ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 21/05/2024 n. 135

Resoconto n. 135 - 11^ legislatura
Resoconto 135 a Seduta pubblica
Martedì, 21 maggio 2024
SOMMARIO
La Vicepresidente Zottis, alle ore 10.29, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.50.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 11.01

PRESIDENTE

Colleghi, buongiorno.
Diamo inizio alla 135a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 7042 del 16 maggio 2024.
PUNTO
1


APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 134a Seduta pubblica di martedì 7 maggio 2024.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Fabiano BARBISAN
Laura CESTARI
Silvia MAINO
Giuseppe PAN
Gianpiero POSSAMAI
I congedi sono concessi.
PUNTO
3



INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTO
5



INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO

PRESIDENTE

Comunico che, in merito alla IRS n. 485 della collega Guarda, la risposta verrà spedita a domicilio, perché la collega non riesce ad arrivare in tempo.
Partiamo dalla IRS n. 459, del collega Lorenzoni.

Interrogazione a risposta scritta n. 459 del 23 novembre 2023 presentata dal consigliere Lorenzoni relativa a "CENTRO NEMO PER LA CURA DELLE MALATTIE NEURO MUSCOLARI. QUANDO SI INTENDE AVVIARLO IN REGIONE VENETO?"

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione nasce dalla sollecitazione che è stata ricevuta dal territorio in merito all'assistenza alle persone con malattie neuromuscolari degenerative, che hanno una pluralità di bisogni che sono sia di tipo clinico, ma anche e soprattutto, forse, di tipo sociale, di tipo organizzativo, nel senso che questo tipo di persone hanno una serie di bisogni nell'organizzare la loro vita, lavorativa soprattutto, ma anche familiare, che sono estremamente complessi da gestire.
Ci sono alcune realtà in Italia, in cui sono stati realizzati questi centri, dove la persona può interfacciarsi trovando una risposta completa a questa pluralità di bisogni che nascono. Da quello che è stato riferito dalle persone che purtroppo vivono questa esperienza, questo tipo di risposta è una risposta efficace perché solleva la famiglia da una serie di incombenze nell'andare a interfacciarsi con soggetti diversi e, quindi, in qualche modo, allevia la fatica di gestire una patologia di questo tipo.
L'interrogazione che ho presentato va proprio nella direzione di chiedere quale sia, nella Regione Veneto, l'intendimento per dare una risposta alle persone che hanno questo tipo di malattia neuromuscolare, che chiedono una cura integrata con le diverse specialità che sono necessarie per gestire questo tipo di patologia che, appunto, non è gestita da un unico specialista, ma richiede competenze molto diverse per poter essere gestita in modo adeguato.

PRESIDENTE

Grazie.
Risponde l'assessore Lanzarin.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Le malattie neuromuscolari, sebbene rare, colpiscono circa 500.000 pazienti in Europa e comprendono un ampio gruppo di patologie. L'esordio dei sintomi varia dall'età neonatale alla tarda età adulta. La presentazione clinica può includere deficit motori e sensitivi e, talvolta, insufficienza respiratoria e cardiaca.
Un denominatore comune a tutte le malattie neuromuscolari è il progressivo deficit di forza e il progressivo accumulo di disabilità, con un elevato impatto sociale e pesanti ripercussioni sulla qualità di vita dei pazienti e delle famiglie. Per tali patologie, la Regione del Veneto, già con delibera dell'8 febbraio 2002, ha individuato i presìdi costituenti la rete regionale per le malattie rare, tra cui quelle neuromuscolari.
Da molti anni, infatti, è attiva la rete di assistenza alle persone con patologie neuromuscolari, in grado di assicurare una presa in carico integrata tra le varie competenze specialistiche, basata su quattro centri di riferimento: Azienda ospedaliera di Padova, Clinica neurologica, Azienda ospedaliera di Verona, Neuroscienze e Dipartimento di Scienze neurologiche biomediche e del movimento, Unità operativa gravi disabilità in età evolutiva, IRCCS Medea, La Nostra Famiglia di Conegliano, Unità Biobanca malattie rare e neuroriabilitazione, malattie neuromuscolari, neurobiologia e molecolare, IRCCS Fondazione Ospedale San Camillo Venezia.
L'istituzione della rete assicura la presa in carico completa e integrata del paziente, con particolare riferimento alle malattie neuromuscolari, in quanto comprendono tipologie diverse di patologie, tra cui quelle relative a giunzioni neuromuscolari, neuropatie ereditarie, distrofie muscolari, sclerosi laterali amiotrofiche, atrofie muscolari spinali, malattie mitocondriali.
A ulteriore prova del ruolo centrale rivestito dalle reti nell'ambito delle malattie neuromuscolari, va ricordato che il centro di riferimento dell'azienda ospedaliera di Padova, ovvero della rete europea per la patologia neurologica e neuromuscolare ERN, composto da esperti europei del settore, sviluppa l'accesso alle cure specialistiche attraverso consultazioni di persone o sistemi di tele-consultazione.
I quattro centri di riferimento per le malattie neuromuscolari della Regione del Veneto sopracitati sono articolati in unità funzionali, costituite da più unità operative, aventi sede in più presìdi ospedalieri. La molteplicità delle strutture ospedaliere coinvolte e delle competenze ivi operanti permette, infatti, di elaborare e aggiornare il percorso diagnostico del paziente, alla luce dei diversi bisogni assistenziali che possono presentarsi in ogni singolo caso.
Infine, al fine di facilitare i processi di transizione dei pazienti affetti da malattie neuromuscolari dall'età pediatrica e adolescenziale a quella adulta e dall'età adulta a quella anziana, le unità operative che compongono funzionamenti e centri di riferimento per le malattie neuromuscolari del Veneto, includono sia strutture pediatriche che per adulti, ad esempio l'Unità Operativa Centro di riferimento dell'azienda Università di Padova, UOC clinica neurologica, clinica pediatrica, genetica, clinica epidemiologica, fisiopatologia respiratoria, cardiologia, istituto di radiologia, chirurgia toracica, neuroradiologia, clinica 1, una clinica oculistica, clinica dietetica e nutrizione clinica.
Proprio alla luce della multidisciplinarietà delle unità coinvolte, vengono elaborati i piani terapeutici assistenziali complessi, che comprendono numerosi trattamenti sintomatici di supporto all'attività riabilitativa e prescrizioni di protesi, ausili e dispositivi medici, comunque personalizzati in base alla condizione del singolo paziente.
Oltre alla rete di assistenza alle persone con patologie neuromuscolari, in Veneto è presente anche la Consulta delle malattie neuromuscolari del Veneto, istituita a novembre 2021, che ad oggi accoglie diciassette associazioni e due gruppi di pazienti.
Tale organismo raccoglie le problematiche delle persone con disabilità neuromuscolare, collabora con le Istituzioni e con i medici specialisti pubblici e privati, formulando proposte, diffondendo informazioni per migliorare la qualità della vita delle persone affette da malattie neuromuscolari e dei loro familiari.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
La parola all'interrogante per la replica.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per la risposta e per aver illustrato in modo esaustivo le azioni che la Regione mette in atto per dare delle risposte a questi pazienti.
Mi permetto, però, di osservare che diversi pazienti che ho interpellato, in realtà, si rivolgono a strutture esterne alla nostra regione. In particolare, posso anche dirlo, una persona so che è in cura a Torino, una persona a Roma, con malattie di questo tipo.
Credo che questo sia un fattore da tenere in considerazione, perché è vero che nella parte acuta i centri che lei ha citato, in primis l'azienda ospedaliera dell'Università di Padova, sono dei centri di eccellenza, e di questo siamo grati a tutti coloro che lavorano in quegli ambiti, però poi c'è tutta una gestione della patologia che è nella quotidianità, dove in qualche maniera il centro per gli acuti non riesce a dare delle risposte tempestive, delle risposte di presenza, che qualche volta non sono neanche sul piano clinico, ma sono proprio sul piano della organizzazione della vita di queste persone.
Mi permetto di fare una raccomandazione per cercare o di indirizzare questi centri verso un'interfaccia più amichevole o di attrezzare le strutture sociosanitarie che stiamo andando a pensare con le Case di comunità piuttosto che con la riorganizzazione degli ATS, degli ambiti territoriali, perché purtroppo il numero di questi pazienti è in aumento e la qualità della vita del nostro territorio si vede proprio dalla capacità di dare risposte a queste persone.

PRESIDENTE

Grazie.
Abbiamo terminato con le interrogazioni e interpellanze.
Collega Ostanel, sull'ordine dei lavori, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori proprio sul tema "risposta a interrogazioni e interpellanze".
In base all'articolo 111 del nostro Regolamento, la Giunta è tenuta a rispondere alle interrogazioni entro venti giorni.
L'articolo 115 del Regolamento stabilisce che la Giunta è tenuta a rispondere alle interrogazioni a risposta immediata presentate entro le ore 12.00 del quindicesimo giorno antecedente a ciascuna seduta del Consiglio regionale. Non è mai stato fatto.
Attualmente in attesa di risposta ci sono – e non parlo solo del nostro Gruppo, ma parlo di tutti i Consiglieri qui presenti – sei interpellanze, 212 interrogazioni a risposta immediata e 147 interrogazioni a risposta scritta, quindi 212 più 147. Anche quando si ottiene risposta, otteniamo risposta fuori tempo massimo. Lo abbiamo più volte detto in quest'Aula. A volte sui temi di cui vogliamo avere risposta veniamo a sapere di alcune questioni dai giornali locali e credo che, invece, il lavoro che facciamo qui dentro, anche se abbiamo preso una percentuale bassa all'interno di questo Consiglio regionale, non è dato non rispettare un Regolamento che chiede che anche chi è in minoranza possa avere delle risposte per tempo.
Io credo che non sia più possibile fare in modo che arriviamo in quest'Aula, ci sono solo una o due interrogazioni a risposta scritta, in questo caso, presenti all'ordine del giorno e non otteniamo le risposte nei tempi che richiediamo.
L'abbiamo chiesto più volte, ma non vediamo dei cambiamenti. Gli articoli che ho appena citato sono all'interno del nostro Regolamento; quindi, o vengono rispettati o vuol dire che il nostro Regolamento non serve a nulla.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, mi sento di darle ragione, anche perché i miei solleciti nei confronti della Giunta sulle risposte sono stati molteplici, negli ultimi mesi in particolar modo.
Mi è stato risposto informalmente che si sta dando più attenzione alle interrogazioni a risposta scritta, per evitare che scadano i tempi, che poi comportano l'iscrizione all'ordine del giorno.
Effettivamente, avere solo due risposte per le interrogazioni mi sembra veramente poco dignitoso per l'attenzione che dovrebbe essere, invece, riservata a delle questioni che in molti casi possono anche essere marginali, ma in molti casi sono argomenti importanti.
Mi sento di condividere con lei quanto ha detto. Farò un'ulteriore richiesta formale alla Giunta.
Collega Camani, prego, sull'ordine lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intervengo per fare mia la richiesta della capogruppo Ostanel. Soltanto la settimana scorsa abbiamo richiesto l'iscrizione all'ordine del giorno di un'ottantina di interrogazioni a risposta scritta scadute. La possibilità di presentare atti di sindacato ispettivo è una facoltà riconosciuta non solo dal Regolamento di questo Consiglio, ma dal Testo unico degli enti locali. È un potere dei Consiglieri che viene, di fatto, svilito dal comportamento della Giunta, che non risponde alle interrogazioni che noi proponiamo.
Capirà, Presidente, che avere ottanta interrogazioni a risposta scritta scadute, quindi neppure interrogazioni che, in qualche modo, possono intralciare i lavori dell'Aula, significa non consentire ai Consiglieri di svolgere la propria funzione di vigilanza e di controllo.
Se a questo aggiungiamo che la discussione delle mozioni è vittima dell'ordine dei lavori e del calendario dei lavori d'Aula, la capacità, soprattutto per i Consiglieri di minoranza, di poter esercitare la propria funzione è fortemente ridotta, fortemente limitata. Sappiamo che lei più volte ha chiesto alla Giunta un impegno maggiore in questo senso. Le chiediamo di continuare a insistere. Ormai l'arretrato accumulato ha assunto una dimensione rilevante.
Noi abbiamo interrogazioni senza risposta da due anni, da due anni e mezzo, alcune dall'inizio della legislatura. Capirà che non è un modo di procedere che ci consente di continuare con serenità.
Mi associo, quindi, alla richiesta della consigliera Ostanel e le chiedo ancora una volta di sottolineare, nei confronti della Giunta, l'importanza dello strumento delle interrogazioni. Avere diversi Consigli, come è accaduto negli ultimi mesi, dove non c'è nessuna risposta alle interrogazioni, avere un Consiglio, come quello di oggi, con unicamente due risposte, dà il segnale, dà la misura che anche gli appelli che il Consiglio regionale rivolge alla Giunta cadono nel vuoto.
Forse sarebbe il caso di trovare una modalità di persuasione un po' più efficace. Siamo a disposizione del Consiglio e della Presidenza per verificarne la possibilità.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Modalità di persuasione più efficaci non me ne vengono in mente. Aspetto, eventualmente, consigli.
Non ripeto quanto ho detto prima alla collega Ostanel, ma oggi partirà un ulteriore sollecito da parte mia nei confronti della Giunta per le risposte che sono in attesa.
Collega Baldin, sull'ordine lavori, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo su questo tema.
Ringrazio le colleghe che hanno sollevato, all'inizio della seduta, questa problematica. Ringrazio anche il Presidente del Consiglio Ciambetti per questi solleciti che non avvengono per la prima volta, ma è dall'inizio di questa legislatura che sentiamo da parte sua lamentele circa il fatto che la Giunta – e questa non è una critica all'Assessore qui presente, Lanzarin, ma in generale – ha l'obbligo di rispondere, nei termini di Regolamento, alle interrogazioni dei Consiglieri.
Ci sono temi molto importanti, risposte che i cittadini attendono al di fuori di questo consesso. Credo, quindi, sia utile fare il massimo possibile e quindi pungolare chi di dovere per dare le risposte che si meritano e che si aspettano da tanto tempo. La ringrazio per il sollecito. Speriamo che nelle prossime sedute ci sia qualche interrogazione in più rispetto alle due interrogazioni a risposta scritta di oggi, sapendo che ce ne sono ancora trentasei. Alcune di queste risalgono a inizio legislatura, ancora ai tempi del Covid; quindi, è passato un bel po' di tempo.
È ora di dare seguito alle richieste dei Consiglieri.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a voi.
PUNTO
6



DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "DISCIPLINA REGIONALE IN MATERIA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS), VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (VIA), VALUTAZIONE D'INCIDENZA AMBIENTALE (VINCA) E AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA)". (PROGETTO DI LEGGE N. 238) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 12/2024)

Relazione della SECONDA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Zecchinato

PRESIDENTE

Riprendiamo il punto n. 6 all'ordine del giorno, PDL n. 238.
Devo comunicare che sono stati depositati – su Concilium li avete già visibili – gli emendamenti nn. A0035, A0036, A0037, A0038, A0039, A0040, A0045, A0041, A0042, A0043, A0044. Sono emendamenti che fanno sintesi del lavoro che avete svolto in Commissione. Sono del relatore. Fanno sintesi del lavoro che avete fatto in Commissione, anche per raccogliere delle istanze utili a rendere la legge più efficace. Mi sembrano cose concordate. Ditemi se sbaglio di molto. Erano concordati questi emendamenti? Va bene.
Do dieci minuti per eventuali subemendamenti. Penso non ne arriveranno.
Aspettiamo dieci minuti, per poi partire con le votazioni in maniera coordinata.
Grazie.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, quando abbiamo fatto il punto emendamenti, l'altra volta, era emerso che alcuni emendamenti erano da riscrivere. Potevano essere accettati, ma erano da riscrivere. Deduco che siano quelli che sono stati presentati adesso.
Alcuni emendamenti, di alcuni colleghi della minoranza, sono stati riscritti dal relatore e presentati, giusto?

PRESIDENTE

È quello che dicevo. Il lavoro fatto in Commissione è servito a raccogliere le argomentazioni "utili" poi tramutate in questi emendamenti. Però, trovatevi un attimo magari alla destra, relatore e chi era portatore di istanze, per chiarire questi punti.
A me risulta che sia stato proprio fatto questo tipo di lavoro per riscrivere, con un testo "tecnicamente" dal punto di vista legislativo utile, l'inserimento di questi argomenti.
Trovatevi un attimo qui alla mia destra con il Legislativo e il relatore per verificare questo.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Intendevo proprio quello. Siccome ci eravamo lasciati nel punto emendamenti con l'intesa di riscriverli, vediamo la riscrittura.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Riprendiamo alle ore 11.30.
La Seduta è sospesa alle ore 11.20
La Seduta riprende alle ore 11.44

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo, riprendiamo i lavori.
Mi pare che siano state verificate le cose che avevo detto precedentemente sugli emendamenti depositati dal relatore che, appunto, facevano sintesi dei lavori fatti in Commissione.
Partiamo con le votazioni. Siamo sull'articolato.
Articolo 1.
Non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Presidente, scusi, dà errore. Non riesco a votare.
Grazie. Voto contrario, comunque.

PRESIDENTE

Mettiamo a verbale il voto contrario della collega Bigon.
Passiamo all'articolo 2.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Collega Bigon, come siamo messi? Lo dica a microfono.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Voto contrario. Grazie.

PRESIDENTE

Mettiamo a verbale che la collega Bigon è contraria.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 3.
Non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Voto contrario. Grazie.

PRESIDENTE

È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Iniziamo con gli emendamenti.
Emendamento n. A0029, pagina 1, presentato dalle consigliere Ostanel e Guarda, articolo aggiuntivo 3 bis, aggiuntivo, che prevede:
Dopo l'articolo 3 è aggiunto il seguente articolo:
Art. 3bis Partecipazione
1. La presente legge garantisce la migliore informazione e la massima partecipazione del pubblico ai procedimenti ivi normati, assicurando l'intervento di chiunque intenda fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti i possibili effetti di piani, programmi, progetti, interventi ed opere sull'ambiente.
2. Le specifiche modalità di applicazione delle finalità di cui al comma l sono previste all'interno dei provvedimenti di cui agli artt. 7, 13, 17 e 22, tenendo conto di quanto previsto ai commi seguenti.
3. Per le finalità di cui al comma 1 è fatto espresso divieto, nelle regolamentazioni richiamate al comma 2, di ridurre i termini delle procedure partecipative previste dalla normativa statale.
4. Nell'ambito dei procedimenti di VAS di competenza degli enti locali, gli stessi enti possono promuovere ulteriori modalità di partecipazione quali previste dalle norme vigenti, come il Dibattito Pubblico, ed eventualmente attingere al sostegno finanziario nelle modalità che la Regione prevede attraverso la regolamentazione prevista della presente legge.
5. Nell'ambito dei procedimenti di VIA, l'eventuale inchiesta pubblica di cui all'articolo 24 bis del d.lgs. 152/2006, regolamentata nel dettaglio da uno dei provvedimenti di cui all'art. 13, è in ogni caso condotta da un comitato composto dal presidente e da almeno due commissari, in possesso di adeguate competenze in materia ambientale, scelti all'interno dell'elenco previsto al comma 4 dell'art. 10. Il presidente è indicato dall'autorità competente e i commissari sono indicati dal presidente, sentite le parti partecipanti all'audizione preliminare dell'inchiesta pubblica, garantendo il bilanciamento di eventuali posizioni contrapposte. L'inchiesta pubblica si compone di almeno tre audizioni aperte al pubblico (preliminare, generale e finale) ognuna delle quali si può articolare in una o più sessioni. Alle audizioni previste nell'ambito dell'inchiesta pubblica, di cui viene dato specifico avviso pubblicato sul sito istituzionale dell'autorità competente, possono partecipare: gli autori di eventuali osservazioni, il proponente e gli estensori del progetto e dello studio di impatto ambientale, nonché i soggetti competenti in materia ambientale. Sono altresì ammessi a partecipare alle audizioni gli ulteriori soggetti che ne facciano richiesta, con le modalità previste nella specifica regolamentazione. L'inchiesta pubblica si conclude con la redazione, da parte del presidente in collaborazione con i commissari, della relazione finale sui lavori svolti recante anche il giudizio sui risultati emersi. La relazione è trasmessa all'autorità competente e pubblicata sul sito istituzionale della medesima, fatte salve le esigenze di riservatezza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0029. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Voto favorevole.
Grazie.

PRESIDENTE

È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'articolo 4.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Voto contrario. Grazie.

PRESIDENTE

È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 5.
Non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Voto contrario. Grazie.

PRESIDENTE

È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo all'articolo 6.
Emendamento n. A0031, pagina 3, presentato dalle consigliere Ostanel, Guarda e Camani, articolo 6, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'art. 6, dopo le parole "anche avvalendosi delle Direzioni" sono aggiunte le parole "e dei rappresentanti degli enti strumentali regionali competenti, a partire dall'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto,"
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo su questo emendamento, che chiede semplicemente di fare in modo che all'interno della disciplina che stiamo cercando di normare fossero seduti anche gli enti strumentali regionali competenti, a partire dall'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto.
Intervengo perché penso, in particolare in questi giorni, che in materia VAS, ma come di VIA, nel momento in cui noi andiamo a far sedere all'interno del processo che cerca di prendere delle decisioni su questi temi anche ARPAV, sia assolutamente strategico. Lo dico perché so che ho parere negativo, come in quello precedente, dove in realtà cercavo semplicemente, e ne abbiamo discusso in Ufficio di Presidenza, di scrivere in norma l'importanza dell'inchiesta pubblica, che so essere stata modificata anche a livello nazionale, e non in meglio.
L'assessore Bottacin, che era presente all'Ufficio di Presidenza, ma oggi no, e lo rilevo, aveva detto che la procedura che io intendevo inserire in questa norma era troppo vincolante. La battuta che avevo fatto è questa: sarebbe importante che invece la Regione del Veneto definisse lei una norma sull'inchiesta pubblica, anche come la vuole la Giunta, ma che almeno ci sia la possibilità davvero su questi temi di intervenire facendo partecipare i territori.
Se non vogliamo far partecipare i territori, almeno facciamo sedere gli enti competenti e quindi ARPAV, a partire da ARPAV, e abbiamo capito in questi giorni il perché, all'interno della procedura che prende delle decisioni rispetto a VAS, VIA, ma anche ad altre, come la VINCA.

PRESIDENTE

L'assessore Bottacin non è presente perché impegnato in ambito di Protezione civile.
Collega Zecchinato, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Per rispondere riguardo all'emendamento precedente, visto che è stato ripreso dalla collega Ostanel. È stato dato un parere contrario perché, sostanzialmente, si è seguito il decreto legislativo n. 152, che prevede già le forme di partecipazione. Lo spirito della legge è stato proprio quello di seguire questa strada, senza prevedere ulteriori forme diverse.
Per quanto riguarda questo emendamento, invece, il parere è contrario, perché già ad ARPAV viene richiesto un parere nell'ambito del procedimento. È uno di quegli enti che esprimono il parere nel procedimento di VAS. Inoltre, la struttura ha assicurato, nel momento in cui abbiamo verificato gli emendamenti, che vengono coinvolte di volta in volta le Direzioni in base alla materia da approfondire, in base alla tipologia di valutazione ambientale strategica in corso.
Per queste motivazioni, abbiamo dato parere contrario.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0031. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0024, pagina 4, presentato dalla consigliera Camani, Capo II, articolo 6, comma 3, soppressivo, che prevede:
È soppresso il comma 3 dell'articolo 6.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0024. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0020, pagina 5, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 6, comma 3, modificativo, che prevede:
All'art, 6 comma 3 dopo le parole "può incaricare" sono aggiunte "a rotazione"
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0020. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0035, pagina 5 bis, presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 6, comma 3, modificativo, che prevede:
Al comma 3 dell'articolo 6, la parola: "scelti" è sostituita dalle seguenti: "individuati sulla base di indagini di mercato ovvero".
Collega Zecchinato, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Spiego questo emendamento che ha fatto sintesi anche degli emendamenti precedenti nella discussione che c'è stata con la Presidente, con gli Assessori e anche con la struttura.
Al comma 3 dell'articolo 6 si prevede di aggiungere, dove si parla di incaricare anche consulenti esterni, che è stato verificato con la struttura sono necessari talvolta per avere pareri di esperti, la dicitura "individuati sulla base di indagini di mercato, ovvero all'interno di un elenco" e procede come da testo presentato.
C'è questa dicitura che non fa altro che riprendere quanto previsto dal codice appalti. Per cui, già di fatto si riteneva implicito che ci si rifà al codice, però è stato esplicitato ulteriormente in maniera tale da dare garanzia a chi aveva fatto i precedenti emendamenti che si svolgono così. Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0035. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0021, pagina 6, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 6, comma 3, soppressivo, che prevede:
All'art. 6 comma 3 dopo la parola "scelti" sono soppresse le parole "all'interno di un elenco formato dalla Giunta regionale".
Metto in votazione l'emendamento n. A0021. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 6, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 7.
Emendamento n. A0036, pagina 6 bis, presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 7, comma 1, modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 7, la parola: "120" è sostituita dalla seguente: "150".
Collega Zecchinato, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente. Questo emendamento è stato proposto in Ufficio di Presidenza al punto emendamenti. Si propone che la Giunta regionale abbia 150 giorni di tempo per esprimersi anziché 120, com'era previsto. Questo era emerso anche dalla discussione con l'Assessore per dare più tempo, visto che in questi 150 giorni, all'interno, c'è anche il tempo per la Commissione di esprimere un parere. Questo fa sì che anche un successivo emendamento – e lo anticipo – a firma delle colleghe Guarda e Ostanel, riguardo all'aumento dei giorni nei quali la Commissione si esprime, che da 60 passa a 90, venga accolto. C'è un parere favorevole anche su quello. L'ho anticipato adesso.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, aggiungo anch'io che questo emendamento nasce dall'Ufficio di Presidenza, dal punto emendamenti, per una concertazione di posizioni dove si voleva portare da 60 a 90 giorni la tempistica degli articoli successivi e, quindi, di conseguenza, da 120 a 150.
Anche noi siamo favorevoli, perché è il risultato conseguente di una proposta che abbiamo fatto anche noi nelle minoranze, con una serie di emendamenti dal 60 al 90 che legittimamente dopo vedono i 120 diventare 150.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie. Anch'io sono favorevole. L'abbiamo proposto con la collega Guarda questo emendamento, anche perché garantire più tempo significa almeno, come avevamo discusso in Ufficio di Presidenza, garantire alcuni passaggi, anche se non si dovranno poi scrivere nero su bianco, che possono permettere di fare delle audizioni dei soggetti competenti.
L'idea di avere più tempo ha l'obiettivo di far partecipare, di provare a far partecipare con delle audizioni i soggetti competenti nel momento in cui dobbiamo approvare un provvedimento così importante.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0036. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0001, pagina 7, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 7, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VAS", comma 1, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "commissione consiliare che" sono inserite le seguenti parole: ", assicurata la partecipazione dei cittadini singoli e associali,"
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0001. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0002, pagina 8, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 7, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VAS", comma 1, modificativo, che prevede:
La parola "sessanta" è sostituita con la seguente: "novanta".
Metto in votazione l'emendamento n. A0002. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0003, pagina 9, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 7, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VAS", comma 1 bis, aggiuntivo, che prevede:
È aggiunto il seguente comma 1 bis:
1 bis. La procedura di cui al comma 1, fatta eccezione per gli interventi di adeguamento meramente formali, di coordinamento tecnico o correzione di errori materiali dei quali è comunque fornita adeguata informativa alla competente commissione consiliare, si applica anche alle successive modifiche dei regolamenti attuativi. I termini per l'espressione del parere sono dimezzati.
Leggo una nota di possibile ritiro, però non c'è la prima firmataria.
Collega Zecchinato, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Su questo emendamento diamo parere contrario o chiediamo il ritiro in quanto c'è un ulteriore emendamento poi che prevede che queste procedure, cioè la modifica, ad esempio, del Regolamento dal punto di vista esclusivamente formale o minima non comporti un ulteriore parere in Commissione e, invece, questo avvenga solo se ci sono le modifiche sostanziali, con il termine di quarantacinque giorni.
Questo avviene per tutte le procedure, quindi intervengo adesso, ma vale anche per le successive. In questo primo emendamento, in cui diamo parere contrario, lo daremo anche nelle successive tre procedure. Però, questo è sostituito da un emendamento dove abbiamo fatto in parte proprio questo concetto e l'abbiamo condiviso poi anche in Commissione.
Ringrazio le colleghe che hanno posto la questione, che è stata ripresa anche dalla maggioranza.
Grazie.

PRESIDENTE

Purtroppo, mancando il primo firmatario, non è possibile ritirarlo.
Dobbiamo andare al voto con il parere contrario del relatore.
Metto in votazione l'emendamento n. A0003. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0037, pagina 9 bis, presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 7, comma 1 bis, aggiuntivo, che prevede:
Dopo il comma 1 dell'articolo 7 è aggiunto il seguente:
"1 bis. Le modifiche ai regolamenti di cui al comma 1 sono approvate e pubblicate nel BUR dalla Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, che si esprime entro quarantacinque giorni, trascorsi i quali si prescinde, salvo le modifiche di adeguamento meramente formale o di correzione di errori materiali che sono approvate e pubblicate nel BUR dalla Giunta regionale, notiziando della pubblicazione la competente commissione consiliare".
Prima il collega Zecchinato e poi il collega Montanariello. Prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Scusi, Presidente. Intervengo per ribadire che è stato ripreso l'articolo che, nostro malgrado, non è stato ritirato. È stato dato parere contrario. Il concetto è stato ripreso. Vorrei spiegare ai colleghi che qualora ci sia una modifica dei regolamenti, sostanziale, che quindi arriva in Commissione per un parere, il parere viene espresso in quarantacinque giorni. Mentre sui regolamenti abbiamo visto che abbiamo portato il parere da sessanta a novanta giorni per avere più tempo, solo per le modifiche che però sono sostanziali ci siamo dati un termine di quarantacinque giorni.
Ripeto, se sono formali, non c'è un termine, ma viene data notizia alla Commissione delle modifiche che vengono fatte, come, ad esempio, un adeguamento normativo o una modifica di minima. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, pur potendo condividere alcuni principi che diceva il collega, faccio un'altra riflessione. Intanto, noi segnaliamo e chiediamo che la Commissione continui ad avere un ruolo, quel ruolo che in questi anni è stato svilito proprio su queste materie dai vari ordinamentali, quel ruolo da passacarte che sempre più viene relegato alla Commissione, e lo ripetiamo in ogni ordinamentale. Continuiamo a farlo anche adesso su questa legge.
Collega, capisco che c'è una differenza quando bisogna esprimere un parere su alcune procedure formali o su quelli che possono essere invece dei cambi della norma, sostanziali, però il fatto di andare a inserire che la Commissione non viene informata e viene notiziata, il fatto che non c'è neanche una tempistica su quando deve essere notiziata la Commissione non è proprio la stessa cosa che abbiamo proposto noi. Sono due cose diverse. Noi avevamo fatto una proposta politica che metteva al centro del dibattito e continuava ad avere al centro del dibattito la Commissione su una legge fatta dal Consiglio regionale, che passa dalla Commissione.
Voi, invece, pur di legittimare e in nome del correre veloci, fate altro, anche se dopo non siete veloci per niente. La storia di quando fate una legge e di come sul Veneto viene applicata a distanza di anni fa vedere che non siete veloci per niente. Questo vi porta addirittura a distinguere se il cambio è sostanziale o formale. Se il cambio non è sostanziale, notizio alla Commissione, ma non do neanche una tempistica su quando devo notiziare. Capite bene che è difficile per una persona che fa parte della Commissione urbanistica e deve tentare di capire quello che accade e quali possono essere le ricadute sul territorio, anche se non sono modifiche che fa la Regione, ma magari, collega Villanova, vengono dall'alto e ti devi adeguare. Quindi, è formale, è vero, non è sostanziale. Però, non è che se viene dall'alto ed è un recepimento formale, non vuol dire che a me, portatore di interessi del territorio, non può riguardare e che io, a mia volta, non debba attivarmi anche presso le amministrazioni comunali per divulgare d'informazione, tentare di capire le ricadute quali sono, chiamare anche i miei riferimenti nazionali per chiedere cosa stanno facendo, visto che dobbiamo recepire questa norma che sul nostro territorio non è ottimale. Quindi, non è la stessa cosa utilizzare il ruolo della Commissione per notiziare.
Non siamo mica le forze dell'ordine, che devono essere notiziate su qualcosa. Facciamo i politici e ci interessa capire. Quindi, il fatto che, ancora una volta, pur di delegittimare il ruolo della Commissione, siete persino in grado di distinguere il cambio da sostanziale a formale, discuto o ti notizio, ma non c'è un tempo, sono tutti giochetti che tentate di mettere in campo per tentare di essere più veloci, sapendo che dopo non siete più veloci per niente.
Tanto per capirci, la Lombardia è al 12,16 sul consumo del suolo. Noi siamo all'11,88. Solo che loro hanno 10 milioni e passa di abitanti, noi ne abbiamo 4,9. Se la vostra velocità serve a questo, avete poco da dire che negli ultimi trenta anni il clima è cambiato. Negli ultimi trent'anni è cambiato anche il consumo del suolo, non solo il clima perché, se è vero che è cambiato il clima, è altrettanto vero che è cambiato anche il consumo del suolo.
Permettetemi di dire che qualche ruolo d'attore protagonista anche voi ce l'avete su questo. Sicuramente. Con Veneto Territorio Sostenibile state dimostrando che quello che le altre Regioni hanno fatto per recepire i propri errori nel 2007, nel 2017, anzi nel 2004 e nel 2017, voi non l'avete recepito neanche nel 2024. L'avete fatto proprio nel giorno che ci stavamo allagando, quindi un timing perfetto.
Noi diciamo che in quel ragionamento ci entra anche questo. La Commissione non è il passacarte di nessuno. Se c'è una modifica, anche se è un allineamento normativo, che non dipende da noi, credo che il ruolo della Commissione Urbanistica della Regione Veneto, che fa le leggi per la Regione Veneto, sia anche quello di essere informati anche su un semplice allineamento amministrativo.
Tra di noi ci sono Consiglieri comunali, persone che hanno relazioni con Sindaci, con Presidenti di Provincia. Diventa antipatico per tutti che qualcuno lo legga sul giornale prima del Consigliere regionale, che, senza tempistiche, viene notiziato magari sei mesi dopo.
Quindi, su questo emendamento siamo contrari.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0037. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 7, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 8.
Non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 8.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 9.
Emendamento n. A0028, pagina 10, presentato dalla consigliera Bigon, Capo III, articolo 9, comma 5 bis, aggiuntivo, che prevede:
Dopo il comma 5 dell'articolo 9 è aggiunto il seguente:
"5 bis, La Regione, le Province e la Città metropolitana di Venezia promuovono la stipula di protocolli d'intesa con i proponenti e con gli altri enti interessati affinché l'effettuazione degli studi e delle valutazioni tecniche contenute nello studio di impatto ambientale, di cui all'allegato VII alla Parte seconda del TUA, sia affidata a soggetti pubblici, preventivamente individuati per competenza e terzietà."
Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Un aspetto che voglio sottolineare di questo progetto di legge è l'inadeguatezza della tutela della terzietà, dell'attendibilità degli studi e della valutazione relativamente all'impatto ambientale delle opere assoggettate a VIA. Lo vediamo e lo stiamo valutando in questi giorni, in queste settimane e mesi con le procedure, tante, aperte sul veronese.
La trasparenza, la pubblicità, la competenza, la terzietà sono tutti requisiti che vanno a beneficio dei cittadini. I cittadini ce lo chiedono. Credo che, in una regione tra le più cementificate, come quella del Veneto, e a più alta densità industriale, sia ora di alzare il livello di guardia. Questo, ovviamente, non è per bloccare nulla, ma sicuramente, e a prescindere da ciò, è per prendere decisioni che tengano conto di tutti gli aspetti delle realtà su cui andiamo a incidere.
Per questo ho presentato questo emendamento. Mi auguro che venga accolto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Relatore, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Su questo emendamento c'è il voto contrario, in quanto non si rispettano i dispositivi legislativi vigenti attualmente, che prevedono che sia il proponente a presentare gli studi di impatto ambientale, con dei riflessi, poi, anche su quanto devono presentare i proponenti. Da questo punto di vista, diventa di difficile attuazione, di impossibile attuazione.
Per quanto riguarda la terzietà, le valutazioni vengono già fatte da strutture terze, che sono strutture pubbliche. Sono le strutture pubbliche di Regione e Province piuttosto che statali, che si occupano della valutazione, chiaramente, di studi e di elaborati che vengono proposti di volta in volta con i proponenti, secondo le linee dettate dalla normativa vigente, ma poi la valutazione avviene già da un ente terzo, che è l'ente pubblico.
Quindi, parere contrario.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0028. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 9.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 10.
Emendamento n. A0004, pagina 11, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 10, rubrica "Comitato tecnico regionale VIA", comma 1, lettera h bis), aggiuntivo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 10 è inserita la seguente lettera:
"h bis) emissioni odorigene".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0004. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0005, pagina 12, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 10, rubrica "Comitato tecnico regionale VIA", comma 1, lettera I, modificativo, che prevede:
La lettera "i" del comma 1 dell'articolo 10 è così modificata:
"inquinamento acustico, inquinamento elettromagnetico, inquinamento luminoso, radioattività"
Collega Zecchinato, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Solo per motivare il voto contrario anche su questo emendamento, come sul precedente.
Le emissioni odorigene sono ricomprese nella componente aria, che è prevista in questo progetto di legge. L'inquinamento acustico, elettromagnetico, luminoso e radioattività è ricompreso tra gli agenti fisici. Per cui, sono già all'interno del provvedimento proposto.
Il nostro parere, quindi, è contrario.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0005. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0025, pagina 13, presentato dalla consigliera Camani, Capo III, articolo 10, comma 4, soppressivo, che prevede:
È soppresso il comma 4 dell'articolo 10.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0025. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0022, pagina 14, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 10, comma 4, modificativo, che prevede:
All'art, 10 comma 4 dopo le parole "può incaricare" sono aggiunte "a rotazione"
Metto in votazione l'emendamento n. A0022. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0038, pagina 14 bis, presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 10, comma 4, modificativo, che prevede:
Al comma 4 dell'articolo 10, la parola: "scelti" è sostituita dalle seguenti: "individuati sulla base di indagini di mercato ovvero".
Prego, collega Zecchinato.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è collegato ai due precedenti ai quali abbiamo dato parere contrario.
Sulla base della discussione che c'è stata anche sulla valutazione degli emendamenti, si è inserito che i consulenti esterni, come ho detto precedentemente per un altro emendamento, sono individuati sulla base di indagini di mercato ovvero all'interno dell'elenco, e qui continua il comma come era stato scritto.
È stato sostanzialmente completato il comma anche in questo caso, seguendo sempre quanto disposto dal codice degli appalti. Questo fa riferimento anche ai precedenti emendamenti bocciati.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0038. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0023, pagina 15, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 10, comma 4, soppressivo, che prevede:
All'art. 10 comma 4 dopo la parola "scelti" sono soppresse le parole "all'interno di un elenco formato dalla Giunta regionale".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0023. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0032, presentato dalle consigliere Ostanel, Guarda e Camani, articolo 10, comma 6, soppressivo, che prevede:
Il comma 6 dell'art. 10 è soppresso
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento va letto contestualmente a un altro emendamento di pagina 21, che poi non illustrerò, perché io credo che, anche per quanto riguarda il funzionamento del Comitato tecnico regionale VIA, le modalità di selezione dei consulenti esterni e anche la tenuta del relativo elenco di cui prima abbiamo parlato e quindi anche il provvedimento della Giunta regionale che definisce le modalità del compenso in funzione della partecipazione alle sedute del Comitato tecnico regionale VIA e la nomina dei Gruppi istruttori dovrebbero passare per il parere della Commissione consiliare.
Penso che sia molto importante e rilevante che la Commissione possa vedere quali sono poi, alla fine, quegli esperti dell'elenco di cui abbiamo prima parlato, di cui ci si avvale e con quale compenso, per partecipare ad un Comitato tecnico che ha così tanta valenza tecnica e politica.
Il mio emendamento cercava di sopprimere questo comma per poi reinserirlo al comma 1 dell'articolo 13, proprio per dare maggior controllo alla Commissione consiliare.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0032. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0026, pagina 17, presentato dalla consigliera Camani, Capo III, articolo 10, comma 6, modificativo, che prevede:
Al comma 6 dell'articolo 10 sono soppresse le seguenti parole ", le modalità di selezione dei consulenti esterni di cui al comma 4, ivi compresa la tenuta del relativo elenco",
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0026. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 10, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 11.
Non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 11.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 12.
Non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 12.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 13.
Emendamento n. A0039, pagina 17 bis, presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 13, comma 1, modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 13, la parola: "120" è sostituita dalla seguente: "150".
Collega Zecchinato, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Presidente, solo per dire che, come è avvenuto per la VAS, si aumentano i tempi per la Giunta per la predisposizione e la pubblicazione del regolamento in 150 giorni.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0039. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0006, pagina 18, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 13, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VIA", comma 1, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "commissione consiliare che" sono inserite le seguenti parole: "assicurala la partecipazione dei cittadini singoli e associali,"
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0006. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0007, pagina 19, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 13, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VIA", comma 1, modificativo, che prevede:
La parola "sessanta" è sostituita con la seguente: "novanta".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0007. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0008, pagina 18, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 13, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VIA", comma 1, lettera e), modificativo, che prevede:
Alla lettera e) del comma 1 dell'articolo 13, dopo la parola "interessati" sono inserite le seguenti parole: "incluse le forme e le modalità di partecipazione di cittadini e associazioni, quali l'inchiesta pubblica o analoghi procedimenti partecipativi comunque denominati"
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0008. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0033 è decaduto per effetto della votazione precedente.
Emendamento n. A0009, pagina 22, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 13, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VIA", comma 1 bis, aggiuntivo, che prevede:
È aggiunto il seguente comma 1 bis:
" 1 bis. La procedura di cui al comma 1, fatta eccezione per gli interventi di adeguamento meramente formali, di coordinamento tecnico o correzione di errori materiali dei quali è comunque fornita adeguata informativa alla competente commissione consiliare, si applica anche alle successive modifiche dei regolamenti attuativi. I termini per l'espressione del parere sono dimezzati. "
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0009. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0040, pagina 22 bis, presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 13, comma 1 bis, aggiuntivo, che prevede:
Dopo il comma 1 dell'articolo 13 è aggiunto il seguente:
"1 bis. Le modifiche ai regolamenti di cui al comma 1 sono approvate e pubblicate nel BUR dalla Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, che si esprime entro quarantacinque giorni, trascorsi i quali si prescinde, salvo le modifiche di adeguamento meramente formale o di correzione di errori materiali che sono approvate e pubblicate nel BUR dalla Giunta regionale, notiziando della pubblicazione la competente commissione consiliare".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0040. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 13, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0027, pagina 23, presentato dalla consigliera Camani, Capo III, articolo 13 bis, aggiuntivo, che prevede:
Dopo l'articolo 13, è aggiunto il seguente:
"Art, 13 bis – Inchiesta pubblica
1. L'autorità competente, ai sensi dell'articolo 9 della presente legge, assicura la partecipazione di amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, nonché lo scambio di informazioni e la consultazione dei cittadini, eventualmente ricorrendo allo svolgimento dell'inchiesta pubblica di cui all'articolo 24-bis del TUA.
2. L'inchiesta pubblica è disposta dal Presidente del Comitato tecnico VIA competente, che la presiede e individua la sede in cui essa si svolge. L'inchiesta pubblica consiste nell'audizione da parte del Comitato medesimo di amministrazioni, associazioni e di tutti i soggetti interessati, in contraddittorio con il soggetto proponente.
3. Il Presidente del Comitato tecnico VIA è tenuto a disporre l'inchiesta pubblica qualora sia richiesta dal Sindaco di uno dei Comuni interessati o da una delle associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell'articolo 13 della legge n. 349 del 1986.
4. L'indizione dell'inchiesta pubblica è resa nota a coloro che hanno presentato osservazioni tramite pubblicazione sul sito web dell'autorità competente e tramite posta elettronica.
5. Al termine dell'inchiesta, il Comitato tecnico VIA redige una relazione che illustra le istanze e le informazioni emerse e che contiene la valutazione gli esiti dell'inchiesta. Il Comitato tecnico VIA tiene conto degli esiti dell'inchiesta in sede di espressione del parere di competenza, dandone ragione nella motivazione dello stesso."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0027. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Articolo 14.
Metto in votazione l'articolo 14.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 15.
Emendamento n. A0045, presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 15, comma 5, lettera a), modificativo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 5 dell'articolo 15, le parole: "e ai Comuni" sono sostituite dalle seguenti: ", ai Comuni e alle forme associative e di cooperazione tra enti locali costituite secondo le disposizioni dell'ordinamento degli enti locali".
Prego, collega Zecchinato.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente. Questo emendamento intende specificare, sostanzialmente, per le procedure di valutazione di incidenza ambientale, dove l'Ente competente può essere, appunto, qualora siano verificati i requisiti, il Comune, di estendere le funzioni per la VINCA, oltre che per i Comuni, come previsto dal Testo unico sugli enti locali anche alle loro forme associative.
Nell'articolato verrebbe aggiunta la dicitura: "Vengono delegate alle Province, alla Città Metropolitana di Venezia ai Comuni e alle forme associative e di cooperazione tra enti locali costituite secondo le disposizioni dell'ordinamento degli enti locali".
È un'ulteriore specificazione. Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0045. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 15, come emendato
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 16.
Emendamento n. A0010, pagina 24, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 16, rubrica "Sanzioni in materia di VINCA", comma 2, modificativo, che prevede:
Il comma 2 dell'articolo 16 è soppresso.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0010. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0011, pagina 25, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 16, rubrica "Sanzioni in materia di VINCA", comma 2, modificativo, che prevede:
Alla fine del comma 2 dell'articolo 16, dopo la parola "minime" sono inserite le seguenti parole:
"La riduzione di cui al presente comma non si applica nel caso di reiterazione delle violazioni, ai sensi dell'articolo 8 - bis della Legge 24 novembre 1981, n. 689 "Modifiche al sistema penale" e successive modificazioni."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0011. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 16.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 17.
Emendamento n. A0041, pagina 25 bis, presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 17, comma 1, modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 17, la parola: "120" è sostituita dalla seguente: "150".
Collega Zecchinato, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Solo per specificare che anche per questa procedura si propongono i 150 giorni di tempo per la Giunta, per la pubblicazione del regolamento.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0041. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0012 presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 17, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VINCA", comma 1, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "commissione consiliare che" sono inserite le seguenti parole: ", assicurata la partecipazione dei cittadini singoli e associati,"
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0012. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0013 presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, pagina 27, articolo 17, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VINCA", comma 1, modificativo, che prevede:
La parola "sessanta" è sostituita con la seguente: "novanta".
Metto in votazione l'emendamento n. A0013. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0014, pagina 28, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 17, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VINCA", comma 1, lettera D, modificativo, che prevede:
Alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 17 è soppressa la parola "eventuali"
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0014. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0016 presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, pagina 29, articolo 17, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di VINCA", comma 1BIS, aggiuntivo, che prevede:
È aggiunto il seguente comma 1 bis:
"1 bis. La procedura di cui al comma 1, fatta eccezione per gli interventi di adeguamento meramente formali, di coordinamento tecnico o correzione di errori materiali dei quali è comunque fornita adeguata informativa alla competente commissione consiliare, si applica anche alle successive modifiche dei regolamenti attuativi. I termini per l'espressione del parere sono dimezzati."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0016. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0042, pagina 29.01, presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 17, comma 1BIS, aggiuntivo, che prevede:
Dopo il comma 1 dell'articolo 17 è aggiunto il seguente:
"1bis. Le modifiche ai regolamenti di cui al comma 1 sono approvate e pubblicate nel BUR dalla Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, che si esprime entro quarantacinque giorni, trascorsi i quali si prescinde, salvo le modifiche di adeguamento meramente formale o di correzione di errori materiali che sono approvate e pubblicate nel BUR dalla Giunta regionale, notiziando della pubblicazione la competente commissione consiliare".
Collega Zecchinato, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Velocemente. Come per le precedenti procedure, si applica anche questa procedura. Sono i quarantacinque giorni sulle modifiche del regolamento sostanziale.
Approfitto per illustrare anche il successivo, il n. A0034, così poi possiamo procedere più spediti, dove si propone di inserire che la Regione è competente laddove ci siano impatti nelle procedure di AIA che interessano più Province o ci siano impatti interprovinciali.
Il successivo, il n. A0043, così non intervengo di nuovo, è relativo sempre a un adeguamento con i famosi 150 giorni che diamo alla Giunta per proporre il regolamento. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Metto in votazione l'emendamento n. A0042. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 17, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 18.
Non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 18.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 19. Anche in questo caso non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 19.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 20.
Emendamento n. A0034 presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 20, comma 2, modificativo, che prevede:
Alla fine del comma 2 dell'articolo 20 sono aggiunte le seguenti parole: "e agli impianti di competenza provinciale o della Città metropolitana di Venezia localizzati nel territorio di due o più Province o della Città metropolitana di Venezia o che presentino impatti interprovinciali, interregionali ovvero transfrontalieri".
Metto in votazione l'emendamento n. A0034. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 20, così come modificato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 21. Non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 21.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 22.
Emendamento n. A0043 presentato dal consigliere Zecchinato, di pagina 29 ter, articolo 22, comma 1, modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 22, la parola: "120" è sostituita dalla seguente: "150".
Si riporta di seguito il testo della prima parte del comma 1 dell'articolo 17 risultante dalla modifica proposta:
1. La Giunta regionale, nel rispetto della normativa dell'Unione europea, statale e regionale, entro 150 giorni dalla data di pubblicazione della presente legge nel BUR, approva e pubblica nel BUR uno o più regolamenti ai sensi del comma 2 dell'articolo 19 e della lettera a) del comma 2 dell'articolo 54 dello Statuto, sentita la competente commissione consiliare [...]
Metto in votazione l'emendamento n. A0043. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0017 presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 22, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di AIA", comma 1, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "commissione consiliare che" sono inserite le seguenti parole: ", assicurata la partecipazione dei cittadini singoli e associati,"
Non vedo richieste di intervento.
Passiamo alla votazione dell'emendamento n. A0017, con il parere contrario del relatore.
Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, mi scusi, ci risultava parere favorevole.

PRESIDENTE

Io vedo "contrario".
Relatore, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Presidente, sull'emendamento n. A0017 il parere è contrario. Sull'emendamento n. A0018 il parere è favorevole.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0017. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
É chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0018 presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 22, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di AIA", comma 1, modificativo, che prevede:
La parola "sessanta" è sostituita con la seguente: "novanta".
Metto in votazione l'emendamento n. A0018. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0019, di pagina 32, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, articolo 22, rubrica "Regolamenti attuativi in materia di AIA", comma 1 BIS, aggiuntivo, che prevede:
È aggiunto il seguente comma 1 bis:
"1 bis. La procedura di cui al comma 1, fatta eccezione per gli interventi di adeguamento meramente formali, di coordinamento tecnico o correzione di errori materiali dei quali è comunque fornita adeguata informativa alla competente commissione consiliare, ai applica anche alle successive modifiche dei regolamenti attuativi. I termini per l'espressione del parere sono dimezzati."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0019. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0044 presentato dal consigliere Zecchinato, articolo 22, comma 1BIS, aggiuntivo, che prevede:
Dopo il comma 1 dell'articolo 22 è aggiunto il seguente:
"1bis. Le modifiche ai regolamenti di cui al comma 1 sono approvate e pubblicate nel BUR dalla Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, che si esprime entro quarantacinque giorni, trascorsi i quali si prescinde, salvo le modifiche di adeguamento meramente formale o di correzione di errori materiali che sono approvate e pubblicate nel BUR dalla Giunta regionale, notiziando della pubblicazione la competente commissione consiliare".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0044. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 22, così come modificato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 23.
Metto in votazione l'articolo 23.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 24.
Metto in votazione l'articolo 24.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 25.
Metto in votazione l'articolo 25.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 26.
L'emendamento n. A0030 presentato dalla consigliera Ostanel è decaduto a seguito della votazione dell'emendamento n. A0029.
L'emendamento n. A0015, presentato dalle consigliere Guarda e Ostanel, decade a seguito della votazione dell'emendamento n. A0014.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Volevo solo far notare che con questa legge stiamo abolendo ‒ lo abbiamo appena fatto ‒ delle norme che rappresentavano delle innovazioni per la nostra Regione, per quanto riguarda la Valutazione di impatto ambientale, che dava sicuramente maggiore spazio ai cittadini e alle associazioni, cioè a tutti coloro che, fuori da queste Aule, magari riescono a seguire anche meglio di noi quello che sta accadendo. Alcune norme di tutela dell'ambiente per quanto riguarda l'alimentazione del consumo del suolo, per quanto riguarda la tutela dei parchi.
Arrivati a questo progetto di legge, che diventerà legge tra poco, era giusto sottolineare come alcune norme positive siano state, con un voto da parte vostra, spazzate via in un attimo per una sostituzione con altre, che sono un salto nel buio. Mentre prima avevamo determinate disposizioni scritte nero su bianco, da questo momento aspetteremo quello che verrà partorito dalla Giunta regionale, in una logica dove viene continuamente spogliato delle sue funzioni il Consiglio regionale, per dare sempre più poteri alla Giunta. È una logica evidentemente sbagliata, fuori dal tempo. Per sottolineare, quindi, come sia stato appena commesso un grave errore.

PRESIDENTE

Non ci sono altri interventi.
Metto in votazione l'articolo 26.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 27.
Metto in votazione l'articolo 27.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla votazione finale.
Ci sono dichiarazioni di voto? Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Voterò contro questo provvedimento. Il motivo è sempre quello che avevo esposto durante la relazione qualche settimana fa. Nonostante siano stati approvati alcuni emendamenti, gli unici emendamenti approvati apportano una miglioria rispetto ai tempi con cui noi andiamo a prendere certe decisioni, quindi sperando che all'interno della Commissione consiliare competente sia possibile audire, ascoltare i soggetti che noi volevamo, invece, inserire, in maniera più pressante, all'interno proprio degli organi che prendono queste decisioni.
Ancora una volta, e l'ho detto più volte in quest'Aula, noi stiamo demandando, con questo provvedimento, come abbiamo fatto altre volte, alla Giunta una serie di decisioni che non possono più passare all'interno di una Commissione consiliare. Mi verrà risposto e mi viene sempre risposto che c'è una lungaggine burocratica, i tempi, altrimenti i provvedimenti non vengono presi. Per anni, invece, i provvedimenti sono stati presi. Non mi pare di aver visto, nei tre anni e mezzo che sono stata qui, ma anche nelle legislature precedenti, che si bloccassero alcuni provvedimenti perché la Commissione consiliare ci metteva troppo tempo a decidere.
Il tema è questo: perché non lasciare la possibilità ai Consiglieri regionali, dai territori, che spesso possono inserire alcune questioni e anche fare, ovviamente, controllo e vigilanza, il loro ruolo, all'interno di queste procedure, che hanno un impatto importante sui territori e sui cittadini? Perché delegare alla Giunta una serie di cose che oggi potevamo scrivere all'interno di questa norma?
Secondo punto: perché non prendere l'opportunità di una modifica di questo tipo ‒ l'ho detto anche all'assessore Bottacin in Ufficio di Presidenza ‒ per normare, come Regione, un tema importante, ossia quello dell'inchiesta pubblica? Mi è stato risposto che si segue la procedura nazionale, quando, in realtà, noi sappiamo che varie Regioni hanno deciso di definire un regolamento, che può essere più o meno cogente, più o meno in linea con la norma nazionale, ma che porta questa Regione ad avere un ruolo nel momento in cui decide di aprire una procedura, una modalità con cui fare una inchiesta pubblica che ci permetta davvero di coinvolgere i territori.
Oggi potevamo ‒ ed è uno dei motivi, anche discussi in Ufficio di Presidenza, per cui voterò contro ‒ prendere l'occasione di inserire all'interno di questo provvedimento una norma, almeno un articolo, che ci permettesse, in aggiunta, di definire una procedura interessante, anche guardando le esperienze di altre Regioni, sul tema "inchiesta pubblica".
Lo dico perché alcune delle questioni che oggi stiamo discutendo, che ci sembrano molto tecniche, in realtà sono politiche. L'ho detto anche nella relazione di qualche settimana fa. Facciamo l'esempio dell'impianto Eni Rewind a Marghera. Abbiamo scoperto di recente e abbiamo la certezza in questo momento che bruciare fanghi all'interno di questo impianto ha impatti negativi all'interno delle comunità che vengono impattate direttamente da quei fumi.
Se noi in quel momento avessimo avuto una procedura diversa, che ci permetteva di comprendere, tramite meccanismi di inchiesta pubblica, tramite il controllo della politica (vari di noi già dicevano che quel tipo di decisione non era solo dannosa, ma profondamente dannosa per la salute e la vita dei cittadini), non avremmo preso una decisione migliore? Non avremmo non dovuto aspettare che qualcuno ci dicesse che quella procedura, quell'autorizzazione data non andava bene? Questa è la questione di cui oggi stiamo discutendo.
Invece, stiamo demandando totalmente a una scelta tecnica all'interno di alcuni comitati, rispetto ai quali abbiamo anche cercato di emendare la modalità con cui gli esperti vengono scelti o, almeno, come avevo proposto, far passare in Commissione chi sono, qual è la lista dei tecnici esperti scelti all'interno dei comitati e anche qual è l'emolumento che prendono, per questioni, ovviamente, di trasparenza, ma anche di autonomia della scelta del tecnico.
In più, ritengo ‒ l'ho sempre ritenuto, da quando sono seduta qui dentro ‒ che su alcune scelte di questo tipo la politica serva. Si demanda a dei tecnici. Non sono stati approvati gli emendamenti che modificano la modalità con cui questi tecnici esperti vengono scelti. In più, demandando totalmente alla Giunta e togliendo potere alla Commissione, quindi alla politica. Credo che, di fronte, oggi, abbiamo una scelta sbagliata, cioè quella che ci porta ad aver visto concretamente quello che è accaduto con l'impianto a Marghera, e altri probabilmente seguiranno in futuro. Dopo un po' di anni, comprendiamo che, se avessimo avuto da parte della politica e da parte dei cittadini, degli abitanti e dei comitati un maggiore coinvolgimento, avremmo preso una scelta diversa e forse più giusta.
Fidarsi della politica, in questo caso, ma anche di chi dai territori sa e fa vedere che ci sono conseguenze negative all'interno di una procedura certa, all'interno di una procedura che la Regione dà, attraverso inchiesta pubblica, sarebbe stata la scelta migliore. Non abbiamo voluto fare questa scelta. Abbiamo deciso di demandare tutto alla Giunta. Indipendentemente dal colore politico che ha adesso o che avrà in futuro, credo che questo sia sbagliato. Anche se la Giunta fosse di un colore politico che, magari, piace di più a me.
Credo, invece, che oggi avremmo dovuto scegliere per un futuro diverso e dire: riprendiamo il controllo, anche politico, di alcune scelte che hanno un impatto importante sui nostri territori.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
L'unica cosa positiva ‒ se ci può essere qualcosa di positivo non solo in questo progetto di legge, che diventerà legge, ma in questo percorso che abbiamo avuto ‒ è che avete accettato alcune tempistiche di sessanta e novanta giorni su tutto il tema VAS, VIA, VINCA, AIA e, di conseguenza, 120 e 150.
Per il resto, Presidente, crediamo che di positivo in questa legge non ci sia nulla. Il fatto che non abbiamo svolto le audizioni, il fatto che eliminiamo l'inchiesta pubblica, il fatto che eliminiamo l'informativa al pubblico, specialità tutta veneta, sulla quale dopo tornerò, credo non sia una questione come quando si parla di tutele ambientali, dell'aria, di essere ambientalisti o non ambientalisti.
La questione è capire, colleghi, quale tipo di società noi vogliamo: se vogliamo una società dove informiamo i nostri cittadini di quello che succederà sui loro territori; se vogliamo una società dove, quando nasce, come abbiamo visto pochi mesi fa, il tentativo di fare un impianto a Malcontenta, a Marghera, vicino ai centri abitati, quello della Eni Rewind, i cittadini hanno diritto di sapere e di seguire l'iter dei lavori, di poter partecipare a un dibattito e di poter dire la loro; se i cittadini, quando si trovano questi impianti vicino casa, possono dire la loro o devono dire la loro solo quando li chiamate nei vostri comizi elettorali per chiedere il voto; se il ruolo della cittadinanza attiva si esaurisce dopo che vi hanno dato una delega in bianco con voto; oppure se crediamo ci possa essere una società dove la partecipazione non passa attraverso il "pro" o "anti" ambientalismo, ma attraverso una cosa che si chiama "trasparenza e libertà", dove, pur nella diversità di idee, andiamo a informare i cittadini se vogliamo fare un impianto che brucerà i fanghi a pochi chilometri dalle loro scuole, dalle loro case e dai loro asili.
L'esperienza che abbiamo avuto di Eni Rewind, dove il ruolo attivo non solo dei cittadini, ma anche delle Amministrazioni locali ci ha portato a mettere in luce alcuni passaggi che forse non sarebbero stati abbastanza messi in luce, che forse non sarebbero stati abbastanza messi sotto i riflettori, ci è servita, come direzione, per dire che non è che se noi facciamo le leggi in questi palazzi, a quelli fuori, siccome ci hanno votato, quelle leggi vanno bene. Io vi invito ad andare dai vostri elettori e dire, come rispondete a noi in Aula, che, siccome avete vinto e loro vi hanno votato, a loro va bene che facciate un deposito dell'Eni Rewind a due chilometri dal loro asilo, dalla loro remiera, dalle loro scuole e dalle loro case. Andateglielo a dire. Voi, però, non glielo andate a dire, perché sapete che non state facendo la cosa giusta. Tant'è che non avete voluto fare neanche le audizioni, non avete neanche voluto prendervi quel piccolo onere di dover spiegare quello che fate.
La fretta è una bufala. Dire che voi non avete fatto le audizioni perché c'era fretta è una bufala. Sapete perché? Perché su queste cose voi e chi c'era prima di voi nella scorsa legislatura, quindi sempre voi, avete profondamente dormito e fatto male. Vi dico perché. Voi ci avete detto che c'è il problema del Pilot, la procedura di infrazione che si potrebbe aprire per l'Italia, che non ha sufficienti garanzie e tutele sul piano del VINCA. Vi siete scordati di dire una cosa, voi e quelli che c'erano prima di voi, quindi sempre voi (stessa Giunta, stesso Presidente, gran parte degli stessi Consiglieri). In questa fretta, perché dovevamo evitare che il Pilot diventasse procedura d'infrazione, avete omesso un piccolo dettaglio, visto che siete così trasparenti: che il Ministero ha fatto delle linee guida sulla VINCA nel 2019 e l'unica Regione d'Italia che non le ha recepite è stato il Veneto. Quindi, voi avete dormito. Siamo l'unica Regione d'Italia che non le ha recepite. Non sono norme così complesse, che tu dici: ma chi è quel matto al Governo che al Ministero mi fa queste norme, che, su 20 Regioni, 18... Come dice il mio amico, che si è messo in nota: la signora Maria. No. Tutte quante le hanno recepite, tranne il Veneto. Lo dice il Ministero.
Dopo cinque anni che dormite e siete la prima Regione d'Italia con la graduatoria girata al contrario, perché tutti hanno fatto meglio di voi (non siete neanche un termine di paragone; hanno fatto tutti meglio di voi; infatti, manca solo il Veneto nell'applicazione delle linee guida del Ministero del 2019 sulle procedure VINCA), avete detto: non si fanno le audizioni, sennò allunghiamo di una o due Commissioni l'iter. Non le facciamo. C'è fretta. C'è il Pilot, che può diventare procedura. C'è l'infrazione. Dobbiamo correre.
Non è che, se a uno non suona la sveglia la mattina e entra a lavorare quattro ore dopo l'orario previsto per presentarsi, può avere la giustificazione se è passato con il rosso. Tanto per capirci. Questa è la scusa: siete passati con il rosso perché andavate di fretta. La verità è che non vi è suonata la sveglia e che avete fatto baldoria la sera prima. Capite le bufale che ci avete raccontato in Commissione per non fare le audizioni? La verità è che a voi non frega niente di andare a parlare con quelli che stanno fuori. La verità è che per voi vale il principio che, siccome avete vinto e avete riempito le piazze, quello che fate è tutto giusto. Non è così. A volte ci vuole un po' di umiltà nel confrontarsi. Sapete quante volte sono convinto di avere ragione, ma sono più le volte che non ho ragione? Lo scopro perché tento di confrontarmi. Il fatto che voi, dopo cinque anni in cui avete dormito, non facciate due Commissioni di audizioni è una cosa estremamente grave. Non nella forma, ma nella sostanza. Potevate decidere la stessa cosa, ma almeno avreste fatto finta di sentire gli altri.
Capite che la storia ‒ come diceva un vecchio proverbio pugliese, voi ve la cantate e voi ve la suonate ‒ su questi temi non può reggere. Quando i cittadini si troveranno un impianto dietro casa e diranno "perché questa volta non siamo stati coinvolti nel dibattito?" e diremo che l'Amministrazione Zaia, con i suoi Assessori, con la sua Giunta, hanno tolto loro la possibilità di dire se sono contrari o no alla fumaiola che brucia fanghi dietro le loro case, dovrete assumervi una responsabilità morale di come volete interpretare il Veneto e di quale tipo di società volete.
Qua non ci sono ambientalisti contro antiambientalisti. Non ci sono pasdaran dell'ambiente contro negazionisti del cambiamento del clima. Ci sono le buone pratiche di rapporto e dialogo e con il territorio e con quelle Amministrazioni, che più di qualche volta vi hanno detto che non sono favorevoli a qualche opera come questa, pur essendo dello stesso colore. Su questo voi non siete eccellenti. Voi avete tolto un'eccellenza.
Noi ci concentriamo sull'inchiesta pubblica, prevista dalla legge n. 4/2016, all'articolo 15, che sarà abrogata tra pochi secondi, dopo la votazione che faremo. Applicheremo il Codice dell'ambiente, il decreto n. 152. All'articolo 15 della legge n. 4/2016 c'era l'inchiesta pubblica. Ora noi la eliminiamo, quella legge la abroghiamo, andiamo con il Codice dell'ambiente. Avevamo, però, una specialità tutta quanta nostra, che era l'articolo prima, l'articolo 14. Era una specialità tutta veneta che si chiamava "informativa al pubblico". Quelli che hanno amministrato, governato prima di voi, hanno detto: è vero che l'inchiesta pubblica è prevista, però mettiamo anche l'informativa al pubblico, perché è bello andare a parlare con i territori e dire loro che, se un'impresa ci presenta un progetto, anche se noi Regione non lo vogliamo... Sappiamo bene, però, che siamo in uno Stato di diritto: se la legge lo prevede, glielo devi dare; se non lo prevede, non glielo devi dare. Quindi, abbiamo inserito l'informativa al pubblico, una specialità tutta veneta. Eravamo l'unica Regione d'Italia ad avere l'informativa al pubblico, oltre l'inchiesta pubblica. Voi l'avete cancellata. Voi state cancellando anche l'unica eccellenza che potevate vantarvi di avere.
Non è vero che non cambierà nulla. Le leggi le fa il Consiglio. E non l'avete messo. Ci dite che lo metterete. Permettetemi di dire, visto quello che avete fatto in materia edilizia e urbanistica, che non ci fidiamo di voi. Persino su Veneto Territorio Sostenibile state trovando il modo di cementificare ancora di più e meglio.
Per questo noi voteremo contro e saremo al fianco di tutti coloro che dicono che il territorio del Veneto non lo può decidere, pur democraticamente elette, un gruppo di persone che non hanno il coraggio di mettere il naso fuori dal palazzo e chiedere cosa pensano i cittadini che si troveranno certe opere nel territorio. Se è vero il consenso popolare, e chiudo, è altrettanto vero che un buon politico ragiona capendo quello che impatta nella vita quotidiana dei cittadini.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, per dichiarazione di voto, prego.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Ringrazio il capogruppo Soranzo e gli amici di Fratelli d'Italia per avermi fatto intervenire.
Intervengo non tanto per rivolgere i ringraziamenti alla Giunta, ai tecnici, alla presidente Rizzotto e a tutta la Seconda Commissione, che ha lavorato su questa legge.
E al relatore Zecchinato. Grazie, collega Bozza.
Voglio complimentarmi per quello che è stato fatto, però concordo su una cosa. Come ha detto il collega Montanariello, potevamo fare di più. Ma potevamo fare di più nel senso opposto a quello che ha inteso il collega Montanariello.
Parto dal finale, cari Assessori. Ieri, sul giornale di Rovigo, trovo scritto: "La politica delle occasioni perse. Investimenti che prendono altre strade a causa delle mancate risposte di chi deve governare". Qua abbiamo logistiche, abbiamo industrie, abbiamo altre forme di PIL che dicono: andiamo in Emilia-Romagna, andiamo in Carinzia, andiamo in Lombardia, andiamo da qualche altra parte, perché siamo ancora troppo lenti.
Quindi, nel complimentarmi con la Giunta del Veneto, dico che dovete osare ancora di più per dare risposte agli investitori del nostro Veneto. È vero, abbiamo tolto le audizioni, ma io ho un malloppo di esempi in cui, dopo quindici anni, nel nostro Veneto, in cui un'impresa, un'industria ha cercato di fare industria, ci sono stati quattro ricorsi al TAR, tre ricorsi al Consiglio di Stato. Il Comune, la Provincia, la Regione si sono espressi in maniera favorevole. Quattro persone con la bandiera rossa in mano hanno fatto ricorsi. Dopo quindici anni, questo imprenditore è ancora costretto a difendersi dinanzi al Consiglio di Stato. Dopo che VINCA, VIA, VAS, Comune, Provincia, l'ambiente della Provincia, l'ambiente della Regione, tutti quanti hanno espresso parere favorevole, quattro ‒ e dico "quattro" ‒ cittadini, che hanno alzato una bandiera, hanno bloccato un'industria per quindici anni. Andrà al Consiglio di Stato a giugno. Spero, me lo auguro vivamente per i nostri industriali del Veneto, si ponga fine a tutto questo.
Bravissimi, avete fatto tutti un ottimo lavoro, però per gli industriali del Veneto dobbiamo osare e fare qualcosa di più.
Il voto è favorevole. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
La mia dichiarazione, ovviamente, è per esprimere il voto negativo su questo provvedimento. Cerco di motivare le ragioni, che sono sia di merito che di metodo.
Sul metodo abbiamo già detto: la discussione in Commissione non è stata una delle buone pratiche del funzionamento di una Commissione consiliare. È dispiaciuto. L'hanno già detto. Sarà stata la fretta, sarà stata la presunzione di sapere già tutto e di evitare, quindi, le audizioni. È stata un'occasione persa per poter ascoltare il territorio.
Passiamo al merito. Mi dispiace che il collega Formaggio spari palle incatenate e poi esca dall'Aula. Potrebbe anche lui capire che, per dare una mano ai nostri imprenditori, forse l'ansia da prestazione non aiuta. Io vedo ansia da prestazione nella modalità con cui è stata gestita questa legge. Poco importa che arriviamo ultimi dopo tutte le altre Regioni. Si cerca, però, di dare risposte semplificando in modo non costruttivo il procedimento. Cerco di spiegarmi. Qualche volta il contenzioso di cui ha parlato il collega Formaggio nasce proprio dall'aver trascurato la partecipazione nelle fasi prodromiche del procedimento. Questo è l'errore che facciamo. Questo è quello che mi auguro questa maggioranza cerchi di capire. È più faticosa la partecipazione nella fase di costruzione di un progetto, ma toglie il contenzioso poi. Per cui, se uno fa la sommatoria delle diverse fasi, alla fine, si arriva prima.
Trascurare le legittime esigenze del territorio innesca contenziosi che non hanno fine, soprattutto in una giustizia, come quella italiana, che ha problemi per suo conto.
Cercare di andare incontro alle esigenze privando di alcuni passaggi, in realtà, ne introduce, in termini di contenzioso, successivamente, moltissime. Questo fa questa legge. Questo è il limite di questa legge. Crede di semplificare, invece introduce criticità nella fase attuativa dei progetti. Ne abbiamo un esempio. Abbiamo qui il Comitato della discarica di Villafranca. Non dobbiamo andare tanto lontano. Qualche metro. Le persone erano qui nell'atrio questa mattina.
La lentezza, la fuga delle imprese verso altri sistemi economici nasce proprio da questo, dal fatto di non riuscire ad attivare un dialogo costruttivo, che è faticoso, ma indispensabile. Mi rendo conto della presenza di alcuni limiti culturali che qualcuno non riesce a superare.

PRESIDENTE

Collega Zecchinato, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Nell'annunciare, logicamente, il voto favorevole del nostro Gruppo, voglio dire che, secondo noi, questa è un'occasione importante, invece, un'occasione che mancava. Si può veramente avere un quadro chiaro e completo della normativa regionale in materia ambientale nell'ambito di quelle che sono le competenze che ci assegna lo Stato. Lo Stato dà mandato alle Regioni di legiferare e di fare dei regolamenti, però per questioni organizzative, per questioni amministrative. Qui lo si fa.
Do due dati per far capire la questione. Attualmente, le procedure di Valutazione ambientale strategica vedono cinque DGR, delibere di Giunta regionale, a disciplinare la materia e due leggi regionali. Con questo provvedimento avremo una legge quadro e un regolamento. In materia di VIA abbiamo sette DGR, delibere di Giunta regionale, e una legge regionale, che disciplina la materia di VIA. Avremo questa legge quadro, la stessa che citavo prima per la VAS, e un regolamento. Così si potrebbe dire per l'AIA e per la VINCA. Peraltro, per la VINCA noi adempiamo anche a quella procedura di pre-infrazione, perché non è una procedura di infrazione, ossia la procedura Pilot.
Si capisce benissimo già da questi dati che questa rappresenta una grande opportunità, ma non solo, come è stato detto, per le imprese e per chi investe. Sono stati fatti anche alcuni esempi di casi specifici. Bisognerebbe capire bene quei casi specifici. Noi siamo chiamati a legiferare a livello generale, nell'interesse generale, nell'interesse pubblico.
Avere più leggi, una stratificazione normativa, più delibere di Giunta, avere circolari che trattano la materia non mette in difficoltà solo gli investitori, che, peraltro, spesso si trovano a investire in regioni diverse in Italia. Se noi facciamo riferimento a una normativa statale è per dare anche chiarezza in questo. Quello che si fa a livello nazionale, in questa materia, lo si fa anche a livello regionale. E agiamo dove possiamo.
Noi mettiamo nelle condizioni di agire, sì, il mondo imprenditoriale o i proponenti, che possono essere anche enti pubblici, perché le opere pubbliche le fanno gli enti pubblici, e gli enti pubblici sono soggetti a procedure di VIA, di VAS e di VINCA, ma anche gli enti territoriali. Gli stessi valutatori, cioè anche le nostre strutture avranno la disponibilità di una legge quadro e di un regolamento che disciplina la materia. Quindi, chiarezza e semplificazione fatte in questo senso sicuramente, a mio avviso, rappresentano anche una garanzia di maggiore trasparenza.
Prima è stata citata la trasparenza, la partecipazione. Voglio ricordare che la legge fa riferimento al decreto legislativo n. 152. È legge nazionale. Chiaramente, il decreto n. 152 nazionale e anche le leggi regionali fanno riferimento a delle direttive europee, a delle decisioni europee, a dei regolamenti europei. Ci muoviamo in quell'alveo, un alveo che disciplina già la consultazione del pubblico all'articolo 24, ad esempio, per il decreto n. 152, ma anche l'inchiesta pubblica, con l'articolo 24-bis. Per cui, ci sono procedure alle quali noi facciamo riferimento per avere chiarezza nei procedimenti, sia per il privato che per il pubblico.
Da questo punto di vista, quindi, mi sento di dire che con questo provvedimento noi andiamo ad adempiere anche a quelli che sono i presupposti che ci sono stati dati dal PNRR, dall'attuazione, dove si prevedeva di semplificare entro breve, entro il 2024 200 procedure e 600 entro il 2026. Noi vogliamo cercare di essere al passo con i tempi.
Vorrei aggiungere una cosa. Spesso, come è stato citato, veramente gli aggravi del procedimento, con la richiesta di doppi pareri, tripli pareri, hanno portato fuori investimenti importanti. Non solo investimenti, come è stato detto, che consumano suolo, ma anche investimenti che portano occupazione, che portano servizi.
Chiudo ribadendo, chiaramente, il voto favorevole a questo provvedimento, con un auspicio. Per i regolamenti abbiamo chiesto di avere un confronto con il territorio. Per una ragione specifica. Se noi avessimo fatto le audizioni su una legge quadro come questa avremmo fatto la cornice di una legge senza entrare nei dettagli. Mediante il confronto con il territorio che faremo per i regolamenti, invece, entreremo nei dettagli. Di lì l'aumento di giorni da 60 a 90, che è stato, peraltro, proposto da alcuni colleghi di opposizione, e a 150 giorni per la Giunta per andare alla pubblicazione del Regolamento ci darà modo sicuramente di approfondirlo.
Aggiungo che noi abbiamo fatto dibattito e discussione in Commissione. È dispiaciuto non poterlo fare con voi. Magari è stata un'occasione persa, ci si poteva confrontare di più, però non per colpa nostra.
Annuncio il voto favorevole e ringrazio tutti i colleghi.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione il PDL n. 238, nel suo complesso, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Comunico che i lavori riprenderanno alle ore 14.30.
Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 13.16
La Seduta riprende alle ore 14.38
PRESIDENTE
Chiedo ai Capigruppo presenti di recarsi in Sala del Leone per la Capigruppo.
La Seduta è sospesa alle ore 14.38
La Seduta riprende alle ore 14.54

PRESIDENTE

Colleghi, come deciso in Capigruppo, vista la situazione anche sul territorio e visto che abbiamo chiuso questa mattina un provvedimento importante, che aveva urgenza di essere chiuso, sospendiamo qui la seduta.
Le motivazioni le abbiamo analizzate in Capigruppo. Molti colleghi, vista la situazione emergenziale in tanti territori, in particolare dalla Lessinia all'Alto Vicentino, la zona di Vicenza e anche della Pedemontana del Grappa, hanno situazioni di apprensione, anche con colleghi amministratori locali, che chiedono una particolare presenza sul territorio.
Pertanto, sospendiamo qui la seduta.
Ci rivedremo sicuramente l'11 giugno per il prossimo Consiglio. L'attività delle Commissioni subirà delle variazioni, come richiesto dai Presidenti di Commissione, ma continuerà in queste settimane. Domani si terrà la Prima Commissione. Il prossimo Consiglio si terrà martedì 11 giugno.
Grazie, colleghi.
La Seduta termina alle ore 14.56
Il Consigliere segretario
Erika BALDIN

Il Presidente
Roberto CIAMBETTI

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 135 - 11^ legislatura