ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 29/11/2023 n. 117

RESOCONTO
VERBALE

Resoconto n. 117 - 11^ legislatura

Resoconto 117 ^a Seduta pubblica

Mercoledì, 29 novembre 2023

SOMMARIO

- PRESIDENTE
COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
- NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE (DEFR) 2024-2026. ARTICOLO 36 E PARAGRAFI 4.1 E 6 DELL'ALLEGATO 4/1 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 118/2011; ARTICOLO 7 E SEZIONE III DELLA LEGGE REGIONALE n. 35/2001 . (PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AMMINISTRATIVA N. 72) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 127/2023)

Assume la Presidenza

Il Presidente Roberto CIAMBETTI

La Seduta inizia alle ore 11.07

PRESIDENTE

Registratevi su Concilium, colleghi. Grazie.

Diamo inizio alla 117a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 16364 del 23 novembre 2023.

PUNTO 2

COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo

Luca ZAIA

Silvia RIZZOTTO

I congedi sono concessi.

Due Consigliere mamme seguono i lavori da remoto.

PUNTO 8

NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE (DEFR) 2024-2026. ARTICOLO 36 E PARAGRAFI 4.1 E 6 DELL'ALLEGATO 4/1 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 118/2011; ARTICOLO 7 E SEZIONE III DELLA LEGGE REGIONALE n. 35/2001 . (PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AMMINISTRATIVA N. 72) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 127/2023)

(Prosecuzione dell'esame dell'articolato e relativi emendamenti della proposta di deliberazione in oggetto iniziato nella 116a seduta consiliare di martedì 28 novembre 2023)

PRESIDENTE

Colleghi, registratevi su Concilium. Grazie.

Riprendiamo da dove eravamo rimasti ieri sera.

Emendamento n. A0112, pagina 23, presentato dalla collega Baldin, Missione 01, paragrafo Progr 01.06, pagina 105, riga 21, modificativo, che prevede:

Dopo le parole:

'uffici della Giunta regionale'

Sono aggiunte le parole:

"estendendo il programma alle agenzie e agli enti regionali".

Non vedo richieste di intervento.

Metto in votazione l'emendamento n. A0112. Il relatore è contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0057, pagina 24, presentato dalla collega Ostanel, pagina 106, riga 39, modificativo, che prevede:

A p. 106, Missione 01, Programma 01.10 "Risorse umane", alla riga 39 della pagina, dopo le parole "nonché volto a favorire lo sviluppo delle competenze e la valorizzazione del capitale umano del settore pubblico.", aggiungere le parole "Per questo è necessario un Piano straordinario che garantisca un incremento netto degli organici, un reinsediamento delle diverse professionalità necessarie, la copertura delle diverse posizioni organizzative e dirigenziali e il finanziamento di un percorso di aggiornamento e riqualificazione professionale in tutti gli ambiti dell'Amministrazione regionale."

Ho visto, collega. Sto attenendo per quello.

Il collega Lorenzoni ha chiesto la parola. Prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Buongiorno a tutti.

Riprendiamo il nostro discorso di ieri sera per illustrare questo emendamento, che è stato presentato dalla collega Ostanel. L'emendamento è relativo ad un Piano straordinario che garantisca l'incremento degli organici, del personale, in particolare della Regione.

Credo che questo emendamento vada nella tutela di coloro che lavorano nell'ambito dell'Amministrazione regionale e abbia come fine la riqualificazione professionale in tutti gli ambiti dell'Amministrazione. Quindi, rifiutare questo in qualche modo significa mettersi un po' contro le persone che lavorano al nostro fianco quotidianamente. La richiesta, quindi, è quella di valorizzare il lavoro di queste persone e di offrire loro una prospettiva.

Credo non sia interesse di nessuno di noi entrare in attrito o non dare un'adeguata prospettiva alle persone che quotidianamente fanno un lavoro prezioso, di sostegno alla nostra attività politica. Dare questa apertura, offrire delle opportunità ai collaboratori credo sia importante.

Per questo chiedo il voto positivo dell'Aula.

PRESIDENTE

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Il collega Lorenzoni ha spiegato bene l'emendamento, che, in realtà, riguarda il personale interno e le posizioni organizzative per quanto riguarda il lavoro del settore pubblico di questa Regione. Credo che in un documento di programmazione sia importante dire che, all'interno del settore pubblico, è necessario investire su nuove competenze, dirigenziali e non solo, e anche in un percorso di aggiornamento e qualificazione del personale regionale in tutti gli ambiti.

Credo che programmare non solo per chi sta fuori, ma anche per chi sta dentro questa Amministrazione sia un segnale importante in un documento di programmazione regionale.

PRESIDENTE

Grazie.

Non vedo altre richieste di intervento.

Metto in votazione l'emendamento n. A0057. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0058, pagina 25, presentato dalla collega Ostanel, pagina 108, riga 39, modificativo, che prevede:

A p. 108, Missione 01, Programma 01.11 "Altri servizi generali", alla riga 39 della pagina, dopo le parole "Annualmente l'Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, ne verifica la coerenza e ne attesta la correttezza.", aggiungere le parole "Per il perseguimento degli intendimenti del Piano Triennale della Prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) sarà inoltre fondamentale rafforzare gli organici, anche dirigenziali, preposti alla sua applicazione."

Prego, collega.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Qui il tema è importante, quindi lo illustro utilizzando qualche minuto.

In Ufficio di Presidenza ieri mi è stato risposto che già si fa tutto quello che si deve fare rispetto agli investimenti sul Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anche qui dico di potenziare gli organici, perché il tema vero è che, se noi parliamo di prevenzione della corruzione e della trasparenza in questa Regione quello che è stato segnalato da più parti, anche durante le audizioni, è che servono le risorse umane per poter monitorare e fare il lavoro di indagine rispetto a questi temi.

Quindi, se noi non lavoriamo emendando, dove parliamo nel DEFR di Organismo indipendente di valutazione, anche dicendo che per perseguire gli obiettivi del Piano che la Regione ha sulla prevenzione della corruzione e della trasparenza occorre potenziare gli organici, noi non riusciremo a raggiungere gli obiettivi che in questo Piano sono contenuti.

PRESIDENTE

Grazie.

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Credo che questo sia il primo di una serie di emendamenti – come dicevo ieri, c'è una logica, c'è un percorso nella manovra emendativa che è stata promossa – che mira a rafforzare le funzioni di controllo nell'interesse di tutti.

Lavorare perché ci siano gli Organismi di valutazione indipendenti, perché il Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza possa avere le risorse adeguate a svolgere il suo compito è un fattore importante. Questa è la ragione per cui si chiede di dare un'attenzione. Io credo che all'esterno dobbiamo dare un segnale di voler rafforzare queste funzioni, che sono funzioni cruciali nella vita democratica della nostra Regione.

In questo caso, mi rendo conto che l'assessore Calzavara è chiamato in causa, perché si tratta di dedicare delle risorse, però dare questo segnale credo sarebbe importante.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0058. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Missione 03 "Ordine pubblico e sicurezza".

Emendamento n. A0306, pagina 27, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello e Luisetto, Missione 03, pagina 114, riga 12, modificativo, che prevede:

Alla fine della riga 12 di pag. 114 dopo le parole: ", nonché progetti di" inserire le parole: "formazione,".

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

All'interno della missione che dovrebbe parlare del tema della sicurezza e dell'ordine pubblico, e quindi anche della legalità, nella frase in cui si fa riferimento anche alla legge n. 48 e si parla di progetti di ricerca e di diffusione, avevo inserito anche il tema di progetti di formazione. Questo perché più volte ritorna questo argomento in tutti i tavoli di confronto con gli operatori, con i portatori di interesse, ossia come ci sia necessità di ampliare la gamma di offerta di formazione soprattutto verso gli Enti locali e anche verso la cittadinanza, per la consapevolezza di quelli che sono da una parte gli strumenti da utilizzare per comprendere qual è il rischio di infiltrazione e dall'altra quali sono gli strumenti di prevenzione o di sensibilizzazione da mettere in atto. Tutto questo parte, chiaramente, da un'attività di formazione.

Spiace se non viene accolto, perché è un emendamento, credo, soltanto di buonsenso, non strumentale, ed è una richiesta che arriva su tutti i report che pervengono anche all'interno del nostro Consiglio, sia sui tavoli della Commissione Legalità sia sul tavolo dell'Osservatorio.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.

Metto in votazione l'emendamento n. A0306. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0212, pagina 28, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Missione 03, pagina 114, riga 13, modificativo, che prevede:

Nella Missione 03 "Ordine pubblico e sicurezza", sostituire le parole: "all'infiltrazione del" con la parola: "al".

Consigliera Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Questo intervento intende illustrare questo emendamento e altri che ho presentato su questo tema per meglio specificare una questione che ho provato a illustrare anche ieri in discussione generale, che ha molto indispettito la maggioranza. Quindi, magari è anche l'occasione per chiarire meglio qual è l'idea che noi abbiamo rispetto all'impegno che la Regione deve avere nel contrasto alle organizzazioni criminali.

Nel primo emendamento chiedo di modificare la previsione del DEFR in cui la Regione si impegna a contrastare le infiltrazioni delle organizzazioni criminali in Veneto. Siccome ieri ho cercato di argomentare che le sentenze della Procura e le indagini in corso hanno dimostrato che in questa regione è scorretto ormai, purtroppo, parlare di infiltrazioni perché siamo invece di fronte a una presenza radicata, vi chiedo di modificare il DEFR e di scrivere anziché impegnarci per contrastare le infiltrazioni, impegnarci per contrastare le organizzazioni criminali.

L'altro è un emendamento nel quale chiedo semplicemente di scrivere nel DEFR che la Regione non intende sottovalutare la situazione criminale in forte espansione, che sul piano politico ovviamente non è in contrasto con quello che avviene ed è fatto finora, ma è un'assunzione pubblica di un impegno su un fronte che, a mio giudizio, è molto delicato anche in questa Regione.

Con l'altro emendamento ho semplicemente inserito dentro il DEFR un dato certificato dalla Banca d'Italia. Lo dico perché ieri sera l'assessore Corazzari non capiva da dove l'avessimo dedotto. Dentro una previsione che è già inserita nel DEFR e che fa riferimento all'alto tasso di operazioni sospette segnalate in questa Regione, ho soltanto scritto che queste fanno del Veneto la quarta Regione italiana per segnalazioni in operazioni sospette, che è un dato di fatto certificato dalla Banca d'Italia.

Questi tre emendamenti, insieme ad altri sul medesimo tema che propongono anche altri colleghi, non sono finalizzati a denunciare un atteggiamento omertoso della Regione contro le organizzazioni criminali. Come ho cercato di dire ieri, questo è un fenomeno che rappresenta, in questa Regione come in altre, in particolar modo quelle del Nord e in particolar modo in riferimento all'ambito finanziario, un grave vulnus per la nostra Regione sia sul piano economico (perché, ovviamente, le imprese infiltrate dalle organizzazioni criminali operano sui mercati in un regime di concorrenza sleale rispetto alle altre imprese) e di conseguenza anche un grande problema sul piano democratico, come dimostrano i casi che si sono verificati in questa Regione di Amministrazioni in odore di organizzazioni criminali, arrivando addirittura – e l'ho citato esplicitamente – al caso di Eraclea, Comune coinvolto nel cosiddetto processo dei Casalesi.

Non mi sembra un'accusa contro nessuno, semmai una comune condivisione di un problema che esiste, sulla base della quale considerazione esiste anche una legge regionale. Ci sono una serie di azioni che possiamo mettere in campo.

Ora, io penso che, se davvero qualcuno vuole dimostrare che quello che io ho sostenuto ieri non fosse fondato si dovrebbe limitare a votare a favore di questi emendamenti, ribadendo che la Regione del Veneto, all'unanimità, capisce qual è la dimensione del problema del radicamento delle organizzazioni criminali, non intende avere atteggiamenti di sottovalutazione e vuole costruire le condizioni perché la lotta al crimine organizzato e alle mafie sia una priorità dell'attività della nostra Regione. Uno si può spiegare male o può essere compreso male, ma poi in politica valgono i fatti. Se noi diamo parere contrario a questi e ad altri emendamenti, stiamo esattamente dimostrando il contrario di quello che, in realtà, immagino tutti vorremmo esprimere, ed è il punto in cui finisce la "polemichetta" politica e dovrebbe cominciare la responsabilità delle Istituzioni.

PRESIDENTE

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Credo sia assolutamente incomprensibile il perché si voglia andare sempre nella direzione di bocciare questo genere di emendamenti. Lo dico perché nessuno qui ha accusato di avere collusioni o quant'altro, peraltro non sarebbe neanche ammissibile una cosa del genere, con la malavita organizzata o le mafie. Però, le critiche rispetto alla sottovalutazione del fenomeno vengono dall'esterno, non vengono dai banchi dell'opposizione. Lo dicono i Prefetti, lo dicono i Questori, lo dicono le Forze dell'ordine, lo dice chi tutti i giorni combatte per riuscire a sconfiggere il radicamento della malavita organizzata e delle mafie.

Prenderne maggiormente consapevolezza dando atto all'interno del documento di indirizzo politico, che è quello che stiamo discutendo e che andremo a votare, di questo aspetto non significa parlare male del Veneto o far male al Veneto, significa far bene al Veneto, significa dimostrare che proprio dall'aspetto di indirizzo politico noi vogliamo fare rete e dare forza a chi tutti i giorni si trova a combattere la malavita organizzata e le mafie.

Bocciando tutti questi emendamenti o non richiedendone magari una riformulazione, perché, secondo voi, era scritto male, perché c'è un impegno di spesa, perché comunque sembra un'accusa verso la Regione, si dimostra un atteggiamento di ottusità completa, ma non verso di noi, verso chi ci lavora, verso chi sta spendendo la vita, verso chi rischia la vita per sconfiggere le mafie. È questo che fa male nel vedere bocciati certi emendamenti, soprattutto su questo argomento, che è un argomento che solitamente ci unisce e non ci divide, anche nei lavori che si fanno non all'interno dell'Aula, ma all'interno delle Commissioni competenti.

La richiesta, quindi, continua a essere quella di dire: fermiamoci un attimo e vediamo almeno su queste cose di trovare un punto di unione. Quello che ha detto la Capogruppo è assolutamente reale: il radicamento esiste. Ce l'hanno detto. Come è evidente che è bene scrivere all'interno del DEFR che è il principale pericolo per l'economia, perché è vero. È noto a tutti, infatti, che la malavita organizzata e le mafie attaccano l'economia sana, attaccano la parte più debole del nostro tessuto e ce la portano via. Ci portano via quel substrato con cui noi siamo cresciuti, perché la piccola impresa, che è quella più fragile anche da un punto di vista finanziario e di richiesta di finanza, è quella che viene mangiata. L'edilizia era un nostro traino ed è stata attaccata, l'agricoltura è un nostro traino ed è stata attaccata, come la stessa manifattura.

Non comprendo, allora, perché dobbiate bocciarli e neanche richiedere una riformulazione se, secondo voi, ci sono aspetti, che io non vedo, ma magari esistono, di strumentalizzazione.

PRESIDENTE

Grazie.

Passiamo, quindi, alla votazione dell'emendamento n. 212.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sull'ordine dei lavori. Le domando se può chiedere se c'è la disponibilità all'accantonamento.

PRESIDENTE

È apparso l'intervento del collega Lorenzoni. Intanto chiedo la possibilità di accantonamento.

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Vorrei sostenere questa richiesta delle colleghe, perché, come hanno detto bene, è il primo di una serie, questo emendamento, e in qualche maniera pone l'attenzione su un tema. A me ha colpito vedere che il Veneto è la quarta Regione per segnalazioni di infiltrazioni criminali da parte delle Forze dell'ordine. Non me l'aspettavo. Pensavo che ci fosse una maggiore penetrazione in altre aree del Paese. Vedere questo a me ha fatto male.

Credo, quindi, che sia nostro compito incrementare l'attenzione, incrementare il sostegno alle forze che si oppongono, per cui ritengo che questa serie di emendamenti sia importante.

PRESIDENTE

Accantoniamo gli emendamenti n. 212 e n. 213.

Emendamento n. A0059, pagina 30, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 114, riga 16, modificativo, che prevede:

A p. 114, Missione 03 "Ordine Pubblico e Sicurezza", alla riga 16 della pagina, dopo le parole "prevenzione e contrasto all'infiltrazione del crimine organizzato e di stampo mafioso nel tessuto economico e sociale della nostra regione.", aggiungere le parole "Per il perseguimento degli intendimenti sopra enunciati sarà inoltre fondamentale verificare costantemente e puntualmente il pieno rispetto e attuazione del Protocollo d'intesa sulla legalità e il Protocollo regionale d'intesa in materia di appalti, anche come strumenti che prevedono meccanismi trasparenti e certi di prevenzione dei fenomeni di corruzione, illegalità e violazione dei diritti dei lavoratori".

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie.

Questo è un emendamento di cui chiedo l'accantonamento ed è esattamente sul tema dei primi due. Ho preparato questo intervento – spero che anche il mio verrà accantonato, ovviamente – proprio perché l'atteggiamento di ieri su questo emendamento è stato abbastanza esplicativo. Io chiedo solo di inserire nel DEFR le seguenti parole: ""Per il perseguimento degli intendimenti sopra enunciati – dico, quindi, che quello che viene enunciato sopra va bene – sarà inoltre fondamentale verificare costantemente e puntualmente il pieno rispetto e attuazione del Protocollo d'intesa sulla legalità e il Protocollo regionale d'intesa in materia di appalti, anche come strumenti che prevedono meccanismi trasparenti e certi di prevenzione dei fenomeni di corruzione, illegalità e violazione dei diritti dei lavoratori".

Spiego, poi, nella mia relazione, che il protocollo già firmato dalla Regione del Veneto, assieme ad ANCI, ANPCI, UPI, Veneto, CGIL, CISL e UIL, sugli appalti pubblici vigente deve essere monitorato, come viene richiesto da questi attori da tempo. Io credo che non stiamo facendo abbastanza, altrimenti cercheremmo di capire in anticipo cosa accade sul nostro territorio. Quindi, nel DEFR, in uno spirito propositivo, come cerco di fare sempre, chiedo che siano tenute in considerazione le richieste di questi attori.

Rammento che, in particolare durante la presentazione del Rapporto Ecomafia Padova, a cui aveva partecipato anche l'assessore Bottacin, i dati che uscivano facevano vedere, ad esempio, che sul tema del cemento il Veneto nel 2022 è ottavo rispetto a tutte le Regioni italiane. Quindi, ci sono dati che ci dimostrano che in questa Regione, non per colpa della Regione del Veneto, ma per colpa di un sistema che è stato infiltrato, noi dobbiamo agire. Quindi, cercare di inserire in un DEFR il fatto che viene monitorato quello che noi facciamo credo sia assolutamente di buonsenso.

Chiedo l'accantonamento di questo emendamento, affinché si possa valutare in maniera diversa questo emendamento che, sulla stregua degli altri, ci chiede solo di monitorare quello che stiamo facendo dentro il protocollo già firmato.

PRESIDENTE

Accantoniamo anche l'emendamento n. 59. No, scusatemi, la Giunta mi dice che non intende accantonare l'emendamento n. 59.

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Sono emendamenti, a mio avviso, molto importanti, perché vanno a toccare una questione che negli anni probabilmente è stata anche sottovalutata, dato che ci siamo ritrovati con tutti gli indici che ci spiegano che la mafia in Veneto ormai non è più un fenomeno che tenta di infiltrarsi, ma si è ormai radicata. Lo vediamo dalle varie inchieste, lo vediamo dai vari processi, lo vediamo dai continui fatti di cronaca, lo vediamo dalle notizie che arrivano dalle Prefetture del Veneto, dove abbiamo sempre notizie di nuove interdittive antimafia per quanto riguarda i lavori pubblici relativi ad aziende in sospetto di mafia.

È una questione che andrebbe sicuramente affrontata con ancora maggiore fermezza. Del resto, è un fenomeno noto alla Regione e alla Giunta, perché, tra l'altro, spesso vengono organizzati anche convegni che riguardano proprio la lotta alla criminalità in Veneto e solitamente tutti i relatori che intervengono, invitati dalla stessa Giunta, le varie autorità, Prefetti, Procuratori, Forze dell'ordine, sono tutti concordi nel dire che il fenomeno della mafia in Veneto è un fenomeno di radicamento.

Detto questo, credo che questi emendamenti dovrebbero essere oggetto di attenzione da parte della Giunta. Se la loro formulazione, mi riferisco, ad esempio, anche all'emendamento n. 213, come all'emendamento n. 59, ha qualche sfumatura che può essere in qualche modo modificata per renderli accettabili, siamo qui, ne discutiamo. Ma prevedere pareri negativi in partenza non è utile ai lavori del Consiglio, nonché alla programmazione politica su questo settore.

Aggiungo, oltre alla questione della presa di coscienza e dell'inserimento di queste parti importanti dove affermiamo come la mafia sia presente nel traffico dei rifiuti o nel traffico della droga, anch'essa una questione purtroppo sottostimata, che crea tanti danni anche ai nostri giovani, il dato che l'impegno – questo sì, perché lo dicono i numeri – sta venendo meno nel tempo da parte della Regione del Veneto nel contrasto alla criminalità. Mi riferisco, ad esempio, alle norme che si occupano di contrasto alla criminalità, sicurezza e politiche di sicurezza. Ad esempio, per quanto riguarda la legge n. 48/2012 avevamo un impegno di spesa, nel 2018, che era pari a 170.000 euro, che nel 2021 è sceso a 140.000 euro e che in questo bilancio scende ulteriormente a 77.500 euro.

Vi è, poi, un'altra norma molto importante, la legge n. 9/2002, relativa alla promozione della legalità e della sicurezza, e anche qui voglio darvi qualche dato: nel 2018 avevamo 1,55 milioni di euro, nel 2021 avevamo 1,3 milioni di euro, in questo bilancio abbiamo 700.000 euro. Come per la legge n. 24/2020, la normativa regionale in materia di polizia locale e politiche di sicurezza: nel 2023 avevamo 329.000 euro, in questo bilancio – parliamo, quindi, del 2024 – abbiamo 103.000 euro. C'è un'altra legge, la n. 12/1991 – è giusto ricordarlo –, che all'articolo 89-bis, relativo a iniziative di costituzione di parte civile in giudizio e di azione in sede civile, nel 2017 stanziava 120.000 euro, nel 2024 stanzia 20.000 euro.

Quindi, colleghi, è anche una questione di impegno. Se l'impegno si misura con la benzina che dobbiamo mettere in queste leggi affinché queste macchine funzionino, dobbiamo rilevare che l'impegno sta diminuendo. Questo, a mio avviso, è grave ed è pesante perché, mentre tutti gli indici, come è stato ricordato dai colleghi che mi hanno preceduto, ci dicono che il problema sta aumentando, l'impegno della Regione nel finanziare questa legge sta diminuendo.

In conclusione, credo che vada rivalutato da parte vostra quel parere negativo a questi emendamenti perché, trattandosi anche di princìpi generali che non vanno a incidere direttamente sulle spese, perché i dati che vi ho dato riguardano in particolare il bilancio che andremo ad affrontare tra una settimana, credo sarebbe corretto da parte vostra rivedere questa posizione e arrivare a un punto di intesa su un testo che possa essere approvato.

PRESIDENTE

Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Anch'io credo che questi emendamenti siano importanti. D'altronde, la mafia, come sappiamo tutti, non è che arriva per caso, arriva dove ci sono investimenti da fare, dove c'è un tessuto economico molto, molto importante. Pertanto, non è questione di richiamarla, è di per sé l'economia che la richiama, che è insita anche nei lavori pubblici, negli appalti, nelle discariche, nell'ambiente, nel cemento. Quindi, è l'economia che la richiama ed essa si radica all'interno di questi tessuti sociali estremamente benestanti e di alto valore economico.

Giustamente il collega Zanoni diceva che dobbiamo finanziare, e il momento del bilancio è importante proprio per finanziare le leggi a favore della legalità e di contrasto all'illegalità, per cui le scuole e tutto quello che può essere formazione, assolutamente. Tuttavia, considerato che tanti di noi sono stati amministratori, credo conveniate che l'importante è la formazione del personale. Gli appalti prevedono processi e procedimenti molto delicati all'interno degli Enti locali, degli Enti provinciali e degli Istituti superiori, laddove si fanno le opere e, quindi, si procede con gli appalti, ragion per cui la formazione del personale è fondamentale. Quindi, dobbiamo investire soprattutto su questo, in modo tale che questi funzionari siano in grado di capire dove all'interno di un appalto possano infiltrarsi organizzazioni malavitose, perché non è sempre capibile e non è sempre facile intuire dove c'è il malaffare.

Fondamentale è la formazione, fondamentale è investire nelle risorse da dare alle normative di contrasto all'illegalità e a favore della legalità, partendo anche dal personale, in maniera tale da riuscire a capire dove possa nascondersi la mafia. Questo è fondamentale.

Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento.

Poiché non è stata accolta la richiesta di accantonamento dell'emendamento 59, possiamo procedere alla votazione.

Metto in votazione l'emendamento n. A0059, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0113, pagina 32, presentato dalla consigliera Baldin, pagina 114, riga 19, modificativo, che prevede:

Dopo le parole: "il finanziamento illecito e il traffico di armi" sono aggiunte le parole: "e sostanze stupefacenti,".

Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.

Anch'io chiederei l'accantonamento di questo emendamento e anche di quello successivo, che illustro brevemente, dato che è stato già concesso ad altri emendamenti.

Con questo emendamento chiedo di aggiungere le parole "e sostanze stupefacenti". So che c'è un parere positivo da parte della Giunta.

PRESIDENTE

Va bene.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Volevo sapere se era confermato.

PRESIDENTE

Con questa modifica, il parere del relatore è favorevole.

Ai sensi dell'articolo 102, con la modifica proposta e accettata dal relatore, metto in votazione l'emendamento...

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Scusi, Presidente, io non ho capito la modifica.

PRESIDENTE

Può ripetere la modifica, collega Baldin? Scusate, non avevo capito.

Il parere del relatore è favorevole all'emendamento n. 113 così come formulato. Scusatemi, avevo capito che c'era una modifica.

Metto in votazione l'emendamento n. A0113, con il parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0114, pagina 33, presentato dalla consigliera Baldin, pagina 114, riga 20, modificativo, che prevede:

Dopo le parole "crimine organizzato" sono aggiunte le parole: "anche attraverso il contrasto – come indicato da DIA e Osservatorio contro la corruzione – alla circolazione del denaro contante, che favorisce principalmente corrotti, corruttori, spacciatori, mafia e tutte le organizzazioni criminali".

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Vorrei illustrarlo brevemente, perché è un'aggiunta che, secondo il mio parere, è fondamentale.

Dopo le parole "crimine organizzato" si tratterebbe di inserire quelle che sono già le considerazioni fatte dalla DIA e dall'Osservatorio contro la corruzione, proprio perché la circolazione del denaro contante è ormai pacifico che favorisca principalmente l'azione corruttiva non solo per chi vuole pagare a nero le prestazioni, ma anche perché chi va in giro con 5.000 euro in contanti in tasca la vedo una cosa abbastanza impossibile, se non semplicemente per mettere in circolo proventi da attività criminali o illecite.

In questo caso proporrei questa aggiunta, che è fondamentale proprio perché ci tiene a fare in modo che le attività lecite vengano tutelate contro, invece, quelle che vengono effettuate tramite la circolazione di denaro contante, che spesso è il veicolo principale di risorse illecite.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Intervengo su questo emendamento, perché è il primo di una serie che è stata presentata dalla collega Baldin in relazione all'uso del contante e alla sua incontrollabilità. Io credo che sia un elemento importante questo. Dire che il nero è economia, come ho sentito dire in qualche occasione, secondo me è assurdo. È certamente un'economia costosa, nel senso che avere una corsia che ha il 30-40% di sconto sulle attività è una cosa veramente difficile da digerire.

Credo che la limitazione nell'uso del contante sia una misura indispensabile per contenere le attività illecite e credo che le imprese, le famiglie e le persone che non hanno nulla da nascondere non vedano controindicazioni nella riduzione dell'uso del contante. Pertanto, ritengo che questo emendamento, come ce ne sono altri successivamente, vada nella direzione giusta, vada nella direzione di premiare coloro che rispettano le regole, cosa che credo sia un nostro dovere, sempre e comunque.

PRESIDENTE

Grazie, collega Lorenzoni.

Metto in votazione l'emendamento n. A0114, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0307, pagina 34, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello e Luisetto, pagina 114, riga 19, modificativo, che prevede:

Alla riga 19 di pag. 114 dopo le parole "che potrebbero celare forme di" inserire le parole: "caporalato,".

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Il 23 novembre scorso, quindi qualche giorno fa, a Verona si è tenuto un convegno dell'associazione "Avviso Pubblico" proprio sul tema del caporalato ed è emerso come, purtroppo, non ci sia solo un tema di riciclaggio di denaro, di finanziamento del terrorismo, di uso di proventi di attività illecite, ma noi siamo tra le prime cinque Regioni in Italia in tema di caporalato.

Ebbene, siccome ritengo che questo – l'ho detto in parte anche prima – sia uno dei problemi che danneggiano il nostro tessuto economico, basti pensare al tema dell'agricoltura, ma i dati ci dicono come ci sia un tema di caporalato anche nel manufatturiero, nell'edilizia, nella logistica, per cui sta dilagando come criticità, penso che all'interno della frase in cui si dice che c'è un trend in aumento delle operazioni sospette vada messo anche questo tipo di criticità e questo tipo di problema, che sta aumentando, e non diminuendo, anche nel nostro territorio.

Grazie.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Stiamo parlando di un reato che è stato recentemente inserito nell'ordinamento penale italiano. Ricordo che la prima condanna per caporalato è relativa a fatti accaduti in provincia di Treviso per quanto riguarda la manodopera utilizzata in agricoltura e in viticoltura.

È un tema estremamente scottante. Ci sono continue inchieste che vengono effettuate e che riguardano denunce relative al reato di caporalato proprio in Veneto. C'è un utilizzo di manodopera straniera e spesso, grazie alla provenienza di questa manodopera, persone che conoscono poco la lingua italiana e non conoscono le leggi sono oggetto di questi traffici, di questo genere di sfruttamenti da parte di soggetti dediti a delinquere e a violare le norme.

Ritengo, pertanto, importante inserire nel Documento di economia e finanza anche il contrasto a questa nuova realtà. Non eravamo abituati prima, ma adesso, essendoci sempre più bisogno di manodopera, e tutti sappiamo quanto carente sia la manodopera in Italia, lo stesso Ministro dell'agricoltura, ancora 7-8 mesi fa, disse che avremmo bisogno di almeno 400.000 operai in più, manodopera in più per far fronte soprattutto ai lavori stagionali in agricoltura, è diventato un tema sicuramente da non sottovalutare. Probabilmente non eravamo abituati ad affrontarlo nella nostra Regione, motivo per cui va posta la massima attenzione a questo fenomeno.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Solo per portare all'attenzione dell'Aula un fatto: ieri c'è stato un arresto proprio per un caso di caporalato al Mercato Agroalimentare di Padova, un caso che viene da un percorso complicato. Ci sono state le dimissioni del Vicepresidente del Mercato Agroalimentare un mese fa circa. Quindi, l'attenzione a questo fenomeno credo sia doverosa.

Avevamo avuto altri episodi nel settore manifatturiero in Veneto, con arresti su larga scala. Ricordo che una persona è stata trovata legata ad un guardrail in Provincia di Padova, persona che poi ha denunciato la cosa. Quindi, credo che l'attenzione a questo aspetto sia una priorità della nostra azione amministrativa.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

La specifica dell'analisi del monitoraggio dei percorsi legati ad infiltrazione mafiosa, piuttosto che allo scambio di denaro e al caporalato, e non soltanto ad altri tipi di reato, è molto importante. Dico questo perché un dato ci deve essere molto chiaro: in tutto il mondo agricolo veneto sono 71.000 le persone che sono impegnate come imprenditori od operatori agricoli e ben 20.000 di queste sono a rischio di violazioni del contratto di lavoro, con violazioni anche dei diritti umani. Questo numero nella nostra Regione è un numero enorme, analizzato dai nostri atenei universitari, anche in collaborazione con la Regione. Quindi, è un dato ufficiale, un dato della Regione, un dato di cui la Regione deve farsi portatrice e ben cosciente per riuscire ad avere l'idea su cui andare a puntare.

Questo è un dato che mi piaceva ricordare per darci lo strumento per affrontare il tema.

PRESIDENTE

Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente. Solo per annunciare il parere favorevole.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0307, con il parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0214, pagina 35, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni e Zottis, pagina 114, riga 20, modificativo, che prevede:

Nella Missione 03 "Ordine pubblico e sicurezza", sostituire le parole "indice della possibile infiltrazione di" con le seguenti parole: ", che fanno del Veneto la quarta regione italiana per segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio, dopo la Lombardia, la Campania e il Lazio, e che testimoniano il livello di radicamento delle".

Non vedo richieste di intervento, per cui procedo alla votazione.

Metto in votazione l'emendamento n. A0214, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0060, pagina 36, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 114, riga 25, modificativo, che prevede:

A p. 114, Missione 03 "Ordine Pubblico e Sicurezza", alla riga 25 della pagina, dopo le parole "soprattutto nella fase di realizzazione dei grandi interventi programmati previsti dal PNRR e per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026.", aggiungere le parole: "Utili in questo senso possono essere anche iniziative della società civile, come per esempio l'Osservatorio civico sull'attuazione del PNRR in Veneto, promosso da Banca Etica, Coordinamento veneto sanità pubblica, IUAV, Libera - Associazioni contro le mafie, Lies-Cidv, che vanno quindi sostenute attivamente dalla Regione Veneto.".

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Questo è un emendamento che lavora su un osservatorio per quanto riguarda le opere del PNRR. È un Osservatorio civico, è una proposta che è stata fatta da varie realtà, che sono segnate all'interno dell'emendamento, per fare in modo che la società civile e la cittadinanza, e non solo gli Enti, possano monitorare lo stato di attuazione del PNRR in Veneto attraverso l'uso di un portale, di una piattaforma, che è stata proposta da una rete di organizzazioni di terzo settore, fondazioni, comitati, enti e gruppi di cittadini. È una proposta nazionale e la piattaforma è LIBenter.

Credo che, al di là di pensare che ci sia un osservatorio regionale sul PNRR, come sappiamo esistere, un tema importante sia comprendere come i cittadini possano capire cosa sta succedendo nei loro territori rispetto alla spesa del PNRR e, quindi, anche monitorare effettivamente quello che accadrà localmente. Penso, ad esempio, al tema, che abbiamo ripreso anche ieri, delle Case della salute: sarebbe importante che le persone sapessero per tempo le scelte che, eventualmente anche a causa di scelte nazionali, ricadono sul lavoro della Regione del Veneto.

L'idea, quindi, è quella che ci sia questo Osservatorio civico che possa permettere un monitoraggio più facile da parte dei cittadini, che magari non conoscono le tecnicalità del PNRR.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Intervengo per sottolineare l'importanza di iniziative di sussidiarietà di questo tipo. Io credo che una società matura non riesca a conseguire risultati di alto livello se non innesca meccanismi di collaborazione tra l'Amministrazione e la società civile. Ebbene, questo è uno degli esempi in cui le iniziative della società civile possono aiutare a raggiungere degli obiettivi e possono lavorare in sinergia, per cui credo sia importante poter dare a chi si impegna nell'ambito di queste iniziative a livello sociale un segnale di un supporto istituzionale.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0060, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0115, pagina 38, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 03, pagina 114, riga 36 , modificativo, che prevede:

Dopo le parole: 'accordi mirati con Enti locali'

Sono aggiunte le parole:

'con appositi finanziamenti regionali indirizzati al monitoraggio del territorio'.

Non vedo interventi.

Metto in votazione l'emendamento n. A0115. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0001, pagina 39, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 03, pagina 114, seconda riga dell'ultimo capoverso , modificativo, che prevede:

A pagina 114, seconda riga dell'ultimo capoverso, dopo la parola "sicurezza" sono inserite le seguenti parole "nonché con l'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata".

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Buona giornata a tutti. Buon lavoro.

PRESIDENTE

C'è una richiesta di Giunta di accantonare questo emendamento.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Va bene.

PRESIDENTE

È accantonato.

Emendamento n. A0116, pagina 40, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 03, pagina 115, modificativo, che prevede:

Alla tabella di pagina 115, nella sezione 'OBIETTIVI OPERATIVI PRIORITARI', è aggiunto il seguente obiettivo operativo prioritario: 'promuovere e favorire l'utilizzo dei pagamenti elettronici'

Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie.

Anche questo va nello stesso verso dell'emendamento precedente, sul favorire l'utilizzo dei pagamenti elettronici. Andrebbe anche questo, a mio parere, inserito tra gli obiettivi prioritari della nostra programmazione regionale. Vorrei sapere se c'è un parere.

Posso chiedere l'accantonamento?

Votiamo.

PRESIDENTE

Accantonamento non consentito.

Metto in votazione l'emendamento n. A0116. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0117, pagina 41, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 03, paragrafo PROG 03.02, pagina 115, riga 10, modificativo, che prevede:

Dopo le parole 'la formazione,'

Sono aggiunte le parole 'in particolare finanziando la riapertura e il regolare funzionamento di una scuola regionale per la polizia locale,'.

Prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.

Su questo so che c'è anche una proposta, se non sbaglio, del collega Soranzo, che va in questa direzione, ovvero sul finanziamento e il funzionamento di una scuola regionale per la polizia locale. È un tema di cui mi sono occupata anche nella scorsa finanziaria.

Credo sia arrivato il momento di attivare questa scuola, che è molto utile per tutti gli agenti di polizia locale, visto che si tratta di ordine pubblico e sicurezza. Potrebbe essere una buona cosa per dare una corretta formazione, un servizio aggiuntivo, proprio da parte di una scuola regionale, con obiettivi condivisi e comuni in tutta la Regione del Veneto. Mi pare di capire che ci siano altre visioni di questo tipo anche da parte della maggioranza.

Quindi, anche su questo, chiedo, in caso di parere negativo, l'accantonamento.

PRESIDENTE

Non vedo, mi pare, accoglimenti a questa richiesta.

Metto in votazione l'emendamento n. A0117. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0003, pagina 42, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 03, paragrafo Programma 03.02, pagina 115, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 115, tra il primo e il secondo capoverso, dopo la parola "chiamata", è aggiunto il seguente capoverso: "ln tema di videosorveglianza urbana saranno sostenuti processi di preventiva verifica, con il necessario coinvolgimento della cittadinanza, fondati sulla effettuazione di studi che contemplino la diagnosi preliminare in ordine alla necessità di installare, implementare o potenziare sistemi di videosorveglianza e la conseguente valutazione dei risultati in relazione all'efficacia potenziale e poi effettiva sulla gestione della sicurezza urbana, coerentemente con quanto previsto dall'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza" e dalla legge regionale 23 giugno 2020, n. 24 "Normativa regionale in materia di polizia locale e politiche di sicurezza."

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

Il presente emendamento si inserisce nel solco di quanto previsto dall'attuale disciplina regionale in materia di gestione della sicurezza urbana e intende sostenere gli Enti ai fini di un'adeguata ponderazione, attraverso processi di partecipazione democratica e cittadinanza attiva, in ordine all'attivazione di sistemi di sorveglianza.

Si richiama, per sostenere questo emendamento, il contenuto della Carta per un utilizzo democratico della videosorveglianza, nella parte in cui auspica, sul tema del ricorso alla videosorveglianza, la realizzazione di indagini preliminari volte a definire in modo obiettivo i fabbisogni locali.

Questa diagnosi deve permettere di valutare la fattibilità di un progetto di videosorveglianza su un determinato territorio e deve essere per quanto possibile realizzata da un organismo esterno.

La realizzazione di valutazioni periodiche che servono, in quanto strumento di supporto alle decisioni, permette di rafforzare e di modificare il posizionamento di un sistema di videosorveglianza.

Per cui, in questa logica, con questo emendamento si auspica di inserire all'interno della programmazione della Regione del Veneto il maggiore coinvolgimento previsto dalle norme, da applicare in maniera sempre più decisa all'interno del territorio per consentire una partecipazione democratica anche dei cittadini e la pianificazione di interventi che sappiano gestire al meglio le nostre forze di Polizia, locali o statali, proprio per riuscire ad intervenire in maniera adeguata e riuscire a coinvolgere la cittadinanza per una compartecipazione adeguata.

PRESIDENTE

Grazie.

Non vedo altre richieste di intervento.

Metto in votazione l'emendamento n. A0003. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0118, pagina 44, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 03, paragrafo PROG 03.02, pagina 115, riga 17, modificativo, che prevede:

Dopo le parole 'nei quartieri più a rischio'

Sono aggiunte le parole 'in particolare nelle aree metropolitane e in prossimità delle stazioni ferroviarie,'

Prego, Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.

Anche qui siamo in tema di sicurezza urbana, integrata in questo caso. Si tratterebbe di aggiungere una specifica per specificare meglio la frase "volte al miglioramento delle condizioni di vita nei quartieri più a rischio in particolare nelle aree metropolitane e in prossimità delle stazioni ferroviarie" dove sappiamo ci sono vari episodi di criminalità e dove si dovrebbe attuare un monitoraggio più serio, più serrato riguardo alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria.

Si tratta semplicemente di specificare meglio questa frase. Credo sia del tutto lecito e adatto.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0118. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A308, pagina 45, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello e Luisetto, Missione 03, Programma 02, pagina 115, riga 26, modificativo, che prevede:

Alla riga 26 del programma 03.02 di pag. 115 dopo le parole: "iniziative di sensibilizzazione all'interno delle scuole" inserire le parole: ", in collaborazione con i diversi portatori di interesse, la commissione legalità e l'Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa"

Prego, collega Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Ho un problema con il sistema.

uesto emendamento sostanzialmente va a completare una frase all'interno del capitolo sistema integrato di sicurezza urbana. Stiamo parlando di iniziative di sensibilizzazione all'interno delle scuole. Chiaramente la scuola è una delle componenti più importanti che abbiamo proprio in termini di formazione e di sensibilizzazione, però, secondo me, se parliamo proprio di sistema integrato, dovremmo guardare a tutte le componenti che in qualche modo collaborano o dovrebbero collaborare proprio con la scuola. È il motivo per cui avevo inserito "iniziative di sensibilizzazione all'interno delle scuole in collaborazione con i diversi portatori di interesse, commissione legalità, Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa", perché ritengo che la sicurezza integrata si faccia solo attraverso una rete strutturata.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.

Metto in votazione l'emendamento.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, scusi, non si può chiedere l'accantonamento su questo? Mi sembra una cosa di buonsenso.

PRESIDENTE

O me lo chiede qualcuno o sennò... Lei mi chieda la parola.

Non ho visto dalla Giunta... Non mi pare che ci sia questa possibilità.

Metto in votazione l'emendamento n. A0308. Il relatore è contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0002, pagina 46, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 03, paragrafo Programma 03.02, pagina 115, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 115, Programma 03.02, dopo l'ultimo capoverso del paragrafo, è inserito il seguente e ulteriore capoverso: "Inoltre, la Regione del Veneto sostiene e promuove, nell'ambito delle politiche integrate di sicurezza di propria competenza e attraverso il ricorso a specifici finanziamenti regionali di cui all'articolo 16 della legge regionale n. 24 del 2020, l'attivazione presso i corpi di Polizia locale del Veneto di specifici Nuclei Antiviolenza composti da operatori specializzati che svolgano, specie in virtù della loro condizione di territoriale prossimità, un ruolo di rifermento per le donne vittima di violenza e da interfaccia/coordinamento con gli altri soggetti deputati all'intervento presenti sul territorio".

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Voglio partire da una citazione: "Domani, prima di tutto, deve essere il giorno che sveglia le coscienze e che porta ognuno di noi a fare di più, a creare cultura del rispetto per tutte le donne e a spegnere ogni aggressività. Si cominci della famiglia, si prosegua nelle scuole, si lavori a fondo sulla prevenzione, si rafforzino gli strumenti di legge, sia in chiave deterrente, che punitiva, laddove appaia necessario, ma anche, se non soprattutto, ognuno di noi, ogni Istituzione che ha il potere, faccia qualcosa di concreto per aiutare e sostenere le donne che si trovano in difficoltà".

Queste sono le parole che ha dichiarato il presidente Zaia proprio qualche giorno fa a Verona, riguardo la prevenzione, la difesa delle donne e il contrasto della violenza. Chi ha a cuore la questione, perché lavora e fa volontariato all'interno delle associazioni che si occupano del contrasto alla violenza sulle donne, ci continua a ripetere come un mantra che c'è un problema, specie nelle aree meno presidiate. C'è un problema nelle zone dove, per esempio, la Polizia di Stato non è presente. Di conseguenza, che cosa c'è fuori dai capoluoghi di provincia, dove di solito c'è un centro antiviolenza e dove ci sono i presìdi delle forze dell'ordine? C'è sempre un presidio, che è quello della Polizia locale, creato appositamente per riuscire a garantire il servizio di prossimità, dove altro non c'è.

Il problema è che molto spesso le donne che sono vittime di violenza non hanno la possibilità di muoversi, non hanno magari la patente, non hanno la possibilità di interloquire né con i centri antiviolenza, né con le reti più importanti per aiutarle in questa condizione.

È per questo che, in questo emendamento, vi propongo di sostenere e promuovere e, assessore Corazzari, possiamo anche pensare di modificarlo prevedendo di valutare il sostegno e la promozione nell'ambito delle politiche integrate di sicurezza, di competenza della Regione del Veneto e, attraverso il ricorso a specifici finanziamenti, l'attivazione presso i corpi di Polizia locale del Veneto di specifici nuclei antiviolenza composti da operatori specializzati, in modo tale da garantire il migliore servizio possibile, la migliore prima assistenza possibile alle donne che sono più escluse.

A me sta bene anche cominciare a valutare questo passaggio, ma proprio in virtù delle parole del Presidente, che dice "ogni Istituzione faccia qualcosa di concreto", perché quello che si fa fino ad oggi non è evidentemente stato in grado di andare a prevenire non soltanto casi clamorosi e gravissimi come quelli che hanno colpito l'opinione pubblica in queste settimane, come quello di Giulia, ma anche tanti altri che, invece, sono rimasti nell'ombra.

Questo in relazione anche all'esercizio della nostra funzione in relazione, per esempio, l'articolo 2, comma 1, della legge regionale 5 del 2013 "Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne", che prevede che gli interventi regionali possano promuovere l'individuazione di strumenti e di strategie interistituzionali, che quindi possono vedere anche l'assessore Corazzari collaborare e contribuire agli obiettivi di cui prevalentemente la responsabilità è in capo all'assessore Lanzarin, e fare sinergia, quindi, con gli enti pubblici e fra questi gli organismi sociali delle comunità locali, in special modo coinvolgendo Enti locali, forze dell'ordine, Prefetture, sistema sanitario e magistratura.

Questo intervento vi propone di fare un passaggio in più, un passaggio per rendere più locale la prima assistenza, perché l'abbiamo visto con un'esperienza, che è quella, per esempio, del centro antiviolenza di Arzignano.

C'era un centro antiviolenza ad Arzignano, che è partito sulla base di un primo finanziamento di un'impresa privata e anche grazie alla richiesta di qualche contributo regionale o nazionale. Questo intervento ha consentito la presa in carico di donne che nella Valle del Chiampo non avrebbero avuto alternative, non avrebbero avuto la possibilità di rivolgersi ad altri centri a Vicenza.

Per questo motivo, ritengo che questa proposta possa aiutare. Non dico che vada a mortificare l'intervento fino ad oggi attivato da parte dei centri antiviolenza, da parte dell'attenzione della Regione attraverso, per esempio, la sanità pubblica, il sistema di sanità pubblica. Non dico assolutamente questo, dico semplicemente che c'è un problema nelle zone meno presidiate. C'è un problema di prima presa in carico, di primo confronto e abbiamo disponibilità di presidi locali, come quelli della Polizia locale, che possono contribuire a perfezionare questo sistema.

È una proposta che sto avanzando, che non richiede l'utilizzo delle risorse dell'assessore Lanzarin per realizzarla, ma chiede all'assessore Corazzari di cominciare a valutare questa strategia e, eventualmente, la promozione, anzi la diffusione, più che altro, della stessa, già messa in pratica in alcuni Comuni al di fuori di questa Regione.

Grazie.

PRESIDENTE

Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.

Per annunciare che il nostro parere è favorevole.

L'assessore Corazzari è un po' agitato, ma dopo lo calmiamo.

Per annunciare il voto favorevole, in quanto, da un confronto con l'assessore Lanzarin, quello che lei chiede risulta già in atto. Le aziende sanitarie stanno già portando avanti i protocolli con tutti gli Enti preposti. Quindi, il parere è favorevole.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0002. Parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0119, di pagina 47, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 03, Prog. 03.02, pagina 115, modificativo, che prevede:

Al punto n. 2 dei 'Risultati attesi', dopo le parole 'di stampo mafioso'

Sono aggiunte le parole 'anche attraverso II contrasto ‒ come indicato da DIA e Osservatorio contro la corruzione ‒ alla circolazione del denaro contante che favorisce principalmente corrotti, corruttori, spacciatori, mafia e tutte le organizzazioni criminali"

Metto in votazione l'emendamento n. A0119. Parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0309, di pagina 48, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Missione 03, Programma 02, pagina 115, riga 33, modificativo, che prevede:

Alla riga 33 del programma 03.02 di pag. 115 nei risultati attesi sono aggiunti i seguenti:

"2bis. Favorire lo scambio di conoscenze e competenze sui fenomeni criminosi e sulla loro incidenza sul territorio, anche attraverso la promozione dell'uso di piattaforme per il monitoraggio dei fenomeni di interesse per la legalità del territorio;

2ter. Favorire progetti di recupero sociale dei beni confiscati;

2quater. Promuovere la formazione della polizia locale e degli Enti locali."

Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente. Buongiorno.

Solo per dire che ho continuamente problemi. Non ho votato l'ultimo emendamento, ma il voto è contrario.

Grazie.

PRESIDENTE

Date supporto al collega Soranzo. Rimane a verbale.

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Con questo emendamento si chiede di aumentare il numero di risultati che si prevedono all'interno di questo capitolo. Da un'analisi, che possiamo fare tranquillamente anche semplicemente leggendo la stampa, ci sono alcuni aspetti essenziali per riuscire ad avere realmente un sistema di sicurezza integrato, che sono quelli di avere un'analisi puntuale anche dei dati, delle piattaforme, una messa in rete delle piattaforme stesse, per riuscire a fare un'analisi di natura predittiva e quelli di un recupero sociale dei beni confiscati. Sta diventando uno degli aspetti più importanti in tutte le Regioni. Ci sono Regioni che si sono dotate anche di leggi specifiche. Ci sono protocolli che abbiamo fatto anche con incontri con ANCI. L'ha fatto la stessa Giunta.

Un aspetto già sul tavolo, esistente, che manca, però, all'interno del documento di indirizzo del Consiglio, è l'aspetto della formazione della polizia locale e degli Enti locali, sulla quale ero già intervenuta prima, che è un altro elemento fondamentale, se vogliamo realmente parlare di sicurezza. Senza l'aspetto della formazione non ci sarà alcuna sicurezza, perché non c'è nessuna consapevolezza del fenomeno, che è estremamente complesso, veloce e fluido. Essendo estremamente complesso, veloce e fluido, spesso o viene sottovalutato o noi stessi non ci rendiamo conto degli elementi di pericolosità che si sono insinuati all'interno della vita quotidiana.

Grazie.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Solo per capire se c'è un parere su questo emendamento. È un tema importante. Fare formazione, così come condividere le esperienze positive nel contrasto all'illegalità, credo sia uno degli elementi importanti. Dare l'opportunità a chi lavora in questo ambito di confrontarsi, di sentire, di ascoltare e di capire credo sia qualcosa che sta a cuore a tutti noi.

Mi interessava capire qual è l'orientamento dell'Aula. Penso che su questi temi non dobbiamo mostrare alcuna esitazione, alcun tentennamento. In fin dei conti, questi sono i temi che caratterizzano un po' la nostra posizione nei confronti dell'economia illegale.

Mi auguro che ci sia la possibilità di essere uniti su questo punto.

PRESIDENTE

Grazie.

Non vedo altre richieste di intervento.

Metto in votazione l'emendamento n. A0309. Parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Passiamo alla Missione 4.

Emendamento n. A0007, pagina 50, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 4, pagina 116, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 116, dopo il primo capoverso è aggiunto ii seguente capoverso:

"La scuola è il principale luogo di apprendimento all'interno del nostro sistema educativo. Una scuola inclusiva è un luogo dove viene garantita a tutti gli alunni e a tutti gli studenti la piena fruizione del diritto all'educazione e il rispetto del diritto di non-discriminazione."

Metto in votazione l'emendamento n. A0007. Parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0120, pagina 51, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 04, pagina 116, riga 3, modificativo, che prevede:

Le parole: 'la Regione si impegna a dare avvio al processo di revisione della rete scolastica regionale, sulla base delle autonomie attribuite al Veneto in esito al confronto in atto tre le Regioni e il Ministero dell'Istruzione e del Merito, con l'obiettivo di contenere la spesa pubblica, favorendo soluzioni coerenti con le esigenze dei singoli territori"

Sono così sostituite: 'la Regione si impegna a contrastare il processo di revisione della rete scolastica regionale previsto dal Governo Meloni attraverso il mantenimento delle attuali sedi scolastiche e favorendo soluzioni coerenti con le esigenze dei singoli territori"

Prego, collega Baldin.

Erica BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.

Questo è un altro tema che mi sta particolarmente a cuore ed è di grande attualità. Come sapete benissimo, in tutto il Veneto si farà il ridimensionamento scolastico. Ormai questa è una realtà con cui dovremo fare i conti, soprattutto pensando che andranno a tagliare plessi, personale, quindi la possibilità di avere vicina una scuola e un personale che non deve, per forza di cose, percorrere centinaia di chilometri, anche in altri casi, per raggiungere il posto di lavoro.

È una necessità che abbiamo, come Regione, quella di contrastare il processo di revisione della rete scolastica previsto dal Governo Meloni, attraverso il mantenimento delle attuali sedi scolastiche e favorendo soluzioni coerenti con le esigenze dei singoli territori.

Già ne abbiamo discusso ieri. È una questione molto seria, molto importante, che ha messo in allarme insegnanti, famiglie e plessi interi, che devono continuare a mantenere la loro autonomia e individualità. Non possiamo permetterci di tagliare plessi su un territorio, specialmente se pensiamo a quelli montani o a quelli insulari, dove le condizioni sono già deteriori per i cittadini rispetto alle condizioni di vita e di quotidianità. Andare a tagliare ulteriormente in quei territori sarebbe veramente deleterio.

Quindi, come Regione Veneto, abbiamo il dovere di opporci a questi tagli.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sull'ordine dei lavori. Questo è un tema che è emerso anche ieri, che ho portato alla ribalta in modo anche prepotente. Riteniamo sia stata fatta una cosa sbagliata non solo tecnicamente, ma anche politicamente nel non coinvolgimento che l'assessore Donazzan doveva dare perlomeno alle Commissioni, se non al Consiglio. L'assessore Donazzan ieri, durante i lavori, ci ha detto che ci avrebbe risposto oggi. Abbiamo un capitolo intero di emendamenti che la riguardano. Siccome ci siamo tenuti anche il tempo per il confronto su questi temi da ieri, chiediamo l'accantonamento fino all'arrivo dell'Assessore.

PRESIDENTE

L'assessore Donazzan è a Roma. Non è qui in questo momento.

Sta arrivando? Allora ho informazioni sbagliate.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Se non si può accantonare, con chi parliamo? Non è che sugli emendamenti successivi possiamo parlare dell'emendamento della scuola...

PRESIDENTE

A me risulta che ieri lei abbia risposto in Commissione, emendamento per emendamento.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

No.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ha detto che voleva rispondere...

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Anche a me l'ha detto durante il dibattito.

Assessore, siccome non c'è solo l'emendamento, ma anche un dibattito in Aula, cominciato ieri con delibere alla mano, io, personalmente, che ho tirato fuori il caso, su questi emendamenti vorrei confrontarmi con l'assessore Donazzan.

Se dopo, capogruppo Villanova, con la scusa dell'emendamento sui trasporti, dobbiamo parlare con l'assessore Donazzan e il Presidente ci dice che non è inerente all'argomento... Presidente, almeno su questo chiediamo che ci sia l'Assessore. È da ieri che aspettiamo questo dibattito.

PRESIDENTE

Sospendo la seduta per cinque minuti.

La Seduta è sospesa alle ore 12.17

La Seduta riprende alle ore 12.21

PRESIDENTE

Emendamento n. A0120, pagina 51, presentato dalla consigliera Baldin, pagina 116, riga 3, modificativo, che prevede:

Interventi di Ostanel, Lorenzoni, Baldin.

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente. Buongiorno, Assessore.

Questo è il tema che abbiamo discusso molto ieri in Ufficio di Presidenza. Intervengo adesso perché poi ho un emendamento molto simile. Stavo intervenendo, appunto prima del suo arrivo, proprio sull'ordine dei lavori per chiedere un accantonamento, però adesso lei è qui e ci tengo ad avere una sua risposta, come dicevo ieri.

Il tema è quello del dimensionamento delle scuole. Io entro prima di tutto in una questione di metodo. Nei territori di diversi Comuni e di diversi colori politici, quindi sono Comuni anche governati dalla Lega, da Fratelli d'Italia, dal PD e da altre forme politiche, sta accadendo che nel momento in cui c'è un dimensionamento, la Regione il 31 di luglio approva una delibera, viene pubblicata nel BUR il 4 agosto, ai Comuni è stato detto di prendere una decisione in merito agli accorpamenti in estrema velocità e i Comuni si sono ritrovati, in particolare alcuni, a dover prendere delle decisioni per non venire accorpati d'imperio da un progetto della Giunta regionale, facendo fatica a convocare sui territori, per tempo, delle riunioni che potessero anche tenere in considerazione non solo i Provveditori agli Studi piuttosto che gli istituti, ma anche gli stessi genitori o insegnanti o i sindacati che, sappiamo bene, essere impattati dal dimensionamento. Un dimensionamento in un territorio come quello di Arcella, nel Comune dove sono, porta alcuni progetti all'interno della scuola a dover essere fatti con un altro plesso, a collaborare con altri docenti, potenzialmente ad avere una segreteria ovviamente in meno, quindi una scuola in meno e anche dei finanziamenti in meno. Perché nonostante si dica che questo non impatta sul livello scolastico dei bambini e delle bambine, quello che accadrà è che nel momento in cui ci sarà una scuola in meno all'interno di un quartiere, all'interno di quel quartiere noi avremo comunque meno finanziamenti o meno progettualità che possono essere attivate da quella scuola.

Al di là del contenuto però, perché lei magari mi risponde, o qualcuno mi potrebbe rispondere, che è d'accordo con il dimensionamento che è stato proposto dal Governo e l'ha riproposto e immagino che questa sarà ovviamente la sua posizione, io intervengo sul metodo. Cioè io credo che questa Regione non abbia fatto abbastanza per coinvolgere per tempo, su un tema così delicato, i Comuni, intendo anche ANCI, intendo anche gli Assessori dei Comuni competenti su questo tema, intendo in particolare i Comuni più piccoli che eventualmente verranno impattati dai dimensionamenti più dei Comuni più grandi, cercando anche di far rispettare le linee guida che sono contenute nella delibera, alcune delle quali io condivido. Come ad esempio: intervenire dove non c'è un calo demografico oppure intervenire non in quartieri o in territori dove c'è un disagio economico e sociale. Allora se vengono prese delle decisioni diverse da quello che è contenuto in delibera, abbiamo il tempo di riverificare le progettualità, ad esempio? No, perché i tempi della Regione che sono stati dati sono assolutamente incompatibili con una scelta di questo tipo.

Dal 31 luglio al 4 agosto, per arrivare poi a dimensionare entro il 30 novembre, io penso che sia una roadmap assolutamente improponibile per una Regione come questa, che invece avrebbe dovuto dare il tempo ai territori di fare delle proposte sensate. I pochi mesi di tempo per le proposte sensate per fare eventualmente un dimensionamento – io no, ma la Regione è d'accordo – non erano congrui per fare un lavoro fatto bene.

Al di là del contenuto, io vorrei sapere davvero perché le tempistiche sono state queste, se è stata coinvolta l'Associazione Regionale Presidi e Dirigenti, perché io credo che questo sia un passo fondamentale, se sono state davvero sentite le categorie sindacali per capire gli insegnanti in particolare delle primarie, che abbiamo ascoltato essere in vari territori contrari a questi dimensionamenti, come impatterà ad esempio dei trasferimenti di alcuni di questi insegnanti da un plesso all'altro. Abbiamo davvero fatto il lavoro che dovevamo fare per accompagnare i territori in una riforma che è una riforma importante? Non mi si può dire, come viene detto, che è una riforma puramente tecnico-organizzativa. Questo cambia i progetti didattici nei territori, cambia il numero delle scuole. Il dimensionamento cambia il numero effettivo delle scuole, quindi la possibilità di queste scuole di partecipare ad esempio ai bandi PNRR, ai bandi POR o altri che oggi gli insegnanti e i dirigenti fanno per poter stare in piedi all'interno della scuola e potere fare progetti extra scolastici.

Davvero c'è bisogno di una spiegazione sul metodo? Sul merito immagino che invece ci sarà totale accordo con il progetto del Governo. Non mi aspetto che l'Assessore dica no, cambierò idea, ma io penso che si possa invece cambiare idea sul metodo. Riaprire eventualmente la finestra dei tempi e fare davvero quello che si sarebbe dovuto fare da luglio, cioè un processo diverso con i territori, indipendentemente da chi sono governati, per fare in modo che non ci siano territori che perdono effettivamente un servizio scolastico.

PRESIDENTE

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.

Colgo l'occasione della presenza dell'assessore Donazzan per specificare meglio questo emendamento.

In sostanza credo che dimensionamento equivalga a dire tagli, altrimenti non ci sarebbe stato un motivo valido per questa riforma e devo dire che, soprattutto nell'ultimo periodo, ha destato forti perplessità e anche tanti dubbi e preoccupazioni da parte del corpo docente di tante realtà.

La richiesta che oggi ci sentiamo di fare è quella di chiedere alla Giunta di fare in modo che vi sia un contrasto vero a questa riforma, cosa che in altre Regioni hanno fatto perché ci sono stati, ad esempio, dei ricorsi al TAR proprio fondati sull'autonomia di ogni singola Regione nel prevedere questo tipo di materia e di problematiche. La necessità è che i presìdi rimangano nel territorio, soprattutto tutelando le zone più disagiate, vedi le zone di montagna o le aree insulari.

La necessità credo sia questa e bisogna soprattutto dare una risposta alle tante domande che provengono dal mondo dei docenti e dalle famiglie tutte, perché la preoccupazione riguarda anche l'eventuale assenza di una scuola nelle vicinanze, cosicché si costringano le famiglie a percorrere diversi chilometri per portare i ragazzi e i bambini a scuola.

Questa è una preoccupazione che io le riporto dal territorio, assessore Donazzan, e credo che meriti una risposta e una rassicurazione in questo senso. Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Donazzan, prego.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Il dimensionamento è un atto ordinario e in questo caso è un atto che deriva da un impegno preso dai Governi Conte e Draghi di dimensionare la rete delle autonomie scolastiche per i costi che queste rappresentano rispetto a un parametro comunitario.

Grazie alla Regione del Veneto si è potuto, invece, intervenire non sui punti di erogazione del servizio, per cui non chiuderà nessuna scuola, neanche la più piccola, perché, grazie al nostro intervento, in uno spirito di autonomia effettivo, abbiamo detto: preferiamo rinunciare alle dirigenze scolastiche, ma rimanere assolutamente capaci di difendere i piccoli plessi, anche dove vi sia una richiesta di pluriclasse, anche dove la comunità decida che cinque bambini vanno dalla prima alla quinta perché ci troviamo in montagna.

Questo dimensionamento è un atto che nella ordinarietà di ogni anno, solo che ve ne siete occupati solo quest'anno, noi andiamo a fare, normalmente, in una normale programmazione.

La Regione ha tre tipi di competenze nell'ambito dell'istruzione. Si chiamano: programmazione dell'offerta formativa, dimensionamento scolastico, calendario scolastico. Abbiamo mandato la prima lettera a luglio invitando ANCI e UPI, Presidenti di ANCI e UPI, dirigenti di ANCI e UPI. Sono venuti, hanno partecipato. Abbiamo illustrato quella che era l'indicazione dell'Europa sull'Italia e dall'Italia sulle diverse Regioni. Alla Regione del Veneto, in un Piano triennale che deve essere ovviamente rispettato, alla luce di ciò che abbiamo conquistato, è stato chiesto in questo primo anno di arrivare a circa 30 autonomie, 32, collega Camani, perfetto, 32 autonomie che noi abbiamo detto al territorio: fateci come proposte.

Sapete anche voi dove si può essere coordinati. Chi sono i soggetti che devono essere coinvolti nel dimensionamento? Non il Consiglio regionale, è una delibera di Giunta, ma l'Ufficio scolastico regionale del Veneto e ANCI e UPI, che sono stati ovviamente coinvolti, più volte: prima convocazione a luglio, seconda lettera di indirizzo ad agosto, terza lettera a settembre.

Alcune Province hanno proposto il loro dimensionamento. Come funziona il dimensionamento? Devono essere chiamati i Comitati d'ambito con l'Ufficio scolastico territoriale regionale. L'Ufficio scolastico regionale si rapporta con la Regione del Veneto, l'Assessorato e la Direzione Istruzione e le Province e i Comuni con gli Uffici scolastici territoriali. Tutti avvenuti. Tutti i momenti di confronto sono stati effettuati. Arriva una proposta un po' differenziata, cioè la Provincia di Belluno la fa, la Provincia di Vicenza la fa, la Provincia di Rovigo la lavora e la porta, la Provincia di Padova.

Noi, ricevendo questi atti, vediamo che alcune altre Province non la fanno; quindi, presentiamo un Piano ordinato per tutte le Province, offrendo una disponibilità di dimensionamento.

Viene modificato con l'ascolto con il territorio, per esempio a Padova, l'Ufficio scolastico territoriale, dice: i due quartieri di Arcella è meglio che stiano insieme piuttosto che in un altro modo. Accogliamo. A Verona, anche grazie ad alcuni colleghi: Soave aveva un pezzo di montagna, invece mettiamo tutti i Comuni e i plessi di montagna insieme. Belluno aveva fatto una proposta, ci viene poi chiesta una modifica perché il Comune di Forni di Zoldo ha una distanza, pur avendo solo 161 bambini. Garantiamo l'autonomia. Non tocchiamo l'autonomia delle piccole isole perché siamo ben rispettosi di quelle che sono le nostre linee guida.

I compiti quindi il Veneto li aveva fatti già nel 2010-2011. Lì venne fatto un poderoso piano di dimensionamento. Siamo una Regione che rispetta la sua autonomia e la scelta è appunto quella di non chiudere nessun plesso scolastico, neanche il più piccolo. Collega Baldin, quindi è sbagliato quello che lei dice. Noi non chiudiamo le scuole. Noi dimensioniamo le dirigenze scolastiche, che sono quelle che incidono anche sotto l'aspetto dei costi.

Infine, abbiamo avuto ragione perché, quando la Regione Campania ed altre hanno fatto ricorso alla Corte, l'hanno perso. Ricordo un intervento di stampa, mi pare proprio della collega Baldin, che diceva che c'è una sentenza che potrebbe arrivare. No, avevamo ragione. Avevamo ragione nel fare il dimensionamento. Avevamo ragione nel progettare le linee guida. Abbiamo avuto ragione nel costruire questo percorso con il territorio.

Se poi vorrete ulteriori dettagli, siccome il Presidente mi ha richiamato a una brevità, io accetto le vostre interrogazioni.

Grazie.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Assessore, sul tema dei dimensionamenti scolastici, che sia un atto ordinario o straordinario, io ho grandi perplessità quando lei dice che grazie alla Regione Veneto si è potuti intervenire, visto che abbiamo accettato il provvedimento dei dimensionamenti. Assessore, se noi andiamo a leggere come ci siamo posti in Conferenza Unificata non ci sono tracce che il Veneto non abbia fatto qualcosa se non accettare pedissequamente quella che è stata la volontà del Governo. Non capiamo noi, quando lei, assessore Donazzan, ci dice che grazie all'intervento il Veneto ha tentato di mantenere la sua autonomia. No, ci spieghi l'intervento del Veneto come è stato perché, se noi vediamo in Conferenza Unificata quello che è accaduto, vediamo che il Veneto, assessore Donazzan, ha accettato pedissequamente il provvedimento del Governo.

Ci permetta di dire che ci sfugge questo intervento che noi, come Veneto, avremmo fatto perché a noi risulta altro.

Assessore Donazzan, capisco che lei sia nervosa, però noi l'abbiamo ascoltata. Le posso dire che non è sempre piacevole ascoltare quando non si condividono dei pensieri, però noi siamo qui, educatamente abbiamo ascoltato; quindi, non si innervosisca se qualcuno ha un'opinione diversa dalla sua.

Assessore, noi crediamo che questo ruolo del Veneto, che lei dice che è stato fondamentale, non c'è perché abbiamo accettato il provvedimento del Governo e il provvedimento era quello, tant'è che è uguale anche nelle altre Regioni che non dicono oggi quello che dice lei di aver esercitato questo ruolo magistrale che... No, il provvedimento era quello. Lo abbiamo accettato in maniera supina, silente e silenziosa ed è uguale in tutte le altre Regioni. Primo elemento.

Nell'ordinarietà di ogni anno, non mi pare, perché noi non ce ne stiamo solo occupando questo anno. È da anni che tentiamo di intavolare un rapporto. Lo abbiamo visto anche l'ultima volta, l'anno scorso e due anni fa: mi vengono in mente le classi di Cavarzere, le classi della Giudecca, dove tentiamo di spiegare che ci sono delle particolarità che vanno salvate. Assessore, altro elemento che le sfugge. Se noi dovessimo leggere i verbali delle sue sedute, lei dovrebbe leggere le interrogazioni o gli atti o gli incontri che fanno presso gli Uffici dell'Istruzione i suoi colleghi Consiglieri perché non è vero che ce ne occupiamo da quest'anno.

Assessore, mi permetta di dire fortissimo dissenso per il metodo che è stato utilizzato per il percorso che lei ha messo in campo. Non basta incontrare ANCI e UPI per andare sui territori e calare una eradicazione dell'offerta scolastica perché ci sono dei percorsi che devono essere fatti con i Consiglieri. Lei con grande orgoglio ha ribadito che non spetta al Consiglio, ma spetta al Consiglio più di quanto le interessa perché in quest'Aula tutti i Consiglieri, se non quasi, sono stati chiamati – anche quelli, mi dicevano ieri, della sua maggioranza – da Sindaci che hanno detto: ma cosa sta succedendo qui?

Capisce che evidentemente, Assessore, qualcosa nel suo percorso non ha funzionato? Perché altrimenti i Sindaci non chiamano i Consiglieri regionali per dire: cosa sta succedendo qui? Io capisco che lei ha una visione centralista di Stato, di gestione e di controllo, però, intanto al netto della visione centralista che ci può essere, mi permetta di dire che noi abbiamo l'ambizione e la visione politica che, quando si interviene sull'offerta formativa si fanno tutti i passaggi che ci devono essere. Perché offerta formativa vuol dire qualità dell'offerta formativa, presenza sui territori, posti di lavoro, persone che con questi dimensionamenti e accorpamenti, come è stato denunciato dai sindacati, si dovranno trovare ad andare a lavorare da altre parti, magari fuori anche da dove già lavorano.

Assessore, mi permetta di dire che politicamente è del tutto dubbio, secondo noi, il percorso che lei ha adottato e che doveva adottare. Dopo non voglio fare la polemica politica nel dire che è un provvedimento che ci toglie quel poco di autonomia scolastica che abbiamo, col Presidente della Giunta che chiede più poteri nell'autonomia scolastica, e lei, a differenza di altre Regioni, in Conferenza Unificata non rivendica questa autonomia, perlomeno non votando favorevole a questo progetto. Ci permetta di dire, assessore Donazzan, che il suo comportamento da Assessore in quella Conferenza ha creato qualche imbarazzo al presidente Zaia: le chiederemo in maniera puntuale perché gli altri Presidenti di Regione di destra si sono opposti e lei no.

Mi permetta un'altra cosa: si va verso l'eradicazione scolastica, non può dire che si va verso... perché, quando si mettono insieme le autonomie e quando non si fa un Piano serio che doveva fare la Regione prima di fare quella delibera, di attenzione e di studio dei territori, Assessore, mi dispiace dirlo, ma lei forse non interpreta la Regione dove sta facendo l'Assessore all'Istruzione, che è una Regione che ha le particolarità montane.

Non basta che lei ci venga a dire: "Tuteliamo le piccole isole", perché le piccole isole non le tutela lei, le tutela la logica, le tutela il buonsenso, le tutela l'abbiccì della civiltà. Cosa vuol dirmi, che lei tutela le piccole isole e, se non ci fosse l'assessore Donazzan, a Sant'Erasmo non avremmo la scuola? Ma cosa sta dicendo, Assessore? Le scuole c'erano prima di lei e fortunatamente ci saranno anche dopo di lei, perché l'istruzione è più forte del vostro pensiero politico.

PRESIDENTE

Collega, anche se il volume è un po' più basso, sentiamo lo stesso.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Ha ragione, ho il tono di voce alto.

Detto ciò, Assessore, mi permetta di ribadire anche un altro concetto che, per onestà intellettuale, dovrebbe anche dire: non è lei che specifica il fatto che le scuole non devono chiudere, ma è la sentenza della Corte Costituzionale del 24 novembre che specifica che sul ridimensionamento scolastico viene respinto il ricorso. Pensi, sta dando ragione alla mia logica quando si entra nell'autonomia della Regione. Persino la Corte Costituzionale sta dando ragione a quello che dice Montanariello, perché la Corte Costituzionale dice: "Pur entrando all'interno delle autonomie regionali è prioritario l'obiettivo della riorganizzazione dell'apparato statale". Quindi, la Corte Costituzionale riconosce che si sta entrando dentro l'autonomia delle Regioni, sentenza del 24 novembre.

Assessore, non è che Zaia può chiedere l'autonomia con una mano e l'Assessore di Fratelli d'Italia fa il contrario con l'altra. Salviamo le apparenze. Tra l'altro, al secondo capoverso è proprio la sentenza della Corte Costituzionale che dice che va chiarito che il dimensionamento non corrisponde alla chiusura di scuole. Lei mi deve dire come cala questo non sulle piccole isole, ma nei centri storici che sono territori fragili, indipendentemente da quelle che possono essere le loro collocazioni, come lo cala a Chioggia, che è un'isola. Diremo ai chioggiotti che la Donazzan si è preoccupata delle piccole isole, ma non si è preoccupata di Chioggia, che è fatta nel centro storico da ben quattro o cinque isole.

Anche noi a Chioggia siamo un insieme di piccole isole. Dovrebbe venirci a trovare un po' più spesso così magari si rende conto di questo.

Chiudo dicendo che lei, Assessore, deve smetterla di pensare che le materie di sua competenza, come l'istruzione, sono una trattazione squisitamente relegata al suo ruolo di Assessore. La scuola e l'istruzione sono un problema non solo del Consiglio regionale, ma di tutti i cittadini veneti che votano a destra, che votano a sinistra e che non votano. Per fortuna è un problema di tutti i cittadini veneti. Assessore, mi permetta di dire una cosa. So che lei non ha bisogno dei nostri Consigli, si figuri, ma la prossima volta in certi argomenti sia più inclusiva nei ragionamenti, perché ha creato una rivoluzione tra tutti i Sindaci che si poteva evitare facendo un percorso diverso, perché l'istruzione nella nostra Regione, mi permetta di ribadirlo, non è cosa sua o del suo referaggio, assessore Donazzan. È patrimonio di tutti. Noi per questo ci batteremo sempre e comunque, perché non accettiamo che certi temi che impattano così tanto nelle generazioni future diventino esclusiva trattazione politica del suo Assessorato.

Chiudo dicendo che avete poco da dirci, con il suo partito, sulle politiche di natalità se dopo dimensionate l'offerta dell'istruzione, perché i genitori si preoccupano anche dell'istruzione dei propri figli, non solo di come pagare un anno di retta di asilo.

PRESIDENTE

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Alcune cose, perché molte le ha già anticipate il collega Montanariello.

Assessore Donazzan, se noi affrontiamo questo tema con delle interrogazioni, delle mozioni, degli emendamenti al DEFR lo facciamo perché raccogliamo delle sollecitazioni dal territorio. Guardo il collega Pan che viene dalla mia medesima Provincia. Non è che lo facciamo sempre e necessariamente con spirito polemico. Come le scuole, i presidi e i Comuni segnalano a noi, immagino segnalino anche ai colleghi della maggioranza.

La prima questione, Assessore, è una questione di metodo. Le chiediamo di spiegarci perché. Arrivare con l'arroganza di dire: ho ragione, ho fatto tutto giusto, avevamo ragione noi, grazie a noi, il Governo, rischia di sembrare quel leggermente autoreferenziale che non consente di costruire le condizioni per essere concreti ed efficaci anche in termini del ridimensionamento scolastico.

Seconda questione: non ci può prendere in giro dicendo che questa azione è inserita nella ordinaria programmazione regionale, perché, se così fosse, non ci sarebbe stato bisogno di una legge dello Stato che la imponeva. Lei non sta facendo l'ordinaria programmazione. Lei sta dando seguito ad una specifica previsione di legge assunta l'anno scorso dal Governo Meloni. Che sia chiaro, non è una previsione di legge che il Governo assume perché si occupa delle questioni demografiche. Fa parte di tutte quelle decisioni che i Governi sono obbligati ad assumere in questa fase economica per tagliare i costi. Perché, se io taglio la dirigenza scolastica e non le scuole, non sto ragionando su dove ci sono studenti a sufficienza per riempire le classi. Sto dicendo che i Presidi mi costano e io ne taglio un po' e se lei ritiene che sia un impianto di politica pubblica in ambito di istruzione accettabile, io non sono d'accordo, perché finché siamo governati da chi ritiene che l'investimento nella formazione e nella scuola pubblica sia un costo e da tagliare andremo a sbattere. Contesto quindi proprio in origine il suo impianto.

Terza questione: lei mi dice che è merito del Veneto. Ma sulla base di quale atto, di quale documento? Perché le ricordo che questa previsione è inserita nella legge di bilancio del 2022: non mi risulta che la Regione del Veneto voti la legge di bilancio. Mi risulta che in sede di Commissione e in Conferenza Unificata, perché li ho letti i verbali, assessore Donazzan, la Regione del Veneto non si era neanche espressa col voto, né contro, né a favore, ha rinunciato ad esprimere il proprio voto.

Io non ho i verbali perché, come lei sa, i verbali della Conferenza Unificata non sono pubblici. Vedo come si è comportata la Regione che lei rappresenta a quel tavolo e non ha detto niente. Non c'è nessuna sua dichiarazione nella delibera finale. Quindi, boh, crederemo alle cose che ci dice lei.

In questo ambito, le altre Regioni, quelle che hanno deciso di impugnare la legge dello Stato di fronte al TAR o la Regione Campania che ha deciso di impugnare il decreto attuativo prima al TAR e poi in Corte, non soltanto impugnano perché hanno la convinzione di avere ragione, perché, come lei sa meglio di me, molto spesso le leggi si impugnano per dare un segnale politico. E allora l'Emilia, la Toscana, la Puglia, la Campania hanno provato attraverso quell'impugnazione a dire al Governo che sulla scuola, per quanto è già previsto dalla Costituzione sul piano dell'autonomia scolastica, decide la Regione. Invece lei, da quando c'è la Meloni a Roma, non decide più dal Veneto, ma lascia che sia la Meloni a decidere a Roma. è un impianto che rifiuto e penso che lo rifiuti anche una parte larga dei suoi colleghi di Giunta.

Altra questione. Lei viene a dirci in quest'Aula che ha coinvolto le categorie degli Enti locali, dei Comuni mandando tre letterine. Cioè, davvero, secondo voi, il coinvolgimento degli Enti locali, dell'UPI, delle scuole è scrivere una letterina in cui dico: caro Sindaco, caro Provveditore, caro Dirigente, dimmi cosa ne pensi? Perché noi abbiamo un'idea del coinvolgimento e della costruzione dei processi di modifica del dimensionamento scolastico costruito in maniera molto, molto più approfondito. Glielo può spiegare l'assessore Calzavara come ha costruito il Piano di riordino territoriale. Ci avrà messo un anno e mezzo, ma è andato a farsi – quante? – 20, 30 riunioni con i Sindaci a sviscerare problema per problema. Lei pensa di coinvolgere tutti questi soggetti con tre letterine, l'ultima delle quali addirittura dice: entro il 30 novembre mi devi dire perché sennò decido io senza la tua opinione. Assessore, prima di andare a lezione di come si fa l'Assessore all'Istruzione, forse bisognerebbe andare a lezione di relazioni personali perché così non si costruisce nessuna condivisione dal basso.

Infine – e chiudo – un conto è dire che la Regione del Veneto fa una fotografia, tiene conto delle necessità degli equilibri di bilancio anche nazionali, oltre che regionali, e Provincia per Provincia va a valutare dove si può risparmiare. Così è giusto. Lei invece non è partita dall'analisi del territorio per decidere quanti Presidi tagliare. Lei ha aspettato che la Meloni le dicesse tagliane 32 e lei, per dritto o per rovescio, quei 32 li doveva tagliare. E l'autonomia dove sta? La conoscenza del territorio dove sta? Le legittime aspettative della popolazione degli studenti dove stanno in questa sua logica se lei ha già deciso che deve tagliarne 32? Perché dal Governo fanno i conti matematici. Sa quanto gliene frega al Governo, che sia questo o quell'altro, di Val di Zoldo o di Chioggia? Il Governo dice: quanto mi costano? 100. Me ne devono costare 80. Quindi quanti ne taglio? 32. E quando il Governo diceva 32 lei non ha difeso le ragioni del territorio del Veneto per dire che noi già abbiamo ridimensionato, per dire che noi non siamo la Campania, la Puglia, l'Emilia o la Toscana, perché il nostro dovere l'abbiamo già fatto.

Lei si è accontentata di accettare ciò che le chiedeva il Governo per fare cassa. Noi questo lo contestiamo nel metodo e nel merito, tanto che – e chiudo – il risultato è un disastro perché, quando lei, con i suoi modi di condivisione, scrive la letterina: "Cari Comuni, dovete tagliarne 32", tutti quelli a cui lei ha scritto, su 32 gliene hanno indicati 7. Lei dice: "Tagliatene 32" e questi, che fanno il lavoro che avrebbe dovuto fare lei, dicono: "Noi abbiamo già tagliato il tagliabile, noi abbiamo già costruito le condizioni per avere un sistema efficiente e quelli che abbiamo ci servono perché c'è il territorio disagiato, perché c'è il territorio di montagna, perché c'è il quartiere che ha necessità di inclusione sociale e più di sette non ne possiamo tagliare".

Ma lei, invece di rappresentare le legittime istanze del mondo della scuola della nostra regione, ha voluto rappresentare il diktat della Meloni e ha detto: "Sapete che c'è? Se non decidete voi dove tagliare gli altri 27, lo decido io al posto vostro. Arrivederci, chiusa la partita". E se noi oggi non ponessimo questa questione dentro il Consiglio regionale, sarebbe già chiusa, nessuno saprebbe niente.

Trovo ancora più offensivo il fatto che lei, di fronte alla Corte Costituzionale che dà ragione a questo impianto del Governo, dica: "Abbiamo vinto". No, ha vinto lei e ha vinto Giorgia Meloni. I cittadini che vanno a scuola nel Veneto hanno perso.

PRESIDENTE

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Definito che, almeno per quanto mi riguarda, per quanto ci riguarda, la chiusura tra plesso e accorpamento la conosciamo, definito che certe scelte sono state fatte sulla base della legge di bilancio della Meloni del 2022, quindi uno dei primi atti del Governo Meloni, definito che prima lei ci ha dato una spiegazione di come, secondo lei, sono andate le cose e che in qualche modo c'è stato un coinvolgimento, che però in alcuni casi non ha ottenuto probabilmente i risultati sperati, perché altrimenti non ci sarebbe stata una sollevazione proprio da parte degli Enti locali, quindi non da parte dei Consiglieri regionali in primis, da parte degli Enti locali, e che c'è stato un interesse non solo in questo caso, ma anche nel passato da parte dei Consiglieri, anche di opposizione, per quanto riguarda il ridimensionamento scolastico, quello che io chiedo è questo: lei ha fatto un passaggio per quanto riguarda le zone montane della Val Zoldana, ma non ho capito, quindi probabilmente il problema è mio che non ho capito, Assessore, perché avevo posto un'interrogazione, però lei risponde in Aula e non all'interrogazione.

Qui stiamo discutendo gli emendamenti e, siccome non vogliamo prendere fischi per fiaschi e essere puntuali nella discussione, nella modifica e nella presentazione degli emendamenti, io le chiedo cortesemente se mi può rispiegare quali sono le decisioni, visto che c'è anche un'interrogazione, per quanto riguarda quel caso specifico.

Grazie.

PRESIDENTE

Collega Polato, prego.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.

Sinceramente vedo un film strano all'interno di quest'Aula, soprattutto rispetto al dibattito su questo emendamento e rispetto agli interventi del Partito Democratico.

Condivido una cosa con la presidente Camani: il fatto che si debbano ascoltare gli Enti locali e gli Enti territoriali.

Siamo fortunati a Verona rispetto ad altre Province. Il fatto che la stragrande maggioranza dei rappresentanti istituzionali della Provincia di Verona, a partire dal Comune di Verona, con il proprio Assessore esponente del Partito Democratico, sia stata coinvolta nell'operazione... Magari il Sindaco non sa neanche di cosa parliamo, però questa è una mia idea. Venite a Verona e poi vedremo. Sicuramente l'Assessore all'istruzione del Partito Democratico del Comune di Verona, una collega, sa di cosa parliamo e sicuramente non da oggi, ma da mesi, ha condiviso con l'Amministrazione regionale il percorso di dimensionamento rispetto ai plessi del Comune di Verona.

Il colloquio c'è stato non solo, ma anche in Provincia stessa, perché quello che diceva l'Assessore del fatto che anche dal punto di vista logistico e morfologico la Regione abbia scelto e individuato dei plessi scolastici adeguati per costituire le sedi e per fare quegli accorpamenti, è nero su bianco sulla delibera di Giunta della settimana scorsa, perché persino nelle zone più in difficoltà -giustamente l'Assessore parlava della zona est di Soave – o in altre zone, dove la logica avrebbe portato a fare accorpamenti di un certo tipo, dal punto di vista logistico si sono scelti plessi scolastici nuovi, attrezzati e sono stati fatti accorpamenti logici che sono stati apprezzati dagli amministratori e dai dirigenti di quel territorio.

Forse ci sono Province fortunate e altre sfortunate. Il fatto è che, invece, oggi certifichiamo, con la presenza in quest'Aula dell'Assessore, con le sue dichiarazioni, la verità dei fatti perlomeno che sono successi sulla Provincia di Verona, dove c'è stata piena condivisione a partire dal Comune di Verona, dove l'Assessore del Comune di Verona, anzi, ha ringraziato più volte la Regione per come ha deciso di accorpare, anche all'interno del Comune di Verona, anche all'interno dei quartieri di Verona, con la logica di questa proposta di delibera. Non solo, ci siamo promessi, perché c'erano dei temi anche che difficilmente potevano essere affrontati in poco tempo, negli anni di ridimensionare, rispetto anche alla presenza degli alunni, altri istituti all'interno del Comune di Verona. Per cui io credo che, correttamente l'assessore Donazzan abbia lavorato e correttamente questa Amministrazione si sia confrontata con gli Enti locali.

Grazie.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Presidente, grazie.

Intervengo per chiedere due cose.

Uno. La risposta del collega Polato su Verona ci dovrebbe far dire: se a Verona è andata bene (cosa che verificheremo) allora quello che è stato fatto va bene.

Due. Polato dice che il coinvolgimento degli Enti locali è importante. Allora mi chiedo: ma lei davvero immagina che su un tema di questo tipo i soggetti da convocare siano ANCI e UPI con una lettera e basta? Perché, se questo è il virgolettato che deve uscire sul comunicato: a Polato va bene che il coinvolgimento degli Enti, quando si dimensionano le scuole è ANCI – UPI con due lettere, allora siamo a posto. Perché l'Associazione Regionale Presidi e Dirigenti cosa dice del dimensionamento? Cosa dice la Regione del Veneto se un dimensionamento va contro la stessa linea guida che la Regione Veneto ha approvato? Se si accorpa in un territorio che non è in calo demografico, lei, assessore Donazzan, dirà no a quell'accorpamento, perché è contro la delibera che avete votato? Spiegatemi. Spiegatemi i tempi. Spiegatemi cosa accadrà e quando, perché, sinceramente, questa questione liquidarla così e dire anche a microfono che questo è un provvedimento del Governo precedente, quando, guardando l'atto e leggendolo, si capisce che è "visto un decreto del Governo Berlusconi" e ripreso poi dal Governo Meloni. Dire anche falsità al microfono mi sembra che non sia la cosa corretta da fare, perché il decreto si legge e si vede cosa c'è scritto, caro assessore Donazzan. Io mi chiedo davvero se questo tema che, probabilmente, dà fastidio, perché basta vedere anche localmente chi sta iniziando a prendere parola anche nei banchi della Lega Nord nei territori quando si dice che un dimensionamento in Arcella non va bene.

Iniziate davvero a chiedervi se il processo che avete utilizzato di coinvolgimento è corretto perché io le chiederei di poter fare un passo indietro sui tempi, Assessore. Io le chiederei di dire: okay, ci sono dei territori che hanno funzionato. Ammettiamo che sia così. Ci sono dei territori che non hanno funzionato, che stanno prendendo delle decisioni in maniera errata e in maniera contraria agli stessi principi di una delibera. In quei territori possiamo riaprire i termini con cui noi andiamo a prendere delle decisioni?

Il 30 novembre è tassativo o possiamo riaprire dove abbiamo visto che il progetto di coinvolgimento non è stato fatto al meglio.

Assessore, riusciamo a dire che il 30 novembre non è tassativo per quei territori che hanno bisogno di più tempo? Perché alla fine siamo arrivati qui. Siamo arrivati a dover decidere in un mese, perché lei sa bene che, se si pubblica nel BUR il 4 agosto, arriva la lettera da ANCI, l'ANCI prova a coinvolgere i Comuni, cosa che, secondo me, avrebbe dovuto fare la Regione sentendo gli Assessori all'Istruzione dei Comuni del Veneto e fare un tavolo di lavoro per avere un dimensionamento che davvero fosse fatto magari alla Verona, se assumiamo che quel modello sia stato fatto correttamente. Se in alcune Province questo non è accaduto, io le chiedo: può fare un passo indietro e riaprire i termini e attivare un vero percorso di confronto in quei territori che non si sentono di avere preso una decisione in maniera corretta? Questa è la vera domanda che dobbiamo fare ora. Le chiedo quindi se questa disponibilità c'è oppure no e in caso dovremmo dire ai territori prendetevi così la decisione dall'alto perché altro non si può fare. È tassativo rispondere alla Meloni entro il 30 novembre.

PRESIDENTE

Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Intervengo perché è un argomento ovviamente interessante ed è importantissimo per l'attività scolastica del Veneto, ma intervengo anche perché chiamata in causa come Verona da parte del collega Polato.

A Verona è stato tagliato un dirigente. Indipendentemente dal merito del taglio, non è vero quello che è stato detto, assolutamente, perché l'Assessore ha contestato il taglio presso l'IC, l'Istituto Comprensivo di Borgo Roma, tanto che ha scritto dicendo che la soluzione sarebbe stata quella eventualmente di tagliare quello di Borgo Trento. Le motivazioni ci sono tutte, perché da una parte abbiamo un disagio molto, molto elevato, con anche tanta disabilità, dall'altra parte invece c'era stata la votazione anche unanime per quanto riguarda l'eventuale eliminazione del dirigente.

La conoscenza del territorio passa proprio da qua, non è questione di applicare o meno una normativa. Bisogna conoscere il territorio in modo tale da capire quali sono le soluzioni migliori da adottare perché nel momento in cui... allora anche qua lo dico, siamo tanti amministratori, lo siamo stati nei nostri territori, molti di noi. Sappiamo perfettamente cosa vuol dire avere un istituto grande, comprensivo, con tantissimi alunni da seguire. C'è difficoltà per quanto riguarda il disagio, c'è una difficoltà incredibile per l'ascolto non solo dei genitori, ma anche degli insegnanti, soprattutto dove i numeri di disabilità in capo agli istituti sono elevati. Questo doveva essere tenuto in conto nel ridimensionamento, è fondamentale, al di là del numero, perché su Verona, se ne è stato tagliato uno, è stato sbagliato il dove.

Conta anche la quantità ed è evidente perché 32 in Veneto sono tanti, ma stiamo andando verso un dimensionamento che comporterà un aumento del disagio, perché la scuola è il primo ente, il primo istituto, la prima comunità che riesce a capire dove stanno i primi esordi. E se noi tagliamo quelli che sono i dirigenti, fatica faremo nell'accoglierli perché difficilmente potranno seguirli tutti.

Su Verona questo è avvenuto. Noi chiediamo che venga eliminato eventualmente non quello dell'istituto comprensivo di Borgo Roma, bensì quello di Borgo Trento, qualora ci fosse ovviamente da intervenire.

PRESIDENTE

Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente. Buongiorno di nuovo a tutti.

Il tema e l'andamento dei lavori di questo Consiglio da ieri mattina è cambiato: la disponibilità di un Assessore come la Donazzan, che aveva dichiarato la disponibilità a venire in Aula a rispondere senza problemi, diventa di fatto l'occasione per l'opposizione di aprire una polemica che vuole solo avere una strumentalizzazione politica, vuole trovare uno spazio sui titoli di giornale, vuole di fatto giustamente evidenziare quello che è il lavoro che l'assessore Donazzan e la Giunta regionale del presidente Zaia hanno già fatto. E l'hanno fatto secondo quanto dispongono non solo le procedure, ma il buonsenso e la buona attività amministrativa.

È certo ed è evidente che siamo consapevoli tutti che questo dimensionamento scolastico è figlio di una programmazione europea, è figlio di una Commissione Europea, è figlio di obiettivi che devono essere rispettati del PNRR.

Gentili colleghi del Partito Democratico e delle forze di opposizione, voi, non più tardi di ieri – quindi anticipiamo magari qualche intervento nella dichiarazione di voto finale – avete portato in questo Consiglio anche emendamenti che dicono che gli obiettivi del PNRR, che gli interventi del PNRR, che il Governo Meloni avrebbe in qualche modo tagliato e che avreste esortato questo Consiglio a farsi sentire per cambiare quanto previsto nel PNRR, che voi avete approvato.

Signori, dovete avere la capacità e l'onestà intellettuale di dire ai veneti che ci stanno ascoltando, che questo dimensionamento viene modificato con il buonsenso, con l'intervento di un decreto di un Governo e di un Ministro dell'Istruzione e del Merito, che guarda però a quello che diceva Montanariello prima, al buonsenso.

È vero, collega Montanariello, questo Governo Meloni ha portato il buonsenso, perché prima non c'era, evidentemente. Tutelare i territori, le isole e quelle dichiarazioni del ministro Valditara di qualche mese fa, anzi dell'anno scorso, puntavano su questo concetto che prima, invece, non era stato evidenziato in nessuna testata e neanche dai sindacati. Poi, cosa accade? Accade un concetto diverso. Si dice che non si chiuderanno plessi, non si faranno classi pollaio. Comunque, per onestà intellettuale, non si possono fare. Ci sono dei criteri indicati in un decreto del Presidente della Repubblica che normano questo aspetto. Non è che si può fare quello che si vuole in questo Paese, grazie a Dio.

Alla fine, però, volete far passare che l'assessore Donazzan non ha fatto i passaggi con tutte le strutture degli Uffici scolastici regionali, che hanno la loro autonomia, ma che si confrontano con la programmazione regionale che, di fatto, in Conferenza Stato-Regioni, invece, ha il dovere di farlo. Il provvedimento del Ministro dell'istruzione prevede che siano le Regioni ad armonizzare in base al territorio, alla valutazione del territorio e dei cittadini, che è quello che è stato fatto.

È vero, ci sono dei territori che hanno alzato la loro voce dicendo: non capiamo, abbiamo delle differenze. Posso dire tranquillamente che questo è sempre accaduto. Nella Provincia di Padova, che io ho avuto il piacere di amministrare, è sempre avvenuto.

Le interlocuzioni sono sempre avvenute e sono avvenute anche in questo caso. Non è che poi le interlocuzioni sono solo con l'UPI – ho anche presieduto l'UPI Veneto – e l'ANCI. Non avvengono solo con loro. Avvengono anche, dopo tutti i passaggi che gli uffici della Regione, dell'Assessorato di Donazzan hanno attivato, in tutte le Province con tutti i tavoli, con tutti i territori coinvolti e i loro amministratori. Io ho avuto almeno dodici interlocuzioni, per cui ho chiesto la verifica data dai Sindaci. I Sindaci hanno partecipato a quelle riunioni, a quei tavoli convocati per cui hanno chiesto anche una votazione.

Voi volete far passare quasi che c'è stato l'assessore Donazzan che è andata a pranzo o a cena con l'UPI e l'ANCI, si sono parlati e hanno detto: "Ti va bene? Ci va bene. Non ci va bene. Taglia qua. Taglia su. Taglia giù. Finito. Abbiamo fatto la delibera". Ma cosa stiamo dicendo? Volete veramente raccontare ai veneti che il lavoro fatto da ore e ore di comunicazioni ufficiali, interlocuzioni e tavoli anche con le Province non è avvenuto? Volete far sembrare che questo provvedimento è figlio del Governo Meloni quando, di fatto, abbiamo di fronte, e glielo diciamo di nuovo, il fatto che per cambiare questo dimensionamento bisogna cambiare i criteri del PNRR, sui quali c'è la programmazione del PNRR, gli obiettivi del PNRR e per i quali ci vuole la validazione dell'Unione Europea e anche della stessa Commissione.

Però, voi siete qui a raccontare ai veneti che è figlia di un pranzo e di una cena dell'assessore Donazzan. Assessore, noi sappiamo che lei è molto brava. È tanti anni che glielo riconoscono in molti, ma che abbia questi poteri, insomma, per quanto noi possiamo esserle anche riconoscenti dell'ottimo lavoro fatto, credo che non siano certamente nella sua disponibilità questi poteri.

Quindi, gentili colleghi, con rispetto parlando, sappiamo benissimo che abbiamo di fronte una programmazione che noi abbiamo contestato, perché il PNRR che voi dite che è stato rimodulato, che ha avuto la validazione qualche settimana fa e che qualcuno diceva che non l'avremmo mai avuta come Governo Meloni, che ce l'avrebbero respinto, però poi dobbiamo anche essere sinceri e ricordarci che quel PNRR, in molti territori avrà interventi minori, però anche interventi assolutamente strani.

Ricordiamo che nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, che è stato presentato, negli obiettivi del passato Governo avevamo impianti sportivi del Padel, avevamo tanti altri interventi che poco avevano a che fare con gli obiettivi di una ripartenza di un Paese che deve fare PIL. Poi discuteremo su cosa vuol dire PIL, collega Camani, perché ho come il dubbio che qualcuno quando vede un più 0,1, un più 0,7, un più 7,6, come lei raccontava, però dietro quel più 7,6 bisogna capire le ragioni di un PIL al più 7,6, perché il PIL è un parametro sul quale poi gli economisti hanno anche teorie diverse, opinioni diverse e valutazioni diverse. Voi volete dire che questo Veneto è fermo. Volete raccontare che questo Veneto è fermo, che nel 2024 il Veneto sarà in recessione.

Voglio ricordare che oggi, rispetto a tre anni fa, prima della pandemia, gli studi e le previsioni della CGIA di Mestre che voi avete citato ieri, dicevano cose ben diverse su quella che era la previsione dell'Italia. Poi, con questo Governo le previsioni sono cambiate per il 2023. Non c'è stata quella previsione che forse tifosi o poco tifosi dell'Italia e dei veneti evidentemente, ma non sono sicuramente del Veneto, pensavano, e neanche in Italia.

Saremo capaci di convincerli che lavorando sodo, con impegno e con coraggio, si possono fare tante cose, come ha fatto questa Amministrazione regionale, quando un anno fa in questa Aula si criticava il bilancio e si faceva finta di vedere la sfida vera di portare a casa 2,5 miliardi di fondi europei, con la fatica, dimenticando che il Veneto è la prima Regione a portare a casa i soldi e a rendicontare per tempo e riuscire ad avere anche i riconoscimenti di maggiori fondi europei perché, di fatto, riesce a spenderli meglio. Questo non lo dite, di questo ve ne dimenticate. Non andate a dire questo, come non dite quello che è il gettito di questa Regione, che noi stiamo portando al Governo italiano, con la presidente Giorgia Meloni, che riconosce nel Veneto una motrice dell'Italia, l'importanza delle piccole e medie imprese, il modello delle piccole e medie imprese in Veneto che hanno, di fatto, sconfessato il vostro modello della globalizzazione.

Non era certamente la Meloni nel 2001, ma era un certo signor Prodi che andava in giro per il mondo a dire che bisognava fare la globalizzazione, che le banche del Credito Cooperativo dovevano sciogliersi e diceva anche, attenzione, che dovevamo rivolgerci alla Cina, all'Asia, che dovevamo andare a produrre lì, noi dovevamo vivere di terziario. Questo lo diceva il presidente Prodi, non lo dico io. Faceva delle delegazioni per l'Asia. Questo modello è stato sconfessato. Grazie a Dio, c'è il modello delle piccole e medie imprese che dopo il Covid, tra l'altro, hanno fatto vedere il loro meglio.

Oggi, grazie anche al lavoro dei Ministri di questo Governo, stanno riportando la produzione dell'automotive in Italia. Pensiamo che in Europa l'Italia forse è rimasta l'unica che ha una o due compagnie di produzione dell'auto, quando eravamo i primi al mondo, una volta, quantomeno in Europa, per l'innovazione e la crescita in quel settore. La Francia ne ha di più. Abbiamo svenduto i nostri marchi. Sono entrati nel tessuto strategico del nostro Paese. Siamo diventati dipendenti di molti e noi stiamo cercando di liberarci da queste catene.

No, ci stiamo liberando dalle nostre catene, collega, perché il modello che avevate pensato della spending review è fallito. Il modello dei tagli è fallito, la vendita delle Caserme dei Vigili del fuoco, di Prefetture, della struttura dello Stato è fallita, e noi dobbiamo recuperare in fretta.

Se la battaglia passa dall'addizionale IRPEF al dimensionamento scolastico, lo dico agli Assessori e a tutti i colleghi, siamo sulla strada giusta, perché voi siete la politica delle tasse, voi siete la politica di chi vuole fare prima e anche più facilmente. Voi non ricercate la sfida di trovare i soldi non nelle tasche dei veneti, ma da altre parti, come sta facendo questa Amministrazione.

Voi siete quelli che continuano a voler trovare una versione, a seconda del titolo di giornale, da far scrivere ai giornalisti domani mattina. Questo è il vostro giusto (o non giusto) obiettivo. Sono dell'opinione che ci può anche stare, ormai sono diventato un po' brizzolato, i baffi me li sono tagliati oggi, anche se erano ieri poco evidenti o poco importanti come tanti altri. Per certi aspetti è stata anche simpatica la discussione nella tarda ora di questa notte, però oggi si sta parlando dei nostri ragazzi.

Aggiungo e sottolineo un aspetto che ho voluto lasciare per ultimo, anche se non è di secondo piano, ma passa in secondo piano il fatto che la previsione del dimensionamento scolastico che è stato proposto prevede una cosa, però, interessante, cioè il fatto che si va a fare un dimensionamento scolastico che vuole dare un preside, una dirigenza scolastica vera ed eliminare le reggenze, che per questi anni hanno continuato ad esserci, non decidere e non dare una prospettiva di crescita dei modelli da attuare nei nostri plessi scolastici.

Invece, collega Camani, collega Montanariello e tutti voi che avete così importantemente sostenuto questa "critica costruttiva" – la voglio pensare così – del dimensionamento, il vero tema è perché abbiamo lasciato per troppi anni reggenti in modo precario, quando voi vi fate paladini del precariato? Perché non dite che questo Governo è il primo che ha preso il toro per le corna e ha cominciato a dire: "Vogliamo dare stabilità alla scuola", eliminando le reggenze e dando un dirigente scolastico stabile.

Questo è quanto il provvedimento recita sulla base delle linee guida e sulla base certamente di una programmazione che avremmo voluto diversa, ma quella è figlia di qualcuno, che non siamo noi, che ha di fatto tra gli obiettivi radici di qualche anno fa, di quando nasce una programmazione europea, di quando qualcuno si faceva bello nel dire: "Abbiamo portato a casa tanti miliardi dell''Europa", però dobbiamo pagare gli interessi, di cui oggi il peso continua a crescere e che di fatto erode la nostra capacità di crescita, perché quelle risorse non riusciamo a reinvestirle.

Ormai su questa zattera ci siamo. Ormai su questo treno l'Italia c'è. L'importante è che scenda alla stazione giusta e noi faremo di tutto perché questo accada.

Collega Camani, non ci fermiamo. Forse non ha capito, e lo capirà, ma so che lo sa in cuor suo, che siamo gente che non fa un passo indietro. Ce la metteremo tutta. Quando sbagliamo, chiediamo scusa, ma siamo persone estremamente intellettualmente oneste.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Rispetto alle regole dell'Aula e non faccio un applauso al collega Soranzo, altrimenti meriterebbe un applauso per come è riuscito a dire tutto tranne che entrare nel merito di quello di cui stiamo parlando, che è quello che ci interessa di più.

Devo dire che se ci fosse il premio "arrampicata sugli specchi", collega Soranzo, sarebbe una guerra impari nella coppia lei e Polato contro me e la collega Camani. Vincereste a mani basse. Magari possiamo istituirlo, Presidente.

Collega Soranzo, le do una brutta notizia. Il fatto che noi oggi parliamo di questo e c'è la disponibilità dell'assessore Donazzan a venire in Aula... No, credo che l'assessore Donazzan, alla pari degli assessori De Berti, Marcato, Calzavara, Corazzari, sia qui perché stiamo facendo il bilancio e non per concessione della bontà dell'assessore Donazzan che, grazie all'interlocuzione di Soranzo, magari è qui e ci dice la sua. No, siamo in sede di bilancio, l'Assessore è qui e giustamente si discute dei suoi temi. Come in una società democratica e civile, è giusto che sia qui a risponderci. Quindi, mi permetta di dire che non dobbiamo dire "grazie" a nessuno, perché ognuno fa il proprio lavoro.

Non entro nel merito dell'intervento del capogruppo di Fratelli d'Italia, perché anche nelle regole più spicciole della politica, non ho trovato il capitolo dove c'è scritto come si risponde all'oste che dice che il proprio vino è buono. Ho provato a vedere anche il vecchio manuale Cencelli, ma il capitolo "rispondi all'oste che dice che il vino è buono" non l'ho trovato. Quindi, farei fatica a rispondere a un intervento dove lei ha edulcorato la sua leadership di partito. Cosa le devo dire? È del suo partito, se la tenga, son contento che le piaccia. Abbiamo idee diverse.

Però, vorrei entrare nel merito. Il collega Polato, Presidente, ha detto che noi abbiamo visto un film che non esiste. Collega Polato, noi abbiamo visto un film che non esiste, ma lei probabilmente ha letto delle carte che non sono quelle della Regione Veneto.

Primo elemento. Lei sostiene che la delibera di Giunta ha scelto con l'attenzione sui territori. No, no. La delibera di Giunta, l'impostazione che ha dato l'assessore Donazzan, già quando li ha chiamati il 19 luglio, poi con la successiva delibera n. 953, dice: "A Venezia lo chiamano Piano A-Z, arrangiati zerman, arrangiati cugino". Quindi, ha detto: "Ragazzi, 32 autonomie da tagliare. Mandatemi le proposte. Se non mi mandate voi le proposte, mi arrangio io".

Lei mi deve dire come ha fatto a scegliere, Assessore, se ha detto agli altri "fate e comunicatemi". C'è scritto. Tant'è che, delle 32, solo 7 hanno comunicato e 25 no. Mi sfugge questo innesto, questo volo pindarico dell'Assessore che decide, che però dice a uno, con la lettera, "fate voi e, se non fate voi, facciamo noi". Primo elemento.

Secondo. Consigliere Polato, credo che lei conosca Verona molto meglio di me. Quanti abitanti ha? 250.000. Quindi, valorizza la mia tesi. Tagliare un'autonomia su una città di 250.000 abitanti, fatta su un unico territorio... L'Assessore di Verona è d'accordo. Mi dica quale bottiglia bisogna aprire per dire che su 250.000 abitanti ti tagliano l'autonomia. Ma venga a spiegarlo ai nostri a Chioggia che su 48.000 abitanti ne perdono due. Venga a spiegarlo a noi che su 48.000 abitanti ne perdiamo due. Le do una brutta notizia: non è che quello che accade a Verona va bene in tutto il Veneto. Non è che le autonomie dei territori, delle Province e dei Comuni devono essere messe sotto le scarpe perché c'è un'idea centralista o un'idea del tipo "va bene a me, va bene a tutti" (tradotto da espressione dialettale).

C'è un altro passaggio che non mi quadra. È stato Tizio, è stato Caio, è stato Sempronio. No. È stata la legge finanziaria di dicembre 2022 del Governo Meloni. Punto. Carta canta e villan dorme. Richiama un passaggio del vecchio Governo Berlusconi. Altro che PNRR. Il PNRR ve lo sognate la notte. Per fortuna che in maggioranza con voi c'è la Lega, che l'ha portato a casa, sennò stavamo ancora alla canna del gas. Dite grazie ai vostri colleghi della Lega, che fanno meno populismo, alcune volte. Farne meno di voi non è che ci voglia tanto, ma ci riescono anche loro.

Detto ciò ‒ chiedo scusa, Presidente, se ho strabordato in questa parentesi politica ‒ a confermare quello che dico io, che è la legge finanziaria del dicembre 2022, è che le Regioni che hanno fatto ricorso lo hanno fatto su quell'articolo della legge finanziaria 2022. Quindi, non è PNRR e non è altro.

Tra l'altro, collega Soranzo, in tutta quest'Aula, chi ci può venire a dare lezioni di buoni investimenti non siete voi. Vi ricordo che voi al Governo, quando addirittura la dignità di dire che il Bosco dello Sport che vuol fare il Sindaco di Venezia è stato bocciato, voi gliel'avete finanziato con i soldi del Governo. E voi volete venire a spiegare a noi come si fanno gli investimenti intelligenti. Ma da quale pianeta ci inventiamo le battute da portare qua in Aula? Avete pagato il "Bosco dello Sport" come investimento intelligente. Collega Soranzo: primo posto per arrampicarsi sugli specchi ‒ comunque sta meglio senza baffi, se lo lasci dire ‒ e zero nell'analisi politica.

Dico una cosa, Presidente, e chiudo. Se stiamo perdendo mezz'ora a parlare di autonomie scolastiche è perché c'è stata una mancata valutazione, un percorso che l'assessore Donazzan doveva avviare e non ha avviato. Siccome l'istruzione la consideriamo una cosa sacrosanta per le generazioni future, il tempo ce lo prendiamo, qui, visto che stiamo parlando del Documento di economia e finanza. Se voi aveste fatto i passaggi del caso politicamente ‒ lo dico a lei, visto che la vedevo un ottimo intento a difendere le ragioni dell'assessore Donazzan ‒ oggi non staremmo qui a parlare. Se ci fosse stata un'informativa in Commissione, probabilmente la mia Capogruppo, che è in Commissione, mi avrebbe detto: "Montanariello, stai zitto, che fai brutta figura. Ti spiego io com'è, perché me lo hanno detto in Commissione".

Anche qui, c'è un pezzo di Giunta che, nonostante non condividiamo quello che fa, si sforza di lavorare in un'intesa con i territori. Lo diceva prima sul Piano di riordino territoriale. Lo dico sulla legge nuova del trasporto, che non condivido in tanti punti. Devo dire, però, che, quando sono passato a chiedere cosa ne pensano, mi hanno detto che lei era già passata. Non condivido tanti punti, ma mi hanno detto: "La De Berti e D'Elia sono già passati".

Capisce che anche nella Giunta siete claudicanti nel modo di operare? Molto spesso la democrazia voi la sostituite con il centralismo e con il "lo faccio io" (tradotto da espressione dialettale), che in una Regione che vuole l'autonomia, non esiste, collega Soranzo. Se ne faccia una ragione. O lei ha sbagliato Regione o Zaia ha sbagliato a chiedere l'autonomia. Mettetevi d'accordo.

PRESIDENTE

L'assessore Donazzan mi aveva chiesto la parola prima, però ha un problema informatico.

Prego, assessore Donazzan.

Ass.ra Elena DONAZZAN

La parola "falsità" è un po' pesantina, collega Ostanel, soprattutto quando si lega a una ignoranza profonda che avete dimostrato, almeno su alcune cose. La prima è che non conoscete la norma. Il dimensionamento è annuale. È norma. Non conoscete la norma. Il dimensionamento si fa con prerogativa di Giunta, senza passaggio in Commissione. È legge. Siete ignoranti quando dite ‒ perché lo ignorate ‒ che la competenza sta sulle Province, che devono fare Piani di dimensionamento attraverso il confronto con i territori, i Comitati d'Ambito, scritti con delibera di Giunta, che ignorate, delle linee guida.

Infine, ignorate il fatto che io non scrivo lettere. Le mie lettere le scrivo su carta personale. Quando facciamo degli atti, sono atti della Pubblica amministrazione: sono convocazioni, sono richiami a quella convocazione, sono invii di documentazione. E riceviamo documentazione.

Infine, avete un problema di connessione con voi stessi. La connessione con voi stessi è che a Verona (centrosinistra, collega Polato, perfettamente) il Piano di dimensionamento è stato voluto dalla città. Tanto che io l'avevo osteggiato, perché ritenevo fosse troppo ardito. Assolutamente sì. Era troppo ardito per me, troppo rigoroso. Addirittura, andava oltre.

Padova. Avete un problema di connessione. È una vostra Amministrazione di centrosinistra. Collega, su Chioggia mi fa male farle male. Tre volte mi è arrivata la proposta da Chioggia di quel dimensionamento e l'ho trattenuta perché ritenevo che quella città avesse una serie di problematiche legate a questo. Certo. 5 Stelle, caro collega. 5 Stelle. Avete un problema di connessione, di informazione, di confronto con la vostra gente.

Io, però, che non guardo se quello è di Fratelli d'Italia o della Lega o del PD, ma faccio quello che devo fare da Assessore regionale all'Istruzione, il Piano di dimensionamento l'ho fatto con i soggetti che devono farlo, cioè gli Uffici scolastici regionali o gli Uffici scolastici territoriali, che, per chi lo ignora, sono gli ex Provveditori agli studi.

PRESIDENTE

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Solo due considerazioni. La prima. Capogruppo Soranzo, solitamente i titoli dei giornali, purtroppo, non si fanno sulla base di quello che diciamo noi, ma sulla base di fatti oggettivi, cioè che su questo argomento c'è una questione vera. Penso che sarebbe più serio, anziché attaccarsi alle ideologie di appartenenza, rendersi conto che su questo tema c'è molto da dire. La politica va oltre i meccanismi della burocrazia.

Se siamo tutti qua a porre il problema, non saranno tre letterine, non saranno tre atti che invia su posta certificata, attraverso l'ufficio. Sempre tre robe scritte sono. Se siamo qua è perché c'è un problema. Se quello che voi ci state raccontando fosse vero, io non mi spiego perché sono tutti arrabbiati: o sono tutti ignoranti, come dice l'assessore Donazzan, o forse c'è un problema, che noi vi stiamo sottoponendo in termini di merito della questione.

Ho sempre temuto che mi accusaste di essere "no global". Adesso divento anche a favore della globalizzazione. Diciamo che ho una lettura diversa sulla ricostruzione dell'andamento politico internazionale.

Stiamo in una di quelle letterine che ha scritto Elena Donazzan il 3 novembre a tutti i Presidenti della Provincia, non solo ai Provveditori, ai direttori generali dell'Ufficio scolastico regionale, all'UPI e all'ANCI. Quindi, non solo all'Ufficio scolastico regionale. Anzi, non c'è proprio l'Ufficio scolastico regionale. Se ignoro io una cosa, ha una gravità relativa. Se la ignora la persona che ha firmato questa lettera, mi pare che sul livello di ignoranza ci sia una bella guerra tra noi e l'assessore Donazzan.

L'Assessore dice: "La legge finanziaria 2023" l'Assessore ignora che da diversi anni non si chiamano più leggi finanziarie, ma si chiamano leggi di bilancio, quelle approvate dal Governo, ma è un'ignoranza fisiologica "introduce nuovi commi" la nuova legge di bilancio introduce nuovi commi "finalizzati ad attuare la riorganizzazione complessiva del sistema scolastico". Certo che il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede la riorganizzazione. Come farla l'ha deciso la nuova legge di bilancio, con i nuovi criteri. Non sarà mai che il PNRR ti scrive quanti alunni ci devono essere in un plesso, quanti dirigenti scolastici per il numero di alunni. Il PNRR ti può dire "riorganizza", ma come tu lo riorganizzi lo decide il Governo. Quando lo ha deciso? Con la nuova legge di bilancio, che ha introdotto i nuovi criteri.

Vado avanti: "Con i nuovi criteri dobbiamo tagliare i dirigenti scolastici". In attuazione di queste previsioni, il decreto ha riconosciuto al Veneto 560 plessi, anziché 592. Quindi, il Governo ha riconosciuto al Veneto – grazie, Governo, che ce ne tagli solo 32 ‒ che ne deve tagliare 32. Io non trovo nessun tipo di contrapposizione.

Per condividere queste importanti novità, il 19 luglio abbiamo invitato UPI, ANCI, eccetera, per cominciare a discutere.

Vado veloce perché non voglio leggere tutto.

Nel termine stabilito sono pervenute solo 7 proposte. Lo scriveva lei. Era a questo che mi riferivo. Solo 7, su 32.

Un Assessore competente, che non ignora la condizione del comparto nel suo territorio regionale, dovrebbe porsi una domanda: ma se io ti chiedo di tagliarne 32 perché il Governo, con la nuova legge di bilancio e con i nuovi criteri, mi dice che devo tagliarne 32, se su 32 me ne accettate solo 7, c'è un problema? Vuol dire che i territori non sono ingaggiati sui 32. La Regione del Veneto, a quel punto, cosa fa? Anziché accogliere queste perplessità dei territori, preferisce ignorarle, perché l'assessore Donazzan è ignorante rispetto alle richieste del territorio, e dice: "Se non le avete tagliate voi, le taglio io. Siccome è il 3 novembre, entro il 30 novembre, cioè tra 25 giorni, dovete farmi le vostre controdeduzioni, sennò si fa come dico io".

Ho capito che per voi va bene così. Ho capito che è normale così. Tra l'altro, avete imposto il limite temporale del 30 di novembre perché dovevate fare la delibera, e non l'avete fatta, alla fine. Non mi risulta che il 30 di novembre sia stata fatta. Andrò a vederla. Non sarà ancora pubblicata. Noi, purtroppo, delle volte ignoriamo delle cose perché, da quando voi le fate a quando sono pubbliche, ci vuole un po' di tempo. Quindi, andrò a vedermela appena sarà pubblica. È una volontà politica quella di procedere così, rispetto alla quale noi chiediamo... E chiudo, Presidente, se l'Assessore ha la pazienza di ascoltarmi. Se non ha la pazienza di ascoltarmi è un problema suo. Cercherò di sopravvivere a questa notizia drammatica che mi sta confermando.

Me ne farò una ragione.

PRESIDENTE

Collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ma scusi, adesso sono io che devo concludere, e non che l'Assessore deve lasciarmi parlare?

PRESIDENTE

Lei mi ha detto che stava concludendo. Io cercavo di farla parlare. Non intervengo più. Mi taccio.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ho detto "sto concludendo, se gentilmente l'Assessore mi ascolta".

Noi abbiamo presentato un emendamento, che è quello successivo a questo, ma sul medesimo argomento, in cui, assessore Donazzan, chiediamo semplicemente di mettere per iscritto alcune cose. E su questo la sfidiamo. Lasciamo perdere se sia vero o meno che lei ha scritto le letterine, le ha fatte bene, ha convocato... Non lo so. Non importa. È oggetto di confronto politico e non di politiche pubbliche. Noi le chiediamo di inserire dentro il DEFR questo impegno. Vediamo se ha il coraggio di assumerselo.

Visto che c'è questa imposizione a livello nazionale del taglio dei dirigenti, in virtù dell'autonomia scolastica del Veneto che vorremmo fosse rivendicata in questo ambito dentro il DEFR, chiediamo come, pur tenendo in considerazione le legittime esigenze di contenimento della spesa pubblica, la Regione del Veneto procederà con la revisione della rete scolastica esclusivamente sulla base delle esigenze dei territori, delle indicazioni degli Enti locali, della necessità della popolazione scolastica veneta. È in grado di assumersi – per chiudere questa polemica – la responsabilità di procedere con la revisione del sistema scolastico sulla base di questi tre criteri: esigenze dei territori, indicazione degli Enti locali, necessità della popolazione scolastica?

Se lei è disponibile a impegnarsi su questi tre criteri ci troviamo d'accordo, almeno da qua in poi, altrimenti, mi dispiace, ma non me la sono sentita di inserire tra i criteri ciò che ci impone di fare Giorgia Meloni.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sarò veloce, soltanto perché resti a verbale dato che, oltre ad aver sentito una clamorosa inesattezza plastica (adesso vi spiego perché) dell'assessore Donazzan, ho sentito anche da poppa della nave (non so bene da chi) qualche scomposto applauso sulle cose dette.

Assessore Donazzan, quando lei dice di non volermi fare male, mi deve spiegare in base a quale logica imputa ai Cinque Stelle la vicenda di Chioggia. Intanto, io non sono dei Cinque Stelle, quindi, anche se l'avessero fatta i Cinque Stelle, non mi fa del male. Le ricordo che io ero all'opposizione, all'epoca dei Cinque Stelle a Chioggia. Ma la delibera di riorganizzazione del sistema scolastico, delibera di Giunta n. 953 del 31 luglio, fatta dal Comune di Chioggia, in data 27.10.2023 è stata fatta dal Vicesindaco con delega all'Istruzione, di Fratelli d'Italia. È quello di cui avete letto sul giornale che è appena stato cacciato dal Sindaco; quindi, un'autorevole figura di Fratelli d'Italia scelta dal Sindaco della Lega senza aver preso voti; quindi scelto, colleghi, probabilmente per meriti, perché avrà avuto delle competenze questo ragazzo.

La delibera, quindi, la fa un Governo di destra, con l'Assessore appena licenziato di Fratelli d'Italia, astro nascente della politica locale della Fiamma tricolore, tra l'altro legittimata da un dirigente a termine che si è scelto questa Amministrazione.

Assessore, la invito, la prossima volta che vuol far male a qualcuno, a dire le cose giuste, altrimenti fa male a sé stessa facendosi smentire su quelle che sono le delibere dei Comuni. Assessore, se avete l'ambizione di governare il Veneto – lei, il suo partito e quant'altro – mi permetta di dire che non può non conoscere ciò che accade con il suo Vicesindaco nella sesta città del Veneto, perché a questo punto mi viene da pensare che non riuscite a governare neanche le cantine di casa vostra. Altro che il Veneto che volete governare!

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Voglio precisare all'assessore Donazzan che mi riferivo al fatto che lei nel suo intervento aveva detto che era stato il Governo Draghi. Non sta a me difenderlo, non me ne importa assolutamente nulla. Ma nel decreto interministeriale che dà avvio a questo provvedimento, assessore Donazzan, è scritto: "Considerato l'articolo 19, comma 5, del decreto-legge 98/2011", e siamo nel Governo Berlusconi; poi citiamo la legge finanziaria del Governo Meloni. Quindi, io mi riferivo al fatto che non è corretto – se vuole tolgo "falsità" – che lei abbia detto nel suo intervento che questo provvedimento è figlio del Governo precedente al suo, perché questo provvedimento nel decreto interministeriale cita la legge finanziaria del Governo Meloni e la legge del 2011, Governo Berlusconi.

Quindi, se vuole togliamo "falsità", ma la sua è stata una imprecisione. Credo, invece, che dovrebbe essere precisa se di una cosa che fa il Governo Meloni dà la colpa al Governo precedente. È un punto politico abbastanza importante, quindi credo che non sia proprio un'imprecisione.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0120.

Collega Dolfin, prego.

Marco DOLFIN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Non me ne voglia, Presidente, ma forse la tecnologia ogni tanto si incanta. Può succedere.

Volevo soltanto richiamare l'attenzione, perché sembra che si sia perso il filo, tra guelfi e ghibellini, tra chi è contento di tagliare nell'ambito scolastico e chi, invece, no.

In realtà, dimentichiamo che la cosa che deve interessare tutti noi è dare il servizio ai nostri studenti – è su quello che noi dobbiamo continuare a perseverare – e avere una scuola di qualità, i servizi, i maestri, i professori, e non professori che spesso e volentieri vengono dal sud e, guarda caso, se ne vanno via perché – ci mancherebbe altro – si avvicinano a casa, per cui spesso rimangono scoperte le varie cattedre. Questo ha una ricaduta negativa sui nostri studenti e sul servizio che diamo nell'ambito scolastico.

Voglio ritornare un'altra volta sul dibattito, perché veramente stiamo farneticando. Cosa si va a togliere? Dirigenze. Alla fine, per un genitore, quando non ci sarà più la dirigenza sulla scuola, non cambia assolutamente niente, andrà da un'altra parte. Questo cambia. Se poi succederà che il genitore debba andare a parlare con la dirigenza, potrà succedere una volta in un'annualità della vita scolastica, perché tutto ormai passa attraverso le mail e il registro scolastico. Non c'è neanche più il contatto con la dirigente e quant'altro.

Io mi domando perché si facciano battaglie che sono figlie quasi soltanto della volontà di curare il solito orticello. Questa cosa l'ho detta anche in Consiglio comunale, perché non capivo quale fosse il motivo. Riunioni su riunioni, sindacati che erano d'accordo, dirigenti scolastici che erano d'accordo, e, alla fine, posso anche leggere quello che è venuto fuori, terrorismo a trecentosessanta gradi.

Hanno approfittato dello sciopero di due settimane fa per dire che lo sciopero è stato indetto per la chiusura della scuola, del plesso, con i maestri che saranno allontanati, i ragazzi che si troveranno con classi pollaio. E chi più ne ha più ne metta. Questo a casa mia è terrorismo, è terrorismo mediatico, è propaganda.

Se vogliamo ritornare alla discussione sul tema, credo che possiamo stare qui anche fino a stasera, però l'obiettivo qual è? Se è quello di continuare a dare un servizio equo e funzionale, allora ne discutiamo. Ma se cominciamo a dire che stiamo qua a chiudere plessi scolastici, e non è vero, scuole, e non è vero, mentre stiamo parlando soltanto di un ridimensionamento esclusivamente di dirigenze, signori miei non so a che gioco stiamo giocando.

Tra l'altro, il collega ha detto veramente qualche – posso dirlo? – stupidaggine, perché sinceramente, come ha detto prima l'Assessore, il dimensionamento a Chioggia (e parlo proprio di Chioggia) è cominciato nel 2017, con delibera dell'Amministrazione Cinque Stelle, e la richiesta è proseguita poi con un'altra delibera del 2020, sempre Governo Cinque Stelle, sindaco Ferro.

È stata proprio l'assessore Donazzan che non ha voluto e ha tenuto tutto fermo, perché questo ridimensionamento, collega Baldin, sarebbe già avvenuto a Chioggia. Dunque, non è una novità. Oggi lei, ovviamente, fa il suo lavoro. Cerca di difendere i dirigenti, qualche dirigente che fra poco andrà in pensione, perché qualche dirigente poi andrà in pensione. Dunque a Chioggia non cambia assolutamente nulla.

Allora, mi domando dove sta il problema. Vogliamo continuare a fare propaganda? Vogliamo far terrorismo sui ragazzi, sui nostri scolari? Benissimo. Sui genitori? Continuiamo a farlo. Avete cominciato con la sanità, continuate anche con la scuola, con le fasce più deboli, con gli anziani e quant'altro. Continuiamo a fare terrorismo mediatico. Fatelo pure. Credo che non sia questa la nostra politica, ma la nostra sia una politica di concertazione, di obiettività e di senso civico del dovere, di mettere le cose nella maniera più organizzata possibile.

Ripeto, perdere qualche dirigenza non è chiudere una scuola. Quando si chiudono le scuole, nel momento in cui viene a mancare il numero degli alunni, allora ci può essere una pluriclasse, ma nel momento in cui mancano i numeri negli anni successivi è ovvio che quel plesso scolastico va chiuso. Non possiamo tenere aperto un plesso scolastico se non ci sono gli alunni.

Questa è una cosa evidente. Abbiamo visto chiudere asili, abbiamo visto chiudere di tutto e di più nel tempo. Ma non vedo per quale motivo oggi ancora una volta si debba voler mettere il dito nella piaga rispetto a un lavoro che alla fine credo vada a premiare la nostra Regione, laddove non si chiudono classi, ma soltanto si va a rivedere il dimensionamento per quanto riguarda la dirigenza.

Di nuovo faccio un plauso all'Assessore. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Caro collega Dolfin, con le sue parole sui professori del sud non solo conferma un evidente luogo comune che è caro, probabilmente, al suo percorso di realizzazione politica, ma si fa beffa di una libertà fondamentale prevista dalla Costituzione, la libertà di muoversi liberamente nel territorio italiano.

PRESIDENTE

Collega Dolfin, prego.

Marco DOLFIN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Collega, io rispondo per quello che dico, non per quello che lei capisce. Ho premesso che sta nella Costituzione che un professore o un maestro che viene dal sud quando ha la possibilità di ritornare alla sua terra lo faccia. Questo, purtroppo, fa scaturire il fatto che le cattedre restano scoperte. Questo vale per tutti i lavori di questo mondo, ma voglio sottolineare questo aspetto nell'ambito scolastico, perché ci sono ancora istituti scolastici frequentati da quelli che saranno i professionisti di domani, i nostri ragazzi, i nostri figli, che purtroppo si ritrovano ancora una volta, al primo quadrimestre, senza i professori, perché i professori se ne ritornano a casa loro. Giustamente, ci mancherebbe altro, perché questa migrazione dal sud al nord e dal nord al sud è un dato di fatto. Non è una novità.

Questo avviene anche nell'ambito della sanità e in tanti altri lavori. Non mi sembra di aver detto un'eresia o di aver offeso qualcuno in particolare. Invece lei utilizza argomenti pretestuosi, perché ha puntato ancora una volta il dito verso l'ambito della mia appartenenza politica, che è una cosa ben diversa. Dunque, la invito la prossima volta a stare attenta e a rivedersi quando punta il dito in maniera pretestuosa contro un partito o contro la persona a cui parla. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Intervengo dopo la replica del collega Dolfin, a difesa di quanto sostenuto dalla collega Guarda, perché l'impressione che ha avuto la collega Guarda l'ho avuta anch'io.

Saremo forse in tanti che capiscono male, però il suo ragionamento, che dava ai professori del sud la colpa dei problemi scolastici della città di Chioggia è, secondo me, inaccettabile. Andiamo pure a risentire la registrazione. Credo che la sua sia stata un'allusione poco rispettosa. Parlo per la realtà che conosco: l'Università di Padova è grande grazie al contributo di tanti professionisti che sono venuti dal sud. Poi, che nella scuola ci sia il fenomeno delle distanze, per cui chi vince la cattedra in zone molto lontane cerca poi di tornare vicino a casa è verissimo, ma non è una dinamica sud-nord, è una dinamica est-ovest, montagna-pianura, pianura-montagna. Ho amici che sono andati a insegnare in zone molto remote della nostra regione e che appena hanno potuto sono tornati a casa. Dare però la connotazione geografica che lei ha dato credo non renda orgogliosi noi di essere veneti.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori.

Molto brevemente, vorrei dire che anche io sono uno di quelli che ha capito male e quindi credo che siano state affermazioni...

PRESIDENTE

Non è sull'ordine dei lavori. È sul tempo del Gruppo.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Scusate. Ha fatto bene a dirmelo. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Venga tolto dal tempo del Gruppo. Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0120 di pagina 51. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

La ripresa dei lavori sarà alle ore 15.15.

L'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione si trova a guardare il resto degli emendamenti.

La Seduta è sospesa alle ore 13.50

La Seduta riprende alle ore 15.45

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.

Emendamento n. A0215, pagina 52, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 04, pagina 116, riga 3, modificativo, che prevede:

Nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", dopo le parole: "Relativamente al dimensionamento scolastico, la Regione", sostituire il restante capoverso con il seguente: ", nelle more di quanto previsto dall'articolo 1, comma 557, della legge n. 197 del 29 dicembre 2022 che ha imposto a livello nazionale il taglio dei dirigenti scolastici del Veneto, in virtù dell'autonomia scolastica regionale vigente, come prevista dalla Costituzione, pur tenendo in considerazione le legittime esigenze di contenimento della spesa pubblica e il confronto con i Ministeri competenti, procederà alla revisione della rete scolastica regionale esclusivamente sulla base delle esigenze dei territori, delle indicazioni degli enti locali coinvolti e della necessità della popolazione scolastica veneta.".

Non vedo richieste di intervento. Ho già dato l'ultimatum.

Metto in votazione l'emendamento n. A0215. Parere contrario del relatore.

è aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0004, pagina 53, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 4, pagina 116, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 116, dopo il secondo capoverso, è aggiunto il seguente e ulteriore capoverso:

"Risulta altresì utile sostenere percorsi di istruzione inclusiva attraverso il sostegno ad approcci innovativi di promozione del benessere, quali il progetto Scuola senza stress e l'approccio Quite Time based on Transcendental Meditation sperimentato nel contesto dei Progetti Europe e Friends co-finanziati dal programma Erasmus+ dell'Unione Europea."

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

Nel dialogo con realtà che si occupano di educazione, che si occupano dell'attività scolastica, non soltanto a livello nazionale, ma anche a livello europeo, è molto interessante la diffusione di alcuni metodi educativi e di approccio che aprono a nuovi sistemi, a nuove strategie.

In questo caso, per questo motivo, ho pensato di proporre, all'interno del Documento di Economia e Finanza, l'idea di sostenere e divulgare percorsi di istruzione inclusiva attraverso il sostegno di approcci innovativi di promozione del benessere, proprio per venire incontro alle esigenze che oggi genitori e famiglie, insieme anche gli insegnanti, ci riferiscono essere obiettivo prioritario, cioè lavorare sull'equilibrio, sulla gestione delle emozioni e sulla capacità di creazione di benessere all'interno del contesto scolastico e all'interno della vita degli studenti. Ci sono progetti, per esempio "Scuola senza stress", o l'approccio "Quite Time based on Trascendental Meditation" sperimentato, per esempio, all'interno di alcuni progetti europei, o "Friends", un altro progetto che è stato co-finanziato dal programma Erasmus dell'Unione europea.

Sono tutte iniziative che vengono sollecitate e caldeggiate anche dalle evidenze scientifiche portate dal mondo della scienza e della psicologia, e di conseguenza ho ritenuto importante che una Regione innovativa come la nostra si facesse promotrice di questo tipo di iniziative. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.

Non vedo richieste di intervento.

Metto in votazione l'emendamento n. A0004. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0216, pagina 54, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Missione 04, pagina 116, riga 8, modificativo, che prevede:

Nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", dopo le parole: "scolastiche e formative di ogni ordine e grado,", aggiungere le seguenti: "stanziando risorse aggiuntive a quelle già previste a livello statale per la copertura totale o parziale della spesa di acquisto dei libri di testo e contenuti didattici alternativi e".

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

In assenza della proponente penso di poter dire io due parole su questo emendamento, che credo sia importante. Il tema qui è dare delle risorse alle famiglie rispetto a quelle previste, standard, per l'acquisto dei libri di testo e i contenuti didattici. Credo che le famiglie veramente in questo momento siano in forte difficoltà; quindi, riuscire ad aprire la porta per un aiuto all'acquisto proprio del materiale didattico credo possa essere un respiro di sollievo per molte delle famiglie venete.

Ecco, credo che l'intendimento fosse proprio quello di guardare a dei bisogni che crescono, diventano sempre più impellenti e aspettano una risposta.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0216. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0217, pagina 55, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Missione 04, pagina 116, riga 10, modificativo, che prevede:

Nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", dopo le parole: "potenzialmente più vulnerabili.",

aggiungere il seguente capoverso:

"La Regione intende dedicare particolare attenzione alla scuola pubblica primaria e secondaria di I e II grado impegnandosi ad innalzare le soglie ISEE di ammissibilità al contributo di borsa di studio, al fine di estendere la platea dei soggetti beneficiari degli istituti pubblici almeno allo stesso livello di quelli stabiliti dalla Regione stessa per le scuole paritarie del medesimo grado, stanziando le risorse regionali aggiuntive necessarie."

Qualcuno interviene? Non mi pare.

Metto in votazione l'emendamento n. A0217. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0061, pagina 56, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 116, riga 13, modificativo, che prevede:

A p. 116, Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", alla riga 13 della pagina, dopo le parole "sostegno a percorsi di ampliamento dell'offerta formativa mirati a favorire la crescita culturale e sociale degli studenti del Veneto", aggiungere le parole "Così come, a garanzia del diritto allo studio, si ritiene utile prevedere anche contributi rivolti a permettere, a chi ne ha più bisogno, l'accesso ad una buona connessione internet, a dispositivi digitali adeguati e a trasporti pubblici capillari, efficienti ed accessibili."

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Questo e altri emendamenti successivi riguardano il tema del diritto allo studio. In particolare, in questo emendamento parlo dell'accesso necessario in Veneto ad una buona connessione internet (sappiamo, lo abbiamo visto in pandemia, ma è rimasto, che non ovunque questo è possibile), dispositivi digitali adeguati nelle scuole e trasporti pubblici capillari, efficienti ed accessibili. Sto parlando in particolare delle aree interne del Veneto.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0061. Il relatore è contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0062, pagina 57, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 116, riga 15, modificativo, che prevede:

A p. 116, Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", alla riga 15 della pagina, dopo le parole "Allo scopo di aumentare il numero dei laureati, la Regione si impegna a sostenere il diritto allo studio universitario. A tal fine è prevista la destinazione" sono aggiunte le parole "di adeguate risorse atte a garantire, fin dall'inizio dell'Anno Accademico, l'erogazione delle borse di studio a tutte le persone che ne hanno diritto, oltre alle necessarie".

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Questo è il tema di cui abbiamo spesso discusso in quest'Aula, cioè diritto allo studio e tema delle borse di studio. Quello che prova a chiedere questo emendamento è che le borse di studio arrivino a tutte le persone che ne hanno diritto, ossia che l'obiettivo che solitamente raggiungiamo, come quest'anno, un anno dopo, sia invece raggiunto nei tempi stabiliti per garantire davvero il diritto allo studio.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0062. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0121, pagina 58, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 04, pagina 116, riga 17, modificativo, che prevede:

Dopo le parole 'barriere economiche'

Sono aggiunte le parole: 'garantendo a tutti gli idonei di beneficiare, per intero e senza ritardi, delle borse di studio alle quali hanno diritto'.

Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.

Questo fa il paio con il precedente. Si tratta di garantire a tutti gli studenti idonei e beneficiari l'erogazione per intero e senza ritardi delle borse di studio alle quali hanno diritto.

Credo sia un diritto, quindi è nostro dovere garantire che sia effettivamente così.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.

Metto in votazione l'emendamento n. A0121. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0146, pagina 59, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 04, pagina 116, riga 15, modificativo, che prevede:

Dopo le parole 'barriere economiche'

sono aggiunte le parole

"anche erogando contributi mirati in particolare alla connessione internet, all'accesso a dispositivi digitali, alla mobilità studentesca, alla riduzione del caro libri, a favore delle fasce più fragili e a rischio di abbandono scolastico. La Regione interviene, per quanto di propria competenza, al fine di rimuovere tutti gli ostacoli di ordine sociale, materiale ed economico, per permettere a tutti gli studenti di formarsi in modo più compiuto".

Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie ancora.

Qui, invece, si tratta di garantire l'erogazione di contributi mirati in particolare alla connessione internet, all'accesso ai dispositivi digitali, alla mobilità studentesca e a una riduzione del caro libri a favore delle fasce più fragili e a rischio di abbandono scolastico. Poi vi è un rimando molto chiaro alla nostra Costituzione.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0146. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0147, pagina 60, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 04, pagina 116, riga 15, modificativo, che prevede:

Dopo le parole 'barriere economiche'

sono aggiunte le parole

'In particolare, si ritiene prioritario intervenire sulle modalità di finanziamento delle borse di studio universitarie con l'obbiettivo di garantirne l'erogazione integrale e in tempi congrui a tutti gli studenti risultati idonei'.

Non vedo richieste di intervento.

Metto in votazione l'emendamento n. A0147. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0218, pagina 61, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 04, pagina 116, riga 15, modificativo, che prevede:

Nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", dopo le parole: "barriere economiche.", aggiungere il seguente capoverso:

"La Regione, al fine di garantire la piena realizzazione del diritto allo studio agli studenti delle Università, delle Accademie di Belle Arti, dei Conservatori di Musica e delle Scuole Superiori per Mediatori Linguistici del Veneto, si impegna a stanziare i contributi regionali necessari al fine di erogare a tutti gli aventi diritto le borse di studio per la formazione universitaria."

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Ci tocca tornare sul solito argomento che poniamo da tre anni. Ci dispiace che l'assessore Donazzan se ne sia andata; del resto, come non si presenta alle richieste di incontro delle organizzazioni studentesche, è fisiologico che non si presenti neanche a questa discussione in Aula.

Guardate che esiste un problema enorme in questa Regione che riguarda la garanzia del diritto allo studio per le studentesse e gli studenti universitari. Potete raccontarci che è colpa del Governo precedente, è colpa dell'Europa, è colpa dell'aumento delle iscrizioni agli Atenei, tutto vero. È colpa di... Chi manca? Biden, i terroristi, è colpa di tutto quello che volete. C'è un problema in questa Regione. Di Hamas, giusto, è colpa di Hamas. Hamas c'entra sempre. Tutto vero.

Io vorrei sapere perché le stesse regole che valgono per tutte le Università italiane, in Veneto si traducono in 3.500 studenti idonei non beneficiari, i quali non hanno visto erogata loro la borsa di studio fino a quando il Governo ha messo a disposizione 13-14 milioni. Questo malgrado l'impegno della Regione a raschiare il fondo del barile ogni volta che era necessario per aggiungere delle risorse. Il risultato qual è? Che nel 2024 siamo punto e a capo. Dubito che il Governo decida di continuare a stanziare risorse aggiuntive per la Regione del Veneto.

Ricordo che poche settimane fa, pochi mesi fa, quando si è tirata la riga per capire a che punto eravamo con l'erogazione delle borse di studio agli studenti idonei, ce n'erano meno di 6.000 circa in tutta Italia. Gli stessi problemi – da Hamas all'Unione europea – che ha avuto la Regione del Veneto li hanno avuti anche tutte le altre Regioni, tant'è che alla fine erano ben quasi 6.000 a livello nazionale gli studenti idonei non beneficiari. Di questi 6.000, però, 3.500 erano tutti in Veneto. Ci siamo salvati perché il Governo e la ministra Bernini hanno recuperato le risorse, ma voi capite che diventa il classico cane che si morde la coda? Se noi riusciamo, a fine 2023, barcamenandoci, a trovare le risorse per stanziare le borse di studio e il giorno dopo cominciamo la discussione di bilancio e sappiamo già – perché Hamas, Biden, l'Europa ci sono ancora – che iniziamo il 2024 e ci mancano, se tutto va bene, altri 10-13 milioni per riuscire ad erogare le borse di studio agli studenti idonei, è il cane che si morde la coda. Tant'è che già diverse settimane fa le organizzazioni studentesche hanno detto che solo all'Università di Padova sono già 2.000 le studentesse e gli studenti che in base al primo bando di gara non hanno accesso alla borsa di studio.

Ora, io credo che abbiamo un problema strutturale su questa questione, che deriva principalmente da un sottofinanziamento di questo capitolo di spesa storico, che siamo riusciti a tamponare soltanto grazie ad un intervento straordinario degli atenei che negli ultimi tre anni hanno impegnato una cifra record. Ora io credo che noi con sincerità dobbiamo decidere cosa vogliamo fare. Noi – lo dico all'assessore Calzavara – ovviamente da qua fino alla fine della legislatura a ogni inizio di anno accademico porremo il tema delle borse di studio. Voi – è fisiologico – da qua fino alla fine della legislatura non avrete mai le risorse per pagarle. Quindi, mettiamoci d'accordo: o decidiamo che le borse di studio sono un investimento strategico della Regione del Veneto oppure è inutile che ogni volta ripetiamo questa discussione, perché gli studenti che solo alla fine dell'anno accademico si sono finalmente visti riconosciuta l'erogazione della borsa stanno tirando un sospiro di sollievo. Faccio notare per esperienza diretta che lo studente che anziché a settembre riceve la borsa di studio ad agosto dell'anno dopo significa che per un anno non ha le risorse per frequentare il corso. Parliamo di persone che per motivi di censo non sono nelle condizioni economiche di poter frequentare serenamente l'università.

Siccome abbiamo discusso molto, durante questa sessione di DEFR, di come il diritto allo studio e il diritto ad un'istruzione pubblica di qualità sia un diritto costituzionalmente riconosciuto, dobbiamo decidere se a nostro giudizio questa è una priorità o meno.

Guardate, non è una questione partitica, io credo sia una questione di democrazia. L'impegno che noi chiediamo, che io chiedo, anche in questo emendamento, che sono anche disponibile a riformulare qualora la formulazione "si impegna a stanziare i contributi regionali necessari al fine di erogare" sia forse un'espressione troppo definitiva, che non tiene conto delle difficoltà di bilancio... Però io credo che noi un impegno in questo senso dovremmo provare a prendercelo, almeno un impegno politico. Poi gli equilibri di bilancio e i limiti delle risorse regionali li conosciamo tutti. Però, c'è la necessità che almeno nel documento politico, che è quello che stiamo discutendo oggi, sia chiaro che per la Regione del Veneto l'erogazione delle borse di studio agli studenti idonei è una priorità, in quanto diritto di accesso alla cittadinanza, alla responsabilità e, dunque, alla democrazia, in una fase storica in cui noi stiamo richiamando tutto il sistema scolastico dell'istruzione e le università ad un'assunzione di responsabilità in termini di impegno collettivo.

Applaudiamo tutti alla Rettrice dell'Università di Padova che assegna a Giulia Cecchettin la laurea post mortem, ma poi non ci preoccupiamo con la stessa intensità di tante altre ragazze e ragazzi che non sono in grado di ottenere la borsa di studio. Ecco, io credo che, se noi vogliamo essere coerenti quando chiediamo collaborazione agli Atenei su alcuni temi, dovremmo, almeno negli impegni politici che sono contenuti nel DEFR, trovare una formulazione. Se non è questa, è un'altra. Pertanto, segnaliamo che su questo tema l'attenzione della Regione c'è, la volontà, per quanto nelle nostre possibilità, di accogliere questa necessità c'è, che delle volte significa banalmente – lo dico in assenza dell'Assessore – raccogliere la richiesta di incontro che le organizzazioni studentesche e il Senato Accademico hanno rivolto decine di volte all'assessore Donazzan, che non si è mai degnata di presentarsi. Questo a proposito di dialogo, di confronto e di disponibilità rispetto ai soggetti interessati.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Intervengo a sostegno di questa richiesta della collega Camani, portando un punto di vista diverso. Ci sta a cuore un Veneto attrattivo, ci sta a cuore che la nostra Regione diventi catalizzatrice delle migliori risorse che abbiamo, che sono i nostri giovani. Porto un'esperienza che mi è capitata proprio la scorsa settimana. Una ragazza che era a lezione, quando mi lamentavo del fatto che tanti degli studenti iscritti non frequentano, mi ha detto: professore, ma molti di noi lavorano, molti di noi non vengono a lezione perché devono lavorare, perché hanno vinto la borsa, ma non percepiscono nulla, quindi piuttosto che rinunciare...

PRESIDENTE

Collega Valdegamberi, per favore.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Mi congratulo con il collega Valdegamberi.

PRESIDENTE

Collega Valdegamberi, lasci parlare i colleghi.

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Non tutti gli studenti forse hanno le doti straordinarie del consigliere Valdegamberi, che riusciva a fare più azioni in contemporanea. Però, posso portare un'audizione della studentessa che è venuta e che mi ha fatto presente questa cosa.

Io credo che questo sia molto importante, perché gli studenti oggi sempre di più non si iscrivono vicino a casa, ma si iscrivono dove ritengono che le condizioni siano migliori. Quando ho studiato io, mio padre non mi avrebbe mai lasciato andare a studiare lontano da casa. Mi disse: benissimo, studi, ma stai vicino a casa perché è più semplice gestire la cosa. Oggi non è così. Oggi i ragazzi si muovono e vanno dove trovano le condizioni migliori.

Io credo, allora, che gestire questo tema – non pretendo una risposta oggi, assessore Calzavara, me ne rendo conto – sia un imperativo, perché mi rendo conto che nella gestione dei nostri studenti questo fattore è un fattore pesante. Io sono convinto che il Veneto possa essere una terra attrattiva, sono convinto che abbiamo da mostrare la capacità di costruire le professionalità, di vivere anche una vita gratificante anche per i nostri giovani, ma questo è un elemento imprescindibile. Vederli andare a studiare altrove perché è più semplice accedere alla borsa di studio è un rinunciare alla corsa prima ancora di metterci sulla linea di partenza.

L'appello che io rivolgo, dunque, è questo: lavoriamo per cercare di trovare una soluzione, ma che sia una soluzione stabile, perché questa incertezza sta gravando tantissimo sulla nostra capacità di essere attrattivi. E non basta lo sforzo che fanno le Università, perché non è la loro missione prioritaria quella di andare incontro a questi bisogni. Devono veicolare le risorse nelle attività di ricerca, nelle attività di costruzione di una didattica interessante, moderna ed efficace perché, se no è un domino per cui non hanno le risorse per fare la ricerca, non siamo competitivi nell'innovazione e così via, e il nostro territorio viene a soffrire ancora di più, e non credo che questo sia quello che qualcuno di noi desidera.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori, Presidente.

PRESIDENTE

Collega Camani, prego, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Siccome questo è l'ultimo emendamento che riguarda le borse di studio, magari anche profondamente modificato, può essere l'occasione per definire se ci sono le condizioni per una posizione comune sulla questione dell'erogazione delle borse, chiedo che sia accantonato in attesa di eventuale rivalutazione.

PRESIDENTE

Dalla Giunta vedo segni di diniego.

Metto in votazione l'emendamento n. A0218, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0063, pagina 62, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 116, riga 17, modificativo, che prevede:

A p. 116, Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", alla riga 17 della pagina, dopo le parole "risorse alle Università e alle Istituzioni di Alta Formazione artistica musicale e coreutica nel Veneto per sostenere il mantenimento degli studenti nel percorso di studi e per il superamento delle barriere economiche.", aggiungere le parole "Inoltre, la Regione si impegna a rifinanziare adeguatamente il fondo per gli investimenti delle Aziende Regionali per il Diritto allo Studio Universitario sulla base di un vero e proprio Piano che miri a garantire la disponibilità di alloggi per tutti gli aventi diritto, oltre ad altre forme di incentivo per calmierare i prezzi per tutti gli altri studenti.".

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Questo è un emendamento che avevamo discusso con l'assessore Donazzan in Commissione, su cui avevo trovato anche la possibilità di un'apertura, ovviamente eventualmente modificato. Il tema è quello delle residenze ESU.

La discussione che sta uscendo forte all'interno del mondo studentesco è che ci sono famiglie che hanno il reddito necessario per entrare nelle graduatorie ISEE e ci sono famiglie, classe media in particolare, che in alcuni territori, nonostante le famiglie non abbiano un reddito per poter accedere al posto di affitto calmierato ESU, fanno fatica a trovare un posto letto in città, dove l'aumento degli affitti è importante. Quello che sta accadendo è che abbiamo una fascia grigia di persone che hanno necessità di un intervento. Quindi, suggerivo e suggerisco oggi, scrivendolo nel DEFR, di provare ad elaborare un piano vero che dica quanti posti letto abbiamo in ESU e quant'è il fabbisogno che manca rispetto a quanto è necessario coprire. Con i dati di ieri si comprendeva che era il 49% delle domande...

PRESIDENTE

Collega Venturini, se può abbassare un po' il volume. Chi era? La collega Bigon. Scusate, errore di sbaglio. Collega Bigon, lasci tranquilla la sua collega Ostanel. Grazie.

Prego, collega.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie.

Dicevo, propongo di fare un piano dove ci sia la possibilità per la Regione del Veneto di valutare quant'è oggi la necessità di posti letto in ESU. Dalla risposta a un'interrogazione presentata qualche mese fa emergeva che era il 49% delle domande che noi riusciamo ad evadere negli alloggi ESU.

Si chiede, inoltre, di vedere cosa si deve fare per quegli studenti che hanno bisogno di un posto non in ESU, ma in affitto calmierato, e per quegli studenti che, invece, possono permettersi di pagare una casa.

Fare un lavoro di questo tipo significa arrivare magari tra due o tre anni, cioè al 2027, ad avere un piano che copra tutte le necessità di alloggio in questa Regione.

Chiedo, dunque, se è possibile accantonare questo emendamento e anche il successivo sulla terza missione universitaria, con l'obiettivo di riuscire a fare un ragionamento sul diritto allo studio che cerchi di dare alcune risposte.

Ho presentato un altro emendamento sempre su questo tema, che chiede di posticipare l'invio della domanda. Anche qui, l'assessore Donazzan in Commissione aveva detto che c'era la possibilità di valutare, anche con delle modifiche, di capire insieme se la scadenza che viene data oggi è giusta oppure no.

Sarebbe opportuno, quindi, sedersi un attimo e capire che forse alcune di queste proposte potrebbero dare un miglioramento importante per quanto riguarda il diritto allo studio in questa Regione.

Chiedo, quindi, l'accantonamento di questo emendamento. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.

La Giunta non dà la disponibilità all'accantonamento.

Collega Polato, prego.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.

Vorrei dare un dato alla collega e all'Aula. Da una ricerca sui posti nei vari ESU, sia per quello che riguarda gli idonei, che per quello che riguarda i posti ESU e convenzionati, è emerso quanto segue: per quanto riguarda l'ESU di Verona oggi gli idonei sono 489, i posti letti ESU più i posti convenzionati sono 481, sostanzialmente si va a coprire il 100%; per quanto riguarda l'ESU di Venezia oggi gli idonei sono 848, i posti letto ESU più i posti convenzionati sono 1.005; per quanto riguarda l'ESU di Padova – qui c'è il problema maggiore – oggi i posti per studenti idonei sono 2.238, i posti letto ESU più i posti convenzionati sono 1.005.

È da precisare che, da seconda verifica, 927 sono gli idonei che hanno accettato i posti ESU. Sostanzialmente hanno ritenuto che alcuni alloggi non fossero conformi alle loro esigenze. Pertanto, sono stati ridistribuiti, essendo 927 oggi gli idonei e i 1.500 i convenzionati, verso gli altri che avevano fatto richiesta.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0063, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0064, pagina 63, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 116, riga 19, modificativo, che prevede:

A p. 116, Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", alla riga 19 della pagina, dopo le parole "La Regione si fa altresì portatrice dell'esigenza di incrementare il numero degli accessi alle facoltà universitarie delle scuole di medicina in modo da aumentare la capienza degli iscritti ai relativi corsi di studio.", aggiungere le parole "Inoltre, la Regione si impegna a collaborare con le Università venete per far crescere progettualità ed iniziative nell'ambito del perseguimento della cosiddetta Terza Missione degli Atenei regionali.".

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Lo illustro. Questo emendamento chiede alla Regione di intervenire sul tema della Terza Missione universitaria degli Atenei veneti e, quindi, di fare in modo che i progetti che riguardano la collaborazione tra territorio e Università vengano sostenuti dalla Regione del Veneto all'interno di un progetto, che è quello di sostenere quelle Università che si aprono al territorio. Tantissime progettualità sono fatte in collaborazione con i Comuni, in particolare con i Comuni che non sono nelle città capoluogo dove ha sede l'Università, per cui sarebbe opportuno fare un lavoro su questo ambito molto più capillare di quello che oggi si sta facendo.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0064, con il parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0122, pagina 65, presentato dalla consigliera Baldin, pagina 117, riga 2, modificativo, che prevede:

Dopo le parole "in particolare se privi di mezzi" sono aggiunte le parole: "(ad esempio garantendo abbonamenti a prezzi fortemente calmierati per tutti gli studenti di ogni ordine e grado, su tutti i mezzi di trasporto su gomma, su rotaia e acquatici)".

Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.

Questo emendamento si riferisce al diritto allo studio nei casi di studenti privi di mezzi, in particolare. Ci sarebbe da fare un'aggiunta inserendo cosa si intende per incentivi o aiuti. Quindi, se vi è la disponibilità da parte della Giunta a venire incontro su una frase che possa contemperare questa esigenza, io ne chiederei l'accantonamento.

PRESIDENTE

Non c'è questa disponibilità.

Metto in votazione l'emendamento n. A0122, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0219, pagina 66, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto e Zottis, pagina 117, riga 2, modificativo, che prevede:

Nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", dopo le parole: "se privi di mezzi,", aggiungere le seguenti parole: "in particolare anche in riferimento al diritto all'alloggio, troppo spesso non garantito neppure per gli studenti meritevoli, ".

Non vedo richieste di intervento.

Metto in votazione l'emendamento n. A0219, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0005, pagina 67, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Rubrica Missione 4, pagina 117, riga undicesima, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 117, dopo la parola "Veneto" alla fine dell'ultimo capoverso è inserito il seguente e ulteriore capoverso:

"Verrà garantita e incrementata, attraverso apposite risorse finanziarie regionali e in accordo con l'Ufficio scolastico regionale, l'uniforme e diffusa applicazione nelle scuole di ogni ordine e grado degli interventi formativi in materia di parità tra i sessi e di prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni al fine di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche della violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.".

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Questo emendamento inserisce un passaggio sostanziale, ossia che verrà garantita e incrementata, attraverso apposite risorse finanziarie e in accordo con l'Ufficio scolastico regionale, l'uniforme e diffusa applicazione nelle scuole di ogni ordine e grado degli interventi formativi in materia di parità tra i sessi e di prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche della violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

È un tema che è stato affrontato anche qualche settimana fa in Parlamento, il che da alcuni è stato definito una nefandezza. In realtà, alla luce di tutto quello che ci siamo detti in queste settimane, in maniera diretta o indiretta, attraverso la stampa o anche nei dialoghi personali, io ritengo invece che sia sostanziale e venga incontro a tutte le comunicazioni che ad oggi vengono fatte sia a livello nazionale che locale rispetto all'utilità di far compartecipare scuola, famiglia e reti sociali in una grande operazione educativa di comunità.

PRESIDENTE

Grazie.

Non vedo richieste di intervento.

Metto in votazione l'emendamento n. A0005. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0123, pagina 68, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 04, pagina 117, modificativo, che prevede:

Alla tabella recante gli OBIETTIVI OPERATIVI PRIORITARI, dopo le parole 'Sostenere il diritto allo studio universitario'

Sono aggiunte le parole: 'anche garantendo a tutti gli idonei di beneficiare, per intero e senza ritardi, delle borse di studio alle quali hanno diritto'.

Non ci sono richieste di intervento.

Metto in votazione l'emendamento n. A00123. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0065, pagina 69, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 117, riga 23, modificativo, che prevede:

A p. 117, Missione 04, Programma 04.02 "Altri ordini di istruzione non universitaria", alla riga 23 della pagina, dopo le parole "II programma intende sostenere, valorizzare e potenziare un efficace sistema scolastico sull'intero territorio regionale, specialmente attraverso un'offerta formativa di qualità in grado di accrescere le competenze degli studenti e di sostenere le famiglie nel libero accesso all'istruzione" aggiungere le parole "In questo senso vanno respinti i tentativi, a seguito del Decreto interministeriale n. 127 del 30 giugno 2023, di riduzione dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generale e amministrativi che determina un taglio degli Istituti comprensivi scolastici, con evidente danno per i territori, le famiglie, le alunne e gli alunni coinvolti.".

Metto in votazione l'emendamento n. A0065. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0220, pagina 71, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Missione 04, Programma 04.02, pagina 117, riga 7, modificativo, che prevede:

Nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", Programma 04.02 "Altri ordini di istruzione non universitaria", dopo le parole: "spese sostenute", aggiungere le seguenti: ", privilegiando le scuole pubbliche."

Correlatrice Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Volevo dire, Presidente, che questo emendamento si inserisce nella più ampia serie di emendamenti che la consigliera Camani ha presentato. L'intenzione è quella di sottolineare l'importanza e il sostegno alle scuole pubbliche. Visto l'investimento che questa Regione fa sulle scuole paritarie private, l'obiettivo è quello di riportare l'attenzione sugli studenti che in particolar modo non hanno mezzi, relativamente al sostegno, al finanziamento delle scuole pubbliche, che pure ci riguardano in maniera importante.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.

Metto in votazione l'emendamento n. A0220. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0124, pagina 72, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 04, paragrafo Prog 04.02, pagina 117, riga 18, modificativo, che prevede:

Dopo le parole 'le spese sostenute'

Sono aggiunte le parole: 'ad esempio garantendo abbonamenti a prezzi fortemente calmierati su tutti i mezzi di trasporto su gomma, su rotaia, e acquatici, agli studenti di ogni ordine e grado.'

Metto in votazione l'emendamento n. A0124. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0067, pagina 73, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 117, riga 31, modificativo, che prevede:

A p . 117, Missione 04, Programma 04.02 "Altri ordini di istruzione non universitaria", alla riga 31 della pagina, dopo le parole "tese a favorire l'incontro tra mondo della scuola e le imprese e ad acquisire competenze con focus su transizione industriale, digitale e verde e sostenibilità" aggiungere le parole ", vigilando affinché chi accede a questi percorsi veda garantito il pieno rispetto di tutte le regole e attenzioni previste dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro".

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Questo emendamento è sul tema della sicurezza sul lavoro nell'alternanza scuola-lavoro. Abbiamo visto in questi anni quante morti sul lavoro ci siano state. Ricordiamo casi, in questa regione e anche in altre, di morti sul lavoro nell'alternanza scuola-lavoro. Io penso che inserire in un documento di programmazione una frase che aggiunga le parole "vigilando affinché chi accede a questi percorsi veda garantito il pieno rispetto di tutte le regole e attenzioni previste dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro" sia non una frase esattamente rivoluzionaria e non una provocazione.

Quindi, spero che ci sia parere positivo, altrimenti dovremmo dire che, quando parliamo di alternanza scuola-lavoro, per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, non specifichiamo almeno le regole base che sono garantite a tutti i lavoratori, cioè di veder rispettate le regole minime previste dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

Ecco, spero davvero che il parere si sia modificato o almeno che l'emendamento venga accantonato, perché mi auguro che ci si sia ravveduti rispetto all'atteggiamento di ieri.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0067. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0125, pagina 74, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 04, paragrafo Prog 04.02, pagina 117, riga 22, modificativo, che prevede:

Dopo le parole 'verde e sostenibilità'

Sono aggiunte le parole: 'nonché garantendo idonea educazione all'affettività e garantendo sostegno psicologico fin dal primo e secondo ciclo di istruzione'.

Metto in votazione l'emendamento n. A00125. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0126, pagina 75, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 04, paragrafo Prog 04.04, pagina 118, riga 3, modificativo, che prevede:

Dopo le parole "sistema regionale di orientamento"

Sono aggiunte le parole "e garantendo l'attivazione di corsi di affettività e sostegno psicologico".

Metto in votazione l'emendamento n. A0126. Relatore contrario.

è aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

è chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Ho bisogno di una pausa tecnica. Riprendiamo alle ore 16.30.

La Seduta è sospesa alle ore 16.22

La Seduta riprende alle ore 16.53

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.

Qualcuno mi chiama il Legislativo? Perfetto.

Siamo a pagina 76.

Emendamento n. A0066 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 117, riga 31, modificativo, che prevede:

A p. 117, Missione 04, Programma 04.02 "Altri ordini di istruzione non universitaria", alla riga 31 della pagina, dopo le parole "e azioni tese a favorire l'incontro tra mondo della scuola e le imprese e ad acquisire competenze con focus su transizione industriale, digitale e verde e sostenibilità" aggiungere le parole "Allo stesso modo, per favorire l'incontro tra la scuola e la comunità su cui insiste, andrà promossa la stipula dei cosiddetti Patti educativi di comunità."

Siamo sempre al faldone 1.

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Questo è un emendamento che lavora su un tema molto importante. Abbiamo parlato di scuole. Questo lavora sulla promozione di quelli che sono i Patti educativi di comunità. Il Veneto ne ha già diversi di attivi, ma non ha un'attenzione a sostenere i Patti educativi e di comunità proposti dalle scuole; quindi, proponevo di lavorare su questo tema e di inserirlo nel documento di programmazione.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0066. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0068 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 118, riga 32, modificativo, che prevede:

A p. 118, Missione 04, Programma 04.04 "Istruzione Universitaria", alla riga 32 della pagina, sostituire le parole "risorse per l'assegnazione" con le parole "tutte le risorse necessarie all'assegnazione, fin da inizio Anno Accademico,"

Prego, Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Presidente, questo è l'emendamento che chiede di dare e garantire le borse di studio agli idonei beneficiari fin dall'inizio dell'Anno Accademico.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0068. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0221, pagina 79, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Missione 04, Programma 04.04, pagina 118, riga 9, modificativo, che prevede:

Nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", Programma 04.04 "Istruzione universitaria", sostituire le parole: "risorse per l'assegnazione delle borse di studio e delle", con le seguenti: "tutte le risorse necessarie per garantire l'erogazione delle borse di studio a tutti gli studenti risultati idonei e per soddisfare tutte le".

Metto in votazione l'emendamento n. A0221. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0127 di pagina 80, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 04, paragrafo PROG 04.04, pagina 118, riga 32, modificativo, che prevede:

Dopo le parole 'altre provvidenze'

Sono aggiunte le parole '(ad esempio garantendo abbonamenti a prezzi fortemente calmierati su tutti i mezzi di trasporto su gomma, su rotaia, e acquatici)'.

Metto in votazione l'emendamento n. A0127. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0128 di pagina 81, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 04, paragrafo PROG 04.04, pagina 118, riga 36, modificativo, che prevede:

Dopo le parole 'i trasporti'

sono aggiunte le parole 'che devono prevedere specifici sconti per gli studenti'.

Metto in votazione l'emendamento n. A0128. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0069, di pagina 82, presentato dalla consigliera Ostanel.

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Questo è un emendamento importante e chiedo quindi l'accantonamento perché credo che...

PRESIDENTE

La Giunta accetta.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Bene.

PRESIDENTE

È accantonato l'emendamento n. A0069.

Emendamento n. A0006 di pagina 83, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 04, pagina 119, riga quinta, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 119, quinta riga, dopo le parole "universitaria" è aggiunto il seguente periodo:

"Al fine di fluidificare il mercato immobiliare sarà oggetto di valutazione la fattibilità giuridico-economica di Accordi di mediazione e/o garanzia da concludere tra Regione, ESU, Atenei, associazioni proprietarie e degli inquilini, per pervenire all'istituzione di un meccanismo di mediazione e garanzia per i casi di contestazione sorti nella conduzione degli immobili locati a studenti fuori sede regolarmente iscritti."

Metto in votazione l'emendamento n. A0006. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0129 di pagina 84, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 04, paragrafo PROG 04.04, pagina 119, modificativo, che prevede:

Al p.to 1 dei risultati attesi, dopo le parole 'studenti universitari'

Sono aggiunte le parole ', in particolare per quanto riguarda l'incremento del numero degli alloggi'.

Metto in votazione l'emendamento n. A0129. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0130 di pagina 85, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 04, paragrafo PROG 04.04, pagina 119, modificativo, che prevede:

Dopo il p.to 2 dei risultati attesi è aggiunto il seguente p.to:

'3- Prevedere sconti per gli studenti in relazione all'acquisto di biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico'.

Metto in votazione l'emendamento n. A0130. Il relatore è contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0281 di pagina 86, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0070 di pagina 87, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 120, riga 2, modificativo, che prevede:

A p. 120, Missione 04, Programma 04.07 "Diritto allo studio", alla riga 2 della pagina, dopo le parole "la realizzazione di attività relative all'educazione alla cittadinanza e alla legalità, alla salute e al benessere, all'educazione ambientale e all'affettività", aggiungere le parole "alla parità di genere e alla sessualità;".

Metto al voto l'emendamento n. A0070. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0131 di pagina 88, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 04, paragrafo PROG 04.07, pagina 120, modificativo, che prevede:

Dopo il p.to 2 dei risultati attesi è aggiunto il seguente p.to:

'3- Prevedere percorsi di sostegno psicologico e di educazione all'affettività'.

Metto in votazione l'emendamento n. A0131. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Finito il primo faldone. Passiamo al volume 2 "Attività culturali".

Emendamento n. A0310 pagina 2 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Missione 05, pagina 121, riga 7, aggiuntivo, che prevede:

Alla riga 7 di pag. 121 dopo le parole: "potenziare l'offerta culturale" inserire le parole: "come investimento".

Metto in votazione l'emendamento n. A0310. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0008 di pagina 3, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 5, pagina 121, riga quindicesima, che prevede:

A pagina 121, quarto capoverso dopo la parola "economico" sono inserite le seguenti parole: ", dell'attività della proposta turistica regionale".

Metto in votazione l'emendamento n. A0008. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

Che succede? Votate, colleghi. Mancano Montanariello, Zottis, Bet.

Manca solo Zottis, che vedo in Aula.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Non andando il sistema, dichiaro voto favorevole. Grazie.

PRESIDENTE

Zottis favorevole.

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0009 di pagina 4, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 5, pagina 121, modificativo, che prevede:

A pagina 121, penultima riga dell'ottavo capoverso, dopo la parola "audiovisivo" sono inserite le seguenti parole:

", oltre a quello della produzione teatrale".

Metto in votazione l'emendamento n. A0009. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

Zottis c'è, Camani no.

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0132 presentato dalla consigliera Baldin è ritirato.

Emendamento n. A0071 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 122, riga 3, modificativo, che prevede:

A p. 122, Missione 05 "Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali", alla riga 3 della pagina, dopo le parole "garanzia di costante promozione della conoscenza, informazione e stimolo alla curiosità.", aggiungere le parole "Anche per garantire la massima qualità di questi presidi culturali, nell'individuare i gestori di quelli di competenza della Regione, andrà evitato il ricorso al criterio del massimo ribasso, cercando al contempo di "internalizzarne" quanto più possibile la gestione."

Metto in votazione l'emendamento n. A0071. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0311 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 05, pagina 122, modificativo, che prevede:

A pagina 122 inserire all'interno degli obiettivi operativi prioritari dell'obiettivo strategico "Potenziare l'offerta culturale" il seguente: "Favorire le reti culturali".

Metto in votazione l'emendamento n. A0311. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0133 presentato dalla consigliera Baldin, pagina 8, è ritirato.

Emendamento n. A0072 di pagina 9, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 123, riga 3, che prevede:

A p. 123, Missione 05, Programma 05.01 "Valorizzazione dei beni di interesse storico", alla riga 3 della pagina, dopo le parole "valorizzando le attività delle imprese culturali e creative, in particolare quelle del settore cinematografico e audiovisivo", aggiungere le parole ", oltre a quelle che favoriscono e potenziano processi e azioni di rigenerazione urbana a base culturale,".

Metto in votazione l'emendamento n. A0072. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0073 di pagina 10, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 123, riga 18, modificativo, che prevede:

A p. 123, Missione 05, Programma 05.02 "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale", alla riga 18 della pagina, dopo le parole "consolidare i rapporti di collaborazione con le istituzioni più significative del panorama culturale veneto" inserire le parole ": i relativi bandi regionali saranno l'espressione di percorsi trasparenti con tutti i soggetti potenzialmente interessati e avranno una particolare attenzione alla ricaduta sul territorio delle iniziative".

Metto in votazione l'emendamento n . A0073. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0134 presentato dalla collega Baldin è ritirato.

Emendamento n. A0074 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 123, riga 21, modificativo, che prevede:

A p.123, Missione 05, Programma 05.02 "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale", alla riga 21 della pagina, dopo le parole "In relazione alle azioni delineate si continuerà a favorire il percorso volto al rispetto dei criteri ambientali minimi e alla sostenibilità" aggiungere le parole ", così come l'utilizzo di contratti di lavoro dignitosi, rispettosi di tutte le norme di tutela del lavoro."

Metto in votazione l'emendamento n. A0074. Il relatore è contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0135 presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 05, paragrafo PROG 05.02, pagina 123, riga 23, modificativo, che prevede:

Dopo le parole: 'filiera culturale veneta'

Sono aggiunte le parole: 'decentrata, in particolare nell'area lagunare veneta che ha dimostrato anche recentemente tutte le sue potenzialità cinematografiche, culturali e turistiche'.

Metto in votazione l'emendamento n. A0135. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0076 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 123, riga 23., modificativo, che prevede:

A p. 123, Missione 05, Programma 05.02 "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale", alla riga 23 della pagina, dopo le parole "allo scopo di creare una filiera culturale veneta", aggiungere le parole ", anche inserendo all'interno del piano triennale della cultura la programmazione culturale degli enti partecipati dalla regione".

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie. Intervengo su questo approfittando della presenza dell'Assessore, anche se so che il parere è negativo. Assessore, questa è una delle questioni che discutiamo da tempo: gli enti partecipati della nostra Regione non sono inseriti nella programmazione culturale che stiamo facendo nel Piano annuale e nel Piano triennale.

Io non riesco a comprendere come non possiamo o non riusciamo ad inserire il loro lavoro – penso, ad esempio, al Teatro Stabile e ad altri – nella programmazione ordinaria, per fare in modo che ci sia davvero un'organicità del lavoro culturale che facciamo in questa regione e non, come sta accadendo, una Legge Cultura che non viene adeguatamente finanziata e quindi, sostanzialmente, non stiamo supportando la filiera culturale nella nostra regione.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0076. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0077 presentato dalla consigliera Ostanel.

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Chiedo l'accantonamento.

PRESIDENTE

È accantonato.

L'emendamento n. A0075 presentato dalla consigliera Ostanel è ritirato.

Emendamento n. A0136, pagina 17, presentato dalla consigliera Baldin.

Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie. Lo ritiro.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0312 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Emendamento n. A0078 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 123, riga 41, modificativo, che prevede:

A p. 123, Missione 05, Programma 05.02 "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale", alla riga 40 della pagina, dopo le parole "riportare il ruolo della lingua minoritaria al centro della vita delle comunità locali, e favorirne un più ampio riconoscimento da parte delle Istituzioni regionali." aggiungere le parole "In ordine al tema delle biblioteche, oltre al Polo regionale bibliotecario, si dovrà porre attenzione a tutto il sistema regionale bibliotecario, sostenendone lo sviluppo per rafforzarne la capacità nell'erogazione dei servizi, in primis quello di prestito interbibliotecario. Si procederà inoltre all'individuazione degli ambiti ottimali dei sistemi bibliotecari, a partire da una base almeno provinciale e favorendo aggregazioni interprovinciali. Infine, si ricercheranno sinergie con altri settori regionali per assicurare l'aggiornamento del personale bibliotecario, soprattutto in campo digitale, al fine di promuovere le biblioteche anche come palestre informatiche,"

Metto in votazione l'emendamento n. A0078. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0137 presentato dalla consigliera Baldin, pagina 20, è ritirato.

Emendamento n. A0080 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 124, riga 5, modificativo, che prevede:

A p. 123, Missione 05, Programma 05.02 "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale", alla riga 5 della pagina, dopo il punto elenco "5 - Avviare azioni per promuovere le minoranze linguistiche regionali." aggiungere un ulteriore punto elenco come le parole "6 - Garantire un sostegno all'arte contemporanea; anche continuando ad immagine bandi specifici che valorizzino i nostri artisti."

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Lo ritiro, ma motivo il ritiro di questo emendamento, perché in Ufficio di Presidenza l'Assessore ha detto che queste sono azioni che inseriamo nelle programmazioni annuali o triennali e quindi che non è necessario inserirle nel DEFR perché lavoriamo sul Piano. Grazie.

PRESIDENTE

Quindi, è ritirato.

Emendamento n. A0313 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Missione 05, Programma 02, pagina 124, modificativo, che prevede:

A pag. 124 alla fine dei Risultati attesi del programma 05.02 di pag. 115 sono aggiunti i seguenti:

"5bis. Migliorare le azioni che promuovono la cultura come investimento intra-settoriale

5ter. Rafforzare la capacità di pianificazione, programmazione ed erogazione delle risorse economiche e finanziare per dare maggiore sviluppo e sostenibilità al settore culturale;

5quater. Favorire la scoperta del paesaggio attraverso l'implementazione di percorsi culturali sostenibili."

Metto al voto l'emendamento n. A0313. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0303 pagina 23, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è ritirato.

Missione "Politiche giovanili, sport e tempo libero".

Emendamento n. A0012 di pagina 25, presentato dalla consigliera Guarda, rubrica Missione 6, pagina 125, riga quarta, modificativo, che prevede:

A pagina 125, al primo capoverso, le parole "a plasmare persone positive" sono sostituite dalle seguenti parole:

"a renderli cittadine e cittadini".

Metto in votazione l'emendamento n. A0012. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0314 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Missione 06, pagina 125, riga 4, modificativo, che prevede:

Alla riga 4 di pag.125 la parola: "plasmare" è sostituita dalle parole: "far crescere".

Metto in votazione l'emendamento n . A0314. Relatore contrario.

è aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0138 presentato dalla consigliera Baldin è ritirato.

L'emendamento n. A0079 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 28, è accantonato.

L'emendamento n. A0315 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Emendamento n. A0010 pagina 30, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 6, riga 125, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 125, alla fine del quinto capoverso, dopo le parole "di Cortina e di Verona" è aggiunto il seguente e ulteriore periodo: "Considerato, inoltre, che il previsto Sliding center non sarà realizzato a Cortina si procederà alla revisione/aggiornamento delle correlate previsioni di spesa come stanziate dall'articolo 2 "Concorso della Regione del Veneto al finanziamento delle spese di investimento relative alle Venues olimpiche site nel territorio veneto" della legge regionale n. 44 del 25 novembre 2019 "Collegato alla legge regionale di stabilità 2020."

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

Questo emendamento è quello che sintetizza il messaggio che ho cercato di darvi in due occasioni durante la discussione di ieri, che è quello per cui rimodulandosi la spesa e gli investimenti in relazione alle Olimpiadi e in relazione ovviamente alle notizie che non soltanto sono pervenute a questo Consiglio, alla Giunta a mezzo stampa, ma anche degli appuntamenti che il Presidente ha avuto nell'interlocuzione con Fondazione Milano-Cortina e con SIMICO, oltre che con il CIO, che appunto, ribadisco, in più occasioni direttamente o indirettamente ha consigliato di non investire in alcuna nuova o non utilizzata pista da bob, si procederà – propongo – alla revisione e aggiornamento delle correlate previsioni di spesa, come stanziate dall'articolo 2 "Concorso della Regione del Veneto al finanziamento degli investimenti relativi alle Venues olimpiche site nel territorio veneto", della legge regionale 44 del 2019, il Collegato alla legge di stabilità 2020. Questo perché si prevedevano 85 milioni spalmati in più anni. Durante quest'anno voteremo un accorpamento delle risorse in un unico anno, un all-in del 2024.

È evidente che avremo una riduzione che è già stata preannunciata, purtroppo non dal diretto interessato, cioè colui che ha in gestione tutto il pacchetto del dossier olimpico, che è il Presidente, ma, insomma, ce l'ha riferito come ambasciatore l'assessore Calzavara. Potrebbero esserci appunto delle revisioni al ribasso. Questo consentirebbe eventualmente di venirci incontro a sostenere le perdite, a sostenere ulteriori spese dovute alla riduzione dei fondi del bilancio regionale di quest'anno, con il taglio dei 28 milioni da parte del Governo, e quindi tutta questa misura potrebbe ritornarci notevolmente utile per garantire servizi e opere essenziali e urgenti, visto che in questo caso sarebbero notevoli le quantità di milioni risparmiate. Ecco perché questo emendamento chiede e propone di fare un aggiornamento delle reali previsioni di spesa rispetto alle Venues olimpiche. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.

Metto in votazione l'emendamento n. A0010. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0081 di pagina 31, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 125, riga 35, modificativo, che prevede:

A p. 125, Missione 06 "Politiche giovanili, sport e tempo libero", alla riga 35 della pagina, dopo le parole "Regione del Veneto supporta talune attività relative all'organizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026, con riferimento, in particolare, al cluster di Cortina e di Verona", aggiungere le parole "Alla luce della mancata realizzazione della pista da bob e quindi del ridimensionamento del numero di gare e atleti insistenti su Cortina, si ritiene utile rivalutare l'ipotesi che il villaggio olimpico sia realizzato attraverso la rigenerazione del villaggio ENI a Borca di Cadore e che le risorse complessivamente risparmiate siano dedicate a delle serie politiche giovanili, dedicate al loro benessere e a rendere attrattivo il Veneto e la montagna alle fasce d'età più giovani."

Prego, Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Lo illustro perché, in maniera simile a quello che diceva la collega Guarda, sempre rispetto alle Olimpiadi Milano-Cortina, questo emendamento dice due cose, secondo me, utili per la riflessione e anche per la legge di bilancio.

Pensare che il villaggio ENI a Borca di Cadore possa essere davvero il luogo dove pensare di fare il villaggio olimpico, potendo così, complessivamente, risparmiare moltissime delle risorse che io proponevo in questo emendamento di poter dedicare finalmente a un lavoro sensato sulle politiche giovanili. La legge del presidente Zaia, depositata ai primi giorni di questa consiliatura, parlava di circa 10 milioni di euro da dedicare ai giovani. Non l'abbiamo vista. Qui ci sarebbero le risorse disponibili e per farlo, e anche molto di più.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0081. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0222, pagina 32, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis è ritirato.

Emendamento n. A0013 di pagina 33 presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 6, pagina 125, riga trentatreesima, modificativo, che prevede:

A pagina 125, alla fine del quinto capoverso, è aggiunto il seguente periodo: "Favorisce la partecipazione delle comunità locali, la organizzazione di eventi rispettosi dell'ambiente circostante e la piena sostenibilità economica del patrimonio olimpico".

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

È importante che i grandi eventi, come le Olimpiadi invernali, nella loro programmazione vedano la partecipazione attiva dei cittadini che abitano e vivono nelle zone coinvolte. È, in realtà, uno degli argomenti cardine per cui è stato scelto il dossier olimpico di Milano-Cortina, perché all'interno prometteva la risposta a uno degli elementi che il CIO indicava come essenziali, cioè, oltre alla sostenibilità economica e ambientale, anche la compartecipazione dei cittadini nei processi decisionali e nello sviluppo dell'utilizzo delle Venues piuttosto che degli altri impianti nel futuro per la promozione poi dell'attività sportiva.

La compartecipazione, quindi, è stato uno dei temi che ha convinto il CIO ad affittare a Fondazione Milano-Cortina l'organizzazione dell'evento, all'Italia l'organizzazione dell'evento.

Tuttavia, abbiamo assistito in questi mesi a diverse denunce di cittadini che hanno portato alla luce una totale assenza di condivisione tecnica, strategica, progettuale fin dal principio; hanno saputo dai giornali della candidatura, hanno saputo dai giornali che cosa si prevedesse nei propri territori, hanno saputo sempre dai giornali questo cosa avrebbe comportato da un punto di vista anche economico per le tasche della propria Provincia, piuttosto che del proprio Comune.

L'organizzazione di eventi rispettosi dei luoghi che li ospiteranno e sostenibili anche dal punto di vista economico è essenziale, così come evitare che questa organizzazione provochi un gravare sulle spalle delle future generazioni, come ricorda il CIO, in numerose lettere al Presidente. Questo emendamento intende proprio far sviluppare alla Regione, in questi tre anni in attesa delle Olimpiadi, il percorso che fino ad oggi è stato fatto davvero molto poco. Addirittura, quasi impedendo la partecipazione alle valutazioni ambientali da parte dei cittadini, da parte delle associazioni che erano interessate: addirittura hanno dovuto ricorrere a legali e a una sentenza del TAR, se non sbaglio, per poter prendere parte a questi percorsi di confronto e di partecipazione di analisi ambientale.

Ecco perché ho presentato questo emendamento, perché non si può pensare di imporre dall'alto opere e grandi eventi e soprattutto di omettere a degli impegni che ci si è presi, nel momento in cui, presentando il dossier, si è raccontato di voler condividere questo percorso con i cittadini, raccontandolo in una maniera migliore rispetto agli altri, ma purtroppo nei fatti non realizzandolo.

Oggi credo quindi che ci sia la possibilità di correggere questo aspetto e di fare in modo che la Regione aiuti Fondazione Milano-Cortina ad evitare ulteriore scollamento con la popolazione locale.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0013. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0316 pagina 34, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Emendamento n. A0249 pagina 35, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Camani, Luisetto, Zottis.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Accantoniamo, Presidente.

PRESIDENTE

È accantonato.

Emendamento n. A0011 pagina 36, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 6, paragrafò Programma 06.02, pagina 127, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 127, alla fine del secondo periodo del primo capoverso, dopo la parola "professionale" è aggiunto il seguente e ulteriore periodo.

"Nondimeno, gli interventi volti a rafforzare competenze, capacità e prospettive formative e occupazionali e costruire un ambiente istituzionale, sociale ed economico capace di favorire il protagonismo dei giovani, non possono tuttavia. prescindere dell'aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, anche legate al cambiamento climatico. È pertanto necessario aumentare i punti di contatto con i giovani, offrendo loro occasioni e possibilità di ascolto tramite un servizio di supporlo psicologico certo e capillarmente diffuso, specie nelle scuole di ogni ordine e grado. In tal senso, la Regione del Veneto, valuterà l'attivazione, in coordinamento con le funzioni delle Missioni 04, 12 e 13 e afferenti programmi, il sostegno regionale a progetti e azioni che incrementino le possibilità di fornire ai giovani un supporlo psicologico."

Conseguentemente:

al primo punto dell'alinea, dopo la parola "responsabilità" sono inserite le seguenti parole "anche attraverso la diffusione degli interventi di supporto psicologico".

Metto in votazione l'emendamento n. A0011. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L' emendamento n. A0317 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0082 presentato dalla consigliera Ostanel è ritirato.

L'emendamento n. A0083 presentato dalla consigliera Ostanel è ritirato.

L'emendamento n. A0318 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto è ritirato.

L'emendamento n. A0139 presentato dalla consigliera Baldin è ritirato.

L'emendamento n. A0140 presentato dalla consigliera Baldin è ritirato.

Emendamento n. A0319 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Missione 06, Programma 02, pagina 127, modificativo, che prevede:

A pag. 127 dopo il punto 2 dei risultati attesi del programma 06.02, è aggiunto il seguente:

"2bis Promuovere la mobilità internazionale".

Metto al voto l'emendamento n. A0319. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

"Turismo".

L'emendamento n. A0014 presentato dalla consigliera Guarda è ritirato.

L'emendamento n. A0015 presentato dalla consigliera Guarda è ritirato.

Emendamento n. A0223 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Chiedo l'accantonamento.

PRESIDENTE

È accantonato.

L'emendamento n. A0224 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0084 pagina 50 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 129, riga 14, modificativo, che prevede:

A p. 129, Missione 07 "Turismo", alla riga 14 della pagina, dopo il punto "e) promozione, di concerto con gli enti competenti, di iniziative per la definizione e I implementazione di strumenti in materia di gestione delle locazioni brevi nelle destinazioni turistiche ad alto tasso turistico.", aggiungere un ulteriore punto elenco "favorire la rimozione per i disabili di ogni barriera fisica, cognitiva e sensoriale che impedisca o limiti la fruizione delle nostre città d'arte, che devono essere aperte alla libera fruizione e al libero accesso di tutte e tutti."

Metto al voto l'emendamento n. A0084. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0320 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0141 presentato dalla consigliera Baldin è ritirato.

L'emendamento n. A0142 presentato dalla consigliera Baldin è ritirato.

Emendamento n. A0225 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanarielo, Zanoni, Zottis.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Accantonato.

PRESIDENTE

È accantonato.

Emendamento n. A0016 pagina 55, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 07, pagina 131, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 131, all'elenco di cui alla lettera "b." è aggiunto un ulteriore punto:

"- la realizzazione di circuiti regionali che coinvolgano imprese e destinazioni promuoventi forme di turismo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale".

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

Questo emendamento prevede l'aggiunta di un obiettivo, nell'elenco appunto alla lettera b) di pagina 131, per la realizzazione di circuiti regionali che coinvolgano imprese e destinazioni, promuoventi forme di turismo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Questo perché se è ovvio ed è chiaro ormai a tutti che la complessità ambientale sta facendo evolvere un sistema turistico che piano piano non dovrà più avere l'accezione ecologista o sostenibile perché dovrà essere a prescindere ecologista e sostenibile, è chiaro che in questa fase di transizione è urgente avere un Piano strategico per aiutare e mettere in rete queste realtà, in modo tale da rafforzarle, da farne un esempio e fare in modo che possano essere raggiunte dalle persone in maniera facile, in maniera chiara, da un punto di vista di creazione di rapporto, di conoscenza delle opportunità.

Ecco, perché noi proponiamo di strutturare una rete, realizzare circuiti regionali ben chiari, capaci di essere promossi, in modo tale da dare un beneficio a chi sta investendo in questa strategia turistica sostenibile.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0016. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0321, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è accantonato.

Emendamento n. A0379, pagina 57, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, Missione 07, Programma 01, Obiettivo 02, pagina 257, riga ultima, modificativo, che prevede:

Tra i Soggetti Concorrenti, dopo "Enti Locali" aggiungere "Conferenze dei sindaci."

Metto in votazione l'emendamento n. A0379. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0380, pagina 58, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0381, pagina 59, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Camani, Bigon, Luisetto, Zanoni, è ritirato.

Missione 8 "Assetto del territorio edilizia abitativa".

Emendamento n. A0021, pagina 61, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, articolo Missione 08, pagina 133, quinta riga del quarto capoverso, modificativo, che prevede:

A pagina 133, quinta riga, alla fine del quarto capoverso, dopo la parola "idrogeologico", è aggiunto il seguente periodo: "In questo contesto, è dunque necessario provvedere alla verifica di impatto della regolamentazione a partire dal catalogo di deroghe di cui all'articolo 12 della legge regionale n.14 del 2017, al fine di valutare interventi di abrogazione anche alla luce dei dati contenuti nel rapporto Ispra (2023) sul consumo di suolo in Italia."

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

È chiaro nella relazione che trovate alla fine di questo emendamento, come i dati riportati, che sono appunto quelli ufficiali sul consumo di suolo, vedano – ne abbiamo discusso più volte – il Veneto in una posizione, purtroppo, privilegiata. So per certo che questo tema non lascia in sofferenza e in preoccupazione soltanto me, ma anche voi, evidentemente.

Per questo motivo, chiedo che venga inserito all'interno della programmazione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza una previsione: di provvedere alla verifica di impatto delle regolamentazioni a partire dal catalogo di deroghe di cui all'articolo 12 al fine di valutare interventi di abrogazione anche alla luce dei dati contenuti nel rapporto ISPRA 2023 sul consumo di suolo in Italia.

Considerate che ogni anno non esiste più un ettaro di suolo libero che sia agricolo, che sia ambientale, lasciato alla naturalità. La comunità veneta intesa come Istituzione, intesa come cittadini e intesa soprattutto come agricoltori, perché il 51% di queste perdite lo paga in mancata produzione e in danni alla produzione l'agricoltore. Ogni anno questo insieme di cittadini perdono, per quell'ettaro in meno, tra gli 88.000 e i 100.000 euro.

Quindi, se noi andiamo a moltiplicare questo per il numero di ettari che noi non abbiamo più ogni anno – pensate che in Italia, questo è il dato italiano, non ho il dato Veneto, il 63% degli ettari consumati l'anno scorso era suolo agricolo – le nostre Istituzioni, i nostri cittadini e le nostre imprese pagano questi fondi all'anno in termini di mancata entrata, in termini di costi per la gestione delle emergenze, in termini di carenza di servizi ecosistemici che un suolo dà attraverso la propria biodiversità al mondo dell'agricoltura per produrre, al mondo della biodiversità naturale per la garanzia degli habitat che poi ci restituiscono benefici in termini tecnici, scientifici e in termini sia biologici che di contrasto alla crisi climatica.

Quindi, il suolo consumato ci costa. Ci costa all'anno tanto. Queste deroghe hanno fatto in modo che il consumo di suolo addirittura aumentasse in questi anni, con una media di 600-700 ettari all'anno. Questo significa che la Regione del Veneto, purtroppo, sta realmente perdendo fondi ed economie senza reagire al contrasto del consumo di suolo. Ecco perché questo emendamento vi rivolge un pensiero, vi rivolge una riflessione: la valutazione di qui al prossimo futuro di una revisione di quel famoso articolo 12, contestato da tutte le realtà che si occupano della sopravvivenza del nostro territorio alla crisi climatica e soprattutto anche da chi si occupa della gestione della nostra rete irrigua e della difesa dal rischio idrogeologico e da chi si occupa anche di agricoltura, perché purtroppo è stanco di fare a gara, di doversi confrontare in lotte, molto spesso animate e dolorose, nella ricerca di conquistare quell'ettaro in più che consente, per esempio, a un giovane di poter avere un reddito adeguato dalla propria produzione.

Sono questioni quotidiane a cui si aggiungono i fondi che ogni anno perdiamo per ogni ettaro consumato.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0021. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0143, pagina 62, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 08, pagina 133, riga 35, modificativo, che prevede:

Dopo le parole: 'indicazioni dell'Unione Europea.'

Sono aggiunte le parole: 'Tali norme, tuttavia, si sono sinora dimostrate non idonee a invertire, ma neppure a contrastare, il consumo di suolo. Il Veneto, infatti, rimane una delle regioni con il livello più alto in questo senso, perciò, dovranno essere implementati strumenti più efficaci.'

Metto in votazione l'emendamento n. A0143. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0085, pagina 63, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 133, riga 33, modificativo, che prevede:

A p. 133, Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa", alla riga 33 della pagina, dopo le parole "per azzerare l'incremento del consumo di suolo entro il 2050, secondo le indicazioni dell'Unione Europea", aggiungere le parole "Le norme sul consumo di suolo dovranno obbligatoriamente tenere in considerazione anche il rispetto del Piano per la Transizione Ecologica (PTE) che prevede un consumo di suolo netto pari a zero entro il 2030."

Metto in votazione l'emendamento n. A0085. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0226, pagina 64, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0282, pagina 65, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0227, pagina 66, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, è accantonato.

Emendamento n. A0017, pagina 67, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 08, pagina 134-137, modificativo, che prevede:

A pagina 134, alla fine del terzo capoverso, dopo la parola "PNRR.", è inserito il seguente e ulteriore capoverso:

"In tale contesto, i processi di riqualificazione e rigenerazione devono integrarsi con i piani di mobilità pubblica urbana, prioritizzando la sottrazione degli spazi e del suolo adibito all'uso del trasporlo privato per restituirlo ad una mobilità dolce e sostenibile, ponderata alle necessità specifiche del cittadino." Conseguentemente, alla fine del secondo punto dei "Risultati attesi" di pagina 137 dopo la parola "territorio" sono inserite le seguenti parole:

"in concertazione con i piani di transizione della mobilità privata verso una mobilità pubblica sostenibile e intermodale, riconvertendo così lo spazio della prima in via prioritaria."

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Il consumo di suolo è tra le principali cause di degrado ambientale, di perdita di resilienza complessiva del sistema territoriale, in particolare rispetto alla regolazione dei principali cicli naturali su cui si basa il benessere di una comunità umana e degli ecosistemi che le vivono accanto, insieme.

Dalle indagini condotte in questi anni dagli enti tecnici e scientifici nazionali, come il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente, emerge che il consumo di suolo prodotto dalla realizzazione delle infrastrutture stradali è una componente estremamente rilevante del consumo complessivo. Secondo una stima dell'Agenzia europea per l'ambiente sull'uso del suolo per il settore trasporti è possibile associare l'impatto del consumo di suolo per unità di estensione, a seconda del livello della strada, con valori tra 0,7 e 2,5 ettari per chilometro per il solo consumo di suolo diretto, che riguarda l'area direttamente coperta dall'infrastruttura di trasporto.

Considerando le estensioni riportate sopra al conto nazionale è possibile stimare la superficie a livello nazionale direttamente coperta dalla rete stradale, che consiste in 3.272 chilometri quadrati. In Veneto ARPAV stima che 298 ettari su 551 consumati irreversibilmente nel 2021 siano per strade, parcheggi e per tutte le infrastrutture stradali. Allo stesso tempo possiamo vedere come le nostre città siano rese ormai invivibili dallo spazio che suddette infrastrutture occupano.

In un piano di riqualificazione del suolo non si può, quindi, che partire, tra le altre cose, da dove il consumo di suolo è reso inutile in un'ottica di transizione della mobilità dell'automobile al trasporto pubblico urbano. Non ci sarà, quindi, più bisogno di tutte queste strade e quindi potremo fare come quelle città e territori che stanno già sostituendo questi spazi, occupandoli con spazi verdi oppure con spazi dedicati alla vivibilità delle persone.

Per questo motivo proponiamo di coordinare i piani di riqualificazione – e questo è l'emendamento – proprio con i piani di mobilità pubblica sostenibile.

Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0017. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0236, pagina 68, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, è accantonato.

L'emendamento n. A0018, pagina 69, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

L'emendamento n. A0349, pagina 70, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0348, pagina 71, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0019, pagina 72, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

Emendamento n. A0086, pagina 73, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 136, riga 11, modificativo, che prevede:

A p. 136, Missione 08, Programma 08.01 "Urbanistica e assetto del territorio", alla riga 11 della pagina, le parole "con gli obiettivi europei di azzeramento del consumo netto entro l'anno 2050 e con le finalità del Piano Nazionale di Transizione Ecologica (PTE) approvato nel 2022" aggiungere le parole "che prevede l'azzeramento netto del consumo di suolo entro il 2030"

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Intervengo su questo emendamento e sul successivo con un unico intervento perché sono collegati. Parliamo di consumo di suolo. Penso che su questo tema non sia possibile non portare dentro la discussione del Documento di programmazione un dibattito. Abbiamo la possibilità nel Piano nazionale di transizione ecologica, approvato nel 2022, che viene citato nel documento, di dire che arriviamo al consumo di suolo zero al 2030. Non lo dice la consigliera Ostanel, lo dicono gli obiettivi che ci sono stati dati dall'Unione Europea.

Noi abbiamo una legge che dice di arrivare al consumo di suolo zero al 2050. Sappiamo benissimo che sarà impossibile, perché abbiamo un articolo dentro questa legge, il numero 12, che continua a prevedere un sacco di deroghe e continuiamo, quindi intervengo anche sull'emendamento successivo, a non voler prendere una decisione, nonostante ci sia un progetto di legge depositato, tra l'altro, da una Consigliera di maggioranza, sulla revisione del cosiddetto SUAP, cioè gli ampliamenti che riguardano i sistemi produttivi in Veneto che ad oggi possono essere ampliati senza fare consumo di suolo.

Siccome c'è una norma proposta dalla collega Rizzotto, l'abbiamo discussa in Commissione Seconda e non sta andando avanti, penso sia giusto scrivere in un Documento di programmazione che si prende, almeno, l'impegno a lavorare su una questione che sta davvero ponendo questo territorio, il Veneto, in difficoltà.

I poli logistici stanno aprendo in tantissimi Comuni del Veneto: Casale sul Sile, Padova, Bassano, Zevio. Abbiamo veramente il territorio che, per quanto riguarda la progettazione di poli logistici, non dà alla Regione del Veneto la possibilità di prendere in carico la questione, di mettere i proponenti nell'ottica di dire: se lo fai, devi compensare. Non puoi, se sei buono e il Comune si attiva, compensare, e farlo, finalmente, prendendo in carico la norma SUAP, la deroga, prevista dall'articolo 12 della nostra legge sul consumo di suolo zero al 2050, che, se continuiamo così, non arriverà mai.

Vogliamo inserire nella programmazione oggi, anche in maniera non rivoluzionaria, ma semplicemente dicendo con un'attenzione particolare a regolamentare l'insediamento dei cosiddetti centri poli logistici e, comunque, prevedendo almeno che il loro insediamento, anche tramite SUAP, sia comunque conteggiato come consumo di suolo?

Vi ricordo che è quello che chiede una vostra Consigliera di maggioranza con un progetto di legge che è ancora bloccato in Commissione Seconda. Quindi, non sto proponendo nulla che non sia nelle corde, probabilmente, di alcuni di voi.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0086. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0087, pagina 74, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 136, riga 40, modificativo, che prevede:

A p. 136, Missione 08, Programma 08.01 "Urbanistica e assetto del territorio", alla riga 40 della pagina, dopo le parole "continuerà ad essere sviluppata attraverso l'acquisizione e l'elaborazione delle banche dati territoriali, anche in considerazione delle informazioni fornite dall'ARPAV e sulla base di specifici accordi di collaborazione per l'interscambio dei dati e delle analisi sottoscritto nel settembre 2022 (DGR n. 923 del 26 luglio 2022)." sono aggiunte le parole "Se dai dati di monitoraggio sul consumo di suolo dovesse emergere che tale fenomeno, come mostrano i dati sul 2022, non sta rallentando adeguatamente, dovrà essere posta in essere una revisione sostanziale delle attuali norme regionali di riferimento, con un'attenzione particolare nel regolamentare l'insediamento dei cosiddetti centri/poli logistici e comunque prevedendo almeno che il loro insediamento, anche se tramite SUAP, sia comunque conteggiato come consumo di suolo."

Metto in votazione l'emendamento n. A0087. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0088, pagina 75, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 137, riga 20, modificativo, che prevede:

A p. 137, Missione 08, Programma 08.01 "Urbanistica e assetto del territorio", alla riga 20 della pagina, dopo le parole "e servizi dell'Amministrazione regionale sulla base delle proposte formulate dalle competenti Strutture regionali." aggiungere le parole "Inoltre, sarà necessario stimolare una verifica costante e puntuale relativamente al pieno rispetto e attuazione del Protocollo d'intesa in materia di appalti sottoscritto, anche dalla Regione Veneto, a dicembre 2020."

Metto in votazione l'emendamento n. A0088. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0350, presentato dai consiglieri Montanariello, Camani, Luisetto, Bigon, Zanoni, Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0089, presentato dalla consigliera Ostanel, è accantonato.

L'emendamento n. A0228, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, è accantonato.

L'emendamento n. A0351, presentato dai consiglieri Montanariello, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, è accantonato.

L'emendamento n. A0020, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

Emendamento n. A0229, pagina 81, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, pagina 138, riga 34, modificativo, che prevede:

Nella Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa", al Programma 08.02 "Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare", dopo le parole: "Tali iniziative", aggiungere le seguenti: ", finanziate anche attraverso importanti trasferimenti di risorse regionali,".

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Lo ritiro perché chiedevo un finanziamento regionale per l'edilizia popolare. Non mi pare ci siano le condizioni.

PRESIDENTE

Grazie.

L'emendamento n. A0229 è ritirato.

L'emendamento n. A0237, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0090, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.

L'emendamento n. A0144, presentato dalla consigliera Baldin, è accantonato.

L'emendamento n. A0352, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0382, presentato dai consiglieri Montanariello, Camani, Bigon, Luisetto, Zanoni, Zottis, pagina 86, è ritirato.

L'emendamento n. A0383, presentato dai consiglieri Montanariello, Camani, Bigon, Luisetto, Zanoni, Zottis, pagina 87, è ritirato.

L'emendamento n. A0384, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, pagina 88, è ritirato.

Cambiamo faldone.

Missione 9 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente".

L'emendamento n. A0025, presentato dalla consigliera Guarda, pagina 2, è ritirato.

L'emendamento n. A0026, presentato dalla consigliera Guarda, pagina 3, è ritirato.

L'emendamento n. A0031, presentato dalla consigliera Guarda, è accantonato.

Emendamento n. A0091, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 140, riga 18, modificativo, che prevede:

A p. 140, Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", alla riga 18 della pagina, dopo le parole "sia attraverso lo sviluppo dell'implementazione del quadro conoscitivo dello stato qualitativo e quantitativo dei corpi idrici" aggiungere le parole "La preoccupante siccità che ha contraddistinto l'inizio 2023 va affrontata mettendo a sistema tutte le migliori competenze e conoscenze in materia, evitando fenomeni di "egoismi territoriali", anche promuovendo e coordinando un "Tavolo sulla crisi idrica" che coinvolga i Consorzi di Bonifica ma anche altri portatori di interesse, come gli Enti locali, al fine di definire in modo coordinato e condiviso un piano complessivo nella logica della massima efficacia, collaborazione e solidarietà tra le diverse aree del Veneto."

Metto in votazione l'emendamento n. A0091. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0024, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

Emendamento n. A0250, pagina 8, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, pagina 140, riga 41, modificativo, che prevede:

Alla riga 41 di pagina 140, dopo le parole: "piena attuazione al Piano regionale" aggiungere le seguenti parole: ", previa consultazione con gli amministratori locali e provinciali"

Metto in votazione l'emendamento n. A0250. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0027, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

L'emendamento n. A0029, pagina 10, presentato dalla consigliera Guarda, è accantonato.

L'emendamento n. A0148, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

L'emendamento n. A0023, presentato dalla consigliera Guarda, pagina 12, è ritirato.

L'emendamento n. A0022, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

L'emendamento n. A0145, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

L'emendamento n. A0149, presentato dalla consigliera Baldin, è accantonato.

L'emendamento n. A0238, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, è accantonato.

L'emendamento n. A0239, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0353, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Luisetto, Camani, è accantonato.

L'emendamento n. A0240, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, è accantonato.

L'emendamento n. A0251, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, è accantonato.

L'emendamento n. A0322, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Emendamento n. A0354, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Luisetto, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 9, Programma 01, pagina 147, riga 2, modificativo, che prevede:

Tra i Risultati attesi di pagina 146 inserire il seguente punto:

"5bis- Intervenire nella difesa dei litorali per il contrasto del fenomeno dell'erosione con soluzioni strutturali definitive e non più stagionali."

Metto in votazione l'emendamento n. A0354. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0355, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Luisetto, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 09, Programma 01, pagina 147, riga 2, modificativo, che prevede:

Tra i Risultati attesi di pagina 146, dopo il punto 5- inserire ii seguente:

"5bis - Realizzare le opere marittime per la protezione della linea di costa al di fuori del periodo di afflusso turistico nelle località dei litorali."

Metto in votazione l'emendamento n. A0355. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0092, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 149, riga 17, modificativo, che prevede:

A p. 149, Missione 09, Programma 09.02 "Tutela valorizzazione e recupero ambientale", alla riga 17 della pagina, dopo le parole "attuate per il tramite di ARPAV, hanno lo scopo di creare processi virtuosi di conoscenza e spunti di approfondimento delle molteplici tematiche ambientali che interessano la comunità." aggiungere le parole "Affinché ARPAV possa svolgere al meglio i numerosi e complessi compiti assegnati, a partire dal garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni Ambientali regionali (LEPTA), sarà fondamentale che l'Agenzia mantenga una governance di lungo respiro e riceva adeguati finanziamenti per procedere ad un piano straordinario per il rinnovo dell'Agenzia, attraverso la previsione di nuove assunzioni a tempo indeterminato e la valorizzazione del personale presente, garantendo al contempo un efficace programma di formazione e aggiornamento continuo di tutto il personale. Allo stesso tempo, ARPAV dovrà ricevere i finanziamenti necessari a chiudere positivamente ogni contenzioso economico in corso con i dipendenti, in modo da contribuire al benessere organizzativo dei lavoratori e rafforzare la loro partecipazione allo sviluppo e all'innovazione dell'azienda."

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Presidente, questo è un emendamento che presento perché riguarda ARPAV.

Chiedo di inserire nel documento di programmazione che ARPAV dovrà ricevere i finanziamenti necessari a chiudere positivamente ogni contenzioso economico in corso con i dipendenti, in modo da contribuire al benessere organizzativo dei lavoratori e rafforzare la loro partecipazione allo sviluppo e all'innovazione dell'azienda.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0092. Parere del relatore contrario.

è aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0385, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, pagina 25, è ritirato.

L'emendamento n. A0386, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, è accantonato.

Emendamento n. A0387, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, Missione 09, Programma 02, Obiettivo 01, pagina 286, riga 28, aggiuntivo, che prevede:

Tra le Risorse aggiuntive aggiungere il seguente punto "- Risorse regionali".

Metto in votazione l'emendamento n. A0387. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0356, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, è accantonato.

L'emendamento n. A0030, presentato dalla consigliera Guarda, pagina 29, è accantonato.

Emendamento n. A0093, pagina 30, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 152, riga 21, modificativo, che prevede:

A p. 152, Missione 09, Programma 09.05 "Aree protette parchi naturali protezione naturalistica e forestazione", alla riga 21 della pagina, dopo le parole "nuovo sistema di governance degli Enti Parco introdotto dalla L.R. n. 23 del 26 giugno 2018" aggiungere le parole "Per la tutela delle aree a Parco è importante che gli Enti gestori si oppongano a nuove varianti urbanistiche che determinano stravolgimenti del paesaggio e nuove cementificazioni, come per esempio quella prevista presso l'area "Ex Cima" nel comune di Teolo (PD)."

Metto in votazione l'emendamento n. A0093. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0241, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0094, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 152, riga 21, modificativo, che prevede:

A p. 152, Missione 09, Programma 09.05 "Aree protette parchi naturali protezione naturalistica e forestazione", alla riga 21 della pagina, dopo le parole "nuovo sistema di governance degli Enti Parco introdotto dalla L.R. n. 23 del 26 giugno 2018" aggiungere le parole "Sarà fondamentale incrementare i finanziamenti per tali Enti, funzionali anche ad una pianta organica più amplia e completa, permettendo una corretta gestione ambientale dei Parchi e per aumentarne l'attrattività."

Metto in votazione l'emendamento n. A0094. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0242, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0283, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 09, Programma 06, pagina 154, riga 20, modificativo, che prevede:

A pag. 154 dopo la riga 20 dopo le parole: "attività di verifica e sperimentazione" è inserito il seguente capoverso:

"Una corretta gestione della risorsa idrica deve poter rispondere sistematicamente alle diverse ed estreme situazioni che sempre più frequentemente interessano anche il nostro territorio, assumendo carattere emergenziale. A tal fine si ritiene di fondamentale importanza sostenere tutte le iniziative finalizzate ad una più efficiente gestione della risorsa idrica come, ad esempio, il "Piano Laghetti", il sistema di ricariche MAR (Managed Aquifer Recharge) e le AFI (Aree forestali di infiltrazione)."

Metto in votazione l'emendamento n. A0283. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0032, pagina 35, presentato dalla consigliera Guarda, è accantonato.

L'emendamento n. A0284, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è accantonato.

L'emendamento n. A0243, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0150, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

Emendamento n. A0028, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 09, Programma 09.08, pagina 156, quarta riga secondo capoverso, modificativo, che prevede:

A pagina 156, quarta riga del secondo capoverso, dopo le parole "principali stakeholders" sono

aggiunte le seguenti parole:

"e degli attori della società civile e delia cittadinanza"

Metto in votazione l'emendamento n. A0028. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0095, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 156, riga 29, modificativo, che prevede:

A p. 152, Missione 09, Programma 09.09 "Politica regionale unitaria per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e l'ambiente", alla riga 29 della pagina, dopo le parole "si porterà ad approvazione entro il 2024 la Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, avvalendosi del documento preliminare di valutazione interdisciplinare degli impatti più significativi dello stato di fatto e di quanto pianificato e delle competenze tecnico scientifiche ed i dati prodotti da ARPAV" aggiungere le parole ", mettendo da subito in atto le indicazioni e le azioni ivi previste."

Metto in votazione l'emendamento n. A0095. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0151, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

L'emendamento n. A0108, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

Pagina 43. Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità".

Emendamento n. A0096, pagina 44, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 158, riga 39, modificativo, che prevede:

A p. 158, Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", alla riga 39 della pagina, dopo le parole "verranno valutate le rilevanti implicazioni che questo comporterà sulle infrastrutture viarie stradali, tenuto conto in particolare del traffico merci" aggiungere le parole "oltre che la reale sostenibilità economica dell'opera da parte del bilancio regionale, prevedendo eventuali azioni correttive all'attuale contratto di concessione"

Metto in votazione l'emendamento n. A0096. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0152, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

L'emendamento n. A0034, pagina 46, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

Emendamento n. A0035, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 10, pagine 159 e 160, riga quinta, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 159, alla quinta riga, dopo la parola "ferroviaria", è integrato il seguente periodo:

"Inoltre, ai fini di una transizione della mobilità anche in ambito del trasporto merci e della logistica per le imprese, vista la situazione critica sviluppatasi in contesti come quelli dell'autostrada del Brennero, la Regione si fa promotrice, congiuntamente con il Governo italiano e la Commissione Europea, nell'ambito delle rispettive competenze, ad avviare la costruzione di piano logistico di coordinamento del settore economico con l'obiettivo di indirizzare i flussi commerciali verso i canali infrastrutturali ferroviari, sia interstatali che europei, prevedendo la disposizione di specifici strumenti di supporto alle imprese durante tutte le fasi del processo."

Conseguentemente:

alla tabella de "Gli obiettivi regionali" di pagina 160, all'Obiettivo strategico "Sviluppare la logistica per l'ottimizzazione della circolazione delle merci e sistemi di trasporto intelligenti e integrati per migliorare gli spostamenti delle persone." è aggiunto il seguente obiettivo operativo prioritario:

"Definire un piano di supporto alle imprese che integri i relativi modelli logistici e li direzioni verso il trasporto merci su rotaia."

Metto in votazione l'emendamento n. A0035. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0402, pagina 48, presentato dal consigliere Lorenzoni, Allegato A, Missione 10, pagina 159, riga 5, aggiuntivo, che prevede:

Alla fine della quinta riga di pagina 159, dopo le parole "efficientamento della rete ferroviaria", è inserito il seguente paragrafo:

"Si intende altresì riattivare il progetto SFMR (SISTEMA FERROVIARIO METROPOLITANO REGIONALE), in quanto strumento che può contribuire a rendere attraente il Veneto come regione connessa ed accessibile, e a superare il nodo della inaccessibilità delle zone decentrate per coloro che studiano o lavorano. Tale progetto può creare valore dando affidabilità ed efficacia al sistema di trasporto pubblico regionale, impattando in modo importante sulle abitudini dei cittadini residenti e dei visitatori, e contribuendo a migliorare la sostenibilità e a ridurre i tempi di spostamento."

Nella tabella "GLI OBIETTIVI REGIONALI" di pagina 160 è conseguentemente inserito il seguente obiettivo operativo prioritario "RIATTIVARE LA PROGETTUALITÀ RELATIVA AL SISTEMA FERROVIARIO METROPOLITANO REGIONALE", nell'ambito dell'obiettivo strategico "Efficientare le reti, le infrastrutture e la mobilità"

NB L'obiettivo operativo afferisce al Programma 10.01 Trasporto ferroviario

Prego, collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Si tratta della richiesta di inserire nella programmazione regionale il progetto SFMR, la metropolitana regionale, progetto a suo tempo accantonato, ma che darebbe una dimensione diversa al nostro territorio, la possibilità di rendere vicini i luoghi, quindi attrattivi, quindi, interessanti.

Sappiamo che le risorse sono quelle che sono, però, avessimo avuto il progetto pronto sul tavolo, con il PNRR si sarebbe potuto finanziarie. Come è avvenuto per il tram di Padova, per esempio: il progetto era pronto e si è riusciti, in tempi molto rapidi, a inserire nella programmazione un'opera di 320 milioni di euro di valore.

Qui, è chiaro, abbiamo un ordine di grandezza superiore. Credo, però, che tenere pronti dei progetti, anche ambiziosi, ma di valore per il territorio – guardo l'assessore De Berti – sia un'opportunità.

Parlerò con chiunque, ma credo che l'unico progetto che può rendere il nostro territorio attrattivo è un progetto che renda vicini i luoghi, e questo è un progetto che rende i luoghi vicini, quindi credo sia importante tenerlo, ovviamente non per finanziarlo oggi, ma per tenerlo nei programmi di sviluppo della nostra Regione.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0402, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0097, pagina 50, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 159, riga 28, modificativo, che prevede:

A p. 159, Missione 10 "Trasporti e diritto alla Mobilità", alla riga 28 della pagina, dopo le parole "Parallelamente, si ritiene strategico", sostituire la parola "intervenire" con le parole "investire fortemente".

Metto in votazione l'emendamento n. A0097, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0357, pagina 51, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, pagina 159, riga 29, modificativo, che prevede:

Alla riga 29 di pagina 159, dopo le parole: "garantendo i servizi" eliminare la parola: "minimi".

Metto in votazione l'emendamento n. A0357, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0358, pagina 52, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, pagina 159, riga 29, modificativo, che prevede:

Alla riga 29 di pagina 159, dopo le parole: "garantendo i servizi minimi" inserire le parole: ", sviluppando i servizi di collegamento tra i territori e gli ospedali hub".

Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Ne chiedo l'accantonamento, Presidente.

PRESIDENTE

L'emendamento è accantonato.

L'emendamento n. A0153, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

L'emendamento n. A0154, presentato dalla consigliera Baldin, è accantonato.

L'emendamento n. A0404, presentato dalla consigliera Luisetto, è accantonato.

L'emendamento n. A0036, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

Era una pagina aggiuntiva, l'emendamento n. A0404. Fate una copia dell'emendamento per il consigliere Polato. Grazie.

Emendamento n. A0359, pagina 56, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, pagina 159, riga 38, modificativo, che prevede:

Alla riga 38 di pagina 159, dopo le parole: "la rete di piste ciclabili in ambito urbano," inserire le parole: "coordinandole tra loro,".

Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, lo metto al voto.

PRESIDENTE

Va bene, grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0359, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

È arrivato un emendamento da parte del correlatore, emendamento n. A0406. Cinque minuti per eventuali subemendamenti.

Emendamento n. A0048, pagina 57, presentato dalla consigliere Guarda, Allegato A, Rubrica Missione 10, pagina 159, aggiuntivo, che prevede:

Al termine di pagina 159, alla penultima riga dopo la parola "Treviso." il capoverso è integrato come segue:

"Inoltre, al fine di ridurre l'utilizzo della mobilità privata e le relative conseguenze sulla salute, sull'ambiente e sulla vivibilità del contesto urbano, si prevede l'azione. di supporto alla pianificazione degli spostamenti intermodali dell'utente, sia tramite specifica assistenza sia per mezzo di servizi digitali (i.e. applicazioni e website) come previsto dalla Missione 1 "Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo" del PNRR. A tal fine, viene inoltre condotta una specifica attività di concertazione tra gli enti gestori dei servizi di mobilità pubblica urbana e interurbana e gli attori del contesto produttivo cittadino e limitrofe tale da fornire ai rispettivi lavoratori pendolari servizi specifici a prezzi calmierati o a titolo gratuito, ponderati alle necessità d'orario specifiche e potenziati con servizi navetta per il raggiungimento del luogo di lavoro secondo il modello dell'iniziativa europea CIVITAS.".

Conseguentemente, alla tabella de "Gli obiettivi regionali" di pagina 160, all'Obiettivo strategico "Sviluppare la logistica per l'ottimizzazione della circolazione delle merci e sistemi di trasporto intelligenti e integrati per migliorare gli spostamenti delle persone." è aggiunto il seguente obiettivo operativo prioritario:

"Avviare azioni di supporlo alla pianificazione dei viaggi dell'utente e di progettazione di specifici servizi di spostamento per i lavoratori pendolari.".

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Vorrei specificare che questo emendamento, che ritirerò, contiene una proposta che può essere utile a gestire situazioni di congestione stradale causate dall'alto flusso di auto destinato a...

Perfetto. Lo ritiro, perché l'Assessore mi ha detto che è già in corso di pianificazione un intervento di questo tipo. Grazie mille.

PRESIDENTE

Bene questa intesa in Aula.

L'emendamento n. A0048 è ritirato.

L'emendamento n. A0155, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

L'emendamento n. A0400, presentato dal consigliere Lorenzoni, è accantonato.

Emendamento n. A0389, pagina 62, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani e Luisetto, Missione 10, Programma 02, Obiettivo 01, pagina 306, riga 13, modificativo, che prevede:

Negli Obiettivi strategici di riferimento, al primo punto dopo la parola "Efficientare le reti," aggiungere le seguenti parole "favorire l'intermodalità,".

Metto in votazione l'emendamento n. A0389, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0390, presentato dal consigliere Montanariello, è accantonato.

L'emendamento n. A0393, presentato dal consigliere Montanariello, e ritirato.

L'emendamento n. A0202, presentato dal consigliere Lorenzoni, è accantonato.

Emendamento n. A0360, pagina 65, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, pagina 160, modificativo, che prevede:

A pag. 160 nella tabella de "Gli obiettivi regionali" all'obiettivo strategico "Efficientare le reti, le infrastrutture e la mobilità" inserire il seguente obiettivo operativo prioritario:

Assicurare un maggior coordinamento dei soggetti gestori della rete di trasporto pubblico locale.

Metto in votazione l'emendamento n. A0360, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0361, pagina 66, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, pagina 160, modificativo, che prevede:

A pag. 160 nella tabella de "Gli obiettivi regionali" all'obiettivo strategico "Aumentare i servizi ai cittadini" inserire il seguente obiettivo operativo prioritario:

Aumentare l'offerta di trasporto pubblico locale ai cittadini.

Metto in votazione l'emendamento n. A0361, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0362, pagina 67, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, pagina 160, modificativo, che prevede:

A pag. 160 nella tabella de "Gli obiettivi regionali" all'obiettivo strategico "Aumentare i servizi ai cittadini" inserire il seguente obiettivo operativo prioritario:

Promuovere la realizzazione di collegamenti tra i territori e le strutture sanitarie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0362, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0363, pagina 68, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, Programma 01, pagina 160, riga 2, modificativo, che prevede:

Alla riga 2 di pagina 160 nel Programma 10.01, dopo le parole: "maggiormente il servizio" inserire le parole: "con la massima omogeneità e capillarità in tutto il territorio regionale,".

Metto in votazione l'emendamento n. A0363, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0364, pagina 69, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, Programma 01, pagina 161, riga 10, modificativo, che prevede:

Alla riga 10 di pagina 161 nel Programma 10.01, dopo le parole: "della linea ferroviaria Adria-Mestre," inserire le parole: "prolungare la rete ferroviaria da Chioggia a Venezia".

Eppure, ho visto che sull'Adria-Mestre, sulla firma Meloni-Zaia, c'è tanta roba.

Infatti. Niente, verrà a saperlo dalla stampa.

Metto in votazione l'emendamento n. A0364, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0098, pagina 70, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 161, riga 14, modificativo, che prevede:

A p. 161, Missione 10, Programma 10.01 "Trasporto ferroviario", alla riga 14 della pagina, dopo le parole "anche pensando a forme innovative di mobilità sostenibile" aggiungere le parole "e alla loro elettrificazione".

Metto in votazione l'emendamento n. A0098, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0365, pagina 71, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, Programma 01, pagina 161, riga 14, modificativo, che prevede:

Metto in votazione l'emendamento n. A0365, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0366, pagina 72, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani e Luisetto, Missione 10, Programma 01, pagina 161, riga 40, aggiuntivo, che prevede:

Tra i "Risultati attesi", al punto 2, dopo le parole "aeroporto Marco Polo di Venezia" aggiungere le parole "ed il prolungamento della rete ferroviaria di Chioggia e Venezia".

Metto in votazione l'emendamento n. A0366, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0367, presentato dal consigliere Montanariello, è ritirato.

Emendamento n. A0368, pagina 74, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, Programma 02, pagina 162, riga 11, modificativo, che prevede:

Alla riga 11 di pagina 162 nel Programma 10.02, dopo le parole: "provvederà al monitoraggio" inserire le parole: "e alla verifica".

Metto in votazione l'emendamento n. A0368, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0049, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

L'emendamento n. A0369, presentato dal consigliere Montanariello, è ritirato.

L'emendamento n. A0370, presentato dal consigliere Montanariello, è accantonato.

Emendamento n. A0388, pagina 78, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani e Luisetto, Missione 10, Programma 02, Obiettivo 01, pagina 306, riga 7, modificativo, che prevede:

Le parole "Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Fondo Complementare al PNRR" sono sostituite dalle parole "Ripresa e Resilienza (PNRR), del Fondo Complementare al PNRR e risorse regionali".

Metto in votazione l'emendamento n. A0388, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0391, presentato dal consigliere Montanariello, è ritirato.

Emendamento n. A0392, pagina 80, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Zanoni, Camani, Luisetto e Bigon, Missione 10, Programma 02, Obiettivo 02, pagina 308, riga 14, aggiuntivo, che prevede:

Dopo le parole "Autorità Urbane e per le attività di sorveglianza. ", aggiungere le seguenti parole "Diventa fondamentale la verifica periodica dell'utilità e funzionalità dei sistemi finanziati, così come la verifica della messa in strada dei mezzi acquistati con risorse pubbliche.".

Metto in votazione l'emendamento n. A0392, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0371, pagina 81, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni, Missione 10, Programma 03, pagina 163, modificativo, che prevede:

A pag. 163 al punto 2 dei "Risultati attesi" del programma 10.03 dopo le parole: "merci per vie d'acqua" inserire le parole: "incentivando le sinergie anche con partner privati".

Metto in votazione l'emendamento n. A0371, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0372, presentato dal consigliere Montanariello, è ritirato.

L'emendamento n. A0099, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.

Emendamento n. A0100, pagina 84, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 164, riga 30, modificativo, che prevede:

A p. 164, Missione 10, Programma 10.05 "Viabilità e infrastrutture statali", alla riga 30 della pagina, dopo le parole "Parallelamente l'Amministrazione potenzierà, quale concedente dell'opera, le attività volte alla gestione e controllo dell'infrastruttura" aggiungere le parole ", anche da un punto della sua sostenibilità economica per il bilancio regionale, prevedendo eventuali azioni correttive all'attuale contratto di concessione.".

Metto in votazione l'emendamento n. A0100, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0156, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

Emendamento n. A0157, pagina 86, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 10, Programma 10.05, pagina 164, riga 35, modificativo, che prevede:

Dopo le parole "Legge n. 145 del 30 dicembre 2018." Sono aggiunte le parole "In relazione a quanto sopra andrà convocata e resa pienamente operativa la Consulta per Sicurezza Stradale, dotandola di risorse e strumenti adeguati".

Metto in votazione l'emendamento n. A0157, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0373, pagina 87, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani e Luisetto, Missione 10, Programma 05, pagina 164, riga 29, aggiuntivo, che prevede:

Dopo le parole "quale la S.S. 309 'Romea'", aggiungere le seguenti: "attraverso un apposito tavolo".

Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sarò breve, però questo emendamento mi dà il termometro di come, a volte, voi in maniera pregiudiziale non abbiate avuto fiducia nelle mie proposte. Questo emendamento l'ho portato l'anno scorso e chiedevo che l'assessore De Berti inserisse nelle sue programmazioni, visto che c'era uno stallo, assessore De Berti, sulla Romea, l'istituzione di apposito tavolo. Quindi, chiediamo di aggiungere, dopo le parole "quale la S.S. 309 'Romea'", le seguenti: "attraverso un apposito tavolo".

Presidente, sono stato facile profeta, non mi avete voluto credere, mi avete bocciato l'emendamento, però avete fatto il tavolo sulla Romea. Ebbene, non dovete avere paura di dire che abbiamo una buona idea e magari ce la portate via nel silenzio della notte, perché questo è un emendamento che possiamo anche dirlo in maniera simpatica per stemperare la stanchezza, ma il dato politico è che lo avete bocciato e dopo meno di un anno avete fatto quel tavolo.

Fidatevi di più, perché ricordatevi che quattro occhi sono meglio di due. Quindi, quando vi diciamo qualcosa, fidatevi. Assessore, io lo ritiro, però mi deve dare atto che avete bocciato quel mio emendamento e poi avete fatto quel tavolo. è un dato oggettivo. Le posso stare antipatico, ma è così.

PRESIDENTE

L'assessore De Berti mi sembra persona che fa cose con destrezza.

L'emendamento n. A0373 è ritirato.

L'emendamento n. A0375, presentato dal consigliere Montanariello, è ritirato.

L'emendamento n. A0374, presentato dal consigliere Montanariello, è accantonato.

L'emendamento n. A0158, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

L'emendamento n. A0377, presentato dal consigliere Montanariello, è ritirato.

Emendamento n. A0304, pagina 92, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello e Zottis, Missione 10, Programma 05, Obiettivo 04, pagina 316, riga 2, modificativo, che prevede:

Dopo la riga 2 di pagina 316 nella scheda obiettivo 10.05.04, dopo le parole: "la cui verifica risulta in capo al concedente.", è inserito il seguente capoverso:

"Inoltre sarà individuata una soluzione tecnico-economica sostenibile per ripristinare l'esenzione dal pagamento del pedaggio della Superstrada pedemontana per i residenti dei 70 comuni per i quali era stata prevista la gratuità, anche al fine di non sovraccaricare la viabilità ordinaria.".

Prego, collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Questo è un emendamento che viene riproposto e che è relativo alla storica promessa che è stata fatta ai residenti dei settanta Comuni lungo la Superstrada Pedemontana Veneta di avere la gratuità del pedaggio, una proposta che c'era nella prima convenzione, poi era stata ridefinita nella seconda e poi è completamente sparita.

Si chiede, pertanto, di individuare la possibilità di una soluzione tecnica economica sostenibile e ritornare a dare ciò che era stato promesso e poi non è stato mantenuto.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Vorrei aggiungere che è più che opportuno, questo emendamento, questo consiglio. Giusto il 23 aprile dell'anno scorso avevamo presentato una mozione con le stesse finalità, ma è sparita dai radar, non ne abbiamo più avuto notizia.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0304, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0376, presentato dal consigliere Montanariello, è ritirato.

L'emendamento n. A0033, presentato dalla consigliera Guarda, è accantonato.

Emendamento n. A0394, pagina 95, presentato dai consiglieri Montanariello, Camani, Bigon, Luisetto, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 06, Obiettivo 01, pagina 317, riga 10, modificativo, che prevede:

Dopo le parole "adeguati all'attuazione del Piano." Aggiungere le parole: ", considerando priorità assoluta l'integrazione tra i servizi ed il biglietto unico".

Metto in votazione l'emendamento n. A0394, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0101, pagina 97, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 166, riga 32, modificativo, che prevede:

A p. 166, Missione 11 "Soccorso civile", alla riga 32 della pagina, dopo le parole "la Regione garantisce un sistema di corsi di aggiornamento per volontari e dipendenti, lavorando in sinergia con le Province, la Città Metropolitana di Venezia e gli altri Enti coinvolti" aggiungere le parole "Vanno inoltre adeguatamente sostenute tutte quelle realtà che con abnegazione e spirito di servizio si dedicano a fondamentali attività di volontariato, come quelle dedite alla prevenzione e alla lotta antincendio nel territorio veneto, ovvero i Gruppi Volontario antincendio boschivo (A.I.B.).".

Metto in votazione l'emendamento n. A0101, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0037, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

Emendamento n. A0050, pagina 99, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 11, Programma 11.01, pagina 168, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 168, dopo l'ultimo capoverso, è inserito il seguente e ulteriore capoverso:

"In questo contesto, inoltre, si provvederà a velocizzare il percorso per l'attivazione del Numero Unico di Emergenza europeo 112 della Regione del Veneto, come da protocollo di intesa approvato e siglato tra Ministero dell'Interno e Regione del Veneto (Deliberazione n. 309 del 21 marzo 2023), anche nell'ottica di consentire il funzionamento di alcuni applicativi software, quali l'applicativo "Where are U", risorsa, questa, che consente di inviare la propria posizione per ricevere interventi di primo soccorso.".

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Lo ritiro, perché non trovo corretto bocciare una proposta di questo tipo, ma ci tengo che ne siate a conoscenza. Esiste un servizio, attraverso alcuni applicativi software, che è l'applicativo "Where are U", che è una risorsa che consente di inviare la propria posizione per ricevere interventi di pronto soccorso.

In questo contesto chiedo che si velocizzi il percorso per l'attivazione del numero di emergenza unico, che contiene al suo interno anche questo sistema applicativo che consente di aiutare le persone che sono in difficoltà ad avere un'immediata localizzazione.

Questa era la proposta. Mi rendo conto che sarà bocciata, ma mi sembrava importante rendervi partecipi dell'urgenza di attivare questo tipo di servizio unificato e di metterlo a disposizione di tutta la comunità, in maniera indistinta. Visto che ad oggi il servizio è purtroppo frammentario e non coinvolge tutti i cittadini, è molto importante che, alla luce dei fatti di cronaca, alla luce delle emergenze, alla luce delle necessità di creare un sistema di assistenza e di sicurezza più efficace, questo sistema possa essere messo in piedi quanto prima.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0050 è ritirato.

Cambiamo volume e passiamo al volume n. 4, Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia".

L'emendamento n. A0038, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

L'emendamento n. A0252, presentato dalla consigliera Bigon, è ritirato.

L'emendamento n. A0323, presentato dalla consigliera Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0174, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.

L'emendamento n. A0285, presentato dalla consigliera Luisetto, è accantonato.

L'emendamento n. A0286, presentato dalla consigliera Luisetto, è accantonato.

L'emendamento n. A0287, presentato dalla consigliera Luisetto, è accantonato.

Emendamento n. A0175, pagina 9, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 170, riga 34, modificativo, che prevede:

A p. 170, Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", alla riga 34 della pagina, dopo le parole "Si intende valorizzare pertanto, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale, il ruolo trasversale dei soggetti del Terzo Settore, che contribuiscono, attraverso gli strumenti della co-programmazione e co-progettazione, a rendere le reti sociali sempre più forti e coese." aggiungere le parole "Per dare servizi di qualità alle persone bisognose di supporto sociosanitario, socio-assistenziale e sociale, laddove tali servizi siano appaltati a realtà del privato sociale, sarà fondamentale prevedere un aumento delle risorse destinate al fine di coprire l'aumento del costo del lavoro degli operatori, anche in vista dei prossimi rinnovi dei CCNL di categoria.".

Metto in votazione l'emendamento n. A0175, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0288, presentato dalla consigliera Luisetto, è accantonato.

Emendamento n. A0040, pagina 11, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 12, pagina 170, prima riga quinto capoverso, modificativo, che prevede:

A pagina 170, prima riga del quinto capoverso, le parole "famiglia e della comunità locale" sono sostituite dalle seguenti parole "famiglie e delle comunità locali".

Metto in votazione l'emendamento n. A0040, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0253, presentato dalla consigliera Bigon, è ritirato.

L'emendamento n. A0244, presentato dal consigliere Zanoni, è accantonato.

Emendamento n. A0041, pagina 14, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 12, pagina 170, modificativo, che prevede:

A pagina 170, seconda riga del sesto capoverso, le parole "sostegno della famiglia" sono sostituite dalle seguenti parole: "sostegno delle famiglie".

Metto in votazione l'emendamento n. A0041, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0230, presentato dalla consigliera Camani, è ritirato.

L'emendamento n. A0324, presentato dalla consigliera Zottis, è accantonato.

Emendamento n. A0231, pagina 17, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto e Zottis, Missione 12, pagina 171, riga 9, modificativo, che prevede:

Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia" dopo le parole: "più inclusivo e di comunità. ", aggiungere il seguente capoverso:

"L'impegno, anche economico, della Regione sarà orientato ad affrontare l'emergenza del caro-affitti e delle difficoltà di molte famiglie ad affrontare il pagamento del canone di locazione, in particolare a seguito della cancellazione dei trasferimenti statali del "Fondo morosità incolpevole ", che pesa moltissimo rispetto alla capacità della Regione di proteggere e sostenere i cittadini in temporanea difficoltà di reddito.".

Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Lo ritiro, sebbene l'emendamento volesse affrontare un tema molto rilevante, che è collegato alla cancellazione da parte del Governo Meloni del Fondo morosità incolpevole, per 330 milioni di euro, una cifra che rappresenta un mancato introito per la nostra Regione di 23,8 milioni di euro, che la Regione trasferiva ai Comuni, con le quali risorse gli Enti locali garantivano un minimo di respiro a quelle persone, a quelle famiglie che si trovavano in condizioni di temporanea incapacità di far fronte al canone di locazione.

Ovviamente credo non sfugga a nessuno che il mancato rifinanziamento di questa misura e l'impossibilità per la Regione di sopperire a questi fondi che non ci sono più e, tanto più, la mancanza dei Comuni di far fronte a questo ammanco rischia di esporre un'ampia fascia di popolazione, che non è in condizione di povertà, ma che certamente è in condizione di difficoltà e fragilità, allo scivolamento verso una condizione di emarginazione sociale non più recuperabile.

Ritiro l'emendamento, ma ne approfitto per sottolineare ai colleghi il tema rilevante del caro-affitti e della mancanza di risorse nazionali che ci consentano di affrontare questa questione seria.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0231 è ritirato.

Emendamento n. A0232, pagina 18, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto e Zottis, Missione 12, pagina 171, riga 13, modificativo, che prevede:

Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia" dopo le parole: "DGR n. 332 e n. 333/2023.", aggiungere il seguente capoverso:

"A seguito della eliminazione del Reddito di Cittadinanza e dell'introduzione del nuovo strumento Mia (Misura di inclusione attiva), che modifica requisiti, importo e durata del sussidio, la Regione si impegna a monitorare, informando la competente commissione consiliare, gli impatti sociali che questa modifica ha prodotto e produrrà in Veneto. In particolare, a fronte dell'abbassamento della soglia Isee necessaria per l'accesso al sussidio (da 9.360 euro a 7.200 euro Isee), e la conseguente riduzione della platea dei beneficiari, risulta necessario verificare che non restino senza protezione sociale i nuclei familiari più esposti alla fragilità. Inoltre, anche in riferimento alle persone ritenute meritevoli di assistenza anche ai fini Mia, che pure dovrebbero accedere ad un sussidio di importo molto vicino a quello erogato in precedenza con il Reddito di Cittadinanza, è indispensabile verificare come impatta su questi nuclei familiari la cancellazione del contributo all'affitto, che era invece garantito dal Reddito. Infine, andrà monitorato l'impatto sul reddito delle persone ritenute "occupabili", per le quali, in caso di fallimento della ricerca di lavoro, si apre, nella sostanza, una impossibilità di sostegno.".

Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Anche questo lo ritiro, però volevo spiegare le ragioni per cui avevo presentato questo emendamento, che si collegano a quello che si diceva nei discorsi in discussione generale in riferimento a ciò che manca dentro questo DEFR.

Come sapete benissimo, dal 2023 al 2024 sul piano dei bisogni sociali avremo a che fare con una novità rilevante, e cioè l'eliminazione del reddito di cittadinanza. Non sto a giudicare se fosse uno strumento giusto, sbagliato, perfettibile, migliorabile, utile o non utile. Lascio a ciascuno la propria opinione sul punto. Penso che, però, dentro il Documento di economia e finanza, nella missione che si dovrebbe occupare delle povertà e delle fragilità, si sarebbero potute scrivere due righe dal punto di vista dell'impatto su cosa significa per la Regione del Veneto la cancellazione di questo contributo, in che misura riteniamo possa essere pienamente o non pienamente sostituito dal nuovo sussidio previsto dal Governo, se riteniamo che le politiche attive del lavoro così come sono improntate oggi in questa Regione saranno seriamente in grado di trasformare quelle migliaia di persone che da un giorno all'altro si sono trasformate da percettori di reddito in occupabili. Credo che, nella logica di analizzare e fotografare il contesto della Regione del Veneto, sarebbe stato utile dirci che questa cosa sta avvenendo sul nostro territorio.

So che il numero dei percettori del reddito di cittadinanza, sebbene i dati sul portale di Veneto Lavoro non siano aggiornati al 2023, nel 2022 erano circa 45.000, so che per 30.000 di questi si trattava di integrazione al reddito, quindi non persone che stavano sul divano a non lavorare, persone che lavoravano, ma non guadagnavano abbastanza per stare sopra una soglia di un certo reddito e so che 15.000 di questi erano inabili al lavoro. Quindi, avere un'idea di se e come quei 15.000 inabili al lavoro ottengono un altro sussidio o se sono lasciati senza sussidi e avere un'analisi di come si pensa di collocare all'interno del lavoro quei 30.000 percettori di reddito che sono considerati occupabili penso che avrebbe potuto essere un contributo utile da leggere all'interno di questo documento. Ma purtroppo non c'è.

Ritiro l'emendamento e mi riservo di fare un'interrogazione all'Assessore sul punto.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0232 è ritirato.

L'emendamento n. A0042, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

Emendamento n. A0176, pagina 20, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 171, riga 18, modificativo, che prevede:

A p. 171, Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", alla riga 18 della pagina, dopo le parole "la Regione del Veneto interviene per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne, grave violazione dei diritti umani fondamentali." aggiungere le parole ", figlia principalmente di una cultura maschilista e patriarcale da contrastare.".

Metto in votazione l'emendamento n. A0176, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0233, presentato dalla consigliera Camani, è accantonato.

L'emendamento n. A0177, presentato dalla consigliera Ostanel, è accantonato.

Emendamento n. A0234, pagina 23, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, pagina 171, riga 21, modificativo, che prevede:

Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia" dopo le parole: "(c.d. Convenzione di Istanbul, ratificata con L. n. 77/2016).", aggiungere il seguente capoverso:

"La Regione si impegna ad attivarsi urgentemente per individuare soluzioni che scongiurino l'interruzione dell'erogazione dei finanziamenti regionali e statali ai Centri Antiviolenza e Case Rifugio regionali come previsto nell'Intesa Stato-Regioni del 14 settembre 2022".

Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, questo emendamento si riferisce alla necessità di chiedere alla Regione di superare le difficoltà e i problemi che erano emersi dall'applicazione dell'intesa Stato-Regioni del 14 settembre 2022. Siccome abbiamo già approvato all'unanimità una mozione in questo Consiglio regionale, ritengo l'emendamento superfluo e lo ritiro.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0234 è ritirato.

L'emendamento n. A0159, presentato dalla consigliera Baldin, è accantonato.

L'emendamento n. A0289, presentato dalla consigliera Luisetto, è accantonato.

Emendamento n. A0235, pagina 26, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, pagina 171, riga 36, modificativo, che prevede:

Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia" alla fine del paragrafo, dopo le parole: "confronto tra le diverse culture ", aggiungere il seguente capoverso:

"La Regione, in collaborazione con il volontariato sociale, intende adottare politiche riguardanti la fascia di popolazione delle persone senza dimora, sia in riferimento al tema dell'abitare ma anche sotto tutti i profili di tipo sociale connessi a questa condizione, tra i quali anche l'accesso al sistema sanitario e all'individuazione di percorsi formativi e di inserimento lavorativo.".

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Lo accantono.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0235 è accantonato.

L'emendamento n. A0106, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

Emendamento n. A0255, pagina 28, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, pagina 171, modificativo, che prevede:

A pag. 171 nella tabella de "Gli obiettivi regionali" nell'Obiettivo Operativo Prioritario "Sostenere le strutture di accoglienza per le donne vittime di violenza" dell'Obiettivo Strategico "Incrementare l'assistenza sociale delle fasce più deboli della popolazione", dopo le parole: "per le donne vittime di violenza" sono aggiunte le seguenti parole: "formando il personale sanitario, giudiziario e di prima accoglienza".

Metto in votazione l'emendamento n. A0255, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0290, pagina 29, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello e Zottis, Missione 12, pagina 171, modificativo, che prevede:

Metto in votazione l'emendamento n. A0290, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0325, presentato dalla consigliera Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0254, presentato dalla consigliera Bigon, è accantonato.

L'emendamento n. A0107, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

Emendamento n. A0256, pagina 3, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, pagina 172, modificativo, che prevede:

A pag. 172 nella tabella de "Gli obiettivi regionali" tra gli obiettivi operativi prioritari dell'obiettivo strategico "Incrementare l'assistenza sociale delle fasce più deboli della popolazione" è inserito il seguente:

Integrare, ampliare e supportare economicamente i servizi delle dipendenze, garantendo apicalità, personale e i posti letto necessari all'espletamento delle funzioni di cura.

Metto in votazione l'emendamento n. A0256, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0257, presentato dalla consigliera Bigon, è ritirato.

L'emendamento n. A0258, presentato dalla consigliera Bigon, è accantonato.

L'emendamento n. A0259, presentato dalla consigliera Bigon, è ritirato.

Emendamento n. A0178, pagina 37, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 172, riga 10, modificativo, che prevede:

A p. 172, Missione 12, Programma 12.01 "Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido", alla riga 10 del Programma, dopo le parole "in modo da essere un efficace risposta ai bisogni "complessivi" espressi dalle famiglie stesse." aggiungere le parole "Anche per questo la Regione Veneto si impegna a mantenere attive e, anzi, potenziare le Unità Funzionali Distrettuali Adolescenti (UFDA) che durante la loro sperimentazione sono riuscite, con un approccio multidisciplinare, ad intercettare precocemente un significativo numero di adolescenti con forme di disagio sociale e psicologico".

Metto in votazione l'emendamento n. A0178, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0179, pagina 38, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 172, riga 11, modificativo, che prevede:

A p. 172, Missione 12, Programma 12.01 "Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido", alla riga 11 del Programma, dopo le parole "A tal fine, la Regione del Veneto:" aggiungere un ulteriore punto elenco con le parole "- sostiene l'ampliamento dell'offerta di asili nido aziendali, a partire dalle pubbliche amministrazioni, valutando di attivare uno o più progetti pilota a partire dagli uffici della Regione Veneto".

Metto in votazione l'emendamento n. A0179, con il parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0180, pagina 39, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 172, riga 13, modificativo, che prevede:

A p. 172, Missione 12, Programma 12.01 "Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido", alla riga 13 del Programma, dopo le parole "A tal fine, la Regione del Veneto:" aggiungere un ulteriore punto elenco con le parole "- sostiene la realizzazione di asili nido e scuole per l'infanzia pubbliche".

Metto in votazione l'emendamento n. A0180. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0181, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 172, riga 15, modificativo, che prevede:

A p.172, Missione 12, Programma 12.01 "Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido", alla riga 15 del Programma, le parole "non statali, contenendo i costi delle rette per le famiglie" sono sostituite con le parole "statali e non statali, contenendo i costi delle rette per le famiglie, con l'obiettivo di arrivare progressivamente al loro azzeramento".

Metto in votazione l'emendamento n. A0181. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0260, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, è accantonato.

Emendamento n. A0326, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Missione 12, Programma 01, pagina 173, modificativo, che prevede:

A pagina 173 dopo il numero 3 - tra i Risultati attesi del Programma 12.01 sono inseriti i seguenti:

"3bis - Sostenere attività post-scolastiche con l'obiettivo di sostenere le famiglie;

3ter - Promuovere iniziative perché ai minori sia garantita la continuità affettiva e scolastica indipendentemente da sesso, religione, nazionalità e da qualsiasi altra condizione come previsto dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia."

Metto in votazione l'emendamento n. A0326. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0182, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 173, riga 37, modificativo, che prevede:

A p. 173, Missione 12, Programma 12.02 "Interventi per la disabilità", alla riga 37 della pagina, dopo le parole "si intende proseguire l'azione di sensibilizzazione sul tema dell'eliminazione delle barriere architettoniche finalizzata alla fruizione di edifici pubblici e spazi urbani, sostenendo finanziariamente la dotazione dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PESA) da parte dei Comuni." aggiungere le parole "anche avendo riguardo alle necessità di soggetti specifici, come per esempio gli stomizzati".

Metto in votazione l'emendamento n. A0182. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0327, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0262, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0183, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 174, riga 25, modificativo, che prevede:

A p. 174, Missione 12, Programma 12.03 "interventi per gli anziani", alla riga 25 della pagina, dopo le parole "- il miglioramento del sistema di supporto alle famiglie rispetto alla gestione dei congiunti fragili o non autosufficienti (domiciliarità e residenzialità)" aggiungere le parole ", anche valutando una revisione dell'attuale sistema delle impegnative di residenzialità e delle quote di copertura regionale dei costi sanitari delle rette, allo scopo di ampliare la platea dei sostenuti, anche ragionando sulla differenziazione del sostegno economico in rapporto alle condizioni di salute e ai diversi bisogni di assistenza delle persone ospiti."

Metto in votazione l'emendamento n. A0183. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0160, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

Emendamento n. A0184, pagina 48, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 174, riga 28, modificativo, che prevede:

A p. 174, Missione 12, Programma 12.03 "interventi per gli anziani", alla riga 28 della pagina, dopo le parole "-la riqualificazione del sistema della domiciliarità e della rete delle strutture residenziali e semiresidenziali, al fine di fornire risposte sempre più adeguate anche all'evoluzione del contesto nella prospettiva post pandemica." Aggiungere un ulteriore punto elenco con le parole "- Procedere al più presto alla riforma delle IPAB, prevedendo la loro completa internalizzazione all'interno del sistema sanitario pubblico."

Metto in votazione l'emendamento n. A0184. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0328, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è accantonato.

Gli emendamenti n. A0261 e n. A0291 sono uguali.

Emendamento n. A0261, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, Programma 03, pagina 174, modificativo, che prevede:

A pag. 174 il punto 1 - tra i Risultati attesi del programma 12.03 - è così sostituito:

"1 - Aggiornare e incrementare il sistema delle impegnative della domiciliarità e della residenzialità".

Metto in votazione l'emendamento n. A0261. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0291 è precluso.

L'emendamento n. A0263, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0161, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

Emendamento n. A0264, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, Programma 03, pagina 174, modificativo, che prevede:

A pag. 174 dopo il punto 4 - tra i Risultati attesi del programma 12.03 - è aggiunto il seguente:

"4bis - Aumentare il numero e le professionalità degli Operatori Socio Sanitari (OSS) che operano nel sistema delle strutture assistenziali per anziani non autosufficienti."

Metto in votazione l'emendamento n. A0264. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0329, pagina 55, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0185, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.

Emendamento n. A0186, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 176, riga 17, modificativo, che prevede:

A p. 176, Missione 12, Programma 12.04 "Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale", alla riga 17 della pagina, dopo le parole "2 - Sviluppare la pianificazione, la programmazione ed il controllo del Sistema regionale delle dipendenze al fine di promuovere e garantire prestazioni socio-sanitarie appropriate ai bisogni delle persone affette da dipendenze patologiche" aggiungere le parole "e soprattutto prevenire il fenomeno, a partire dai più giovani."

Metto in votazione l'emendamento n. A0186. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0265, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Zanoni, Missione 12, Programma 04, pagina 176, modificativo, che prevede:

A pag. 176 dopo il punto 6 - tra i Risultati attesi del programma 12.04 - è aggiunto il seguente:

"6bis - Promuovere la progettualità dei centri antiviolenza, in collaborazione con i servizi sociali territoriali e le realtà del terzo settore, di accoglienza e sostegno alle persone discriminate per orientamento sessuale o identità di genere."

Metto in votazione l'emendamento n. A0265. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0330, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0331, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Emendamento n. A0102, pagina 61, presentato dal consigliere Finco, pagina 176, aggiuntivo, che prevede:

A pag. 176, Missione 12, Programma 12.05 "interventi per le famiglie" alla riga 4 della pagina 176, dopo le parole "della famiglia e della natalità", aggiungere le parole "mediante interventi che rendano l'accesso gratuito agli asili nido regionali, a partire dalle famiglie appartenenti alle fasce ISEE più deboli e a valere sulla dotazione FSE+, la cui programmazione dovrà essere aggiornata,".

Nicola Ignazio FINCO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Chiedo l'accantonamento per una riformulazione.

PRESIDENTE

È accantonato.

L'emendamento n. A0332, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, è ritirato.

Emendamento n. A0292, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 12, Programma 05, pagina 176, riga 11, modificativo, che prevede:

A pag. 176 dopo la riga 11 inserire il seguente capoverso:

"Nell'attuale fase post-pandemica diviene ancora più importante potenziare la rete dei consultori familiari, a partire dalla dotazione di personale qualificato, come strumento di contrasto e prevenzione alle forme di disagio e violenza."

Metto in votazione l'emendamento n. A0292. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0187, presentato dalla consigliera Ostanel, è accantonato.

L'emendamento n. A0162, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

L'emendamento n. A0333, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0103, presentato dal consigliere Finco, è accantonato.

L'emendamento n. A0334, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0293, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0294, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0295, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 12, Programma 08, pagina 178, riga 11, modificativo, che prevede:

Dopo il n. 3 - tra i Risultati attesi del programma 12.08, è aggiunto il seguente:

"3bis - Sostenere gli ETS nella realizzazione di interventi e servizi in ambito socio assistenziale e socio sanitario attraverso l'istituto dell'accreditamento."

Metto in votazione l'emendamento n. A0295. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0335, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Missione 13 "Tutela della Salute".

L'emendamento n. A0336, pagina 2, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0337, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Emendamento n. A0188, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 179, riga 36, modificativo, che prevede:

A p. 179, Missione 13 "TUTELA DELLA SALUTE", alla riga 36 della pagina, dopo le parole "svolgendo la fondamentale attività di consulenza." aggiungere le parole "Nell'ambito della prevenzione è anche necessario provvedere al più presto al potenziamento del Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli ambienti di Lavoro (SPISAL) attraverso una programmazione di medio termine che permetta, anche sulla base di accordi e Piani Strategici già sottoscritti con le parti sociali, di garantire sia la piena dotazione organica prevista che il costante aggiornamento del personale, anche lavorando nella logica di creare dei team multidisciplinari".

Metto in votazione l'emendamento n. A0188. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0043, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 13, pagina 179, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 179, dopo l'ultimo capoverso, è aggiunto il seguente capoverso:

"La Regione si impegna, inoltre, a supportare la cittadinanza colpita dall'inquinamento da PFAS attivando studi svolti con metodologia epidemiologica per accertare ulteriormente gli effetti dei PFAS sulla popolazione, così come indicato dall'Istituto Superiore di Sanità, in virtù di un principio di prevenzione." Conseguentemente, all'obiettivo strategico "Rafforzare gli interventi di mitigazione del rischio con più prevenzione sanitaria" è aggiunto il seguente punto degli obiettivi "Obiettivi operativi prioritari":

"Attivare gli studi epidemiologici sulla popolazione colpita da inquinamento da PFAS".

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Lo ritiro per evitare che vada ad inficiare percorsi già in corso. Grazie.

PRESIDENTE

È ritirato.

L'emendamento n. A0296, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0189, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 180, riga 5, modificativo, che prevede:

A p. 180, Missione 13 "TUTELA DELLA SALUTE", alla riga 5 della pagina, dopo le parole "mantenendo l'alto livello qualitativo dei servizi erogati, in riferimento alla qualità delle attività di cura ed assistenza e al livello di organizzazione della rete dei servizi alla persona." aggiungere le parole "Ciò non toglie che le attuali difficoltà del sistema siano dovute anche al sottofinanziamento del sistema sanitario da parte degli ultimi governi centrali e che sia necessario investire annualmente maggiori risorse per garantire un servizio sanitario pubblico di qualità".

Metto in votazione l'emendamento n. A0189. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0163, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

L'emendamento n. A0266, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, è ritirato.

L'emendamento n. A0297, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0190, pagina 11, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 180, riga 18, aggiuntivo, che prevede:

A p. 180, Missione 13 "TUTELA DELLA SALUTE", alla riga 18 della pagina, dopo le parole "accedere a luoghi dotati di team multidisciplinari con medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e assistenti sociali, in grado di offrire vari servizi sanitari nei contesti più appropriati" aggiungere le parole "Particolare attenzione dovrà essere posta a migliorare il rapporto con i medici di medicina generale (mmg) per renderli sempre più inclusi e partecipi al sistema sanitario regionale e mettendo in campo tutte le azioni possibili, a partire dal prevedere un maggior numero di borse di studio, per aumentare quanto prima il numero di mmg nel territorio, vista l'attuale forte carenza."

Metto in votazione l'emendamento n. A0190. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0191, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 180, riga 18, aggiuntivo, che prevede:

A p. 180, Missione 13 "TUTELA DELLA SALUTE", alla riga 18 della pagina, dopo le parole "accedere a luoghi dotati di team multidisciplinari con medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e assistenti sociali, in grado di offrire vari servizi sanitari nei contesti più appropriati." aggiungere le parole "In questo senso va anche l'obiettivo di ampliare la diffusione dei consultori familiari, per avvicinarsi al rapporto di uno ogni ventimila abitanti, così come richiesto dall'art. 3 del Decreto Legge n. 509/1995 convertito con modificazioni dalla Legge n. 34/1996".

Metto in votazione l'emendamento n. A0191. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0267, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Camani, Missione 13, pagina 180, riga 19, modificativo, che prevede:

Alla riga 19 di pagina 180, dopo le parole: "cure domiciliari" sono inserite le seguenti parole: ", comprese le cure palliative a domicilio,"

Metto in votazione l'emendamento n. A0267. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0192, pagina 14, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 180, riga 29, aggiuntivo, che prevede:

A p. 129 , Missione 13 "TUTELA DELLA SALUTE", alla riga 29 della pagina, dopo le parole "ridurre le liste di attesa per le prestazioni richieste all'interno del sistema sanitario regionale, anche alla luce delle nuove caratteristiche della domanda di prestazioni che si manifesta nella fase postpandemica" aggiungere le parole ": vanno apportati immediati correttivi per garantire la tempestiva e puntuale erogazione delle prestazioni prescritte, che vanno prese in carico dal sistema fin dal primo contatto tra utente e SSR".

Metto in votazione l'emendamento n. A0192. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0164, presentato dalla consigliera Baldin, è accantonato.

Emendamento n. A0165, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 13, pagina 80, riga 29, modificativo, che prevede:

dopo le parole fase postpandemica

sono aggiunte le parole

Dovranno necessariamente essere aumentate le risorse destinate alla salute mentale, riservando la gran parte del budget alle strutture pubbliche e per l'assunzione di figure professionali a ogni livello.

Metto in votazione l'emendamento n. A0165. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0268, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Camani, è ritirato.

L'emendamento n. A0166, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

Emendamento n. A0245, pagina 19, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, Missione 13, pagina 180, aggiuntivo, che prevede:

Nella tabella de GLI OBIETTIVI REGIONALI, nell'obiettivo strategico "Rafforzare gli interventi di mitigazione del rischio con più prevenzione sanitaria." aggiungere il seguente obiettivo operativo prioritario:

Potenziare e rendere disponibili i dati del registro tumori del Veneto mettendo in relazione i dati con gli impatti ambientali".

Metto in votazione l'emendamento n. A0245. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0269, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zottis, Zanoni, Missione 13, pagina 180, modificativo, che prevede:

Nella tabella GLI OBIETTIVI REGIONALI, nell'Obiettivo Strategico Rafforzare gli interventi di mitigazione del rischio con più prevenzione è inserito il seguente Obiettivo Operativo Prioritario:

Potenziare le vaccinazioni.

Metto in votazione l'emendamento n. A0269. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0338, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è accantonato.

L'emendamento n. A0270, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Camani, è ritirato.

Emendamento n. A0271, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Camani, Luisetto, Zottis, Missione 13, Programma 01, pagina 181, riga 11, modificativo, che prevede:

Alla riga 11 di pagina 181, dopo le parole: "cure ai pazienti più fragili" sono inserite le seguenti parole: ", terminali".

Metto in votazione l'emendamento n. A0271. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0298, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 13, Programma 01, pagina 181, riga 11, modificativo, che prevede:

A pagina 181 riga 11 del Programma 13.01 dopo le parole: "incrementando l'assistenza primaria" sono inserite le seguenti parole: "e garantendo la fornitura gratuita di tutti i dispositivi medici necessari"

Metto in votazione l'emendamento n. A0298. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0272, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Camani, è ritirato.

Emendamento n. A0273, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Luisetto, Camani, Missione 13, Programma 01, pagina 181, modificativo, che prevede:

A pag. 181 il punto 1 - Risultati attesi del programma 13.01 dopo le parole "rafforzare i servizi" è inserita la parola "pubblici".

Metto in votazione l'emendamento n. A0273. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0193, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.

L'emendamento n. A0339, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0039, pagina 29, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

L'emendamento n. A0277, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Camani, è ritirato.

L'emendamento n. A0278, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Camani, è accantonato.

L'emendamento n. A0279, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0280, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 13, Programma 01, Obiettivo 04, pagina 344, riga 25, modificativo, che prevede:

A pag. 344, dopo la riga 25 della scheda operativa 13.01.04, dopo le parole "e degli enti del SSN." è aggiunto il seguente capoverso: "La Regione si impegna a finanziare un maggior numero di borse di specializzazione per medici laureati, corsi per medici di medicina generale e corsi di formazione per operatore sociosanitario. Per quanto di competenza, si impegna nel favorire un maggior numero di accessi al corso di laurea in scienze infermieristiche."

Metto in votazione l'emendamento n. A0280. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0274, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Camani, è ritirato.

L'emendamento n. A0275, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Camani, è ritirato.

Emendamento n. A0276, pagina 36, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 13, Programma 05, pagina 182, modificativo, che prevede:

A pag. 182 dopo il punto 1. dei Risultati attesi del programma 13.05 è inserito il seguente:

"1bis. Realizzare reparti ospedalieri dedicati ai ragazzi e ai giovani con problemi psichiatrici."

Metto in votazione l'emendamento n. A0276. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0340, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Missione 14 "Sviluppo economico e competitività".

L'emendamento n. A0194, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.

L'emendamento n. A0299, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0044, pagina 41, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 14, pagina 185, riga terza, modificativo, che prevede:

A pagina 185, alla fine del primo capoverso, dopo la parola "settore" si aggiunge il seguente periodo: "La tutela delle produzioni tipiche sarà tenuta in debita considerazione anche rispetto ad opere ritenute di interesse collettivo".

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Questo emendamento lo ritirerò.

Volevo soltanto porre l'attenzione su questo tema, cioè che le produzioni tipiche, non soltanto sulla carta, nei programmi elettorali o nelle manifestazioni debbono essere tutelate, ma anche di fronte a qualsiasi opera di interesse collettivo, che però vada a danneggiare sostanzialmente e mettere a rischio la capacità produttiva.

Penso, per esempio, al caso della discarica di Sorgà e del riso Vialone Nano.

PRESIDENTE

Lo mettiamo in votazione? È ritirato.

L'emendamento n. A0300, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è accantonato.

L'emendamento n. A0341, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Emendamento n. A0203, pagina 44, presentato dal consigliere Lorenzoni, Allegato A, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 351, alla missione 14, punto 14.01.02 "Sostenere e favorire lo sviluppo dell'artigianato"

È integrato dalle parole:

"e del commercio di vicinato".

Metto in votazione l'emendamento n. A0203. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0195, presentato dalla consigliera Ostanel, è accantonato.

L'emendamento n. A0342, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0343, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Emendamento n. A0301, pagina 48, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 14, pagina 191, riga penultima, modificativo, che prevede:

Alla penultima riga di pagina 191, dopo le parole: "si procederà a" sono soppresse le parole: "verificare le condizioni per".

Prego, collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Lo metto al voto, ma volevo trovare la pagina giusta, mi scusi.

PRESIDENTE

Pagina 48.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

La richiesta era di semplificare questa frase perché si dice: "Nello specifico si procederà a verificare le condizioni per sviluppare iniziative volte a favorire il mantenimento e il rientro di competenze e professionalità digitali di alto livello".

La mia richiesta era di dire: "Nello specifico che si procederà a sviluppare iniziative volte...", perché se partiamo ancora dal verificare le condizioni per sviluppare, non arriviamo mai. Era quindi un po' più incisivo, tutto qua.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0301. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0344, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Missione 15 "Politiche per il lavoro e formazione professionale".

L'emendamento n. A0045, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

Emendamento n. A0246, pagina 52, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Zottis, Montanariello, Missione 15, pagina 193, riga 26, che prevede:

Alla riga 26 di pagina 193 dopo le parole: "Specializzazione intelligente del Veneto" inserire le seguenti parole:

"A tal fine la Regione intende anche contrastare il fenomeno della "fuga di cervelli", sostenendo progetti che prevedono l'inserimento lavorativo di laureati e giovani talenti emigrati all'estero."

Metto in votazione l'emendamento n. A0246. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0196, pagina 53, presentato dalla consigliera Guarda, pagina 194, riga 20, modificativo, che prevede:

A p. 194, MISSIONE 15 "POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE", alla riga 20 della pagina, dopo le parole "con particolare attenzione a quelle che permettono ai giovani di conseguire un titolo di studio."

aggiungere le parole "e contrastando l'uso improprio di stage e tirocini extracurriculari non retribuiti,".

Metto in votazione l'emendamento n. A0196. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0046, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Rubrica Missione 15, pagina 194, modificativo, che prevede:

A pagina 194, al terzultimo capoverso, prima delle parole "stereotipi di genere" si aggiungono le seguenti parole "di pregiudizi e".

Metto in votazione l'emendamento n. A0046. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0168, presentato dalla consigliera Baldin, è accantonato.

L'emendamento n. A0167, presentato dalla consigliera Baldin, è ritirato.

L'emendamento n. A0247, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, è accantonato.

L'emendamento n. A0378, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0302, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è ritirato.

Missione 16 "Agricoltura".

L'emendamento n. A0197, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.

L'emendamento n. A0047, presentato dalla consigliera Guarda, è accantonato.

L'emendamento n. A0248, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, è accantonato.

L'emendamento n. A0345, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Montanariello, Luisetto, è accantonato.

Emendamento n. A0198, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 204, riga 21, modificativo, che prevede:

A p. 204, Missione 16, Programma 16.02 "Caccia e pesca", alla riga 21 della pagina, dopo le parole "Linea di intervento n. 4 "Tutelare l'ecosistema ambientale e promuovere interventi di mitigazione del cambiamento climatico" della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile.," aggiungere le parole "In tema di caccia, la Regione afferma la propria volontà di reprimere severamente quei cacciatori che agiscono in modo tale da mettere in pericolo le persone e gli animali domestici, valutando inoltre di allargare i margini per i privati interessati di "sottrarre" i propri fondi all'attività venatoria."

Metto in votazione l'emendamento n. A0198. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0346, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Montanariello, Luisetto, è accantonato.

L'emendamento n. A0347, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0204, presentato dal consigliere Lorenzoni, è ritirato.

Missione 7 "Energia".

L'emendamento n. A0199, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.

L'emendamento n. A0171, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

L'emendamento n. A0170, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

Emendamento n. A0169, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Rubrica Missione 17, pagina 207, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 207, nell'ultimo capoverso, dopo la parola "PMI", è integrato il seguente periodo:

"A tale scopo, la Regione del Veneto si impegnerà in misure di contrasto alla povertà energetica, anche facendosi promotrice verso il Governo di misure quali la C.d. "energia garantita", ovvero uno schema progressivo che fornisce a titolo gratuito una quota di energia pari al fabbisogno energetico di base delle famiglie – calcolato tramite un attento studio dei dati – e fissa un prezzo crescente per ogni unità marginale di consumo aggiuntivo, costituendo così un incentivo indiretto alla riduzione dei consumi energetici come previsto dalle politiche europee (i.e. Fit for 55 e RepowerEU)."

Metto in votazione l'emendamento n. A0169. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0401, presentato dal consigliere Lorenzoni, è accantonato.

Emendamento n. A0172, pagina 76, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Rubrica Missione 17, pagina 208, sostitutivo, che prevede:

A pagina 208, il seguente primo capoverso: "Infine nel contesto della propria politica energetica, la Regione del Veneto, ove siano acquisite evidenze scientifiche in ordine a ricadute ambientali pregiudizievoli per il territorio e l'ecosistema delle trivellazioni di gas o di altre fonti fossili in Alto Adriatico e in terraferma, esprimerà, nelle diverse sedi istituzionali, la propria contrarietà alla loro ripresa."

è così sostituito:

"Infine, nel contesto della propria politica energetica, stante l'innegabile parere della comunità scientifica internazionale e, in particolare, dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (lEA), la Regione del Veneto si impegna a vietare qualunque nuovo progetto legato alle fonti fossili e ridurre progressivamente il loro utilizzo fino ad azzerarlo entro il 2035. Ciò comprende i nuovi progetti di rigassificatori, gasdotti o qualunque infrastruttura fossile prevista a livello nazionale o dai più recenti piani energetici europei. A questo scopo, la Regione del Veneto si farà promotrice di un dialogo con il Governo per chiedere la riconversione dei sussidi ambientalmente dannosi, accresciuti durante la crisi energetica, in "sussidi ambientalmente vantaggiosi" prevedendo strumenti di supporto a cittadini e imprese durante tutta la fase di transizione. Allo stesso modo, la Regione promuoverà un dialogo nazionale per introdurre vincoli annui stringenti per la riduzione della produzione da fonti fossili per tutte le aziende energetiche e la loro riconversione alla produzione di energia nazionale."

Metto in votazione l'emendamento n. A0172. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0406, a firma del correlatore, è accantonato.

L'emendamento n. A0173, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

L'emendamento n. A0200, presentato dal consigliere Lorenzoni, è accantonato.

L'emendamento n. A0201, presentato dal consigliere Lorenzoni, è ritirato.

Emendamento n. A0395, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto, Missione Allegato 2, pagina 428, riga 7, modificativo, che prevede:

Dopo le parole "ai sensi L.R. n. 40/2018 ." aggiungere le seguenti "Si intende altresì attivare nelle politiche societarie, ogni azione attiva e passiva, diretta e non, propedeutica alla realizzazione del prolungamento della rete ferroviaria Rovigo-Chioggia fino a Venezia."

Collega Montanariello, è ritirato?

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Voglio dire il motivo del ritiro.

PRESIDENTE

Può fare quello che vuole, finché ha tempo.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Si parla della ferrovia Chioggia-Rovigo. Lo ritiro perché, dopo c'è un ordine del giorno. Visto che siamo sicuri che questo emendamento non sarebbe passato, cogliamo qui l'occasione della presenza dell'assessore De Berti per evitare di ridurlo a un emendamento, che viene votato, sì o no, ma di affrontare in maniera più ampia il discorso. Quindi, lo ritiro.

Che resti a verbale che c'è un ordine del giorno sullo stesso tema.

PRESIDENTE

Bene.

L'emendamento n. A0396, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto, è ritirato.

Emendamento n. A0305, pagina 84, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, pagina 444, modificativo, che prevede:

A pag.444 alla fine del punto 2) Garantire omogeneità alle proprie attività degli OBIETTIVI DI MEDIO E LUNGO TERMINE 2024-2026 per l'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto (ARPAV), dopo le parole: "compatibilmente con le risorse assegnate" sono inserite le seguenti parole: ", che dovranno essere implementate."

Prego, collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Questo era sulla scia anche delle audizioni sia del bilancio consolidato che successivamente, quando abbiamo sentito come ARPAV abbia necessità di particolare attenzione rispetto alla carenza di personale.

Quindi, la richiesta era di implementare le risorse, ovviamente compatibilmente con la situazione che c'è, però prendendo atto di una richiesta che si perpetra di anno in anno rispetto alla carenza: quasi 200 unità in meno in pochi anni.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0305. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0397, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, Missione Allegato 2, pagina 456, modificativo, che prevede:

Nella tabella Obiettivo di medio e lungo termine 2024 - 2026 aggiungere il seguente:

"4) Relativamente alla specificità insulare di Venezia ed il suo atavico problema di spopolamento, bisogna dare chiare indicazioni all'ATER Venezia sull'utilizzo del patrimonio sito in zona storica ed insulare. Questo al fine di utilizzare lo stesso per contrastare lo spopolamento della città storica ed incentivare il ritorno ad un'idea di città residenziale e non solamente turistica. Fare funzionare al meglio il servizio pubblico locale offerto, fino a quando lo stesso resterà in capo alle competenze societarie."

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, lo metto al voto e ne abbiamo parlato molto...

PRESIDENTE

Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

... ne abbiamo parlato molto in questi giorni.

È quello, assessore Corazzari, su cui più volte abbiamo discusso, dove si chiedeva appunto di utilizzare gli alloggi sfitti del patrimonio ATER di Venezia per fare una politica di contrasto allo spopolamento della parte insulare, della parte storica, visto che già ATER ha deciso di non metterli nel piano vendita. Si chiedeva di utilizzarli, Presidente, visto che sono vuoti, per contrastare lo spopolamento nella parte insulare, visto che ormai è diventato un processo irreversibile. Proprio durante il dibattito del DEFR e della Nota di aggiornamento, abbiamo evidenziato con ragionamenti più corposi, che non serve ripetere, come la "turistificazione" della città porti anche a far scomparire quella classe intermedia di persone che dovrebbero vivere a Venezia e non ci vivono, che è tutto quel segmento di popolazione che porta allo sviluppo di relazioni umane e sociali che vivono e popolano la città, che è la prima forma di contrasto anche alla delinquenza.

Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0397. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0398, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Camani, Bigon, Luisetto, Zanoni, è ritirato.

Emendamento n. A0399, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, Missione Allegato 2, pagina 461, riga ultima, aggiuntivo, che prevede:

Dopo le parole "relativamente al mercato del lavoro del Veneto." aggiungere le parole "e della sua evoluzione".

Metto in votazione l'emendamento n. A0399. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Abbiamo terminato gli emendamenti.

Ripresa dei lavori alle ore 19.30.

La Seduta è sospesa alle ore 18.52

La Seduta riprende alle ore 20.02

PRESIDENTE

Ripresa dei lavori alle ore 20.30.

La Seduta è sospesa alle ore 20.02

La Seduta riprende alle ore 20.54

PRESIDENTE

Colleghi, prendiamo posto. A breve ripartiamo dagli emendamenti accantonati.

Fornitene un fascicolo al collega Montanariello.

Avete un fascicolo degli emendamenti accantonati. Sono stati messi in ordine com'erano i fascicoli precedenti, quindi un ordine logico in base a missioni e argomenti.

Emendamento n. A0212, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Missione 03, pagina 114, riga 13, modificativo, che prevede:

Nella Missione 03 "Ordine pubblico e sicurezza", sostituire le parole: "all'infiltrazione del" con la parola: "al".

Metto in votazione l'emendamento n. A0212. Parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0213, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Missione 03, pagina 114, riga 14, modificativo, che prevede:

Nella Missione 03. "Ordine pubblico e sicurezza", dopo le parole: "sociale della nostra regione" aggiungere il seguente capoverso:

"In Veneto le mafie costituiscono il principale pericolo per l'economia e la convivenza sociale. Nella nostra regione le organizzazioni criminali svolgono radicate attività nel traffico di stupefacenti, nel riciclaggio e nel reinvestimento di capitali illeciti, nel turismo, nel commercio e nella grande distribuzione, nell'edilizia, nei rifiuti, nella cantieristica navale, nell'intermediazione di manodopera, come confermato dalle numerose indagini giudiziarie concluse e in corso. La Regione non intende sottovalutare la situazione criminale in forte espansione".

Metto in votazione l'emendamento n. A0213 (pagina 3 del fascicolo degli accantonati). Parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0001, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Rubrica Missione 03, pagina 114, riga seconda dell'ultimo capoverso, modificativo, che prevede:

Metto in votazione l'emendamento n. A0001. Parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0069, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 119, riga 5, modificativo, che prevede:

A p. 119, Missione 04, Programma 04.04 "Istruzione universitaria", alla riga 5 della pagina, dopo le parole "per quanto di propria competenza, le scelte di programmazione degli Atenei della Regione in termini di interventi per l'edilizia residenziale universitaria.", aggiungere le parole "Relativamente agli studenti che devono presentare la documentazione che attesta di avere un contratto di affitto a titolo oneroso per avere accesso alle borse di studio di cui hanno diritto, al fine di agevolarli nella ricerca di casa, si prevede di posticipare le attuali scadenze previste per ottobre ad almeno il mese di dicembre."

Metto in votazione l'emendamento n. A0069. Parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0077, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 123, riga 23, modificativo, che prevede:

A p. 123, Missione 05, Programma 05.02 "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale", alla riga 23 della pagina, dopo le parole "allo scopo di creare una filiera culturale veneta.", aggiungere le parole "Sarà inoltre fondamentale avviare un Tavolo di confronto che coinvolga anche le Fondazioni che operano in ambito culturale sul territorio veneto, anche per co-programmare azioni in ambito culturale che possano essere integrate nel Programma triennale e nei Piani Annuali della cultura".

Metto in votazione l'emendamento n. A0077. Parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0079, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 125, riga 14, modificativo, che prevede:

A p. 125, Missione 06 "Politiche giovanili, sport e tempo libero", alla riga 14 della pagina, dopo le parole "dare attuazione alla L.R. n. 18 del 20 maggio 2020 "Norme per il riconoscimento ed il sostegno della funzione educativa e sociale del Consiglio comunale dei ragazzi come strumento di partecipazione istituzionale delle giovani generazioni alla vita politica e amministrativa", aggiungere le parole ", ma soprattutto addivenire ad una norma quadro sulle politiche giovanili che permetta di mettere a sistema tutti gli interventi in favore dei giovani e delle future generazioni."

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Intervengo su questo perché credo sia importante, vista anche l'approvazione e la discussione che avremo al bilancio, l'inserimento in questo DEFR del tentativo di mettere a sistema, in un'unica legge quadro, gli interventi che vengono fatti sulle politiche giovanili. Questo è quello che abbiamo discusso varie volte in Commissione.

Credo che l'impegno di lavorare in questo senso potrebbe davvero portare questa Regione a fare qualcosa di organizzato sul tema delle politiche giovanili.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione l'emendamento n. A0079. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0249, presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Camani, Zottis, Missione 06, Programma 01, pagina 127, riga 1, modificativo, che prevede:

Alla riga 1 di pagina 127, al Risultato atteso n. 2, dopo le parole "diffusione della pratica sportiva" aggiungere le seguenti parole "rendendola gratuita agli over 65 ed ai giovani tra i 16 e i 20 anni".

Metto in votazione l'emendamento n. A0249. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0223, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 07, pagina 128, riga 29, modificativo, che prevede:

Nella Missione 07 "Turismo", dopo le parole: "periodi di stagionalità in tutta la filiera ", aggiungere il seguente capoverso:

"Risulta, infatti, particolarmente critico il contesto occupazionale del comparto che, pur avendo visto da dopo la pandemia una impennata nella crescita degli occupati, presenta una richiesta di profili professionali di bassa qualifica. La maggior parte delle nuove assunzioni, infatti, è prevalentemente a qualificazione bassa, registrando un elevato "overqualification", ovvero l'impiego con posizioni di bassa qualifica anche per persone con un elevato livello formativo. Per queste ragioni il comparto turismo costituisce uno dei settori economici a maggior incidenza del cosiddetto "lavoro povero ", ovvero relativo a quelle persone che pur lavorando registrano un reddito annuo inferiore agli 8 mila euro. Questo dato, incrociato con l'elevata presenza di lavoratori giovani e lavoratrici donne, sembra far emergere una fattispecie peculiare del lavoro nel turismo che, connesso alla stagionalità quale elemento strutturale, concorre, da un lato, ad esporre i lavoratori del comparto a crescenti difficoltà di reddito e, dall'altro, a dimostrare quanto l'applicazione dei CCNL riconosciuti non sia una condizione sufficiente a garantire la generazione di benessere diffuso. Non è un caso, infatti, che il settore turismo da tempo denunci una elevata difficoltà nella ricerca di personale. La Regione, dunque, intende impegnarsi per realizzare un monitoraggio puntuale delle condizioni di lavoro del settore turistico, con particolare riguardo alle tipologie di contratto applicato e al numero di giornate lavorative."

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Ringrazio, peraltro, la Giunta per il parere favorevole.

PRESIDENTE

Mi scuso. L'emendamento precedente era respinto. Scusatemi.

Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ringrazio la Giunta per aver dato il parere favorevole a questo emendamento, che, secondo me, pone un tema rispetto al quale è importante che apriamo uno sguardo e una finestra di osservazione.

Sappiamo perfettamente che il comparto turistico, pur essendo il settore che nella fase post pandemica ha visto una crescita esponenziale delle assunzioni, è ancora ‒ e forse anche peggio di prima ‒ profondamente caratterizzato da condizioni di precarietà e di instabilità. Viste le condizioni della nostra Regione sul piano turistico, che ci vedono tra le prime posizioni in Italia, è necessario che su questo Piano ci sia un impegno della Regione non soltanto concentrato sulla quantità di lavoro del comparto turistico, ma che ci sia un approfondimento anche sulla qualità del lavoro di questo comparto, sulla qualificazione degli addetti, con un monitoraggio del livello retributivo. Sappiamo perfettamente come in questo comparto la mera adesione ai contratti collettivi nazionali spesso non sia sufficiente per evitare che il lavoro del comparto turistico sia o lavoro sommerso o lavoro povero.

Il fatto che la Regione intenda impegnarsi per realizzare un monitoraggio puntuale delle condizioni di lavoro nel settore turistico mi sembra un elemento molto importante, un'innovazione vera delle politiche turistiche regionali.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0223. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0225, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 07, pagina 131, riga 1, modificativo, che prevede:

Nella Missione 07 "Turismo", al Programma 07.01 "Sviluppo e valorizzazione del turismo", dopo le parole: "soggettività giuridica ed operativa", aggiungere le seguenti parole: "anche al fine di erogare finanziamenti regionali specifici."

Metto in votazione l'emendamento n. A0225. Il relatore è favorevole.

È aperta la votazione. Ripeto, relatore favorevole.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0321, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Missione 07, Programma 01, pagina 132, modificativo, che prevede:

A pag. 132 dopo il punto 3 – dei Risultati attesi del programma 07.01, sono aggiunti i seguenti:

"3bis - Promuovere processi di ricerca ed innovazione delle strategie regionali per la promozione turistica e delle sue reti culturali, economiche e sociali;

3ter - Promuovere il turismo inclusivo;

3quater - Promuovere la transizione ecologica regionale;

3quinquies - Promuovere reti tra sistema ricettivo, economico e di trasporto;

3sexies - Innovare il sistema delle OGD - Organizzazioni di Gestione della destinazione."

Assessore, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

La proposta di modifica è di accettare il 3 ter e il 3 sexies, quindi "promuovere il turismo inclusivo" e "innovare il sistema delle OGD - organizzazioni di gestione della destinazione", e non accettare gli altri punti.

PRESIDENTE

La proponente è d'accordo con questa modifica?

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Sì, va bene. Tenevo particolarmente all'ultimo punto, visto che era una discussione, che avevamo fatto anche in Terza Commissione quando siamo andati a Cavallino sulla questione delle OGD, di avviare un processo di revisione di quello che è l'attuale funzionamento, che in qualche modo non rende merito anche a quelle che sono le attività che vengono fatte nel territorio.

Quindi, accetto. Grazie.

PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento modifichiamo il testo.

Metto in votazione l'emendamento n. A0321, così come modificato.

È aperta la votazione. Parere favorevole del relatore.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0227, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Missione 08, pagina 134, riga 6, modificativo, che prevede:

Nella Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa" sostituire le parole: "innescando", con le seguenti: "valutando solo come subordinata ed esclusivamente nei casi in cui non sia possibile intervenire su contesti già urbanizzati il ricorso a."

Non vedo interventi.

Metto in votazione l'emendamento n. A0227. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0236, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, Missione 08, pagina 134, riga 36, modificativo, che prevede:

Alla riga 36 di pagina 134 dopo le parole "in merito a tali tematiche." sono inserite le seguenti parole:

"Tuttavia, anche alla luce dei dati del rapporto ISPRA 2023 (dati 2022 consumo suolo), che vede il Veneto al secondo posto tra le regioni italiane che consumano più suolo, è necessario rivedere le leggi regionali n. 14/2017 "Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo" e n. 14/2019 "Veneto 2050: politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio"."

Metto in votazione l'emendamento n. A0236. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0089, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 138, riga 14, modificativo, che prevede:

A p. 138, Missione 08, Programma 08.02 "Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare", alla riga 14 della pagina, dopo le parole "si proseguirà nell'azione di monitoraggio dell'attuazione della citata legge da parte degli uffici regionali" aggiungere le parole ", anche per valutarne una revisione che preveda soprattutto maggiori strumenti di finanziamento straordinario e ordinario, allo scopo di garantire maggiori risorse nelle disponibilità delle A.T.E.R. e dei Comuni per favorire la manutenzione degli immobili."

Metto in votazione l'emendamento n. A0089. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0228, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Missione 08, pagina 138, riga 9, modificativo, che prevede:

Nella Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa", al Programma 08.02 "Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare", dopo le parole: "da parte degli uffici regionali.", aggiungere il seguente capoverso:

"La Regione, in particolare, si impegna ad un monitoraggio straordinario dello stato di conservazione del patrimonio pubblico di edilizia residenziale pubblica e locale."

Anche qua mi sembra di cogliere una modifica. Mi pare, al posto di "straordinario", "generale"?

La proponente accetta.

Metto in votazione l'emendamento n. A0228, con questa modifica (ripeto, al posto della parola "straordinario", la parola "generale"). Parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0351, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, Missione 08, Programma 02, pagina 138, riga 14, modificativo, che prevede:

Alla riga 14 del programma 08.02, dopo le parole "programmi integrati di edilizia residenziale sociale." aggiungere le seguenti: "L'attenzione va posta anche in azioni di contrasto allo spopolamento di Venezia. La parte insulare è caratterizzata da un significativo trend che la vede insistere nella sua perdita di abitanti a favore di insediamenti e servizi turistici."

Metto in votazione l'emendamento n. A0351. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

Soprattutto il relatore è favorevole, che è quello che conta, le assicuro, collega. Potrebbe essere invece un problema.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0144, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 08, paragrafo Prog 08.02, pagina 139, riga 15, modificativo, che prevede:

Dopo le parole: 'edilizia pubblica.'

Sono aggiunte le parole: 'Nello specifico si dovrà: a) ridurre i costi energetici degli immobili per l'edilizia residenziale pubblica anche valutando la loro assoggettabilità ad eventuali bonus fiscali in tal senso; b) recuperare, ripristinare, rigenerare e assegnare tutti gli immobili sfitti; e) modificare la governance delle Agenzie Territoriali per l'Edilizia Residenziale (ATER) prevedendo l'ingresso nei consigli di amministrazione di due ulteriori membri (che passeranno cosi da 3 a 5) individuati nel Sindaco del Comune capoluogo della Provincia in cui l'ATER ha sede e in un componente in rappresentanza delle organizzazioni sindacali degli inquilini maggiormente rappresentativi nel territorio di competenza dell'ATER.'

Metto in votazione l'emendamento n. A0144. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Passiamo al volume n. 3.

Emendamento n. A0031, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, Missione 09, pagina 140, modificativo, che prevede:

Alla fine del primo periodo del terzo capoverso, pagina 140, dopo la parola "idrica" sono inserite le seguenti parole "privilegiando e sostenendo le progettualità di tesaurizzazione della risorsa idrica, quali, a titolo di esempio, pozzi e trincee di infiltrazione per l'immissione di acque meteoriche in eccesso derivanti da superfici impermeabilizzate, campi di sub-infiltrazione, Aree Forestali di Infiltrazione (AFI) come da paragrafo 3.8.3 dell'Allegato A alla Deliberazione di Giunta regionale n. 178 del 2023 e come sperimentato da Veneto Agricoltura con il Progetto Life+ Aquor."

Lo metto in votazione. Relatore favorevole.

Voleva parlare? Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

Solo per contestualizzare il voto. Riguarda il processo di accumulo di acqua piovana per superare il nostro limite attuale che è il 4% di tesaurizzazione delle acque piovane, quindi per venire incontro alle necessità di settore agricolo, produttivo e distribuzione acquedottistica.

Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0031. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0029, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, articolo Missione 09, pagina 141, ultima riga del primo capoverso, modificativo, che prevede:

A pagina 141, ultima riga del primo capoverso dopo la parola "partner", sono inserite le seguenti parole:

"In questo contesto dovrà altresì proseguire l'attività regolatoria e di aggiornamento della Regione del Veneto sulle emissioni odorigene alla luce del Decreto direttoriale del MASE del giugno 2023 di approvazione degli indirizzi per l'applicazione dell'articolo 272-bis del d.lgs. 152/2006 in materia di emissioni odorigene di impianti e attività elaborato dal 'Coordinamento Emissioni'"

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

So che c'è un parere negativo. Siccome la motivazione è che non era ben identificato dal parere a quale atto fa riferimento, volevo soltanto specificare che chiedevo l'applicazione dell'articolo 772, quindi l'approvazione degli indirizzi che sono stati pubblicati proprio quest'estate, vedasi il decreto direttoriale di approvazione degli indirizzi per l'applicazione dell'articolo 272-bis del decreto n. 152, in materia di emissioni odorigene da impianti di attività.

Per cui, anche in futuro, quando affronteremo il tema delle emissioni di odori, questo è il riferimento a cui la Regione si dovrà adeguare nell'attività di coordinamento regionale, anche con le forze nazionali.

Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0029. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0149, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 09, pagina 142, riga 29, modificativo, che prevede:

dopo le parole 'patrimonio forestale.'

sono aggiunte le parole

'Altrettanta cura e attenzione dovranno essere garantite alla zona costiera che sempre più spesso, anche a causa del cambiamento climatico, ha evidenziato le sue fragilità. Ciò attraverso interventi quali il ripascimento degli arenili, il contrasto al fenomeno del cuneo salino, la previsione e la minimizzazione delle conseguenze dei fenomeni idrici e atmosferici, ecc.'

Metto in votazione l'emendamento n. A0149. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0238, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, Missione 09, pagina 143, riga 11, modificativo, che prevede:

A pagina 143 nella tabella degli OBIETTIVI REGIONALI, nell'obiettivo strategico "Ridurre i fattori di inquinamento dell'acqua." alla fine del terzo obiettivo operativo prioritario aggiungere le parole ", prevedendo un cronoprogramma per il disinquinamento dell'area."

Metto in votazione l'emendamento n. A0238. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0353, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Luisetto, Camani, Missione 09, pagina 144, modificativo, che prevede:

Nella tabella Gli Obiettivi Regionali, all'obiettivo strategico "Valorizzare il patrimonio e l'economia delle lagune e dei litorali, nell'obiettivo operativo primario dopo la parola "sostenibile" aggiungere le parole ", nella massima tutela dell'occupazione attuale e degli sviluppi occupazionali."

Metto in votazione l'emendamento n. A0353. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

Ripeto: relatore contrario.

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0240, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, Missione 09, pagina 144, modificativo, che prevede:

Nella tabella de GLI OBIETTIVI REGIONALI nell'Obiettivo strategico Ridurre i fattori che contribuiscono alle emissioni climalteranti aggiungere i seguenti obiettivi operativi prioritari:

Favorire lo sviluppo di tecnologie utili a diminuire le emissioni climalteranti.

Garantire adeguate forme di aiuti e incentivi alle attività sostenibili.

Incentivare le aziende che si impegnano alla riconversione ecologica.

Metto in votazione l'emendamento n. A0240. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0251, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni Zottis, Missione 09, Programma 01, pagina 145, riga 4, modificativo, che prevede:

Alla, riga 4 di pagina 145, dopo le parole: "legati al dissesto idrogeologico." aggiungere le seguenti parole:

"La Regione altresì si impegna nel limitare la cementificazione e l'occupazione del suolo."

Metto in votazione l'emendamento n. A0251. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0386, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, Missione 09, Programma 02, Obiettivo 01, pagina 284, riga 31, aggiuntivo, che prevede:

Negli Obiettivi strategici di riferimento, al punto n. 2 dopo le parole "valorizzare il patrimonio" aggiungere le parole ", salvaguardare l'occupazione"

Metto in votazione l'emendamento n. A0386. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0356, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, Missione 09, Programma 03, pagina 150, riga 15, modificativo, che prevede:

Dopo il punto "favorire ed incentivare le iniziative volte alla gestione dei rifiuti contenenti "inquinanti emergenti", allo scopo di minimizzare l'immissione degli stessi nelle matrici ambientali;" aggiungere il seguente punto:

"- favorire ed incentivare le iniziative volte alla raccolta dei rifiuti galleggianti."

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sarò breve.

Ne abbiamo discusso in questi giorni. Volevo accendere i riflettori sperando che magari il prossimo anno possa essere, Presidente, l'anno buono per far sì che sul tema dei rifiuti galleggianti e spiaggiati si possa davvero pensare di avere una legge con copertura finanziaria della Regione Veneto, perché al momento sono un fardello che resta all'ultimo anello della catena, come dicevamo durante il dibattito.

Mi sento di rappresentare le istanze di tanti Comuni, sia rivieraschi che costieri di tutta la regione, che vivono questo problema ormai da anni, che è sempre più insostenibile.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0356. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

L'emendamento n. A0030, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.

Emendamento n. A0032, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, articolo Missione 9, Paragrafo Programma 09.07 Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni, pagina 155, ultima riga del paragrafo, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 155, ultima riga del paragrafo, dopo la parola "inutilizzata" è inserito il seguente periodo: "le menzionate politiche di sostegno saranno attivate anche ricorrendo al sostegno di patti mutualistici tra pubblico e privato, quali le cooperative di comunità"

CONSEGUENTEMENTE, al punto 1 dei Risultati attesi, dopo la parola "popolazione" sono aggiunte le seguenti parole: "anche attraverso il sostegno di patti mutualistici tra pubblico e privato, quali le cooperative di comunità".

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

So che c'è un parere negativo e non ho la possibilità di interloquire con l'assessore Marcato, che è competente in materia per quanto riguarda le imprese cooperative. In questo caso promuovevo l'utilizzo di patti mutualistici tra pubblico e privato, previsti dalle normative e utilizzati all'interno di diverse normative, compresi i progetti del PNRR, sono promossi e utilizzati, quali ad esempio le cooperative di comunità, facendo una specifica a uno strumento che tra l'altro è già legge in altre Regioni, è già promosso da altre Regioni.

Non riesco a capire, visto che la motivazione è "c'è il divieto di legge", e non riesco a capire, non mi è stata data la possibilità di chiarire quale legge vieti eventualmente questo tipo di utilizzo, i patti mutualistici, dato che sono strumenti che sono largamente utilizzati in altri settori, in altri campi.

Per cui, ammetto che è un voto negativo che stona moltissimo. Per questo motivo, intendo ritirare l'emendamento proprio per evitare anche un voto, dal mio punto di vista, non sufficientemente motivato.

Grazie.

PRESIDENTE

È ritirato.

Emendamento n. A0284, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 09, Programma 07, pagina 155, riga 11, modificativo, che prevede:

A pag. 155 alla fine della riga 11 dopo le parole: "superficie agricola inutilizzata." è inserito il seguente capoverso:

"A tal fine sarà necessario che i sostegni intervengano anche e soprattutto su quei territori che non beneficino già di altri aiuti quali ad esempio quelli previsti per le aree interne."

Metto in votazione l'emendamento n. A0284. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

Avevo colto dal suo cenno un "contro". A voi cosa risulta? Non "spererei". Cosa risulta a voi? Emendamento n. A0284, "Superficie agricola inutilizzata".

Se mi dite qualcosa. Assessore? Relatore?

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Se posso, intanto lo sostanzio.

PRESIDENTE

Prego, collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

So che siamo in votazione, ma, finché decidono, magari aggiungo degli elementi.

L'emendamento è relativo in particolar modo a quelle aree montane rimaste fuori dal tema delle aree interne. Il pensiero è alla Valdastico e a quelle zone in cui, se fosse possibile, bisognerebbe rafforzare i sostegni. Infatti, c'è scritto "anche e soprattutto".

PRESIDENTE

Mi pare che il parere sia contrario.

Metto in votazione l'emendamento n. A0284. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0358, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto, Zanoni, Missione 10, pagina 159, riga 29, modificativo, che prevede:

Alla riga 29 di pagina 159, dopo la parola: "garantendo i servizi minimi" inserire le parole: ", sviluppando i servizi di collegamento tra i territori e gli ospedali hub"

Metto in votazione l'emendamento n. A0358. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Siamo a pagina 32, colleghi, per aiutarvi a capire il cronoprogramma.

Emendamento n. A0154, pagina 33, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 10, pagina 159, riga 31, modificativo, che prevede:

dopo le parole 'integrazione e intermodalità.'

sono aggiunte le parole

Al fine di migliorare il servizio offerto ai cittadini; di garantire un effettivo diritto alla mobilità e di incentivare il ricorso al trasporto pubblico locale e ferroviario; oltre che l'intermodalità, si mira ad introdurre il biglietto unico regionale dei trasporti, inteso quale sistema unico di tariffazione.

C'è una richiesta di modifica.

Prego, assessore De Berti.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Il parere è positivo, con la modifica di togliere l'ultima parte. Dopo la virgola, si toglie "inteso quale sistema unico di tariffazione".

L'emendamento finisce con "biglietto unico regionale dei trasporti".

PRESIDENTE

La proponente accetta la modifica.

Metto in votazione l'emendamento n. A0154, come modificato.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0404, presentato dalla consigliera Luisetto, Missione 10, pagina 159, riga 32, che prevede:

A pag. 103, a riga 32, al posto delle parole "con l'aeroporto di Verona ed" sono inserite le seguenti parole: "tra l'aeroporto di Verona e, in via prioritaria, la stazione di Verona Porta Nuova, nonché con".

Metto in votazione l'emendamento n. A0404. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0400, presentato dal consigliere Lorenzoni, Allegato A, articolo Missione 10, pagina 159, riga ultima, aggiuntivo, che prevede:

Alla fine di pagina 159, dopo le parole "L.R. n. 25/1998 e ss.mm.ii.", è inserito il seguente paragrafo:

"Nell'ambito dell'ammodernamento della flotta impiegata nel Trasporto Pubblico Locale, la Regione si impegna ad escludere l'acquisto di mezzi nuovi alimentati con motori a combustione interna, al fine del progressivo raggiungimento dell'obiettivo dell'eliminazione ditali mezzi".

Nella tabella "GLI OBIETTIVI REGIONALI" di pagina 160, in fine all'obiettivo operativo prioritario "PROMUOVERE LA DECARBONIZZAZIONE DELLA FLOTTA Dl TRASPORTO PUBBLICO LOCALE ANCHE TRAMITE L'ACQUISTO Dl MEZZI ELETTRICI E AD IDROGENO" sono conseguentemente inserite le seguenti parole", con la conseguente esclusione dell'acquisto di nuovi mezzi alimentati con motori a combustione interna, al fine della progressiva eliminazione di tali mezzi".

Metto in votazione l'emendamento n. A0400. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0390, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Luisetto, Bigon, Camani, Zanoni, Missione 10, Programma 02, Obiettivo 01, pagina 306, riga 13, che prevede:

Al primo punto degli Obiettivi strategici di riferimento dopo le parole: "Efficientare le reti, le infrastrutture e la mobilità" inserire le parole: ", salvaguardando l'indotto occupazionale".

Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Il parere è favorevole? Grazie.

PRESIDENTE

Viene modificato il testo depositato. No, il testo resta così com'è. Bene.

Metto in votazione l'emendamento n. A0390. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0202, presentato dal consigliere Lorenzoni, Allegato A, soppressivo, che prevede:

A pagina 308, alla missione 10, nel titolo del punto 10.02.02 PROMUOVERE LA DECARBONIZZAZIONE DELLA FLOTTA Dl TRASPORTO PUBBLICO LOCALE ANCHE TRAMITE L'ACQUISTO Dl MEZZI ELETTRICI E AD IDROGENO

La parola ANCHE è soppressa.

Metto in votazione l'emendamento n. A0202. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0370, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Zanoni, Camani, Luisetto, Missione 10, Programma 02, pagina 162, riga 34, aggiuntivo, che prevede:

AI Risultato atteso n. 2, dopo le parole "a supporto dei servizi di TPL" aggiungere ", con regolare verifica del loro funzionamento e della loro efficienza e funzionalità."

Metto in votazione l'emendamento n. A0370. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0374, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto, Missione 10, Programma 05, pagina 165, riga 2, aggiuntivo, che prevede:

Dopo la parola "realizzazione del secondo lotto." aggiungere la seguente frase

"Si intende inoltre avviare un tavolo tecnico con la Provincia di Padova e la Città Metropolitana di Venezia, al fine di ultimare il terzo stralcio della strada Arzarone."

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Scusi, Presidente, è possibile ritirarlo questo? Perché Montanariello aveva una necessità, però sarebbe da ritirare...

PRESIDENTE

Non voglio sapere la necessità. Vedo scritto "da ritirare".

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Perché abbiamo presentato un ordine del giorno.

PRESIDENTE

Va bene. È ritirato.

Emendamento n. A0033, presentato dalla consigliera Guarda, Allegato A, rubrica Missione 10, Paragrafo Programma 10.06, pagina 165, aggiuntivo, che prevede:

A pagina 165, alla fine del paragrafo, dopo la parola "risalita", è inserito il seguente e ulteriore capoverso:

"Infine, nell'ottica di contemperare la avanzata tutela della matrice ambientale con il diritto alla mobilità, saranno oggetto di specifica valutazione iniziative sperimentali che, con il supporto finanziario regionale, introducano tariffazioni agevolate e/o sociali, per favorire il ricorso all'utilizzo del trasporto pubblico locale nell'ottica del c.d. biglietto climatico"

Conseguentemente, il primo punto dei "Risultati attesi" è sostituito dal seguente:

"- Contribuire a ridurre le concentrazioni medie annuali dell'inquinamento atmosferico, anche attraverso la valutazione di iniziative sperimentali di regimi di tariffazione agevolata e/o sociale per favorire il ricorso all'utilizzo del trasporto pubblico locale".

Mi pare che ci sia una modifica da proporre.

Chi la propone? Vicepresidente, prego.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Si toglie "con il supporto finanziario regionale". Quindi, diventa "saranno oggetto di specifica valutazione iniziative sperimentali che introducano tariffazione agevolata".

Da "conseguentemente" si toglie tutto, quindi a "biglietto climatico" si ferma l'emendamento.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Io ringrazio l'Assessore, ringrazio la Giunta. So anche che c'è stato l'interessamento dell'assessore Bottacin. Ringrazio, quindi, di questa approvazione.

Accolgo la modifica perché con questo emendamento propongo la sperimentazione di uno strumento essenziale per rendere il trasporto pubblico uno strumento e un servizio efficiente e appetibile. È un biglietto climatico che va a sostegno delle fasce più deboli, calmierando i prezzi e riuscendo quindi ad aggregare il cittadino nell'insieme dei servizi diversi a cui oggi ci si deve attivare per rispondere ad un'esigenza: un biglietto alla portata di tutti, un biglietto che aiuti nella lotta alla scarsa qualità dell'aria.

Per questo motivo ringrazio per l'approvazione.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0033, con le modifiche espresse dalla Vicepresidente. Parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Volume IV.

Emendamento n. A0285, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 12, pagina 170, riga 15, modificativo, che prevede:

A pag. 170 alla riga 25 dopo le parole: "condizioni di svantaggio e di vulnerabilità." sono inserite le seguenti parole:

"Nella legge regionale sugli ATS dovranno essere:

a) ben identificati i Livelli essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS);

b) garantite adeguate dimensioni ai singoli Ambiti in grado di produrre effetti positivi sulla gestione delle risorse (economie di scala) senza penalizzare il principio di prossimità dei servizi erogati ai cittadini;

c) garantite le risorse adeguate allo svolgimento di tutte le funzioni assegnate."

Metto in votazione l'emendamento n. A0285. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0286, pagina 43, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 12, pagina 170, riga 26, modificativo, che prevede:

A pag. 170 alla riga 26 le parole: "La Regione, inoltre, riconosce il ruolo del Terzo Settore in funzione della sua capacità di promuovere l'economia associativa, sia in termini di solidarietà e di volontariato sociale che in termini culturali e scientifici mediante la straordinaria diffusione a reticolo degli interventi in una dimensione di programmazione condivisa con la PA a tutela dell'interesse collettivo." sono sostituite dalle parole:

"La Regione, inoltre, riconosce il ruolo del Terzo Settore in funzione della sua capacità di promuovere l'economia sociale, sia in termini di solidarietà e di volontariato sociale che in termini culturali e scientifici, sia attraverso il sistema del terzo settore comprensivo delle cooperazione sociale, mediante la straordinaria diffusione a reticolo degli interventi in una dimensione di programmazione condivisa con la PA a tutela dell'interesse collettivo."

Metto in votazione l'emendamento n. A0286. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

L'emendamento n. A0287, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0288, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 12, pagina 170, riga 32, modificativo, che prevede:

A pag. 170 dopo la riga 32 dopo le parole: "forti e coese." sono inserite le seguenti parole: "Al tempo stesso risulta necessario proseguire nella valorizzazione e nel sostegno della collaborazione tra il sistema sociosanitario regionale e gli Enti del terzo settore tramite l'istituto dell'Accreditamento Istituzionale. Tale istituto garantisce infatti professionalità, sicurezza e appropriatezza degli interventi e preserva da forme di competitività spinta e dalle logiche del massimo ribasso economico, incompatibili con gli interventi e le relazioni di cura alla persona e di inclusione sociale."

Metto in votazione l'emendamento n. A0288. Parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0244, presentato dai consiglieri Zanoni, Bigon, Camani, Luisetto, Zottis, Montanariello, Missione 12, pagina 170, riga 37, modificativo, che prevede:

Alla riga 37 di pag. 170 dopo le parole "sistema regionale delle dipendenze." aggiungere le seguenti parole:

"Saranno maggiormente incentivate e supportate le azioni di contrasto al progressivo aumento delle dipendenze da alcol e droghe, in particolare tra i giovani e i giovanissimi."

Metto in votazione l'emendamento n. A0244. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0324, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Missione 12, pagina 171, riga 9, modificativo, che prevede:

Alla riga 9 di pag. 171 dopo le parole: "sempre più inclusivo e di comunità" sono inserite le seguenti parole: "e un potenziamento delle iniziative relative ai Caregiver"

Metto in votazione l'emendamento n. A0324. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0233, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Zottis, Missione 12, pagina 171, riga 18, modificativo, che prevede:

Nella Missione 12 "Diritti sociali politiche sociali e famiglia" dopo le parole: "diritti umani fondamentali" aggiungere il seguente capoverso

"A fronte del continuo aumento di femminicidi e di episodi di violenza contro le donne che si sono succeduti anche nella nostra Regione nel corso del 2023 la Regione intende promuovere un ampio ventaglio di iniziative, innovative e ulteriori rispetto al passato finalizzate a incrementare la cultura del rispetto di genere oltre che ad accrescere presidi di protezione e tutela. Anche a questo fine la Regione si impegna ad aumentare le risorse a questo finalizzate"

Metto in votazione l'emendamento n. A0233. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0177, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 171, riga 21, che prevede:

A p. 171, Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", alla riga 21 della pagina, dopo le parole "nel pieno rispetto di quanto stabilito dalla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (c.d. Convenzione di Istanbul, ratificata con L. n. 77/2016)" aggiungere le parole ", in particolare rafforzando, oggi più che mai, il sostegno ai centri antiviolenza, agli sportelli di ascolto e a tutte le attività utili a contrastare con decisione la piaga della violenza di genere."

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Ci tengo ad intervenire su questo emendamento, su cui so di avere parere positivo, perché io credo che nel Documento di programmazione inserire che si debba rafforzare oggi più che mai il sostegno ai Centri antiviolenza, agli sportelli di ascolto e a tutte le attività utili a contrastare con decisione la piaga della violenza di genere, sia un passo importante, in particolare in questo momento.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0177. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0159, presentato dalla consigliera Baldin, Missione 12, pagina 171, riga 25, modificativo, che prevede:

Dopo le parole riduzione delle recidive.

sono aggiunte le parole

In questa particolare fase vanno rafforzati economicamente i centri antiviolenza e va sviluppata una campagna di educazione all'affettività rivolta in particolare alle giovani generazioni. Va altresì rafforzata un'opera di controllo e di tutela nei confronti delle donne perseguitate, anche in collaborazione con le forze di polizia.

Metto in votazione l'emendamento n. A0159. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0289, pagina 43, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 12, pagina 171, riga 25, modificativo, che prevede:

A pag. 171 alla riga 25 dopo le parole: "e di riduzione delle recidive." sono inserite le seguenti parole: "Anche alla luce di quanto definito nell'intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e gli Enti locali di modifica dell'intesa n. 146/CU del 27 novembre 2014, relativa ai requisiti minimi dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio, sarà necessario preservare i servizi e le strutture attualmente attivi nella nostra regione. Sarà altresì necessario investire nella prevenzione sostenendo percorsi di formazione all'affettività e alla relazione di genere che, fin dall'età dell'infanzia, coinvolgano le giovani generazioni affidandone la realizzazione alle professionalità presenti nella rete dei centri antiviolenza regionale."

Ci sono delle modifiche proposte, mi pare. Chi le dice?

Vedo cancellato il primo periodo.

Prego, assessore Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

La proposta è di accettare a partire dal capoverso "sarà altresì necessario investire nella prevenzione sostenendo percorsi di formazione all'effettività e alle relazioni di genere che fin dall'età dell'infanzia coinvolgano le giovani generazioni affidandone la realizzazione alle professionalità presenti nella rete dei centri antiviolenza regionale".

PRESIDENTE

Le ultime due righe e mezza, in pratica.

Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Si accetta la modifica.

Sottolineo che la prima parte era stata inserita proprio per effetto del fatto che l'intesa è ancora sul tavolo e non abbiamo ancora risposte chiare su quello che sarà. Avevo inserito la prima parte proprio a tutela dei centri e delle case rifugio.

Sono molto contenta che la seconda parte sia stata recepita, quindi accetto le modifiche.

PRESIDENTE

Dovete consultarvi un attimo come Giunta?

Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Chiedo due minuti di sospensione, Presidente.

PRESIDENTE

Si riprende alle ore 21.28.

La Seduta è sospesa alle ore 21.26

La Seduta riprende alle ore 21.27

PRESIDENTE

Con quella modifica, relatore, mi dia il parere. Favorevole.

Metto in votazione l'emendamento n. A0289. Parere del relatore favorevole al testo modificato, che praticamente prevede le ultime due righe e mezza.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0235, pagina 52, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, pagina 171, riga 36, modificativo, che prevede:

Nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia" alla fine del paragrafo, dopo le parole: "confronto tra le diverse culture", aggiungere ii seguente capoverso:

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Siccome so che c'è un parere contrario, lo ritiro, perché non voglio che ci sia una bocciatura su questo tema. Però chiedo che si prenda in considerazione l'argomento sottoposto all'attenzione della Giunta con questo emendamento. Nel DEFR non c'è alcun riferimento al tema delle persone senza fissa dimora. Mi è stato detto che alcune iniziative sono messe in campo, e non lo metto in discussione, però credo che nella panoramica delle povertà e delle fragilità che si fa in quella missione sia anche giusto ricordare, riconoscere la necessità di proteggere le persone senza fissa dimora, sia in riferimento al tema dell'abitare, ma anche sotto tutti i profili di tipo sociale connessi a questa condizione.

Sappiamo che le persone senza fissa dimora hanno difficoltà di accesso al sistema sanitario, di inserimento nei percorsi lavorativi. Secondo me, la lotta alla povertà, fortunatamente non enorme come numero, è un'emergenza che ogni anno si estende. Se guardiamo al dramma degli sfratti, rischiamo che nei prossimi anni sia una condizione destinata ad allargarsi. Sarebbe bello che nella nostra programmazione ci fosse un'attenzione anche a questa categoria, che fosse perlomeno citata come una delle fragilità che ci impegniamo a tutelare.

Chiedo, ovviamente, se c'è una disponibilità a rivedere il parere. Altrimenti sono costretta a ritirare l'emendamento, perché è brutto votare contro questo tipo di emendamento.

PRESIDENTE

Non mi pare ci sia questa disponibilità. Quindi, l'emendamento n. A0235 viene ritirato.

Emendamento n. A0254, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, pagina 171, modificativo, che prevede:

A pag. 171 nella tabella de GLI OBIETTIVI REGIONALI nell'Obiettivo Operativo Prioritario Aggiornare la programmazione del sistema di offerta dei servizi residenziali per le persone anziane non autosufficienti dell'Obiettivo Strategico Incrementare l'assistenza sociale delle fasce più deboli della popolazione, dopo le parole: "per le persone anziane non autosufficienti" sono aggiunte le parole: "aumentando le impegnative residenziali"

Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Molto semplicemente. Con questo emendamento, si chiede di supportare le fasce deboli. Credo sia una questione molto importante. Di fatto, dovrebbe essere il primo obiettivo per ogni Amministrazione.

Grazie, comunque.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0254. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0258, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, pagina 172, modificativo, che prevede:

A pag. 172 nella tabella de GLI OBIETTIVI REGIONALI tra gli obiettivi operativi prioritari dell'obiettivo strategico Incrementare l'assistenza sociale delle fasce più deboli della popolazione è inserito ii seguente:

Istituire il servizio psicologico continuativo.

Metto in votazione l'emendamento n. A0258. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0260, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, Missione 12, Programma 01, pagina 172, modificativo, che prevede:

A pag. 172 il punto 1 ‒ tra i Risultati attesi del programma 12.01 è cosi sostituito: "Supportare e sostenere i servizi alla prima infanzia perseguendo di conseguenza l'obiettivo della gratuità dei servizi per le famiglie e promuovere il sistema regionale nidi in famiglia"

Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Questo è un emendamento che propongo sempre, ma in ordine anche alla legge che è stata approvata. È per la gratuità dei servizi, quindi, conseguentemente, per la natalità.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.

Metto in votazione l'emendamento n. A0260. Parere del relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0328, presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

Emendamento n. A0102, presentato dal consigliere Finco, pagina 176, aggiuntivo, che prevede:

A pag. 176, Missione 12, Programma 12.05 "interventi perle famiglie" alla riga 4 della pagina 176, dopo le parole "della famiglia e della natalità", aggiungere le parole "mediante interventi che rendano l'accesso gratuito agli asili nido regionali, a partire dalle famiglie appartenenti alle fasce ISEE più deboli e a valere sulla dotazione FSE+, la cui programmazione dovrà essere aggiornata,".

Prego, collega Finco.

Nicola Ignazio FINCO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.

Prima non l'avevo presentato, però lo presento adesso. Questo è un emendamento che ho voluto presentare, ma non perché da qualche mese sono padre. Chi mi conosce, chi conosce la mia storia politica sa che da tempo sono attento alle dinamiche e ai servizi che si danno alle famiglie, soprattutto alle fasce più deboli.

Negli anni ho partecipato a numerosi seminari e incontri organizzati da ANCI, dalle varie associazioni familiari, dalle varie realtà che ogni giorno si occupano soprattutto delle fasce più povere e dei servizi per l'infanzia.

Nel corso degli anni, più volte, quando c'è stata occasione di discuterne in Commissione, proprio sui fondi sociali, in particolar modo sul Fondo sociale europeo, ho sempre chiesto se era possibile impegnare questi fondi per alleggerire le rette degli asili nido (lo avevo chiesto anche per le case di riposo) e mi è sempre stato risposto che non era assolutamente possibile.

Quest'anno, due mesi fa, ho partecipato a un seminario a Treviso, organizzato dall'Università Ca' Foscari, dove sono stati analizzati proprio i servizi per l'infanzia. Il Veneto, che ha più o meno 30.000 nati ogni anno, di media, ha solamente il 33% dei bambini che frequentano gli asili nido. Non frequentano gli asili nido per quale motivo? Per due motivi principali. Primo motivo: per le strutture. E su questo, fortunatamente, oggi il PNRR ha messo a disposizione numerose risorse. Speriamo nei prossimi anni di vedere nuove strutture sul nostro territorio. Secondo motivo: per il costo delle rette. Io ne so qualcosa. Portare un figlio all'asilo nido ti costa dai 450 ai 500 e rotti euro ogni mese. Un Consigliere regionale può permettersi di pagare una retta del genere. L'operaio, che guadagna 1.500 euro, non può permettersi di portare il figlio all'asilo nido.

Qual è la mia intenzione? Dopo opportune verifiche, ho visto che ben 16 Regioni in Italia utilizzano il Fondo sociale europeo per alleggerire le rette degli asili nido, e vedendo anche alcuni esempi nati di recente in Lombardia, in Toscana, in Emilia-Romagna, nel Friuli-Venezia Giulia (dove, con criteri diversi, c'è chi ha deciso di agevolare gli asili nido di montagna, chi nelle aree interne, chi nelle zone più periferiche, chi, ad esempio la Toscana, facendo la totalità dei richiedenti con un ISEE inferiore ai 35.000 euro) ho deciso di presentare questo emendamento per chiedere che, durante la programmazione che ci porta da qua al 2027, ci sia la possibilità (tanto sappiamo benissimo che nel corso della programmazione c'è sempre una rivisitazione dell'utilizzo dei fondi europei), visto che abbiamo 1 miliardo di euro sul Fondo sociale europeo, di destinare una parte ‒ tanti o pochi che siano ‒ per aiutare queste benedette famiglie.

Abbiamo visto che non solamente a livello nazionale, ma anche a livello europeo, dove si creano politiche a favore della famiglia, in particolar modo andiamo a creare agevolazioni per avere degli asili nido, aumenta il numero di bambini che nascono. Punto primo. C'è un caso, ma ne abbiamo diversi in giro per l'Italia; quindi, non mi metto qui a citarlo. E, secondo punto, c'è una maggiore percentuale di donne che lavorano in quei territori, perché ci sono servizi di qualità, che vanno incontro alle esigenze delle famiglie al giorno d'oggi.

Spesso, magari, ci concentriamo sulle politiche per le imprese, sulle politiche per gli anziani, sulle politiche per l'ambiente e quant'altro, ma non pensiamo alle politiche più emergenti in questo momento, che hanno urgenza di interventi immediati. Noi possiamo continuare a finanziare la formazione professionale con il Fondo sociale europeo, ma tra vent'anni non ci saranno nemmeno più ragazzi che andranno all'interno dei Centri di formazione professionale, perché i numeri che abbiamo sono numeri non da inverno demografico, ma da declino della nostra società.

Penso che dare un segnale importante su questo tema sia fondamentale. Il tema della natalità so che sta a cuore a molti di voi. So che molti di voi partecipano a dibattiti e dicono sempre, a parole, di impegnarsi. Qui oggi noi non stiamo stanziando fondi del bilancio, ma stiamo dicendo di utilizzare i fondi europei, perché ci è permesso, per aiutare le persone in difficoltà e le famiglie in difficoltà. Soprattutto, facciamo un grande investimento per le nuove generazioni.

PRESIDENTE

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

Premesso che non sappiamo quale sia il parere su questo emendamento, vorrei intervenire a sostegno della proposta che fa il collega Finco. Poi, ovviamente, sarà la maggioranza ‒ lo faremo insieme ‒ a capire se è praticabile.

Per come è stata posta la questione, mi convince il fatto che vengono tenute insieme alcune questioni che sono, secondo me, cruciali quando tentiamo di fare quel passaggio che prova a rendere credibile, nei fatti, le parole che tutti diciamo costantemente.

Un investimento sugli asili nido – lo ricordava la collega Bigon, che diceva "ogni anno provo ad avanzare alcune proposte" – è un investimento che consente di tenere insieme fattori importantissimi: in primo luogo, certamente la questione della natalità; in secondo luogo, incrocia in maniera intelligente il tema del contrasto alla denatalità con il lavoro femminile, anche per sgombrare il campo da quella retorica che, invece, si immagina che le donne devono stare a casa, fare figli e non lavorare, commettendo l'errore tragico di scorporare, di non riconoscere quanto il lavoro femminile sia connesso a un incremento dei tassi di natalità; incide sul servizio di welfare per l'infanzia, che credo non debba neanche più essere inteso soltanto come manleva al ruolo della donna, ma come necessità delle famiglie, maschi e femmine, che non possono, per il tempo che hanno a disposizione, stare con i bambini.

Soprattutto, per la modalità con cui la propone il vicepresidente Finco, è anche un'operazione profondamente equa, perché aggancia questo tipo di sussidio al reddito disponibile delle famiglie. Quindi, non una generica apertura a tutte le richieste, ma va a incidere esattamente su quella fascia di popolazione che non può permettersi questo servizio, che potrei giudicare essenziale.

Annuncio, quindi, il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico agli emendamenti proposti dal vicepresidente Finco.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

Ringrazio il collega Finco per aver raccolto la sollecitazione che in questi anni, anche nella scorsa legislatura, ci vedeva impegnati a cercare di trovare una strategia. Non per niente, nel primo bilancio di questa legislatura abbiamo cercato proprio di aumentare i fondi per questo obiettivo, anche con il contributo, se non sbaglio, della collega Ostanel.

Alla luce di questo, ritengo che questa strategia, questa soluzione possa venire incontro al messaggio che l'Europa ci sta dando, che è quello di andare a sviluppare e utilizzare i fondi europei ‒ penso anche, per esempio, al Green New Deal ‒ per l'empowerment femminile. Metà dei fondi dovevano essere utilizzati per sviluppare percorsi di empowerment femminile, cioè sviluppo di percorsi di autonomia e di realizzazione a 360 gradi delle figure femminili. Questo comprende anche fornire gli strumenti adeguati a poter dare alle donne la possibilità di scegliere. O meglio, in realtà, in una visione come quella che abbraccia Europa Verde, dare ai genitori la possibilità di scegliere, che siano uomini o donne.

In questo caso, evidentemente, la sollecitazione che ci è data è quella di venire incontro alla necessità di abbassare i costi e, di conseguenza, consentire alle donne, che si sovraccaricano solitamente dell'80% del peso dei lavori di tipo sociale, per la famiglia, la possibilità di creare un percorso grazie all'efficienza di un servizio, che deve essere accessibile.

Per questo motivo, anche Europa Verde sosterrà questi emendamenti. Auspichiamo che possano essere accolti per consentirci di realizzare ciò che in primis l'Europa stessa ci chiede, quindi un'attenzione, sì, alla generatività e all'accompagnare le nuove generazioni e i giovani genitori ad essere generativi, ma allo stesso tempo potersi realizzare a 360 gradi e poter avere i servizi che spettano nel periodo neonatale e nell'età evolutiva, ma anche per poterci realizzare in termini pratici, con obiettivi di empowerment femminile.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Chiedo al collega Finco se, durante la legge di bilancio, con la penna rossa della professoressa Ostanel, avrà voglia di cofirmare un emendamento per chiedere dei soldi a questa Regione, in bilancio, per arrivare alla gratuità degli asili nido.

Io sono d'accordo con l'impianto. Ho proposto mille volte un emendamento di questo tipo, con i suoi stessi dati, che di solito mi vengono contestati dalla sua maggioranza, rispetto al fatto che le rette sono più alte in questa regione: 50 euro in più al mese, di media, rispetto alle altre regioni italiane.

Io sono d'accordo sull'impianto. Mi pare strano che ci sia un unico emendamento della maggioranza su questo tema, che, tra l'altro, prende una programmazione dei fondi FSE+, su cui ho dei dubbi rispetto alla fattibilità, cioè se quello che lei propone si possa fare modificando la programmazione dell'FSE+, che sinceramente non ho ancora studiato, ma che non sono sicura possa garantire quello che lei chiede.

Davvero, la invito ‒ quando presenterò l'emendamento glielo manderò via e-mail ‒ a chiedere i fondi sul bilancio ordinario della Regione del Veneto, perché è giusto tendere alla gratuità, ma non si deve tendere alla gratuità solo quando c'è la possibilità di accedere a fondi esterni, su cui non siamo ‒ almeno, io non lo sono ‒ sicuri che la sua manovra si possa fare.

Avevamo già approvato un mio emendamento sul PNRR, con l'approvazione dell'assessore Lanzarin. In effetti, il PNRR in questa Regione sta dando nuove strutture, sta creando ‒ non sempre benissimo ‒ nuove strutture per gli asili nido.

Il suo emendamento, ovviamente, mi trova in principio favorevole. Voglio capire che parere c'è o se c'è qualche richiesta di modifica.

PRESIDENTE

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.

Intervengo anch'io per sostenere l'emendamento del vicepresidente Finco, che trovo di buonsenso e assolutamente condivisibile. Ha parlato e ha spiegato bene che non si toccherebbero fondi regionali. Per cui, anche dal punto di vista della inammissibilità degli emendamenti che contengano risorse finanziarie, economiche, è del tutto ammissibile.

Spero non ci siano ordini di scuderia opposti, per bocciare un emendamento che va incontro alle esigenze di tante famiglie e che avrebbe impatti positivi proprio sul lavoro femminile e sulla nascita di ulteriori cittadini veneti. Sinceramente, spero non vi siano ragioni, motivazioni per votare contrariamente a questo emendamento, che trova tutto il mio appoggio.

Grazie.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, anche a fronte di ciò che abbiamo detto durante il bilancio in questi giorni, risulta evidente che uno spaccato importante – lo dicevo anch'io negli interventi che ho fatto gli scorsi giorni – è stato sicuramente quello sulle politiche vere della natalità che vanno messe in campo, che non sono solamente quelle di garantire i servizi per un piccolo arco temporale, ma sono quelle di fare investimenti strutturali che mettano a regime nella nostra società quel tipo di servizi che incentivano l'occupazione femminile, che incentivano le famiglie.

Presidente, la verità è che i fondi strutturali europei, nelle ultime programmazioni, da quanto si apprende, pare stiano anche aumentando. La situazione del Veneto è che non abbiamo un quattrino per fare un investimento di questo tipo. La situazione del Veneto è che abbiamo maledettamente bisogno di questo tipo di strutture e non abbiamo le risorse economiche per farle.

Credo sia un emendamento di assoluto buonsenso. Quando dai banchi gli amici della minoranza, di Fratelli d'Italia hanno incominciato ad agitarsi, ho pensato si stessero agitando perché condividono questo obiettivo, visto che loro sono quelli della famiglia e della natalità. Spero che il minuto di sospensione che avete preso sia per supportare... Non l'emendamento del collega Finco. Dell'emendamento del collega Finco a noi non interessa nulla, con tutto il rispetto. Interessa la finalità e ciò che può portare una scelta del genere sul territorio. Sono fondi importanti, sono fondi strutturali che aumentano, è una manna dal cielo per la nostra Regione quel tipo di settennale.

Io non vorrei mai, presidente Ciambetti, che, siccome questi fondi finora sono stati totalmente gestiti dall'Assessore di riferimento del Gruppo di Fratelli d'Italia, che si agitava, ci sia una bocciatura per motivi politici. Se questa volta c'è una bocciatura per motivi politici su un tema così importante, occupiamo l'Aula. Altro che andar via. Qua si deve fare politica seria.

Spero che quella agitazione che veniva dalla nobile curva sud sia causata dalla volontà di perorare non l'emendamento del collega Finco in quanto emendamento del collega Finco, ma per le ricadute che può dare. Anche io, che sto dall'altra parte del collega Finco, ho l'umiltà di dire che sarebbe una cosa buona per i nostri territori e per i cittadini veneti, visto che sono soldi che ci vengono dati e che dobbiamo investire nel miglior modo possibile. Quale modo è migliore di questo?

Presidente, mi auguro che chi predica bene alla fine non razzoli male. So che sto facendo un inutile processo alle intenzioni. Spero che non ci sia una legittima suspicione per far sì che quello che sto dicendo oggi, alla fine, si debba rivelare un discorso scomodo, ma fondato.

PRESIDENTE

Sul termine "legittima suspicione" c'è il copyright del consigliere Montanariello. Chi lo usa paga i diritti.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Ha anche una dicitura giuridica. L'ho scoperto a un congresso della CGIL. Che resti a verbale.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie, Presidente.

L'analisi di questo emendamento, da una parte, dimostra che c'è pensiero anche nella maggioranza. Non è che non ci sia pensiero, come qualche volta dall'opposizione... La Nota di aggiornamento al DEFR, per la sua complessità, e il bilancio stesso sono momenti particolari nei quali si cerca di essere più coerenti possibili alla proposta che ha fatto la Giunta e di non fare proposte che possano, da questo punto di vista, essere estremamente condivisibili, come quella che mi pare trovi una trasversalità all'interno di tutto il Consiglio regionale, ma che devono necessariamente trovare un percorso serio, di verifica, per non creare false aspettative rispetto a un finanziamento come questo, che sarebbe particolarmente oneroso e che andrebbe a incidere notevolmente all'interno della programmazione 2021-2027, ma soprattutto anche la sua praticabilità, visto che sarebbe una prima volta nel Veneto.

La cosa non interessa l'assessore Corazzari, che ancora non ha figli. Non è un suo problema.

Credo ci sia da parte di tutta la Giunta e del Presidente l'impegno a verificare la fattibilità di un percorso come questo, che possa vedersi in particolar modo nel corso del prossimo anno, e avere un'idea concreta di quando si potrà andare alla riprogrammazione dei fondi FSE, proprio per non creare aspettative che si rischia di disattendere e dimostrare che il DEFR non è il libro dei sogni, come all'inizio della correlazione la collega Luisetto ha detto. È un qualcosa di concreto, che deve trovare attuazione, in particolar modo se pensiamo sia a sostegno di famiglie che ne hanno bisogno e che devono essere assistite.

È un tema complesso, che vede l'assessore Lanzarin già con una serie di iniziative, che deve trovare risorse ulteriori. Cercheremo di capire all'interno dell'FSE se trovano questo tipo di equilibrio. Dall'altra parte, molto probabilmente sarà un po' più difficile quest'anno, trovare anche risorse fresche nel corso dei prossimi bilanci, per dare un vero segnale di attenzione verso l'inverno demografico, la denatalità, temi che costantemente questo Consiglio porta all'ordine del giorno.

Detto tutto questo, inviterei il Consigliere collega esperto, diciamo "collega anziano", perché probabilmente è uno dei Consiglieri più anziani presenti all'interno di questo emiciclo, di ritirare questo punto e di avere fiducia nella Giunta, che arriverà con una proposta per quanto riguarda l'utilizzo di queste risorse.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.

C'è un invito al ritiro. Il collega Finco lo mantiene.

Il collega Villanova ha chiesto una sospensione.

Sospendiamo i lavori per cinque minuti.

La Seduta è sospesa alle ore 21.51

La Seduta riprende alle ore 22.48

PRESIDENTE

Riprendiamo la seduta.

Siamo sull'emendamento n. A0102 presentato dal consigliere Finco.

Ho una richiesta di intervento del collega Soranzo. Vuole intervenire?

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, volevo chiedere cinque minuti di sospensione. Poi l'ha chiesta il collega Pan o Villanova. Non ricordo più.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.

L'emendamento rimane, collega Finco? Rimane.

Parere del relatore favorevole.

Metto in votazione l'emendamento n. A0102.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Visto l'orario, ai sensi dell'articolo 71, comma 2, propongo di votare l'eventuale prosecuzione dopo la mezzanotte. Qualcuno parla a favore? Qualcuno parla contro?

Metto in votazione la proposta di proseguire dopo mezzanotte.

Potete votare. Lo ripeto: è precauzionale, ma lo faccio visti i tempi che abbiamo appena perso.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0187 pagina 58, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 177, riga 3, modificativo, che prevede:

A p. 177, Missione 12, Programma 12.06 "Interventi per le famiglie", alla riga 3 della pagina, dopo le parole "2 -Potenziare la rete dei consultori" aggiungere le parole "e favorire la presa in carico anche delle persone, in particolare donne, over 65".

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.

Illustro questo emendamento perché è un emendamento importante con parere favorevole della Giunta, dell'assessore Lanzarin, che ringrazio. è una cosa che abbiamo discusso anche qui in Consiglio quando abbiamo presentato un libro dedicato ai consultori in Veneto, alcune donne over 65 riscontrano che in alcuni consultori viene detto loro che non possono accedervi. Con l'Assessore abbiamo interloquito su questo tema e credo sia importante mettere nero su bianco che, invece, questo non dovrebbe accadere e magari monitorare che effettivamente questo non accada.

Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0187. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0103 presentato dal consigliere Finco, allegato 1, pagina 332, aggiuntivo, che prevede:

A pag. 332, Allegato 1, Missione 12, Programma 12.05.01 "sviluppare azioni a sostegno della famiglia, della natalità e delle persone anziane, disabili, in condizioni di fragilità o non autosufficienza", alla riga 5 della pagina 332, dopo le parole "interventi e di servizi sociali.", aggiungere le parole "S'intende inoltre adottare azioni volte a rendere l'accesso gratuito agli asili nido regionali, a partire dalle famiglie appartenenti alle fasce ISEE più deboli e a valere sulla dotazione FSE+, la cui programmazione dovrà essere aggiornata".

Qualche intervento? Nessun intervento.

Metto in votazione l'emendamento n. A0103. Parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Volume V. Andiamo avanti.

Emendamento n. A0164 pagina 61, presentato dalla consigliera Baldin, oggetto Missione 13, pagina 180, riga 29, modificativo, che prevede:

dopo le parole 'fase postpandemica' sono aggiunte le parole

Nell'ottica di garantire l'effettivo diritto all'IVG andranno ricercate forme di penalizzazione per le strutture, e per i relativi dirigenti, che, pur afferendo al SSR in qualità di struttura pubblica o convenzionata, non rispettino quanto previsto dalla L. 194/1978 art. 9 co. 4 e ciò anche attraverso la mobilità del personale o prevedendo coefficienti di demerito nella valutazione dei direttori generali. Questo nella consapevolezza che ove l'IVG sia di fatto impraticabile ciò comporta necessariamente la proliferazione di pratiche clandestine con gravi rischi per la salute delle donne.

Metto in votazione l'emendamento n. A0164. Parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

L'emendamento n. A0338 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, è ritirato.

L'emendamento n. A0278 presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Montanariello, Luisetto, Camani, Zottis, è ritirato.

Emendamento n. A0300 presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zanoni, Montanariello, Zottis, Missione 14, pagina 187, riga 17, modificativo, che prevede:

Alla riga 17 di pagina 187, dopo le parole: "nuovi strumenti finanziari," sono inserite le seguenti parole: "anche con forme innovative rispetto agli ordinari strumenti bancari,"

Vedo delle modifiche. Chi legge le modifiche?

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

La modifica proposta era: al posto di "rispetto agli ordinari strumenti bancari" scrivere "alternative al credito bancario". No, è relativo a Veneto Sviluppo.

Io sono favorevole alla modifica.

PRESIDENTE

Il relatore mi conferma che questa è la proposta di modifica.

Metto in votazione l'emendamento n. A0300 con il testo così come modificato. Il relatore è favorevole al testo modificato.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0195 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 188, riga 23, modificativo, che prevede:

A p. 188, Missione 14, Programma 14.02 "Commercio reti distributive e tutela dei consumatori", alla riga 23 della pagina, dopo le parole "adeguando nel contempo le disposizioni normative regionali al mutato contesto economico-sociale al fine di sostenere il rilancio del settore distributivo regionale" aggiungere le parole "ed in particolare del commercio di prossimità, anche fornendo ai comuni degli strumenti normativi utili affinché possano meglio governare l'insediamento sul proprio territori delle medie strutture di vendita e dei grandi poli logistici della Grande Distribuzione Organizzata."

Anche qui vedo delle modifiche. Le legge lei, collega?

Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Ho parere favorevole aggiungendo le parole "ed in particolare del commercio di prossimità".

Non ho il testo del DEFR sottomano, ma l'emendamento cercava di dire che, nel momento in cui noi lavoriamo sul mutato contesto economico e sociale nel settore distributivo regionale, quindi si lavora sulle strutture di vendita, bisogna fare in modo che le strutture di vendita non siano pianificate senza tutelare il commercio di prossimità.

Ricordo che su questo c'è un progetto di legge a mia prima firma che è bloccato in Commissione Seconda, con il parere favorevole dell'assessore Marcato e probabilmente con il parere non favorevole della Presidente della Commissione Urbanistica. Spero che l'impegno preso dalla Giunta e dall'assessore Marcato venga portato avanti perché, se un Assessore dice "sì" a un progetto di legge della minoranza non vedo perché poi non debba essere portato fino alla fine.

PRESIDENTE

Il relatore adesso lo dovrebbe ripetere. Comunque, è questa: "e con particolare riferimento alla salvaguardia del commercio di prossimità". Questa è la modifica che io vedo scritta nel testo uscito dalla Commissione.

Collega Sandonà, è quello che ho letto io? Evitiamo di ripetere.

Metto in votazione l'emendamento n. A0195, con la modifica che la proponente ha accettato.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0168 presentato dalla collega Baldin, oggetto Missione 15, pagina 194, riga 25, modificativo, che prevede:

Dopo le parole diffusione della qualità, della salute e della sicurezza del lavoro

Sono aggiunte le parole

Attraverso il rafforzamento dell'organico relativo agli ispettori SPISAL.

Metto in votazione l'emendamento n. A0168. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0247 presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, Missione 15, pagina 195, che prevede:

Nella tabella de GLI OBIETTIVI REGIONALI nell'obiettivo strategico Migliorare il tasso di occupazione e la qualità del lavoro e degli spazi. aggiungere il seguente obiettivo operativo prioritario:

Aumentare i controlli presso le aziende di tutte le dimensioni, in particolare in quelle agricole, al fine di combattere i fenomeni del caporalato e dello sfruttamento nonché di verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Metto in votazione l'emendamento n. A0247. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0047 presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 16, pagina 199, modificativo, che prevede:

A pagina 199, ultimo capoverso, dopo la parola "fitopatologie" sono inserite le seguenti parole: "nonché dei rischi derivanti da contaminazioni antropiche (es. da sostanze perfuoroalchiliche)".

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

Intervengo soltanto perché penso di essere in una situazione di stallo. Nello scorso Documento di economia e finanza presentai questo emendamento per intervenire per la protezione delle produzioni agricole dalla contaminazione di sostanze antropiche e facevo l'esempio di perfluoroalchilici nel capitolo legato, appunto, alla prevenzione in competenza dell'assessore Lanzarin.

Mi venne detto che questa parte, la parte di ricerca, eccetera, era di competenza dell'assessore Caner, quindi dell'agricoltura. Quest'anno quindi ripresento un emendamento identico dall'altra parte, ma mi viene detto che è competenza dell'assessore Lanzarin.

Per cui, citando un ex collega, delle due, l'una. Io vorrei capire a chi rivolgermi. Siccome l'Università di Padova sta svolgendo, di propria iniziativa, di propria sponte, un'attività di ricerca in campo per prevenire la contaminazione dei prodotti agricoli, trattenendo i perfluoroalchilici nel suolo attraverso una tecnica assolutamente sana, perché comunque parte delle pratiche biologiche... visto che è l'unico intervento di ricerca al mondo che riguarda la prevenzione della contaminazione da PFAS in ambito agricolo, e siccome il problema purtroppo esiste così come l'EFSA ci continua a ripetere, dando indicazioni poi dopo anche all'Unione europea, così come a noi, sulle analisi e i livelli di preoccupazione rispetto alla contaminazione degli alimenti, ritengo che questo tema sia da approfondire e anzitutto, insomma, da domani in poi quello che mi permetterò di fare è di cercare di stimolare degli interventi che possono vedere i due Assessorati condividere il percorso in modo tale che non sia dei due l'uno, ma che siano entrambi corresponsabili per aiutare il mondo dell'agricoltura a non essere vittima di questa situazione ancora una volta.

Grazie mille.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0047. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0248 presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, Missione 16, Programma 01, pagina 203, modificativo, che prevede:

A pagina 203 nei Risultati attesi del Programma 16.01 inserire il seguente punto:

"8bis. Incentivare, supportare e finanziare misure a sostegno de/l'agricoltura biologica".

Metto in votazione l'emendamento n. A0248. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0345 presentato dai consiglieri Zottis, Missione 16, Programma 01, pagina 203, modificativo, che prevede:

A pagina 203 dopo il numero 8 tra i Risultati attesi del Programma 16.01 sono inseriti i seguenti:

"8bis - Elaborare valutazioni ambientali di monitoraggio delle attività di Ricerca e delle azioni in merito al cambiamento climatico e ai relativi impatti sul sistema agricolo e agroalimentare;

8ter - Elaborare valutazioni ambientali di monitoraggio per la gestione delle emergenze fitosanitarie;

8quater - Implementare azioni di supporto per la conoscenza della rete delle strutture agrituristiche.".

Metto in votazione l'emendamento n. A0345. Parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0346 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Bigon, Montanariello, Luisetto, Missione 16, Programma 02, pagina 204, modificativo, che prevede:

A pagina 204 dopo il numero 2 tra i Risultati attesi del Programma 16.02 sono inseriti i seguenti:

"2bis - Avviare azioni per una gestione della fauna selvatica considerata come risorsa per una economia sostenibile ed intelligente;

2ter - Azzerare i commissariamenti degli ATC."

C'è una richiesta di modifica. Al posto di "azzerare", "limitare", mi pare.

Dopo il comma 2 ter, appunto al posto della parola "azzerare" la parola "limitare".

Metto in votazione l'emendamento n. A0346, come modificato. Relatore favorevole.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0401 presentato dal consigliere Lorenzoni, allegato A, articolo Missione 17, pagina 207, riga ultima, aggiuntivo, che prevede:

Alla fine di pagina 207 dopo le parole "occupazione stabile.", è inserito il seguente paragrafo:

"Il conseguimento degli obiettivi di crescita delle fonti rinnovabili passa anche attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni locali, in qualità di partner degli investitor privati, sentendo la corresponsabilità de/l'urgenza dei nuovi investimenti. Gli obiettivi assegnati dalla direttiva UE 2023/2413 di crescita al 42,5% per le fonti rinnovabili al 2030 impongono una rapida crescita degli investimenti fino a oltre 5 volte quella del 2022. Un ruolo proattivo dei Comuni del Veneto potrà contribuire al raggiungimento di un tale target, favorendo lo sviluppo del sistema produttivo regionale; la cui competitività può trarne grande impulso. Assegnare dei target quantitativi ai comuni potrebbe altresì contribuire a rendere tutto il territorio consapevole dello sfidante impegno della regione."

Nella tabella "GLI OBIETTIVI REGIONALI" di pagina 208 è conseguentemente inserito il seguente obiettivo operativo prioritario: "COINVOLGERE I COMUNI NEL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI" nell'ambito dell'obiettivo strategico "Incentivare l'uso di energie rinnovabili e l'efficientamento energetico".

Nb l'obiettivo operativo prioritario afferisce al Programma 17.01 Fonti energetiche.

Metto in votazione l'emendamento n. A0401. Relatore contrario.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0406 presentato dalla consigliera Luisetto, oggetto Missione 17 Energia, pagina 208, riga 4, aggiuntivo, che prevede:

Dopo le parole "esprimerà, nelle diverse sedi istituzionali" sono inserite le seguenti "anche a fronte di una modifica del quadro normativo di riferimento e nell'ambito dell'esercizio di ogni titolo di competenza in materia".

Metto in votazione l'emendamento n. A0406. Parere favorevole del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Emendamento n. A0200 presentato dal consigliere Lorenzoni, allegato A, aggiuntivo, che prevede:

Al punto (pag. 407):

17.01.02 ATTUARE LA RISTRUTTURAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO PUBBLICO PER LA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI, dopo il capoverso "...ingestione ad Avepa (DGR n. 1242 del 20 agosto 2019 e DGR n. 1633 del 5 novembre 2019). Inserire:

"In particolare si intende promuovere appalti per la realizzazione di impianti fotovoltaici nei parcheggi egli ospedali e degli edifici pubblici per la cessione dell'energia alle amministrazioni pubbliche con contratti tipo di lungo termine al fine di ridurre i costi di approvvigionamento e la relativa incertezza."

Metto in votazione l'emendamento n. A0200. Parere contrario del relatore.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio non approva.

Seguitemi. La cosa è un po' complicata.

Siamo agli ordini del giorno. Ce ne sono quattro.

ODG n. A0403

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Polato, Soranzo, Razzolini, Pavanetto, Formaggio, Bozza, Corsi, Rigo, Andreoli, Piccinini, Bigon, Valdegamberi e Sponda relativo a "LA GIUNTA REGIONALE SOSTENGA IL PROGETTO DEL NUOVO COLLETTORE DEL LAGO DI GARDA" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 124/2023)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

Premesso che:

il collettore del lago di Garda è la struttura idraulica costruita a partire dagli anni '70 deputata a raccogliere i reflui provenienti dagli insediamenti ubicati nei Comuni rivieraschi del lago di Garda (sponda veronese e sponda bresciana) ed in alcuni comuni contermini. Il collegamento tra la sponda veronese e quella bresciana attualmente avviene grazie ad una doppia condotta sub lacuale in acciaio che attraversa il lago.

Il depuratore di Peschiera del Garda, la cui potenzialità è pari a 330.000 ab. equivalenti, dopo aver provveduto a trattare i reflui dell'intero sistema fognario (sponda veronese e sponda bresciana), li scarica nel fiume Mincio, affluente di sinistra del fiume Po.

Considerata la vetustà degli impianti (oltre 40 anni), per eliminare ogni possibile rischio di inquinamento ambientale derivante dall'attuale presenza di condotte di grosso diametro sul fondale del lago di Garda, a partire dal 2013 le aziende che gestiscono il servizio idrico integrato lungo le sponde veronese e bresciana del lago, hanno iniziato a sviluppare il progetto del nuovo sistema di raccolta delle acque reflue a servizio dei comprensori di entrambe le sponde perseguendo l'obiettivo di ottimizzare e migliorare l'attuale schema idraulico, separando i due ambiti (sponda bresciana e sponda veronese) e assegnando a ciascuna il proprio impianto di depurazione: Peschiera del Garda (Vr) per la parte veronese ed un nuovo impianto di depurazione per la sponda Bresciana; al fine di consentire la dismissione-eliminazione definitiva delle tratte di condotta sublacuale (fonte di grande preoccupazione per i possibili cedimenti-rotture).

Il quadro economico del progetto preliminare generale (anno 2016), approvato dal Ministero dell'Ambiente per entrambe le due sponde, prevedeva un importo complessivo pari a 220 milioni di euro e contemplava anche un importo pari a 6 milioni di euro per interventi di potenziamento ed adeguamento idraulico-funzionale del depuratore di Peschiera del Garda.

Il progetto ha ottenuto il finanziamento ministeriale per un importo complessivo di 100 milioni di euro, ripartiti in 60 milioni di euro per la sponda Bresciana e 40 milioni di euro per la sponda Veronese.

Considerato che:

il gestore del sistema idrico integrato della sponda veronese ha redatto il progetto definitivo per le opere di competenza che prevedeva un quadro economico di spesa per complessivi euro 116.492.500,00 (IVA esclusa);

la Convenzione operativa finalizzata alla realizzazione delle nuove opere di collettamento del Lago di Garda, siglata nel 2017 tra le parti ed il Ministero dell'Ambiente della tutela del Territorio e del Mare prevedeva, come sopra evidenziato, ulteriori 6.000.000,00 di euro complessivi (IVA esclusa) per l'adeguamento dell'impianto di depurazione di Peschiera del Garda.

Per quanto riguarda la sponda veronese, è già stato dato corso a tre stralci esecutivi, uno concluso e due in fase di lavorazione, mentre per un quarto è in corso la preparazione del bando di gara, il tutto per un importo complessivo di circa 44 milioni di euro, utilizzando dunque ogni disponibilità economica.

Considerato altresì che:

si devono individuare ulteriori fonti di finanziamento pubblico che vadano ad integrare le somme già oggi finanziate da Ministero dell'Ambiente e Regione Veneto alleggerendo il peso di competenza della società per non andare a gravare ulteriormente sulla tariffa del Servizio Idrico Integrato e di conseguenza sulle bollette dei cittadini residenti;

nuove possibilità di finanziamento avrebbero potuto essere reperite attraverso il PNRR; infatti, il Recovery Fund metteva a disposizione per il nostro Paese importanti risorse anche da destinare a progetti di "green economy, nella DGRV 1529 del 17/11/2020 (PNRR del Veneto) era stata inserita all'allegato "A" la scheda n. 136 " Interventi di riqualificazione del sistema di raccolta dei reflui nel Bacino del Lago di Garda, poi stralciata.

In caso di mancato finanziamento dell'opera residua, le conseguenze correlate al rallentamento nell'esecuzione del nuovo collettore della sponda veronese potrebbero avere conseguenze sia dal punto di vista ambientale con il rischio per l'intero ecosistema gardesano correlato all'eventuale rottura del collettore o ancor peggio delle tratte sublacuali, che dal punto di vista socio-economico, vista l'esigenza di garantire che il Lago di Garda continui ad essere un punto di riferimento per il turismo.

È necessario intervenire per trovare le risorse necessarie per la conclusione dell'opera in tempi celeri mediante ulteriori forme di finanziamento pubblico.

Preso atto che:

è recente la firma dell'Accordo per lo Sviluppo e la Coesione per il periodo 2021-2027 che vede per il Veneto una dotazione economica del valore complessivo di 607 ,6 milioni di euro;

impegna la Giunta regionale :

a valutare il finanziamento del progetto del nuovo collettore del Garda con fondi FSC 2021 - 2027 recentemente assegnati alla nostra Regione per sostenere ed ultimare un'opera strategica per l'ambiente ed il turismo del Veneto.

C'è anche un emendamento all'ordine del giorno.

Collega Polato, lo presenta o è a posto così?

Prego, collega Polato.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Molto brevemente, Presidente.

Innanzitutto, ovviamente, accolgo anche sull'ordine del giorno la modifica, l'emendamento fatto dalla collega Guarda. È abbastanza implicito che un progetto debba avere, poi, la verifica, la mappatura della rete fognaria dei Comuni interessati e rispetti la VIA, la Valutazione d'impatto ambientale.

Ordine del giorno: è un tema molto, molto sentito e importante, non solo per il territorio veronese, ma soprattutto per il territorio veneto e il territorio nazionale in ambito turistico, ricettivo, economico. Parliamo del collettore del lago di Garda. Da più anni, più Governi e più Amministrazioni hanno messo mano a questa opera straordinaria, importantissima per il nostro territorio. Considerato che il gestore del sistema idrico integrato della sponda veronese ha redatto il progetto definitivo per le opere di competenza, che prevedeva un quadro economico di spesa per complessivi euro 116.492.500.

Tralascio tutti i passaggi che ad oggi hanno portato anche a finanziare una parte importante, ma ovviamente non l'intera opera.

Constatato che quest'opera è prioritaria per tutta una serie di motivazioni (ambientali, economiche, turistiche, lavorative e quant'altro) non solo di quel territorio, ma ‒ come dicevo ‒ di tutto il territorio veneto, il dispositivo impegna a valutare il finanziamento del progetto del nuovo collettore del Garda con fondi FSC 2021-2027, recentemente assegnati alla nostra Regione, per sostenere e ultimare un'opera strategica per l'ambiente e il turismo del Veneto.

Abbiamo fatto anche tutta una serie di passaggi, da mesi, sia con l'assessore Calzavara, e debbo ringraziare il vicepresidente De Berti e quant'altri, che ad oggi si stanno adoperando, insieme al Governo e al ministro Fitto, proprio anche rispetto a questi fondi per generarne e utilizzarne tali, perché riteniamo che solo ed esclusivamente o, comunque, anche attraverso questi fondi potremo dare una risposta concreta a questo territorio. Tutti i colleghi di Verona, e non solo, ritengono quest'opera importante; pertanto, la sottoponiamo all'attenzione del Consiglio regionale, con la speranza, ovviamente, del voto unanime dell'intera Aula.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.

Emendamento n. A0409 presentato dalla consigliera Guarda, dispositivo X, modificativo, che prevede:

Dopo le parole "a valutare" è inserito il seguente inciso: "previa mappatura delle rete fognaria dei comuni del Garda e comunque nel rispetto del provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)";

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

Come preannunciato dal presentatore Polato, ho richiesto di poter votare una modifica all'impegno che precisa che tale valutazione del finanziamento del progetto del nuovo collettore dipenda dalla mappatura della rete fognaria dei Comuni del Garda, nel rispetto della Valutazione di impatto ambientale. Due cose che, è vero, consigliere Polato, sono di assoluta ragionevolezza e per chi, appunto, agisce con ragionevolezza sono assolutamente implicite, ma purtroppo non sono scontate. Questo perché, nonostante l'opera abbia decenni di storia alle sue spalle, la mappatura fu chiesta in Consiglio regionale addirittura decenni fa, ma non è ancora stata realizzata. Per cui, è importantissimo che ci sia una convergenza nel perseguire questo obiettivo, e ringrazio di questo.

Dall'altra parte, purtroppo, ci sono opere anche in Veneto, penso per esempio alla variante di Cortina, che al momento nella sua progettazione non rispetta le indicazioni delle valutazioni fatte in questo caso...

PRESIDENTE

Stiamo sull'ordine del giorno. Grazie.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Sì, certo.

È un esempio che porto. Okay, non porto l'esempio.

PRESIDENTE

Brava.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Ci sono situazioni che ci raccontano, invece, un mancato rispetto delle indicazioni delle valutazioni ambientali. Per cui, non è scontato.

Apprezzo enormemente il fatto che viene incluso all'interno dell'impegno, per cui Europa Verde voterà assolutamente a favore.

PRESIDENTE

Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Anch'io ringrazio i colleghi per aver proposto e sottoscritto questo ordine del giorno. È importantissimo per la zona del veronese, per il Veneto e per il lago. D'altronde, dallo Stato sono arrivati 60 milioni di euro, che però non sono sufficienti, per cui bisogna che assolutamente la Regione si attivi quantomeno per integrare una parte dei soldi in modo tale da poter proseguire. Abbiamo fatto un incontro, poco tempo fa, anche con il Presidente e credo che questa sia veramente la strada giusta.

Abbiamo depositato anche una mozione in tal senso. Bisogna assolutamente andare avanti affinché si trovino i fondi per proseguire con l'opera.

Grazie.

PRESIDENTE

Collega Bozza, prego.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.

Molto velocemente. Anch'io per ringraziare il collega per averci sottoposto questo tema. Ho sottoscritto questo ordine del giorno, perché da una serie di incontri fatti, bisognava poi passare ai fatti e quindi dall'impegno che abbiamo assunto anche nei confronti del territorio e di un'opera così strategica e importante, dovevamo, in questa sede, dare un'indicazione pratica sulla quale iniziare a lavorare, perché altrimenti si rischiava ovviamente di fare altri incontri senza poi arrivare al dunque. Questa è una strada percorribile. Era già stata fatta un'ipotesi durante gli incontri con il territorio e con chi oggi ha la responsabilità di gestire questo collettore. Credo che sia una risposta immediata e veloce che il Consiglio regionale possa dare questa sera con l'approvazione di questo ordine del giorno.

Grazie.

PRESIDENTE

Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.

Solo per dichiarare il nostro parere favorevole.

PRESIDENTE

Partiamo con l'emendamento n. A0409, che va votato prima dell'ordine del giorno.

Metto in votazione l'emendamento n. A0409.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Metto in votazione l' ODG n. A0403, così come modificato.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

ODG n. A0405

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Montanariello e Baldin relativo a "LA NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEFR 2024-2026 NON PREVEDE, TRA LE PROPRIE PRIORITÀ, INTERVENTI SULLA STRADA "ARZERON", MA CHIOGGIA ATTENDE DA DECENNI UNA MOBILITÀ SICURA E SOSTENIBILE PER IL RILANCIO DEI SETTORI TURISTICO, PORTUALE E COMMERCIALE. LA GIUNTA REGIONALE SI ATTIVI PER IL RADDOPPIO DELLA SP 9 "ARZERON"" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 125/2023)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

Premesso che:

la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2024-2026 non prevede, tra le proprie priorità sulla viabilità, interventi sulla SP n. 9 "Arzeron".

Rilevato che:

in Veneto vi sono alcune infrastrutture viarie che da tempo attendono di essere completate per decongestionare i centri abitati dal traffico automobilistico e pesante, che contribuisce in maniera significativa ad aumentare l'inquinamento ed è fonte di pericolo e disagio per i cittadini;

in particolare, la Città di Chioggia soffre di un sistema di collegamenti stradali e ferroviari inadeguati. Questa situazione infrastrutturale sta impedendo alla realtà clodiense di sviluppare il suo sistema insediativo, produttivo, turistico, c ommerciale e portuale: basti pensare all'unico sistema di collegamento ferroviario con Adria, ormai vetusto e inadeguato, o alle gravi problematiche collegate alla strada Romea, soprattutto in termini di sicurezza, e allo stato angusto della strada provinciale "Arzeron", che costituisce l'unica alternativa viaria alla strada statale Romea, collegando la città di Chioggia alla zona di Padova. Il "raddoppio" dell'Arzeron è un'opera da tanto tempo attesa, poiché permetterebbe un flusso automobilistico finalmente scorrevole, diversamente da quanto avviene ora, soprattutto in periodo estivo e nei fine settimana, quando il traffico fatica a defluire e si formano pesanti ingorghi che congestionano fortemente queste zone;

l'intervento in questione rientra tuttavia nel "terzo stralcio" dei lavori sulla SP n. 9 Arzeron e, pur essendo stato inserito ancora tra le "opere in priorità" del Piano Triennale Regionale Integrativo di adeguamento della rete viaria 2009-2011, non è ancora stato realizzato.

Tutto ciò premesso,

impegna la Giunta regionale

ad attivarsi con urgenza affinché si giunga in tempi rapidi alla realizzazione dell'auspicato "raddoppio" della SP n. 9 "Arzeron" che la città di Chioggia attende da decenni.

Non può intervenire perché è depositato a lavori già iniziati. Si vota, non c'è discussione.

L'Assessore propone la modifica, lei mi fa un cenno con la testa e poi votiamo.

Se volete, cambiamo le regole del Regolamento, non c'è problema. Non si può intervenire, è semplice.

Assessore, proponga la modifica e il proponente l'accetta o meno.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Grazie, Presidente.

Propongo queste modifiche. Togliere nella seconda pagina "ormai vetusto e inadeguato". Aggiungere "un considerato" prima del "tutto ciò premesso", che è: "Considerato che la Regione ha da tempo attivato un tavolo finalizzato ad affrontare con ANAS ed RFI i problemi della Statale – ma ho già consegnato la modifica agli uffici, per quello la sto leggendo velocemente – della Statale 309 Romea e delle interferenze con l'infrastruttura ferroviaria. Tutto ciò premesso impegna la Giunta a proseguire nell'attività finalizzata ad individuare una soluzione di potenziamento della SP9 "Arzeron"".

Con questa modifica il parere è favorevole.

PRESIDENTE

La collega Baldin chiede di sottoscrivere l'ODG n. A0405.

Il proponente accetta la modifica.

È scritto un po' male. Sinceramente mi aspettavo di meglio da lei, una bella calligrafia.

Metto in votazione l' ODG n. A0405, così come modificato.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Stesso trattamento per l'ODG n. A0407, sempre del consigliere Montanariello: "La Giunta regionale garantisca un servizio adeguato ai pendolari della tratta Venezia-Chioggia".

Collega, non può discutere del tema.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Ordine dei lavori.

PRESIDENTE

Parla solo dei lavori.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non sono una cima, ma ci arrivo all'ordine dei lavori, insomma.

Lo ritiro.

PRESIDENTE

L'ODG n. A0407 è ritirato.

ODG n. A0408

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Zottis, Luisetto, Montanariello e Camani relativo a "CENTRI DI SERVIZIO PER ANZIANI E DISABILI NON AUTOSUFFICIENTI: SIA PREVISTO UN SOSTEGNO ADEGUATO NEL DEFR 2024 - 2026 PER EVITARE ULTERIORI AGGRAVI SUI CAREGIVER" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 126/2023)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

Premesso che:

i Centri di Servizio della nostra Regione svolgono un servizio sociale di insostituibile importanza, garantendo assistenza continuativa a ospiti anziani sempre più complessi, nonostante il costante aumento dei costi e delle necessità di cura;

i circa 350 Centri di Servizio residenziali in Veneto, che complessivamente contano poco più di 33.000 posti letto, nel 2022 assommavano 46.913 assistiti tra servizi residenziali e semiresidenziali, come riportato dalla DCR n. 83 del 31 luglio 2023;

la medesima delibera del Consiglio Regionale attesta che, nel 2022, i Centri di Servizio residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità assistevano 10.267 persone;

il sistema residenziale e semiresidenziale dedicato agli anziani non autosufficienti e alle persone con disabilità è stato messo a dura prova prima dalla pandemia e poi dalla crisi energetica, tuttora in atto, nonché dalla grave crisi nel reperimento di personale qualificato

Evidenziato che:

gli aumenti della componente alberghiera della retta, intervenuti già a partire dalla fine del 2022 sotto forma di contributo al caro energia e protrattisi nei primi mesi del 2023 per effetto dell'applicazione dell'adeguamento Istat di ben 7,8 punti, da aggiungersi ai rinnovi contrattuali e agli altri costi, hanno aggravato in maniera ormai insostenibile la condizione economica dei familiari, nonché degli Enti locali, con rincari che si attestano tra i 1.860 euro all'anno (5 euro al giorno) fino ai 5.580 euro all'anno (15 euro al giorno);

per quanto concerne la quota per la componente alberghiera, la relazione sociosanitaria di cui alla DCR sopracitata (n. 83 del 31 luglio 2023) afferma quanto segue: "Nel corso del 2022 vi è stata l'introduzione di una nuova quota del valore di 52, 00 euro pro die con decorrenza dal 1° luglio 2022 per le ex quote di I livello e con mantenimento fino a esaurimento delle /DR del valore di 56,00 euro pro die atti alla data di entrata in vigore fino ad esaurimento";

per quanto concerne le quote per la componente alberghiera stabilite dal Comitato dei Sindaci del Distretto 1 e 2 dell'AULSS 9 Scaligera, i valori a carico delle famiglie sono lievitati dai 50-55 euro al giorno"" del periodo precrisi ai 54-60 Euro riconosciuti a partire dalla fine di aprile 2022 (deliberazione n. 4 seduta del 7 aprile 2022), fino agli attuali 60-70 Euro al giorno (deliberazione n. 2, seduta del 6 marzo 2023).

Preso atto che:

i costi sempre maggiori per la cura di pazienti anziani hanno determinato un sensibile aumento delle rette a carico delle famiglie, che rischiano di vedere un nuovo incremento nel prossimo anno;

la carenza di personale anche nelle RSA mette a rischio la continuità assistenziale di molte strutture in Veneto.

Considerato che:

il Fondo regionale per la non autosufficienza (FRNA) del Veneto, per il 2024, prevede un finanziamento di 539.203.050,00, così come previsto dalla DGR n. 1728 del 30 dicembre 2022;

al fine di garantire la continuità assistenziale senza gravare ulteriormente sulle famiglie è necessario un aumento delle risorse dedicate già a partire dal 2024, in quanto le risorse attualmente previste non sono sufficienti.

impegna la Giunta regionale

nell'ambito della Proposta di deliberazione amministrativa n. 72 "Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del Decreto legislativo n. 7 e Sezione III della legge regionale 118 del 23 giugno 2011 e articolo n. 35/2001",

a sostenere adeguatamente i Centri di Servizio, al fine di scongiurare un ulteriore aggravio dei caregiver e assicurare la continuità assistenziale.

Metto in votazione l' ODG n. A0408.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Siamo alla votazione finale della PDA n. 72.

Collega Luisetto, prego, per dichiarazione di voto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Mi sembra di avere ancora 53 minuti. So che l'assessore Lanzarin ci tiene che li usi tutti, ma non lo farò.

Dirò un paio di cose veloci, ma importanti, a mio avviso. Sono stati due giorni di discussione abbastanza intensa. Più oggi che ieri. Ieri è stato più un soliloquio, credo. Credo sia stato utile e importante anche il confronto odierno per arrivare anche a capire quale metodo si potrà impostare per una prossima volta, per una prossima manovra emendativa.

Gli emendamenti che abbiamo presentato sapevamo essere corposi. Lo abbiamo fatto con l'intento di migliorare e approfondire un documento, a nostro avviso, sotto le aspettative rispetto alle criticità che evidenziava e che ha con lucidità mostrato, e rispetto ai cambiamenti che ha delineato e che riteniamo debbano trovare, invece, risposte più energiche e più coraggiose, come abbiamo detto dall'inizio.

L'obiettivo di questa manovra era esattamente questo, quello di affrontare, punto per punto, sui macro-diritti, i concetti principali, dalla sanità al tema ambientale, al consumo di suolo, alle questioni del sociale. Ci siamo riusciti in piccola parte. Crediamo che serva anche un metodo nuovo, forse, di confronto e di approccio per la prossima sessione di bilancio, in modo da poter condividere di più e meglio anche il nostro punto di vista.

Dunque, annunciamo, in questo senso, il voto contrario, perché riteniamo che, di tutta la manovra ampia e circostanziata che abbiamo presentato, solo una piccola parte abbia trovato credito, ma riteniamo anche che il nostro lavoro sia e debba essere sempre più propositivo, costruttivo e anche severo, dove serve.

Ringraziamo per la parte che è stata approvata, ma riteniamo si possa insieme costruire di più e meglio.

Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, per dichiarazione di voto.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie.

Solo per ringraziare una serie di persone che hanno lavorato nel corso di quest'anno e nel corso di questi giorni. Un documento come il DEFR non si costruisce in qualche ora, ma è frutto di un lavoro costante da parte della Struttura della programmazione, quindi il dottor Gasparin, il dottor Pelloso, la dottoressa Toniato, il dottor Gallo, una new entry ‒ l'ho visto prima ‒ che fa ben sperare che la Regione continui a portare anche dei giovani che si occupano della Pubblica amministrazione, Paronetto, Rigo, la Struttura, che ha coordinato e fatto un lavoro non semplice. Esaminare 400 e passa emendamenti e cercare di coordinare tutte le Strutture della Regione per tentare di dare una risposta alle legittime aspettative di chi ha presentato gli emendamenti, vi assicuro che non è cosa semplice.

Un ringraziamento agli Assessori che sono stati quest'anno qui con noi, e con me, e che hanno condiviso questo percorso del DEFR, comprendendone la complessità. Non che non lo sapessero. Il DEFR nel corso degli anni sta diventando sempre più un documento importante, che vede questo Consiglio impegnato per due giorni, cercando di confrontarsi e avere, anche da parte degli Assessori, la competenza per dare delle risposte rispetto a richieste legittime, ma che in alcuni casi non possono essere soddisfatte, un po' perché alcune sono cose che già facciamo, un po' per le risorse economiche.

Un ringraziamento a tutti i Consiglieri, in particolar modo ai Consiglieri della maggioranza. Vi assicuro che è molto difficile – l'ho fatto in passato – fare il Consigliere di maggioranza, stare tranquillo per due giorni e sentirsi dire determinate cose. Si vuole cercare di arrivare, non velocemente, ma in maniera giusta, all'approvazione del bilancio, dando i tempi giusti anche per la discussione. Stare in silenzio e assorbire, qualche volta... Credo che ognuno di loro avrebbe qualcosa da ridire rispetto a quanto fatto nel corso di questi giorni.

Il documento, come dicevo, è corposo. Ogni anno si arricchisce di ulteriori interventi. Da questo punto di vista, e spero lo si possa fare in prospettiva, per chi verrà, nella prossima legislatura, dopo di noi, mi piacerebbe che il DEFR trovasse un percorso diverso, un percorso che possa farci concentrare su cose puntuali, su grandi temi, senza perdere tempo a fare i correttori di bozze. Non siamo correttori di bozze, che cercano di trovare errori o dimenticanze da parte di chi ha costruito un documento di 460 pagine. Siamo un Consiglio regionale che deve concentrarsi. Molto probabilmente dovremmo anche noi, come documento, elaborare qualcosa di più.

Alla fine, anche con l'aiuto dell'opposizione e degli emendamenti che sono stati presentati, arriva un documento più ricco, che ci permette di affrontare il bilancio di previsione 2024-2026 con alcune indicazioni, che sono nella sensibilità della maggioranza, che spero possa trovare risorse adeguate a continuare a dare risposte ai veneti.

Grazie a tutti.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Anch'io desidero ringraziare la struttura, che indubbiamente ha fatto un lavoro corposo, grande. Sono mesi di lavoro, che sfociano in queste due giornate. Mi rendo conto che c'è un grande lavoro, c'è tutto un lavoro di programmazione. Però, mi creda, Assessore, che anche fare i Consiglieri di opposizione è un lavoro faticoso. Preparare 400 emendamenti non è correggere le bozze. È ragionare sull'impostazione, è provare a individuare dove poter introdurre elementi migliorativi. Questo è il lavoro che è stato fatto. Questo era lo spirito con cui abbiamo cercato di dare un contributo.

È chiaro che stare all'opposizione non consente di partecipare alla fase costruttiva. Ci si trova a gestire il documento quando ormai è partorito dalla struttura, quindi ha già una sua identità, una sua impostazione. Anche cercare di individuare dove poter intervenire per un miglioramento marginale è un lavoro impegnativo.

Per questo voglio esprimere gratitudine a tutti i colleghi. Ciascuno ha portato la sua sensibilità, i suoi contributi, la sua capacità di vedere dove ci fosse un miglioramento possibile. Purtroppo, ieri non c'è stata la possibilità di interagire, di avere un dialogo per cercare di capire dove ci fosse la possibilità di costruire e di trovare un consenso anche tra i banchi della maggioranza. Io sono convinto che alcune delle cose che abbiamo bocciato ieri e in parte stamattina, in realtà, erano molto vicine alla sensibilità della maggioranza di quest'Aula. Mi dispiace che non ci sia stata la possibilità di costruire su quello.

In futuro, sono d'accordo, non servono 460 pagine. 46 pagine ben mirate possono essere più che sufficienti per individuare le linee per dare concretezza, applicazione a un mandato, che è quello quinquennale di questa legislatura, che però, di anno in anno, ha necessità di vedere un miglioramento, un adattamento ai cambiamenti che stiamo vivendo, che sono profondi. Se l'anno prossimo ci sarà un documento più snello, più mirato a lavorare sulle linee di sviluppo nuove, credo che troverete la nostra collaborazione.

Ancora grazie alla struttura, ma soprattutto grazie ai colleghi che hanno parlato, hanno scritto e hanno proposto miglioramenti a questo documento.

PRESIDENTE

Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.

Quanto tempo ho? Non vedo il tempo, così me la posso prendere comoda.

La dichiarazione di voto di Fratelli d'Italia arriva dopo due giorni di discussione difficile. Ha detto bene il collega Lorenzoni: ci sono stati dei temi per cui sicuramente il dibattimento, la discussione ha visto confrontarsi e mettere alla prova, forse, vecchi sistemi, atteggiamenti che non hanno funzionato o non funzionano più. Qualcosa è cambiato.

Quest'Aula credo lasci a tutti noi un insegnamento anche per il prossimo futuro. O meglio, per i prossimi giorni e le prossime settimane.

Una riflessione, colleghi, va fatta, anche se a tarda ora, e ve lasciata agli atti, a verbale di quest'Aula. Credo di poter rivolgere i complimenti a tutti coloro che hanno creduto in una strategia, in una visione. Come diceva bene ‒ complimenti all'assessore Calzavara ‒ il DEFR va in continuità di una strategia iniziata l'anno scorso, che ha una visione pluriennale, piaccia o non piaccia, comprendendo l'azione strategica di un'opposizione che vuole trovare, ovviamente, i punti di criticità, ciò che manca, e non ciò che, magari, è stato conquistato con fatica e impegno, con dedizione, con preoccupazione, con il lavoro quotidiano.

Gentili colleghi, credo sia giusto stasera dire una cosa e affermare un principio. Un anno fa, in quest'Aula, vedevamo voi fare queste considerazioni, taluni interventi addirittura quasi identici, emendamenti quasi identici a quelli depositati qui in quest'Aula, per alcune tematiche, come le borse di studio universitarie, il trasporto pubblico e altri temi, corretti nelle valutazioni di un bilancio di previsione che verrà, che parte, però, ormai sempre con il principio della prudenza, della cautela e con il principio del non voler mettere le mani nelle tasche dei veneti. Un anno fa affermavamo, come Fratelli d'Italia, che ci vuole coraggio per mettersi in gioco. La manovra aveva coraggio, perché partiva con le batterie scariche dal punto di vista di un bilancio di previsione; quindi, di facile valutazione critica da parte di chi non deve, poi, realizzare, ma controllare, valutare. Questo è il ruolo anche dell'opposizione.

Però, oggi, con grande soddisfazione... Perché ci vuole anche soddisfazione quando si raggiungono i risultati. Un anno fa noi avevamo affermato che sulle borse di studio ci saremmo impegnati, durante il primo anno del Governo Meloni, per riuscire a mettere in gioco quelle risorse, che la collega Camani nel suo intervento ha ammesso...

Nessun problema. Ci sta bene anche ridere nella vita. Anzi, serve ridere.

La collega Camani, con onestà intellettuale, ha detto: "Avete conquistato un buon risultato. Sono arrivati 13 milioni in Veneto per le borse di studio". Non è un lavoro che arriva gratuitamente perché qualcuno non ci ha lavorato. C'è stata una squadra che ha lavorato, che ha chiesto, che ha sensibilizzato, che ha mostrato il problema, come tantissime altre tematiche. Abbiamo visto un'azione importante della vicepresidente De Berti sul trasporto pubblico locale. E potremmo citarne altre.

Vorrei anche dire che noi, collega Camani, abbiamo istituito... Se lei si ricorda, la sua affermazione fu: "Soranzo, vedremo se il fondo di rotazione sugli affitti, sul suo ordine del giorno, o mozione, sarà in qualche modo onorato". Abbiamo visto che, poi, nella variazione di bilancio è stato onorato.

Possiamo dire un'ultima cosa, che, invece, ci sta molto a cuore, che lasciamo in eredità a questo DEFR. Il DEFR è un documento programmatico. Anzi, Note di aggiornamento del DEFR. Sicuramente esprime una strategia a lungo termine, esprime un quadro, ed è sfidante. Poi troverà le poste a bilancio domani e nel prosieguo delle settimane. Voi direte che alcuni capitoli non saranno carichi quanto servirebbe. Direte di nuovo che servirebbe l'addizionale IRPEF per avere i soldi subito. Ma questo, ripeto, parte da un principio diverso, cioè di impegnarsi a trovare le risorse diversamente, rispetto a quello di mettere le mani sui cittadini.

Arriviamo al punto. Anticipiamo alcune riflessioni che vedremo nel bilancio, che contiene. Assessore Calzavara, tutti gli Assessori hanno lavorato con questa maggioranza nel provare a rischiare di cambiare strategia, andare in cerca di soldi in Europa, portare con gli uffici competenza, efficienza, in una visione che ha visto arrivare e atterrare risorse che, oltre a quelle del PNRR... In Veneto generalmente, mi pare, dal DEFR sono 10 miliardi. 1,8 miliardi passeranno per la Regione. Si aggiungono, però, a quelle del Piano nazionale complementare. Una settimana fa il presidente Zaia, con una Premier che si chiama Giorgia Meloni, dopo un anno di Governo, arriva in Veneto, firma il terzo accordo per 607 milioni (678 con quelli privati, ma parliamo di 607), che porta con sé, però, all'interno una novità assoluta. Il DEFR lo recita, nella visione della strategia, ma i numeri sono numeri. Libera 137 milioni di euro, che innescano, poi, 1,3 miliardi di fondi FESR, sempre per questo bilancio del Veneto, 2 miliardi l'FSE+ e 1,3 miliardi, o 1,1 miliardi, non ricordo più adesso, i fondi FESR, ma quei fondi arrivano grazie all'impegno e alla visione di mettere in gioco 137 milioni di quei 607 milioni. Nel delta tra i 607 e i 137 ci sono tutte le opere infrastrutturali, dalla difesa idraulica alla mobilità sostenibile. C'è una sfilza di interventi, che sono dentro le mozioni che le diceva il presidente Ciambetti, caro collega Montanariello, che si troverà sulla stampa.

A differenza del passato, noi cerchiamo di passare ai fatti. E le risposte vengono dagli amministratori, che rispondono con provvedimenti e fatti concreti, che poi speriamo diventino presto cantieri. Quella lista è lunghissima.

Non si preoccupi, Assessore. Non è un problema.

Abbiamo a cuore il desiderio di lasciare agli atti, anche per chi volesse un giorno rivedersi questa registrazione, questo video, che il lavoro è stato fatto in un anno, dove tanti ci criticavano, ci dicevano che potevamo essere venditori di fumo. In verità, molte sfide le abbiamo vinte. Ma le abbiamo vinte come squadra. Le abbiamo vinte perché abbiamo avuto il coraggio di un Presidente di Giunta, che ha sfidato e ha avuto una visione, una maggioranza che ha creduto, che ha votato e che oggi può dare ai veneti la possibilità, in quattro, cinque, sei anni, di vedere atterrare miliardi nel territorio veneto.

Arrivo all'ultima considerazione. Ho sentito interventi, ieri mattina e oggi... Spero che nessuno si offenda. Io non mi ritengo un professore universitario, un economista o un analista economico. Ho studiato, magari, ma non sono sicuramente una figura di questo genere. Ho sentito affermazioni sul PIL, su analisi economiche, su previsioni, quando è un momento in cui, di fatto, cambia tutto nel giro di una settimana. Tutto è accaduto e ancora potrà accadere. Se noi avessimo ascoltato le vostre considerazioni non avremmo fatto nulla. Invece, abbiamo deciso di sfidare e cercare di lavorare per raggiungere i risultati.

Quelle previsioni che un anno fa... Ricordo il passaggio della collega Camani, quando ha detto che nel 2020 avevamo un +7,6, adesso abbiamo un +7, abbiamo un delta del 7%. È vero. È anche vero, però, che, se lei va a vedere gli anni precedenti, crescevamo dello 0,1-0,2 anche nel 2019. I dati, collega Camani, si possono addomesticare, la politica li va ad addomesticare come più le pare e piace per cercare di argomentare una teoria, ma la teoria che, invece, porta è che il Veneto è sempre cresciuto più della media dell'Italia. La teoria è una cosa importantissima, ma poi c'è la pratica, ci sono i fatti, ci sono le risposte.

Concludo l'intervento di Fratelli d'Italia dicendo che noi non siamo convinti che sia tutto a posto. C'è tanto da fare, c'è tanto da lavorare, c'è l'impegno nella sanità dell'Assessore, che sta cercando di recuperare un gap e anche gli errori di programmazione del passato. Ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Però, una cosa è certa: possiamo dire ai colleghi della Lega che, per fortuna, ci sono stati anche loro, perché se ci foste stati solo voi nei passati Governi onestamente noi abbiamo dei dubbi su come sarebbe stato il risultato, perché per certi versi è vero che sono state fatte delle scelte, ma bisogna anche raccontare come sono state poi dovutamente gestite quelle scelte. Nella vita si fa, talune volte, quello che si può nel momento e nell'epoca in cui si vive, anche politica.

A chi dice che il Governo Meloni taglia i soldi ai Comuni e che i Sindaci devono aumentare le tasse per pagare i servizi dico: prendete il vostro tablet – abbiamo una grande fortuna, come dice il collega Lorenzoni, siamo nell'epoca del digitale –, prendete il vostro iPad, prendete il vostro Pc, fate una ricerca sui motori di ricerca e andate a vedere che cosa è accaduto tra il 2011 e il 2015, quando c'era un Governo molto ben identificato o Governi ben individuati, andate a vedere quali sono stati i veri tagli. All'epoca io ero Sindaco e quello sì che era un taglio. Ricordo il taglio che è arrivato agli Enti locali per mano del Governo Monti e a seguire. Lo ricordo. Quando si dice che abbiamo da recuperare 28 milioni, Assessore, che non sono pochi, per cui non sarà facile, ricordiamoci che solo dal 2011 al 2015 sono stati tagliati 25 miliardi agli Enti locali e alle Regioni, solo nel 2015 ben 5 miliardi. Sapete quant'era diviso per quindici Regioni a Statuto ordinario? Sapete quanto valeva per ogni Regione? 133 milioni.

È chiaro ed evidente che nessuno può vantarsi di poter dire che bisogna fare scelte difficili, però, attenzione, bisogna anche guardarsi indietro e capire quali sono le epoche, che cosa si è fatto e perché si fa. Però, c'è un dato: se da un lato c'è un taglio di 28 milioni, il Governo Meloni ne ha portati 137 nella stessa settimana al Veneto. Quindi, da una parte taglia 28 milioni, dall'altra ne porta 137. Ma ne aveva portati 13 la settimana prima e ne ha portati altri ancora la settimana prima ancora.

È un Governo fatto da un centrodestra che sta facendo i conti con la realtà, non si nasconde, però neanche fa un passo indietro rispetto agli impegni che intende, in tutte le forme e con tutte le energie, portare avanti.

Ai veneti, quindi, lasciamo in eredità il dato che sicuramente ci sarà ancora da lavorare, che c'è molto da fare, ma che questo DEFR per noi ha un contenuto strategico, che condividiamo e che riteniamo interessante per il futuro, perché disegna un quadro che sicuramente farà fare un passo, per tutte le risorse che arriveranno, sicuramente interessante.

Mi piacerebbe, collega Montanariello, che fra una settimana lei, portando l'Allegato A1 del fondo di 607 milioni, affermasse che questa Giunta, che questo Presidente, che questa maggioranza, che il Governo Meloni qualcosa ha portato rispetto al passato che nessuno era riuscito a portare. E mi piacerebbe che possano esserci per tante altre opere gli interventi. Ha liberato 137 milioni dalla spesa corrente del Veneto, perché portando 137 milioni per attirare il FESR ha liberato 137 milioni per finanziare la spesa corrente di questo bilancio.

Questo è quello che è scritto nel bilancio che abbiamo visto, questo è quello che sarà scritto nel bilancio che andremo a esaminare, questi sono i dati che il Governo Meloni ha lasciato in eredità, almeno per quest'anno e per il futuro, a questa Regione, che continua ad avere un'attenzione particolare con tutti i Ministri e con il lavoro di tutti i giorni.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.

Prego, collega Villanova.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente. Porterò via pochi minuti ai colleghi.

Io intanto vorrei parlare all'opposizione perché, se c'è un filo conduttore nei tanti bilanci che abbiamo portato avanti, nelle sessioni di bilancio è quello che ogni volta si parte con accuse da parte dell'opposizione nei confronti della maggioranza, dicendo che non c'è democrazia, che non c'è rispetto, che non c'è voglia di confrontarsi. Poi, come sempre, noi facciamo vedere con i fatti che la realtà è ben diversa.

Solo che quello che deve essere un rapporto tra maggioranza e opposizione, ognuno con il proprio ruolo, ognuno con le proprie prerogative, si deve basare su un qualcosa di fondamentale, che è il rispetto, il rispetto delle posizioni, il rispetto delle persone che ognuno di noi ha davanti. Ieri siamo stati qui in silenzio non perché ci fa piacere fare da pungiball ai vostri esercizi retorici, ma semplicemente perché nel momento in cui ci viene posto un attacco su temi che riguardano, ad esempio, la mafia, dicendo che magari a qualcuno può far comodo se la mafia porta soldi in Veneto, come ho sentito dire ieri, la reazione che ci viene naturale è quella di lasciarvi parlare. Se questo è il livello dove vogliamo portare la discussione, non ci troverete mai pronti a ribattere su una cosa del genere o a darvi soddisfazioni su una cosa del genere, perché per noi sono cose inascoltabili e inaccettabili.

Voglio, però, far presente che, nel momento in cui il rapporto tra maggioranza e opposizione torna su un livello di rispetto reciproco, noi siamo sempre stati e sempre saremo disponibili a discutere, a confrontarci e a raccogliere quello che arriva da voi. Lo abbiamo sempre fatto e lo faremo, a patto che ci sia rispetto reciproco, il che significa anche non disturbare, non ridere quando qualcuno della maggioranza parla. Come voi pretendete che di qua si stia in silenzio, così dovreste fare anche voi nei nostri confronti. Penso che questo sia il minimo indispensabile.

Detto questo, voglio ricordare un'altra cosa. È molto più difficile fare un bilancio o, comunque, documenti che riguardano il bilancio, come questi, non aumentando le tasse e facendo con quello che si ha, piuttosto che aumentarle e avere grandi disponibilità per poter accogliere le istanze che arrivano dal territorio. Noi abbiamo preso una decisione a inizio legislatura e la stiamo portando avanti con coraggio.

Per tutto questo ringrazio la Giunta, l'assessore Calzavara, per i salti mortali che sta facendo, insieme alla sua squadra, per far quadrare il bilancio, nonostante tutto. Lasciatemi ringraziare ancora una volta i miei Consiglieri. Lasciatemi ringraziare i Presidenti di Commissione, coordinati dal presidente Sandonà, che, come sempre, ha fatto un lavoro fondamentale. Lasciatemi ringraziare i Gruppi di maggioranza, a partire da Fratelli d'Italia e Forza Italia, il consigliere Tomas Piccinini e tutto il mio Gruppo, perché hanno dimostrato, ancora una volta, che, se si vuole mandare avanti una squadra servono fiducia e lealtà. Questi sono due valori imprescindibili: fiducia in chi guida, perché non possiamo avere quaranta persone che guidano, e lealtà, perché i rapporti tra di noi si basano sui rapporti personali. Quando ci guardiamo negli occhi, dobbiamo sapere che stiamo parlando con persone serie, come abbiamo sempre fatto e come abbiamo dimostrato ancora una volta. Siccome questi sono valori che ancora una volta ho riscontrato in questa squadra, in questa maggioranza, credo che anche quello che affronteremo tra due settimane con il bilancio dimostrerà, ancora una volta, che questa è una squadra solida, che punta al bene dei veneti.

PRESIDENTE

Grazie.

Metto in votazione la PDA n. 72, nel suo complesso, come emendata.

È aperta la votazione.

(Votazione elettronica)

È chiusa la votazione.

Il Consiglio approva.

Ci rivediamo qui martedì 5 dicembre, alle ore 10.30.

Buonanotte.

La Seduta termina alle ore 23.43

Il Consigliere segretario

Erika BALDIN

Il Presidente

Roberto CIAMBETTI

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Verbale n. 117 - 11^ legislatura

PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 117

MERCOLEDì 29 NOVEMBRE 2023

PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 117a seduta pubblica – mercoledì 29 novembre 2023

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio
Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 125/2023)o. (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 127/2023)
Ordine del giorno presentato dai consiglieri Polato, Soranzo, Razzolini, Pavanetto, Formaggio, Bozza, Corsi, Rigo, Andreoli, Piccinini, Bigon, Valdegamberi e Sponda relativo a "La Giunta regionale sostenga il progetto del nuovo collettore del lago di Garda" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione ammnistrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 124/2023)
Ordine del giorno presentato dai consiglieri Montanariello e Baldin relativo a "La nota di aggiornamento del DEFR 2024-2026 non prevede, tra le proprie priorità, interventi sulla strada "Arzeron", ma Chioggia attende da decenni una mobilità sicura e sostenibile per il rilancio dei settori turistico, portuale e commerciale. La Giunta regionale si attivi per il raddoppio della SP 9 "Arzeron"" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 125/2023)
Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Zottis, Luisetto, Montanariello e Camani relativo a "Centri di servizio per anziani e disabili non autosufficienti: sia previsto un sostegno adeguato nel DEFR 2024 - 2026 per evitare ulteriori aggravi sui caregiver" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 126/2023)

La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie, fatta eccezione per i consiglieri che partecipano da remoto come da deliberazioni dell'Ufficio di presidenza n. 48 del 1° agosto 2023 e n. 49 del 29 agosto 2023.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 16364 del 23 novembre 2023.

Il Presidente CIAMBETTI dichiara aperta la seduta alle ore 11.07.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia e la consigliera Rizzotto; inoltre, le consigliere Cavinato e Sponda seguono la seduta da remoto.

Punto 6) all'ordine del giorno

Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 125/2023)o. (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 127/2023)

Prosecuzione dell'esame degli emendamenti della proposta di deliberazione amministrativa in oggetto, iniziato nella 116a seduta consiliare di martedì 28 novembre 2023.

L'emendamento n. A112 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A57 intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto) e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra.

L'emendamento n. A57, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A58 intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. A58, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A306 , illustrato dalla consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A212 intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra anche gli emendamenti nn. A213 e A214, Zottis (Partito Democratico Veneto), Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori chiede l'accantonamento degli emendamenti, e Lorenzoni (Gruppo Misto).

Il PRESIDENTE dichiara accantonati gli emendamenti nn. A212 e A213.

Sull'emendamento n. A59 intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra e chiede l'accantonamento, Zanoni (Partito Democratico Veneto) e Bigon (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A59 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A113, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. A114 intervengono i consiglieri Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. A114 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A307 intervengono i consiglieri Zottis (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, Zanoni (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto), Guarda (Europa Verde) e Villanova (Zaia Presidente).

L'emendamento n. A307 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A214 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A60 intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. A60, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A115 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A1.

Gli emendamenti nn. A116 e A117 ,illustrati dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A3 ,illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A118 ,illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A308 intervengono i consiglieri Zottis (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Camani (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A308, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A2 intervengono i consiglieri Guarda (Europa Verde) che lo illustra e Villanova (Zaia Presidente).

L'emendamento n. A2 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A119, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A309 intervengono i consiglieri Zottis (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. A309, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A7, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A120 intervengono i consiglieri Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra, e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

La seduta è sospesa alle ore 12.17.

La seduta riprende alle ore 12.21.

Sull'emendamento n. A120 intervengono le consigliere Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Baldin (Movimento 5 Stelle), l'assessora Donazzan, i consiglieri Montanariello (Partito Democratico Veneto), Camani (Partito Democratico Veneto), Zottis (Partito Democratico Veneto), Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Bigon (Partito Democratico Veneto), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Montanariello (Partito Democratico Veneto), l'assessora Donazzan, i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Montanariello (Partito Democratico Veneto), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Dolfin (Liga Veneta per Salvini Premier), Guarda (Europa Verde), Dolfin (Liga Veneta per Salvini Premier) e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. A120, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per permettere all'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione consiliare di esprimere parere sugli emendamenti presentati.

La seduta è sospesa alle ore 13.50.

La seduta riprende alle ore 15.45.

L'emendamento n. A215, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A4 ,illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A216, commentato dal consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A217, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A61 e A62 ,illustrati dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Gli emendamenti nn. A121 e A146 ,illustrati dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A147, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A218 intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, Lorenzoni (Gruppo Misto) e Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori.

L'emendamento n. A218, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A63 intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra e Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni).

L'emendamento n. A63, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A64 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A122 ,illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A219, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A5 ,illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A123 e A65 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A220, commentato dalla consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A124, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A67 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A125 e A126 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

La seduta è sospesa alle ore 16.22.

La seduta riprende alle ore 16.53.

Gli emendamenti nn. A66 e A68 ,illustrati dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Gli emendamenti nn. A221, A127 e A128 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A69 interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che chiede l'accantonamento.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A69.

Gli emendamenti nn. A6, A129 e A130 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A281.

Gli emendamenti nn. A70, A131, A310, A8 e A9 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A132.

Gli emendamenti nn. A71 e A311 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A133.

Gli emendamenti nn. A72 e A73 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A134.

Gli emendamenti nn. A74 e A135 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A76 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A77 interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che chiede l'accantonamento.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A77 e ritirato l'emendamento n. A75.

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che ritira l'emendamento n. A136.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A312.

L'emendamento n. A78 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A137.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra e ritira l'emendamento n. A80.

L'emendamento n. A313 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A303.

Gli emendamenti nn. A12 e A314 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A138, accantonato l'emendamento n. A79 e ritirato l'emendamento n. A315.

L'emendamento n. A10, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A81 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A222.

L'emendamento n. A13, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A316.

Sull'emendamento n. A249 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che chiede l'accantonamento.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A249.

L'emendamento n. A11 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A317, A82, A83, A318, A139 e A140.

L'emendamento n. A319 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A14 e A15.

Sull'emendamento n. A223 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che chiede l'accantonamento.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A223 e ritirato l'emendamento n. A224.

L'emendamento n. A84 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A320, A141 e A142.

Sull'emendamento n. A225 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che chiede l'accantonamento.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A225.

L'emendamento n. A16, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A321.

L'emendamento n. A379 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A380 e A381.

L'emendamento n. A21, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A143 e A85 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A226 e A282 e accantonato l'emendamento n. A227.

L'emendamento n. A17, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A236 e ritirati gli emendamenti nn. A18, A349, A348 e A19.

Gli emendamenti nn. A86 e A87 ,illustrati dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A88, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A350, accantonati gli emendamenti nn. A89, A228, A351 e ritirato l'emendamento n. A20.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra e ritira l'emendamento n. A229.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A237, A90, accantonato l'emendamento n. A144, ritirati gli emendamenti nn. A352, A382, A383, A384, A25, A26 e accantonato l'emendamento n. A31.

L'emendamento n. A91, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A24.

L'emendamento n. A250, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A27, accantonato l'emendamento n. A29, ritirati gli emendamenti nn. A148, A23, A22, A145, accantonati gli emendamenti nn. A149, A238, ritirato l'emendamento n. A239, accantonati gli emendamenti nn. A353, A240, A251, ritirato l'emendamento n. A322.

Gli emendamenti nn. A354 e A355 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A92 ,illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A385 e accantonato l'emendamento n. A386.

L'emendamento n. A387, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonati gli emendamenti nn. A356 e A30.

L'emendamento n. A93, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A241.

L'emendamento n. A94, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A242.

L'emendamento n. A283, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonati gli emendamenti nn. A32, A284, ritirati gli emendamenti nn. A243, A150.

Gli emendamenti nn. A28 e A95 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A151, A108.

L'emendamento n. A96, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A152, A34.

L'emendamento n. A35, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A402, illustrato dal consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A97 e A357 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A358 interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che chiede l'accantonamento.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A358, ritirato l'emendamento n. A153, accantonati gli emendamenti nn. A154, A404, ritirato l'emendamento n. A36.

L'emendamento n. A359, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE comunica il deposito dell'emendamento n. A406 e dà 5 minuti per la presentazione di eventuali subemendamenti.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che illustra e ritira l'emendamento n. A48.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A155 e accantonato l'emendamento n. A400.

L'emendamento n. A389, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A390, ritirato l'emendamento n. A393 e accantonato l'emendamento n. A202.

Gli emendamenti nn. A360, A361, A362, A363, A364, A98, A365 e A366 , posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A367.

L'emendamento n. A368, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A49, A369 e accantonato l'emendamento n. A370.

L'emendamento n. A388, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A391.

Gli emendamenti nn. A392 e A371 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A372 e A99.

L'emendamento n. A100, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A156.

L'emendamento n. A157, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che illustra e ritira l'emendamento n. A373.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A375, accantonato l'emendamento n. A374, ritirati gli emendamenti nn. A158 e A377.

Sull'emendamento n. A304 intervengono i consiglieri Luisetto (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Zanoni (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A304, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A376, accantonato l'emendamento n. A33.

Gli emendamenti nn. A394 e A101 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A37.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che illustra e ritira l'emendamento n. A50.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A38, A252, A323, A174, accantonati gli emendamenti nn. A285, A286, A287.

L'emendamento n. A175 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A288.

L'emendamento n. A40, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A253, accantonato l'emendamento n. A244.

L'emendamento n. A41, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A230, accantonato l'emendamento n. A324.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra e ritira gli emendamenti nn. A231 e A232.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A42.

L'emendamento n. A176, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonati gli emendamenti nn. A233 e A177.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra e ritira l'emendamento n. A234.

Il PRESIDENTE dichiara accantonati gli emendamenti nn. A159, A289.

Sull'emendamento n. 235 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che chiede l'accantonamento.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A235 e ritirato l'emendamento n. A106.

Gli emendamenti nn. A255 e A290 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A325, accantonato l'emendamento n. A254, ritirato l'emendamento n. A107.

L'emendamento n. A256, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A257, accantonato l'emendamento n. A258, ritirato l'emendamento n. A259.

Gli emendamenti nn. A178, A179, A180 e A181 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A260.

Gli emendamenti nn. A326 e A182 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A327, A262.

L'emendamento n. A183, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A160.

L'emendamento n. A184, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A328.

L'emendamento n. A261, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara precluso l'emendamento n. A291 e ritirati gli emendamenti nn. A263, A161.

L'emendamento n. A264, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A329, A185.

Gli emendamenti nn. A186 e A265 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A330, A331.

Sull'emendamento n. A102 interviene il consigliere Finco (Liga Veneta per Salvini Premier) che chiede l'accantonamento per una riformulazione.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A102, ritirato l'emendamento n. A332.

L'emendamento n. A292, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A187, ritirati gli emendamenti nn. A162, A333, a ccantonato l'emendamento n. A103, ritirati gli emendamenti nn. A334, A293, A294.

L'emendamento n. A295, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A335, A336 e A337.

L'emendamento n. A188, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che illustra e ritira l'emendamento n. A43.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A296.

L'emendamento n. A189, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A163, A266 e A297.

Gli emendamenti nn. A190, A191, A267 e A192 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A164.

L'emendamento n. A165, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A268 e A166.

Gli emendamenti nn. A245 e A269 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A338, ritirato l'emendamento n. A270.

Gli emendamenti nn. A271 e A298, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A272.

L'emendamento n. A273, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A193, A339, A39, A277, accantonato l'emendamento n. A278, ritirato l'emendamento n. A279.

L'emendamento n. A280, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A274, A275.

L'emendamento n. A276, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A340, A194 e A299.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che illustra e ritira l'emendamento n. A44.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A300 e ritirato l'emendamento n. A341 .

L'emendamento n. A203, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A195, ritirati gli emendamenti nn. A342 e A343.

L'emendamento n. A301, illustrato dalla consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A344 e A45.

Gli emendamenti nn. A246, A196 e A46 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A168, ritirato l'emendamento n. A167, accantonato l'emendamento n. A247, ritirati gli emendamenti nn. A378, A302, A197, accantonati gli emendamenti nn. A47, A248, A345.

L'emendamento n. A198, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A346, ritirati gli emendamenti nn. A347, A204, A199, A171, A170.

L'emendamento n. A169, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A401.

L'emendamento n. A172, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A406, ritirato l'emendamento n. A173, accantonato l'emendamento n. A200, ritirato l'emendamento n. A201.

Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che illustra e ritira l'emendamento n. A395, e annuncia la presentazione di un ordine del giorno sullo stesso argomento.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A396.

L'emendamento n. A305, illustrato dalla consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A397, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A398.

L'emendamento n. A399, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

La seduta è sospesa alle ore 18.52.

La seduta riprende dopo un rinvio alle ore 20.54.

Si passa all'esame degli emendamenti accantonati.

Gli emendamenti nn. A212 e A213, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Gli emendamenti nn. A1, A69 e A77 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. A79 , illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A249, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A223 , illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A225 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. A321 intervengono l'assessore Calzavara che propone delle modifiche e la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto) che le accoglie.

L'emendamento n. A321 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Gli emendamenti nn. A227 e A236 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Gli emendamenti nn. A89 e A228, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A351, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A144, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A31 , illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A29 , illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A149 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A238, A353 e A240 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Gli emendamenti nn. A251 e A386 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. A356 , illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A30.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che illustra e ritira l'emendamento n. A32.

L'emendamento n. A284 , illustrato dalla consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A358, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A154 interviene l'assessora De Berti che propone delle modifiche accolte dalla proponente.

L'emendamento n. A154 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Gli emendamenti nn. A404 e A400, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A390 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A202 e A370, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che, su delega del consigliere Montanariello, ritira l'emendamento n. A374, e annuncia la presentazione di un ordine del giorno.

Sull'emendamento n. A33 intervengono l'assessora De Berti che propone delle modifiche accolte dalla proponente e la consigliera Guarda (Europa Verde) che le accoglie e illustra l'emendamento.

L'emendamento n. A33, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'emendamento n. A285, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A286 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A287.

L'emendamento n. A288, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A244 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A324, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A233 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A177 , illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A159, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A289 intervengono l'assessore Calzavara che propone delle modifiche e la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto) che le accoglie e prosegue l'intervento sull'emendamento.

Interviene il consigliere Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) sull'ordine dei lavori e chiede due minuti di sospensione.

La seduta è sospesa alle ore 21.26.

La seduta riprende alle ore 21.27.

L'emendamento n. A289, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra e ritira l'emendamento n. A235.

L'emendamento n. A254 , illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A258, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A260 , illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A328.

Sull'emendamento n. A102 intervengono i consiglieri Finco (Liga Veneta per Salvini Premier) che lo illustra, Camani (Partito Democratico Veneto), Guarda (Europa Verde), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Baldin (Movimento 5 Stelle), Montanariello (Partito Democratico Veneto) e l'assessore Calzavara.

Il PRESIDENTE su richiesta del consigliere Villanova sospende la seduta.

La seduta è sospesa alle ore 21.51.

La seduta riprende alle ore 22.48.

L'emendamento n. A102 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE mette in votazione la proposta di prosecuzione dei lavori consiliari dopo la mezzanotte.

Il Consiglio approva.

L'emendamento n. A187 , illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A103 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A164, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A338 e A278.

Sull'emendamento n. A300 interviene la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto) che illustra le modifiche proposte dal relatore alle quali è favorevole.

L'emendamento n. A300 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato .

Sull'emendamento n. A195 interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra e accoglie le modifiche proposte.

L'emendamento n. A195 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato .

Gli emendamenti nn. A168 e A247, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A47 , illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A248 e A345, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A346 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato .

L'emendamento n. A401, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A406 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A200, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Si passa all'esame degli ordini del giorno collegati alla proposta di deliberazione amministrativa in oggetto.

ODG n. A403

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Polato, Soranzo, Razzolini, Pavanetto, Formaggio, Bozza, Corsi, Rigo, Andreoli, Piccinini, Bigon, Valdegamberi e Sponda relativo a "La Giunta regionale sostenga il progetto del nuovo collettore del lago di Garda" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione ammnistrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 124/2023)

Intervengono i consiglieri Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che lo illustra, Guarda (Europa Verde) che propone delle modifiche con l'emendamento n. A409, Bigon (Partito Democratico Veneto), Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) e Villanova (Zaia Presidente).

L'emendamento n. A409 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l'ordine del giorno in oggetto come emendato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Luisetto, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Razzolini, Rigo, Sandonà, Scatto, Soranzo, Villanova, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. A405

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Montanariello e Baldin relativo a "La nota di aggiornamento del DEFR 2024-2026 non prevede, tra le proprie priorità, interventi sulla strada "Arzeron", ma Chioggia attende da decenni una mobilità sicura e sostenibile per il rilancio dei settori turistico, portuale e commerciale. La Giunta regionale si attivi per il raddoppio della SP 9 "Arzeron"" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 125/2023) [RESOCONTO]

Interviene l'assessora De Berti che propone delle modifiche accolte dal proponente.

La consigliera Baldin chiede di sottoscrivere l'ordine del giorno.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l'ordine del giorno in oggetto come modificato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Luisetto, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Possamai, Razzolini, Rigo, Sandonà, Scatto, Soranzo, Venturini, Villanova, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che ritira l'ODG n. A407.

ODG n. A408

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bigon, Zanoni, Zottis, Luisetto, Montanariello e Camani relativo a "Centri di servizio per anziani e disabili non autosufficienti: sia previsto un sostegno adeguato nel DEFR 2024 - 2026 per evitare ulteriori aggravi sui caregiver" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2024-2026. Articolo 36 e paragrafi 4.1 e 6 dell'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 ". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 72) APPROVATO (Deliberazione n. 126/2023) [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Luisetto, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Possamai, Razzolini, Rigo, Sandonà, Scatto, Soranzo, Venturini, Villanova, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

In dichiarazione di voto finale intervengono la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto), l'assessore Calzavara, i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto) Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Villanova (Zaia Presidente).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la Proposta di deliberazione amministrativa in oggetto come emendata.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Possamai, Puppato, Razzolini, Rigo, Sandonà, Scatto, Soranzo, Venturini, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Baldin, Bigon, Camani, Guarda, Lorenzoni, Luisetto, Montanariello, Ostanel, Zottis

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale è convocato martedi 5 dicembre alle ore 10.30.

La seduta termina alle ore 23.43.

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:

ANDREOLI Marco	MAINO Silvia
BALDIN Erika	MICHIELETTO Gabriele
BARBISAN Fabiano	MONTANARIELLO Jonatan
BET Roberto	OSTANEL Elena
BIGON Anna Maria	PAN Giuseppe
BISAGLIA Simona	PAVANETTO Lucas
BORON Fabrizio	PICCININI Thomas
BOZZA Alberto	POLATO Daniele
BRESCACIN Sonia	POSSAMAI Gianpiero
CAMANI Vanessa	PUPPATO Giovanni
CAVINATO Elisa	RAZZOLINI Tommaso
CECCHETTO Milena	RIGO Filippo
CENTENARO Giulio	SANDONA' Luciano
CESTARI Laura	SCATTO Francesca
CIAMBETTI Roberto	SORANZO Enoch
CORSI Enrico	SPONDA Alessandra
DOLFIN Marco	VALDEGAMBERI Stefano
FAVERO Marzio	VENTURINI Elisa
FINCO Nicola Ignazio	VILLANOVA Alberto
FORMAGGIO Joe	ZANONI Andrea
GEROLIMETTO Nazzareno	ZECCHINATO Marco
GIACOMIN Stefano	ZOTTIS Francesca
GUARDA Cristina
LORENZONI Arturo
LUISETTO Chiara


IL CONSIGLIERE SEGRETARIO f.to Erika BALDIN

	IL PRESIDENTE f.to Roberto CIAMBETTI

N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Paola Lombardo
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian

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ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 29/11/2023 n. 117

PRESIDENTE

COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

PRESIDENTE

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

PRESIDENTE

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

PRESIDENTE

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

PRESIDENTE

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

PRESIDENTE

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

PRESIDENTE

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

PRESIDENTE

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

PRESIDENTE

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

PRESIDENTE

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

PRESIDENTE

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

PRESIDENTE

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

PRESIDENTE

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

PRESIDENTE

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

PRESIDENTE

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

PRESIDENTE

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

PRESIDENTE

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

PRESIDENTE

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

PRESIDENTE

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

PRESIDENTE

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

PRESIDENTE

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

PRESIDENTE

Cristina GUARDA (Europa Verde)

PRESIDENTE

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

PRESIDENTE

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

PRESIDENTE

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

PRESIDENTE

Cristina GUARDA (Europa Verde)

PRESIDENTE

Cristina GUARDA (Europa Verde)

PRESIDENTE

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

PRESIDENTE