si intende altresì al finanziamento della neutralizzazione o comunque del contenimento dei luoghi più critici del traffico veicolare lungo la rete stradale veneta. Tali siti vanno individuati con precisione verificando annualmente se gli interventi previsti hanno prodotto risultati attesi". Scusate, c'ho provato, ma non è comprensibile.
Il parere, quindi, è negativo.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0063, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0064, presentato dalla consigliera Baldin, Programma 10.05, Viabilità e infrastrutture strategiche, comma 3, pagina 159, riga 16, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "L. 145/2018" è aggiunto il seguente comma:
"In relazione a quanto sopra andrà convocata e resa pienamente operativa la Consulta per la Sicurezza Stradale, dotandola di risorse e strumenti adeguati".
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Spero che almeno questo emendamento possa sortire qualche effetto. Sapete che abbiamo una legge regionale, la legge n. 15/2012, che prevede, tra le altre cose, una Consulta per la sicurezza stradale con diversi enti. È stata istituita circa dieci anni fa, non si è mai riunita, forse una volta nel momento della sua costituzione, quindi con questo emendamento si chiede di prevedere di convocare e rendere pienamente operativa la Consulta per la sicurezza stradale, dotandola di risorse e strumenti adeguati.
Spero che l'Assessore sia sensibile su questo tema e mi attendo un voto favorevole.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0064, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0065, presentato dalla consigliera Baldin, Programma 10.05, Viabilità e infrastrutture strategiche, comma 2, pagina 159, riga 18, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "S.S. 309 "Romea" sono aggiunte le parole: "una vera urgenza considerato l'alto numero di incidenti anche gravi e/o mortali che si verificano su quel tratto stradale".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0065, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0224, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, Programma 05, pagina 159, riga 30, aggiuntivo, che prevede:
Dopo la parola "S.S. 309 "Romea", aggiungere la seguente frase: "attraverso un apposito tavolo data la pericolosità del contesto viario,".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0224, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0227, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Possamai Giacomo e Zanoni, Missione 10, Programma 05, pagina 159/160, riga 22, che prevede:
Alla pagina 159 Programma 10.05, riga 22 dopo le parole "viabilità regionale esistente." aggiungere le parole: "In tal senso risulta prioritario portare a termine le opere complementari e compensative del Passante di Mestre."
Conseguentemente a pagina 160, nei "Risultati attesi" aggiungere il punto:
"2bis Terminare le opere complementari e compensative del Passante di Mestre".
Metto in votazione l'emendamento n. A0227, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0225, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, Programma 05, pagina 159, riga 34, aggiuntivo, che prevede:
Dopo la parola "esistente." aggiungere la seguente frase: "Si intende inoltre avviare un tavolo tecnico con la Provincia di Padova e la Città Metropolitana di Venezia, al fine di ultimare il terzo stralcio della strada Arzarone.".
Metto in votazione l'emendamento n. A0225, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0351, presentato dal consigliere Possamai Giacomo, Missione 10, Programma 05, pagina 160, riga 2, che prevede:
Alla riga 2 del Programma 10.05 "Viabilità e infrastrutture stradali" di pag. 160 dopo le parole: "15/2015" sono aggiunte le parole: "e applicando quanto previsto dal comma 23 dell'articolo 2016 del Decreto Legislativo 50/2016".
Prego, collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Lo ritiro.

PRESIDENTE

Viene ritirato l'emendamento n. A0351.
Emendamento n. A0228, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, Programma 05, pagina 160, riga 7, aggiuntivo, che prevede:
Al risultato atteso 2, dopo la parola "stradale." aggiungere le seguenti parole ", aumentandone la sicurezza e completando progetti e tratti di viabilità incompiuti."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0228, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0135, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 05, Obiettivo 02, pagina 295, riga ultima, modificativo, che prevede:
Alla fine del paragrafo dopo le parole "dell'opera." aggiungere le seguenti parole:
"Inoltre sarà individuata una soluzione tecnico-economica sostenibile per ripristinare l'esenzione dal pagamento del pedaggio della Superstrada pedemontana per i residenti dei 70 comuni per i quali era stata prevista la gratuità, anche al fine di non sovraccaricare la viabilità ordinaria".
Prego, collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo non lo ritiro, ma voglio illustrarlo. Tanto ho tempo. A parte le battute, è una cosa di cui... C'è un errore nel mio tempo. Comunque, vado avanti.

PRESIDENTE

Quando lei parte, le viene conteggiato il tempo, che poi viene preso dal monte tempo del PD.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

No, perché io sono correlatore. Per questo è sbagliato.

PRESIDENTE

In questo caso è un emendamento che viene depositato per tutto il Gruppo, quindi secondo me andrebbe sul tempo del PD. Difatti, io leggo: Possamai Giacomo, Giacomin, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis. Per me è Gruppo.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Va bene, è sistemata. Va bene così, vado avanti. Ripartiamo, perfetto.
Dicevo, è una discussione che abbiamo già fatto altre volte, ma aiuta ripetere le cose. Io vengo dalla Provincia di Vicenza, che insieme a quella di Treviso oggi è attraversata dalla superstrada Pedemontana, e il tema che abbiamo già discusso in quest'Aula, con mozioni e con altri emendamenti a documenti di bilancio, è che per i cittadini di settanta Comuni di queste due Province c'era stata non tanto una promessa, ma un atto scritto, cioè le convenzioni precedenti, che prevedevano la gratuità per un tot di anni a un totale di distanza di ventuno chilometri – adesso non entro nel dettaglio –, gratuità che è stata poi cancellata nella convenzione del 2017, come è stato ricordato prima. Il punto, però, è che per anni si è spiegato a quei territori che, di fronte a un sacrificio sia sul piano ambientale sia sul piano viabilistico, per tanti anni, parlo di viabilità ordinaria, con cantieri e difficoltà, ci sarebbe stata la possibilità di utilizzare quell'opera gratuitamente per un tot di anni, oggi tutti sappiamo che la Pedemontana, sebbene sia un'opera che consente di muoversi molto più velocemente, e lo sarà di più nel momento in cui ci sarà l'innesto sulle due autostrade, di muoversi più velocemente nella fascia Pedemontana, è una delle strade a pagamento più care del Paese, visto che parliamo di 16 centesimi di euro a chilometro. Per cui, si è passati da una promessa al massimo delle beffe.
Abbiamo presentato, dunque, un emendamento con cui chiediamo di ripristinare la gratuità, consapevoli che non verrà approvato così com'è visto che ... Vicepresidente, chiaramente noi non ci mettiamo a fare fantasie, ma partiamo dai documenti approvati da questa Regione. Dopodiché, per me se ne volete fare cento, potete farne cento senza problemi. Dicevo settanta perché erano previsti in un documento ufficiale precedente della Regione.
Detto questo, se così non fosse, perché immaginiamo che oggi la gratuità non sarà percorsa dalla Regione, almeno lavorare davvero sull'ipotesi di scontistiche e abbonamenti sarebbe necessario, perché un pendolare che usa tutta la Pedemontana da un lato all'altro oggi spende 500 euro al mese, se la usa per andare a lavorare tutti i giorni. Ma qual è il pendolare, con uno stipendio normale, che può spendere 500 euro al mese di pedaggi? Temo nessuno. Quindi, siccome immagino che le superstrade, le autostrade e le strade le facciamo per i cittadini e per le imprese, ma perché vengano utilizzate e non perché ci si possa giocare a pallone in mezzo perché tanto non ci passa nessuno, credo sia necessario ragionare da subito su una riduzione dei pedaggi attraverso scontistiche e abbonamenti, interventi che consentano a tutti, anche ai normali lavoratori, non soltanto ai nababbi, di percorrere la Pedemontana.
Grazie.

PRESIDENTE

Ricordo anche documenti del Governo Prodi 2006-2007 che dicevano qualcosa a tal proposito.
Le produrrò qualcosa, collega. Del resto, sulla Pedemontana e sul Dal Molin ne avremmo di cose da dire.
Metto in votazione l'emendamento n. A0135, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0229, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, Missione 10, Programma 06, pagina 160, riga 23, soppressivo, che prevede:
Dopo le parole "centri urbani", eliminare la frase "dei comuni capoluogo di provincia".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0229, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0108, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 10, Programma 10.060, pagina 160, modificativo, che prevede:
A pagina 160, alla fine del paragrafo, dopo la parola "pregio", è inserito il seguente e ulteriore capoverso:
"Infine, nell'ottica di contemperare la avanzata tutela della matrice ambientale con il diritto alla mobilità, saranno oggetto di specifica valutazione iniziative di sostegno che, attraverso l'introduzione di tariffe, agevolate e/o meccanismi di rimborso totale o parziale delle spese sostenute dai cittadini, accrescano il ricorso all'utilizzo del trasporto pubblico locale,".
Conseguentemente, il primo punto dei "Risultati attesi" è sostituito dal seguente:
"- Contribuire a ridurre le concentrazioni medie annuali dell'inquinamento atmosferico, anche attraverso agevolazioni tariffarie e/o rimborsi per l'utilizzo del trasporto pubblico locale".
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Prevedo un aiuto da un punto di vista economico per coloro che scelgono di utilizzare il trasporto pubblico al fine del raggiungimento anche dell'obiettivo della riduzione delle emissioni. So che c'è un problema, che è quello delle risorse, per cui lo metto al voto sapendo di avere un parere negativo.
Detto questo, per l'emergenza climatica nessun investimento sarà mai sufficiente ma – detto fra noi – probabilmente alcuni investimenti che possono essere fonte di ulteriori e future perdite, come può essere la famosa pista da bob, potrebbero invece aiutare gli interventi a difesa dell'ambiente, per garantirci un futuro tollerabile dal punto di vista anche di temperature e clima, anche all'interno di un Veneto che ha già avuto un aumento di temperature ben superiore rispetto alla media degli altri Paesi.

PRESIDENTE

Grazie.
Signori, alla parola "bob" si anima tutta l'Aula. Ormai l'abbiamo sentita più volte questi giorni.
Metto in votazione l'emendamento n. A0108, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0252, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 06, Obiettivo 01, pagina 299, riga 10, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "all'attuazione del Piano." aggiungere le parole: ", considerando priorità assoluta l'integrazione tra i servizi ed il biglietto unico.".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0252, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Missione 11 "Soccorso civile".
Emendamento n. A0177, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 11, pagina 161, riga 13, che prevede:
Alla riga 13 della pagina 161 dopo le parole: "il sistema di allertamento" aggiungere le seguenti parole:
"Si intende a questo fine necessario, alla luce del nuovo assetto del sistema di Protezione civile in riferimento al ruolo delle Province, dotare queste ultime di personale proprio, anziché regionale, di modo che ci sia la possibilità di garantire una adeguata risposta in particolare nei momenti immediatamente successivi al generarsi di una emergenza."
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento tratta la questione allertamento. Si intende a questo fine necessario, alla luce anche del nuovo assetto del sistema di Protezione civile, quindi anche con la nuova normativa, in riferimento al ruolo delle Province, dotare queste ultime di personale proprio, e non solo quello regionale, in modo che ci sia la possibilità di garantire un'adeguata risposta, in particolare nei momenti immediatamente successivi al generarsi dell'emergenza. Sappiamo perfettamente che abbiamo bisogno di operatività sul luogo, quindi chiediamo se è possibile dotare le Province di personale proprio.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0177, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia".
Emendamento n. A0066, presentato dalla consigliera Baldin, Programma 12.03, Interventi per gli anziani, comma 2, pagina 165, riga 12, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "non autosufficienti" sono aggiunte le seguenti parole: "non potendo comunque ricadere sulle famiglie i maggiori costi energetici a carico delle RSA e delle case di riposo".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0066, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0325, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 165, riga 16, aggiuntivo, che prevede:
A pag. 166, Missione 12: "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", alla riga 16 della pagina, dopo le parole "in particolare al fine di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie;" aggiungere le parole: "Per dare servizi di qualità alle persone non autosufficienti sarà fondamentale prevedere un aumento delle risorse destinate alla gestione di queste strutture per coprire l'aumento del costo del lavoro degli operatori, a seguito degli ultimi rinnovi dei CCNL di categoria, oltre all'aumento generale dei costi di gestione a partire dalle spese energetiche. Allo stesso modo dovranno essere adeguate anche le risorse per le strutture residenziali della disabilità (in particolare comunità alloggio) e per altre tipologie di strutture quali in particolare i centri diurni per la salute mentale e le strutture nell'ambito delle dipendenze, nonché per tutti i servizi erogati in ambito socio sanitario, sociale ed educativo in appalto a soggetti del privato sociale.".
Metto in votazione l'emendamento n. A0325, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0154, di pagina 248, terzo fascicolo, presentato dalla consigliera Camani, Missione 12, pagina 165, riga 19, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", dopo le parole "piena attuazione", aggiungere le seguenti: "e adeguati stanziamenti di bilancio."
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Lo illustro molto velocemente.
Ovviamente, è un tema che ci sta molto a cuore. Si tratta della necessità di sostenere le famiglie, in particolar modo nell'ottica di politiche che contrastino il fenomeno della denatalità. Siccome tante volte ci siamo detti che dentro questo DEFR ci sono buone volontà, ma non si percepisce la reale volontà, la concreta capacità, poi, di realizzare gli obiettivi che sono indicati in questo documento, questo è l'esempio più clamoroso.
Voi, ovviamente, auspicate di dare piena attuazione alla legge sulla famiglia, ma poi non la finanziate. Si può scrivere in un Documento di economia e finanza che ci interessa tantissimo dare attuazione ad una legge, ma se poi sappiamo che quella legge per essere attuata ha bisogno di essere finanziata in maniera importante e non finanziamo, appunto, questa legge, capite bene che diventa un auspicio più che una scelta politica.
Con questo emendamento, quindi, chiedo di aggiungere all'impegno di dare piena attuazione anche l'impegno di adeguare gli stanziamenti di bilancio. Infatti, il parere del relatore è contrario.
Auspichiamo che le famiglie venete facciano più figli sulla base di un'intenzione privata e personale, perché risorse affinché questo si realizzi attraverso politiche pubbliche decidete di non metterle. Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0154. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0109, di pagina 249, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 12, Pagine 165-166, modificativo, che prevede:
A pagina 165, alla fine del secondo capoverso, dopo la parola "natalità" è aggiunto seguente periodo: "Sotto il medesimo profilo della promozione e valorizzazione delle realtà familiari e dei luoghi d'affetto si proseguirà nella declinazione attuativa della legge regionale n. 38 del 2017 in materia di "Norme per il sostegno delle famiglie e delle persone anziane, disabili, in condizione di fragilità o non autosufficienza, per la qualificazione e il sostegno degli assistenti familiari."
Conseguentemente, a pagina 166, box "Obiettivi regionali", colonna "Obiettivi operativi prioritari", alla fine, dopo la parola "natalità" sono aggiunte le seguenti parole: "e dalla L.R. 38 del 2017 "Norme per il sostegno delle famiglie e delle persone anziane, disabili, in condizioni di fragilità o non autosufficienza, per la qualificazione e il sostegno degli assistenti familiari".
Prego, collega Guarda.
C'è il "sì" su questo, attenzione.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Volevo soltanto dire che questo, in realtà, è in onore del lavoro fatto nella scorsa Legislatura dal consigliere Riccardo Barbisan, che sarà contento che finalmente questa legge ritorna alla ribalta anche in questo Consiglio regionale. Riguarda la necessità di assistenza familiare degli anziani.
Secondo me, è una legge molto valida. Quindi, ho deciso di proporla.
Ringrazio del parere favorevole.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0109. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0266, di pagina 250, presentato dai consiglieri Zanoni, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Zottis, Missione 12, pagina 165, riga 20, modificativo, che prevede:
Alla riga 20 di pag. 165 dopo le parole "e della natalità" aggiungere le seguenti parole:
"Saranno maggiormente incentivate e supportate le azioni di contrasto al progressivo aumento delle dipendenze da alcol e droghe, in particolare tra i giovani e i giovanissimi."
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
È un emendamento che ricorda un tema che ci sta molto a cuore e che sta a cuore a moltissime famiglie venete.
Con questa modifica, cerchiamo di inserire questo passaggio: "Saranno maggiormente incentivate e supportate le azioni di contrasto al progressivo aumento delle dipendenze da alcol e droghe, in particolare tra i giovani e i giovanissimi".
Purtroppo, è un fenomeno sempre più crescente quello delle dipendenze. Lo consideravamo un fenomeno del passato, invece, ahimè, sta aumentando. Stanno aumentando anche le conseguenze di queste dipendenze, che sono, poi, gli incidenti stradali che registriamo sempre più frequenti e di gravissima entità, spesso anche con deceduti, come è successo anche nei giorni scorsi, la settimana scorsa, che hanno coinvolto anche tanti cittadini della nostra regione.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0266. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0155 presentato dalla consigliera Camani, Missione 12, pagina 165, riga 22, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", dopo le parole "promuovere l'inclusione sociale", aggiungere le seguenti: "economica ed educativa"
Relatore, le chiedo attenzione su questo emendamento perché vedo un appunto. Va bene.
Metto in votazione l'emendamento n. A0155. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0156 presentato dalla consigliera Camani, Missione 12, pagina 165, riga 22, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", dopo le parole "promuovere l'inclusione sociale", aggiungere le seguenti: "e contrastare qualsiasi forma di discriminazione all'interno della società".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0156. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0067, di pagina 253, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 12, Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, comma 3, pagina 165, riga 24, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'inclusivo e di comunità' è aggiunto il seguente comma:
'Quanto al tema delle persone con autismo viene identificato quale asse di progresso la realizzazione, o comunque l'implementazione, di una rete interconnessa di pubblico, privato sociale e volontariato che consenta la concreta inclusione sociale anche delle famiglie".
Metto in votazione l'emendamento n. A0067. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0068 presentato dalla consigliera Baldin, Missione 12, Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, comma 3, pagina 165, riga 24, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'inclusivo e di comunità' è aggiunto il seguente comma:
'Sarà fondamentale il sostegno concreto alle organizzazioni di volontariato che operano all'interno delle strutture sanitarie ad esempio tutelando i diritti del malato, delle persone affette da patologie oncologiche'.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0068. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0157, di pagina 255, presentato dalla consigliera Camani, Missione 12, pagina 165, riga 33, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", dopo il capoverso che si conclude con le parole "prevenzione del fenomeno.", aggiungere il seguente:
"Inoltre, con l'obiettivo di rafforzare le politiche a sostegno dell'occupazione femminile di qualità e per contrastare, nel rispetto delle prerogative regionali, le differenze retributive tra uomo e donna, si intende dare piena attuazione alla L.R. n. 3/2022 "Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e sostegno all'occupazione femminile stabile e di qualità"".
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Questo è un emendamento rispetto al quale c'è un parere contrario. Ritengo sia molto grave che il relatore abbia dato questo tipo di parere. Vi spiego perché. È un emendamento che ho proposto all'interno della Missione "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", in particolare in quella parte in cui si parla della necessità di investire sul lavoro femminile e sulle politiche di conciliazione del lavoro e della vita delle donne.
Con l'emendamento chiedevo semplicemente, dopo un anno, di dare attuazione a una legge che questo Consiglio regionale ha approvato all'unanimità, la legge n. 3/2022, finalizzata esattamente alla promozione del superamento delle differenze salariali tra uomo e donna e per il lavoro a sostegno dell'occupazione femminile. È una legge su cui abbiamo lavorato insieme poco meno di un anno fa, che abbiamo votato all'unanimità, rispetto alla quale abbiamo anche avuto l'applauso del presidente Zaia, che ci diceva: "La Regione del Veneto fa un passo in avanti rispetto alle politiche di genere".
Da un anno a questa parte quella legge è totalmente inapplicata. Nulla è stato fatto degli atti che la Giunta doveva fare per attuarla. Chiedo solo che nel DEFR, quando dite che volete sostenere l'occupazione femminile e aiutare la vita delle donne nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, vi ricordiate anche ‒ anche se non la volete applicare ‒ che esiste quella legge.
Chiedevo semplicemente, quindi, di rafforzare le politiche a sostegno dell'occupazione femminile di qualità e applicare la legge che questo Consiglio regionale, in questa Legislatura, meno di un anno fa, ha approvato all'unanimità.
Il fatto che ci sia un parere contrario mi sembra una scelta politica molto seria.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessora Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Il parere contrario ‒ e lo ha un po' spiegato la consigliera Camani ‒ è perché siamo nella Missione "Diritti sociali", mentre questa è stata inserita, quando è stata discussa la legge, sul comparto "lavoro". Solo per questa motivazione si è ritenuto di dare un parere contrario: non si riteneva giusta la collocazione. Dalla giustificazione che ha dato la Consigliera ho compreso che riguarda i diritti sociali e i diritti umani in generale. Possiamo benissimo riformulare il parere in favorevole, ma questa era la motivazione: non per i contenuti, ma per dove era stato inserito.
Esprimiamo, quindi, parere favorevole.

PRESIDENTE

Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Torno a ribadire il concetto di prima. Non vale il ragionamento "due pesi, due misure". O torna in Ufficio di presidenza, Presidente, oppure vale quello di prima. Lo ribadisco. Siamo qui da stamattina. Scegliete voi.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori, Presidente.

PRESIDENTE

Prego, collega Camani, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Essendo un mio emendamento, naturalmente, accolgo favorevolmente il cambio di parere, ma, se si ritiene, può tornare tranquillamente in Ufficio di Presidenza e lo accantoniamo.

PRESIDENTE

Lo accantoniamo.
Emendamento n. A0158 presentato dalla consigliera Camani, Missione 12, pagina 165, riga 37, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", dopo le parole "implementare una politica di", aggiungere le seguenti: "accoglienza e".
Metto in votazione l'emendamento n. A0158. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0159 presentato dalla consigliera Camani, Missione 12, pagina 165, riga 37, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", dopo le parole "cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti", aggiungere le seguenti: ", dei richiedenti asilo e dei minori stranieri non accompagnati".
Metto in votazione l'emendamento n. A0159. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0069 presentato dalla consigliera Baldin, Missione 12, Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, ultimo comma, pagina 165, ultima riga, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'lavoro dignitoso' è aggiunto il seguente comma:
'tali interventi saranno rivolti a tutti i flussi migratori in arrivo nel territorio regionale, senza distinzione di provenienza, in un'ottica di inclusione e di promozione della pace tra i popoli nel rispetto delle finalità statutarie e della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile di cui a pagina 54'.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0069. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0160 presentato dalla consigliera Camani, Missione 12, pagina 165, riga 40, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", dopo le parole "accesso al lavoro dignitoso", aggiungere il seguente capoverso:
"In particolare, la crisi in Ucraina ha già provocato un importante flusso di persone verso l'Italia e il Veneto e le iniziative di accoglienza saranno destinate con attenzione particolare verso azioni di protezione e istruzione dei minori non accompagnati."
Metto in votazione l'emendamento n. A0160. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0178 presentato dai consiglieri Bigon, Zottis, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Missione 12, pagina 165, modificativo, che prevede:
Alla fine della pagina 165 inserire le seguenti parole:
"Parimenti va data attenzione alle persone discriminate per il proprio orientamento sessuale e identità di genere, che sono sempre più spesso oggetto di episodi di violenza. In particolare è necessario garantire servizi di prima accoglienza e una rete di sicurezza a minorenni e giovani che per i suddetti motivi si trovano in situazione di estrema difficoltà e povertà in quanto emarginati anche dalle loro famiglie. In tal senso la Regione intende intervenire attraverso la promozione di appositi progetti da realizzare all'interno dei Centri antiviolenza regionali in collaborazione con i servizi sociali territoriali e le realtà del terzo settore impegnati in questo ambito."
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento volevamo inserire questo capoverso molto importante: "Parimenti va data attenzione alle persone discriminate per il proprio orientamento sessuale e identità di genere, che sono sempre più spesso oggetto di episodi di violenza. In particolare è necessario garantire servizi di prima accoglienza e una rete di sicurezza a minorenni e giovani che per i suddetti motivi si trovano in situazione di estrema difficoltà e povertà in quanto emarginati anche dalle loro famiglie. In tal senso la Regione intende intervenire attraverso la promozione di appositi progetti da realizzare all'interno dei Centri antiviolenza regionali in collaborazione con i servizi sociali territoriali e le realtà del terzo settore impegnati in questo ambito.".
Riteniamo opportuno inserire questo capoverso perché, di fatto, la Regione non supporta al momento questa situazione. Per cui, chiediamo l'inserimento. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0178. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0179, di pagina 261, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, pagina 166, modificativo, che prevede:
Obiettivo strategico "Incrementare l'assistenza sociale delle fasce più deboli della popolazione" aggiungere il seguente obiettivo operativo prioritario.
"- Integrare, ampliare e supportare economicamente i servizi delle dipendenze, garantendo apicalità, personale e posti letto necessari all'espletamento delle funzioni di cura."
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
Vogliamo garantire e incrementare l'assistenza sociale per le fasce più deboli della popolazione. Questo è un obiettivo fondamentale, per raggiungere il quale dobbiamo assolutamente integrare il DEFR con questo capoverso: "Integrare, ampliare e supportare economicamente i servizi delle dipendenze, garantendo apicalità, personale e posti letto necessari all'espletamento delle funzioni di cura.".
Abbiamo parecchie segnalazioni. Ci sono tempi di attesa anche di un anno, un anno e mezzo. Ragazzi di 16-17 anni attendono, per essere presi in carico, veramente tantissimo tempo. Più di una volta ho risposto che non sappiamo se tra un anno o due ci sarà la possibilità di riprendere in carico questi ragazzi. Dobbiamo assolutamente intervenire, ma sappiamo che servono risorse, serve tutto. È un passaggio fondamentale per far capire che abbiamo quantomeno interesse a questa esigenza. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Metto in votazione l'emendamento n. A0179. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0180 presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, pagina 166, che prevede:
Obiettivo strategico Promuovere e valorizzare le realtà familiari e i luoghi di affetto
Nell'obiettivo prioritario ‒ Favorire la domiciliarità delle persone con disabilità dopo la parola "disabilità" aggiungere le parole "garantendo sostegno e possibilità di integrazione anche per la disabilità mentale".
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
L'obiettivo strategico è "Promuovere e valorizzare le realtà familiari e i luoghi di affetto". Vogliamo favorire la domiciliarità delle persone con disabilità. Quindi, dopo la parola "disabilità" chiediamo di aggiungere le parole "garantendo sostegno e possibilità di integrazione anche per la disabilità mentale". Sappiamo quanto è importante. So che c'è il parere favorevole. Perfetto.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0180. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0181 presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, pagina 166, che prevede:
Obiettivo strategico "Promuovere e valorizzare le realtà familiari ed i luoghi di affetto" inserire il seguente obiettivo operativo strategico:
"Dare attuazione alla legge di riordino del sistema delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, riqualificando il sistema medesimo."
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

So che è favorevole. Credo sia importante dare attuazione alla legge di riordino del sistema delle Istituzioni pubbliche. Ne parliamo da tempo. È arrivato veramente il momento. E siamo comunque oltre. Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0181. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0161, di pagina 264, presentato dalla consigliera Camani, Missione 12, Programma 01, pagina 166, riga 7, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", al Programma 12.01 "Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido", dopo le parole "esigenze delle famiglie", aggiungere le seguenti: "affrontando, in particolare, con ogni azione e strumento utile, anche di tipo economico, il problema della progressiva chiusura di numerose scuole paritarie determinate principalmente dalla denatalità, aggravata ulteriormente dall'aumento dei costi energetici che incide in maniera insostenibile sui bilanci di tali soggetti".
Metto in votazione l'emendamento n. A0161. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0182 presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, Programma 01, pagina 166, riga 15, modificativo, che prevede:
All'interno del paragrafo 12.01, riga 15, nel primo punto elencato, dopo le parole "per le famiglie" aggiungere la frase "fino ad arrivare progressivamente alla gratuità".
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
Con questo emendamento si chiede di inserire la frase "fino ad arrivare progressivamente alla gratuità". Parliamo di servizi. Dobbiamo assolutamente mettere tutte le risorse necessarie per arrivare alla gratuità. Sappiamo che abbiamo un'emergenza in Italia, ma soprattutto in Veneto, per quanto riguarda i servizi per la natalità. Se vogliamo invertire la rotta, quindi incrementare la natalità, visto che ‒ lo si diceva ieri ‒ negli ultimi anni abbiamo dimezzato le nascite, dobbiamo assolutamente metterli gratuiti. Per metterli gratuiti dobbiamo investire. E per investire bisogna finanziare la legge. Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0182. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0326, di pagina 266, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 166, riga 13, aggiuntivo, che prevede:
A p. 166, Missione 12, Programma 12.01 "INTERVENTI PER L'INFANZIA E I MINORI E PER ASILI NIDO", alla riga 13 del Programma, dopo le parole "A tal fine, la Regione del Veneto:" aggiungere un ulteriore punto elenco con le parole "- Sostiene la realizzazione di asili nido e scuole per l'infanzia pubbliche".
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che abbiamo più volte discusso all'interno del Consiglio regionale. Ricordo anche un ordine del giorno approvato, ovviamente con il parere positivo dell'assessore Lanzarin, sul tema dei nidi, rispetto alla costruzione di nuovi nidi pubblici utilizzando i fondi del PNRR.
A partire da quell'impegno, in questo DEFR mi sembrava importante semplicemente mettere in aggiunta il punto "- Sostiene la realizzazione di asili nido e scuole per l'infanzia pubbliche", visto che venivamo da due anni di impegni sia nel DEFR e poi con un ordine del giorno specifico. Avevo visto che all'interno di questo documento, invece, il tema degli asili non era ribadito.
Siccome l'impegno era già stato preso, ribadirlo oggi significa investire su un tema che sappiamo essere importantissimo rispetto al tema grande della parità di genere, rispetto al tema della denatalità, che spesso viene evocato, ma finché non ci saranno adeguati servizi per l'infanzia è difficile che una donna possa anche scegliere ‒ se vuole, ad esempio, intraprendere una carriera ‒ di avere anche dei figli. Per essere una Regione che guarda davvero al tema degli asili nido e che investe sull'apertura anche di nuovi, utilizzando anche fondi non per forza regionali, è un impegno che nel DEFR credo dovrebbe essere scritto.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0326. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0271, di pagina 267, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Missione 12, Programma 01, pagina 167, modificativo, che prevede:
Alla fine del punto 1- dei Risultati attesi dopo le parole "nidi in famiglia" aggiungere le parole:
"inserendoli a pieno titolo nei finanziamenti stanziati dalla Regione per i servizi 0-6 accreditati".
Prego, collega Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sto chiedendo di intervenire, ma il sistema non funziona.
So che il parere è negativo, e posso anche comprenderne le ragioni, rispetto al documento che stiamo andando a votare, ma l'emendamento dice questo, per quanto riguarda i nidi in famiglia: "inserendoli a pieno titolo nei finanziamenti stanziati dalla Regione per i servizi 0-6 accreditati".
I nidi in famiglia li citiamo in tutti i documenti. Li citiamo nel piano della famiglia, li citiamo nelle leggi. Da tempo questo tipo di attività sta chiedendo chiarezza sui finanziamenti che dovrebbero arrivare. Al netto di non approvare l'emendamento, perché magari non viene ritenuto coerente con il documento che stiamo votando, penso che su questo punto vada assolutamente fatta chiarezza da parte della Regione. Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0271. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0070, presentato dalla consigliera Baldin, Progr 12.02, rubrica Interventi disabilità, comma 3, pagina 167, riga 29, modificativo, che prevede:
dopo le parole 'da parte dei comuni.' È aggiunto il seguente comma:
'Con particolare riferimento allo spettro autistico vengono promossi adeguati percorsi di formazione del personale sanitario, socio-sanitario e sociale finalizzati alla diagnosi e alla valutazione multi-dimensionale nonché percorsi di parent training e parent coach per le famiglie'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0070. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0071 presentato dalla consigliera Baldin, Progr 12.02, rubrica Interventi disabilità, comma 3, pagina 167, riga 29, modificativo, che prevede:
dopo le parole 'da parte dei comuni.' è aggiunto il seguente comma:
'Verranno inoltre promossi servizi e protocolli comuni per tutte le Ulss per l'accoglienza delle persone non collaboranti affette da disabilità mentale nei pronto soccorso e nelle strutture ospedaliere, prevedendo un'adeguata formazione del personale sanitario'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0071. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0183 presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, Programma 12.02, pagina 167, modificativo, che prevede:
Dopo il punto 2 dei Risultati attesi del Programma 12.02, aggiungere il seguente punto:
"2bis Sostenere l'assistenza domiciliarità delle persone con disabilità, potenziando il numero di operatori socio sanitari, educatori, psicologi e psichiatri;".
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intendiamo integrare il capoverso dicendo che dobbiamo sostenere l'assistenza domiciliare delle persone con disabilità potenziando i numeri degli operatori. Dobbiamo potenziare OSS, psichiatri e psicologi. L'investimento nelle borse deve essere questo.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0183. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0272, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Missione 12, Programma 02, pagina 167, modificativo, che prevede:
Dopo il punto 5- dei Risultati attesi aggiungere il seguente punto:
"5-bis- Potenziare l'integrazione tra territorio ed ospedale".
Metto in votazione l'emendamento n. A0272. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0273, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Missione 12, Programma 02, pagina 167, modificativo, che prevede:
Dopo il punto 5 - dei Risultati attesi aggiungere il seguente punto:
"5bis -Sostenere i servizi territoriali e sanitari per una diagnosi precoce dei disturbi comportamentali, sociali, psicologici e psichici al fine di avviare un progetto di vita duraturo a partire dalla prima infanzia"
Prego, collega Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento lo ritiro. Essendo stato approvato quello precedente, che dice di potenziare l'integrazione tra ospedale e territorio, il mio augurio è che tra questi ci sia anche un potenziamento di tutti i servizi territoriali per quanto riguarda la diagnosi precoce dei disturbi comportamentali, sociali, psicologici e psichici, visto il trend purtroppo negativo che riguarda anche la nostra regione in questo senso.
L'emendamento, comunque, è ritirato in fiducia. Grazie.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0273 è ritirato.
Emendamento n. A0072 presentato dalla consigliera Baldin, Programma 12.03, rubrica Interventi per gli anziani, comma 2, pagina 168, riga 11, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'non autosufficienti' è aggiunto il seguente comma:
'A questo proposito rappresenta un asse di progresso l'inizio della discussione per l'approvazione della legge regionale di riforma delle IPAB, attesa da vent'anni, prevedendo essenzialmente l'aumento del numero delle impegnative e l'uniformità dei contratti del personale agli stessi livelli retributivi'
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Presidente, lo illustro brevemente. L'assessore Lanzarin si è impegnata a portare avanti la riforma delle IPAB dal prossimo anno. È solo per mettere nero su bianco questo impegno, visto che c'è questa disponibilità da parte dell'Assessore. Credo che inserirla sarebbe meglio.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0072. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0327, di pagina 274, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 168, riga 18, aggiuntivo, che prevede:
A p. 168, Missione 12, Programma 12.03 "interventi per gli anziani", alla riga 18 della pagina, dopo le parole "‒ la riqualificazione del sistema della rete delle strutture residenziali, al fine di fornire risposte sempre più adeguate anche all'evoluzione del contesto nella prospettiva post pandemica." aggiungere il punto elenco "‒ Procedere al più presto alla riforma delle IPAB, con la loro completa internalizzazione all'interno del sistema sanitario pubblico."
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Spero davvero di non avere parere negativo anche su questo. Non mi ha approvato un emendamento stavolta. Non ho voglia di alzare la voce perché sono stanca, ma davvero mi chiedo come sia possibile che, nonostante sia stato presentato un progetto di legge, nonostante si stia dicendo che si arriverà al più presto ad una riforma delle IPAB, a questo emendamento, nel quale semplicemente dico di procedere al più presto alla riforma delle IPAB, mi venga dato parere negativo.
Evinco che, all'interno di questo emendamento, dove si aggiunge "con la loro completa internalizzazione all'interno del sistema sanitario pubblico", sia questo l'elemento che porta ad avere parere negativo. In qualche modo, mi è stato detto che ci sarà una riforma delle IPAB, ma che in questa riforma non ci sarà una completa internalizzazione del sistema sanitario pubblico. Questo è quello che evinco da un parere negativo su un tema così importante.

PRESIDENTE

Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Faccio un intervento unico relativo agli emendamenti che riguardano la riforma delle IPAB o la situazione delle case di riposo.
È chiaro che la riforma delle IPAB è una delle riforme che partirà con il 2023, accanto alla riforma degli ATS, citati anche durante la fase di presentazione, su cui c'è un confronto proprio dal basso, con tutti gli Enti locali.
Mi manca un'unica Conferenza dei Sindaci, solo la Conferenza dei Sindaci dell'ULSS Orientale. Le altre otto le ho incontrate tutte. Proprio per far capire ai Sindaci e agli amministratori locali di che portata stiamo parlando per quanto riguarda la riforma degli ATS. Una riforma, come sappiamo, oggi dovuta, che il Veneto non ha evitato. È stata citata anche Tina Anselmi, una persona che ha dato sicuramente molto al sistema sanitario e socio-sanitario. Sappiamo che abbiamo intrapreso molti anni fa un sistema socio-sanitario – la doppia "S" – con cui ci sono state, e ci sono tutt'oggi, una serie di iniziative, di deleghe alle Aziende sanitarie, di forme di un certo tipo, che hanno garantito e continuano a garantite i servizi sanitari, socio-sanitari e sociali nei confronti dei territori, con le Conferenze dei Sindaci.
La riforma degli ATS è una riforma oggi dovuta. Sappiamo quanto nei provvedimenti nazionali si ritorni a individuare gli ATS come Enti attuatori gestori. Lo abbiamo capito con la Missione 5 del PNRR, che non è andata sempre benissimo. È ancora aperta la linea sulla disabilità. Non si riescono a fare progetti per la linea della disabilità. È necessario, probabilmente, capire anche i problemi che un sistema di questo tipo potrà portare e la costruzione e i tempi che dobbiamo mettere per una riforma di questo tipo.
Accanto a questa c'è sicuramente la riforma delle IPAB, con un progetto depositato, un progetto al vaglio di aggiornamento, visto che in questo bilancio è inserito tutto il discorso rispetto alla riduzione dell'IRAP, quindi dall'8,5 per quanto riguarda le funzioni pubbliche al 3,9, equiparandole a tutte le altre. Dovremmo, quindi, stralciare quella parte. E poi inizierà il confronto.
Non ritengo opportuno, quindi, inserire nel provvedimento di programmazione regionale i contenuti, perché ci sarà un confronto nelle sedi opportune, quindi in Commissione e poi in Aula, rispetto agli orientamenti. Li abbiamo ‒ l'Assessore li ha già detti ‒ rispetto alla necessità di salvaguardare le Istituzioni pubbliche, quindi quella parte di pubblico che oggi rappresenta circa il 49% all'interno di questo settore, quindi all'interno delle RSA, chiaramente mettendole nelle condizioni di essere competitive, ma sostenibili, da un certo punto, quanto le private, ossia le Istituzioni che oggi sono fondazioni di diritto privato, per la maggior parte ‒ come sappiamo ‒ no profit.
Questa è la motivazione per cui l'emendamento, che aveva contenuti già molto più specifici, non è stato accettato. Mentre sono stati accettati gli emendamenti che parlavano di riforma delle IPAB, per dare, giustamente, a quest'Aula, alla Commissione preposta il luogo dove discutere, dove audire i soggetti interessati e dove capire quale percorso intraprendere.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0327. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0184, di pagina 275, presentato dai consiglieri Bigon, Zottis, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Missione 12, Programma 12.03, pagina 168, modificativo, che prevede:
Al punto 1 dei Risultati attesi Dopo le parole "e della residenzialità" aggiungere le seguenti parole: ", aumentandone il valore e il numero."
Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento si cerca di supportare i numeri e i valori della residenzialità. Abbiamo ancora tantissimi cittadini che hanno bisogno di essere inseriti, ma di fatto non ne hanno la capacità economica. Quindi, bisogna assolutamente aumentare l'impegnativa come numero, ma anche come valore. Abbiamo visto che anche per il valore, pur essendo stato unificato, c'è una difficoltà dovuta anche all'aumento dei costi che abbiamo adesso. Per cui, insistiamo su questo. Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Solo per ribadire a quest'Aula che siamo consapevoli delle difficoltà che oggi stanno attraversando le IPA, ma che sta attraversando anche tutto il mondo del socio-sanitario, causate chiaramente dal rincaro bollette e da quant'altro.
Ricordo, però, che abbiamo approvato un provvedimento, passato in Quinta Commissione, una CR, che ha aumentato la quota di rilievo sanitario e che, quindi, ha previsto in tre anni 3.000 quote in più e in tre anni 149 milioni in più sul settore della non autosufficienza per quanto riguarda gli anziani.
Questo solo per ricordare che degli interventi sono stati fatti. Non sono ancora sufficienti, certamente, ma c'è un problema più generale che anche il livello nazionale oggi non può non tenere in considerazione.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0184. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Devo sospendere un attimo la seduta. Rimanete in Aula.
La Seduta è sospesa alle ore 18.48
La Seduta riprende alle ore 18.55

PRESIDENTE

Chiedo, specialmente a chi interviene, di prenotarsi con largo anticipo, sia chiaro. Sono stato piuttosto elastico per far parlare tutti, quando si può, però vi chiedo...
Qualcuno dell'informatica aiuti la vicepresidente Zottis.
Prenotatevi con anticipo, perché se io non vedo richieste di parola vado al voto. Sia chiaro.
Avete i vostri emendamenti, li avete in ordine, mi pare da un pezzo. Dateci un'occhiata e prenotatevi per tempo.
Emendamento n. A0185, pagina 276, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanari Ello, Zanoni, Zottis, Missione 12, programma 12.3, pagina 168, modificativo, che prevede:
Dopo il punto 3 dei Risultati attesi, aggiungere il seguente punto:
"3 bis Aumentare il numero e le professionalità degli Operatori Socio Sanitari (OSS) che operano nel sistema delle strutture assistenziali per anziani non autosufficienti."
Metto in votazione l'emendamento n. A0185. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0274, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Missione 12, programma 03, pagina 168, modificativo, che prevede:
Dopo il punto 3 - dei Risultati attesi inserire i seguenti punti:
"3bis - Approvare la riforma delle IPAB.
3ter - Avviare una riforma del sistema dei centri per anziani e della normativa sui relativi standard".
Prego, collega Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Abbiamo capito benissimo, quindi non torno su quello che è già stato detto dall'Assessore. Per noi chiaramente carta canta, quindi avremmo voluto vederlo scritto. Faccio solo un appunto, oltre alla questione delle IPAB, anche al fatto che è evidente che a fianco a questo c'è, e lo sappiamo bene, anche una riforma del sistema dei centri servizi per anziani nel suo complesso e anche, di conseguenza, quindi, tutta la normativa relativa agli standard.
L'augurio è quello che nel prossimo anno possa esserci un punto di partenza positivo per tutti questi aspetti, dalla riforma delle IPAB al sistema di funzionamento dei centri servizi per anziani. Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0274. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0162 della consigliera Camani, Missione 12, programma 03, pagina 168, riga 9, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", al Programma 12.04 "Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale", dopo le parole "persone autrici di reato.", aggiungere il seguente capoverso: "La povertà è un fenomeno complesso che non è legato esclusivamente alla mancanza di reddito ma anche all'accesso reale alle opportunità."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0162. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0275, pagina 279, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Missione 12, programma 04, pagina 168, modificativo, che prevede:
Alla fine della pagina, riga 15, dopo le parole "gli empori della solidarietà" aggiungere le seguenti parole: "mense solidali".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0275. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0110, pagina 280, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 12, paragrafo programma 12.4, pagina 168, riga penultima, modificativo, che prevede:
A pagina 168, il seguente punto di cui all'elenco dell'alinea è così sostituito: "-fornire sostegno alimentare ed economico a persone e famiglie in difficoltà, attraverso gli empori della solidarietà nonché attraverso contributi di carattere straordinario per fronteggiare le emergenze economiche determinate dalla crisi energetica ed economica in atto anche come conseguenza dell'aggressione della Russia all'Ucraina."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0110. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0073, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto programma 12.4, rubrica Interventi per sogg. rischio esclusione sociale, pagina 169, riga 10, modificativo, che prevede:
Dopo il quarto punto contraddistinto dal segno grafico "-", che termina con le parole 'esecuzione penale esterna', è aggiunto il seguente punto: '- istituire e finanziare il servizio di psicologia e pedagogia scolastica'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0073. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0163, presentato dalla consigliera Camani, Missione 12, programma 03, pagina 169, riga 10, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", al Programma 12.04 "Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale", dopo le parole "esecuzione penale esterna.", aggiungere il seguente capoverso: "Oltre alle politiche di sostegno al reddito e agli interventi di inclusione attiva, finalizzati alla graduale conquista dell'autonomia, è necessario implementare l'analisi, qualitativa e quantitativa dei fenomeni emergenti di povertà e delle condizioni delle nuove vulnerabilità."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0163. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0276, pagina 283, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Missione 12, programma 03, pagina 169, modificativo, che prevede:
Dopo la riga 10 di pag. 169 inserire il seguente punto: "- Potenziare i progetti di alleanza scuola-famiglia-Aulss per la prevenzione dell'esclusione sociale e per l'accompagnamento integrato dei soggetti a rischio o in situazioni di esclusione".
Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Qui siamo sempre all'interno degli interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale. Uno dei temi che viene sollevato spesso dalle ULSS, ma anche dalle scuole stesse, è quello di potenziare quelli che una volta erano dei progetti anche di natura...

PRESIDENTE

Era già sospeso prima, quando lei parlava. È quello il problema.
Prego, collega Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Io vado avanti. Possiamo fare, però, silenzio, altrimenti interrompo.

PRESIDENTE

Lasciamo parlare la collega Zottis. Grazie.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Spesso ci vengono sollecitati gli interventi.
Capisco che ci stanno aggiungendo il tempo, però se stiamo in silenzio riesco a parlare, sennò non riesco. Con lo stadio non riesco a parlare.

PRESIDENTE

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Non l'avevamo esaurito, comunque, anche perché parlo talmente poco che penso possiate anche stare in silenzio. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Zottis, prego.
Lasciamo parlare la collega Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
Il fatto che ci venga sollecitato spesso l'intervento anche con quelli che erano una volta dei progetti triennali e che pian piano sono diventati magari dei progetti finanziati su tempi più ristretti, crediamo sia un tema reale e che sia un tema reale anche rispetto a quelli che sono sempre più soggetti, l'abbiamo visto anche nel DEFR che è vero che inizia, per esempio...
In qualche modo si sono fermati all'interno della Regione Veneto, ma non abbiamo un'integrazione reale di questi soggetti all'interno proprio del mondo del lavoro. La stessa cosa avviene per alcune fasce di cittadini meno abbienti e di figli di cittadini meno abbienti per quanto riguarda le scuole.
Questi aspetti pensiamo vadano presi con maggiore incisività anche all'interno della Regione Veneto, quindi l'emendamento era volto a questo obiettivo.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0276. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0111, pagina 284, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 12, paragrafo programma 12.4, pagina 169, aggiuntivo, che prevede:
A pagina 169, alla fine, è aggiunto il seguente e ulteriore capoverso: "Inoltre, una politica di inclusione che sia effettiva non può affatto trascurare la questione delle discriminazioni contro le persone della comunità LGBT+. In tal senso, è senz'altro in linea con la Strategia Nazionale LGBT+ 2022-2025 l'attività di promozione e sostegno di specifici Centri antiviolenza, o di specifiche Unità all'interno dei consultori familiari, per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni legate all'identità di genere e/o orientamento sessuale e quanto per farne punti di ascolto per coloro hanno fatto esperienza o vivono nel timore di fare esperienza di una violenza, fisica o morale, determinata dalla identità di genere e/o orientamento sessuale." CONSEGUENTEMENTE: ai Risultati attesi, dopo il punto 4, è inserito il seguente punto: "4bis Favorire la costituzione di specifici Centri antiviolenza, o di Unità all'interno dei consultori familiari, per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni legate all'identità di genere e/o di orientamento sessuale".
Collega Guarda, prego.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Presidente, scusi. Non sono riuscito a votare.

PRESIDENTE

Va bene. Pazienza.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

No, mettetelo a verbale. Voto contrario.

PRESIDENTE

A verbale che il relatore ha votato contrario.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Io ho trentun minuti e sedici. Potete controllare.
L'obiettivo è quello di costituire, all'interno dei consultori familiari, un'area che si occupi della prevenzione e del contrasto delle discriminazioni legate all'identità di genere e/o orientamento sessuale, alla luce del fatto che, ovviamente, non possono essere presi in carico gli uomini vittime di violenza dai centri antiviolenza, che invece sottostanno a un altro tipo di normativa nazionale che dà delle prescrizioni, dà dei limiti, si ispira alla Convenzione di Istanbul e quindi non può prendersi carico di altri casi di violenza.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0111. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0186, presentato dai consiglieri Bigon, Zottis, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Missione 12, programma 12.4, pagina 169, riga ultima, modificativo, che prevede:
Alla fine del punto 5 - dei Risultati attesi, dopo le parole "dispersione scolastica" aggiungere le parole "e percorsi extrascolastici".

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Abbiamo sentito ieri i dati relativi alla dispersione scolastica. In Veneto il 34% dei ragazzi dichiara di non aver neanche letto un libro e quindi...

PRESIDENTE

La seduta è sospesa.
La Seduta è sospesa alle ore 19.05
La Seduta riprende alle ore 19.08

PRESIDENTE

C'è un problema sul conteggio dei tempi. Adesso abbiamo risistemato.
Le colleghe segretarie d'Aula terranno conto dei tempi. I tempi me li danno loro d'ora in poi.
Collega Possamai, c'è poco da ridere, perché è una cosa sgradevole. Vi assicuro che il sottoscritto è molto in difficoltà sul tema. Quindi, vi prego, proseguiamo i lavori.
Eravamo sull'emendamento n. A0186. L'intervento è stato fatto. Parere favorevole del relatore.
Metto in votazione l'emendamento n. A0186.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0342, presentato della Giunta (assessore Calzavara), pagina 309, aggiuntivo, che prevede:
Nell'Obiettivo 12.04.01 "Sostenere le strutture di accoglienza per le donne vittime di violenza" alla voce "Sviluppo Sostenibile" aggiungere:
SRSvS: Macroarea 6. Per una governance responsabile. - Linea di intervento 3. Promuovere le pari opportunità.
- SNSvS: II.2 Garantire la parità di genere (Area Prosperità).
- Agenda 2030: SDG 05. Parità di genere".
Metto in votazione l'emendamento n. A0342. Parere favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0328, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 170, riga 19, aggiuntivo, che prevede:
A p. 170, Missione 12, Programma 12.05 Interventi per le famiglie, ____ alla riga 19 della pagina, dopo le parole "e la valorizzazione degli Ambiti Territoriali Sociali, in grado di individuare le forme organizzative più idonee per favorire la partecipazione attiva dell'associazionismo familiare e degli operatori economici, assicurando, in raccordo con la Regione, una funzione di coordinamento tesa a garantire livelli omogenei di intervento, rispettosi delle singole peculiarità territoriali." aggiungere le parole "La valorizzazione degli Ambiti Territoriali Sociali passa anche per un rafforzamento delle loro funzioni attraverso un confronto con gli enti locali."
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Ho sempre più carte, Presidente.
Velocissima per dire che è un concetto ribadito anche prima dall'assessore Lanzarin. Nella riforma degli ambiti territoriali sociali tener conto del parere degli Enti locali, cioè di far partecipare e di coinvolgere ovviamente il territorio.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0328. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0112, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, articolo Missione 12, paragrafo programma 12.08 Cooperazione e associazionismo, pagina 171, riga penultima, modificativo, che prevede:
A pagina 171, alla fine primo capoverso, dopo la parola "argomento" sono inserite le seguenti parole: ", incluso il sostegno alla costituzione di cooperative di comunità."
CONSEGUENTEMENTE, al punto 1 dei Risultati attesi, dopo le parole "Terzo settore" sono aggiunte le seguenti parole: "anche attraverso il sostegno alla costituzione di cooperative di comunità".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0112. Parere contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo al quarto fascicolo: Missione 13 "Tutela della salute".
Emendamento n. A0187, pagina 289, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 13, pagina 172, riga 23, che prevede:
Dopo le parole "di prossimità." aggiungere il seguente periodo: "La Regione si impegna ad erogare incentivi al fine di aumentare il numero di operatori sanitari nelle suddette zone svantaggiate."
Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che vorrebbe, per quanto riguarda la medicina di prossimità e quindi i medici di famiglia, che venissero dati degli incentivi laddove, appunto, ci sono delle zone svantaggiate. Sappiamo perfettamente che le carenze avvengono soprattutto in quelle zone dove c'è un disagio e non tanto nei centri città, per cui chiediamo che siano dati degli incentivi.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0187. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0329, pagina 290, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 173, riga 3, aggiuntivo, che prevede:
A p. 173, Missione 13 "Tutela della salute", alla riga 3 della pagina, dopo le parole "svolgendo la fondamentale attività di consulenza e di coordinamento di tutti gli attori coinvolti." aggiungere le parole "Nell'ambito della prevenzione è anche necessario provvedere al più presto al potenziamento del Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli ambienti di Lavoro (SPISAL) attraverso una programmazione di medio termine che permetta di garantire sia la piena dotazione organica prevista che il costante aggiornamento del personale, anche lavorando nella logica di creare dei team multidisciplinari".
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Il tema è quello della sicurezza sul lavoro (SPISAL). Sappiamo tutte le problematiche che abbiamo rispetto ai dati che dimostrano che la Regione del Veneto ha un problema rispetto alla tutela della sicurezza sul lavoro.
Avevamo anche già lavorato l'anno scorso sul sostenere che ci si dovesse impegnare di più su questo tema. Siccome, però, ancora non abbastanza è stato fatto, in questo emendamento cerco di impegnare a prevedere che il servizio SPISAL programmi a medio e lungo termine per garantire l'inserimento di nuovo organico, perché sappiamo che molti stanno andando in pensione, anche lavorando nella logica di creare team multidisciplinari.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0329. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0188, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 13, pagina 173, riga 13, che prevede:
Alla riga 13 di pagina 173 dopo le parole "e protesico" aggiungere le seguenti parole: "A tal fine risulta necessario disporre anche di reparti ospedalieri per ragazzi e giovani con problemi psichiatrici."
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Intervengo brevemente per chiedere la possibilità di creare degli spazi per i ragazzi e i giovani all'interno dei reparti per adulti di psichiatria. Io insisto sempre su questo.
Grazie mille.

PRESIDENTE

Comunicazione di servizio. Quello che vedete a video non conta niente. I tempi vengono tenuti dai segretari d'Aula.
Collega Bigon, intervenga.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Dicevo che è fondamentale in Veneto, nell'eccellenza che noi diciamo sempre che c'è in Veneto, rilevare che negli ospedali mancano i reparti o quantomeno degli spazi per i ragazzi che vengono ricoverati in urgenza ed emergenza per quanto riguarda problematiche psichiatriche.
Noi dobbiamo assolutamente creare questi spazi. Io continuo e insisto finché non verrà realizzato questo intervento da parte della Regione.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0188. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0330, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 173, riga 36, aggiuntivo, che prevede:
A p. 173, Missione 13 "Tutela della salute", alla riga 36 della pagina, dopo le parole "in quanto primo luogo di accesso al Sistema Sanitario Regionale, assieme alle strutture di emergenza e urgenza ospedaliere." aggiungere le parole "In questo senso vanno messe in campo tutte le azioni possibili per aumentare quanto prima il numero di medici di medicina generale nel territorio, così come si dovrà lavorare per attivare nuovi consultori familiari per avvicinarsi al rapporto di uno ogni ventimila abitanti, così come richiesto dall'art. 3 del Decreto Legge n. 509/1995 convertito con modificazioni dalla Legge n. 34/1996".
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Qui ci sono in un emendamento due temi, il tema dei medici di Medicina generale, quindi dico che verranno messe in campo tutte le azioni possibili per aumentare quanto prima il numero di medici di Medicina generale nel territorio, così come si dovrà lavorare per attivare nuovi consultori familiari per avvicinare il rapporto di uno a ogni 20.000 abitanti, come richiesto dal decreto-legge nazionale.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0330. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0189, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 13, pagina 173, riga 36, modificativo, che prevede:
Alla riga 36 di pag. 173 dopo le parole: "e urgenza ospedaliere" aggiungere le seguenti parole: "La Regione dovrà dare piena attuazione a quanto previsto dalle "Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza" approvate dal Consiglio dei Ministri con il D.P.G.M. del 24 novembre 2017, individuando, presso le Unità Operative di Pronto Soccorso degli ospedali pubblici e privati accreditati del Veneto, percorsi clinico-assistenziali volti ad assicurare la piena assistenza alla donna che ha subito violenza, garantendo la tempestività dei necessari interventi, la protezione e il pieno rispetto della riservatezza."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A189. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0074, pagina 294, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 13, rubrica Tutela della salute, pagina 173, riga 43, modificativo, che prevede:
Alla quint'ultima riga, dopo le parole 'assistenti sociali' sono aggiunte le parole 'e a favorire l'attivazione degli sportelli di supporto psicologico gratuito con particolare attenzione al contesto scolastico e giovanile'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0074. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Se volete, ritorniamo domani, signori. Basta che me lo dite. Domani, 8 dicembre. Assessore Lanzarin, faccia anche lei un po' meno confusione.
Signori, se volete, sospendiamo adesso. Ripeto, non è un problema da parte mia. Nessun problema. Lei continui così e vedrà che arriveremo a farlo.
Emendamento n. A0075, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 13, rubrica Tutela della salute, pagina 174, riga 4, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'presso la propria abitazione' è aggiunto il seguente comma:
'Nell'ottica di garantire l'effettivo diritto all'IVG andranno ricercate forme di penalizzazione per le strutture, e per i relativi dirigenti, che, pur afferendo al SSR in qualità di struttura pubblica o convenzionata, non rispettino quanto previsto dalla L. 194/1978 art. 9 co. 4 e ciò anche attraverso la mobilità del personale o prevedendo coefficienti di demerito nella valutazione dei direttori generali. Questo nella consapevolezza che ove l'IVG sia di fatto impraticabile ciò comporta necessariamente la proliferazione di pratiche clandestine con gravi rischi per la salute delle donne'.
Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0075. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0076, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 13, rubrica Tutela della salute, pagina 174, riga 4, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'presso la propria abitazione' è aggiunto il seguente comma:
'Dovranno necessariamente essere aumentate le risorse destinate alla salute mentale, riservando la gran parte del budget alle strutture pubbliche e per l'assunzione di figure professionali a ogni livello'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0076. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0077, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 13, rubrica Tutela della salute, pagina 174, riga 4, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'presso la propria abitazione' è aggiunto il seguente comma:
'Andranno allargati i criteri per l'individuazione dei soggetti da sottoporre a screening antitumorale - in particolare abbassando l'età minima e innalzando la massima e aumentando il numero di esami (con riferimento allo screening per il tumore alla mammella prevedendo non solo la mammografia ma anche l'ecografia) - con priorità a mammella, utero e colon'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0077. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0113, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 13, pagina 174, riga 5, modificativo, che prevede:
A pagina 174, alla fine del paragrafo è inserito il seguente capoverso: "Inoltre, tenuto conto dell'intervenuto riconoscimento legislativo della cefalea primaria cronica come malattia sociale e considerato che, a oggi, non risultano ancora formalizzati i decreti attuativi per la parte riguardante l'attivazione dei progetti sperimentali, si ritiene opportuno elaborare e attivare, sin d'ora, un progetto pilota finalizzato alla costruzione di modalità di intervento sinergico e coordinato nella prospettiva della creazione' di una rete territoriale che al suo interno comprenda sia la formazione specifica di pediatri, medici di medicina generale, medici di pronto soccorso e farmacisti, sia la valorizzazione del ruolo dei gruppi di mutuo-aiuto."
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

È un emendamento che riguarda una proposta per quanto concerne il tema cefalea, cefalea cronica, emicrania cronica. È una patologia che è una tra le prime cause di invalidità al mondo, se non la prima per l'ambito femminile.
Visto che c'è necessità di un'ulteriore valutazione, ritiro questo emendamento in attesa di un'ulteriore valutazione da fare negli altri atti.

PRESIDENTE

È ritirato, grazie.
Emendamento n. A0129, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, pagina 174, riga 4, modificativo, che prevede:
Alla riga 4 di pagina 174 dopo le parole "la propria abitazione." aggiungere le seguenti parole
"La Regione intende sostenere l'istituzione di una rete nazionale della talassemia e delle emoglobinopatie".
Prego, collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Molto velocemente, perché...

PRESIDENTE

Scusate, io sarò anche rompiscatole, ma quando un emendamento è firmato da tutto il Gruppo secondo me non è da relatore. Però, ne parleremo più avanti.
Prego, collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Velocissimo. Non so come sia il parere. È favorevole, benissimo. Del resto, era una mozione che avevamo approvato all'unanimità. Si chiede l'impegno, da parte della Regione Veneto, a promuovere la rete nazionale.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0129, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0331, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 174, riga 36, aggiuntivo, che prevede:
A pag. 174, Missione 13 ''Tutela della salute", alla riga 4 della pagina, dopo le parole "ha infatti già indotto al ripensamento dell'assistenza territoriale e delle cure domiciliari, consentendo ai pazienti di mantenere l'autonomia e l'indipendenza presso la propria abitazione." aggiungere le parole "Infine, dovranno essere messi in campo tutti gli interventi possibili al fine di ridurre le liste di attesa per le prestazioni richieste all'interno del sistema sanitario regionale".
Metto in votazione l'emendamento n. A0331, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0267, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 13, pagina 174, aggiuntivo, che prevede:
Negli obiettivi strategici, alla voce "Rafforzare gli interventi di mitigazione del rischio con più prevenzione sanitaria" aggiungere il seguente obiettivo operativo prioritario:
"Potenziare e rendere disponibili i dati del registro tumori del Veneto, mettendo in relazione i dati con gli impatti ambientali.".
Metto in votazione l'emendamento n. A0267, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0130, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, Programma 01, pagina 174, riga 9, modificativo, che prevede:
Alla riga 9 di pagina 174 dopo le parole "dalle malattie virati." aggiungere le seguenti parole: "Per l'erogazione dell'assistenza protesica nell'ambito delle malattie rare sarà data, piena attuazione al decreto di aggiornamento dei Lea".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0130, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0190, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, Programma 13.01, pagina 175, riga 5, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "delle cure" aggiungere le seguenti parole:
"Al fine di tutelare maggiormente la salute di bambini ed anziani e soggetti più esposti a rischi sotto il profilo immunitario, la Regione promuove il più ampio ricorso alle vaccinazioni da parte del personale che lavora a qualsiasi titolo, presso asili e scuole pubbliche e private, strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali".
Più in generale al fine di estendere le coperture vaccinali, anche attraverso l'adesione volontaria e consapevole, per raggiungere e mantenere l'immunità di comunità/gregge, la Regione garantisce la vaccinazione gratuita a tutte le persone residenti o domiciliate in Veneto che ne facciano richiesta. Le vaccinazioni per cui è prevista la gratuità a domanda sono quelle indicate nel calendario vaccinale regionale, la vaccinazione anti-influenzale stagionale e la vaccinazione anti-Covid, a prescindere dalle fasce d'età indicate".
Conseguentemente, tra i Risultati attesi aggiungere i seguenti punti:
"- Estendere le coperture vaccinali fino alle soglie dell'immunità di comunità/gregge;
- Incrementare le percentuali delle coperture vaccinali del personale che lavora presso strutture sanitarie, sociosanitarie, sociali e scolastiche.".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0190, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0191, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, Programma 01, pagina 175, riga 2, modificativo, che prevede:
Nel punto 2 dei Risultati attesi dopo le parole "della prevenzione" aggiungere le parole: ", procedendo con la gratuità degli screening e delle vaccinazioni secondo quanto previsto dalla normativa vigente,".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0191, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0332, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 175, riga 10, aggiuntivo, che prevede:
A pag. 175, Missione 13, Programma 13.01 "Servizio Sanitario Regionale - Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA", alla riga 10 della pagina, dopo le parole "2 - Garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, con particolare attenzione all'ambito della prevenzione." aggiungere un ulteriore "risultato atteso" con le parole "2 bis - Inserire la vulvodinia e la neuropatia del pudendo tra i LEA regionali procedendo inoltre alla redazione dei relativi piani diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA).".
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Questo emendamento ha l'obiettivo di inserire vulvodinia e neuropatia del pudendo, di cui abbiamo discusso all'interno di questo Consiglio regionale e anche in un convegno, tra i LEA regionali, procedendo, inoltre, alla redazione dei relativi piani diagnostici, come avevamo anche definito all'interno di un ordine del giorno di qualche tempo fa.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0332, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0277, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello e Zanoni, Missione 13, Programma 01, pagina 175, riga 11, modificativo, che prevede:
Alla fine del punto 4- dei Risultati attesi, dopo la parola "territoriale ", aggiungere le seguenti parole: "anche in un'ottica di genere".
Metto in votazione l'emendamento n. A0227, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0278, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello e Zanoni, Missione 13, Programma 01, pagina 175, riga 11, modificativo, che prevede:
Dopo il punto 4- dei Risultati attesi aggiungere il seguente punto:
"4bis Aumentare i fondi regionali per il finanziamento di prestazioni extra Lea".
Metto in votazione l'emendamento n. A0278, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0174, presentato dalla consigliera Camani, Missione 13, Programma 01, Obiettivo 01, pagina 315, riga 35, modificativo, che prevede:
Nella Missione 13 "Tutela della salute", nell'Obiettivo Operativo Prioritario "Potenziare i piani strategici della prevenzione anche attraverso l'operatività dei tavoli regionali intersettoriali istituiti", dopo le parole "salute e sicurezza sul lavoro " (DGR n. 145/2022).", aggiungere il seguente capoverso: "In riferimento alla necessità di prevenire o limitare l'insorgenza di malattie causate dalla esposizione al gas radon e ad altre sostanze cancerose, nell'ottica della prevenzione e della salute e sicurezza sul lavoro, la Regione si impegna a predisporre monitoraggi costanti e programmi di sorveglianza epidemiologica per il personale militare in servizio e in congedo e per il personale civile che hanno prestato servizio presso le strutture della base militare del Monte Venda.".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Annuncio il ritiro dell'emendamento e la presentazione di un ordine del giorno la settimana prossima sul bilancio.

PRESIDENTE

È ritirato.
Emendamento n. A0081, presentato dalla consigliera Baldin, Oggetto 13.01.03, Interventi carenza professionisti SSR, pagina 319, riga 33, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "fabbisogno di personale" sono aggiunte le parole: "data anche la carenza di personale medico e infermieristico nelle strutture pubbliche del Veneto, promuovere l'eliminazione del numero chiuso nelle facoltà di Medicina e infermieristica".
Metto in votazione l'emendamento n. A0081, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0082, presentato dalla consigliera Baldin, Oggetto 13.01.03, Interventi carenza professionisti SSR, pagina 319, riga 33, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "fabbisogno di personale" è aggiunto il seguente comma:
"Un asse di progresso prioritario è costituito dal concreto potenziamento dell'organico SPISAL anche per garantire l'applicazione del patto regionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro".
Metto in votazione l'emendamento n. A0082, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
I l Consiglio approva.
Emendamento n. A0136, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, Programma 01, Obiettivo 03, pagina 320, riga 11, modificativo, che prevede:
Alla riga 11 di pagina 320 dopo le parole "dell'assistenza sanitaria" inserire le seguenti parole:
"A tal fine si intende rilanciare e implementare anche la sperimentazione per l'inserimento dello psicologo di base a supporlo dell'attività dei medici di assistenza primaria.".
Prego, collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Anche questo emendamento riprende una mozione che era stata votata da questo Consiglio sul tema dello psicologo di base. È una sperimentazione che c'era già stata in passato all'interno della nostra Regione e noi lo consideriamo molto importante. A maggior ragione dopo la pandemia abbiamo visto infatti quanto il tema della salute mentale sia diventato centrale, in particolare per i più giovani, ed è evidente che non può diventare un tema di censo, per cui chi può permettersi lo psicologo ovviamente può andare, pagare una fattura e avere questo tipo di prestazione, mentre chi non se lo può permettere rischia di non poter accedere a questo tipo di attività.
L'idea dello psicologo di base che sia garantito a tutti, così come il medico di medicina generale, ci sembra, per una Regione come il Veneto, un'assoluta necessità.
Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Sicuramente la questione è molto sentita, come abbiamo avuto modo di discutere durante mozioni od ordini del giorno. È chiaro che questa questione deve essere posta a livello nazionale, nel senso che, se questa è una figura che viene riconosciuta, che rientra nei livelli essenziali di assistenza, ci devono essere le risorse e la sostenibilità per poter inserire questa figura.
Voi sapete che oggi siamo alla vigilia della riforma del territorio, il cosiddetto DM n. 77 per il potenziamento del territorio, dove non c'è, all'interno di questa nuova configurazione, un riferimento ben specifico, mentre credo che sia opportuno che ci sia proprio un'indicazione a livello nazionale.
Questo non per dire che non sia necessaria o che non sia importante, ma deve trovare una linearità rispetto agli standard che ci vengono richiesti, ma soprattutto una sostenibilità economica, che noi dobbiamo, se attuiamo una cosa di questo tipo, anche mettere in campo.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0136, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0192, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 13, Programma 01, Obiettivo 03, pagina 320, riga 11, che prevede:
Alla riga 11 di pagina 320 dopo le parole "dell'assistenza sanitaria." inserire le seguenti parole:
"Inoltre si intende far fronte alla carenza di tecnici della riabilitazione psichiatrica (TERP) al fine di garantire un'adeguata assistenza nelle strutture comunitarie psico-socio-terapeutiche".
Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intervengo su questo emendamento perché il TeRP è una figura fondamentale per alcune riabilitazioni. Penso, ad esempio, alle strutture comunitarie psico-socio-terapeutiche, dove è necessaria la presenza dei TeRP, una figura che oggi manca.
Apprendo che il parere è positivo. Bene, grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0192, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0193, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, Programma 01, Obiettivo 03, pagina 320, riga 11, modificativo, che prevede:
Alla riga 11 di pag. 320 dopo le parole: "dell'assistenza sanitaria" aggiungere le seguenti parole:
"La Regione si impegna, in accordo con le Università, a fornire ogni strumento utile per l'istituzione di ulteriori corsi di formazione per assistenti sanitari.".
Metto in votazione l'emendamento n. A0193, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0194, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, Programma 01, Obiettivo 03, pagina 320, riga 11, che prevede:
Alla riga 11 di pag. 320 dopo le parole "dell'assistenza sanitaria" aggiungere le seguenti parole:
"La Regione si impegna a finanziare un maggior numero di borse di specializzazione per medici laureati, corsi per medici di medicina generale e corsi per la formazione di operatori socio sanitario. Per quanto di competenza, si impegna nel favorire un maggior numero di accessi al corso di laurea in scienze infermieristiche.".
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Con questo emendamento chiediamo alla Regione di inserire un aumento per quanto riguarda le borse di specializzazione per medici laureati, corsi di medicina generale, ma anche e soprattutto corsi di operatori socio-sanitari, e di aumentare le scienze infermieristiche, perché di fatto ne abbiamo un grande bisogno.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Metto in votazione l'emendamento n. A0194, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Adesso l'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione deve dare i pareri ulteriori sugli emendamenti che rimangono. La riunione della Commissione si tiene in Sala Legni.
Sospendiamo. Ripresa lavori ore 20.30.
La Seduta è sospesa alle ore 19.34
La Seduta riprende alle ore 20.46

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo, riprendiamo i lavori.
Sono stati distribuiti tre emendamenti, l'emendamento n. 355, l'emendamento n. 357 e l'emendamento n. 358. Do quindici minuti per la presentazione di eventuali subemendamenti.
Partiamo dalla Missione 14 "Sviluppo economico e competitività".
Emendamento n. A0131, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, pagina 178, riga 14, modificativo, che prevede:
Alla riga 14 della pagina 178 dopo le parole: "di tutela dell'ambiente." inserire le seguenti parole:
"A tal fine la Regione si impegna a sostenere le imprese che installano pannelli solari per l'efficientamento energetico del ciclo produttivo e degli immobili aziendali".
Prego, collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, grazie.
Questo emendamento riprende una mozione presentata qualche mese fa, che era stata bocciata, però nei fatti poi la Regione Veneto, tramite Veneto Sviluppo nello specifico, ha fatto una serie di interventi per sostenere le imprese che volevano dotarsi di pannelli fotovoltaici vista la situazione di grande difficoltà come quella che stiamo vivendo, per cui semplicemente si tratta di inserire nel DEFR questo tipo di attività e di riconoscerla.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0131, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0164, presentato dalla consigliera Camani, Missione 14, Programma 01, pagina 180, riga 4, modificativo, che prevede:
Nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", al Programma 14.01 "Industria, PMI e artigianato", dopo le parole "di genere e giovanile.", aggiungere il seguente capoverso:
"Vi è la necessità di elaborare una seria politica industriale regionale di medio termine, che consenta alle imprese di programmare gli investimenti, in particolare nella direzione del digitaI e del green, tenuto conto del contesto attuale fortemente caratterizzato da cambiamenti ed incertezze.".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0164, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0165, presentato dalla consigliera Camani, Missione 14, Programma 01, pagina 180, riga 10, modificativo, che prevede:
Nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", al Programma 14.01 "Industria, PMI e artigianato", dopo le parole "ottimizzando i processi produttivi.", aggiungere il seguente capoverso:
"Sarà fondamentale affrontare adeguatamente aspetti strategici quali il passaggio generazionale, la crescita dimensionale, la capacità imprenditoriale di gestione finanziaria e del rischio.".
Metto in votazione l'emendamento n. A0165, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0166, presentato dalla consigliera Camani, Missione 14, Programma 01, pagina 180, riga 23, modificativo, che prevede:
Nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", al Programma 14.01 "Industria, PMI e artigianato", dopo le parole "alla concessione della sovvenzione", aggiungere le seguenti: "sapendo che per consentirlo alle PMI è indispensabile rafforzarne la struttura finanziaria".
Metto in votazione l'emendamento n. A0166, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0343, presentato dall'assessore Calzavara, pagina 327, aggiuntivo, che prevede:
Nell'Obiettivo 14.01.01 "Accrescere la competitività delle PMI attraverso lo sviluppo di nuova imprenditorialità e il consolidamento delle imprese esistenti e delle filiere produttive" aggiungere:
- SRSvS: Macroarea 6. Per una governance responsabile. - Linea di intervento 3. Promuovere le pari opportunità-
- SNSvS: II. 2 Garantire la parità di genere (Area Prosperità).
- Agenda 2030: SDG 05. Parità di genere.
Metto in votazione l'emendamento n. A0343, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0132, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, Programma 03, pagina 182, riga 1, modificativo, che prevede:
Prima delle parole "Con il ciclo di programmazione" aggiungere il seguente capoverso "Il Veneto ha un rapporto investimento in Ricerca e Sviluppo sul PIL analogo a quello di regioni limitrofe ma con performance inferiori. Ciò si deve in particolare al fatto che l'ecosistema veneto dell'innovazione è troppo frammentato. Occorre quindi superare questo limite coordinando tutti i soggetti della conoscenza presenti sul territorio e attraendo nuovi player."
Mi pare che sia richiesta una modifica. Chi propone la modifica al proponente? Lo fa lei, collega Camani, così risolviamo? Grazie.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Si propone di modificare la collocazione dell'emendamento da pagina 182 a pagina 177 e di cancellare – non ho segnato dove va inserito – dall'inizio fino alla parola "limite", tenendo soltanto la parte "per coordinare tutti i soggetti della conoscenza presenti sul territorio e attraendo nuovi player".
È una riformulazione molto consistente, ma il Legislativo ritiene che possa comunque essere accettabile.

PRESIDENTE

Prego, Assessore.

Ass.re Francesco CALZAVARA

La modifica che proponiamo è la seguente: dopo le parole "garantendo la stabile collaborazione con il sistema della ricerca" inserire la seguente frase: "e favorendo il coordinamento dei soggetti della conoscenza presenti sul territorio, così da attrarre anche nuovi player".

PRESIDENTE

La proposta mi pare coincida.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Bene.

PRESIDENTE

Quindi è ritirato? Bene, l'emendamento è ritirato.
Missione 15 "Politiche per il lavoro e formazione professionale".
Emendamento n. A0167, presentato dalla consigliera Camani, Missione 15, pagina 186, riga 3, modificativo, che prevede:
Nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", sostituire le parole "affrontare le sfide socio-economiche", con le seguenti: "accrescere le opportunità di occupabilità".
Metto in votazione l'emendamento n. A0167, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0348, presentato dall'assessore Calzavara, Missione 15, Politiche per il lavoro e la formazione professionale, pagina 186, riga 24, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "disagio socio-economico" aggiungere "valorizzando in particolare le filiere produttive che rappresentano una peculiarità del sistema socio-economico veneto, in linea con le priorità della Strategia di Specializzazione Intelligente del Veneto".
Assessore, prego.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Grazie.
È stato inserito questo emendamento, che prevedrebbe il ritiro di alcuni emendamenti proposti dall'opposizione, precisamente l'emendamento n. 133 e l'emendamento n. 268. Ne chiedo ora il ritiro, ritenendo l'emendamento della Giunta comprensivo.
Esprimo chiaramente parere favorevole all'emendamento presentato dalla Giunta.

PRESIDENTE

Sull'emendamento della Giunta penso che il parere sia favorevole. Però, adesso bisogna capire se i proponenti degli emendamenti li ritireranno.
Metto in votazione l'emendamento n. A0348, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0168, presentato dalla consigliera Camani, Missione 15, pagina 186, riga 24, modificativo, che prevede:
Nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", dopo le parole "disagio socioeconomico." inserire le seguenti: "Particolare attenzione sarà prestata al fenomeno della dispersione scolastica e della povertà educativa, attivando percorsi di didattica inclusiva e valorizzando i progetti di comunità educanti.".
Metto in votazione l'emendamento n. A0168, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0133, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 15, pagina 186, riga 24, che prevede:
Alla riga 24 di pagina 186 dopo le parole "di disagio socio economico." inserire le seguenti parole:
"La Regione Veneto intende proseguire l'impegno di INN Veneto con 14 Progetti territoriali per attrarre giovani di talento (diplomati o laureati). Il dato che emerge da parecchie ricerche sia della Fondazione Migrantes (2018), sia di Veneto Lavoro (2020) certifica un preoccupante aumento di veneti che si cancellano dall'anagrafe regionale per essersi trasferiti, non temporaneamente, all'estero in Europa ma anche in Canada e Australia. Le loro motivazioni sono legate agli scarsi sbocchi occupazionali che offre il Veneto per giovani talenti e all'offerta di insufficiente reddito che le aziende venete propongono. La vicina Emilia-Romagna ha previsto norme per sostenere l'assunzione di giovani diplomati e laureati; si tratta di non sprecare talenti e, senza demonizzare l'esperienza formativa all'estero che resta necessaria per completare il corso di studi, consentire percorsi di rientro che siano sostenuti da misure di sgravio fiscale a livello nazionale e da incentivi regionali assieme a specifiche politiche attive al lavoro e di formazione di inserimento.".
Prego, Assessore.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Presidente, come dicevo poc'anzi, chiediamo il ritiro di questo emendamento, come di quello successivo, l'emendamento n. 268.

PRESIDENTE

È disponibile al ritiro, collega Possamai? Ritirato. Grazie per la chiarezza.
Emendamento n. A0268, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani e Zottis, Missione 15, pagina 186, riga 24, che prevede:
Alla riga 24 di pagina 186 dopo le parole "di disagio socio economico" inserire le seguenti parole:
"A tal fine la Regione intende anche contrastare il fenomeno della "fuga di cervelli ", sostenendo progetti che prevedono l'inserimento lavorativo di laureati e giovani talenti emigrati all'estero".
Collega Zanoni, accoglie la proposta di ritiro?

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo ritiro, Presidente, visto...

PRESIDENTE

Bene, ritirato.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

...che c'è un altro emendamento della Giunta.

PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento n. A0354, presentato dal consigliere Possamai Giacomo, Missione 15, pagina 186, riga 24, che prevede:
Alla fine della riga 24 di pag. 186 dopo le parole: "di disagio socio-economico" inserire le seguenti parole:
"Alla luce dei primi ''faticosi" risultati ottenuti per l'adesione al Programma Nazionale GOL (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori), si impegna la Direzione Regionale Lavoro e Veneto Lavoro - Ente strumentale che gestisce direttamente i Centri per l'Impiego - a promuovere l'allargamento della rete dei soggetti attivi - attualmente limitati, oltre ai Centri pubblici, agli Enti accreditati alla formazione e/o ai servizi al lavoro - anche ai Comuni, alle Parti sociali e al Terzo Settore, promuovendo una rete di ''punti informativi e di primo orientamento" al fine di raggiungere tutti quei target di lavoratori ad oggi scarsamente coinvolti; in particolare si intendono raggiungere i giovani "NEET", le persone con disabilità, i soggetti seguiti dai servizi sociali dei Comuni, anche se non continuativamente percettori di sostegno al reddito (per es. reddito di cittadinanza) ma saltuariamente beneficiari di interventi assistenziali pubblici. Il coinvolgimento e l'estensione dell'esperienza, tutt'ora limitata, di "Sportelli Lavoro" - promossa, sostenuta e coordinata da Veneto Lavoro - può diventare una "buona pratica" da estendersi anche grazie al coinvolgimento delle attività degli "ambiti territoriali sociali" finanziati a valere sulla componente 2 della Missione 5 del PNRR e della cooperazione sociale, del volontariato e delle associazioni di promozione sociale. Per il conseguimento delle finalità testé indicate, sarà necessario prevedere una formazione di base degli addetti impegnati, anche volontari, la disponibilità di strumenti informatici (per es. tablet), la copertura assicurativa e "kit informativi", così da informare e indirizzare in modo univoco e corretto i target destinatari.".
Assessore Donazzan, prego.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Su questo ci sarebbe il parere favorevole, con modifica, che prevedrebbe la cancellazione dall'emendamento delle parole "qualificando la componente formativa dell'apprendistato professionalizzante", perché non è competenza della Regione, ma delle Aziende.

PRESIDENTE

Viene accolta la modifica proposta dalla Giunta.
Allora andate a parlare con l'assessore Donazzan e con il collega Possamai.
Metto in votazione l'emendamento n. A0354, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0349, presentato dall'assessore Calzavara, Missione 15, Politiche per il lavoro e la formazione professionale, pagina 187, riga 21, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "a rischio di esclusione sociale" aggiungere "Ma anche rendere il nostro territorio sempre più attrattivo per i giovani, per chi già ci vive, per nascita o sede elettiva di studio, e per chi intende costruire in Veneto il proprio futuro in termini di formazione o lavoro provenendo da altre regioni o dall'estero e per favorire il rientro dei talenti veneti che hanno realizzato parte del loro percorso formativo o professionale all'estero".
Metto in votazione l'emendamento n. A0349, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0169, presentato dalla consigliera Camani, Missione 15, pagina 187, riga 29, modificativo, che prevede:
Nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", dopo le parole "ingresso nel mondo del lavoro,", inserire le seguenti: "in particolare promuovendo l'utilizzo delle diverse tipologie di apprendistato quale canale di accesso privilegiato al mondo del lavoro, con particolare attenzione a quelle che permettono ai giovani di conseguire un titolo di studio e qualificando la componente formativa dell'apprendistato professionalizzante,".
Prego, Assessore.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Si accoglie l'emendamento, con la seguente modifica: lasciare dalle parole "in particolare promuovendo l'utilizzo" fino alle parole "un titolo di studio.".

PRESIDENTE

Quindi, viene stralciata l'ultima riga e mezza.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Esattamente.

PRESIDENTE

Il proponente accoglie favorevolmente la modifica.
Metto in votazione l'emendamento n. A0169, così come modificato. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0333, pagina 328, presentato dalle consigliere Ostanel e Camani, pagina 187, riga 29, aggiuntivo, che prevede:
A p. 187, Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", alla riga 29 della pagina, dopo le parole "In conclusione, si confermano gli obiettivi programmatici di sostegno al reingresso dei lavoratori espulsi, di supporto ai giovani per il primo ingresso nel mondo del lavoro," aggiungere le parole "intraprendendo ogni azione possibile per evitare l'uso improprio di stage e tirocini extracurriculari non retribuiti,".
Metto in votazione l'emendamento n. A0333. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0170, presentato dalla consigliera Camani, Missione 15, pagina 187, riga 29, modificativo, che prevede:
Nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", dopo le parole "ingresso nel mondo del lavoro,", inserire le seguenti: "in particolare promuovendo l'utilizzo delle diverse tipologie di apprendistato quale canale di accesso privilegiato al mondo del lavoro, con particolare attenzione a quelle che permettono ai giovani di conseguire un titolo di studio e qualificando la componente formativa dell'apprendistato professionalizzante,".
Metto in votazione l'emendamento n. A0170. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0078, pagina 330, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 15, rubrica Pol. lavoro e form. profess., comma 8, pagina 187, riga 33, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'partecipazione sociale e di comunità' sono aggiunte le parole: 'che si fonda essenzialmente sulla promozione, sulla valorizzazione e sul perseguimento del salario minimo.'
Scusate, io sono al n. A0078 di pagina 330. Fra nove pagine, collega Possamai, quindi aspetti un attimo.
Metto in votazione l'emendamento n. A0078. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0171, pagina 331, presentato dalla consigliera Camani, Missione 15, pagina 187, riga 33, modificativo, che prevede:
Nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", dopo le parole "partecipazione sociale e di comunità.", aggiungere il seguente capoverso: "In ultimo, si intende promuovere la diffusione della qualità, della salute e della sicurezza del lavoro."
Metto in votazione l'emendamento n. A0171. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0269, pagina 332, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, Missione 15, pagina 188, che prevede:
Nell'obiettivo strategico Migliorare il tasso di occupazione e la qualità del lavoro e degli spazi aggiungere il seguente obiettivo operativo prioritario: "- Aumentare i controlli presso le aziende di tutte le dimensioni, al fine di combattere i fenomeni del caporalato e dello sfruttamento nonché di verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro."
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0269. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Avete 26 minuti e qualcosa.
Emendamento n. A0230, pagina 333, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 15, programma 01, pagina 188, riga 24, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "persone con disabilità", aggiungere le parole "anche attraverso l'individuazione di formule premianti verso le aziende che offrono e sviluppano questi percorsi."
Metto in votazione l'emendamento n. A0230. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0231, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 15, programma 02, pagina 188, riga ultima, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "del lavoro", aggiungere le seguenti parole "con una formazione mirata, valutata nei bisogni dei contesti territoriali."
Assessore, prego.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Grazie, Presidente.
L'emendamento A0231 a prima firma Montanariello e il successivo A0232, a firma Montanariello e Zottis, si ritengono assorbiti, da parte nostra, dall'emendamento approvato in precedenza, il n. A0348, sulle filiere produttive che rappresentano una peculiarità del sistema socioeconomico veneto. Per evitare la bocciatura, quindi, ne chiederei il ritiro.

PRESIDENTE

Il proponente?
Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Assessore, mi sembra una cosa di buonsenso. Lo ritiriamo.

PRESIDENTE

Anche il prossimo?

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, era inteso sia l'uno che l'altro.

PRESIDENTE

Benissimo. Ritirati il n. A0231 e il n. A0232.
Emendamento n. A0079, pagina 336, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto progr. 15.03, rubrica Sost. Occupazione, pagina 189, riga 20, modificativo, che prevede:
dopo le parole 'attenzione alle donne' sono aggiunte le parole 'in particolare al fine di colmare il gap occupazionale e salariale di genere'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0079. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0344, pagina 336 bis, presentato dalla Giunta regionale (assessore Calzavara), pagina 358, aggiuntivo, che prevede:
Nell'Obiettivo 15.03.02 "Sostenere l'occupabilità e l'inserimento lavorativo di giovani e donne" aggiungere:
SRSvS: Macroarea 6. Per una governance responsabile. - Linea di intervento 3. Promuovere le pari opportunità.
- SNSvS: II.2 Garantire la parità di genere (Area Prosperità).
- Agenda 2030: SDG 05. Parità di genere.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0344. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Missione 16, "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca".
Emendamento n. A0080, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 16, rubrica Agricoltura, Pol. agroalimentari, pesca, pagina 190, riga 9, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'evento bellico russo-ucraino' è aggiunto il seguente comma:
'In tale contesto dovranno essere finanziati interventi di sostegno economico al settore della pesca per fronteggiare l'aumento del costo del carburante'.
Metto in votazione l'emendamento n. A0080. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0334, pagina 339, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 192, riga 16, aggiuntivo, che prevede:
A p. 192, Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", alla riga 16 della pagina, dopo le parole "incentivi per la realizzazione di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile, in attuazione del D.lgs. n. 199/2021 di recepimento della Direttiva RED II'" aggiungere le parole "; così come ci sarà un grande impulso alle Comunità energetiche rinnovabili in ambito agricolo, la cui diffusione dovrà essere attivamente sostenuta dalla Regione, anche facendo leva sugli strumenti messi in campo con la L.R. n. 16/2022 ."
Metto in votazione l'emendamento n. A0334. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0355, presentato dal consigliere Possamai Giacomo, Missione 16, pagina 192, riga 34-42, modificativo, che prevede:
Dopo le parole:
"Sarà data continuità alle azioni di monitoraggio e contenimento delle infestazioni di insetti nocivi e delle fitopatologie"
sono aggiunte le parole:
"ivi comprese quelle conseguenti a fenomeni di cambiamento climatico, quali quella riconducibile al bostrico tipografo"
e dopo le parole:
"Tutte le azioni attuate vedranno il coinvolgimento di Veneto Agricoltura e di AVEPA, ciascuno per le competenze istitutive e secondo gli indirizzi della Giunta regionale"
sono aggiunte le seguenti parole:
"nonché individuando idonee soluzioni di partecipazione e/o avvalimento degli enti locali."
Prego, collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento mi risulta avere parere negativo. Mi spiace che non ci sia l'assessore Bottacin perché sono certo che se avessimo avuto occasione di confrontarci avremmo avuto parere favorevole. È un punto molto semplice che chi vive in provincia di Vicenza e di Belluno in maniera particolare conosce. Le Amministrazioni locali delle aree montane stanno chiedendo da diversi mesi di poter diventare soggetti attuatori per l'emergenza legata al bostrico, che sapete che rischia di fare più danni nei nostri boschi di quanti non ne abbia fatto Vaia, per un motivo molto banale e molto semplice. Siccome il principale tema è l'esbosco, è molto più facile che intervengano immediatamente le Amministrazioni comunali nelle condizioni di difficoltà in cui ci si trova oggi in quei boschi, visto che il bostrico in brevissimo tempo si può espandere. Quindi, il fatto che siano le Amministrazioni comunali ad avere la possibilità di fare i soggetti attuatori faciliterebbe moltissimo il loro compito e soprattutto eviterebbe che una parte larga di boschi andasse colpita.
Siccome è una richiesta che arriva da diverso tempo dalle Amministrazioni locali, ma finora non era stata raccolta, spero – per questo speravo nella presenza dell'assessore Bottacin, che avrebbe certamente seguito questo tipo di sentiero all'interno della nostra discussione – che ci sia la possibilità di approvare questo emendamento.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
A sostegno della richiesta del collega Possamai, vorrei dire che quest'anno, con le temperature alte, il bostrico ha fatto tre generazioni. Questo mi hanno spiegato. Insomma, vi è stata una crescita esponenziale. Solitamente fa due generazioni di riproduzione con l'anno termico tradizionale. Le alte temperature dei mesi di settembre e ottobre hanno consentito una terza generazione al bostrico, quindi la crescita ha fatto 10, 100, 1.000, e voi capite quanto sia cresciuto. Ciascuno di noi, con una breve passeggiata sulle nostre montagne, può vedere quanto diffuso sia questo insetto.
Credo, quindi, che la richiesta del collega Possamai sia da seguire, perché il danno economico associato a questa aggressione dei boschi può essere veramente rilevantissimo. Per cui, con tutta la forza sostengo l'emendamento.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0355. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0279, pagina 340, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 16, pagina 193, riga ultima, modificativo, che prevede:
Nell'Obiettivo strategico "Tutelare l'ecosistema e promuovere" aggiungere il seguente obiettivo operativo prioritario: "Definire un piano di monitoraggio e controllo per la gestione delle emergenze fitosanitarie."
Metto in votazione l'emendamento n. A0279. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0280, pagina 341, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 16, programma 01, pagina 195, modificativo, che prevede:
Alla fine del punto 1 - dei Risultati Attesi aggiungere le seguenti parole: "e sostegno al credito".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0280. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0281, pagina 342, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 16, programma 01, pagina 195, modificativo, che prevede:
Alla fine del punto 3 - dei Risultati attesi, aggiungere le seguenti parole ", anche attraverso una revisione del Piano di Tutela delle Acque".
Metto in votazione l'emendamento n. A0281. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0270, pagina 343, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, Missione 16, programma 01, pagina 195, modificativo, che prevede:
Nei Risultati attesi inserire il seguente punto:
"Incentivare, supportare e finanziare misure a sostegno dell'agricoltura biologica".
Metto in votazione l'emendamento n. A0270. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0282, pagina 344, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 16, programma 01, pagina 195, modificativo, che prevede:
Dopo il punto 7 dei Risultati Attesi aggiungere il seguente punto:
"7 bis - Promuovere il prodotto locale in chiave turistica e di buona alimentazione".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0282. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0283, pagina 345, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 16, programma 01, pagina 195, modificativo, che prevede:
Nei Risultati attesi, dopo il punto 7 aggiungere il seguente punto:
"7 bis - Promuovere il coordinamento delle reti di vendita di prodotti veneti attraverso l'e-commerce".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0283. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0284, pagina 346, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 16, programma 01, pagina 195, modificativo, che prevede:
Dopo il punto 7 - dei Risultati attesi aggiungere il seguente punto:
"7bis - Valorizzare le strutture agrituristiche in una logica di conoscenza del territorio e promozione turistica".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0284. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0335, pagina 347, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 196, riga 33, aggiuntivo, che prevede:
A p. 196, Missione 16, Programma 16.02 Caccia e pesca, alla riga 33 della pagina, dopo le parole "fondamentale a questo scopo sarà anche garantire una manutenzione continua delle aree salmastre oggetto di acquacultura per garantirne una adeguata "vivificazione", aggiungere le parole "come nel caso della Sacca di Scardovari,".
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
I miei emendamenti questa volta sono pochi, ma buoni. Qui ho parere positivo.
È importante perché, finalmente, dove mettiamo la parola "vivificazione" aggiungiamo "come nel caso della Sacca di Scardovari", perché altrimenti le bellissime e buonissime cozze che abbiamo mangiato qui nell'atrio non ci saranno più e noi non potremo godere di quello di cui tanti cittadini vogliono godere. Soprattutto, i lavoratori che lavorano in quell'area, senza una vivificazione, quindi un investimento, non riuscirebbero più a lavorare.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0335. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0114, pagina 348, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 16, paragrafo programma 16.3, pagina 197, modificativo, che prevede:
A pagina 197, all'elenco di cui al primo capoverso, dopo il terzo punto è inserito il seguente e ulteriore punto:
"- la riduzione dell'esposizione all'inquinamento da PFAS delle produzioni agricole nelle zone rossa. e arancio."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0114. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Collega Montanariello, siccome l'ho cancellata, si riprenoti. La ricancellerò se anticipa troppo.
Emendamento n. A0233, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 16, programma 04, pagina 198, riga 19, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "per i beneficiari e le amministrazioni.", prima dei risultati attesi, aggiungere le seguenti parole "diventa altresì fondamentale mettere in campo tutte quelle azioni che distinguano le aziende ittiche dai pescatori, nel valutare gli andamenti del settore."
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, questo è un emendamento che abbiamo discusso anche in Commissione con i dirigenti e con l'assessore Corazzari, ricordo qui il collega Pan, al quale avevo anche mostrato dei messaggi che erano arrivati da parte di pescatori.
Presidente, noi con questo emendamento chiediamo dopo le parole "beneficiari e Amministrazioni" – vedo qui l'assessore Corazzari, ricordo che era da remoto, Assessore, quando abbiamo discusso – di mettere prima dei "risultati attesi", "diventa altresì fondamentale mettere in campo tutte quelle azioni che distinguano le aziende ittiche dai pescatori, nel valutare gli andamenti del settore."
Perché dico questo? Ricorderà, Assessore, l'importante e corposo dibattito che c'è stato tra noi, dove anche gli stessi dirigenti della sua Struttura dicevano che effettivamente qualcosa non andava. Lo dico proprio per dare contezza di quello che voglio tentare di trasmettere come messaggio. Ho mostrato i messaggi dei pescatori al collega Pan. Lo hanno scritto su Facebook, lo hanno manifestato pubblicamente. Succede che esce un report dell'andamento ittico nel Veneto e l'Osservatorio regionale dice che è tutto a posto, c'è un +12%. Pescatori in subbuglio. Hanno ragione, perché il fatto che ci sia un aumento della commercializzazione del prodotto e che il mercato aziendale di chi commercia il prodotto ittico cresca del 12% non c'entra nulla con i pescatori, perché possono farlo con prodotti di allevamento, possono farlo con prodotti di importazione, possono farlo con prodotti che arrivano da mercati concorrenziali come la Croazia.
È stata un po' una beffa, tant'è che c'è stata una levata di scudi. Addirittura ricordavo all'assessore Corazzari in Commissione che il primo a lamentarsi era stato proprio un direttore di un'importante impresa proprio delle zone del Rodigino, dove abita Corazzari, mi pare di un mercato ittico addirittura. Sono importanti queste cose perché dopo fanno arrabbiare la gente. Se viene fuori che una parte di pescherecci non si molla più dalla banchina per il caro gasolio, una parte di pescatori, va detto, chi aveva una stabilità aziendale, visto che oggi, a differenza di prima, i distributori vogliono che il gasolio venga pagato subito, non ti dicono più a fine settimana "facciamo i conti", perché se andate a parlare con qualche distributore vi dice che è la stessa Eni che adesso vuole essere pagata subito, quindi non aspetta più una settimana. È come nel commercio, c'è l'impresa storica e l'impresa... È un momento dove ci sono una serie di difficoltà importanti e noi andiamo a dire sul giornale che sulla parte ittica del Veneto è tutto a posto, cresciamo del 12%.
È chiaro, Assessore, che le saranno fischiate le orecchie per tutti quelli che sulla pagina Facebook nominavano anche noi, perché non è che la gente distingue, ma dice "la Regione ha detto". Con questo emendamento chiediamo che, quando si vanno a fare quelle ricerche – non è un dato politico, è tecnico – si metta in campo un elemento che distingua la parte tecnica, che c'entra con chi commercializza il prodotto ittico, con quella dei pescatori, che sono due cose diverse.
Il commerciante di pesce non ha nulla a che fare con il pescatore. Il pescatore è quello che lo pesca e ha dei problemi, il commerciante può essere anche uno che soffre il mal di mare, non è mai andato su una barca, compra il pesce da un'altra parte e lo commercia.
Collega Pan, ricordo che ne abbiamo parlato attentamente anche con lei. Credo che questo emendamento possa migliorare le nostre performance future, dove chiediamo di distinguere al fine di far sì che questo tipo di errori non ci sia. Qual è il messaggio, colleghi, che passa all'esterno? "Cosa capiscono? Pensa a quanto capiscono questi in Regione che dicono che va tutto bene e noi abbiamo le barche ferme". Passa anche un brutto messaggio all'esterno. Vengono fuori i titoloni di giornale che va tutto bene, e non è così.
Io mi sento di rappresentare questo disagio, che pubblicamente era emerso anche sulla stampa, al fine di aiutare e coadiuvare l'Assessore, qualora avesse bisogno di me, nella sua parte operativa legata a questo settore.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0233. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Missione 17 "Energia e diversificazione delle fonti energetiche".
Emendamento n. A0115, pagina 351, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 17, pagina 199, riga ventiquattresima, modificativo, che prevede:
A pagina 199, ventiquattresima riga, dopo la parola "ambientale" sono inserite le seguenti parole: "favorendo, in via prioritaria, anche attraverso specifiche forme di sostegno regionale, progetti di installazione di impianti fotovoltaici a copertura dei parcheggi pubblici e privati."
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento vado esclusivamente a specificare che si favorisce, in via prioritaria e anche attraverso specifiche forme di sostegno, progetti di installazione di impianti fotovoltaici e coperture di parcheggi pubblici e privati.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0115. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Siamo in votazione, collega Bozza. Qualcuno dell'informatica può andare da Bozza? Grazie.
Ripeto, relatore favorevole.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Tecnica legislativa. Accantoniamo il n. A0357 e il n. A0358 del correlatore, perché vanno votati dopo un altro emendamento accantonato. Su questi la Commissione dovrà anche esprimersi sui sub.
Emendamento n. A0336, pagina 352, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 201, riga 2, aggiuntivo, che prevede:
A p. 201, Programma 17.01 "Fonti energetiche", alla riga 2 della pagina, dopo le parole "in particolare fotovoltaici, rispetto ai quali si sta registrando un aumento esponenziale delle richieste di autorizzazione," aggiungere le parole "comunque con lo scopo di raggiungere quanto prima gli obiettivi previsti dal PNIEC - Piano Nazionale Energia e Clima".
Chi propone la modifica al proponente?
Relatore, prego.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Si propone di togliere dal testo dell'emendamento le parole "quanto prima". Leggo il testo?

PRESIDENTE

Va bene così. Il proponente ha accettato.
Metto in votazione l'emendamento n. A0336, così come modificato. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Missione 18 "Relazioni con le altre Autonomie territoriali".
Emendamento n. A0134, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 18, pagina 202, riga 8, modificativo, che prevede:
Alla riga 8 di pagina 202 dopo le parole: "delle aggregazioni comunali" aggiungere le seguenti parole: ", con l'obiettivo di arrivare entro il 2030 ad un numero di comuni pari a 500."
Chieda sempre la parola per tempo.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Dovrebbe esserci.

PRESIDENTE

Adesso è apparsa la richiesta.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Questo, in realtà, è un obiettivo che aveva chiarito e prefissato l'assessore Calzavara quando ha presentato il Piano di riordino territoriale, per cui in realtà semplicemente è l'occasione per metterlo per iscritto all'interno del DEFR, cioè portare i Comuni del Veneto a 500 entro il 2030.
Sappiamo che il piano di riordino territoriale si prefigge alcuni obiettivi, e tra questi c'è quello di accrescere la dimensione dei Comuni. Immagino che il parere sia favorevole. Non lo sapevo, ma mi fa piacere che lo sia.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0134. Parere favorevole del relatore. È ambizioso, molto ambizioso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0337, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 202, riga 33, aggiuntivo, che prevede:
A p. 202, Missione 18 "Relazioni con le altre autonomie territoriali", alla riga 33 della pagina, dopo le parole "L'Amministrazione regionale sarà parimenti impegnata nel riassegnare un ruolo strategico" aggiungere le parole "ai Comuni e".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0337. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0253, pagina 357, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Allegato 2, pagina 402, riga 22, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "ai sensi L.R. n. 40/2018 ." aggiungere le seguenti "Si intende altresì attivare nelle politiche societarie, ogni azione attiva e passiva, diretta e non, propedeutica alla realizzazione del prolungamento della rete ferroviaria Rovigo-Chioggia fino a Venezia."
Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, questo emendamento interviene sulla parte societaria del DEFR.
Noi chiediamo che dopo le parole "legge regionale n. 40 del 2018" siano aggiunte le seguenti: "Si intende altresì attivare nelle politiche societarie, ogni azione attiva e passiva, diretta e non, propedeutica alla realizzazione del prolungamento della rete ferroviaria Rovigo-Chioggia fino a Venezia."
Assessore, siccome affrontavamo prima anche il tema del trasporto, approfitto per dire due parole in merito alla linea Chioggia-Rovigo.
Chioggia-Rovigo – lo abbiamo sempre detto – è un segmento di linea che non esprime se stesso come dovrebbe. Obiettivamente, c'è anche la stanchezza. Però, Assessore, se noi andiamo a dire a un cittadino che vive in qualsiasi parte d'Europa che il sesto o settimo Comune del Veneto, il primo della Provincia di Venezia, non è collegato in maniera ferroviaria a Venezia, forse risulta un po' strano.
Leggevo, Assessore, in questo momento, che poche ore fa in Europa è stato dato l'okay alla nuova norma che sta introducendo la Francia: negli spostamenti inferiori ai 650 chilometri, dove è possibile andare in treno e non in aereo, vengono eliminate le tratte aeree. è notizia di poche ore fa. La Francia lo ha appena approvato. Pur di incentivare il trasporto su ferro, che risulta anche meno impattante, sotto l'aspetto ambientale, di quello aereo, la Francia dice che se ci puoi andare in treno non devi andarci in aereo. Io non ho l'ambizione di avere un aereo da Chioggia a Venezia. Non me ne voglia. Il fatto, però, di non avere neanche il treno porta noi abitanti della parte sud della Provincia a rivendicare, ancora una volta... Questa volta lo dico con fermezza. So che non dipende solo da lei, Assessore. Dipende anche da lei e da tutti noi.
A volte mi emoziono quando vedo il presidente Luca Zaia che va a Roma a parlare di temi che non c'entrano nulla con la regione Veneto. Però lui va a Roma – il collega Pan fa "sì" con la testa ‒ per dire: "Io sono il Presidente della Regione. Quello che accade nella mia regione mi interessa". Fa bene. Bravo. Non il Consigliere, ma il presidente Zaia. Fa bene.
Anche se quei piccoli temi (la Romea, la ferrovia che deve collegarsi dalla settima città del Veneto con il capoluogo) non credo siano prettamente di competenza nostra, però stride un po' che non ci siano. Se il Presidente dovesse chiamare tutti i Sindaci dell'asta della Romea per dire loro "cari Sindaci, andiamo da quei fannulloni di Roma a farci sentire e battiamo tutti insieme i pugni; ci devono dare la Romea", io andrei con il Presidente.
Siamo fiduciosi, perché c'è tutta la filiera. Durante la prima fase del bilancio io ho ascoltato attentamente l'assessore Calzavara, che ci ha dato un sacco di spunti che quest'anno ci possono tornare utili. L'assessore Calzavara ha proprio parlato dell'importanza della politica e della filiera.
Assessore, io sono uno che non ci sente bene, ma ascolta tanto. Lei parlava dell'importanza della filiera. Ora siamo noi a dirle che l'importanza di questa filiera serve anche perché avete la Città metropolitana, avete la Regione, avete il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture: se non facciamo adesso la Romea... Colleghi, c'è poco da sorridere. Quando si parla del Ponte sullo Stretto, che non mi pare sia competenza diretta del Presidente della Regione Sicilia, il Presidente della Regione Sicilia è ai tavoli. Quando si parla della Romea, che è la strada più pericolosa d'Italia, non vediamo il presidente Zaia ai tavoli. O uno fa male il suo lavoro o uno lo fa bene.
Assessore, abbiamo capito che va. Ci porti qualche risultato, visto che va. Non basta solamente andare.
Assessore, il numero di Salvini oggi lo avete più voi di noi. Sfruttiamo questa cosa. Assessore, oggi lei è la chiave di volta, insieme al suo Presidente, per realizzare quelle opere che mancano. Avete tutta la filiera. Non avete alibi, non avete scuse.
Assessore, mi sono permesso di allargare un po' il contesto, ma non per annacquare il nettare che dopo dobbiamo andare a bere, bensì per far capire che stiamo parlando di cose serie. Siamo stanchi, lo capisco. Però, colleghi, secondo voi, batterci tutti insieme per evitare che 5.000 pendolari al giorno vadano con il bus e ci sia uno straccio di ferrovia è una battaglia che merita di essere portata avanti tutti insieme? Magari, Assessore, la perderemo. Vivaddio. Però, davanti a un "no" si lotta, davanti a un "sì" si gioisce, davanti a un non saper nulla si muore per consunzione.
Rimetto al centro del dibattito questo tema.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0253. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0254, di pagina 358, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione Allegato 2, pagina 404, riga 9, aggiuntivo, che prevede:
Tra gli Obiettivi di medio e lungo termine 2023-2025 aggiungere il seguente: "3) Fare funzionare al meglio il servizio pubblico locale offerto, fino a quando lo stesso resterà in capo alle competenze societarie."
Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sarò molto breve.
Questa parte di DEFR parla delle società. Qui parliamo di Sistemi Territoriali. Assessore, chiedo una cosa molto semplice, ossia di aggiungere tra gli obiettivi di medio e lungo termine 2023-2025 il seguente: "3) Fare funzionare al meglio il servizio pubblico locale offerto, fino a quando lo stesso resterà in capo alle competenze societarie.". Sistemi Territoriali è ancora nostra, non è ancora chiusa, mancano sei mesi. Chiediamo in quei sei mesi di far funzionare il servizio. Punto.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0254. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0255, di pagina 359, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione Allegato 2, pagina 426, aggiuntivo, che prevede:
Tra gli Obiettivi a medio e lungo termine aggiungere il seguente obiettivo: "4) Relativamente alla specificità insulare di Venezia ed il suo atavico problema di spopolamento, bisogna dare chiare indicazioni all'ATER Venezia sull'utilizzo del patrimonio sito in zona storica ed insulare. Questo al fine di utilizzare lo stesso per contrastare lo spopolamento della città storica ed incentivare il ritorno ad un'idea di città residenziale e non solamente turistica. Fare funzionare al meglio il servizio pubblico locale offerto, fino a quando lo stesso resterà in capo alle competenze societarie."

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Questo è dell'assessore Corazzari. Ci siamo già chiariti prima. Non lo discuto.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0255. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0256, di pagina 360, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione Allegato 2, pagina 429, riga 6, aggiuntivo, che prevede:
Tra gli Obiettivi di medio e lungo termine 2023-2025 aggiungere il seguente obiettivo: "4) Dotare l'Ente Parco regionale del Sile di un adeguato numero di personale adatto al reale fabbisogno."
Metto in votazione l'emendamento n. A0256. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0257, di pagina 361, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione Allegato 2, pagina 433, riga 9, aggiuntivo, che prevede:
Dopo le parole "del lavoro del Veneto." aggiungere le parole "e della sua evoluzione."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0257. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Signori, un attimo di attenzione. Dobbiamo recuperare gli emendamenti accantonati. Quindi, prestate attenzione. Relatore e Assessore, mi raccomando.
Emendamento n. A0308, di pagina 119, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 129, riga 33, aggiuntivo, che prevede:
A p. 129, Missione 07 "Turismo", alla riga 33 della pagina, dopo il punto "d) partecipazione a manifestazioni fieristiche in Italia nel mondo, per la promozione turistica e culturale a regia regionale", aggiungere un ulteriore punto elenco "e) sostenere iniziative di armonica regolamentazione delle locazioni brevi."
Assessore, lo dica al microfono.

Ass.re Francesco CALZAVARA

L'emendamento è accoglibile con questa riformulazione: "promuovere, di concerto con gli Enti competenti, iniziative per la definizione e l'implementazione di strumenti in materia di gestione delle locazioni brevi nelle destinazioni turistiche ad alto tasso turistico".

PRESIDENTE

La proponente accetta la modifica.
Metto in votazione l'emendamento n. A0308, così come modificato. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0243, di pagina 170, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Missione 09, Programma 02, Obiettivo 1, pagina 267, ultima riga, aggiuntivo, che prevede:
Negli Obiettivi strategici di riferimento, al n. 2, dopo le parole "valorizzare il patrimonio," aggiungere le parole "salvaguardare l'occupazione"
Mi pare che il parere sia favorevole.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Non lo discuto. Siccome è stato un emendamento un po' combattuto, ringrazio per il fatto che sia stato recepito. Si tratta di inserire anche il valore occupazionale nella trasformazione di Porto Marghera.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0243. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0104, di pagina 178, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 9, paragrafo Programma 09.04 Servizio idrico integrato, pagina 148, terza riga, modificativo, che prevede:
A pagina 148, terza riga del primo capoverso del Programma 09.04, dopo la parola "PFAS" è inserito il seguente inciso: ", specie per coloro non ancora collegati alla rete acquedottistica,".
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Mi sembra di capire che c'è comunque un'opinione negativa, e questo mi dispiace. Ringrazio tutti coloro che si sono indaffarati durante la discussione in Aula di questo emendamento riguardo il collegamento e la messa in sicurezza delle persone che ancora non sono collegate all'acquedotto nella zona contaminata dai PFAS.
È un problema reale. Vi invito, eventualmente, a parlare sia con le associazioni che con le Mamme No PFAS per comprendere che cosa questo significhi nella vita quotidiana delle persone che ogni giorno sono costrette a recuperare acqua in altra maniera, ad andare a recuperare dalle casette dell'acqua, non in bottiglie, ma in piccole botti per riuscire davvero a utilizzare acqua senza PFAS o con minimissime quantità di PFAS rispetto al proprio pozzo, per evitare le conseguenze sanitarie e, in prospettiva, anche di fertilità piuttosto che patologie di diverso tipo, in tutti gli utilizzi, non soltanto in cucina, ma anche nel bagno, per l'igiene personale, eccetera.
È un problema. Non è possibile, dopo aver certificato, la Giunta regionale, la presenza di 18.000 persone non ancora servite dall'acquedotto, in queste zone in particolar modo, che non ci sia l'apertura di aggiungere nel capitolo riservato al Servizio idrico integrato un riferimento a una specificità, a un obiettivo che deve essere prioritario. Non è possibile andare in giro per l'Italia a dire che siamo i primi quando ci dimentichiamo delle persone più esposte. È un gran peccato. Si butta via tutta la certezza tecnico-scientifica che, anche grazie agli esempi, purtroppo, del Veneto, è stata costruita.
All'estero, pur non avendo casi così gravi come questi, stanno facendo operazioni di messa in sicurezza del suolo utilizzato per l'agricoltura, stanno facendo operazioni per aggiungere limiti all'intake settimanale in legge, sono intervenuti con norme specifiche per i territori colpiti dall'inquinamento, perché anche pochi nanogrammi in più possono causare danni sanitari purtroppo irreversibili.
Quindi, per le prossime volte vi chiedo un'attenzione particolare. La situazione è molto grave e si rischia di dimenticare casi che, dopo, si vanno a spiegare all'interno di convegni nazionali, ma che a casa nostra non si affrontano adeguatamente. La prossima volta, magari, potremmo parlare ‒ e vi invito a farlo ‒ anche con quelle famiglie e quelle imprese che si sono viste proporre di pagare migliaia o addirittura 20.000-25.000 euro per un semplice collegamento acquedottistico in una zona inquinata.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0104. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0055, di pagina 185, presentato dalla consigliera Baldin, Programma 09.06, rubrica Tutela e valorizzazione risorse idriche, pagina 150, riga 24, modificativo, che prevede:
Dopo le parole 'verifica e sperimentazione' è aggiunto il seguente comma:
'In tale contesto deve essere espressa chiaramente, anche al fine di evitare fraintendimenti ed equivoci, la piena e ferma contrarietà della Regione Veneto alla ripresa delle trivellazioni di gas in Alto Adriatico e in terraferma.'
Si tratta dell'emendamento fatto proprio dalla collega Camani.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Molto velocemente. Soltanto per annunciare il ritiro di questo emendamento e informare l'Aula che abbiamo provveduto a presentare il medesimo emendamento nella collocazione che la Giunta ci aveva suggerito più idonea.
Recuperando, quindi, il contenuto dell'emendamento originariamente proposto dalla consigliera Baldin, con l'emendamento presentato a prima firma del correlatore chiediamo alla Regione di confermare, in maniera espressa e chiara, senza fraintendimenti ed equivoci, la piena contrarietà della Regione del Veneto alla ripresa delle trivellazioni in Alto Adriatico.
Ritiro questo, quindi, e mi riservo eventualmente di intervenire sull'emendamento identico, ma spostato di Missione.

PRESIDENTE

Grazie.
Ringrazio anche per le parole che la collega Baldin mi ha riservato quando ne ha parlato prima.
Emendamento n. A0157, di pagina 255, presentato dalla consigliera Camani, Missione 12, pagina 165, riga 33, modificativo, che prevede:
Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", dopo il capoverso che si conclude con le parole "prevenzione del fenomeno.", aggiungere il seguente:
"Inoltre, con l'obiettivo di rafforzare le politiche a sostegno dell'occupazione femminile di qualità e per contrastare, nel rispetto delle prerogative regionali, le differenze retributive tra uomo e donna, si intende dare piena attuazione alla L.R. n. 3/2022 "Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e sostegno all'occupazione femminile stabile di qualità"".
Metto in votazione l'emendamento n. A0157. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Ci sono dei subemendamenti depositati che hanno bisogno del parere dell'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione. Gli interessati vengano qui vicino ai colleghi Sandonà e Calzavara.
Ripresa lavori alle ore 21.50.
La Seduta è sospesa alle ore 21.49
La Seduta riprende alle ore 21.50

PRESIDENTE

Terminato l'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione con efficacia ed efficienza.
Emendamento n. A0357, pagina 351.01 bis, presentato dal consigliere Possamai Giacomo, oggetto Missione 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche, pagina 200, riga 8, aggiuntivo, che prevede:
In tale contesto deve essere espressa chiaramente, anche al fine di evitare fraintendimenti ed equivoci, la piena e ferma contrarietà della Regione Veneto alla ripresa delle trivellazioni di gas in Alto Adriatico e in terraferma.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Soltanto per ribadire che questo è un emendamento con il quale chiediamo al Consiglio regionale di esprimersi in maniera chiara, senza artifizi retorici, come peraltro ha fatto il Presidente Zaia, partendo dal presupposto che non servono ulteriori studi e approfondimenti per sapere – veramente sto citando le parole del Presidente – gli effetti diretti che le trivellazioni hanno già avuto nel territorio del Polesine, e che certamente avrebbero ancora se venissero riprese, così come annunciato dal Governo Meloni.
Siccome noi pensiamo che attorno a un tema come questo si possano costruire le condizioni, se siamo in grado di dire parole chiare, per far valere le ragioni di questa Regione rispetto, invece, a necessità di tipo nazionale, con questo emendamento chiediamo al Consiglio regionale di esprimere in maniera chiara e dentro un testo importante come il Documento di economia e finanza regionale un chiaro "no" alle trivelle nell'Adriatico e nel Polesine.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Sono felice che si siano convinti un po' tutti sul "no" alle trivelle nell'Adriatico.
Il 6 luglio 2021, in questa sede, presentavamo due mozioni congiunte, una a mia prima firma e una della collega Cestari, approvate all'unanimità, che dicevano: "Si impegna il Presidente della Giunta regionale ad intervenire, coerentemente con le posizioni assunte dal Presidente della Regione Veneto e dal Consiglio regionale presso il Governo per fermare le trivellazioni nell'Alto Adriatico". In premessa mettevamo una frase del presidente Zaia del 2016 che diceva: "Noi le trivelle davanti alle nostre coste del Veneto proprio non le vogliamo e chi lavora nelle piattaforme può trovare ottime alternative nell'industria del turismo, che è la nostra principale risorsa".
Non vedo perché bisogna fare un passo indietro rispetto a degli impegni già presi nel 2021, quindi non nel 2000, dicendo, con un inciso, che dobbiamo verificare da studi se le trivellazioni nell'Alto Adriatico danno fastidio o meno, quando in realtà lo sappiamo già, perché i fenomeni di abbassamento che dal territorio vengono portati sono chiari. Non credo che serva lo studio di un esperto, come facciamo spesso per giustificare delle cose che non dovrebbero essere fatte e quindi mettere quell'inciso, quel virgolettato io penso sia un passo indietro rispetto a due dispositivi che avevamo votato poco tempo fa.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Nelle zone attorno alla Romea, per esempio, ci sono aree che sono già vittime della subsidenza e hanno già perso addirittura tra i 2 e i 3 metri sotto il livello del mare. La storia ci insegna come Rovigo abbia già pagato le conseguenze e all'epoca le estrazioni siano state fermate proprio per questo motivo. L'evoluzione tecnologica ci aiuta ad avere un'idea maggiore di quelli che sono i rischi di oggi, sicuramente.
Detto questo, è evidente che la quantità di gas presente nel nostro mare e la suddivisione di questo all'interno di tanti diversi bacini, non soltanto ci provocherà, purtroppo, dei rischi antieconomici, ma in più la prospettiva di un rischio su cui ancora oggi la Regione del Veneto sta investendo enormemente per fermare i danni della subsidenza con enormi investimenti che stiamo facendo proprio con i nostri bilanci annuali per gestire idrovore e tutto quello che ne consegue, di fronte a questo tipo di investimento, che stiamo facendo ancora oggi, ritengo che oggettivamente parlando non dare per certe posizioni politiche che sono state prese dal territorio e prese anche da noi esponenti politici e dai nostri massimi rappresentanti sia un po' squalificante.
Non c'è bisogno di ulteriore approfondimento, abbiamo già la certezza di quello che potrà capitare all'interno di quel territorio perché ci sono altre aree nella zona dell'entroterra che potrebbero essere utilizzate per questo tipo di estrazione e di conseguenza anche quelle dobbiamo difenderle.
Il rischio è troppo grande rispetto al beneficio.

PRESIDENTE

La posizione di quest'Aula, perlomeno da settembre 2015, è sempre stata chiara, e di questa Regione di conseguenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0357. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0358, pagina 351 bis, presentato dal consigliere Sandonà, oggetto Missione 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche, pagina 200, riga 8, aggiuntivo, che prevede:
Infine nel contesto della propria politica energetica, la Regione del Veneto, ove siano acquisite evidenze scientifiche in ordine a ricadute ambientali pregiudizievoli per il territorio e l'ecosistema delle trivellazioni di gas o di altre fonti fossili in Alto Adriatico, e in terraferma, esprimerà, nelle diverse sedi istituzionali, la propria contrarietà alla loro ripresa.
Ci sono tre subemendamenti che voteremo prima.
Subemendamento n. A0359, presentato dalla consigliera Baldin, modificativo, che prevede:
L'emendamento n. 358
'Infine nel contesto della propria politica energetica, la Regione del Veneto, ove siano acquisite evidenze scientifiche in ordine a ricadute ambientali pregiudizievoli per il territorio e l'ecosistema delle trivellazioni di gas o di altre fonti fossili in Alto Adriatico, e in terraferma, esprimerà, nelle diverse sedi istituzionali, la propria contrarietà alla loro ripresa'.
È modificato come segue:
'Nel contesto della propria politica energetica, la Regione del Veneto, con riferimento alle trivellazioni di gas o di altre fonti fossili in Alto Adriatico, e in terraferma, esprimerà la propria contrarietà alla loro ripresa'.
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
È doveroso ringraziare anche il relatore Sandonà, l'assessore Calzavara, i tecnici che hanno supportato questa parte legislativa e anche i colleghi delle opposizioni che hanno sostenuto l'emendamento che avevo ritirato prima sul tema delle trivelle, che è stato, come da impegno preso dalla maggioranza, presentato dal relatore stesso e che si prende l'impegno di affrontare il tema delle trivelle di gas in Adriatico e in terraferma. Quindi, un punto lo abbiamo raggiunto grazie al mio primo emendamento.
Non possiamo, però, accogliere così com'è quell'emendamento, dato che comunque si lascia una porta aperta, una speranza. Si dice: "siamo contrari alle trivelle, però". È quel "però" che ci fa un po' paura. D'altronde, è vero quello che dicevano le colleghe: abbiamo già sperimentato cosa significa trivellare sul nostro territorio, ne abbiamo visti gli effetti in tantissimi anni, motivo per cui si sono interrotte, e gli effetti concreti li vediamo ancora oggi andando nel Polesine.
È evidente, quindi, che questa è solo una soluzione di compromesso, consigliere Sandonà, per salvare capre e cavoli, ma che in realtà non fissa con certezza, con chiarezza e in maniera irremovibile una contrarietà alle trivelle nel nostro territorio.
Capisco che ci sia la necessità, da parte di questa maggioranza, di non andare in contrasto con il Governo, perché siete dello stesso colore, quindi capisco anche la vostra difficoltà in questo momento, appunto di aver cercato un compromesso: è la soluzione che un po' ci saremmo aspettati. Però, mi sarei aspettata, anzi vorrei che vi fosse anche un piccolo moto di coraggio e quindi avere finalmente il coraggio di dire le cose come stanno, senza tentennamenti, senza incertezze e senza lasciare dubbi o aperte le porte a ipotetici studi o ipotetiche valutazioni che verranno fatte da non si sa chi, quando questi già esistono.
Capisco che è la posizione odierna, perché l'abbiamo letto oggi: il presidente Zaia è presso i Ministeri e gli diamo anche il merito, gli diamo il merito di aver aperto un tavolo a livello nazionale. Se ne sta discutendo, ma chiaramente si lasciano le porte aperte, e questo è un problema, è un problema per il territorio. Il coraggio che noi chiedevamo oggi era quello di andare magari contro al proprio partito, per tutelare, invece, il territorio veneto e i cittadini del Veneto.
Questo è l'unico rammarico, cari colleghi. Ho voluto presentare questi subemendamenti al vostro emendamento proprio per dire, come vi dicevo, con estrema chiarezza, qual è la posizione del Veneto che, come diceva giustamente il presidente Ciambetti, non era mai cambiata fino a stasera, in questi anni, dal 2015 e forse anche prima. Dispiace constatare che, invece, questa sera cambiano le cose, perché si lascia uno spiraglio per le attività di trivellazione.
È un passo indietro. Spero che abbiate un sussulto di coraggio e siate capaci di votare questi subemendamenti che ho presentato. Per quanto riguarda l'emendamento del relatore Sandonà, mi riservo perché non mi sento a mio agio a votarlo a favore, proprio perché lascia una prospettiva, che non è quella a cui miriamo. Quello a cui miriamo sono le energie rinnovabili. Se viene spaventata la gente o si fa leva sull'assenza o sulle risorse energetiche limitate, dato il periodo storico terribile per la nostra economia, credo che non si stia dicendo del tutto la verità ai veneti.
Il gas, e sappiamo che quello presente sul nostro territorio è pochissimo, non basterà a soddisfare tutte le richieste e tutte le necessità dei nostri cittadini. Sicuramente non è questo il modo. Magari si vanno anche a creare danni concreti e irreparabili che pagheranno i figli e i figli dei nostri figli un domani.
Questo non lo possiamo assolutamente accettare, cari colleghi.

PRESIDENTE

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Abbiamo ancora pochissimo tempo, quindi andrò velocissima.
Vorrei solo dire due cose. Cosa non mi convince dell'emendamento che avete presentato? E perché, secondo me, è peggiorativo rispetto alla proposta iniziale? Perché voi, con questo emendamento, condizionate la vostra contrarietà alle trivellazioni solo nel caso in cui siano acquisite evidenze scientifiche in ordine alle ricadute delle trivellazioni.
Lo trovo poco coerente con il percorso, con la storia di determinati territori di questa Regione e con il percorso che questo Consiglio regionale ha fatto in questi anni.
Da questo punto di vista, vorrei che fosse lasciato agli atti che dei trentatré Consiglieri regionali di maggioranza presenti in Aula al momento del voto (inclusi quelli che vengono da Rovigo), l'unico Consigliere che ha avuto il coraggio di esprimere un voto in difformità da quello che io reputo sbagliato è stato il presidente Ciambetti, coerentemente con una posizione che, evidentemente, malgrado il cambio di Governo, malgrado il cambio delle politiche energetiche nazionali, rimane coerente con un principio, che poi è il medesimo sostenuto dal presidente Zaia.
Annunciamo ovviamente il voto favorevole a tutti e tre i subemendamenti presentati dalla collega Baldin, che tentano di limitare l'impatto di quel "semmai faremo degli accertamenti", e riteniamo che l'emendamento, così com'è stato proposto dalla Giunta, rappresenti un arretramento della posizione del Consiglio regionale rispetto alla questione delle trivelle e indebolisce anche la posizione del presidente Zaia quando andrà a spiegare alla presidente Meloni che il Veneto è contrario a questa operazione.

PRESIDENTE

Metto in votazione il subemendamento n. A0359. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Subemendamento n. A0360, presentato dalla consigliera Baldin, modificativo, che prevede:
L'emendamento n. 358
'Infine nel contesto della propria politica energetica, la Regione del Veneto, ove siano acquisite evidenze scientifiche in ordine a ricadute ambientali pregiudizievoli per il territorio e l'ecosistema delle trivellazioni di gas o di altre fonti fossili in Alto Adriatico, e in terraferma, esprimerà, nelle diverse sedi istituzionali, la propria contrarietà alla loro ripresa'.
È modificato come segue:
'Infine nel contesto della propria politica energetica, la Regione del Veneto, con riferimento alle trivellazioni di gas o di altre fonti fossili in Alto Adriatico, e in terraferma, esprimerà, nelle diverse sedi istituzionali, la propria contrarietà alla loro ripresa'.
Non vedo interventi.
Metto in votazione il subemendamento n. A0360. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Subemendamento n. A0361, presentato dalla consigliera Baldin, modificativo, che prevede:
L'emendamento n. 358
'Infine nel contesto della propria politica energetica, la Regione del Veneto, ove siano acquisite evidenze scientifiche in ordine a ricadute ambientali pregiudizievoli per il territorio e l'ecosistema delle trivellazioni di gas o di altre fonti fossili in Alto Adriatico, e in terraferma, esprimerà, nelle diverse sedi istituzionali, la propria contrarietà alla loro ripresa'.
È modificato come segue:
'Infine nel contesto della propria politica energetica, la Regione del Veneto, atteso che sono state acquisite evidenze scientifiche in ordine a ricadute ambientali pregiudizievoli per il territorio e l'ecosistema delle trivellazioni di gas o di altre fonti fossili in Alto Adriatico e in terraferma, esprimerà, nelle diverse sedi istituzionali, la propria contrarietà alla loro ripresa'.
Metto in votazione il subemendamento n. A0361. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Siamo sull'emendamento n. A0358.
Assessore Calzavara, questo è l'ultimo emendamento.
Prego, assessore Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Presentiamo questo emendamento che, secondo noi, dà una risposta a quella richiesta che è stata fatta dagli emendamenti che abbiamo bocciato perché il caso ha voluto che mentre noi questa mattina eravamo qui a discutere, oggi il presidente Zaia era a Roma e ha incontrato il ministro Pichetto Fratin e ha incontrato il ministro Urso per parlare di trivellazioni.
Il caso vuole che da questo incontro si sia concordato che il percorso per arrivare a capire cosa fare nel Veneto sia quello di istituire un tavolo tecnico, composto da Leonardo, da ISPRA, dalle Università del Veneto, da tecnici esperti del nostro territorio, per cercare di dare delle risposte tecniche e non ideologiche.
Lei è rimasta indietro di una puntata, consigliera Camani. Lei di solito è molto attenta, probabilmente oggi era presa dai subemendamenti e non si è accorta di quello che è successo.
Questa maggioranza ha un Presidente che oggi è andato a Roma a iniziare un percorso, che poi vedremo dove porterà, perché se ci saranno evidenze di carattere scientifico che le nuove tecnologie non creeranno nessun tipo di problema, bisognerà capire perché il Veneto non deve fare la propria parte all'interno del Piano energetico. Voi siete quelli che quando si fa dalle altre parti, è sempre il NIMBY, non nel mio giardino. Il Veneto ha già fatto la sua parte con il rigassificatore, ha fatto la sua parte negli anni Sessanta, probabilmente con tecnologie che non erano all'avanguardia come quelle di oggi, ma oggi credo che ci sia la possibilità di capire esattamente cosa succede a fronte di una possibile o meno estrazione del gas.
Tra l'altro, il Veneto, primo in Italia, si è dotato di un sistema di controllo della subsidenza che si chiama PIMOT. Verrà probabilmente preso a modello a livello nazionale da parte della Protezione civile, che ha la capacità, attraverso satelliti e sensori sul territorio, di comprendere anche la subsidenza di un millimetro. Oggi c'è la possibilità di comprendere esattamente quello che potrà succedere. Credo che ci sia la necessità e la responsabilità da parte di chi amministra oggi questo Paese, in un momento in cui viviamo momenti difficili come quelli della crisi energetica, di affrontare questo problema con serietà, quindi far sì che la scienza ci dica esattamente se oggi esistono le condizioni di sicurezza per poter fare almeno questa cosa. E questo è quello che diciamo all'interno di questo emendamento. Se la scienza non darà sufficienti garanzie al nostro territorio, poi naturalmente sarà chi dovrà autorizzare questo tipo di estrazione, che non ci siano problemi di subsidenza per chi ne ha già sofferto credo a sufficienza, non vedo perché il nostro territorio non possa contribuire al Piano energetico nazionale in maniera molto serena.
Voi siete quelli che dite di no al Veneto e poi davanti c'è la Croazia che estrae lo stesso gas, che molto probabilmente genererà la subsidenza anche nel nostro territorio. I ragionamenti bisogna farli seri e magari capire cosa sta succedendo con il gas estratto dalla Croazia, che genera un'autonomia energetica da parte di quel territorio. Non devo dirlo io, non sono io a dirlo. Ma non può essere nemmeno perché nel 1960 si faceva un certo tipo di estrazione, che ha creato problemi incredibili su quel territorio. Oggi quel mondo non esiste più, siamo nel 2022, credo che sia necessario affrontare questo tema in maniera scientifica e non in maniera aprioristica e ideologica.
Presentiamo questo emendamento, che è coerente con quello di cui oggi il presidente Zaia ha parlato all'interno dei Ministeri con, ripeto, i due Ministri e con la sottosegretaria Vannia Gava, cercando di istituire un tavolo che possa darci delle risposte tecniche e non ideologiche. Questo è l'emendamento.
Approfitto dell'emendamento che andremo a votare, perché poi le dichiarazioni di voto le faranno i nostri Capigruppo e chi vorrà intervenire, per chiudere un po' questa maratona. Il consigliere Possamai è partito con il Giorno della marmotta – naturalmente è una battuta – ma mi sento un po' Forrest Gump quando diceva: "Sono un po' stanchino", dopo la maratona, e si vede anche probabilmente. Però, questa stanchezza credo che venga dalla consapevolezza del lavoro svolto nel corso di questi due giorni che conferma come il Documento di economia e finanza regionale stia crescendo nel corso degli anni attraverso il contributo di tutti.
L'atteggiamento che abbiamo avuto nel valutare gli emendamenti, i molti che abbiamo accettato, come l'anno scorso, è la testimonianza che non pensiamo che il documento che presentiamo sia da votare e basta, ma sia, attraverso il contributo di tutti, da arricchire anno dopo anno di quelle che sono le sensibilità e i contenuti. In alcuni casi non la pensiamo allo stesso modo, ma se la pensassimo allo stesso modo, saremmo in maggioranza in cinquanta.
Ci sta il confronto e anche lo scontro, ma credo che sia sempre stato franco, per cercare di continuare a far crescere questo documento che, secondo me, è un bel documento di cui dovremmo essere orgogliosi alla fine tutti quanti, come documento. Poi alcuni contenuti qualcuno li può anche non condividere. È un documento che ha visto arricchirsi di contenuti, che molto probabilmente dovrà essere ulteriormente aggiornato, però, siccome nasce dall'analisi di tutta una serie di dati, di documenti che ci arrivano e, in particolar modo, di statistiche, credo che si debba prenderlo sul serio.
È chiaro che noi lo elaboriamo sulla base di dati che abbiamo a disposizione dell'Istat e, attraverso questi dati, in particolar modo riusciamo a tracciare delle traiettorie del Veneto e comprendere se le iniziative che sono state messe in campo stanno dando effettivamente dei risultati. Credo che questo documento, nella sua complessità, che interseca la strategia di sviluppo sostenibile, il programma di governo dei cinque anni del presidente Zaia e i bilanci annuali, sia un documento che continua in maniera coerente un percorso, che naturalmente avrà, alla fine del mandato, la capacità di presentarsi ai cittadini e di dimostrare che ciò per cui siamo stati votati, ciò per cui il presidente Zaia è stato votato, è stato realizzato.
Naturalmente, all'interno di un percorso come quello del 2020 – molto probabilmente, forse si pensava di uscire più velocemente dalla pandemia – sicuramente nessuno avrebbe mai pensato di trovarci in un momento difficile come questo, legato all'invasione dell'Ucraina, al caro energia, al rincaro delle materie prime, alle spinte inflazionistiche che stiamo vivendo in questo periodo. Credo, però, che le iniziative che siamo riusciti anche quest'anno a definire nel DEFR, e che poi vedremo meglio nel bilancio la prossima settimana, potranno mettere in sicurezza i Veneti e continuare a dare i servizi che il Veneto ha generato nel corso degli ultimi tredici anni, ricordo, senza mettere le mani nelle tasche dei veneti.
Questa la dovevo dire, perché va sempre bene. Sennò non ero sufficientemente "zaizzato", come avete detto. Adesso sono completamente "zaizzato", quindi vi farò contenti.
Il 2023, come sapete, è l'anno – speriamo, lo speravamo anche l'anno scorso – in cui le risorse del PNRR dovrebbero trovare piena attuazione. Oltre ai 5 miliardi che sono stati assegnati al Veneto, quindi, dovremmo riuscire a chiudere una serie di partite che ci permetteranno di liberare risorse, o comunque di fare ulteriori interventi all'interno della nostra Regione, così come la partenza della programmazione 2021-2027, la programmazione europea che prevede per l'anno 2023 300 milioni di euro di bando. Sono 300 milioni di euro che la Regione, attraverso il cofinanziamento, metterà nella disponibilità dei veneti, delle persone, delle aziende, di quei soggetti che saranno capaci di intercettare le risorse del bando.
Credo, quindi, che sarà un anno importante, che ci permetterà di avere degli strumenti per continuare quel percorso di eccellenza. Orgogliosamente continuiamo a vantarci di un Veneto che continua ad essere una delle Regioni meglio amministrate in Italia, con le difficoltà, naturalmente, che il nostro territorio sta vivendo, ma anche con la capacità di continuare a innovare, di continuare a vedere quelle che potranno essere le opportunità che il futuro darà a questo territorio.
Chiudo brevemente ringraziando il dottor Pelloso e tutta la sua struttura che ha seguito la redazione, la discussione nelle varie Commissioni e l'analisi di tutti gli emendamenti che sono arrivati. Ringrazio le molte strutture che sono state presenti qui in questi giorni, i colleghi della Giunta regionale che sono stati qui in questi due giorni di discussione, proprio a testimonianza della consapevolezza e di come la Giunta consideri il Documento di economia e finanza un documento assolutamente importante, dove ognuno di noi dovrà dare sempre di più il contributo, perché traccerà il Veneto del futuro.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Su questo emendamento io confesso di vivere una schizofrenia, nel senso che io sto lavorando per il Ministero per conto di REPowerEU per cercare di ridurre anche di un miliardo di metri cubi il consumo di gas a livello nazionale. Stiamo cercando veramente di raschiare il barile per cercare di capire come ridurre il consumo di gas. Abbiamo individuato delle misure. Credo che il documento su cui stiamo lavorando sia un documento che posso anche condividere appena sarà ufficiale. Parallelamente in quest'Aula andiamo a creare dei canali per recuperare il gas fossile su cui, al di là dei problemi ambientali, Assessore, il professor D'Alpaos, che non è l'ultimo arrivato, che abbiamo citato più volte, si è espresso in maniera molto chiara. Credo che nessuno come lui conosca ciò che c'è nel nostro territorio, ciò che c'è sotto il nostro territorio. Ha usato delle parole che mi paiono cristalline, inequivocabili. Poi, possiamo anche andare a chiedere altri cento pareri, ma credo che non avremo cose molto diverse. Per cui, dal punto di vista ambientale credo che non dobbiamo aspettare altre conferme, ma solo dal punto di vista economico.
Il nostro DEFR è un bellissimo documento nell'impostazione programmatica. Ha un'apertura verso le politiche nazionali ed europee che è molto condivisibile, ma poi, vai nelle azioni concrete ed è diametralmente opposto alle premesse.
Veramente vi invito a dare coerenza al documento, perché sennò noi diciamo che è bellissimo, che dobbiamo andare nella direzione degli obiettivi di sostenibilità dell'ONU, però facciamo tutt'altro. Parliamo di "Fit for 55", del 55% di riduzione delle emissioni al 2030, che è domani dal punto di vista degli investimenti, e tutta la difficoltà di andare in quella direzione, però poi noi cerchiamo di premere sul fondo del mare per tirar fuori questi tre miliardi di metri cubi di gas per dieci anni che – credetemi – fa ridere dal punto di vista dell'economia nazionale e dell'economia di questa Regione. Ne parlavo con l'assessore Marcato, la ricaduta per le imprese della nostra Regione di questa iniziativa industriale è veramente risibile. Abbiamo delle alternative, e il biometano, secondo me, è la strada se vogliamo dare del gas al nostro sistema. Lo possiamo fare con metano non fossile, attivando delle filiere che hanno delle ricadute.
Qui non si tratta del NIMBY. Il nostro atteggiamento non è NIMBY. A me pare, però, che qui vogliamo essere più realisti del re. Il Governo nazionale vuole andare in quella direzione e noi facciamo vedere che siamo bravi e che arriviamo prima degli altri. Ma non è questo l'interesse nostro. Se c'è un interesse a livello nazionale, che se la smazzino! Ma non mettiamo a rischio il nostro territorio, sotto pressione il nostro sistema locale per obiettivi che a noi non portano niente.
Veramente vi richiamo a ripensare questo atteggiamento. I subemendamenti che aveva proposto la collega Baldin correggevano questa schizofrenia. Ma se noi votiamo un emendamento come quello che ci è stato presentato, non facciamo un servizio ai nostri cittadini, non facciamo un servizio alla nostra economia, ma facciamo anche la figura – credetemi – degli sciocchi.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Giusto perché si diceva che bisogna basarsi anche sui numeri, penso che sia importante darceli per capire ciò che diceva bene prima anche il collega Lorenzoni. Si parlava di Croazia. Ebbene, la Croazia al momento estrae meno dell'Italia: 1,2 miliardi di metri cubi contro 1,8 miliardi di metri cubi (sono dati ministeriali). L'Adriatico ha decine di giacimenti, con una riserva complessiva stimata in 80 miliardi di metri cubi. Assessore, lei sa perfettamente che il fabbisogno annuale di metri cubi di gas per l'Italia attualmente è di 70 miliardi di metri cubi. Quindi, la possibilità massima di estrazione di gas è di 80 miliardi di metri cubi e il fabbisogno di un anno è di 70 miliardi di metri cubi. Quindi, oggettivamente di che cosa stiamo parlando? La Croazia, per esempio, non ha problemi di subsidenza come il nostro territorio, perché è una costa molto più rocciosa, mentre la nostra soffre maggiormente le conseguenze del bradisismo, e lo vediamo.
Quindi, di fronte al fatto che evidentemente la tecnologia oggi è cambiata rispetto a qualche decennio fa, siamo innanzi ad un'operazione che rischia di mettere in ginocchio un territorio per un quantitativo di gas che è ben al di sotto del potenziale e della necessità del nostro territorio, italiano, non soltanto veneto. Quindi, il gioco davvero vale la candela? Anche perché ribadisco che il PiTESAI, che era il piano che doveva definire la transizione verso l'abbandono dell'estrazione del gas, esprime all'interno dei dati molto attenti e preoccupati rispetto alla condizione e alle reali possibilità di continuare questo tipo di attività. Ma il problema è che quel piano continua, nonostante abbia una determinata finalità, a consentire di fare estrazione. Questo è stato fatto nel Governo precedente senza ascoltare – attenzione – i pareri tecnici di coloro che, invece, si sono presentati lì, in rappresentanza delle diverse istituzioni e in rappresentanza di ordini professionali, dicendo che quel piano non stava facendo la sua parte, non stava pianificando la riduzione dell'estrazione fino all'abbandono, ma stava dando una liberalizzazione in questo senso. E all'epoca il presidente Zaia aveva, invece, festeggiato dicendo che aveva bloccato le estrazioni in mare, quando in realtà non c'era nessuna garanzia all'interno di quel piano. Quel piano non l'ha votato Cristina Guarda, purtroppo è stato votato da un Governo in cui anche voi eravate presenti, e purtroppo adesso ci mette nelle condizioni di non avere nessuna garanzia di tutela del nostro territorio.
La tecnologia e la scienza già ci dicono che quel tipo di strada non è efficace ed efficiente. Siccome noi vogliamo essere positivi, efficaci ed efficienti, questo tipo di soluzione non può essere presa in considerazione, perché già la scienza ci sta dicendo che non è percorribile. Non occorrono ulteriori studi perché è già stata espressa, all'interno della documentazione che è stata presentata da chi conosce, non soltanto dalle parti politiche, l'urgenza di andare a investire in altre strade, non di pianificare un'attività di estrazione che sarà pluridecennale e che darà, purtroppo, risultati annuali estremamente irrisori rispetto al fabbisogno.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sinceramente avrei evitato di intervenire vista anche l'ora, però il tema è troppo importante per non farlo.
L'emendamento della Giunta sinceramente mi ha lasciato molto perplesso. Ho dovuto leggerlo più di una volta. Si dice, infatti, che non vogliamo le trivelle, ma poi si aggiunge: "ove siano acquisite evidenze scientifiche in ordine alle ricadute ambientali pregiudizievoli per il territorio e l'ecosistema delle trivellazioni". Evidenze scientifiche? Ma stiamo cancellando la storia di quello che è accaduto nel Polesine? Non ci basta quello che è accaduto? Non ci bastano i miliardi di vecchie lire di danni causati dall'estrazione dal sottosuolo di gas, e non solo? Ci servono le evidenze scientifiche? Sinceramente stentavo a credere a quello che avevo letto.
Mi chiedo: vogliamo l'autonomia e, appena Roma, che fino a qualche campagna elettorale fa veniva considerata da voi Roma ladrona, ci dice "vogliamo le trivelle in casa vostra", apriamo le porte. È un fatto gravissimo.
Poi, assessore Calzavara, la questione della Croazia ormai è veramente insostenibile, questa storia della Croazia che tutti i sostenitori delle trivelle portano in qualsiasi discussione. Scusatemi, se un nostro vicino di casa, per risparmiare dei soldi e per mettere più soldi in banca, brucia i rifiuti, scarica l'olio esausto in un fiume, si libera di materiali vari bruciandoli o con sistemi illegali, lo dobbiamo fare anche noi? Se il nostro vicino di casa sbaglia, lo dobbiamo fare anche noi?
Ho fatto un esempio, Assessore. Poi, se vuole capire...

PRESIDENTE

Lasciate parlare il collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Assessore...

PRESIDENTE

Lasciate parlare il collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Assessore, se vuole glielo ripeto. Ascolti bene...

PRESIDENTE

Lasciate parlare il collega Zanoni. Assessore Calzavara, lasci parlare il collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Ascolti bene. Visto che non sono stato chiaro, lo ripeto. Se il nostro vicino di casa sbaglia e commette azioni che creano danni, dobbiamo fare la stessa cosa anche noi? Casomai, andiamo dal vicino e gli diciamo: guarda che quello che stai facendo può creare danni a te e anche a noi. Ma non lo prendiamo come esempio. Sennò, non sarà mai finita questa questione della subsidenza. Avete visto le spiagge che fine hanno fatto con l'ultimo fortunale? Vogliamo aumentare la subsidenza? Ci servono le evidenze scientifiche? La collega Cestari e la collega Bisaglia l'hanno vissuto, vivono in quei territori, lo sanno, come lo sa l'assessore Corazzari. Servono le evidenze scientifiche? Ma che cosa avete scritto in questo emendamento? Solo perché Roma vi dice che dovete ubbidire? Quella stessa Roma che era considerata Roma ladrona fino a quattro o cinque campagne elettorali fa? È inammissibile, questa cosa! È scandalosa!
Io veramente non credevo a quello che ho letto. Prima sono andato dal collega Lorenzoni, che avevo visto prenotarsi, e gli ho detto: ma questo emendamento? E lui mi ha risposto: è arrivato per posta. Allora me lo sono andato a leggere. Ma voi siete sicuri di quello che volete andare a votare? State rinnegando una storia di posizioni chiarissime, che prima la collega Ostanel e la collega Guarda vi hanno messo in fila una dopo l'altra. Vi state rimangiando tutto perché Roma vi sta dicendo che dovete beccarvi le trivelle, quindi voi lasciate la porta aperta. Poi, se ci sono le evidenze scientifiche, bene; diversamente, pappatevi le trivelle! Roma comanda, il Veneto ubbidisce. Ma quale autonomia! Ma quale autonomia!

PRESIDENTE

Collega Valdegamberi, prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. Mi sente? Mi sentite?

PRESIDENTE

Torniamo domani, colleghi?
Collega Valdegamberi, prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Grazie.
Ho ascoltato tutto l'intervento del...

PRESIDENTE

Sospendo la seduta...

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Scusate, ho ascoltato attentamente tutto...

PRESIDENTE

Aspetti un attimo, collega. La seduta è sospesa.
Prego, collega Valdegamberi.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Sono sempre stato silente, anche perché sono a casa con un po' di influenza, però su quest'ultimo intervento non posso stare zitto. Io sono d'accordo sulle parole che ha detto l'assessore Calzavara, perché come è stato formulato è corretto. È chiaro che, se l'estrazione comporta delle conseguenze negative, questa non va fatta. Ma è scritto chiaramente "qualora ci siano delle soluzioni tecniche", e io penso che ci possano essere soluzioni tecniche che permettano di evitare la subsidenza e altre problematiche, per cui non vedo perché l'estrazione non si debba fare.
Io sono contrario alla politica del NIMBY, ovunque. Tant'è che coloro che oggi alzano delle critiche sono gli stessi che hanno brindato quando è saltato per aria il Nord Stream e che hanno detto per primi che non dobbiamo più prendere il gas dalla Russia, anche se costava molto meno, ma lo dobbiamo prendere, per motivi ambientali, in America, pagandolo cinque volte tanto e inquinando i mari per far attraversare alle navi interi oceani. Questa è la politica che dobbiamo fare? Questa è la politica di rispetto per l'ambiente? Cerchiamo di essere coerenti. Allora, a questo punto ripristiniamo le forniture della Russia, evitiamo di inquinare i mari, evitiamo di prelevare il gas dall'Adriatico e siamo coerenti fino in fondo. Ma il "no a tutto", e poi lamentarsi perché i costi dell'energia, come ho sentito in vari interventi e in varie relazioni in questi giorni, sono elevati, perché il nostro programma non tiene conto del fatto che i costi energetici sono saliti di tre o quattro volte, perché non è aggiornato, francamente è inaccettabile. Il Governo cosa dovrebbe fare? Cosa dobbiamo fare? Pagare con nuovo debito pubblico l'aumento dei costi e la competitività di un sistema che sarà sempre più bassa rispetto al resto del mondo? È questo che dobbiamo fare? Non credo. Dobbiamo, invece, tornare con i piedi per terra.
Se ci sono soluzioni tecniche per cui è possibile prelevare anche quel gas, senza creare problematiche, ben vengano, ben venga il prelievo, ben venga questo gas. Se non ci sono, non si preleva. Si mettono sulla bilancia costi e benefici. Però, questo pregiudizio a priori contro tutto, contro l'eolico, contro le energie rinnovabili, alla fine diventa veramente masochistico e sta mettendo fuori gioco il nostro Paese, l'economia del nostro Paese, e noi non ce ne rendiamo conto...

PRESIDENTE

La sentiamo non proprio perfettamente, collega Valdegamberi.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

... a importare i bomboloni di gas dall'America, dove si distruggono montagne, montagne intere vengono disintegrate, e nessuno si preoccupa dell'ambiente, gas poi da consumare nelle nostre case.

PRESIDENTE

Spero si sia sentito.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0358, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo agli ordini del giorno.
ODG n. A0338

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zanoni, Zottis, Giacomo Possamai, Bigon e Camani relativo a "LA GIUNTA REGIONALE RAFFORZI LE CONOSCENZE OPERATIVE DEL PERSONALE IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 54) APPROVATO (Deliberazione n. 164/2022)

(N.d.R. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO che la Direttiva UE 2018/843„ nota anche. come "Quinta Direttiva antiriciclaggio, relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo è stata recepita dall'Italia con decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 90;
PRESO ATTO che la normativa prevede doveri di collaborazione a carico degli uffici delle PP.AA. che svolgono compiti di amministrazione attiva o di controllo in procedimenti finalizzati all'adozione di provvedimenti di autorizzazione o concessione, di procedure di appalto o di procedimenti di concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, che pertanto sono tenuti a fornire all'Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia (IMF) costituita presso la Banca d'Italia dati e informazioni concernenti le operazioni sospette di cui vengano a conoscenza;
PRESO ATTO che ai sensi dell'articolo 35, comma 1 del D.Lgs. 231/2007 che le operazioni sono da considerarsi sospette qualora vi siano informazioni o motivi ragionevoli per "(...) sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa (...)";
PRESO ATTO che le PP.AA, nel quadro dei programmi di formazione continua del personale, sono chiamate ad adottare misure idonee ad assicurare il riconoscimento da parte dei propri dipendenti delle fattispecie meritevoli di essere comunicate e che l'inosservanza delle previsioni sopra richiamate assume rilievo ai fini della valutazione della responsabilità dirigenziale di cui all'art. 21, comma 1-bis, del D.Lgs. 165/2001;
PRESO ATTO che al 30 novembre 2021 solo 151 uffici delle PP.AA. a livello nazionale risultavano iscritte al sistema informatico che permette di effettuare le segnalazioni e che in Veneto sono solo quattro gli uffici che hanno effettuato segnalazioni;
PRESO ATTO del comunicato della UIF del 31 maggio 2022 dove viene sottolineata l'importanza delle segnalazioni in un contesto post-pandemico dove il Paese è chiamato alla gestione degli ingenti fondi del PNRR;
PRESO ATTO della nota inviata in data 13/12/2021 dall'Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e promozione della trasparenza all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Veneto nella quale si propone che la Regione del Veneto avvii percorsi formativi rivolti al personale delle Pubbliche Amministrazioni venete finalizzati allo sviluppo di adeguate conoscenze operative in materia di antiriciclaggio;
CONSIDERATO che la piena applicazione delle possibilità previste dalla normativa antiriciclaggio può rappresentare un'efficace arma di contrasto alla criminalità organizzata da parte delle PP.AA. e che la richiamata circostanza che, nei prossimi anni, anche le amministrazioni venete saranno chiamate ad intermediare le risorse del PNRR;
PRESO ATTO che la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2023-2025 prevede per la Missione n. 03 "Ordine Pubblico e Sicurezza" l'implementazione da parte della Regione di iniziative per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e mafiosa anche tramite la "(...) stipulazione di accordi mirati con Enti Locali, Amministrazioni pubbliche e Autorità nazionali preposte all'ordine e alla sicurezza, al fine di contribuire, nel rispetto delle rispettive competenze istituzionali, al perseguimento dei suddetti obiettivi strategici nazionali e regionali (... )".
Tutto ciò premesso,
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
- a rafforzare le conoscenze in materia di normativa antiriciclaggio del personale della Regione, delle AULSS, delle Aziende e Agenzie regionali, degli organismi e delle società partecipate impiegato negli uffici che svolgano le attività di cui all'articolo 10, comma 1 del D.Lgs. 231/2007 tramite l'elaborazione (anche in collaborazione con altri soggetti), il finanziamento e la somministrazione di corsi di formazione di carattere operativo;
- a valutare le modalità per allargare la platea dei discenti al personale degli altri Enti locali veneti.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno pone la questione del rafforzamento delle conoscenze operative del personale in materia di antiriciclaggio. Vista l'ora tarda, vi leggo solo il dispositivo. Anche perché non so se avreste ascoltato con la dovuta attenzione tutta l'introduzione. Quello che noi chiediamo è questo: rafforzare le conoscenze in materia di normativa antiriciclaggio del personale della Regione, delle AULSS, delle Aziende e Agenzie regionali, degli organismi e delle società partecipate impegnato negli uffici che svolgano le attività previste tramite l'elaborazione (anche in collaborazione con altri soggetti), il finanziamento e la somministrazione di corsi di formazione di carattere operativo; valutare le modalità per allargare la platea del personale e degli altri Enti locali veneti interessati a questa attività, che viene auspicata dal nostro Osservatorio e da tanti altri soggetti che, ad esempio, la Quarta Commissione ha avuto modo di sentire in quest'ultimo anno,
È una necessità sicuramente emergente a causa di tutte le attività malavitose regionali connesse anche a fatti formali da parte di chi ha messo in atto molte interdittive antimafia di aziende che lavorano in opere e appalti pubblici.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l' ordine del giorno n. A0338.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. A0345

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Guarda, Baldin, Lorenzoni, Ostanel, Giacomo Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis relativo a "PER DAVIDE REBELLIN, PER LA SICUREZZA DI TUTTI I CICLISTI SULLE STRADE VENETE: MAGGIORE IMPEGNO SUL FRONTE DELL'EDUCAZIONE STRADALE" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n.54) APPROVATO (Deliberazione n. 165/2022)

(N.d.R. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale del Veneto
Premesso che:
- alla Missione 10 (Trasporti e diritto alla mobilità) della Nota di aggiornamento in oggetto si legge che "Altro settore sul quale l'Amministrazione regionale ritiene strategico ed intende fornire il proprio contributo è quello legato alla sicurezza stradale: l'azione regionale si esplicherà sia mediante il coordinamento di iniziative di formazione e informazione connesse a questa tematica, collaborando con Enti, Società ed Associazioni, sia mediante eventuali iniziative proprie che diffondano il concetto della sicurezza e l'importanza della prevenzione";
Richiamata:
- la legge regionale 27 aprile 2012, n. 15 "Disposizioni in materia di educazione alla sicurezza stradale e prevenzione degli incidenti stradali";
Evidenziato che:
- l'articolo 1, comma 1, della sopra richiamata legge regionale così esplicita le proprie finalità: "La Regione del Veneto riconosce e valorizza il ruolo dell'educazione, dell'informazione e della sensibilizzazione, nella prevenzione degli incidenti stradali favorendo ogni azione finalizzata a ridurre i rischi connessi alla circolazione sulle strade e a garantire una maggiore sicurezza stradale, in coerenza con le direttive del Piano nazionale della sicurezza stradale, valorizzando le collaborazioni e le sinergie tra gli enti operanti sul territorio e promuovendo la realizzazione di progetti innovativi per lo sviluppo di nuove tecnologie atte al miglioramento della sicurezza stradale";
Evidenziato, altresì:
- che l'articolo 4 del testo legislativo in argomento prevede, tra le iniziative oggetto di promozione, con particolare attenzione ai progetti di azioni coordinate ed integrate tra più soggetti pubblici, anche quelle indicate alla lettera e) del comma 1, e cioè "realizzazione di campagne per sensibilizzare gli utenti della strada sulla responsabilità sociale del conducente il veicolo e per informarli sui fattori di rischio e sulle cause connesse agli incidenti stradali";
Rilevato che:
- la Regione del Veneto, di recente, con deliberazione di Giunta regionale n. 83 del 07 febbraio 2022, ha approvato lo schema di Protocollo d'Intesa tra Regione del Veneto, Ministero dell'Istruzione - Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, concessionarie autostradali del territorio e Veneto Strade S.p.A., per l'esecuzione di attività di formazione ed informazione in materia di Sicurezza Stradale, in attuazione di quanto previsto dalla L.R. n. 15/2012 ;
Considerato che:
- il recente e tragico incidente che è costata la vita a Davide Rebellin obbliga a compiere una compiuta serie di riflessioni ulteriore su quale sia il comportamento esigibile dagli utenti della strada, specie in casi analoghi a quelle che hanno, a quanto consta, determinato il decesso del Rebellin;
- la numerosità degli incidenti, anche mortali, che hanno coinvolto ciclisti è un chiaro indicatore di vulnerabilità di tale categoria di utenti della strada, si veda, a tal proposito, il rapporto congiunto Istat e Aci del 26 luglio 2022 riferito all'anno 2021: gli incidenti stradali che hanno coinvolto ciclisti sono stati 16.448, causando la morte di 220 persone; inoltre, con riferimento all'anno in corso, l'Osservatorio dell'Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (che rielabora dati dell'Aci e dell'Istat) indica in 105 il numero di ciclisti deceduti tra gennaio e agosto;
Ritenuto che:
- l'articolo 4 del Protocollo d'intesa sopra richiamato, in quanto specificamente riguardante la disciplina dei finanziamenti a sostegno delle attività contemplate in detto accordo, sia suscettibile di ulteriore valorizzazione finanziaria, attraverso l'incremento delle risorse da indirizzare a specifico sostegno delle iniziative di cui all'art. 4, comma 1, lett. e) della legge regionale 27 aprile 2012, n. 15 .
Tutto quanto sopra premesso
impegna la Giunta regionale
- a incrementare gli interventi di cui all'art. 4, comma 1, lett. d) della legge reginale 27 aprile 2012, n.15 "Disposizioni in materia di educazione alla sicurezza stradale e prevenzione degli incidenti stradali" al fine di sensibilizzare gli utenti della strada sulla responsabilità sociale del conducente il veicolo e per informarli sui fattori di rischio e sulle cause connesse agli incidenti stradali.
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Sarò velocissima, non voglio rubarvi tempo, ma semplicemente questa è l'occasione per ricordare la recente scomparsa dell'atleta e nostro concittadino veneto, oltre che concittadino leoniceno per me, Davide Rebellin.
La sua scomparsa e il tragico incidente di cui è stato vittima obbligano tutti quanti a compiere una serie di riflessioni ulteriori su quale sia il comportamento esigibile dagli utenti della strada, specialmente in casi analoghi a quelli che hanno determinato il decesso di Davide Rebellin, così come di tanti altri ciclisti, professionisti e non, l'ultimo un ragazzo di sedici anni.
La numerosità degli incidenti, anche mortali, che hanno coinvolto i ciclisti, è un indicatore di vulnerabilità, e i dati Istat ce lo confermano. Per questo motivo, alla luce del fatto che, anche a livello nazionale purtroppo non è riuscita ad andare a buon fine l'approvazione di un progetto di legge riguardo alle distanze, ho pensato di condividere con voi un ordine del giorno per impegnare anche la Regione del Veneto – so che a tal riguardo c'è una richiesta di modifica dell'impegno – a incrementare gli interventi in attuazione delle disposizioni in materia di educazione alla sicurezza stradale e prevenzione degli incidenti stradali, al fine di sensibilizzare gli utenti della strada sulla responsabilità sociale del conducente del veicolo e per informarli sul fattore di rischio e sulle cause connesse agli incidenti stradali.
Credo che questo sia un ordine del giorno condivisibile e credo che sia un segnale importante per compartecipare alla battaglia che i tanti sportivi, e non, stanno facendo a livello locale e nazionale.

PRESIDENTE

Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, solo per chiederne la sottoscrizione.

PRESIDENTE

Lo ha già sottoscritto, lei. Basta leggere, c'è già. Mi dispiace che non sappia cosa fa.
Prego, assessore De Berti.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Grazie mille.
Considerando che il fronte degli investimenti e dell'impegno della Regione del Veneto sulla sicurezza stradale è l'unico ambito su cui non ci sono dubbi che siamo in prima linea, e tutte le risorse che abbiamo potuto investire sulla sicurezza stradale in questi anni le abbiamo investite, do parere favorevole all'ordine del giorno, però riformulando completamente l'impegno.
La proposta è la seguente: "impegna la Giunta a proseguire con lo sviluppo delle attività previste dall'articolo 4, comma 1, lettera d), della legge regionale n. 15/2012 , finalizzate a sensibilizzare gli utenti della strada sulla responsabilità sociale del conducente il veicolo e per informarli sui fattori di rischio e sulle cause connesse agli incidenti stradali, nonché quelle azioni di investimento di cui alla legge regionale n. 39/1991 , da attuarsi sulla rete viabile, finalizzata ad implementare i livelli di sicurezza della circolazione".
Se accetta, il parere è favorevole.

PRESIDENTE

Viene accettato dal proponente.
Metto in votazione l' ordine del giorno n. A0345, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. A0346

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zanoni, Bigon, Zottis, Giacomo Possamai, Camani, Montanariello, Lorenzoni, Baldin, Ostanel e Guarda relativo a "PUR ESSENDO FINITA LA FASE PANDEMICA, NEGLI OSPEDALI E NELLE RSA LE PERSONE FRAGILI E GLI ANZIANI CONTINUANO AD AMMALARSI DI SOLITUDINE E MUOIONO SENZA IL CONFORTO DEI PROPRI CARI. È ORA DI FAR CESSARE QUESTA DISUMANITÀ!" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 54) APPROVATO (Deliberazione n. 166/2022)

(N.d.R. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE
Premesso che:
la pandemia di Sars-COV-2 ha avuto effetti devastanti per l'umanità intera, mietendo milioni di vittime e lasciando strascichi di problematiche di salute, fisica e mentale, di cui ancora non si ha completa contezza ma da cui ognuno di noi, in misura diversa, sta cercando di uscire;
per la maggior parte degli scienziati la malattia è entrata nella fase endemica e di conseguenza, anche in Italia, le misure di sicurezza si sono allentate; gli isolamenti per Covid-19 hanno delle durate più brevi; i soggetti entrati a diretto contatto con le persone contagiate possono condurre una normale vita sociale, sia pure indossando adeguati dispositivi di protezione e comunque non per molti giorni; nella maggior parte dei casi, l'uso delle mascherine è consigliato ma non più obbligatorio, neppure sui mezzi pubblici o nelle farmacie;
permangono invece tuttora regole rigide all'interno degli ospedali e nelle Residenze Sanitarie per Anziani; in questi luoghi si continuano spesso purtroppo a vivere i momenti più crudeli della pandemia, quelli in cui neppure ai parenti più prossimi veniva concesso di assistere un proprio caro in gravi condizioni o in punto di morte; abbiamo avuto in tutto il mondo, anche qui in Veneto, moltissimi casi di persone decedute sole, senza il conforto di nessuno; è un'esperienza terribile, che purtroppo continua a verificarsi; come continuano a verificarsi gli isolamenti dei soggetti anziani nelle strutture residenziali, sia nella fase del loro ingresso, sia in altri momenti.
Se è vero che queste misure si sono drammaticamente rese necessarie per arginare i contagi e scongiurare focolai o clusters, è altrettanto vero che l'isolamento e la solitudine infieriscono sulle persone deboli e anziane come un morbo, gettandole in stati depressivi, portandole spesso a rifiutare cibo, cure o la compagnia degli infermieri e degli altri ospiti.
Risulta inoltre incoerente con queste rigidità, la volontà chiaramente espressa dal Governo e ribadita dal Presidente della Giunta regionale veneta di richiamare in servizio operatori sanitari, infermieri e medici che non si sono voluti vaccinare contro il Sars-CoV-2.
È recente (La Nuova Venezia del 2 dicembre 2022) una toccante lettera all'Azienda ULSS 3 inviata dal cognato di un 82enne che era stato ricoverato in una struttura ospedaliera del veneziano per la rottura del femore e che è deceduto in solitudine: "(..) Nessun caso di malasanità. È mancata invece la possibilità di stare di più con quel paziente, non potendo stargli accanto nel momento postoperatorio" spiega l'articolo; "la mia protesta" spiega l'autore della missiva "è come non si possa non restare ad assistere un anziano di 82 anni che rientra in reparto dopo un'operazione delicata e con altre patologie serie. La figlia è potuta stare solo mezzora, quindici minuti in più delle disposizioni vigenti, grazie alle infermiere presenti, tentando di svegliare e accudire il papà che aveva subito l'anestesia e che era ancora semi addormentato".
Ritenuto che:
non si possano volgere le spalle a simili situazioni, drammatiche e strazianti, che continuano ad accadere all'interno dei nostri ospedali e delle RSA.
Tutto ciò premesso.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi con ogni mezzo e con estrema urgenza per porre fine alla disumanità di quanto continua ad avvenire nelle RSA e nelle strutture sanitarie della nostra regione (e non solo), dove gli anziani e le persone fragili si ammalano di depressione e muoiono in solitudine.
Diamo la parola al collega Zanoni. Teniamo conto del tempo.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie. Sarò molto, molto sintetico.
Al sottoscritto, a noi, a voi in questi mesi sono capitate molte richieste da parte di familiari che richiedono di allentare le misure di restrizione causa Covid nei confronti dei familiari, alcuni magari anziani, che vengono anche operati – ci sono casi di cronaca eclatanti – e che purtroppo non hanno quel minimo di assistenza e di contatto umano con i propri parenti proprio nei momenti più difficili della loro vita. Quindi, proponiamo questo ordine del giorno.
Ho già sentito, con la collega Bigon, l'assessore Lanzarin e proporremmo una riformulazione dell'impegno della Giunta, che verrebbe così cambiato: "attivarsi per diminuire l'isolamento degli ospiti all'interno delle RSA dovuto alle misure Covid, consentendo l'accesso delle visite dei familiari".

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'ordine del giorno n. A0346, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. A0347

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zanoni, Zottis, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Lorenzoni, Baldin, Ostanel e Guarda relativo a "LA REGIONE VENETO NON SI DIMOSTRI MIOPE! L'ISTITUTO PIO XII DI MISURINA HA UN POTENZIALE ENORME, ANCHE PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO. LA GIUNTA AGISCA PER RENDERLO UN AVVENIRISTICO CENTRO DI RIFERIMENTO INTERNAZIONALE DI CURA DELLE PATOLOGIE DA CARICO TOSSICO." RESPINTO

(N.d.R. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE
Premesso che:
l'istituto Pio XII di Misurina è un Centro di diagnosi, cura e riabilitazione delle malattie respiratorie del bambino e dell'adolescente (e anche dell'adulto), convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale; in Italia non esistono strutture che possano competere con questa realtà terapeutica, perché Misurina è uno dei siti più incontaminati d'Europa, essendo incastonata tra le Dolomiti Bellunesi a quota 1756 s.l.m.; le condizioni climatiche peculiari della "perla delle Dolomiti", infatti, con bassa densità dell'aria, ridotta umidità, ricchezza di radiazioni ultraviolette e una caratteristica della vegetazione, garantiscono una ridotta esposizione agli allergeni, facendo sì che le condizione di salute di chi ha patologie respiratorie migliorino spontaneamente soltanto soggiornandovi, riducendo dunque anche il ricorso ai farmaci. In questo Centro sono stati curati, dal 1900 ad oggi, centinaia di bambini. Non vi sono in tutto il Veneto strutture che possano vantare simili caratteristiche climatiche, dati gli altissimi livelli di smog di cui soffre il territorio regionale, particolarmente penalizzato dall'essere in gran parte incluso nella Pianura Padana, il luogo più inquinato d'Europa.
Considerato che:
l'Istituto ha rischiato varie volte la chiusura definitiva a causa dell'esiguo numero di ospiti che ormai frequentano la struttura, nonché degli elevati costi di gestione; di recente questo spettro si è nuovamente palesato; la stessa Giunta regionale è intervenuta a mezzo stampa affermando di aver fatto il possibile per evitarne la chiusura;
c'è da chiedersi se si voglia veramente perdere un centro di eccellenza unico al mondo e dall'efficacia universalmente riconosciuta; una visione politica non lungimirante, che guarda solo agli attuali numeri (utenti/spese di gestione) è una visione del tutto miope e controproducente; è necessario invece un rilancio della struttura che parta dall'analisi dettagliata e completa delle criticità per condurre alle soluzioni più utili e innovative: il Centro Pio XII deve essere oggetto di una adeguata campagna informativa; potrebbe ampliare la propria offerta, dedicandosi ufficialmente a tutte le fasce di età. Le allergie e le malattie a carattere respiratorio sono in continuo aumento, per cui è inverosimile che non si riesca a sfruttare una struttura di tale importanza;
a Misurina si potrebbero trattare tutte le patologie ambientali "da carico tossico" dovute all'aumento di inquinanti nell'aria, nelle acque, nel cibo e nei suoli, che creano gravi e invalidanti disturbi cronici ai sistemi immunitario, respiratorio, neurologico, endocrino, metabolico, intestinale (ivi incluse, ad esempio, la Sensibilità Chimica Multipla, la sindrome da Stanchezza Cronica e la Fibromialgia);
la Regione Veneto ha una grande opportunità dato che proprio a Misurina potrebbe fondare un Centro di riferimento internazionale di ricerca, diagnosi e cura per le patologie respiratorie e ambientali di bambini e adulti;
l'art. 12 comma 2 lettera a) della L.R. 2/2013 prevede un centro di riferimento per la cura della sensibilità chimica multipla;
tutto ciò premesso,
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a scongiurare con ogni mezzo la chiusura del Centro per le patologie respiratorie Pio XII di Misurina;
a istituire con urgenza e in tempi brevi un tavolo tecnico regionale multidisciplinare, coinvolgendo le istituzioni interessate, rappresentanti del Centro Pio XII, esponenti della medicina ambientale clinica, rappresentanti del territorio, del turismo, della comunicazione e del settore energetico (per l'ottimizzazione degli impianti energetici della struttura, sfruttando ad esempio la potenza dei raggi solari, dei venti o dei corsi d'acqua, che a quota 1756 s.l.m. non mancano di certo) al fine di attivare a Misurina un Centro Nazionale ed Europeo di diagnosi e trattamento della asma allergica infantile e dell'adulto e della cura delle malattie ambientali o "da carico tossico" con particolare riferimento alla Sensibilità Chimica Multipla (MCS).
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

È un tema molto dibattuto. Ho già sentito anche l'assessore Lanzarin, che ha delle riserve su questo ordine del giorno.
Abbiamo una struttura a 1.700 metri sul livello del mare, dove l'aria è sempre pulita, che si presterebbe moltissimo a diventare quel centro, tra l'altro previsto da una legge del 2013, per i malati da sensibilità chimica multipla, ma non solo, per i malati di malattie alle vie respiratorie, asmatici e quant'altro. È un peccato lasciarselo sfuggire.
Sicuramente servirebbe un impegno economico e finanziario, ma chi ci ha contattato ci chiede di tentare il miracolo di salvare questa struttura, che potrebbe diventare veramente un centro unico in tutta Europa, perché sarebbe l'unico centro di questo tipo a quell'altitudine e con una qualità dell'aria che non ha pari in tutta Europa, per il fatto che a quella altitudine non c'è inquinamento. Quindi, la richiesta è quella di scongiurare con ogni mezzo la chiusura e istituire con urgenza, in tempi brevi, un tavolo tecnico ‒ che l'Assessore mi dice che c'è già ‒ coinvolgendo le Istituzioni interessate, esponenti di medicina ambientale e clinica, rappresentanti del territorio, del turismo, della comunicazione, del settore energetico, al fine di attivare a Misurina un centro nazionale ed europeo di diagnosi e trattamento dell'asma allergica infantile e dell'adulto e della cura delle malattie ambientali o da carico tossico, con particolare riferimento alla sensibilità chimica multipla.

PRESIDENTE

Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Io vorrei che fosse chiaro che non c'è chi è pro Misurina e chi è contro Misurina o chi si batte per salvare Misurina e chi non si batte per salvare Misurina. Vorrei che fosse chiara questa cosa. Ricordiamo che Misurina è una struttura privata accreditata convenzionata e che negli ultimi anni la Regione ha fatto ‒ e continua a fare ‒ tutto il possibile per mantenere questo presidio. Abbiamo confermato il budget di 1.230.000 euro; abbiamo aumentato le tariffe, quindi hanno preso di più, non solo per loro, ma anche per tutti quelli dell'ex articolo 26; abbiamo erogato fondi durante l'emergenza Covid; abbiamo rivisto il PDTA relativo all'area pediatrica; abbiamo posto la questione in Conferenza delle Regioni, coinvolgendo l'Emilia-Romagna. Ricordiamoci che Misurina è di proprietà della Diocesi di Parma, in Emilia-Romagna, non della Diocesi del Veneto.
Qual è il risultato? Che non arrivano pazienti. Abbiamo provato a inserire un'altra categoria, quella dei bambini iperattivi, con disturbi del comportamento, per dare linfa diversa, qualcosa di diverso. Vorrei, quindi, che passasse il messaggio che la Regione il tavolo ce l'ha sempre aperto. Non abbiamo mai chiuso un tavolo con loro, con la proprietà, con la parte medica, scientifica, sanitaria e amministrativa.
Continuiamo a capire se ci sono delle possibilità, ma anche loro non sanno che possibilità ci siano. È chiaro che non possiamo accettare un ordine del giorno di questo tipo che parla, invece, di carico tossico, questioni ambientali e altre cose, con un tavolo specifico che oggi non ha nulla a che fare con il percorso che stiamo facendo. Però vorrei che passasse il messaggio che non ci sono i buoni e i cattivi o quelli che difendono Misurina e quelli che non la difendono.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Ringrazio l'Assessore per la risposta. Ha elencato una serie di cose che conosciamo a menadito, così come tutti coloro che hanno seguito questa vicenda.
Ci potrebbe essere una proposta. Se, come potrebbe essere, non ci dovessero essere più i tempi tecnici ‒ per una serie di motivi ‒ per fare la pista da bob per le Olimpiadi, parte di quegli 85 milioni, una piccola parte, utilizziamola per acquistare quel centro. Faremmo sicuramente un servizio importante ai cittadini veneti, ma non solo.

PRESIDENTE

Metto in votazione l' ordine del giorno n. A0347.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
ODG n. A0352

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Ostanel relativo a "SOSTENERE LE ATER CON NUOVE FONTI DI ENTRATA" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione iii della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 54) APPROVATO (Deliberazione n. 167/2022)

(N.d.r. ‒ Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
- all'interno del PDA n. 54, relativamente all'edilizia residenziale pubblica, viene riportato che "si sta intervenendo con nuove risorse finanziarie statali, a cui sarà necessario aggiungere risorse proprie della Regione, finalizzate alla manutenzione straordinaria, nonché all'efficientamento energetico, prioritariamente sulle unità abitative "sfitte" che necessitano di specifici interventi di edilizia sovvenzionata realizzati dai Comuni dalle A.T.ER. del Veneto per renderle agibili tempestivamente";
- la cronica mancanza di adeguate risorse per le ATER, da tempo messa in evidenza anche dai Presidenti e dai Consigli di Amministrazione delle stesse, determina un elevato numero di alloggi "sfitti" che sarebbe invece necessario manutenere rapidamente per metterli nella disponibilità delle numerose famiglie aventi diritto.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a valutare, anche intervenendo sulla Legge Regionale n. 39/2017 , iniziative idonee volte a trattenere una quota maggiore di risorse derivanti dalle locazioni nelle disponibilità delle ATER stesse.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
È il mio ultimo intervento. Non farò dichiarazioni di voto. Quindi, ascoltate, solo questo, poi mi taccio. Almeno fatemi parlare.
Questo è un ODG importante. Lo abbiamo negoziato con l'assessore Corazzari. Il tema l'ho portato anche nella mia illustrazione, ieri: l'idea che 6 milioni entrino nel bilancio regionale dalle ATER. Non può essere usato per altro. Deve ritornare, in qualche modo, per come si potrà fare, al diritto alla casa. Questo, quindi, è un impegno per lavorare da gennaio su un tema così importante. È un'innovazione che potremmo portare a casa.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'ODG n. A0352.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. A0353

Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Guarda, Baldin, Lorenzoni, Ostanel, Giacomo Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis relativo a "SOCCORSO CIVILE E CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE E INFORMAZIONE INNOVATIVE" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 54) APPROVATO (Deliberazione n. 168/2022)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
- alla Missione 11 (Soccorso civile) della Nota di aggiornamento in oggetto si legge che "Il territorio veneto è interessato da una molteplicità di rischi, sia di origine naturale che antropica. In particolare, nelle ultime decadi l'impatto sul territorio regionale degli eventi meteo-idrogeologici e idraulici è costantemente aumentato, causando danni ingenti alla popolazione, all'ambiente, alle attività economiche e ai beni culturali. Ciò è in parte dovuto agli effetti dei cambiamenti climatici che, come noto, determinano un aumento nella frequenza di accadimento e una maggior intensità intrinseca degli eventi estremi. Parallelamente, il costante aumento di consumo di suolo si riflette in una maggior esposizione e vulnerabilità del territorio"
RICHIAMATA:
- la legge regionale 1 giugno 2022, n. 13 "Disciplina delle attività di Protezione civile" e, in particolare, ai presenti fini: la lettera e) del comma 2 dell'art. 2 che attribuisce alla Regione il compito, tra gli altri, di favorire la sensibilizzazione ai fattori di rischio naturali ed antropici e ai pericoli ad essi collegati, ivi compresi gli incendi boschivi e le loro cause; la lettera f) del comma 1 dell'articolo 5, che attribuisce ai comuni la funzione, tra altre, di promuovere e sostenere le attività di informazione rivolte alla popolazione sui rischi presenti sul rispettivo territorio, sulle norme comportamentali da osservare e sulle misure di autoprotezione da assumere in situazioni di pericolo, anche attraverso le attività educative nelle scuole, la comunicazione e le esercitazioni, conformemente ai contenuti del piano comunale
APPRESO CHE:
- Nel 2019 il Centro di ricerca e formazione in medicina dei disastri, assistenza umanitaria e salute globale (Crimedim) dell'università del Piemonte orientale ha pubblicato uno studio sulla percezione del rischio della popolazione italiana verso un eventuale terremoto e ha analizzato il relativo impatto sui comportamenti di prevenzione e preparazione delle persone 1 . I risultati conseguiti dalla ricerca in questione mostrano che la popolazione percepisce come improbabile l'eventualità che si verifichino terremoti, ma anche che, se dovessero succedere, l'opinione più diffusa è che si tratterebbe di eventi molto gravi e devastanti. Inoltre lo studio ha suggerito un livello medio di preparazione ai terremoti.
RILEVATO CHE:
- I risultati dello studio in argomento fanno emerge un fondamentale importante fenomeno psicologico che sta emergendo non solo in Italia, ma nelle ricerche in tutto il mondo, e cioè i meccanismi di negazione e la strategia adattive utilizzate per meglio affrontare le situazioni difficili e cioè il solo pensare alle probabilità del verificarsi emergenze e ai disastri; situazioni che, come illustrato in seno alla Missione 11, sono consustanziali al territorio veneto;
CONSIDERATO CHE:
- sulla scorta di quanto precede, è scarsamente probabile che il semplice tentativo di sensibilizzare l'opinione pubblica abbia un effetto sul miglioramento della preparazione ai disastri. Appare dunque necessario quindi pensare proporre una comunicazione del rischio innovativa che possa motivare le persone ad agire per ridurre il rischio derivante dai disastri naturali e causati dall'essere umano.
Tutto quanto sopra premesso
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad attivare e sostenere, in applicazione degli artt. 2, comma 2, lett. e) e 5, comma 1, lett. f) della legge regionale 1° giugno 2022, correlate ed innovative campagne di sensibilizzazione e informazione che tengano conto di quanto emerso dallo studio di cui in premessa.
Si va solo al voto perché è arrivato durante la discussione.
Metto in votazione l'ODG n. A0353.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. A0356

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Ostanel, Lorenzoni, Camani, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis, Bigon e Guarda relativo a "SOSTENERE GLI ENTI LOCALI NELLA LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE E AD INCAMERARE RISORSE ATTRAVERSO LE "SEGNALAZIONI QUALIFICATE"" RESPINTO

(N.d.r. ‒ Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
- All'interno del PDA n. 54 ricorre più volte l'intenzione di "assicurare l'impegno nella lotta all'evasione" ricordando inoltre che "le Regioni richiedono anche al nuovo Governo di poter ricevere parte del gettito ritratto dalla lotta all'evasione riferibile alla compartecipazione all'IVA come disposto dall'articolo 9 c. 2 del D.Lgs. 68/2011 e mai attuato fino ad ora";
- Inoltre, all'interno del Programma 01.04 "Gestione delle entrare tributarie e servizi fiscali", si afferma che la Regione "'prosegue anche nell'attività di lotta all'evasione e nelle attività di monitoraggio della riscossione di IRAP e addizionale all'IRPEF effettuato in convenzione dall'Agenzia delle Entrate e della riscossione coattiva affidata ad Agenzia delle Entrate";
- Secondo la recente "Relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva ‒ Anno 2022" il Veneto si colloca nella fascia alta delle stime sull'evasione IRPEF riconducibili al lavoro dipendente irregolare, così pure per gli omessi versamenti IRES, oltre che tra le regioni con un ammontare di evasione IVA tra i più elevati;
- Nella Tabella IV.1.4.2 della Relazione precedentemente citata sono evidenziati i risultati dell'attività di recupero fiscale effettuata sulla base delle "segnalazioni qualificate" dei Comuni, dalla quale emerge che le segnalazioni in Emilia Romagna sono risultate 37.320 contro le 5.598 del Veneto, determinando una imposta accertata e un riscosso totale circa 10 volte inferiore;
CONSIDERATO CHE
- l'art. 1, comma 1, del decreto legge 30 settembre 2005, n. 203 (convertito con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248) prevede ‒ al fine di potenziare l'azione di contrasto all'evasione fiscale ‒ la partecipazione dei Comuni all'accertamento fiscale dei tributi erariali, riconoscendo agli stessi una quota incentivante (attualmente del 100%) delle maggiori somme relative ai tributi statali riscossi;
- la quasi totalità dei Comuni si trova attualmente in difficoltà nel poter disporre di risorse adeguate per far fronte alle necessità della cittadinanza.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
A mettere in campo tutti gli strumenti possibili per sostenere ed attivare gli Enti locali nell'ambito delle "segnalazioni qualificate" per cogliere questa opportunità per un efficace contrasto all'evasione fiscale e per aumentare la propria dotazione economica.
Anche in questo caso, essendo stato presentato durante la discussione, dobbiamo metterlo al voto.
Metto in votazione l' ordine del giorno n. A0356.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Siamo sul voto finale della PDA n. 54.
Dichiarazioni di voto. Collega Possamai, prego. Sia conciso.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, davvero veloce. Mi sembrava giusto, però, fare la dichiarazione di voto.
Ci tengo a fare soltanto due passaggi veloci. Il primo. Prima l'assessore Calzavara ha detto che questo DEFR è frutto del confronto, della discussione e che, quindi, sono state recepite anche alcune istanze della minoranza. È vero, però voglio fare un altro passaggio per un attimo, Assessore, ed è questo. Credo che un dibattito di due giorni in quest'Aula, in cui, di fatto, parla solo la minoranza e parla la Giunta, sia un dibattito povero. Lo dico con sincerità. Per un motivo semplice, ed è questo. È vero che avete preso alcuni emendamenti, tendenzialmente – diciamolo con franchezza – quelli che non spostavano più o meno niente rispetto all'equilibrio complessivo di questo documento. È giusto ed è normale che sia così. Non è che noi arriviamo, vi facciamo un emendamento, non viene neanche discusso in Aula, un emendamento che comporta modifiche reali, e voi ci dite di sì.
L'unica situazione in cui da quest'Aula possono uscire reali modifiche, ma in senso positivo (poi le modifiche dovete votarle anche voi), modifiche che abbiano un senso e che siano vagamente dirimenti a quel documento è se in quest'Aula un minimo di dibattito c'è.
È stato un esempio minimo, ma l'unica volta in cui abbiamo discusso, perché hanno parlato i Consiglieri di minoranza, sul tema della microzonazione è stata anche l'unica volta in cui c'era un parere negativo sostanziale su una vicenda sostanziale e si è arrivati a un parere favorevole.
Non mi pare che da questi banchi l'idea sia rompere le scatole a prescindere. Non è stato questo l'atteggiamento di questi giorni. L'idea, però, che nei fatti noi parliamo da soli e la Giunta, bontà sua, su qualche fronte ci fa delle concessioni non è la concezione che abbiamo di quest'Aula e neanche della democrazia. Capisco che nessuno avesse voglia di stare qua settimane, ma il concetto fondamentale è che senza un confronto tra maggioranza e minoranza sono abbastanza convinto che questo documento esca molto più povero. Ed è il secondo punto.
Chiudo, molto velocemente, confermando quello che ho detto in correlazione. In effetti, siamo proprio al Giorno della Marmotta, Assessore, anche nelle sue conclusioni. È un DEFR che nei fatti fa il compitino che abbiamo visto anche gli anni scorsi. Non c'è nessun tipo di spinta e di visione per il Veneto che ci immaginiamo nel futuro. Noi abbiamo tentato in questi giorni ‒ Cristiano, ti prego ‒ di dare qualche messaggio diverso e anche di discuterne. Se non se ne discute, diventa assolutamente e strutturalmente impossibile.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Prendo anch'io due minuti per chiudere questa discussione e dire semplicemente due cose. Da questi due giorni veniamo fuori, da una parte, con una certezza, ovvero che non ci sarà alcun aiuto per chi soffre di più in questa regione, data la volontà di rimanere su una base di austerity, di tax free, come qualcun altro dice, e, dall'altra, con un rischio concreto per il nostro territorio. Abbiamo sentito che dalla maggioranza non c'è una netta contrarietà al tema delle trivelle. Questo è un problema. Per tale motivo, non posso assolutamente votare questa manovra, questo documento programmatico, che sappiamo tutti essere la base per la programmazione successiva.
Proprio per queste due questioni in particolare non posso votarlo. Sono stati approvati anche alcuni miei emendamenti, alcuni migliorativi della manovra. Ringrazio per quelli che sono stati approvati, ma chiaramente il mio voto è contrario. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Molto rapidamente. Anch'io voglio riassumere queste due giornate. Intanto ringrazio tutte le strutture degli uffici che sono rimaste qui a lungo, che hanno fatto un servizio prezioso di sostegno. Ringrazio anche gli Assessori che sono stati presenti...

PRESIDENTE

Signori, c'è un altro provvedimento dopo. Non preoccupatevi. Potrete parlare ancora.
Pergo, collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Ringrazio anche gli Assessori che sono stati presenti e aperti al dialogo. Questo credo sia molto importante.
Rimane la mia personale delusione sull'incongruenza tra gli obiettivi generali espressi nel documento e le azioni concrete che il documento mette in atto. Abbiamo centinaia di obiettivi assolutamente generici, che non indicano una politica ben definita. Questo credo sia un limite importante a questo documento.
Per questa ragione credo che non sia votabile, anche con tutta la buona volontà, questo documento, perché non delinea linee di politica coerenti con quelli che sono gli obiettivi espressi dal documento stesso. Più che un documento "tax free", come ha detto la collega Baldin, questo mi sembra un documento "duty free", perché non ci sono degli impegni, dei "duties" per la politica regionale. Questa credo sia un'occasione perduta per questo Consiglio e per la nostra Regione.

PRESIDENTE

Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Quanto tempo ha il Gruppo di Fratelli d'Italia?
Gentili colleghi, io esordisco così: le cinque scimmiette sono diventate tre e le tre scimmiette adesso parlano, collega Montanariello. Mentre qualcuno ha parlato per due giorni, e vorrei lo stesso rispetto che avete ricevuto da noi, adesso state in silenzio perché il tempo è finito. Allora adesso raccontiamo cosa è successo in questi due giorni.
La dichiarazione l'ha già fatta, collega Lorenzoni. Se vuole le spiego come funziona il Regolamento del Consiglio regionale. Ma questo è un atteggiamento che a noi non appartiene. Rispettiamo tutti, anche quando magari qualcuno nota delle sviste.
Se riesco a fare un ragionamento, io vorrei dire che le tre scimmiette, cioè Fratelli d'Italia, che sono rimaste, perché qualcun altro ha degli impegni, partono col raccontare che cosa è successo in questi due giorni. E parto dall'esercizio fantastico del Capogruppo del Partito Democratico, Giacomo Possamai, che nella sua dichiarazione di voto, un esercizio che ha dovuto fare i conti con il poco tempo che aveva a disposizione, è partito cercando di raccontare ciò che, sì, correttamente può essere il finale se uno non ha seguito i due giorni di lavori, ma i due giorni di lavori hanno raccontato una storia diversa.
In questi due giorni di lavoro avete raccontato quanto segue, e parto con l'elenco: il Veneto così declinato come l'avete visto voi – guardate che è una sintesi, perché ho circa dodici foglietti di dichiarazioni – perde terreno, è senza visione, è senza nessuna visione per i prossimi 25-30 anni. Credo che questa sia sua, collega Lorenzoni. Con un pilota automatico, senza piano di sviluppo e senza obiettivi. Chiede e spera che Intel arrivi in Veneto. Vi do una notizia: il presidente Zaia ci lavora, insieme al potenziale, perché all'epoca non era ancora insediato, Governo su Intel, ancora prima dell'insediamento del Governo. Vi do una notizia. E non ha mai chiesto o sperato, ma ci sta lavorando, insieme al Governo, a pieno ritmo. Perché? Perché l'Intel è una grande opportunità e qualcuno la voleva portare in un'altra Regione, che non era il Veneto. Mentre noi lavoriamo per i veneti. Poi, se volete, vi dico anche quale Ministro stava lavorando di precisione.
Ancora, avete dichiarato che siamo sudditi politicamente e non in grado di garantire un Veneto sostenibile. Poi, avete parlato di una Regione Veneto con una manovra di bilancio figlia della politica dell'umiliazione. È a verbale. Figlia della politica dell'umiliazione. Poi, avete dichiarato che ci sono dei fondi che rimangono in mano solo ad alcuni veneti – credo che questo sia dalla collega Ostanel – e un Veneto che, invece... Non ci vedo più. Va bene, lasciamo perdere queste parole, perché non riesco più a leggerle. Un Veneto con emergenza giovani, che racconta una vita interrotta. Il riferimento è stato, collega Ostanel, a una iraniana che di fatto non ha i soldi per rimanere. Le ricordo che noi, i nostri veneti, il Veneto, i cittadini veneti, siamo i campioni della solidarietà e dell'aiuto. Lo so, parlava delle borse di studio. Guardi che ho tutti gli appunti, non serve che me lo ricordi. Ma è lei che ha parlato di una vita interrotta di una iraniana, perché di fatto non riesce... Io vorrei aiutare anche gli iraniani, ma quello che mi preoccupa di più oggi è aiutare i veneti. Infine, sempre lei sostiene che il Veneto ha un DEFR vago.
Arriviamo alla collega Camani. Collega, non potevo dimenticarla. Lei dice che siamo una Legislatura sfortunata perché rispecchia una manovra di Governo assolutamente assente, con politiche verso l'alto, discriminatoria verso le donne, dimentica le famiglie.
Adesso faccio io un accenno alla manovra di Governo. Questa che ho raccontato è la vostra visione. La manovra, invece, che io vedo racconta che ci sono sostegni per il caro-energia –poi lo vediamo nel merito –, platee di famiglie per calmierare le bollette, IVA al 5% sul gas, una nuova norma sugli extraprofitti, il che vuol dire che tassiamo i profitti dal 25 al 35%, che il Governo precedente non ha fatto, visto che siamo coloro che dimenticano le famiglie e i ceti più disagiati. Noi, invece, tassiamo gli extraprofitti delle multinazionali.
Non le abbiamo alzate, collega. Abbiamo ridotto l'esonero al 50%. Non le abbiamo alzate. Lei usa le parole a suo uso e consumo.
Sul lavoro abbiamo azzerato il contributo per una maggiore occupazione. Poi, abbiamo tenuto l'assegno unico, stiamo mettendo tutti nel congedo parentale, abbiamo fatto agevolazioni all'acquisto della prima casa per le giovani coppie, l'IVA diminuita al 5% per i prodotti per la prima infanzia, 500 milioni per il caro-carrello, pensioni minime in aumento, non togliendole a qualcuno, ma evitando l'aumento delle pensioni più alte. Quindi, non togliamo niente a nessuno, ma chiediamo a chi avrebbe avuto l'indicizzazione della pensione di non averla e la mettiamo su chi, invece, ha le pensioni minime, con l'aumento al 120%.
Non ho parlato io del Governo, collega. Voi avete parlato per due giorni della manovra del Governo Meloni, adesso ascoltate la manovra del Governo Meloni. La tregua fiscale, lo scalone pensionistico. Poi, arrivano i 2 miliardi alla sanità. Poi voi mi direte: ma che cosa sono? Certo, ma intanto ci sono. Poi, ci sono 800 milioni per i Comuni, poi c'è il TPL, collega. Insomma, potrei andare avanti ancora a lungo.
Ma cos'è che interessa? Frase spesso ripetuta dal collega Lorenzoni. Il collega Lorenzoni giustamente dice: questo DEFR è scarico. Io, invece, condivido esattamente le affermazioni che l'assessore Calzavara ha fatto nella fase iniziale dell'esame del DEFR, perché io lo considero, noi lo consideriamo coraggioso, perché affronta una programmazione non facile, quando si è in un periodo di grande incertezza. È facile giudicare il lavoro degli altri. Bisogna vedere se lo sapete fare poi il programma del lavoro. Oggi e ormai da molto tempo voi non ne avete la possibilità. Poi vi arrabbiate perché magari l'assessore Calzavara vi ricorda – voi ripetete sempre che sono 15-20 anni che governiamo il Veneto – che in vent'anni le occasioni i veneti per giudicare il Governo di questa Regione le hanno avute, e tante, e hanno dimostrato, nella democrazia più assoluta, che questo Governo l'hanno apprezzato. E vi dà fastidio se qualcuno vi ricorda i risultati elettorali. Credo che l'abbia fatto ieri, questo passaggio, l'Assessore, e io me lo ricordo.
Responsabilità. Ebbene, credo che siamo responsabili. Del resto, sviluppare una visione che non sia un libro dei sogni significa governare con responsabilità. È facile scrivere un DEFR, un documento di strategie di sviluppo e programmazione, scrivendo i sogni. Sarebbe facile scriverlo. Poi sappiamo benissimo, magari non lo sa chi ci ascolta... Probabilmente a quest'ora più nessuno o pochi, perché sappiamo che domani è festa, ma, purtroppo o per fortuna, io dico per fortuna, c'è chi lavora anche il giorno dell'Immacolata. Alla fine dico anche che è realistico. Perché dico che è realistico? Perché lavora su pilastri certi. È una programmazione che ha degli obiettivi e delle programmazioni certe.
Dopodiché l'osservazione giusta sarebbe: ma non è dinamico. No, è dinamico. Infatti, la verità è che questo Documento esprime, sì, rigidità nei punti saldi, sì, è realistico e responsabile, ma nello stesso tempo è dinamico perché lascia aperti, negli obiettivi chiari che deve raggiungere, tutti i percorsi, per trovare anche i finanziamenti, che vedremo la prossima settimana, perché queste cose che vi sto dicendo sicuramente me le ricorderete fra qualche giorno.
Concludo dicendo che è in linea con la manovra del Governo Meloni ed è stata coerente la scelta di programmazione della Giunta e del presidente Zaia, per due motivi. A chi dice, collega Baldin, che i veneti affronteranno un anno difficile rispondo che lo affronteranno come tutti gli altri cittadini italiani, lo affronteranno come tantissimi Paesi europei, in primis la Germania, che è in recessione tecnica per scelte anche verso la Cina e verso l'acquisizione di materie prime dalla Russia. Lo vive probabilmente tutto il mondo. Ma c'è un dato: questa manovra è entrata nelle Commissioni dicendo che qualsiasi manovra aggiuntiva di recupero risorse per aiutare i veneti avrebbe fatto i conti con la manovra del Governo e la manovra del Governo, fatta in quaranta giorni, ma poi ce ne saranno delle altre, certo, ce ne saranno anche nei primi tre, quattro, cinque mesi dell'anno 2023, recita che di 35 miliardi di euro 21 miliardi sono destinati ad aiutare imprese e famiglie che devono atterrare sul territorio. A casa mia, più o meno, come qualcuno ha ricordato qualche giorno fa, se sono 21 miliardi quelli sul caro-energia e sugli aiuti alle famiglie e alle imprese, cuba un miliardo a Regione, che atterrerà come aiuti nel nostro territorio. E queste non sono risorse per cui questa programmazione non può fare i conti. Li deve fare in maniera sinergica e assolutamente in linea per concretizzare un'azione che vada a raggiungere l'obiettivo di far funzionare in Veneto in tutte le sue parti. Arrivata la manovra, sono stati quadrati e valutati il Documento e i provvedimenti sul bilancio successivo.
Qualcuno prima ripeteva che siamo rimasti in silenzio e che non vi abbiamo ascoltato. Ebbene, vi sarete accorti che sui 355 emendamenti che avete presentato circa 60-70 sono stati approvati, alcuni anche con modifiche importanti, che equivalgono, su per giù, a un 18-20%. Stessa cosa con gli ordini del giorno. Pertanto, se è vero che questa maggioranza non sa ascoltare, dovete spiegarci come mai un 20% degli emendamenti sono stati accolti. Io credo che questo sia un elemento di grande disponibilità, di grande ascolto, di ragionevolezza e di maturità di una maggioranza che, comunque, valuta nel merito e non per ideologia, come talvolta – mi sento di dire – questa minoranza, almeno a mio parere, dimostra nei fatti e nella dialettica di esprimere frequentemente.
Grazie. Vi auguro buon lavoro.

PRESIDENTE

Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente...

PRESIDENTE

Lasciate parlare i colleghi. Nessuno vi ha interrotto quando siete intervenuti per dichiarazione di voto.
Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Nel confermare, ovviamente, il nostro parere favorevole a questo Documento, parto con una battuta. Prima abbiamo sentito il collega Possamai parlare del Giorno della marmotta, che è stato un po' il filo rosso dei suoi ragionamenti. Dopo abbiamo capito cosa intendeva col fatto di ripetere all'infinito questa cosa. Quando vedevamo il loro tempo che non andava giù, abbiamo capito a cosa si riferiva questo Giorno della marmotta. Probabilmente si riferiva anche, in chiusura di questo Documento, in attesa di affrontare il bilancio la settimana prossima, al mio discorso, che potrebbe essere tale e quale a quello dell'anno scorso e dell'anno precedente.
Credo che la grande differenza che c'è tra noi e voi sia su come vediamo il nostro Veneto. Penso che nessuno qui metta in dubbio le grandi difficoltà che il nostro popolo sta attraversando, che il nostro territorio sta attraversando, le nostre famiglie, le nostre imprese. Tutti noi sappiamo quello che sta succedendo sul territorio. Tutti noi sappiamo che usciamo da un periodo di più di due anni di pandemia, che certamente non abbiamo voluto e non abbiamo cercato. Tutti quanti sappiamo che ci siamo trovati, ancora prima che finisse la pandemia, a doverci confrontare con una crisi internazionale che pochi avrebbero previsto. Le ricadute economiche che stanno arrivando stanno colpendo pesantemente il Veneto. Ma chi viene qui ad affermare che il Veneto sta soffrendo più di altre Regioni secondo me sta dicendo una grande bugia, una grandissima bugia.
Vedete, le statistiche, i numeri, tutti si possono prendere. Però, bisogna vedere cosa si va a cercare. Tutti quanti possiamo andare in cerca di dati che ci tornano utili. Sicuramente voi siete molto bravi ad andare a vedere quello che è il lato oscuro del Veneto, tutte le cose che non vanno, gli indicatori in negativo. Siete bravissimi ad andare alla ricerca e a trovarli. Da parte nostra potremmo trovare, come abbiamo fatto e come ha detto bene l'assessore Calzavara, molti indicatori che fanno capire come il Veneto, nonostante tutto, rimanga in piedi. Lo deve soprattutto all'azione della propria gente e delle proprie imprese, ma lo deve anche alla conduzione di questa Regione. Io credo che, se questa Regione continua ad essere da tanti anni una Regione locomotiva d'Italia, se non la Regione locomotiva d'Italia, lo debba sicuramente al suo tessuto produttivo, che, nonostante tutto, continua ad andare avanti.
Del resto, le frasi che ho sentito rivolgere più volte all'assessore Marcato, ma anche nei confronti del sistema produttivo veneto, quando si diceva che è piccolo, che dobbiamo andare contro perché piccolo non è più bello, che dobbiamo uscire da questi schemi, sono frasi che sentiamo dire da tanti anni, forse da quindici anni. Ricordo che già durante la crisi del 2008 la RAI, il servizio pubblico, faceva servizi in cui mostrava i capannoni vuoti del Veneto e ripeteva: è morto il modello veneto. Ebbene, il modello veneto non è morto nel 2008, non è morto nel 2012, non è morto con la crisi delle banche, non è morto con la pandemia e non morirà nemmeno questa volta. Resterà in piedi, per fortuna, e sopravvivrà probabilmente anche alla nostra attività politica.
Credo che da questo Consiglio prima di tutto debba partire un grande senso di rispetto nei confronti di tutti quegli artigiani, quegli imprenditori e quelle famiglie che stanno tenendo duro e che non possono sentirsi offesi in questo modo. Non possono sentirsi offesi in questo modo. Del resto, quando si dice che piccolo non è più bello, le piccole imprese artigiane, con dieci operai, con cinque operai, con pochi dipendenti, come possono sentirsi? Eppure, fanno prodotti di alta precisione che girano il mondo. E noi che cosa gli diciamo? No, non siete più belli, dovete fare una mega-impresa, sennò non ci piacete più. La spina dorsale del Veneto, negli ultimi decenni, sono state queste attività, e noi non possiamo permetterci di insultarle in questo modo. Credo sia un messaggio sbagliato quello che è partito da quest'Aula.
Possiamo avere visioni differenti su come portare avanti l'attività politica e io ho grandissimo rispetto per quello che pensate. Anche sull'aumento dell'addizionale IRPEF io non sono qui a dire che voi avete torto e noi abbiamo assolutamente ragione. La verità in tasca non ce l'ha nessuno. Almeno, io non credo di averla. Poi, ogni tanto, da qualche vostro intervento sembrava che qualcuno la verità ce l'avesse infusa in maniera veramente inoppugnabile. Qui nessuno viene a dire che voi avete torto a priori. Però, credo ci voglia la sensibilità e l'onestà intellettuale di dire le cose come sono. Sicuramente il disegno che avete dato in questi giorni e che sicuramente darete anche la settimana prossima del nostro Veneto non è quello in cui noi ci riconosciamo.
È anche vero, però, che, nonostante questa differenza di impostazione, la maggioranza ha dato un grande segnale di rispetto nei confronti del vostro lavoro, grandissimo rispetto. D'altronde, nel momento in cui si accoglie, ancora una volta, come abbiamo fatto nei passati bilanci e nei passati DEFR, un numero così elevato di emendamenti, il segnale di rispetto nei vostri confronti deve essere recepito come totale. Spero che venga recepito in questo senso. Peraltro, quando stiamo qui – mi ricordo che questa frase l'ho detta nei passati bilanci, quindi il Giorno della marmotta torna – potremmo bocciare veramente tutto quanto. Non abbiamo bisogno di stare qui. Noi, invece, siamo qui per ascoltare, siamo qui per confrontarci, siamo qui per capire il vostro punto di vista e, quando vediamo un vostro contributo positivo, siamo qui anche per votare a favore. Spero che l'impostazione che vorrete dare, la prossima settimana, al bilancio, per i Tabellari e per il Collegato, sia un'impostazione nel merito delle questioni. Spero non ci sia un'impostazione ideologica. Se così dovesse essere, allora anche il nostro atteggiamento dovrebbe cambiare.
Infine, voglio unirmi sicuramente ai ringraziamenti fatti dall'assessore Calzavara. Però, lasciatemi fare un grande ringraziamento a tutti i Consiglieri di maggioranza, in particolare a quelli del mio Gruppo.
Consigliere Lorenzoni, sono contento che la faccio ridere a quest'ora tarda. La vedo ancora così attivo.
Dicevo, voglio fare un grande ringraziamento soprattutto ai Consiglieri del mio Gruppo, perché hanno dimostrato, ancora una volta, grande compattezza e ordine nella gestione dell'Aula, che sicuramente qualcuno trova simpatico e magari fa fare un sorrisino, ma secondo me fa anche un pochino di invidia, perché c'è chi con un Gruppo di una frazione di noi non riesce a controllare i propri Consiglieri. Quindi, voglio fare un grande ringraziamento ai nostri Consiglieri, che sono rimasti qui e hanno avuto veramente un grande senso di responsabilità e di attaccamento anche all'azione di questa Amministrazione.
Chiudo con un dato, che forse è quello che mi rammarica di più di quelli che ho sentito. Ancora una volta abbiamo la certezza che la vostra parte politica non è al nostro fianco né al fianco dei veneti per quello che riguarda la battaglia sull'autonomia. Ancora una volta si è certificato il fatto che voi non siete dalla parte dei veneti in quella che è la battaglia sull'autonomia. Nel momento in cui venite a dirci, ancora una volta, che la nostra richiesta, pur essendo aderente ai dettami della Costituzione, che voi, la vostra parte politica ha riformato nel 2001 con la riforma del Titolo V, non è accoglibile, che stiamo facendo qualcosa che non va bene, che dobbiamo rinunciare, che non lo dobbiamo fare, io credo che in quel momento voi stiate facendo un torto prima di tutto al popolo veneto. Questo è un mio grandissimo rammarico. Personalmente, ma credo tutti i nostri Consiglieri, vorrei vedere un'azione univoca del nostro Consiglio regionale per sostenere una battaglia che – lo ripeto sempre – non è una battaglia della Lega, non è una battaglia di una parte politica, ma deve essere una battaglia a difesa degli interessi del Veneto e dei veneti.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione la PDA n. 0054 come emendata.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Signori, c'è ancora una votazione da fare. Siete pagati anche voi con questi soldi.
Per favore, lasciamo aperta la votazione. Prego, collega.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Lascio a verbale il mio voto contrario.

PRESIDENTE

Grazie.
Il collega Boron non riesce a votare. Il collega Boron vota a favore. Mettiamolo a verbale.
Il collega Villanova vota a favore. Anche questo voto mettiamolo a verbale.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Valdegamberi vota a favore. Chiedo che sia messo a verbale.

PRESIDENTE

Il collega Valdegamberi vota a favore. Mettiamolo a verbale.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
8



BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2023-2024-2025 DEL CONSIGLIO REGIONALE (PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AMMINISTRATIVA N. 55) APPROVATO (DELIBERAZIONE N. 170/2022)

Relazione dell'Ufficio di Presidenza.
Relatrice: Vicepresidente Zottis

PRESIDENTE

Passiamo alla PDA n. 55.
Prego, collega Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questa proposta di delibera andiamo ad approvare il bilancio di previsione finanziario 2023-2024-2025. Richiediamo alla Giunta regionale la somma di euro 49.998.230 per quanto riguarda il funzionamento del Consiglio e degli Organismi di garanzia per il 2023. Inoltre, richiediamo alla Giunta regionale la somma di euro 235.000 per il pagamento delle competenze spettanti al Consiglio dei Revisori dei conti per il 2022. Infine, richiediamo alla Giunta regionale, ai sensi della legge 10 agosto 2001, n. 18, le somme introitate a titolo di trasferimenti per le funzioni delegate del Corecom.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente.
Non vedo interventi.

Metto in votazione la PDA n. 55.

È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Avete già ricevuto la convocazione del Consiglio regionale per martedì 13 dicembre, alle ore 10.00. Mi raccomando, massima puntualità.
Grazie. Buonanotte a tutti.
La Seduta termina alle ore 23.24
Il Consigliere segretario
Alessandra SPONDA

Il Presidente
Roberto CIAMBETTI

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 81 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 81
MERCOLEDì 7 DICEMBRE 2022


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE NICOLA IGNAZIO FINCO

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 81a seduta pubblica – mercoledì 7 dicembre 2022
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie, fatta eccezione per i consiglieri soggetti ad obbligo di isolamento correlati al Covid-19 che parteciperanno da remoto come previsto dalla deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 64 del 25 ottobre 2022.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 17985 del 1° dicembre 2022 per la prosecuzione.

Il Presidente CIAMBETTI, alle ore 10.32, comunica il rinvio dell'inizio dei lavori alle ore 10.45.

La seduta inizia alle ore 11.08.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia e i consiglieri Vianello e Puppato. Inoltre, due consiglieri partecipano alla seduta da remoto.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori.

Punto 7) all'ordine del giorno

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'Allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 . (Proposta di deliberazione amministrativa n. 54) APPROVATO (Deliberazione n. 169/2022)  [RESOCONTO]


Prosecuzione dell'esame degli emendamenti della proposta di deliberazione amministrativa in oggetto iniziato nella 80a seduta consiliare di martedì 6 dicembre 2022.

Si iniziano i lavori con l'esame degli emendamenti accantonati nella seduta precedente emendamenti nn. A117 e A118.

Gli emendamenti nn. A117 e A118 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori.

L'emendamento n. A123, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A149, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A124, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A34 intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra e l'assessora Lanzarin.

L'emendamento n. A34, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A97 e A341, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Gli emendamenti nn. A98 e A99 ,illustrati dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. A35, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A305, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara inammissibile l'emendamento n. A36.

L'emendamento n. A150, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A151, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A307, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A37, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A306, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara precluso l'emendamento n. A38.

Gli emendamenti nn. A39 e A40 ,illustrati dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A308 intervengono la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), l'assessore Caner, i consiglieri Ciambetti (Liga Veneta per Salvini Premier) e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che chiede di accantonarlo.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A308.

L'emendamento n. A309, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A152 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e propone una modifica.

L'emendamento n. A152 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato .

L'emendamento n. A153 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A41, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A42 intervengono le consigliere Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra, Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Zottis (Partito Democratico Veneto)

L'emendamento n. A42, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A43 intervengono i consiglieri Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra, Guarda (Europa Verde) e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A43, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A234, A235 e A236, illustrati dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A310 , illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A44, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A258, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A195, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) con la riformulazione proposta dal relatore, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato .

L'emendamento n. A311, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara precluso l'emendamento n. A312.

L'emendamento n. A313, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A314, A196 e A237 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Gli emendamenti nn. A238, A239 e A240, illustrati dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A315, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara precluso l'emendamento n. A197.

L'emendamento n. A45, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A100, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A259, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A316 e A101 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A198, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) con una modifica, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato .

L'emendamento n. A241, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A102 intervengono i consiglieri Guarda (Europa Verde) che lo illustra, Lorenzoni (Gruppo Misto), l'assessore Calzavara e la consigliera Guarda (Europa Verde).

L'emendamento n. A102, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per permettere agli Uffici di Presidenza delle Commissioni Quinta e Prima di esprimere parere sugli emendamenti presentati, e altresì di effettuare una seduta della Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari e di programmare i lavori della seduta in corso e di quelle successive.

La seduta è sospesa alle ore 13.02.

La seduta riprende alle ore 14.54.

Il PRESIDENTE assegna 10 minuti di tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti agli emendamenti nn. A348 e A349 presentati dalla Giunta regionale.

Sull'emendamento n. A103 intervengono i consiglieri Guarda (Europa Verde) che lo illustra, Zanoni (Partito Democratico Veneto) e Rizzotto (Zaia Presidente) e Guarda (Europa Verde).

L'emendamento n. A103, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A46, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. A199 intervengono il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Sandonà (Zaia Presidente) che propone una modifica.

L'emendamento n. A199, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'emendamento n. A317, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A47, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A260 intervengono i consiglieri Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. A260, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A261 intervengono i consiglieri Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Guarda (Europa Verde).

Durante l'intervento della consigliera Guarda assume la presidenza il Vicepresidente Nicola Ignazio Finco.

L'emendamento n. A261 posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A200 , illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A262, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A125 intervengono il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, l'assessore Calzavara, i consiglieri Villanova (Zaia Presidente), Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto), Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A125, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A201, A202 e A318 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A48.

L'emendamento n. A49, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A242 intervengono il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, l'assessore Calzavara che propone una riformulazione e il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che accoglie la modifica.

L'emendamento n. A242, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Sull'emendamento n. A243 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) chiede l'accantonamento.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A243.

L'emendamento n. A244, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A245, A50 e A51 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A52 intervengono i consiglieri Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra e Rizzotto (Zaia Presidente).

L'emendamento n. A52, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A203 posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) interviene sull'ordine dei lavori.

L'emendamento n. A53 posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

La consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) interviene sull'ordine dei lavori.

Sull'emendamento n. A104 intervengono i consiglieri Guarda (Europa Verde) che lo illustra e Lorenzoni (Gruppo Misto).

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A104.

Gli emendamenti nn. A263, A126 e A127 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara precluso l'emendamento n. A54.

Gli emendamenti nn. A265 e A319 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A55 intervengono i consiglieri Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra, Lorenzoni (Gruppo Misto), Zanoni (Partito Democratico Veneto), Baldin (Movimento 5 Stelle).

La consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) interviene sull'ordine dei lavori.

Sull'emendamento n. A55 intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Villanova (Zaia Presidente).

La consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) interviene sull'ordine dei lavori.

Sull'emendamento n. A55 interviene il consigliere Villanova (Zaia Presidente) sull'ordine dei lavori.

Il consigliere Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) interviene sull'ordine dei lavori.

Sull'emendamento n. A55 intervengono le consigliere Camani (Partito Democratico Veneto) e Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo ritira.

Il PRESIDENTE assegna minuti di tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti agli emendamenti nn. A350 e A351 presentati dalla Giunta regionale.

La consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) interviene e fa proprio l'emendamento n. A55.

Il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) interviene sull'ordine dei lavori.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. 55 su richiesta dell'assessore Calzavara.

Relativamente all'accantonamento sull'ordine dei lavori intervengono il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), l'assessore Calzavara, i consiglieri Montanariello (Partito Democratico Veneto), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Camani (Partito Democratico Veneto).

La seduta è sospesa alle ore 16.24.

La seduta riprende alle ore 16.30.

Il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) interviene per fatto personale.

L'emendamento n. A105 ,illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A320, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A106 e A107 , illustrati dalla consigliera Guarda (Europa Verde) posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A264, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A56, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

La seduta è sospesa alle ore 16.44 per consentire alla Prima Commissione consiliare l'espressione del parere sugli emendamenti.

La seduta riprende alle ore 17.13.

Assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

L'emendamento n. A321, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A204 e A205 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A57, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A206, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A58, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A59, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A60 intervengono Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra e Lorenzoni (Gruppo Misto).

Gli emendamenti nn. A60, A207 e A209 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A210, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A211 e A208 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A350.

L'emendamento n. A322, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A212, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A213, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. A350 intervengono l'assessore De Berti che propone una modifica e il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) che la accoglie.

L'emendamento n. A350, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'emendamento n. A128, illustrato dal consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A215, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A214 e A216 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Il PRESIDENTE dichiara precluso l'emendamento n. A217.

Gli emendamenti nn. A218 e A323 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A219, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A220, A221, A246, A247, A248, A249 e A250 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A251, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A61, A222, A223 e A324 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A226, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A62, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE assegna 5 minuti di tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti all'emendamento n. A354 presentato dal correlatore.

Sull'emendamento n. A63 intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra e l'assessora De Berti.

L'emendamento n. A63, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A64, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A65, A224, A227 e A225 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A351 è ritirato dal consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A228, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A135 intervengono i consiglieri Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Ciambetti (Liga Veneta per Salvini Premier) .

L'emendamento n. A135, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A229, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A108 ,illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A252, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A177 ,illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A66 e A325 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A154 ,illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A109 ,illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A266, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A155 e A156 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A67 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A68, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A157 intervengono la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, l'assessora Lanzarin, i consiglieri Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Camani (Partito Democratico Veneto) che chiede di accantonarlo.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A157.

Gli emendamenti nn. A158 e A159 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. A69, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A160 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A178 e A179 ,illustrati dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Gli emendamenti nn. A180 e A181 ,illustrati dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. A161, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A182 , illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A326 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A271 ,illustrato dalla consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A70 e A71 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. A183 ,illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A272, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Interviene la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto) che illustra e ritira l'emendamento n. 273.

L'emendamento n. A72, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A327 intervengono la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra e l'assessora Lanzarin.

L'emendamento n. A327, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A184 intervengono la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e l'assessora Lanzarin.

L'emendamento n. A184, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

La seduta è sospesa alle ore 18.48.

La seduta riprende alle ore 18.55.

L'emendamento n. A185, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A274 ,illustrato dalla consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A162, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A275, A110, A73 e A163 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A276 ,illustrato dalla consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A111 ,illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che illustra l'emendamento n. 186.

La seduta è sospesa alle ore 19.05.

La seduta riprende alle ore 19.08.

Gli emendamenti nn. A186 e A342 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. A328 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A112, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A187 ,illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A329 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A188 ,illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A330 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A189, A74, A75, A76 e A77 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che illustra e ritira l'emendamento n. 113.

L'emendamento n. A129, illustrato dal consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A331 e A267 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Gli emendamenti nn. A130, A190 e A191 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A332 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A227 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A278, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. 174 e annuncia la presentazione di un ordine del giorno relativo al PDL 156 (Bilancio di previsione 2023-2025).

Gli emendamenti nn. A81 e A82 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Sull'emendamento n. A136 intervengono il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e l'assessora Lanzarin.

L'emendamento n. A136, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A192 ,illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A193 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A194 ,illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per permettere all'Ufficio di presidenza della Prima Commissione consiliare di esprimere parere sugli emendamenti.

La seduta è sospesa alle ore 19.34.

La seduta riprende alle ore 20.46.

Il PRESIDENTE assegna 15 minuti di tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti agli emendamenti nn. A355, A357 e A358

L'emendamento n. A131, illustrato dal consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A164, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A165, A166 e A343 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Sull'emendamento n. 132 intervengono la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che propone alcune modifiche e l'assessore Calzavara che propone alcune modifiche.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. 132.

L'emendamento n. A167, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A348 ,illustrato dall'assessora Donazzan, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A168, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. A133 interviene l'assessora Donazzan che chiede il ritiro.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. 133 con il consenso del presentatore consigliere Possamai Giacomo.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. 268.

Sull'emendamento n. A354 interviene l'assessora Donazzan che propone una modifica accolta dal presentatore consigliere Possamai Giacomo.

L'emendamento n. A354, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A349, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. A169 interviene l'assessora Donazzan che propone una modifica accolta dal presentatore consigliera Camani.

L'emendamento n. A169, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'emendamento n. A333, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A170, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A78, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A171, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A269, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A230, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Intervengono l'assessora Donazzan che chiede il ritiro degli emendamenti nn. A231 e A232 in quanto assorbiti dall'emendamento n. A348 approvato in precedenza e il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che accoglie la richiesta.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A231 e A232.

L'emendamento n. A79, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A344 e A80 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. A334, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A355 intervengono i consiglieri Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Lorenzoni (Gruppo Misto).

Gli emendamenti nn. A355, A279, A280, A281, A270, A 282, A283 e A284 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A335 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A114, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A233 ,illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A115 ,illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE dichiara accantonati gli emendamenti nn. A357 e A358.

Sull'emendamento n. A336 interviene il consigliere Sandonà (Zaia Presidente) che propone una modifica accolta dal presentatore consigliera Ostanel.

L'emendamento n. A336 posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'emendamento n. A134 ,illustrato dal consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A337, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A253 e A254, illustrati dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Gli emendamenti nn. A255, A256 e A257 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Si passa agli emendamenti precedentemente accantonati.

Sull'emendamento n. A308 interviene l'assessore Calzavara che propone una modifica accolta dal presentatore consigliera Ostanel.

L'emendamento n. A308 posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato .

L'emendamento n. A243 ,illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A104 ,illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'emendamento n. A55 (fatto proprio) e lo ritira.

L'emendamento n. A157 posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per permettere all'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione consiliare di esprimere parere ai subemendamenti depositati.

La seduta è sospesa alle ore 21.49.

La seduta riprende alle ore 21.50.

Sull'emendamento n. A357 intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Guarda (Europa Verde) e Ciambetti (Liga Veneta per Salvini Premier)

L'emendamento n. A357, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sul subemendamento n. A359 all'emendamento n. A358, intervengono le consigliere Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra e Camani (Partito Democratico Veneto).

I subemendamenti nn. A359, A360 e A361 all'emendamento n. A358, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A358 intervengono l'assessore Calzavara che lo illustra, i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto), Guarda (Europa Verde), Zanoni (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A358, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Si passa all'esame degli ordini del giorno collegati alla proposta di deliberazione amministrativa in oggetto.

ODG n. A338

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zanoni, Zottis, Giacomo Possamai, Bigon e Camani relativo a "La Giunta regionale rafforzi le conoscenze operative del personale in materia di antiriciclaggio" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 54) APPROVATO (Deliberazione n. 164/2022)  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Corsi, Dolfin, Favero, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

Ciambetti, Formaggio

Astenuti:

Bozza, Valdegamberi

Non votanti:

nessuno

ODG n. A345

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Guarda, Baldin, Lorenzoni, Ostanel, Giacomo Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis relativo a "Per Davide Rebellin, per la sicurezza di tutti i ciclisti sulle strade venete: maggiore impegno sul fronte dell'educazione stradale" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n.54) APPROVATO (Deliberazione n. 165/2022)  [RESOCONTO]


Intervengono la consigliera Guarda (Europa Verde) che lo illustra e l'assessora De Berti che propone una modifica accolta dalla proponente.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l'ordine del giorno in oggetto come modificato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Valdegamberi

Non votanti:

nessuno

ODG n. A346

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zanoni, Bigon, Zottis, Giacomo Possamai, Camani, Montanariello, Lorenzoni, Baldin, Ostanel e Guarda relativo a "Pur essendo finita la fase pandemica, negli ospedali e nelle RSA le persone fragili e gli anziani continuano ad ammalarsi di solitudine e muoiono senza il conforto dei propri cari. è ora di far cessare questa disumanità!" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 54) APPROVATO (Deliberazione n. 166/2022)  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra con una modifica concordata con l'assessora Lanzarin.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l'ordine del giorno in oggetto come modificato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Valdegamberi, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Bozza

Non votanti:

nessuno

ODG n. A347

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zanoni, Zottis, Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Lorenzoni, Baldin, Ostanel e Guarda relativo a "La Regione Veneto non si dimostri miope! L'Istituto Pio XII di Misurina ha un potenziale enorme, anche per il rilancio del territorio. La Giunta agisca per renderlo un avveniristico centro di riferimento internazionale di cura delle patologie da carico tossico." RESPINTO  [RESOCONTO]


Intervengono il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, l'assessora Lanzarin e il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio non approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Baldin, Bigon, Camani, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Zanoni, Zottis

Hanno votato no:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Valdegamberi, Villanova, Zecchinato

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. A352

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Ostanel relativo a "Sostenere le ATER con nuove fonti di entrata" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione iii della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 54) APPROVATO (Deliberazione n. 167/2022)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Valdegamberi

Non votanti:

nessuno

ODG n. A353

Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Guarda, Baldin, Lorenzoni, Ostanel, Giacomo Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis relativo a "Soccorso civile e campagne di sensibilizzazione e informazione innovative" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023-2025. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 54) APPROVATO (Deliberazione n. 168/2022)  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Lorenzoni, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. A356

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Ostanel, Lorenzoni, Camani, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis, Bigon, e Guarda relativo a "Sostenere gli enti locali nella lotta all'evasione fiscale e ad incamerare risorse attraverso le "segnalazioni qualificate"" RESPINTO  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio non approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Baldin, Bigon, Camani, Guarda, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis

Hanno votato no:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Boron, Bozza, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Villanova, Zecchinato

Astenuti:

Valdegamberi

Non votanti:

nessuno

In dichiarazione di voto finale sul progetto di legge intervengono i consiglieri Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), Baldin (Movimento 5 Stelle), Lorenzoni (Gruppo Misto) Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Villanova (Zaia Presidente).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la proposta di deliberazione amministrativa nel suo complesso come emendata.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Zecchinato

Hanno votato no:

Baldin, Bigon, Camani, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Punto 7) all'ordine del giorno

Bilancio di previsione finanziario 2023-2024-2025 del Consiglio regionale (Proposta di deliberazione amministrativa n. 55) APPROVATO (Deliberazione n. 170/2022)  [RESOCONTO]


Interviene la Vicepresidente Zottis (Partito democratico) che svolge la relazione illustrativa per conto dell'Ufficio di Presidenza.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la proposta di deliberazione amministrativa in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Valdegamberi, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale è convocato martedì 13 dicembre alle ore 10.00 per la prosecuzione.

La seduta termina alle ore 23.24.

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MAINO Silvia
BALDIN Erika
MICHIELETTO Gabriele
BARBISAN Fabiano
MONTANARIELLO Jonatan
BET Roberto
OSTANEL Elena
BIGON Anna Maria
PAN Giuseppe
BISAGLIA Simona
PAVANETTO Lucas
BORON Fabrizio
PICCININI Tomas
BOZZA Alberto
POLATO Daniele
BRESCACIN Sonia
POSSAMAI Giacomo
CAMANI Vanessa
POSSAMAI Gianpiero
CAVINATO Elisa
RAZZOLINI Tommaso
CECCHETTO Milena
RIGO Filippo
CENTENARO Giulio
RIZZOTTO Silvia
CESTARI Laura
SANDONA' Luciano
CESTARO Silvia
SCATTO Francesca
CIAMBETTI Roberto
SORANZO Enoch
CORSI Enrico
SPONDA Alessandra
DOLFIN Marco
VALDEGAMBERI Stefano
FAVERO Marzio
VENTURINI Elisa
FINCO Nicola Ignazio
VILLANOVA Alberto
FORMAGGIO Joe
ZANONI Andrea
GEROLIMETTO Nazzareno
ZECCHINATO Marco
GIACOMIN Stefano
ZOTTIS Francesca
GUARDA Cristina

LORENZONI Arturo





LA CONSIGLIERA SEGRETARIA
f.to Alessandra SPONDA


IL PRESIDENTE
f.to Roberto CIAMBETTI







N.B. Gli emendamenti e i verbali di votazione, che costituiscono parte integrante del presente processo verbale, sono consultabili presso l'Ufficio Attività Istituzionali.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione a cura di Alessandro Vian e Paola Lombardo