res-verb-dettaglio - crv
Seduta del consiglio regionale del 11/06/2024 n. 136
Martedì, 11 giugno 2024
SOMMARIO
- APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI
-
- COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
- INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
- RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
- INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO
-
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 271 del 9 giugno 2022 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "COSA INTENDE FARE LA REGIONE VENETO PER TENERE IL PASSO DELLE REGIONI CONFINANTI?"
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Ass.ra Elena DONAZZAN
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 464 dell'8 febbraio 2024 presentata dalla consigliera Guarda relativa a "CASA CIRCONDARIALE DI MONTORIO E SOMMINISTRAZIONE DI PSICOFARMACI ALLE PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTÀ PERSONALE DA PARTE DELL'ULSS 9: SI PROVVEDERÀ A DISPORRE VERIFICHE SUL FUNZIONAMENTO?"
- Cristina GUARDA (Europa Verde)
- PRESIDENTE
- Ass.ra Manuela LANZARIN
- PRESIDENTE
- Cristina GUARDA (Europa Verde)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 466 del 12 febbraio 2024 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "QUALI AZIONI STA METTENDO IN CAMPO LA GIUNTA PER EVITARE L'ESTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI EMERGENZA SUEM NEGLI OSPEDALI PADOVANI?"
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Ass.ra Manuela LANZARIN
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 450 del 24 novembre 2023 presentata dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Zanoni e Zottis relativa a "NELLA FRAZIONE DI SANDRÀ, DEL COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (VR), ANDRÀ IN PENSIONE UN MEDICO DI MEDICINA GENERALE. COSA INTENDE FARE LA GIUNTA REGIONALE PER GARANTIRE QUESTO INDISPENSABILE SERVIZIO?"
- Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Ass.ra Manuela LANZARIN
- PRESIDENTE
- Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 461 del 31 gennaio 2024 presentata dalla consigliera Baldin relativa a "COME PENSA DI SCONGIURARE LA GIUNTA REGIONALE LA ULTERIORE RIDUZIONE DELLE CORSE DELLE LINEE URBANE DEL TPL NELLA CITTÀ DI CHIOGGIA?"
- Interrogazione a risposta immediata n. 462 del 2 febbraio 2024 presentata dal consigliere Montanariello relativa a "TAGLI AL SERVIZIO URBANO DI TRASPORTO PUBBLICO DI CHIOGGIA: COSA INTENDE FARE LA GIUNTA PER GARANTIRE UN SERVIZIO ADEGUATO?"
- PRESIDENTE
- Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Ass.ra Elisa DE BERTI
- PRESIDENTE
- Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 484 del 22 maggio 2024 presentata dalla consigliera Guarda relativa a "INDAGINI PRESSO FONDAZIONE MILANO CORTINA 2026: IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE RIFERISCA"
- Cristina GUARDA (Europa Verde)
- PRESIDENTE
- Ass.re Francesco CALZAVARA
- PRESIDENTE
- Cristina GUARDA (Europa Verde)
- PRESIDENTE
- Cristina GUARDA (Europa Verde)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta scritta n. 320 del 23 marzo 2023 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "CON CHE TEMPI SARÀ ATTIVO UN SISTEMA CONTINUATIVO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI PRESENTI NEI FIUMI?"
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Ass.re Francesco CALZAVARA
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 483 del 20 maggio 2024 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "QUANDO SARANNO DISPONIBILI I VACCINI PER LA DENGUE PRESSO LE DIVERSE ULSS VENETE, A PARTIRE DALLA ULSS 6?"
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Ass.ra Manuela LANZARIN
- PRESIDENTE
- Ass.ra Manuela LANZARIN
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Interpellanza n. 7 del 22 aprile 2024 presentata dalla consigliera Guarda relativa a "IMMINENTE DPCM ECOBONUS AUTO 2024 E BANDO REGIONALE ROTTAMAZIONE ANNO 2024: LA GIUNTA REGIONALE STA VALUTANDO LA POSSIBILITÀ DI PROROGARE IL TERMINE DI FASE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE?"
- Ass.re Francesco CALZAVARA
- PRESIDENTE
- Cristina GUARDA (Europa Verde)
- PRESIDENTE
- DISEGNO DI LEGGE RELATIVO "MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 14 GIUGNO 2013, n. 11 "SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ DEL TURISMO VENETO" E ALLA LEGGE REGIONALE 10 AGOSTO 2012, n. 28 "NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRITURISMO, ITTITURISMO, PESCATURISMO, TURISMO RURALE, FATTORIA DIDATTICA, ENOTURISMO, OLEOTURISMO"". (PROGETTO DI LEGGE N. 263) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 13/2024)
-
- PRESIDENTE
- Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Francesca SCATTO (Zaia Presidente)
- PRESIDENTE
- PRESIDENTE
- Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI LORENZONI, ANDREOLI, BALDIN, BET, BIGON, BOZZA, CESTARO, GEROLIMETTO, GIACOMIN, GUARDA, MONTANARIELLO, PAN, PICCININI, PUPPATO, RAZZOLINI, RIGO, RIZZOTTO, SPONDA, VENTURINI, VIANELLO, ZANONI, ZECCHINATO E ZOTTIS RELATIVA A "INTERVENTI A SOSTEGNO DI PROGETTI ATTIVATI DAI COMUNI DEL VENETO PER LA RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DEL TERRITORIO ED IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI ECOSISTEMICI". (PROGETTO DI LEGGE N. 180) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 14/2024)
-
- PRESIDENTE
- Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Marco ANDREOLI (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Ordine del giorno presentato dalla consigliera Guarda relativo a "PER UN CONTRIBUTO EFFICIENTE AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI ECOSISTEMICI" in occasione dell'esame della proposta di legge relativa a "Interventi a sostegno di progetti attivati dai Comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio ed il miglioramento dei servizi ecosistemici". (Progetto di legge n. 180) APPROVATO (Deliberazione n. 35/2024)
- Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 14.16
PRESIDENTE
Diamo inizio alla 136a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 8215 del 6 giugno 2024.
PUNTO
1 |
|
|
|
APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI
Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 135a Seduta pubblica di martedì 21 maggio 2024.
COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Luca ZAIA
Erika BALDIN
Fabiano BARBISAN
Fabrizio BORON
Silvia RIZZOTTO
I congedi sono concessi.
PUNTO
3 |
|
|
|
INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTI
4 e 5 |
|
|
|
RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
e
INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO
PRESIDENTE
Iniziamo con le interrogazioni e le interpellanze.
La prima è la IRI n. 271 della collega Ostanel.
Interrogazione a risposta immediata n. 271 del 9 giugno 2022 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "COSA INTENDE FARE LA REGIONE VENETO PER TENERE IL PASSO DELLE REGIONI CONFINANTI?"
Prego, collega Ostanel.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente. Buon pomeriggio.
Questa interrogazione, che ho presentato il 9 giugno 2022, nasceva...
PRESIDENTE
Colleghi, posso capire che è un po' che non ci vediamo qui, però vi chiedo di mantenere il volume delle discussioni perlomeno a un livello accettabile, per permettere di proseguire i lavori. Grazie.
Collega Ostanel, prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
È un'interrogazione che avevo proposto il 9 giugno 2022, quando erano usciti alcuni articoli di stampa che riprendevano uno studio condotto dalla Fondazione Nord Est, che dipingeva uno scenario preoccupante per il Veneto. Il nostro saldo migratorio al 2019 era di 20.691 persone e, parlando di laureati, la nostra è la regione che sta perdendo più giovani laureati rispetto alle altre regioni italiane.
Da un articolo, comparso sempre in quei giorni, della CGIA di Mestre, facendo un confronto in realtà tra Veneto ed Emilia, risultava che, anche dal punto di vista della nostra produttività e produzione, rispetto all'export eravamo scesi decisamente rispetto all'Emilia-Romagna, laddove, invece, solitamente la Regione del Veneto manteneva tradizionalmente una certa forza.
È vero che erano dati del 2022, quindi stiamo parlando di un po' di tempo fa, ma la situazione non è cambiata, in particolare per quanto riguarda l'emorragia di giovani che stiamo perdendo in questa regione. Consideravo che fossero evidenti alcune difficoltà oggettive del Veneto di rimanere al passo, sia dal punto di vista produttivo, sia anche dal punto di vista dell'attrattività rispetto alle giovani generazioni che, come abbiamo visto in questi giorni, non è vero che non sono interessate dalla politica, ma votano e anche molto. Inoltre, vedevamo che le scelte del bilancio regionale in quel periodo, quindi nel 2022, ma anche nell'anno precedente, in realtà non investivano abbastanza sui giovani.
Interrogavo, quindi, il Presidente della Giunta regionale per sapere se ci fosse finalmente una strategia per prendere in carico la questione dell'emorragia dei giovani, e non solo, che stanno andando via da questa regione.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Risponde l'assessore Donazzan.
Ass.ra Elena DONAZZAN
Grazie, Presidente.
L'attrattività di un territorio è definita da una molteplicità di fattori che determinano la necessità di realizzare interventi multisettoriali integrati, in termini di investimenti nelle politiche dell'istruzione, della formazione, del lavoro e dello sviluppo socioeconomico. Le politiche regionali incidono solo su alcuni di tali fattori, ma si caratterizzano per cogliere ogni opportunità e rappresentare un volano per lo sviluppo locale e per l'economia del territorio.
Il sostegno alle persone e alle organizzazioni nelle fasi di cambiamento derivanti dall'accelerazione della transizione industriale in atto, digitale e verde, è stato individuato dalla Giunta regionale come sfida centrale del ciclo di programmazione 2021-2027 approvata dal Consiglio regionale il 15 febbraio 2024.
Il complesso degli investimenti sostenuti dalla Regione nel quadro delle risorse regionali, nazionali ed europee, da una parte mira all'accesso ai percorsi di studio e formazione e al rafforzamento delle competenze per favorire migliori possibilità di occupazione per tutti e, dall'altra, prevede interventi infrastrutturali e non di sviluppo territoriale, basati sulla valorizzazione della cultura e delle destinazioni turistiche come driver di sviluppo sostenibile e di benessere per i cittadini.
È, inoltre, previsto di sviluppare interventi volti a rafforzare e migliorare il sistema di welfare regionale e la capacità di sviluppo di iniziative di innovazione sociale da parte dei territori. Una delle sfide del Veneto verso il 2030 è l'innovazione, in tutti i settori, attraverso la collaborazione tra le imprese e il mondo della ricerca e della conoscenza. L'innovazione non risiede solo nella scienza e nella tecnologia, ma anche in nuovi approcci e modelli organizzativi e di governance in grado di sostenere la trasformazione del sistema socioeconomico veneto.
Il Veneto ha già dei fondamenti in termini di flessibilità, di sussidiarietà, di capacità di innovare e di fare rete, su cui continuare a investire. Un esempio sono, infatti, le 21 reti innovative regionali (cosiddette "RIR") che coinvolgono complessivamente 1.242 imprese.
La nuova strategia di specializzazione del Veneto, approvata con delibera di Giunta del 2022, definisce le traiettorie di sviluppo e tecnologiche verso le quali devono essere prioritariamente indirizzati gli investimenti di ricerca e innovazione, allo scopo di creare un vantaggio competitivo per tutti gli attori del territorio, imprese, parti economiche, sistema della ricerca, pubblica amministrazione, società civile, riconosce, tra l'altro, la centralità del settore del benessere e salute e dell'attrattività del nostro territorio come due nuovi ambiti su cui investire.
Anche gli interventi specifici per la ZLS di Porto di Venezia e Rodigino rappresentano un ulteriore elemento centrale della strategia definita dalla Giunta regionale per la competitività sostenibile del Veneto, nell'ambito della promozione delle politiche finalizzate all'attrazione degli investimenti.
A completamento di tali azioni va, inoltre, ricordata l'assegnazione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 quale ulteriore ambito di sviluppo e di attrattività del nostro territorio e non si devono dimenticare le importanti e strategiche progettualità attuate con i finanziamenti del PNRR, la riconosciuta capacità di spesa da parte della Regione dei fondi comunitari, nonché il sistema sanitario veneto che risulta tra i migliori a livello nazionale.
PRESIDENTE
Grazie.
Collega Ostanel, prego, per la replica.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Non sono soddisfatta perché in questa risposta non ci sono i dati reali. Sembra una dichiarazione di intenti, ma chi risponde è la Giunta regionale. È una interrogazione che avevamo presentato nel 2022 e i dati fanno vedere che ancora oggi – credo davvero che questa sia una delle grandi questioni che investono questa regione – stiamo perdendo popolazione nel 67% dei Comuni del Veneto. Stiamo perdendo popolazione in particolare nelle aree montane, nel basso Veneto, nell'area del Polesine, in maniera più contenuta nell'area nordorientale, ma in realtà stiamo perdendo popolazione nel 67% dei Comuni.
Abbiamo un'emorragia di giovani. I dati ci dimostrano che abbiamo investito 1,54 miliardi di euro nella formazione dei giovani, che poi sono emigrati. Solamente nel 2019 abbiamo perso 2.300 giovani, che hanno lasciato il Veneto per andare verso altre Regioni o addirittura all'estero, ma in particolare verso altre Regioni.
A livello economico, nel 2023, ma i dati vengono confermati anche all'inizio del 2024, l'export delle nostre aziende cala ed è solo dello 0,3% in più rispetto all'anno precedente, mentre in Emilia-Romagna siamo al più 1,6%.
Abbiamo di fronte delle questioni urgenti, questioni chiave, non solo per quanto riguarda i giovani che vivono in questa Regione. In generale abbiamo capito o dovremmo aver capito che il modello produttivo veneto non può essere lasciato da solo, ma ha bisogno di un supporto reale, in particolare in un momento in cui si fa fatica a tenere il passo con i salari. Questo è un altro dato che riguarda la nostra Regione: abbiamo salari più bassi rispetto alle altre Regioni italiane e per questo non siamo più attrattivi.
Una risposta di questo tipo, che sembra un programma elettorale, non è quello che noi dovremmo ascoltare in un'Aula, mentre ci si dovrebbe dire concretamente se dal 2022 ad oggi la Regione del Veneto ha messo in campo qualcosa di concreto. Mi creda, assessore Donazzan, sarò felice di andare a vedere i dati di quanto le Olimpiadi Milano-Cortina produrranno in termini di occupazione stabile su quel territorio a distanza di cinque o dieci anni, perché sono quasi sicura che questo non accadrà.
PRESIDENTE
Grazie.
Passiamo alla IRI n. 464 della collega Guarda
Interrogazione a risposta immediata n. 464 dell'8 febbraio 2024 presentata dalla consigliera Guarda relativa a "CASA CIRCONDARIALE DI MONTORIO E SOMMINISTRAZIONE DI PSICOFARMACI ALLE PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTÀ PERSONALE DA PARTE DELL'ULSS 9: SI PROVVEDERÀ A DISPORRE VERIFICHE SUL FUNZIONAMENTO?"
Collega Guarda, prego.
Cristina GUARDA (Europa Verde)
Grazie, Presidente.
Premesso che l'attuale elevata criticità presso le case circondariali, case di reclusione, istituti penali minorili veneti è nota, tanto che questo Consiglio regionale, con vari atti di indirizzo politico recentemente approvati, è intervenuto per indirizzare e richiedere specifici interventi per una presa in carico globale della questione, e che tra le problematicità emerse che più risaltano vi è certamente quella di convivenza all'interno della casa circondariale di Verona Montorio, stante anche l'elevata frequenza di atti suicidari commessi dai soggetti privati delle libertà personali.
Considerato che, avuto riguardo del contesto del carcere di Montorio e dell'elevata frequenza di rischi di suicidi, risultano segnalate problematicità in termini di abuso o comunque di assunzione non terapeutica di psicofarmaci, ho desiderato condividere con voi questa interrogazione perché è di competenza dell'ULSS 9 Scaligera la fornitura di farmaci e presidi, nonché di gestione delle attività assistenziali a favore del detenuto tossico e/o alcoldipendente, come previsto dalla legge regionale n. 43 del 2012, articolo 7, e a favore di tutte le persone detenute affette da patologie psichiatriche.
Tutto questo premesso, chiedevo, nel febbraio 2024, a seguito di un incontro e di una visita all'interno della casa circondariale, per sapere se, in relazione, in quanto in premessa, l'Assessore regionale alla sanità intenda attivare specifiche verifiche presso l'ULSS 9 Scaligera con riferimento alla fornitura dei farmaci presso la casa circondariale di Verona Montorio. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Risponde l'assessore Lanzarin.
Ass.ra Manuela LANZARIN
Con decreto n. 67 del 26 aprile 2024 dell'Area sanità e sociale, la Regione ha emanato specifiche raccomandazioni per prescrizioni farmacologiche, indicazioni per la definizione dei prontuari terapeutici rivolti agli istituti penitenziari del Veneto, con l'obiettivo di migliorare l'appropriatezza prescrittiva dei farmaci nelle carceri, ridurre il fenomeno del misuso e delle diversioni, e ha effettuato contestualmente un monitoraggio dei consumi dei farmaci.
Tali raccomandazioni sono state trasmesse, per la loro applicazione, a tutte le aziende ULSS sede di istituto penitenziario, ivi compresa l'ULSS 9 Scaligera. A tale proposito, l'azienda ULSS 9, con nota del 30 maggio 2024, ha predisposto un'istruzione operativa per l'espletamento in sicurezza dell'attività sanitaria presso la Casa circondariale di Verona, che prevede anche misure appropriate per la somministrazione e consegna della terapia all'interno delle sezioni detentive, con particolare attenzione alla gestione dei farmaci psicoattivi.
Per quanto riguarda la prevenzione del rischio suicidario, l'azienda ULSS 9 Scaligera, congiuntamente alla direzione della Casa circondariale di Verona, ha compiuto una revisione e implementazione delle procedure del rischio suicidario e siglato, in data 23 maggio 2024, un nuovo piano locale per la prevenzione del rischio suicidario. Tale nuovo piano è coerente con le disposizioni contenute nella delibera della Giunta regionale del 17 luglio 2018, che ha recepito l'accordo approvato in sede di Conferenza Unificata del 27 luglio 2017 sul Piano nazionale per la prevenzione delle condotte suicidarie nel sistema penitenziario per adulti, adottando il piano regionale, le linee di indirizzo regionale per la prevenzione del rischio suicidario autolesivo per gli istituti penitenziari del Veneto, nonché di quanto stabilito con le circolari del Capo dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria del 14 gennaio 2017 e dell'8 agosto 2022.
PRESIDENTE
Grazie.
Per la replica, collega Guarda, prego.
Cristina GUARDA (Europa Verde)
Grazie, Presidente.
Ringrazio di questo aggiornamento di atti che erano in attesa di essere verificati e condivisi e per aver proseguito in questa pianificazione. Ovviamente, avrò necessità di studiare, anche insieme agli addetti ai lavori, l'efficacia e l'efficienza della definizione delle linee indicate all'interno del Piano. Certo è che da Montorio ci arriva un grande segnale. Il primo punto è che la maggioranza degli episodi di suicidi avvenuti riguardano in particolar modo persone detenute che hanno compiuto violenze all'interno del contesto familiare o hanno compiuto omicidi di genere. Di conseguenza, c'è un'attenzione che deve essere ovviamente dedicata al percorso di accompagnamento in particolar modo di queste persone detenute, visto che c'è un'incidenza maggiore in questo ambito.
C'è un'altra questione sostanziale. A Montorio esistono due assistenti sociali che devono occuparsi di più di 600 persone detenute. Questo è un problema che impedisce totalmente la presa in carico e l'accompagnamento della persona da un punto di vista psicologico. Nel momento in cui eravamo all'interno della struttura, ad esempio, c'è stato un episodio di una persona che aveva avuto una reazione eccessiva e il medico incaricato in quel momento non si è preso in carico la persona ed è uscito per un'emergenza personale. Quindi, c'è stata anche una segnalazione di questo comportamento. Ribadisco, è stata segnalata una certa difficoltà e disattenzione più volte dalle stesse guardie carcerarie.
C'è un'ulteriore questione, che non riguarda lei, ma in questo caso riguarda l'assessore Donazzan o chi prenderà in seguito la conduzione del suo Assessorato, in relazione all'attività di formazione, di accompagnamento lavorativo e di inserimento lavorativo delle persone detenute, perché su più di 600 persone detenute sono soltanto 60 quelle che sono inserite all'interno di percorsi di formazione o di percorsi lavorativi.
Questo è un problema sostanziale, che viene anche denunciato dalle guardie penitenziarie e da chi se ne sta prendendo cura, perché evidentemente c'è una situazione di tensione dovuta anche al mancato impegno lavorativo e di tempo all'interno di questa struttura.
Desidero, pertanto, condividere con voi queste questioni perché possano essere prese in considerazione anche nei mesi successivi.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Prima di passare alla IRI n. 466, presentata dalla collega Ostanel, permettetemi, un attimo, visto che l'assessore Donazzan ci sta lasciando, di fare i miei complimenti ai colleghi che si sono cimentati nella campagna europea e per i risultati ottenuti, che ho visto anche essere importanti. Mi rivolgo alla collega Donazzan e al collega Polato. Mi auguro che ci sia una scelta sensata per quanto riguarda la collega Guarda. Anche il collega Zanoni ha ottenuto un buon risultato, ma mi pare non ci sia spazio per poterlo far ritornare in Europa. Veramente complimenti. (Applausi)
È anche significativo che, quando i Consiglieri regionali vengono messi in condizione di poter correre e poter raccogliere quello che hanno seminato sul territorio, si vedano i risultati. Complimenti all'assessore Donazzan, al consigliere Polato e alla consigliera Guarda. Vi auguro una bella esperienza in Parlamento europeo. Sceglietevi dei temi, impegnatevi e sicuramente lo spazio per lavorare bene ci sarà. Complimenti.
Passiamo ora alla IRI n. 466 presentata dalla collega Ostanel.
Interrogazione a risposta immediata n. 466 del 12 febbraio 2024 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "QUALI AZIONI STA METTENDO IN CAMPO LA GIUNTA PER EVITARE L'ESTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI EMERGENZA SUEM NEGLI OSPEDALI PADOVANI?"
Collega Ostanel, prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione era stata depositata il 12 febbraio 2024 perché dagli articoli di stampa, ma non solo, veniva riportata l'ipotesi che nella ULSS 6 fosse affidato a soggetti privati la gestione infermieristica dei codici rossi dei servizi SUEM 118 presso alcuni presìdi ospedalieri della Provincia di Padova, in particolare Piove di Sacco e Cittadella.
Credo che non ci sia da aggiungere nient'altro rispetto al perché di questa interrogazione. Mi chiedevo e chiedevo alla Giunta all'epoca se si stesse intervenendo per evitare il fenomeno di esternalizzare i servizi di emergenza. Questo significa che l'infermieristica dentro le ambulanze sarebbe stata data ai privati. È autoevidente che non avrebbe alcun senso, quindi chiedo all'assessore Lanzarin di capire cosa si è fatto e cosa è stato messo in campo per evitare questa esternalizzazione e soprattutto, al di là di questo caso specifico, che non possa più accadere che si viene a sapere che un servizio di emergenza/urgenza all'interno del SUEM viene esternalizzato ai privati.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Risponde l'assessore Lanzarin.
Ass.ra Manuela LANZARIN
I processi di esternalizzazione per l'acquisto sul mercato dei servizi previsti all'interno della propria organizzazione, precedentemente svolti dal personale aziendale, soggiacciono, per la generalità delle pubbliche amministrazioni, alla disciplina contenuta nell'articolo 6 del disegno di legge n. 165/2001, come modificato all'articolo 4 del disegno di legge n. 65 del 2017.
Conseguentemente, l'attivazione dei predetti processi è subordinata alla dimostrazione che la scelta operata costituisce un vantaggio per l'organizzazione e determina il risparmio in termini di costi. I collegi sindacali sono tenuti a vigilare sull'applicazione del citato articolo.
In relazione alla possibilità di affidamento a terzi di servizi medici e infermieristici da parte delle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale, è intervenuto l'articolo 10 del DL n. 34 del 2023, un provvedimento d'urgenza diretto ad escludere, salvo una trascurabile deroga, la possibilità per le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale di far ricorso all'esternalizzazione dei servizi medici ed infermieristici.
In sede di conversione del decreto-legge, l'efficacia della disposizione di divieto è stata differita in modo significativo, anche se non è stato modificato l'obiettivo.
Nello specifico, al fine di evitare il fenomeno delle esternalizzazioni in ambito sanitario, l'articolo 10, comma 1, della legge del 30 marzo 2023, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2023, n. 56, stabilisce che le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono affidare a terzi i servizi medici e infermieristici solo in caso di necessità e urgenza in un'unica occasione e senza possibilità di proroga.
Al fine di governare l'esternalizzazione dei servizi in parola, la Giunta regionale, con delibera del 22 e del 16 gennaio 2024, concernente "Disposizioni per l'anno 2024 in materia di personale del sistema sanitario regionale", ha ribadito e integrato la disciplina dei processi di acquisto sul mercato dei servizi previsti all'interno dell'organizzazione di ogni azienda e precedentemente svolte dal personale dipendente.
Ha conseguentemente ribadito che le aziende devono conformarsi alle indicazioni fornite dalla Commissione regionale per gli investimenti in tecnologia (CRITE) in sede di esame delle singole procedure di gara, nonché la necessità di implementare modelli organizzativi che consentano l'esternalizzazione sulla base di un rapporto contrattuale che abbia i presupposti e le condizioni dell'appalto genuino.
Per far fronte al complessivo e graduale venir meno delle procedure di esternalizzazione anzidette e per gli effetti del richiamato articolo del decreto-legge 30 marzo, n. 34, convertito con modificazioni dall'articolo della legge del 26 maggio n. 56, la Giunta regionale ha inoltre adottato una prima deliberazione, la n. 106 del 12 febbraio 2024, stabilendo, in previsione di un incremento dei contratti di lavoro autonomo conferiti dalle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale, delle remunerazioni orarie massime omnicomprensive riconoscibili al personale medico destinato a tali incarichi.
Tale intervento organizzativo è stato adottato al fine di far fronte alla carenza di personale sanitario, al fine di garantire il servizio pubblico con il consueto e contestuale obiettivo di calmierare il mercato e contenere la spesa.
Da ultimo, con deliberazione del 27 maggio 2024, la Giunta regionale, al fine di uniformare i compensi riconoscibili ai professionisti, anche in riferimento alle tariffe applicate per lo stesso tipo di rapporto in regioni limitrofe, nonché al fine di favorire una più ampia partecipazione alle procedure comparative, con l'obiettivo di ridurre il ricorso all'esternalizzazione per l'acquisto sul mercato dei servizi, ha determinato la remunerazione oraria massima onnicomprensiva riconoscibile al personale medico destinatario degli incarichi di lavoro autonomo conferiti all'azienda del Sistema sanitario regionale, per tutti i medici in possesso dei requisiti previsti per l'accesso alla dirigenza e per i medici in possesso dell'attestato di superamento del corso di emergenza sanitaria territoriale in relazione ad attività svolte in tutte le unità operative.
Nella trasmissione delle aziende e degli enti del Sistema sanitario regionale degli atti su citati adottati dalla Giunta regionale, è stato fatto presente che il conferimento degli incarichi di lavoro autonomo è strettamente correlato alla riduzione delle procedure di esternalizzazione per l'acquisto sul mercato dei servizi previsti all'interno dell'organizzazione di ogni singola azienda, con la previsione di uno specifico monitoraggio da parte delle strutture dell'area sanità e sociale.
PRESIDENTE
Grazie.
Per la replica, collega Ostanel, prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
La risposta è lunga e articolata, però il tema vero è: noi abbiamo intenzione di dare corso al fatto che le esternalizzazioni, per quanto riguarda in generale il sistema sanitario, ma in particolare la gestione dei SUEM, siano evitate? Nella risposta si capisce che, ovviamente, il tentativo è questo, ma se poi andiamo a vedere cosa accade sui territori, se io apprendo, all'epoca, a febbraio del 2024, che si stava procedendo per una esternalizzazione, in particolare in alcune strutture ospedaliere, se vengono segnalate queste questioni; quindi, la stampa lo viene a conoscere, vuol dire che sul territorio il rischio delle esternalizzazioni c'è. E lo dice chiaramente la risposta.
Purtroppo, quando noi abbiamo un problema di carenza di personale e quando poniamo il sistema sanitario, come viene citato in due punti di questa risposta, come qualcosa su cui si deve risparmiare in termini di costi, abbiamo un problema.
Le esternalizzazioni vengono fatte per risparmiare, ma sulla sanità non si deve risparmiare. Penso che anche quello che sta accadendo in Europa ci faccia capire che noi dobbiamo riprendere il controllo della sanità e renderla solo e semplicemente pubblica.
Capisco le motivazioni di una risposta lunga a un'interrogazione molto chiara che chiedeva se si esternalizza o meno la gestione dei servizi SUEM. Bastava dire che la Regione ha deciso che non si esternalizzerà mai, perché esiste una norma che dice che non si dovrebbe fare. Bastava rispondere così. Invece, vedere due pagine che dicono che questo si può fare solo quando si ha un risparmio in termini di costi, mi desta delle preoccupazioni. Il problema del sottofinanziamento della sanità e della carenza dei medici lo abbiamo.
Sono sicura che nei prossimi mesi – spero di no, ma sono sicura che accadrà – ci troveremo qui in Aula, in altri momenti, a dover porre la stessa domanda. Vogliamo evitare le esternalizzazioni anche quando c'è un risparmio in termini di costo e tutti insieme chiedere che, finalmente, questo Governo finanzi la sanità pubblica come dovrebbe? Perché questo è quello che dovremmo fare.
PRESIDENTE
Grazie.
Passiamo alla IRI n. 450, della collega Bigon.
Interrogazione a risposta immediata n. 450 del 24 novembre 2023 presentata dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Zanoni e Zottis relativa a "NELLA FRAZIONE DI SANDRÀ, DEL COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (VR), ANDRÀ IN PENSIONE UN MEDICO DI MEDICINA GENERALE. COSA INTENDE FARE LA GIUNTA REGIONALE PER GARANTIRE QUESTO INDISPENSABILE SERVIZIO?"
Collega Bigon, prego.
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Nella frazione di Sandrà, una frazione di Castelnuovo del Garda, suddivisa in tante piccole frazioni, e tra l'altro Sandrà non è ben servita per quanto riguarda il trasporto pubblico, è stato evidenziato che la stessa frazione potrebbe presto trovarsi priva di una figura del medico di medicina generale.
Siccome la situazione è molto presente in tanti paesi, anche del veronese e del Veneto, chiediamo all'Assessore cosa intende fare per risolvere questa questione, soprattutto nei confronti delle persone che, non avendo disponibilità di mezzi, devono servirsi magari di parentela o di altri servizi che non ci sono, anche il trasporto pubblico, proprio per recarsi dal proprio medico di famiglia.
Grazie.
PRESIDENTE
Prego, assessore Lanzarin, per la risposta.
Ass.ra Manuela LANZARIN
L'azienda ULSS 9 Scaligera, contattata per le verifiche del caso, ha rappresentato che per l'anno 2023 nella comunicazione alla Regione degli ambiti territoriali carenti è stata richiesta la pubblicazione di un fabbisogno di venticinque posti proprio nell'ambito territoriale 2 del Distretto 4 Ovest Veronese, comprendente il Comune di Castelnuovo del Garda, frazione di Sandrà.
Tuttavia, all'interno delle assegnazioni degli ambiti territoriali carenti, anno 2023, a fronte dei venticinque posti richiesti per l'ambito sopraindicato, solo otto medici hanno accettato l'incarico, di cui quattro hanno già iniziato nei Comuni di Bardolino, Sona e Sommacampagna, e quattro devono ancora aprire l'ambulatorio, essendo tuttora nei termini ex ACN MMG per poter iniziare l'incarico. Avvieranno l'attività ambulatoriale nei Comuni di Garda, Bussolengo, Malcesine e Sommacampagna.
Per quanto attiene, invece, alla rilevazione degli ambiti territoriali carenti per l'anno 2024, si segnala che per l'ambito territoriale del Distretto 4, ambito in cui è ricompreso il Comune di Castelnuovo del Garda, quindi anche la frazione di Sandrà, è stata richiesta la copertura di ventotto posti.
Da circa un triennio, a partire già dal 2022, viene rinnovato, sulla base di quanto disposto dalle varie delibere, l'incremento del massimale individuale, passando da 1.500 a 1.800 assistiti ai medici che hanno dato la loro disponibilità in tal senso.
Si è poi provveduto a emanare un avviso, inviato ai medici presenti nelle varie graduatorie aziendali e pubblicato sul sito internet aziendale, per conferire incarichi provvisori in attesa dell'inserimento di nuovi medici titolari, tra i quali un incarico con apertura dell'ambulatorio vincolato a Sandrà. Sono, peraltro, pervenute complessivamente tredici disponibilità per i vari Comuni indicati, ma al momento nessuno con prima scelta per la frazione di Sandrà.
Si rappresenta, comunque, che tutti gli assistiti del medico andato in pensione a Sandrà hanno tuttora la possibilità di iscriversi nelle liste di un medico di assistenza primaria a ciclo di scelta anche in Comuni limitrofi, essendo ad oggi ancora numerosi i posti disponibili nell'intero ambito.
Tramite successivi interpelli, anche a seguito della cessazione della medicina di gruppo integrata di Castelnuovo del Garda, un medico ha accettato un incarico provvisorio, con apertura ambulatorio dal 23 aprile 2024 proprio nella frazione di Sandrà, grazie anche alla collaborazione dell'Amministrazione comunale.
Per quanto attiene alle zone carenti, da parte regionale si è provveduto all'avvio in tempo utile delle procedure previste per le assegnazioni dell'anno 2023 delle carenze, così come comunicato alle aziende ULSS del medico nel ruolo unico di assistenza primaria. Tramite Azienda Zero sono state attivate tutte le procedure di assegnazioni previste.
Con i successivi decreti del direttore dell'UOC Cure primarie, la Regione ha provveduto tempestivamente alla pubblicazione delle carenze per il 2024.
Alle procedure in questione hanno potuto partecipare anche i ventotto neo diplomati che hanno concluso il corso di formazione specifica in medicina generale, superando positivamente il colloquio finale, svoltosi in data 23 aprile presso Azienda Zero. Nei termini previsti ad oggi si sta provvedendo a stilare le graduatorie dei nuovi aspiranti medici, che verranno in breve tempo reclutati.
È stato, al contempo, incrementato il più possibile il numero delle borse di studio al corso di formazione specifica di medicina generale per il triennio 2023/2026, infatti sono 203 i posti resi disponibili.
I trienni attivi sono ad oggi quattro. Inoltre, con DGR del 2023, sono state messe in atto ulteriori azioni di rafforzamento e misure a supporto della copertura assistenziale, ossia: l'aumento del massimale a 1.800 scelte per tutti i medici nel ruolo unico di assistenza primaria, ciclo di scelta dichiaratisi disponibili; il riconoscimento, in tali casi, a fronte dell'aumento del carico di lavoro, anche sotto il profilo amministrativo, dell'indennità annua di collaborazione di studio ex ACN, nonché di un ulteriore compenso integrativo; la possibilità di attivare ulteriori medicine di gruppo; l'incremento della quota oraria prevista dall'accordo integrativo regionale in caso di aumento delle ore al limite delle ventiquattro ore settimanali, previsto dall'ACN, considerando che per erogare i LEA si è resa necessaria una copertura aggiuntiva di turni e ore; la possibilità di attivare temporaneamente in carica di assistenza primaria ed attività oraria diurna nei casi in cui non si riesca ad assegnare l'ambito territoriale carente secondo le disposizioni dell'ACN, una volta esperite tutte queste procedure previste, con il riconoscimento di un compenso aggiuntivo a fronte di progettualità, attività aggiuntive.
A questo proposito, per quanto attiene, nello specifico la ULSS 9, l'assegnazione di incarichi di continuità assistenziale diurna ha consentito l'adozione di queste misure organizzative con la costituzione di un team composto da tre o quattro medici che garantiscono l'apertura dei servizi quattro o cinque giorni alla settimana.
PRESIDENTE
Grazie.
Per la replica, collega Bigon, prego.
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Ringrazio l'Assessore per la risposta, che esaminerò.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Ho due interrogazioni abbinate: la IRI n. 461 della collega Baldin, che oggi non c'è, e la IRI n. 462 del collega Montanariello. Le facciamo in abbinata e invieremo la risposta presso i suoi uffici alla collega Baldin.
Interrogazione a risposta immediata n. 461 del 31 gennaio 2024 presentata dalla consigliera Baldin relativa a "COME PENSA DI SCONGIURARE LA GIUNTA REGIONALE LA ULTERIORE RIDUZIONE DELLE CORSE DELLE LINEE URBANE DEL TPL NELLA CITTÀ DI CHIOGGIA?"
e
Interrogazione a risposta immediata n. 462 del 2 febbraio 2024 presentata dal consigliere Montanariello relativa a "TAGLI AL SERVIZIO URBANO DI TRASPORTO PUBBLICO DI CHIOGGIA: COSA INTENDE FARE LA GIUNTA PER GARANTIRE UN SERVIZIO ADEGUATO?"
PRESIDENTE
Do la parola al collega Montanariello per la presentazione della IRI n. 462.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
"Tagli al servizio urbano di trasporto pubblico a Chioggia. Cosa si intende fare?". Il 25 gennaio 2024 AVM ACTV ha informato l'utenza che dal 1° febbraio il servizio urbano di Chioggia veniva rimodulato con ingenti tagli alle corse.
Il Sindaco di Chioggia ha pubblicamente giustificato questi tagli, dando la colpa allo scarso numero di autisti e alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale all'interno del Comune, dichiarando inoltre che i tagli alle corse sono stati imposti unilateralmente da AVM ACTV, senza interpellare l'Amministrazione comunale.
Considerato che l'attuale Amministrazione del Comune di Chioggia ha deciso di non impegnare alcuna voce di bilancio a sostegno del trasporto pubblico locale, anche l'amministratore delegato di AVM ACTV, audito in Commissione, ha espresso la necessità di trovare un equilibrio di sostenibilità economica del servizio.
Le organizzazioni sindacali hanno espresso perplessità in merito alle decisioni dell'azienda di trasporto chiedendo se effettivamente tale piano corrisponde alle esigenze trasportistiche della città.
Tenuto conto che il trasporto pubblico locale è un servizio di primaria importanza per la mobilità di studenti, lavoratori, pendolari e anziani, a maggior ragione in previsione dell'inizio della stagione turistica, che notoriamente comporta nella nostra città un aumento considerevole di flusso di persone.
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore ai trasporti per sapere se e come intendono intervenire per garantire un servizio di trasporto pubblico adeguato alle problematiche e alle necessità della città di Chioggia.
PRESIDENTE
Risponde alle IRI n. 461 e n. 462, in maniera congiunta, l'assessore De Berti. Prego.
Ass.ra Elisa DE BERTI
Grazie, Presidente.
Con riguardo all'oggetto delle interrogazioni, si premette che, ai sensi dell'articolo 3 bis del DL n. 138/2011, sono attribuiti all'ente di governo del bacino territoriale ottimale ed omogeneo, in quanto soggetto pubblico idoneo sotto il profilo tecnico ed organizzativo ad operare un governo unitario dell'offerta di servizi su scala di bacino, le funzioni di organizzazione del servizio di scelta della forma di gestione e di determinazione delle tariffe, dell'utenza di affidamento della gestione e del relativo controllo.
L'ente di governo del trasporto pubblico locale del bacino territoriale di Venezia si è costituito tramite convenzione ex articolo 30 del decreto legislativo n. 267/2000, sottoscritto in data 10 dicembre 2013, tra la Città metropolitana e i Comuni di Venezia e di Chioggia, ed è stato successivamente designato dalla Giunta regionale del Veneto con propria delibera n. 2333 del 16 dicembre 2013.
L'ente di governo del bacino di Venezia costituisce, pertanto, autorità competente entro il perimetro del proprio bacino territoriale, ai sensi e per gli effetti del regolamento CE n. 1370/2007.
Sotto il profilo dell'affidamento dei servizi sono in corso, da parte del Comune di Chioggia, anche con il supporto di professionisti specializzati, le opportune valutazioni al fine di riorganizzare il sistema di trasporto pubblico locale dell'area urbana di Chioggia.
Su tali problematiche la Regione ha promosso alcuni incontri con l'ente e l'azienda. Contestualmente, lo stesso Comune di Chioggia e l'azienda affidataria AVM hanno convenuto di prorogare l'attuale servizio sino al termine dell'anno scolastico, demandando a successiva decisione, a valle delle attività di analisi sopramenzionate, ogni decisione in merito alle modalità di affidamento del contratto e l'organizzazione futura dei servizi.
Infine, si ritiene opportuno richiamare quanto previsto dal progetto di legge n. 237/2023 recante "Modifiche e integrazioni alla
legge regionale n. 25/1998 ", attraverso il quale, nell'ambito della revisione della governance del trasporto pubblico locale, verrà definito un nuovo assetto organizzativo, che porterà a un rafforzamento della presenza della Regione in sede programmatoria e di controllo per trovare soluzioni utili a superare anche le criticità denunciate, favorendo le relazioni tra gli enti locali, le aziende e gli utenti del trasporto pubblico.
PRESIDENTE
Collega Montanariello, per la replica, prego.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente. Sarò molto breve.
Ringrazio l'Assessore. Gli impegni del Comune di Chioggia, che erano nelle delibere dell'ente di governo, di cui fa parte, sono stati disattesi tutti. Infatti, in una delibera, Assessore, c'era scritto addirittura che avremmo dovuto affidarci a questi tecnici esterni entro settembre 2023. Avremmo, in qualche modo, portato in ente di governo la risposta, l'esito dello studio, e non è avvenuto.
Chioggia, nel frattempo, ha già fatto, all'interno dell'ente di governo, con la presenza del Sindaco, un'altra delibera, che è sul sito, dove dicono che terranno il servizio con AVM, come diceva lei, fino al periodo scolastico e dopo si individuerà un soggetto terzo da gestire, in attesa di una gara, che dovrà essere fatta dall'ente di governo.
È evidente che, se tu vai in gara, decidi di interrompere l'in house. Mi sembra una cosa abbastanza elementare. Sapendo che l'amministratore delegato di AVM, Giovanni Seno, in Commissione consiliare a Chioggia, con tanto di video di archivio, dice che lui non ha nessun problema a mantenere l'in house con Chioggia, è evidente che il servizio deve avere sostenibilità. Non ha problemi a mantenere l'in house. Il servizio, però, deve avere sostenibilità.
Se metto insieme che, a differenza delle Amministrazioni precedenti, non sono più stati stanziati 330.000 euro che l'Amministrazione stanziava per questo gap costi-ricavi, che l'Amministrazione di Chioggia ha deciso di andare in gara e che l'amministratore delegato ha detto che, se c'è sostenibilità finanziaria, cosa che, tra l'altro, dovrebbe esserci per qualsiasi azienda a cui tu dai il servizio, è evidente, Assessore, che è tutta una scelta politica della governance locale quella di estromettere ACTV dal servizio urbano di Chioggia.
Grazie anche per il suo interessamento, per avermi risposto oggi.
PRESIDENTE
Grazie.
Passiamo alla IRI n. 484, della collega Guarda.
Interrogazione a risposta immediata n. 484 del 22 maggio 2024 presentata dalla consigliera Guarda relativa a "INDAGINI PRESSO FONDAZIONE MILANO CORTINA 2026: IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE RIFERISCA"
Prego, collega Guarda.
Cristina GUARDA (Europa Verde)
Visto l'articolo 1 della
legge regionale 25 novembre 2019, n. 44 , collegato alla legge di stabilità regionale 2020, dal titolo "Partecipazione della Regione del Veneto al Comitato organizzatore dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026".
Viste le deliberazioni della Giunta regionale n. 1687/2019 e n. 1532/2022, a seguito dell'entrata in vigore del DL 9 agosto 2022, n. 115, e ulteriori determinazioni.
Riscontrato che lo statuto della Fondazione Milano-Cortina 2026 non è reperibile, tant'è vero che le deliberazioni di approvazione di successiva modifica ne omettono in toto la pubblicazione, così come il menzionato documento non è disponibile sul sito web della Fondazione.
Appreso che sono attualmente in corso indagini della Procura della Repubblica di Milano a carico di un ex amministratore delegato e di un ex dirigente della Fondazione riguardo a presunte ipotesi delittuose di corruzione e turbativa d'asta rispetto all'acquisizione di servizi digitali e di sicurezza informatica.
Appreso altresì che, stando a quanto riportato dalla cronaca giornalistica, l'inchiesta potrebbe estendersi ben al di là di quella gara da 1,9 milioni di euro, coinvolgendo altre forniture e sponsorizzazioni tecnologiche e assunzioni.
Tutto ciò premesso, il 22 maggio scorso interrogavo il Presidente della Giunta regionale affinché riferisse, per quanto di competenza, rispetto ai fatti di cui in premessa.
Grazie.
PRESIDENTE
Risponde, al posto del presidente Zaia, l'assessore Calzavara. Prego.
Ass.re Francesco CALZAVARA
Grazie. Buongiorno a tutti.
La Fondazione Milano-Cortina 2026 e il Comitato organizzatore dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026, così come il complessivo modello di governance dei Giochi, è stata prevista e disciplinata a livello nazionale dal decreto-legge 11 marzo 2020, n. 16, convertito con legge 8 maggio 2020, n. 31, e successivamente modificato con decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, convertito con legge 21 settembre 2022, n. 142. Sia prima che dopo la citata modifica apportata al decreto-legge n. 115/2022, il ruolo della Regione del Veneto è stato ed è quello di membro della Fondazione Milano-Cortina 2026 al pari degli altri enti fondatori, con proprio rappresentante nel consiglio di amministrazione e nel collegio sindacale della medesima Fondazione, quest'ultimo individuato insieme agli altri enti territoriali.
La modifica normativa che è seguita all'entrata in vigore del citato DL n. 115/2022 ha sancito l'ingresso della Presidenza del Consiglio dei Ministri tra i membri della Fondazione con poteri di nomina dell'amministratore delegato, oltre ad una rilevante semplificazione nell'assetto amministrativo della medesima, istituendo quale unico organo di amministrazione il Consiglio di Amministrazione con una composizione ridotta da ventisei a quattordici membri.
Si è venuti a conoscenza, attraverso gli organi di informazione, delle indagini della Procura della Repubblica di Milano in corso e si attendono gli esiti del lavoro che la magistratura sta svolgendo.
PRESIDENTE
Collega Guarda, per la replica, prego.
Cristina GUARDA (Europa Verde)
Grazie, Presidente.
Assessore, io la ringrazio di questo recap. È evidente che non mi posso dichiarare soddisfatta. Politicamente, però, voglio far notare...
PRESIDENTE
Se volete, sospendiamo una mezz'oretta e poi riprendiamo, colleghi.
Prego, collega Guarda.
Cristina GUARDA (Europa Verde)
Immagino non siano le Olimpiadi, nonostante la gravità della cosa, a far questionare.
Politicamente vorrei far notare che, nel frattempo, a indagine avviata, il Governo Meloni, giusto ieri, ha approvato un decreto-legge il cui articolo 12 stabilisce che la Fondazione Milano-Cortina non opera come organismo pubblico, ma come ente privato. In questo modo, l'inchiesta della magistratura verrebbe alleggerita dei reati di corruzione e turbata libertà degli incarichi, reati che si applicano solo agli enti e agli organismi di diritto pubblico.
Però, le garanzie per la realizzazione delle Olimpiadi sono fondi pubblici, tanto che proprio di recente questo Consiglio ha autorizzato la Giunta regionale a stornare temporaneamente le risorse che a quelle garanzie afferiscono, per far fronte ai ritardi del Governo Meloni nell'onorare gli impegni verso il Veneto come derivanti dall'accordo di coesione
Dentro quella Fondazione ci sono enti pubblici. Quindi, ribadisco che è evidente che la Regione ha agito come era necessario agire, ma è evidente anche un'altra questione, che politicamente, a livello nazionale e in connessione quindi con i vostri partiti, si sta facendo una scelta per alleggerire il carico delle inchieste in corso, delle indagini in corso. Di conseguenza, questa è una questione sostanziale per quanto ci riguarda, perché noi siamo di fronte alla responsabilità politica di garantire che la legge venga applicata bene e per tutti, anche in condizioni straordinarie, come quelle delle Olimpiadi.
Per cui, esorto ogni componente politica e anche il Governo nazionale a riportare al giusto atteggiamento che non sia garantista nei confronti dell'ente, ma che sia giusto, così come per qualsiasi altro cittadino o ente pubblico che si adopera per progetti di grande entità come questo.
Ribadisco che, probabilmente, anche la maggiore compartecipazione della Regione del Veneto potrebbe aiutare a ristabilire una questione di correttezza nella applicazione delle norme.
PRESIDENTE
Grazie.
Passiamo alla IRS n. 320 della collega Ostanel.
Interrogazione a risposta scritta n. 320 del 23 marzo 2023 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "CON CHE TEMPI SARÀ ATTIVO UN SISTEMA CONTINUATIVO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI PRESENTI NEI FIUMI?"
PRESIDENTE
Prego, collega Ostanel.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione, depositata il 22 marzo 2023, era stata presentata a seguito di un'inchiesta apparsa sulla stampa sulla mancanza, in Regione del Veneto, di una gestione rispetto al tema dei rifiuti galleggianti. Nel Piano rifiuti, che abbiamo poi visto e aggiornato anche in Commissione e in Consiglio, c'è l'articolo 20 che definisce apposite disposizioni in materia di rifiuti giacenti sulle spiagge o anche sui fiumi.
Nonostante questo, quella inchiesta diceva che nella Regione del Veneto mancava sostanzialmente una forma di gestione. Quindi, nonostante noi avessimo, per mesi, anche in quest'Aula, discusso di un Piano rifiuti che doveva prendere in carico questa questione, in realtà, guardando il contesto del territorio del Veneto, i mari e i fiumi, non si era presa alcuna decisione.
L'interrogazione la depositavo per chiedere a che punto fosse l'elaborazione della delibera prevista dall'articolo 20 nella normativa del Piano rifiuti; se la Regione intende farsi parte attiva per garantire, entro tempi certi, la sottoscrizione di tutte le convenzioni necessarie tra i Comuni per limitare al minimo l'arrivo dei rifiuti in mare, garantendo così una pulizia e decoro costante dei fiumi (ricordo che abbiamo votato all'unanimità in questo Consiglio un progetto di legge sul turismo fluviale, che ha anche al suo interno alcune di queste questioni, e sono delle richieste che arrivano dai Sindaci dei Comuni rivieraschi); se intenda in ogni caso coinvolgere nella stipula di tali convenzioni, al fine di coordinare al meglio tutte le azioni, evitando sovrapposizioni e lungaggini burocratiche, anche altri enti potenzialmente interessati. Penso al Genio civile o ai Consorzi di bonifica.
PRESIDENTE
Grazie.
Al posto dell'assessore Bottacin, risponde l'assessore Calzavara.
Ass.re Francesco CALZAVARA
La legge statale 17 maggio 2022, n. 60 recante "Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia circolare", legge "Salva Mare", dà alcune prime disposizioni volte ad arginare il problema dell'inquinamento da plastica, nonché prevede di coprire i costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati con una specifica componente che si aggiunge alla tassa sui rifiuti o alla tariffa istituita in luogo di essa.
La normativa dell'aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvata il 9 agosto 2022, ha conseguentemente recepito alcuni obiettivi della legge "Salva Mare", declinandoli negli articoli 20 e 27.
In particolare, l'articolo 27, comma 3, prevede che la Regione definisca le modalità operative di recepimento delle disposizioni della legge n. 60 del 17 maggio 2022 e gli eventuali criteri di accesso al fondo incentivante di piano individuato all'articolo 10.
Lo stesso articolo 27 della normativa di piano prevede anche che la Regione, per incentivare il contrasto al fenomeno del littering, i rifiuti depositati sugli argini di fiumi e canali che potenzialmente alimentano le quote dei rifiuti spiaggiati e il quantitativo di plastiche che arriva al mare, promuove la stipula di accordi tra i Consigli di bacino per la gestione dei rifiuti, i Consorzi di bonifica e gli altri soggetti competenti in materia di corpi idrici superficiali, con l'obiettivo di coordinare le diverse attività svolte.
In tale contesto, la Regione del Veneto e il Consorzio di bonifica Veneto orientale hanno sottoscritto un disciplinare, il cui schema è stato approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1448 del 18 novembre 2022, regolante la realizzazione di uno specifico progetto pilota finalizzato a testare nuove tecnologie di contrasto alla presenza di rifiuti nei fiumi prima che raggiungano il mare.
Nell'ambito delle diverse iniziative in materia, si informa che la Giunta regionale ha, altresì, promosso e finanziato negli anni 2022 e 2023 il progetto "River Eye", ovvero un sistema integrato in grado di acquisire automaticamente e in modo continuo le immagini delle superfici fluviali, elaborarle scansionando gli oggetti ed eseguire una loro classificazione su diverse categorie, ad esempio rifiuti organici e plastica.
La raccolta dei dati del monitoraggio sui fiumi si è conclusa il 31 maggio 2024 e sono ora in fase di elaborazione i risultati.
L'output di questo processo potrà dare una stima affidabile della qualità e della tipologia dei rifiuti fluviali galleggianti. Successivamente, sarà possibile testare anche il sistema sperimentale "River Cleaner" per l'intercettazione e la raccolta dei rifiuti flottanti nei fiumi, con un focus particolare sulle macro-plastiche.
Successivamente, in adempimento della legge "Salva Mare", con delibera 3 agosto 2023, n. 386, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) ha introdotto un meccanismo perequativo per la gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e dei rifiuti volontariamente raccolti, allo scopo di sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini rispetto alla gestione dei rifiuti dispersi in mare.
Al contempo, la citata delibera istituisce presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) il conto per la gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e dei rifiuti volontariamente raccolti, alimentando la componente perequativa.
A decorrere dal 1° gennaio 2025, tali componenti perequative, che si applicano a tutte le utenze del servizio di gestione dei rifiuti urbani, dovranno essere istituite in aggiunta al corrispettivo dovuto per la TARI o per la tariffa corrispettiva. Pertanto, la delibera di ARERA, nei fatti, centralizza la raccolta e la distribuzione delle risorse per la gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e volontariamente raccolti, escludendo la Regione dalla loro gestione.
Il Piano regionale, all'articolo 10, ha comunque previsto una linea di finanziamento (linea 2) a sostegno delle attività di contrasto all'abbandono dei rifiuti, in particolare dei rifiuti plastici, nonché a sostegno delle attività di pulizia di argini e arenili e la gestione dei rifiuti spiaggiati.
Infine, a tali linee di finanziamento e ai relativi criteri per la ripartizione fa con evidenza riferimento anche quanto disposto dal già citato articolo 20 della normativa di piano, richiamato nell'interrogazione in esame.
Detto articolo, relativo anch'esso alle disposizioni in materia di rifiuti giacenti sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua, dovrà infatti primariamente essere attuato in ottemperanza alle suindicate disposizioni nazionali e, in seguito, trovare applicazione con tempistiche e modalità congruenti con la costituzione e l'alimentazione del fondo incentivante di matrice regionale, il quale potrà essere utilizzato solamente dopo l'entrata in vigore della tariffa unica di conferimento, prevista per il 1° gennaio 2025.
PRESIDENTE
Prego, collega Ostanel, per la replica.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Due pagine di risposta io le posso tradurre così. Alla mia prima domanda "a che punto siamo con l'elaborazione della delibera prevista all'articolo 20?" la risposta è stata che non la facciamo fino a che non riusciremo ad approvare la tariffa unica, che qui prevedete ad inizio 2025. Ebbene, il 1° gennaio 2025 sarò felice di riportare un'interrogazione, perché sono sicura che non si riuscirà a fare questo lavoro entro quella data.
Il tema è che o noi troviamo i fondi per fare un lavoro al di là che i soldi entrino da un cambiamento della tariffa dei rifiuti, oppure noi i rifiuti galleggianti non riusciremo mai a prenderli in carico.
È la seconda interrogazione oggi a cui si risponde sostanzialmente che non ci sono soldi in questa Regione per fare le cose che vorremmo fare. Lo dico a lei, assessore Calzavara, anche se non ha questa competenza, ma è competente sul bilancio: o quest'anno introduciamo questa benedetta addizionale IRPEF oppure staremo qui due anni, fino alle elezioni, a non riuscire a fare nulla, perché le risposte sono sempre queste. Non abbiamo i fondi per fare qualcosa sul tema dei rifiuti galleggianti.
Alla mia seconda domanda "la Regione intende farsi parte attiva almeno per sottoscrivere delle convenzioni con i Comuni?" la risposta è stata di no. Qui dentro non è scritto che si sono presi i Comuni rivieraschi, anche se abbiamo approvato un progetto di legge all'unanimità. Evidentemente, però, i progetti di legge poi non hanno le gambe per correre.
Non abbiamo convenzioni con i Comuni per dire: vi aiutiamo, vi diamo dei fondi, oppure li mettiamo noi per riuscire a fare una raccolta coordinata dei rifiuti che ci sono nei fiumi, ma che poi vengono depositati in mare.
Anche rispetto all'ultima domanda non c'è alcun elemento in questa risposta all'interrogazione che mi faccia dire che, anche qui, la Regione stia stipulando delle convenzioni per andare avanti con un lavoro. Io mi chiedo davvero se non sia più il caso di rispondere a questa interrogazione invece che, come fanno gli studenti quando fanno i compiti e non sanno la risposta, ci girano attorno, oppure se non sia il caso di dire la verità ai veneti. Noi, su questo tema, come tanti altri che abbiamo in interrogazioni in queste settimane e altre interrogazioni che depositeremo, siamo immobili, perché non abbiamo un euro da investire per la tutela ambientale e in particolare dei nostri fiumi.
Sarebbe più semplice, così almeno diciamo la verità.
PRESIDENTE
Grazie.
Rimaniamo con la collega Ostanel sulla IRI n. 483.
Interrogazione a risposta immediata n. 483 del 20 maggio 2024 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "QUANDO SARANNO DISPONIBILI I VACCINI PER LA DENGUE PRESSO LE DIVERSE ULSS VENETE, A PARTIRE DALLA ULSS 6?"
Prego, collega Ostanel.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Mi era stato fatto rilevare da persone che cercavano di vaccinarsi per dei viaggi internazionali che sostanzialmente non vi fosse disponibilità di vaccinazioni per la Dengue, che sappiamo essere un tema che non solo riguarda le persone che stanno decidendo di andare a fare un viaggio all'estero, ma abbiamo rilevato dei casi al rientro che portano un virus all'interno del nostro territorio, su cui poi bisogna attivare delle procedure di emergenza.
Risultava che la Regione Veneto non avesse ancora autorizzato l'azienda ULSS 6 Euganea all'acquisto del vaccino anti Dengue. Mi chiedevo in questa interrogazione, che ho depositato poco fa; quindi, la risposta arriva giusta per poter fare, credo, una discussione, l'ho presentata il 20 maggio 2024, perché numerose persone mi chiedevano di poter avere una risposta e soprattutto in quel periodo arrivavano dei dati molto preoccupanti sul fatto che la Dengue fosse presente anche nel nostro territorio.
PRESIDENTE
Assessore Lanzarin, per la risposta, prego.
Ass.ra Manuela LANZARIN
La Dengue è causata da virus trasmessi agli esseri umani dalle punture delle zanzare che hanno a loro volta punto una persona infetta.
Il vettore principale è una zanzara Aedes, anche se si sono registrati casi trasmessi da altre specie, conosciute comunemente come zanzare tigre.
La malattia non è endemica nel territorio nazionale e regionale. La totalità dei casi rilevati nelle Regioni del Veneto negli ultimi tre anni è di importazione. I fenomeni di trasmissione autoctona sono occasionali in tutto il Paese, a livello europeo e nazionale. Non sono presenti attualmente indicazioni per una raccomandazione estesa della vaccinazione.
A febbraio 2023, l'Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato l'utilizzo e la commercializzazione di un nuovo vaccino tetravalente vivo attenuato per la prevenzione della malattia severa da Dengue, causato da uno qualsiasi dei quattro sierotipi del virus. Questo vaccino ha ricevuto anche l'approvazione da parte dell'EMA a dicembre 2022.
Non sono attualmente presenti dati scientifici sufficienti per un utilizzo esteso della vaccinazione, con l'obiettivo di ridurre la trasmissione dell'infezione.
In data 12.03.2024, la Regione del Veneto ha chiesto al Ministero della salute di fornire indicazioni sul vaccino contro la Dengue per favorire un utilizzo omogeneo dello stesso sul territorio nazionale e lo ha informato circa l'avvio di valutazioni per l'attivazione di una procedura regionale di approvvigionamento di dosi di vaccino per far fronte ad eventuali aumenti di casi nei mesi seguenti.
Successivamente, in occasione del tavolo tecnico intersettoriale regionale delle malattie trasmesse da vettori, sono state presentate le nuove linee operative per la sorveglianza e il controllo. Si è fatta presente la necessità di acquistare 3.500 dosi di vaccino contro la Dengue che, secondo le indicazioni internazionali attuali, sono indicate per i viaggiatori internazionali a rischio che si recano nei Paesi dove la malattia è molto diffusa.
La Direzione Prevenzione sicurezza alimentare veterinaria ha chiesto all'UOC CRAV di Azienda Zero di dare avvio alla procedura urgente per l'acquisto del vaccino per la Dengue e ha effettuato una ricognizione con tutte le ULSS sui fabbisogni stimati che sono stati approvati dal tavolo tecnico sui vaccini.
A seguito di tale richiesta, con deliberazione del 14.05.2024, Azienda Zero ha proceduto all'aggiudicazione della procedura negoziata in modalità telematica, senza pubblicazione di bando, per la fornitura annuale e in esclusiva del suddetto vaccino dalle aziende sanitarie del Veneto, compresa l'azienda ULSS 6 Euganea.
È stata inoltre autorizzata l'esecuzione anticipata del contratto in via d'urgenza ai sensi dell'articolo 17, nelle more della stipula di convenzione, al fine di garantire alle aziende sanitarie destinatarie della procedura la loro disponibilità.
Nel frattempo, con nota del 19.04.2024, la Direzione Prevenzione ha comunicato alle aziende ULSS che, pur essendo attivo un dialogo continuo con il Ministero della salute, quest'ultimo non aveva ancora fornito indicazioni di utilizzo del vaccino contro la Dengue.
Nella medesima nota viene pertanto sottolineata l'importanza e la valutazione fatta dal medico specialista in sede di consulenza al viaggiatore, che si avvale delle indicazioni rese disponibili dalla Società italiana di Medicina dei viaggi e delle migrazioni.
Infatti, in accordo con le raccomandazioni internazionali, il vaccino non è offerto a richiesta, ma viene inviato, previa valutazione da parte del medico specialista, presso l'ambulatorio di medicina del viaggiatore attivo presso il Servizio igiene e sanità pubblica di ogni singola azienda.
La priorità di consulenza viene inoltre garantita ai viaggiatori che svolgono attività di volontariato di tipo umanitario, con pregressa diagnosi di Dengue, considerata la indicazione di efficacia e protezione della malattia severa in questa casistica, che si recano in zone in cui la malattia è molto diffusa.
Considerando quanto sopra, con riferimento all'azienda ULSS 6 Euganea, quest'ultima ha riferito di avere già aderito, sulla base del fabbisogno a suo tempo comunicato, alla procedura di approvvigionamento indetta da Azienda Zero, e che le vaccinazioni saranno rese disponibili nel mese di giugno 2024.
Inoltre, sul sito aziendale della Sezione ambulatorio viaggiatori internazionali viene specificatamente raccomandato di prendere contatto per tempo con il servizio, per poter programmare la consulenza, possibilmente un mese prima del viaggio, considerando anche i tempi di attesa, in particolare nel periodo prima delle vacanze estive o invernali.
In ogni caso, come sopra riportato, con riferimento al vaccino contro la Dengue, l'azienda ULSS 6 Euganea, come le altre aziende ULSS, provvede alla presa in carico delle richieste a consulenza specialistica per la valutazione dei casi, definendo un ordine di priorità per la consulenza, come sopraindicato.
Aggiungo che mi sembra che alla data di due settimane fa avevamo circa trentaquattro casi di Dengue, tutti importati, nessun caso, quindi, autoctono, che arriva da vettori qui in loco.
PRESIDENTE
È un arrivo ingombrante. Anche se non ci arriva a lavori iniziati in questa maniera, è meglio. Assessore Lanzarin, le chiedo di chiudere.
Ass.ra Manuela LANZARIN
La stagione estiva è appena iniziata, quindi abbiamo già messo in atto con Prefetture, Comuni, aziende sanitarie tutti i piani per quanto riguarda la disinfestazione.
PRESIDENTE
Grazie.
Per la replica, collega Ostanel, prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Verificherò e leggerò meglio la risposta, che leggevo mentre l'Assessore la recitava in Aula.
Conosciamo vari casi che ci sono stati segnalati di persone che devono viaggiare per motivi non solo di piacere, ma anche umanitari, che non sono riuscite ad avere il necessario appuntamento in tempo. È anche vero che, nel momento in cui noi, come Regione, non siamo pronti a dare dei momenti di consulenza per tempo, prima della partenza, le persone partono, sono esposte al rischio ed è ovvio che, quando tornano, è più probabile che portino qui la malattia.
Sono, ad oggi, come diceva, casi solo importati. Io ne avevo raccolti, secondo i dati che ho trovato sulla stampa, quarantasette da inizio anno. È vero che, se noi non riusciamo a dare il vaccino in tempo all'interno delle ULSS le persone partono scoperte. Questo non deve assolutamente accadere, sapendo anche che ci sono moltissime persone in questa regione che si recano in Paesi dove la Dengue è endemica anche per fare attività di volontariato. Penso a tutte le ONG che abbiamo attive nel nostro territorio.
Cercherò di leggere meglio la risposta. Nel caso, interloquiremo per avere una risposta il più veloce possibile.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Passiamo all'interpellanza n. 7, della collega Guarda.
Interpellanza n. 7 del 22 aprile 2024 presentata dalla consigliera Guarda relativa a "IMMINENTE DPCM ECOBONUS AUTO 2024 E BANDO REGIONALE ROTTAMAZIONE ANNO 2024: LA GIUNTA REGIONALE STA VALUTANDO LA POSSIBILITÀ DI PROROGARE IL TERMINE DI FASE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE?"
La collega la dà per letta.
Risponde, in sostituzione dell'assessore Bottacin, il collega Calzavara. Prego.
Ass.re Francesco CALZAVARA
Nel dare attuazione ai progetti dedicati al miglioramento della qualità dell'aria, con deliberazione n. 1189 del 5 ottobre 2023, la Giunta regionale ha approvato il bando richiamato nell'interpellanza in esame, il quale prevede la concessione di un contributo finalizzato a incentivare la rottamazione di autoveicoli di categoria M1 inquinanti sotto l'aspetto delle emissioni del PM10 e di NOx, nonché delle emissioni CO2, con contestuale acquisto di mezzi a basso impatto ambientale e di nuova immatricolazione rivolto a soggetti privati residenti in Veneto.
Le finalità del bando in parola sono prettamente riconducibili alle politiche regionali per la difesa della qualità dell'aria e la lotta all'inquinamento atmosferico, in ottemperanza a quanto stabilito dal Piano regionale di tutela e risanamento dell'atmosfera.
L'articolo 9, comma 1, del succitato provvedimento, prevede che la richiesta di contributo dovesse essere presentata entro e non oltre le ore 12 del 17 maggio 2024, mentre l'articolo 12 stabilisce la cumulabilità del contributo regionale esclusivamente con gli incentivi previsti dal DPCM 6 aprile 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 113 del 16 maggio 2022, e sue successive modifiche e integrazioni.
L'adottando DPCM menzionato nell'interpellanza in esame, ora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 121 del 25 maggio 2024, che programma una serie di incentivi auto per l'anno 2024, prevede un contributo messo a disposizione dal Ministero delle imprese e del made in Italy per l'acquisto di veicoli non inquinanti per contribuire all'abbattimento delle emissioni di CO2 e affida la gestione a Invitalia quale Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa.
Si dà atto che il DPCM del 20 maggio 2024 (Gazzetta Ufficiale n. 121 del 25 maggio 2024) ha previsto un regime diversificato di incentivi statali, con importi ben più consistenti rispetto al precedente DPCM 6 aprile 2022.
In merito al quesito posto dall'interrogante, si rappresenta che i competenti uffici regionali hanno considerato che una potenziale proroga del termine avrebbe determinato una forte disparità tra i soggetti che avevano già proceduto all'acquisto del veicolo soggiacendo alle regole del bando e i soggetti, invece, messi in condizione di procedere all'acquisto con i nuovi incentivi statali, come detto, ben più favorevoli.
Si segnala, infine, che per l'anno 2024 è comunque in via di definizione una proposta che prevede incentivi regionali per la rottamazione di autoveicoli privati, con contestuale acquisto di nuovi mezzi a basso impatto ambientale.
PRESIDENTE
Prego, collega Guarda, per la replica.
Cristina GUARDA (Europa Verde)
Grazie infinite.
Prendo atto di questa risposta. D'altronde, questa interpellanza aveva proprio la necessità di fare chiarezza rispetto a questo punto e avere notizie rispetto alla richiesta avanzata anche da molti cittadini, per essere messi nelle condizioni di poter partecipare.
Prendo atto della risposta. Comprendo le motivazioni che hanno portato a questa scelta.
PRESIDENTE
Abbiamo terminato le interrogazioni e le interpellanze.
PUNTO
6 |
|
|
|
DISEGNO DI LEGGE RELATIVO "MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 14 GIUGNO 2013, n. 11 "SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ DEL TURISMO VENETO" E ALLA LEGGE REGIONALE 10 AGOSTO 2012, n. 28 "NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRITURISMO, ITTITURISMO, PESCATURISMO, TURISMO RURALE, FATTORIA DIDATTICA, ENOTURISMO, OLEOTURISMO"". (PROGETTO DI LEGGE N. 263) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 13/2024)
Relazione della SESTA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Favero
Correlatrice: Consigliera Ostanel
PRESIDENTE
Relatore è il collega Favero. Prego.
Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
Si tratta, in realtà, di un adeguamento della
legge regionale n. 11/2013 , attinente al turismo e della n. 28/2012 riguardante la dimensione dell'agriturismo, articolo 13 ter del DL n. 145/2023.
Stiamo parlando del codice identificativo nazionale che è stato introdotto con questo provvedimento e va a sostituire il codice identificativo regionale che era previsto all'articolo 27 bis della
legge regionale n. 11/2013 , limitatamente ai titolari degli alloggi in locazione turistica. Adesso, con l'articolo 13 ter del DL n. 145, viene esteso di fatto a tutte le attività turistiche.
Infatti, al comma 1, viene adottata una nuova disciplina per i locatori turistici e per i titolari di strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere, compresi gli agriturismi ricettivi, tramite assegnazione da parte del Ministero del turismo agli immobili da loro gestiti di un codice identificativo nazionale.
Gli obiettivi sono: assicurare la tutela della concorrenza e la trasparenza del mercato, assicurare il coordinamento informativo statistico dei dati dell'Amministrazione statale, regionale e locale, nonché intervenire anche in termini di sicurezza del territorio per contrastare forme non regolari di ospitalità.
Ai sensi del comma 2, nel caso in cui l'unità immobiliare sia già dotata di uno specifico codice identificativo regionale, l'ente territorialmente competente, nel nostro caso, la Regione, nel caso delle Province autonome, le Province, sarà tenuto alla automatica ricodificazione dei codici identificativi regionali, aggiungendo un prefisso alfanumerico fornito dal Ministero del turismo.
È chiaro che l'obiettivo è uniformare la situazione a livello nazionale, perché ogni Regione, in precedenza, aveva provveduto per sé con scelte anche diverse.
Ai sensi del comma 6, il codice identificativo nazionale deve essere esposto all'esterno dello stabile e deve essere indicato in ogni annuncio comunque e ovunque pubblicato, anche attraverso i portali telematici.
Ai sensi del comma 15, i citati obblighi di richiesta del CIN e della sua esposizione e indicazione inizieranno a decorrere dal sessantesimo giorno successivo a quello della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'avviso attestante l'entrata in funzione della banca dati nazionale del portale telematico del Ministero al turismo.
Vediamo ora come impatta sulla nostra legislazione. Faccio prima due considerazioni in premessa. È chiaro che le previsioni del DL n. 145 portano la Regione ad abrogare analoghi obblighi regionali previsti per l'esposizione del CIN e la sua pubblicità telematica. Non solo, impatta anche sull'impianto sanzionatorio che era previsto, perché si tratta di scegliere fra le sanzioni in precedenza previste dalla Regione e quelle introdotte dal Ministero.
Perché si tratta di scegliere? Perché al comma 9 dell'articolo 13 ter si richiama la possibilità della clausola di cedevolezza, che viene introdotta dal successivo comma 10 a favore delle sanzioni regionali, ma si è ritenuto anche in Commissione che non valga la pena seguire questa impostazione per non penalizzare i nostri operatori e non creare difformità rispetto alle scelte di altre Regioni.
Invece, il DL non interviene sulle modalità di esposizione fisica del CIN e quindi, per quanto riguarda questo aspetto, si rimanda al regolamento regionale n. 2 del 2019.
Per entrare in dettaglio sulle modifiche, molto rapidamente, il PDL n. 263 proposto dalla Giunta regionale all'articolo 1 propone, al comma 1, di precisare la definizione di unità abitativa immobiliare a uso turistico, includendo anche le unità abitative oggetto di contratti di locazione breve, se prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali.
L'articolo 2 propone, al comma 1, una serie di lettere che intervengono a modifica delle leggi precedentemente citate che attengono al turismo e alla dimensione dell'agriturismo.
Lettera a): di precisare la definizione di alloggi dati in locazione esclusivamente per finalità turistiche, includendo anche gli alloggi oggetto di contratti di locazione breve, anche se non prevedono la prestazione dei servizi ai turisti durante il loro soggiorno. Questo serve per evitare forme di abusivismo nell'esercizio di un servizio che in realtà è turistico.
Lettera b): modificare l'articolo 27 bis della
legge regionale n. 11/2013 , rinviando ad un regolamento regionale la disciplina attuativa, ivi compresa soprattutto la modalità sia di rilascio del codice identificativo regionale, necessario per acquisire il codice identificativo nazionale, sia di esposizione del codice identificativo nazionale.
Lettera c): abrogare, in attuazione della nuova disciplina che attiene alla pubblicazione del CIN sulle piattaforme digitali e i relativi controlli comunale, il comma 9 dell'articolo 27 bis della
legge regionale n. 11/2013 .
Questo perché è inutile che la Regione conservi la sua normativa sulla vigilanza che deve essere esercitata dalla Polizia locale dei Comuni quando su questo interviene già l'articolo 13 ter del DL nazionale.
Questo impatta anche sulle scelte che vengono compiute alla lettera d) successiva, per la parte in cui si disciplina la sanzione applicata dal Comune per la violazione dell'obbligo di pubblicazione telematica del CIN, dove si va all'abrogazione della lettera d) del comma 10 dell'articolo 27 bis della
legge regionale n. 11/2013 , che prevedeva l'applicazione da parte del Comune di una sanzione pecuniaria che va da 2.000 a 5.000 euro, e alla lettera d) nella parte in cui disciplina la sanzione applicabile dal Comune per le violazioni di obbligo di esposizione all'ingresso dell'edificio del CIN e l'abrogazione della lettera e) del comma 10 dell'articolo 27 bis della
legge regionale n. 11/2013 , che prevedeva, in caso di mancata esposizione, l'applicazione da parte del Comune di una sanzione pecuniaria che va da 1.000 a 2.000 euro.
Attenzione, non significa che non ci sono più sanzioni, ma significa che si applicano quelle previste al comma 11 dell'articolo 13 ter del DL nazionale, ovverosia sanzioni che vanno da 800 a 8.000 euro in caso di mancanza di CIN, invece per la mancata esposizione sanzioni che vanno da 500 a 5.000 euro.
In altre parole, le sanzioni nazionali hanno un limite inferiore più basso, ma un limite superiore decisamente più alto. Spetterà ai Comuni l'opera di vigilanza. Le eventuali multe incassate saranno utilizzabili da parte del Comune o per le proprie politiche turistiche o per le politiche di raccolta dei rifiuti. Non dimentichiamo che la presenza di turisti ha come risvolto anche quello di impattare su questo tipo di servizio.
L'articolo 3 propone, al comma 1, per ottemperare al nuovo obbligo del CIN, per tutte le strutture ricettive, comprese le strutture classificate, l'introduzione dell'articolo 31 bis nella
legge regionale n. 11/2013 , che rinvia a un regolamento regionale la disciplina delle modalità di rilascio del codice identificativo regionale necessario per acquisire il codice identificativo nazionale sulle modalità di esposizione del CIN.
Similmente, l'articolo 4 propone, al comma 1, l'introduzione dell'articolo 19 ter nella legge regionale 28/2012 in materia di agriturismo, che rinvia anch'essa a un regolamento regionale la disciplina e le modalità di rilascio del CIR, necessario per acquisire il CIN, sia per quanto attiene l'esposizione del CIN.
L'articolo 5 riguarda la clausola di neutralità finanziaria.
L'articolo 6 dispone l'entrata in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nel BUR.
Nella sostanza, con l'approvazione di questo PDL, andiamo ad allinearci alla normativa nazionale, estendendo – come sono chiamate a fare tutte le Regioni – l'obbligo del CIN a tutte le strutture che in qualche modo attengono alla dimensione del turismo, non più quindi solo i titolari degli alloggi in locazione turistica, ma tutti gli operatori che si occupano di dare ospitalità turistica a livello alberghiero, extra-alberghiero o agrituristico.
PRESIDENTE
Grazie.
La parola alla correlatrice Ostanel. Prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Il progetto di legge che andiamo a discutere oggi viene presentato come un semplice adeguamento, come espresso dal collega, una semplice armonizzazione rispetto alla nuova normativa statale voluta dal Ministro del turismo sulla regolamentazione delle locazioni per finalità turistiche, le locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive, del nuovo codice identificativo nazionale che andrà a sostituire il codice regionale, già adottato nella nostra Regione.
Io non penso, però, che sia esattamente così che debba essere impostata la discussione oggi ed è il motivo per cui ho presentato diversi emendamenti per inserire ad ogni articolo che rimanda all'azione della Giunta, cioè quella di stilare i nuovi regolamenti per l'attuazione della legge, alcuni passaggi che io ritengo, invece, doverosi all'interno della Commissione competente, perché penso che rendere le Istituzioni consiliari, non delle mere realtà elette che apprendono una norma nazionale, recepiscono un cambiamento di una normativa e semplicemente decidono di armonizzarsi, penso, invece, che il ruolo che noi dovremmo avere all'interno di questo Consiglio, ma in particolare all'interno della Commissione Sesta, sia quello di assicurare che i Consiglieri, nelle loro facoltà, sia di opposizione sia di maggioranza, possano verificare se un adeguamento che, ad esempio, io ritengo, quello della Santanchè che avrà poco impatto su uno dei temi che oggi voglio portare in quest'Aula, noi invece avremmo modo così di monitorarlo.
È per questo, e lo anticipo subito, che alcuni degli emendamenti cercano di ridare ruolo e competenza alla Commissione consiliare Sesta, dove noi alcune valutazioni le potremo fare anche in itinere.
Altri emendamenti che ho presentato, ad esempio, lavorano, invece, su uno dei temi che abbiamo discusso particolarmente all'interno della Commissione, cioè il fatto che all'interno di questo provvedimento che noi oggi andiamo a valutare, togliamo una cosa che invece prima persisteva, che era dare centralità al lavoro di vigilanza dei Comuni e quindi poteri ai Comuni del nostro territorio, per assumere le informazioni, verificarle anche su piattaforme digitali, e poi ci torno perché questo è importante, su siti internet di prenotazione ricettiva, e procedere così ad ispezioni, nei modi e nei tempi consentiti dalla legge, secondo la legge del 24 novembre 1981, n. 689.
La domanda che mi sono posta è un'altra e mi è stato risposto in Commissione: "Questo è già previsto. La norma nazionale dà già il potere ai Comuni di fare monitoraggio e controllo". Io, invece, voglio che venga mantenuto e ribadito all'interno della norma che oggi stiamo a modificare, perché io penso che togliere anche nel dispositivo legislativo scritto nero su bianco, che spetta ai Comuni, il potere di vigilanza e controllo per contrastare l'abusivismo delle locazioni turistiche sia una cosa che noi, invece, dovremmo lasciare e perseguire con forza.
Vi porto un esempio. Il Comune di Lucca, già nel 2019, aveva addirittura assunto un piccolo gruppo ad hoc per attuare controlli incrociati su piattaforme online con altre basi dati, e sappiamo, perché ne abbiamo discusso più volte in Commissione, che questo lavoro di controllo o viene fatto perché gli si dà anche delle risorse e la legittimità di poter fare questo tipo di lavoro ai Comuni oppure sostanzialmente i Comuni non hanno il personale, non hanno il tempo e non hanno la possibilità di svolgere una delle prerogative che, tra l'altro, la legge nazionale prevede e che io vorrei che oggi venisse ribadito anche nella legge regionale, perché sono questi controlli incrociati che riescono a fermare i fenomeni di abusivismo, che sono quelli che io credo, indipendentemente da come la pensiamo sugli affitti brevi, abbiano la necessità di essere portati a termine. Lo dice la legge nazionale, anche e soprattutto per questioni che riguardano i fini fiscali.
I Comuni, all'interno della norma che noi andiamo a votare oggi, controllano e dovrebbero controllare questo lavoro semplicemente utilizzando gli organi di Polizia locale. In altri termini, sovraccarichiamo gli enti locali di compiti e obblighi, a fronte di tagli, che spesso si trovano poi a dover gestire sui territori, glielo chiediamo di fare comunque, non lo scriviamo in norma, e noi oggi non ci stiamo chiedendo, invece, come possiamo fare in modo che i Comuni del Veneto abbiano le gambe, le risorse e il personale per fare quei controlli che la legge nazionale poi gli chiederà di fare.
Secondo voi, è normale e giusto che noi oggi ci limitiamo a mettere delle righe e togliamo quello che era scritto nella legge originaria sul controllo dei Comuni, perché diciamo che è già previsto dalla norma nazionale, ma poi i Comuni li lasciamo da soli e non modifichiamo niente delle loro prerogative nel poter fare il lavoro che gli viene chiesto dalla norma statale?
A me sembra che ci stiamo lavando le mani lasciando i Comuni da soli in un compito difficile e complicato perché, quando parliamo di sharing economy parliamo di poteri che nemmeno noi riusciamo a gestire, figuriamoci un Comune, o un piccolo Comune della montagna, o i Comuni del litorale.
Iniziamo a ragionare come se fossimo dei legislatori pensanti, e invece di dire che è già scritto nella norma nazionale, quindi lo togliamo, iniziamo a vedere come possiamo aiutare i nostri Comuni a svolgere il ruolo che la norma nazionale gli chiederà.
Un'altra abrogazione che non mi convince è quella relativa alle lettere d) ed e) del comma 10 dell'articolo 27 bis della nuova legge sul turismo. Sono, di fatto, le sanzioni, le casistiche di sanzioni, che secondo i proponenti del progetto di legge sarebbero ridondanti rispetto alle sanzioni previste dal decreto-legge Santanchè, che andiamo oggi a inserire nell'ordinamento regionale.
Gli importi massimi presenti nella norma nazionale sono maggiori rispetto a quelli regionali finora vigenti. Lo abbiamo visto all'interno della Commissione Sesta. È vero, però, che gli importi minimi previsti dalla nostra legge regionale sarebbero maggiori.
Come ho detto in Commissione, perché quindi adeguarsi a una norma nazionale solo per gli importi maggiori e non tenere gli importi maggiori minimi che la legge regionale già indicava? Perché noi non possiamo fare un lavoro addirittura più preciso di quello che ha fatto il Governo, visto che, tra l'altro, normativamente, abbiamo la possibilità di farlo?
Infatti, nella norma nazionale è scritto che le disposizioni di cui al comma 9, quindi le sanzioni previste, rimangono nella prerogativa regionale. Dunque, non c'è nessuna norma che ci vieta di indicare sanzioni diverse da quelle della normativa nazionale.
Propongo, e lo faccio perché credo che questo sia un messaggio che noi diamo a chi lavora nell'abusivismo rispetto agli affitti brevi, che noi, nel momento in cui abbiamo una norma nazionale che ci dà un limite massimo di sanzione, il limite minimo lo possiamo e lo vogliamo aumentare, perché era così anche nella legge regionale precedente.
Se vogliamo discutere di autonomia, usiamola davvero. Questo è un po' il messaggio che lancio a chi è a favore dell'autonomia rispetto al lavoro che lo Stato impone dall'alto.
Quindi ho presentato, in questo senso, un emendamento non per abrogare le lettere d) ed e), ovvero togliere le ammende, ma in qualche modo dire che, come Regione del Veneto, siccome già avevamo una norma che aveva un codice identificativo regionale e quindi lo Stato ci ha seguito, come spesso anche voi indicate, siccome abbiamo delle sanzioni che avevamo identificato, immagino anche facendo una concertazione con le categorie economiche, che funzionavano, rimettiamo quelle e non cerchiamo, invece, di farci dare le regole, appunto, usando il vostro linguaggio, da Roma.
Ho infine proposto di inserire un nuovo articolo contenente una clausola valutativa, lo dicevo prima, perché credo che accertare che i Comuni riescano a fare davvero il lavoro che gli viene chiesto di essere fatto dalla norma statale sia la cosa che noi dovremmo occuparci di fare. Se noi oggi approviamo questa modifica, quindi prendiamo il DDL del Governo e lo mettiamo nella norma statale, poi andiamo a verificare che i nostri Comuni abbiano la possibilità di fare il lavoro che gli viene chiesto?
Possiamo usare la Commissione Sesta e anche eventualmente poi l'Aula in una relazione per capire se noi, da ente regionale, stiamo davvero aiutando i Comuni all'interno della Regione del Veneto ad attuare una norma?
Una clausola valutativa fatta bene, e io l'ho proposta, si può modificare come si vuole, però almeno accertarci che i Comuni, visti già i tagli delle loro risorse, in particolare quelli più piccoli, si trovino effettivamente nelle condizioni di poter controllare in maniera efficace le innovazioni che con questo decreto-legge e questo PDL vengono applicate, mi sembra che sia il minimo sindacale che noi oggi potremmo cercare di portare in quest'Aula.
Ricordo anche ai colleghi che non sono io, non è la consigliera Ostanel che odia la libera impresa e, quindi, vuole multare chi guadagna dagli affitti brevi, non è questo il tema. Il tema è che la nostra Regione, e questi sono i dati, sta attraversando una vera e propria crisi abitativa.
Il DDL, tra l'altro, aveva questo come scopo, cioè quello di cercare di normare gli affitti brevi. Ce l'ha fatta? Secondo me, no. Noi oggi possiamo avere un ruolo nel renderlo migliore? Secondo me, sì, perché stiamo parlando di questo. Stiamo parlando di uno dei temi che impatta fortemente su quello che oggi in Veneto, dopo dirò alcuni dati, è il vero tema, il tema di cui discutiamo oggi, ovvero la crisi abitativa, anche per il proliferare degli affitti brevi e incontrollati e delle locazioni turistiche abusive all'interno in particolare delle città d'arte.
Parliamo di questo. Lasciatemi ricordare alcuni dati riguardanti la situazione abitativa nella nostra Regione. Il costo medio al metro quadro per gli affitti è aumentato del 56% nell'intervallo di tempo dal 1° gennaio 2016 al 1° gennaio 2024, 56% in più negli affitti, passando da un valore medio di 7,5 metro quadro al mese a 11,75 metro quadro al mese.
Spero che poi il collega Centenaro, che borbotta, abbia la possibilità di intervenire e poter rispondere. Sono dati regionali, caro collega Centenaro. Se lei ne ha altri, poi li porti.
In una città turistica come Verona la richiesta di case in affitto è aumentata del 28%. Di contro, l'offerta è diminuita dell'8%. Questo ha fatto lievitare i prezzi, saliti in media del 7%.
Ad essere aumentate negli ultimi tempi sono state conseguentemente anche le procedure di sfratto. Ci arrivano i dati all'interno della Commissione Seconda e negli ultimi cinque anni l'offerta di Airbnb a Verona è cresciuta del 20%, con prezzi concorrenziali nei confronti delle strutture ricettive turistiche, aggravando ulteriormente la disponibilità di alloggi. Non sto a tediarvi sul perché è diverso un B&B o un hotel rispetto a una locazione turistica su Airbnb, credo che ormai sia abbastanza chiaro, toglie casa, e quando non si regola toglie casa. Dovremmo iniziare a dirci se noi abbiamo voglia di discutere oggi anche di questo tema.
Per non parlare della città dove siamo, Venezia. L'82% vive in un appartamento in affitto e più del 50% delle persone, secondo una recente ricerca fatta da un osservatorio sulla casa di questa città, ha trovato casa dopo una ricerca che è andata oltre i sei mesi e solo il 2%, e sto parlando degli studenti, ha trovato alloggio, ad esempio, grazie al supporto delle università, perché le università non riescono più a fare il lavoro di facilitazione che facevano una volta, perché non ci sono più alloggi.
Anche se qualcuno volesse oggi mettersi a fare un lavoro di inserimento degli studenti in questa città, nella facilità di trovare alloggio, non si riuscirebbe a fare.
Ho parlato di Verona e di Venezia, ma ci sono tantissime altre città e comuni anche più piccoli dove il tema non è proibire gli affitti brevi, bensì regolamentare gli affitti brevi e farlo con una modalità che non sia quella di gettare fumo negli occhi, come in realtà in questo Paese spesso si riesce a fare. Lo dico perché ci sono città che si sono ricredute dopo anni di fiducia estrema riposta in quella che era la sharing economy nell'alloggio (Airbnb e simili). Pensate ad Amsterdam: è stata la prima città a farlo, convinta che fosse una cosa che funzionava, dopodiché lo stesso Comune di Amsterdam ha deciso di limitare all'interno della città la possibilità di mettere in affitto le proprie case, quando le si danno ai turisti, solo con permessi specifici, per zone. È un po' quello che avevo proposto nel progetto di legge che è stato approvato in Commissione Sesta con alcune indicazioni e che oggi è fermo in Commissione Urbanistica, dove spesso i miei progetti di legge si fermano, evidentemente. Il Comune di Amsterdam ha deciso, ad esempio, che si possa affittare con Airbnb, solo con permessi specifici dati dalla municipalità, al massimo a quattro persone per volta e per non più di trenta giorni l'anno. A Londra e Berlino si è messo un limite di novanta giorni, oltre il quale serve una licenza, a Copenaghen di settanta giorni, a Parigi di centoventi giorni. Stiamo parlando di città che non sono sicuramente governate dal centrosinistra e che hanno adottato un approccio diverso, dopo anni di fiducia sul tema della sharing economy sull'alloggio, del tipo: o noi regolamentiamo – non aboliamo, ma regolamentiamo – oppure case non ce ne saranno più. Credetemi, i dati raccontano che quello che sta accadendo in questa Regione in alcune città, Padova, Verona e Venezia, è quello che sta accadendo anche in altre città europee.
Oggi, quindi, con questo decreto-legge sicuramente stiamo prendendo una normativa nazionale e la stiamo recependo nel nostro ordinamento, però credo che dovremmo fare un lavoro di discussione in quest'Aula che, quando si porta un tema così complesso, non si debba limitare solo al recepimento di una norma. D'altronde, non è che stiamo qui a fare i passacarte del Governo, per cui decidiamo di cambiare una norma e non capiamo cosa sta succedendo in questa Regione. Io penso, invece, che oggi dovremmo avere l'opportunità di correggere almeno in parte, con alcuni emendamenti, quello che noi oggi stiamo discutendo, per cercare di fare in modo che i Comuni possano intanto iniziare, tramite il codice identificativo nazionale e quello regionale, con un controllo, anche in collaborazione, ad esempio, con l'Agenzia delle entrate o, come abbiamo detto in Commissione, con le forze dell'ordine. Sarebbe, quindi, opportuno fare un lavoro di analisi che cerchi davvero di verificare cosa sta succedendo in questa Regione, perché i dati parlano chiaro.
Posso capire che il Ministero del turismo abbia deciso di prendere in carico un tema, tra l'altro in ritardo, tema che comunque doveva essere preso in carico, io credo, in maniera diversa – ovviamente non siamo noi al Governo in questo momento –, ma se lo deve fare, lo faccia almeno in modo che l'impatto di questa normativa non sia totalmente in barba al principio di sussidiarietà. Non riusciamo a comprendere che in questa Regione sta succedendo qualcosa di particolare, perché siamo la Regione che ha flussi turistici più alti di altre Regioni italiane, dove c'è Venezia, dove c'è Verona? Riusciamo a vedere la specificità del nostro territorio che spesso evocate quando arriva una norma dallo Stato e riusciamo a capire cosa stiamo facendo? Io, infatti, non mi voglio capacitare del fatto che noi stiamo qui semplicemente a cambiare l'asticella dei soldi che chiederemo con le sanzioni, tra l'altro bassissime, oppure che ci limitiamo a togliere il potere di controllo ai Comuni lasciandoli soli e dicendo loro "fate voi". Al Sindaco di Venezia, che magari a me non sta neanche simpatico, non voglio lasciarlo solo, non voglio dirgli "fai tu". Piuttosto, vorrei dirgli: "Caro Sindaco di Venezia, caro Sindaco di Verona, caro Sindaco di Padova, come di tutte le altre città venete, la Regione del Veneto è con te e ti aiuterà a trovare il meccanismo attraverso il quale verificare, con dovuti approfondimenti, cosa sta accadendo nel mercato degli affitti brevi".
In conclusione, chiediamo anche che, quando ci saranno maggiori oneri ed entrate in termini di risorse derivanti proprio da questi controlli, che magari noi aiuteremo i Comuni a fare, tali risorse vengano utilizzate proprio per finanziare delle attività, come aveva fatto il Comune di Lucca, provando a capire se esiste la modalità di creare, in attesa che lo Stato definisca una norma sugli affitti brevi degna di questo nome, un lavoro di monitoraggio che ci porti a capire che, come avviene in tante altre Regioni e città in Europa, dobbiamo prendere in carico questo tema e non farlo semplicemente come fossimo degli esecutori.
PRESIDENTE
Siamo in discussione generale. Vedo prenotato il collega Favero. Prego.
Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
Vorrei precisare che dire che ci si adegua a una norma nazionale non significa dire che semplicemente ci si adegua a una norma nazionale. La si analizza e si capisce come ci si deve muovere.
Io non appartengo al novero di quegli autonomisti che ha una concezione alterata del rapporto fra Stato e Regioni. Quando lo Stato interviene per correggere le disfunzioni e allineare le politiche che interessano uno stesso Paese in una dimensione, credo sarebbe un malinteso senso dell'autonomia intervenire in contrasto. Diversamente, veramente torneremmo alla logica delle "repubblichette", che non aiuta nemmeno il "repubblicone", come avrebbe detto Carlo Cattaneo.
Credo molto più semplicemente che noi dobbiamo tener conto del fatto che prima avevamo una norma regionale applicata a un segmento piuttosto ridotto di operatori, mentre adesso la norma nazionale, secondo me coerentemente e correttamente, la applica a tutti. Non è vero che cambia la situazione per i Comuni. Prima il compito era delegato dalla Regione ai Comuni, adesso è delegato dallo Stato ai Comuni, con una differenza: se al comma 11 la norma nazionale dice che la Polizia locale ha la possibilità di svolgere funzioni di controllo e verifica sull'applicazione delle sanzioni amministrative, al comma 12 precisa che interviene un'autorità che noi non possiamo muovere, ovverosia l'Agenzia delle entrate, con il supporto della Guardia di finanza. Siccome la situazione di coloro che gestiscono unità per la locazione è molto diversa, c'è quello che ha più camere e quello che ne ha una, è chiaro che le sanzioni regionali forse erano sproporzionate verso il basso e deboli verso l'alto. In qualche modo l'intervento del legislatore nazionale ci aiuta a essere un po' più morbidi probabilmente con i soggetti più deboli e un po' più forti con quelli che, invece, hanno più potenzialità. Quindi, francamente non vedo sperequazioni. Vedrei, invece, una confusione mantenendo un doppio livello normativo che regoli la stessa materia.
Per quanto riguarda il tema delicato degli affitti, lungi da me la volontà di affrontare in questa sede il tema della concessione dei propri immobili in affitto da parte dei proprietari, ma non credo che il problema sia particolarmente legato alle dinamiche del turismo, piuttosto credo che il tema sia legato alle difficoltà crescenti che incontrano i proprietari che affittano i loro immobili a ritornarne in disponibilità quando ne hanno bisogno. Anche questo è un tema delicato, sul quale non si vuole mai riflettere.
Probabilmente, se si volesse favorire un miglior utilizzo del patrimonio immobiliare privato, che potenzialmente potrebbe essere messo a disposizione per gli affitti dei nostri cittadini o lavoratori, servirebbe una politica di incentivi più seri rispetto a quelli esistenti, anche se vi sono iniziative interessanti, come i patti territoriali portati avanti dai sindacati dei piccoli proprietari di immobili o di altre realtà consimili. Ma si tratta di una scelta politica che non può essere mescolata al tema di oggi in maniera così diretta.
C'è un problema culturale alle spalle e probabilmente non è l'uso di un approccio di tipo aggressivo che limiti i diritti del proprietario privato che risolve il problema, assolutamente. Anche perché chi ha più appartamenti di solito ha anche le risorse per dire: va bene, pago qualche tassa in più, ma mi tengo l'appartamento, se mi fa comodo. Allora, vanno studiati incentivi, che non siano quelli para-assistenzialistici a cui abbiamo assistito negli ultimi anni e che hanno gonfiato il debito pubblico.
Ciò detto, io credo che la proposta di legge presentata dalla Giunta non sia un mero recepimento, bensì l'attuazione di disposizioni statali che mirano a creare una situazione uniforme nel Paese, a introdurre il CIN per tutte le attività ricettive e, quindi, a garantire maggiore trasparenza e maggiore controllo, anche per arrivare ad azioni di contrasto nei confronti di evasioni o elusioni fiscali. È di questi giorni la notizia che Airbnb, che lei ha citato prima, è arrivata a patteggiare con l'Agenzia delle entrate una multa da 576 milioni di euro per le gestioni infelici che aveva portato avanti. Sbaglio? Questo a dimostrazione che c'è un'azione di contrasto che viene svolta dallo Stato per una volta, direi, con una certa efficacia. Poiché una delle funzioni dei sistemi informatici è quella di garantire uniformità nel trattamento dei dati sensibili, io credo che sia un progresso il fatto che possano lavorare sulla stessa piattaforma Stato, Regioni, Comuni, Polizia locale e Agenzia delle entrate. Tutto qua, molto umilmente.
Vi sono, poi, emendamenti da lei proposti che posso condividere, è giusto che la Commissione venga coinvolta, ma non andrei a riattivare parti dei nostri dispositivi normativi che non hanno più senso in quanto materialmente superati dall'articolo 13-ter del DL n. 145/2023.
PRESIDENTE
Collega Valdegamberi, prego.
Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
Il tema trattato è particolarmente interessante. Chi vive soprattutto nelle città frequentate da turisti sa che le persone che cercano una casa in affitto fanno davvero fatica a trovarla. Le famiglie hanno gravi difficoltà a trovarla. Poi, se passi per questa città, osservi le vie e parli con persone che ci vivono ti dicono: vedi, in quel palazzo ci sono 3-4 alloggi sfitti, nell'altro ce ne sono altri 2-3. Ce ne sono tantissimi. Quindi, il tema sta ‒ in parte l'ha detto anche il collega Favero ‒ nella garanzia che chi è proprietario molto spesso si trova ad affittare un proprio locale a turisti in quanto è più conveniente. Peraltro, non c'è questo vincolo che negli alloggi dati per uso abitativo ti cade addosso. Capita sovente, infatti, che il proprietario si trova a dover fare anche il servizio sociale in nome e per conto dei Comuni, vale a dire persone che non pagano l'affitto è costretto comunque a tenerle lì. Non ne parliamo poi se c'è anche un minore. Quindi, il proprietario fa da supplente a quello che dovrebbe fare il pubblico e, dunque, si trova con un onere aggiuntivo.
I prezzi aumentano quando c'è poca offerta e un'elevata domanda. Quindi, se noi, dando anche garanzie che chi ha immobili e li mette a disposizione non sia poi imprigionato di fronte a casi sociali, che sono, ahimè, molti, e non debba fare lui il sostituto a quello che dovrebbe fare il pubblico, quindi senza nessuna garanzia, in quanto deve lui essere chiamato a non sfrattare le persone, a mantenerle dentro, o a fare contenziosi, che chiaramente vanno per le lunghe, cambiassimo la norma e offrissimo maggiori garanzie ai proprietari si libererebbero tantissimi immobili che oggi nelle nostre città rimangono sfitti. Del resto, risulta complicato affittare un immobile sapendo che poi si possono avere grossi problemi. Magari gli inquilini distruggono il locale o dopo la prima rata non pagano più eccetera. E ne ho sentiti tanti fare ragionamenti di questo tipo: non ho nessuna garanzia, perché è iper-garantito l'inquilino e non il proprietario. Ci vuole qualcuno – in questo caso il soggetto pubblico – che sia in grado, con norme o attraverso altre modalità, di creare le giuste garanzie acché chi mette a disposizione il proprio locale magari lo faccia anche a condizioni calmierate, ma lo faccia con delle garanzie, dimodoché qualora si trovi con un inquilino che non paga non sia lui a sostituirsi ai servizi sociali del Comune. Questo significa gestire l'economia, questo significa gestire il problema della pressione della domanda abitativa, che è fuori di dubbio.
Io più volte vengo interpellato da famiglie, brave persone, che si vedono costrette ad andare nelle periferie o addirittura a trasferirsi in paesi lontani dal loro luogo di lavoro o dove hanno sempre vissuto perché non trovano nessun immobile. Eppure, ripeto, il problema non è la mancanza di immobili, non è la mancanza di abitazioni. Se facessimo un censimento delle abitazioni sfitte presenti in una città, ci accorgeremmo che sarebbero sufficienti per dare una risposta adeguata a tutto.
È una normativa sbagliata, ipergarantista da una parte. Alla fine, di fronte all'ipergarantismo, c'è come risposta "lasciamolo pure vuoto. Pago di più, non mi interessa, ma non voglio problemi".
Noi dovremmo ribaltare il tema e cominciare a lavorare anche sul tema delle garanzie. Il privato che affitta non deve diventare l'assistente sociale del Comune. Non dobbiamo scaricare sul privato i problemi sociali della collettività, altrimenti il privato sceglie di non affittare.
Questo è un argomento, a mio avviso, importante, che andrebbe sicuramente affrontato anche a livelli superiori al nostro, perché è una normativa nazionale, che, magari dando queste garanzie e obbligando anche il privato a degli affitti più calmierati, permetterebbe, senza costruire di nuovo, di mettere sul mercato parecchi immobili ad uso abitativo per i nostri cittadini, che ora, invece, rimangono chiusi a chiave. Basta, ripeto, passare per la nostra città. Vi assicuro che ci sono decine e decine di immobili in ogni via della città e in ogni condominio che attualmente sono sfitti, neanche a uso commerciale, neanche a uso turistico. Ovviamente, nelle città d'arte diventa difficile perché c'è una concorrenza. Di fronte all'ipergarantismo conviene, in ogni caso, darli a un'agenzia che li affitti a scopo turistico. Questo è il nocciolo del problema. È su questo che lo Stato, prima di tutto, e la Regione, per le proprie competenze, dovrebbero orientare le proprie politiche abitative. Ripeto: prima di costruire di nuovo, facciamo utilizzare quello che attualmente già c'è.
PRESIDENTE
Collega Corsi, prego.
Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)
Buongiorno.
Intervengo anch'io in merito a questo provvedimento. Oggi, soprattutto nelle città importanti, la necessità di trovare nuove alternative anche per il turismo è fondamentale. Non si risolve il problema solo con le locazioni alberghiere. Effettivamente, la richiesta è alta e, soprattutto in Italia, i prezzi sono esagerati rispetto all'offerta. Se all'estero troviamo strutture di alta qualità, difficilmente le troviamo a casa nostra.
Tutta questa polemica, tutta questa battaglia, che ultimamente sto vedendo anche sui mass media, in merito alle locazioni turistiche e quant'altro, non capisco bene da dove stia nascendo. Anche perché a Verona, ad esempio, buona parte di queste locazioni turistiche è gestita direttamente dagli hotel della città, dai proprietari che gestiscono gli hotel. Fanno le polemiche, però, in realtà, hanno la gestione di queste strutture.
Credo che, come per il resto del mondo, sia anche giusto che venga offerta una proposta alternativa a chi non può andare in un hotel o a chi cerca qualcosa di diverso. Va benissimo controllare, è giusto mettere un limite, è giusto tarare, è giusto quello che ha fatto la Regione Veneto quando ha costituito il Codice di identificazione. È stata la prima in Italia, che ha fatto sì che altre Regioni prendessero lo stesso stimolo. Oggi lo stesso Stato italiano vuole applicare questa nuova normativa. Non vorrei, però, che diventasse una polemica, una battaglia contro una tipologia di strutture che, secondo me, invece, dà un servizio e offre un'opportunità a un pubblico turistico che, magari, non si può permettere di pagare cifre esagerate, ad esempio se ha un nucleo familiare di quattro persone o, comunque, un nucleo familiare che pesa fortemente sulle disponibilità finanziarie.
PRESIDENTE
Prego, collega Montanariello.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Presidente, convengo con gran parte di alcuni ragionamenti che sono stati fatti. Al netto di quello che andiamo ad applicare con il decreto Santanchè, in Veneto eravamo già in parte avanti con questa modalità. Non avevamo il CIN. Avevamo il Codice regionale. Il tentativo di adottare una politica di controllo e tentare di mettere anche degli argini ad alcune pratiche "faidate", spesso anche senza la paura di dire che... Alcune volte anche i fatti emersi sulla stampa ci dicono che alcune pratiche di affitto non sempre erano seguite dalle giuste autorizzazioni. Nonostante noi non fossimo in attesa di poter inserire il CIN con il decreto Santanchè, ma avessimo già un nostro Codice regionale, questo non è servito a frenare, come diceva prima la collega, una politica forse fatta in modo accelerato e anche violento di questo strumento dell'affitto breve e dell'affitto turistico.
Spiego il perché. Lo dicevamo prima. Questo impatta appieno sulle politiche residenziali delle città. Il fatto di andare a normare tutti quei passaggi per avere la garanzia che non ci siano abusi quando si fanno pratiche di affitto breve, e non solo, credo debba essere un interesse del legislatore. Là dove il tessuto sociale, in qualche modo, va a inaridirsi in nome del turismo, succedono anche tutte quelle cose che abbiamo visto succedere, ad esempio a Venezia, nella città dove siamo oggi e stiamo discutendo. Fatti violenti, zone che si accingono a un potenziale degrado. Perché? Perché viene a mancare il tessuto sociale, viene a mancare la venezianità, viene a mancare la gente che vive la comunità, vengono a mancare i ragazzini che giocano nei campi, nei campielli, vengono a mancare i lavoratori che tornano a casa dal lavoro durante le ore del giorno, vengono a mancare quelle attività di vita quotidiana che non sono legate all'indotto turistico, vengono a mancare le botteghe di quartiere, vengono a mancare i ragazzi che escono dal catechismo, che escono da scuola.
Capite bene che questo passaggio di vita sociale che viene a mancare in una comunità che decide di appaltarsi al turismo è una perdita di qualità della vita della comunità stessa.
Negli scorsi mesi abbiamo visto, ad esempio, a Venezia (lo cito non per strumentalizzarlo, ma per fare un esempio) quel brutto fatto, violento, che c'è stato all'altezza di Cannaregio. Erano le ore 19. In altri momenti della vita della città veneziana alle ore 19 di sera era pieno di ragazzini che giravano, di gente che tornava da lavorare, di persone che, finito il lavoro, si fermavano a bere un aperitivo nei campielli, di gente che andava a fare spese.
Nel momento in cui tu decidi di appaltare la vita di una comunità al turismo passi dagli eccessi, da quando non c'è nessuno, perché magari è un momento di magra (anche se a Venezia è difficile trovare momenti di magra turistica), da momenti in cui non c'è nessuno, da momenti di magra, a momenti in cui c'è una sovraesposizione turistica e non si può nemmeno camminare nella città. Anche il tentativo di fare il numero chiuso. Se tu decidi di avere ‒ come sta succedendo a Venezia ‒ più posti letto per i turisti rispetto ai posti letto per i residenti, puoi fare tutto il numero chiuso che vuoi, ma nel momento in cui hai più posti letto per turisti che per residenti questa gente ha il diritto di entrare in città, ha il diritto ad andare in giro. Da vent'anni lavoro a Venezia. La qualità della vita, anche del cittadino che vive a Venezia, che per fare semplicemente da Piazzale Roma a Rialto non ci mette dieci minuti, ma ci mette mezz'ora perché trova le calli piene, trova i gruppi turistici, con la guida che si ferma a spiegare il monumento, il palazzo... Una persona non ci mette più dieci minuti per fare Piazzale Roma-Rialto, ma ci mette mezz'ora.
Sapete con il caldo, con la pioggia, con le intemperie, una persona che deve vivere tutti i giorni in questi plessi che si sovraespongono al turismo cosa decide di fare? Di andare dove c'è più tranquillità, di andare dove costa di meno, di andare dove, se prendi un mezzo di trasporto pubblico, fermo restando che anche in terraferma sono pieni, non devi lottare con chi si affaccia per dover fare la foto. La città ormai è appaltata al turismo.
Capite, quindi, che il ragionamento che stiamo facendo oggi non è un ragionamento di puro e mero tecnicismo, ma è un ragionamento che dovrebbe spingerci a dire che, probabilmente, finita questa discussione, dovremo prendere in mano questa partita per fare delle leggi e dei regolamenti che diano dei frutti e dei risultati. Noi possiamo fare tutti i codici che volete, ma se non si trova il modo di fare i controlli incrociati... Non è che se uno deve avere un codice e non lo ha tu lo becchi. Quello che decide di agire fuori dalle regole, non solo in abusivismo, ma anche aumentando la capacità, senza che gli venga concessa, quindi sovraccaricando la densità turistica... Non è che facendo il codice tu hai risolto. Dopo chi controlla? I controlli incrociati chi li fa? Chi li va a beccare?
I Comuni, come diceva prima la collega, che non hanno più neanche gli strumenti per aprire gli uffici protocolli, tra un po', come possono permettersi di andare a fare i controlli nelle città? I Comuni che strumenti hanno per andare a citofonare e verificare che sia tutto in regola o dove c'è una struttura ricettiva che non è in regola? Tecnicamente, capite che c'è un vuoto? Chi è il soggetto delegato da un'Amministrazione comunale che ha il tempo o ha il mandato o ha gli strumenti per andare a controllare?
Le regole sono belle se c'è qualcuno che le fa rispettare. Gli strumenti sono belli se dopo tu vuoi davvero giungere a un risultato. Che sia il CIN o che sia il CIR, se non fai i controlli incrociati, a cosa serve? Non serve a nulla. Tu avrai sostituito uno strumento, ma ancora una volta non avrai detto quale politica vuoi fare per aumentare i controlli, quali protocolli vuoi fare con la finanza, con l'Agenzia delle entrate, con le Amministrazioni comunali.
A Venezia non basta mettere i vigili per gestire i flussi turistici. Probabilmente dovremmo mettere anche qualcuno che vada a verificare dove ci sono le segnalazioni degli abusivi. Oggi in Comune – probabilmente mi sbaglio, ma credo di no – penso non ci sia il soggetto incaricato. Magari devi chiamare i controlli, abuso edilizio, fare una segnalazione, aspettare che lui vada, sperando che, se tu citofoni, questo ti risponda. Capite che è tutto inverosimile?
La cosa che in questo dibattito credo vada considerata, ed è quello che dicevo all'inizio, è come questo impatti sulla residenzialità. Quando tu perdi la residenzialità all'interno di una comunità stai perdendo il valore della comunità, stai perdendo la naturale vigilanza che il cittadino fa nella comunità. Quando mancano i turisti e tu hai un quartiere, come sono a Venezia, dove ci sono solo posti letto per turisti, vuol dire che quelli sono quartieri deserti. Quando non c'è nessuno che vive, vuol dire che può anche radicarsi il cattivo costume, può radicarsi la delinquenza. Dopo è inutile che andiamo a dire che ci sono zone della città che degradano. Per forza. Passi da avere un sovraffollamento a non avere nessuno. Più degrado di quello qual è? Il sovraffollamento porta in ogni modo – che nessuno si offenda – sporco. Non puoi avere un cestino per ogni turista. Il sovraffollamento porta anche a chi si ferma a mangiare il panino sotto il Palazzo Ducale, porta a chi si ferma a fare la pipì... Perché non è che puoi avere un water in ogni calle – questo succede a Venezia – o un bidone o un posacenere in ogni angolo.
Capite bene che la perdita della residenzialità è una perdita di qualità della vita del cittadino, che crea e innesta un meccanismo a catena, da cui non vieni più fuori.
Questo ormai non è un problema che riguarda solo le grandi città o le città più a vocazione turistica, ma riguarda anche tutti i territori limitrofi. Io vengo da Chioggia. Una delle critiche che spesso faccio, anche all'Amministrazione comunale della città, è il fatto di voler appaltare al turismo la città. Io credo che il turismo sia una ricchezza e che, nel senso più bello della parola, debba essere sfruttato per generare ricchezza, ma non credo che il turismo debba essere quell'elemento a cui appaltare la vita quotidiana dei cittadini.
Ora ci troviamo anche a Jesolo, a Chioggia, nelle comunità circostanti, centri storici che si stanno spopolando, perché conviene più fare un B&B, un affitto breve, che mettere dentro uno che ti paga 600 euro al mese. È più facile darlo a un turista che va via che metterti dentro una famiglia, che magari non può pagare l'affitto e non la mandi più via. Il ragionamento è questo: metto dentro una famiglia; questi, magari, hanno un bambino; con i tempi della giustizia italiana non li mandi più via. Meglio il foresto, che dopo tre giorni va via.
Questo cosa comporta? Comporta che quei pochi residenti che restano devono combattere con la riva, dove non passi più, perché ormai è tutto un B&B. I tavolini hanno preso tutto. Se per sbaglio dici "permesso, fatemi passare" devi sperare di trovare quello educato che non ti spinge in acqua. Sennò trovi anche quello che ti spinge in acqua. Devi chiudere le finestre. È giusto che ci sia l'attività di impresa, guai a chi la tocca, che è economia e ricchezza, ma l'attività d'impresa deve essere proporzionata anche all'attività della vita quotidiana. Se cento locali sono cento bacari e cento ristoranti, probabilmente quello che sta su qualche problemino, due scatole così, se li fa, e prima o poi va via. Qualcuno, allora, compra subito quella casa, anche pagandola tanto.
È vero che c'è la ricchezza degli immobili, ma non è che per la ricchezza degli immobili di pochi dobbiamo snaturare le nostre comunità. Non è che per la ricchezza di pochi che hanno l'appartamento che vale di più dobbiamo condannarci ad avere i fatti tragici a Ponte delle Guglie, alle 7 della sera, che era deserto. Ricordo quando vent'anni fa tu passavi da lì: tra ragazzini che tornavano da scuola, gente che si fermava a bere l'aperitivo, operai, era una città viva. Avevi il piacere di fermarti a bere un aperitivo una volta finito. Oggi tu passi e devi andare a trovare la telecamera, perché non c'è nessuno alle 7 di sera. Oppure c'è talmente tanta gente che uno ti può accoppare lo stesso e non vede niente nessuno. Ci stupiamo dei borseggiatori. Vivaddio. Siamo talmente accalcati l'uno con l'altro nelle calli che ti possono portar via la giacca e tu nemmeno te ne accorgi. È vero che c'è il diritto dell'impresa, ma il diritto dell'impresa non deve snaturare la qualità della vita.
L'altro giorno parlavo con il mio collega di Chioggia e facevamo insieme, pur essendo di due partiti politici diversi, questa riflessione. Non è che, siccome è stato tolto dal degrado, può diventare un bazar a cielo aperto. C'è chi l'attività commerciale la fa nel decoro della città, ma c'è chi l'attività commerciale la fa fregandosene: butta là due tavolini e "ciapa i schei". Non è che la parola è diversa: "ciapa i schei", butta su due tavolini, evviva.
Capite, per la qualità della vita, il cittadino cosa fa? Il cittadino va via ‒ quei pochi che ci sono ‒ e vende la casa. Prenderà anche quattro soldi, però va via. Vi do un altro elemento: c'è chi vuole venire a vivere e non può farlo perché le case costano troppo e non trova più affitti. Io vengo da una comunità che ha perso 10.000 abitanti in vent'anni per il caro-casa. Due dipendenti che hanno un lavoro normale, da 1.500 euro al mese, non possono comprare una casa da mezzo milione di euro. Tanti giovani vanno via. Perché nei centri storici c'è tutta gente anziana? Per forza. Chi è il giovane che ha i soldi per comprare la casa nel centro storico? Mica sono tutti anziani perché ai giovani piacciono le periferie, piace dormire in quelle frazioni-dormitorio che nascono. No. Non posso comprarla neanche io la casa là, che faccio il Consigliere regionale. Provate a pensare se la possono comprare due persone che hanno un lavoro da 1.500 euro al mese l'uno. Innescandosi tutto questo meccanismo, chi vuole venire a vivere lì non può farlo.
C'è anche un problema sociale. Negli uffici comunali delle città turistiche dove gli assistenti sociali riconoscono l'emergenza abitativa e dicono "te la paghiamo noi la casa", questi, pur avendo la solidità del contributo del Comune, non trovano casa. Perché? Perché diventa più facile fare altro.
Capite che questa non è una partita turismo contro residenti ricchi o poveri. La partita è capire quale tipo di comunità noi vogliamo. Mi va benissimo che nelle città importanti il centro sia vocato al turismo. Ci mancherebbe altro. Anzi, magari avere più offerta di qualità anche enogastronomica piuttosto che quello che vende le custodie dei telefonini. Ci mancherebbe altro. Ma è un pezzo. Intorno c'è ancora chi vive. Le scuole nei centri storici stanno chiudendo, sì. Se i giovani non vanno a viverci, diventa difficile a Venezia riempire la scuola. La persona che ha la casa, che se l'è comprata quaranta anni fa, deduco non abbia un figlio che va a scuola a 70 anni.
Oggi, quindi, va bene il CIN o il CIR, stiamo facendo un ragionamento su qualcosa di cui non abbiamo bisogno noi che viviamo in Veneto. Noi abbiamo bisogno di fare un ragionamento vero su quale destino vogliamo per la nostra regione. Noi abbiamo bisogno di fare un ragionamento per capire, una volta per tutte, se vogliamo difendere la residenzialità nelle nostre comunità o se possiamo dire che la qualità della vita del cittadino può essere appaltata al business. Ditelo subito. A questo punto, eliminiamo il CIN, eliminiamo il CIR, decidiamo che chiunque abbia una casa, nel rispetto della proprietà privata, come piace dire a tanti di voi, può fare quello che vuole. Gliela facciamo affittare. Evviva Maria. Nell'interesse di uno facciamo saltare un insieme di comunità.
Dalla vita, dalle abitudini delle nostre comunità passano due cose, e chiudo: le tradizioni, la cultura, le abitudini e, dopo, i servizi. Su una città come questa, dove ogni anno perdi residenti, hai poco da andare a spiegare che vanno mantenuti alcuni servizi dell'ospedale. Sennò tu fai quei servizi che servono se si fa male il turista, ma dopo devi andare a spiegare perché devi mantenere i servizi su una città che ha meno di 50.000 abitanti. Devi spiegare che senso ha il trasporto pubblico giorno e notte, che dalle isole a nuoto non puoi andare, se una città perde abitanti. A chi serve? Al turista? Andrà domani mattina o quando può.
Capite, quindi, che è anche una questione di servizi e di comunità. Credo che la Regione Veneto su questo non stia facendo quello che deve fare. È inutile fare le leggi e non fare i protocolli con le Amministrazioni locali, con la Guardia di Finanza, con l'Agenzia delle Entrate che controllano. Non ha senso. È inutile fare la legge e non capire chi deve andare a controllare.
Facciamo la fine degli abusi edilizi. Ci sono Comuni con segnalazioni così alte di cittadini che, con tanto di documento, segnalano l'abuso edilizio e, alla fine, non va neanche nessuno a controllare. Va a finire che il furbo fa sempre il furbo e il poverino, dopo che si è esposto, non va da nessuna parte, si trova l'abuso. Come si dice: fregato e bastonato. Dopo dite che noi dobbiamo andare contro la mentalità che i furbi la fanno sempre franca. Per forza. Se fai la legge e non decidi chi deve controllare, il furbo la fa franca.
Finiamo oggi questo dibattito. Mi piacerebbe davvero un impegno serio della Regione affinché decida, una volta per tutte, senza passare neanche in Aula, lo può fare il Presidente, la Giunta, i protocolli per decidere chi controlla. Non se ne può più di vivere in posti dove ti devi vergognare se esci di casa. Trovi turisti educati (tanti, per fortuna), ma trovi anche quelli che ti fanno la pipì davanti al portone, che girano a petto nudo. Se non credete a quello che dico, andate a vedere i video su Facebook. Si tuffano nei canali e, se non stai attento, se li rimproveri, magari ti prendi anche qualche sberla, come è successo.
Su questo la Regione Veneto è latitante. Non ha mai deciso di affrontare questo tema perché, in nome della proprietà privata, in nome degli schei, in nome di "non rompiamo le scatole a chi lavora", va sempre bene tutto. Però state distruggendo intere comunità. Sappiatelo.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS
PRESIDENTE
Correlatrice Ostanel, prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Brevemente, per rispondere al collega Favero. Il tema non è quello di andare a fare una norma che sia totalmente diversa da quella che lo Stato dice. Il tema è che lo Stato dà l'opportunità ‒ ed è scritto nero su bianco ‒ ad ogni Regione di modificare le sanzioni che noi rileviamo essere corrette per il nostro sistema regionale.
Nella norma precedente avevamo un limite minimo più alto di quello della legge nazionale. Prima mettevamo 2.000 e 5.000 minimo. Adesso, con la norma nazionale, è 1.000 o 2.000. Lei si immagini quante realtà ci sono che 1.000 euro li guadagnano, sostanzialmente, in una notte a Venezia. Se fa una piccola ricerca su alcuni affitti brevi, che non sappiamo se regolamentari o meno... Se guardiamo l'annuncio, non è scritto il Codice identificativo. Sinceramente, se togliamo dalla norma il fatto che si devono fare i controlli online, se i Comuni non hanno la possibilità di andare a controllare e togliamo il controllo online, come una delle cose che possiamo fare, come controlleremo?
Queste sono le domande che ci dobbiamo porre quando recepiamo una norma nazionale su un tema così delicato. Qui abbiamo Venezia, abbiamo Verona. Il consigliere Montanariello ha parlato di Chioggia. Potrei dire quello che sta accadendo a Padova. Per non parlare di quello che sta accadendo in alcuni quartieri a Vicenza. Stiamo parlando di una regione dove il turismo è forte. Sì, i dati ci dicono che il turismo, quando gestito in affitti brevi, con la sharing economy, abusivi e non regolamentati, che noi andiamo a fare un lavoro di togliere case.
Il dato che emerge è anche, collega Favero, purtroppo, che tantissimi proprietari di casa lo possono fare, certo, però quello che stanno facendo è che, nel momento in cui scade un contratto "sei più sei" o "quattro più quattro", siccome capiscono che la loro casa è più remunerativa, è tanto più remunerativa se si affitta al giorno, non rinnovano quel contratto.
Sì, è vero, non basta normare gli affitti brevi, però già sarebbe un passo utile. L'altro è cercare di incentivare le forme contrattuali di lungo periodo. Sì, le dovremmo mettere insieme. Però, fino a che non facciamo l'uno, non riusciremo a fare il due, perché i dati ci dimostrano che vengono tolti interi comparti abitativi per andare in affitto turistico, attraverso l'uso di piattaforme senza licenza. Vediamo anche che la maggior parte dei proprietari non è il singolo proprietario che ha una, due o tre case. Abbiamo intere compagnie, anche estere, che prendono nella città di Venezia 100-200 appartamenti. Stiamo parlando di capitali, che noi non vediamo. Capitali che entrano in una città, cambiano come si vive, e noi non abbiamo potere di fare nulla. Questo è quello di cui stiamo parlando oggi.
Basta il CIN o il CIR? No. Non sta bastando. Altrimenti, siccome ce l'avevamo già, oggi avremmo la possibilità di vedere gli effetti che ha. Abbiamo visto che non ha effetti. Io non mi fido. Non basterà un codice a cui cambiamo nome rendendolo nazionale. Purtroppo, non funzionerà. I dati ce lo stanno dimostrando.
Oggi abbiamo voglia almeno di modificare alcuni dei punti e andare a vedere, con una clausola valutativa fatta bene, cosa sta succedendo, chiamando magari in Commissione l'ANCI, alcuni rappresentanti dei Comuni con più impatto turistico, le forze dell'ordine, la finanza? Riusciamo a fare un lavoro dove cerchiamo di capire i nostri amministratori cosa stanno passando quando cercano di dare il servizio al cittadino? Magari, poi, verrà anche l'Assessore. Sappiamo che il Fondo morosità incolpevole non esiste più, è stato tolto dal nostro Governo. La Regione non ha messo soldi in più. Certo, come avete detto voi giustamente, l'impatto sul tema abitativo c'è, ma noi non abbiamo gli strumenti per prenderlo in carico. Abbiamo tantissime persone che vengono lasciate senza un supporto per l'affitto.
Questi sono i temi di cui stiamo parlando oggi. Se non li prendiamo in carico, rischiamo. È vero che oggi la norma è specifica e non dobbiamo parlare di affitti brevi, ma gli emendamenti sono puntuali. Non sono emendamenti soppressivi, fatti a caso per fare polemica. Sono emendamenti che provano semplicemente a migliorare un po' una norma in virtù del fatto che siamo una Regione, il Veneto, che ha un impatto turistico su alcune città devastante se non lo regolamentiamo.
PRESIDENTE
La parola al consigliere Favero per la replica. Prego.
Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
Rapidissimo. Vorrei sottolineare il fatto che non si può collegare questa norma, che è di attuazione di una legge nazionale, a una tematica che ha delle affinità, ma che segue logiche profondamente diverse: quella della difficoltà di reperire appartamenti.
Anzi, se mi è consentito, il fatto di introdurre il CIN e di estenderlo, dai locatari di alcune unità immobiliari, a tutti coloro che si muovono nella dimensione del turismo dovrebbe aiutare, e non poco, l'emersione di tutta una serie di situazioni che corrette non sono. Mi pare che i primi risultati stiano già arrivando. Anche questo può essere indirettamente utile per quanto riguarda l'uso improprio di spazi locativi per finalità turistiche.
Detto ciò, non credo che andiamo a migliorare la cosa recuperando una parte di normativa regionale superata da quella nazionale, per il semplice fatto che abbiamo una tale varietà di situazioni, anche in Veneto, per cui, probabilmente, avere una maggiore flessibilità, come prevede la norma, nel ridurre le multe o nell'aumentarne il livello di applicazione fino a 8.000 euro (il nostro limite era 5.000 euro) forse dà qualche strumento in più in mano ai Comuni, che possono avere interesse a fare i controlli perché i soldi li incassano loro e se li tengono loro.
Certo, è vero che hanno problemi di personale, ma i problemi di personale sono legati a quei tagli che lo Stato ha fatto nei trasferimenti dallo Stato ai Comuni, che hanno messo in ginocchio i Comuni, a partire dal 2011, con il Governo Monti. Quando sento parlare in inglese un politico a livello nazionale, dalla spending review in poi, mi attendo solo una fregatura, perché abbiamo sostituito l'inglese al latinorum, ma i polli sono sempre gli stessi. Ricordo, peraltro, che sono state bloccate le assunzioni per alcuni anni, cosicché il livello di età media è salito a cinquant'anni nei ranghi dell'occupazione pubblica. E non è che nel futuro abbiamo scenari più tranquilli, per il semplice fatto che siamo uno dei Paesi più indebitati d'Europa e, quindi, del mondo.
Sottolineo un aspetto per quanto riguarda le politiche abitative, tema vero, che va affrontato, anche con coraggio. La soluzione non sta nel pensare di avere un dirigismo pubblico per approcciare il mercato privato, perché non ha funzionato in passato, né una semplice politica di incentivi. Piuttosto, temo abbia ragione il collega Valdegamberi – e mi dispiace dargli ragione, chiaramente scherzo – quando afferma che, se non garantiamo alcune tutele di base ai proprietari privati di immobili, sarà difficile che questi mettano in gioco il loro patrimonio. Questa è la verità. C'è chi si trova in casa degli ospiti morosi e per anni non riesce a mandarli fuori e quando la proprietà ritorna nelle sue disponibilità è in condizioni inverosimili.
Vi sono questioni complesse. Non vorrei adesso fare la figura di quel Sindaco di cui parlava il logico Wilfrid Hodges nel suo libro di logica, che divenne famoso in Inghilterra in quanto affermava che non era vero che nella sua città non c'erano case, era una lamentela messa in giro da chi la casa non ce l'aveva. Dal punto di vista logico non fa una piega, perché evidentemente di case ce n'erano, ma non disponibili per tutti.
Il tema della casa deve essere necessariamente approcciato in modo diverso. In Veneto potremmo avere anche un po' più di fantasia rispetto ad altre Regioni, perché abbiamo edificato troppo e malamente, abbandonando una parte del nostro patrimonio, che meriterebbe di essere recuperato. Allora, probabilmente è sulla leva dell'urbanistica che dovremmo intervenire, non favorendo deroghe, ma incentivando il recupero di un patrimonio edilizio abbandonato, che potrebbe benissimo essere recuperato e salvato anche a costi contenuti, con approcci tecnologici anche innovativi. Ma su questi temi, che meritano attenzione, dovremmo trovarci in Commissione e in altro contesto.
PRESIDENTE
Presidente Scatto, prego.
Francesca SCATTO (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Vorrei risottolineare molto brevemente, cosa già fatta dal collega Marzio Favero, oggi relatore, che ho ascoltato tutti, specialmente gli interventi "fuori luogo", nel senso non attinenti a questo progetto di legge, e che tale progetto di legge altro non tratta se non l'adeguamento di una norma regionale a una norma nazionale, per cui non ci sono tanti ricami e tanti discorsi da fare. Capisco che l'Aula sia il luogo della discussione, così come succede nelle Commissioni, però è stato dato veramente ampio margine a questa discussione, a tal punto che è stata portata ampiamente anche fuori tema.
Ciò detto, vorrei aggiungere che la Commissione sta lavorando per predisporre una lettera, che condividerò con l'Ufficio di Presidenza quanto prima, per invitare, così come si era annunciato, la Guardia di finanza e l'ANCI a un'audizione in Commissione, al fine di porre l'attenzione sulle problematiche che sono emerse dalla discussione di questo PDL. Questo per dire che la Regione del Veneto non si nasconde dietro un dito e cerca di fare le cose sempre con scienza e soprattutto con coscienza. Lo dico anche a chi non mi sta ascoltando.
Grazie.
PRESIDENTE
Dichiaro chiusa la discussione generale.
Sospendiamo i lavori per quindici minuti per permettere l'analisi degli emendamenti. Si ritrovi l'Ufficio di Presidenza della Commissione Sesta.
La Seduta è sospesa alle ore 16.36
La Seduta riprende alle ore 17.05
PRESIDENTE
Riprendiamo i lavori.
Iniziamo l'analisi del provvedimento.
Partiamo dall'articolo 1. Ci sono interventi sull'articolo 1? No.
Metto in votazione l'articolo
1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Consigliere Montanariello, prego.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Presidente, io voto "astenuto". L'applicazione non va.
PRESIDENTE
Va bene. Mettiamo a verbale il voto "astenuto" del consigliere Montanariello a causa dell'applicazione non funzionante.
Passiamo all'articolo 2.
Emendamento
n. A0002 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 2, comma 1, lettera B, modificativo, che prevede:
Alla lettera b) del comma 1 dell'art. 2 dopo le parole "n. 1 "Statuto del Veneto," sono aggiunte le parole "previo parere della commissione consiliare competente,".
La collega Ostanel non intende intervenire.
Prego.
Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
Il parere è contrario a questo e anche agli altri emendamenti, soprattutto per ragioni tecniche.
PRESIDENTE
Procediamo uno per uno. Su questo emendamento il parere è contrario.
Metto in votazione l'emendamento
n. A0002.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Consigliere Montanariello, prego.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Presidente, il mio voto è favorevole. Ho ancora l'applicazione bloccata.
PRESIDENTE
Registriamo a verbale il voto favorevole del consigliere Montanariello.
Emendamento
n. A0004 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 2, comma 1, lettera C, modificativo, che prevede:
La lettera c) del comma 1 dell'art. 2 è soppressa
La collega non intende intervenire.
Anche in questo caso il parere è contrario.
Metto in votazione l'emendamento
n. A0004.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento
n. A0005 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 2, comma 1, lettera D, modificativo, che prevede:
La lettera d) del comma 1 dell'art. 2 è sostituita con la seguente: "d) alla lettera e) del comma 10 sostituire "1.000,00" con "2.000,00" e "2.000,00" con "5.000,00".
Parere contrario della Commissione.
Metto in votazione l'emendamento
n. A0005.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo
2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 3.
Emendamento
n. A0001 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 3, comma 1, modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'art. 3 dopo le parole "n. 1 "Statuto del Veneto," sono aggiunte le parole "previo parere della commissione consiliare competente,".
Metto in votazione l'emendamento
n. A0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo
3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 4.
Emendamento
n. A0003 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 4, comma 1, modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'art. 4 dopo le parole "n. 1 "Statuto del Veneto," sono aggiunte le parole "previo parere della commissione consiliare competente,".
La collega non intende intervenire.
Metto in votazione l'emendamento
n. A0003, con il parere contrario della Commissione.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo n.
4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento
n. A0006 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo aggiuntivo, aggiuntivo, che prevede:
Dopo l'art. 4 è aggiunto il seguente nuovo articolo:
Art. X – Clausola valutativa
1. La Giunta regionale presenta annualmente alla competente commissione consiliare una relazione in merito allo stato di attuazione delle funzioni di vigilanza e sanzione di cui alla LR 14 giugno 2013, n. 11 , art. 27 bis, con il coinvolgimento degli enti competenti in materia di locazioni brevi, allo scopo di valutare come rendere più efficace l'azione di controllo.
La collega non intende intervenire.
Metto in votazione l'emendamento
n. A0006, con il parere contrario della Commissione.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'articolo 5.
Metto in votazione l'articolo
5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 6.
Metto in votazione l'articolo
6.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Consigliera Ostanel, prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Il voto sarà "astenuto". Potevamo avere almeno l'occasione per dibattere o inserire uno degli emendamenti che ritenevo importanti per la discussione che abbiamo avuto, quello della clausola valutativa. In Ufficio di Presidenza mi è stato risposto che non ci sarebbero dei dati tali da giustificare il fatto che serve una relazione della Giunta alla Commissione. Secondo me, questo è il punto politico che abbiamo discusso oggi. Non abbiamo i dati perché non funzionano i meccanismi di controllo su una delle questioni importantissime per questa Regione, ma, in generale, per tutta l'Italia, dove il turismo è una delle industrie più forti che abbiamo.
Se noi non abbiamo voglia, in uno scaricabarile continuo tra competenza statale e regionale, penso sia lo Stato che dovrebbe fare una norma degna di questo nome. Non l'ha ancora fatto. I Governi che si sono succeduti in questi anni non hanno preso in carico il tema degli affitti brevi. Si poteva fare un lavoro diverso.
Oggi questo DDL non è sufficiente, assolutamente. Le Regioni avrebbero potuto ‒ e possono ancora, secondo me ‒ fare un lavoro di monitoraggio assieme ai loro Comuni. Se la Regione non si vuole prendere in carico questo tema, quindi almeno inserire una valutazione su questo, penso sia sbagliato.
Apprezzo la disponibilità della Presidente di pensare insieme a come convocare un lavoro di monitoraggio dentro la Commissione. Questo assolutamente lo sosterrò. Figuriamoci. È un lavoro propedeutico che sicuramente a qualcosa porterà.
Il problema qual è? Io avrei inserito questa cosa in norma, anche in una maniera diversa da come l'ho scritta, lavorando anche con il Legislativo per poterla inserire. Penso che sarebbe un segnale per una Regione che inserisce ‒ mentre anche le altre Regioni stanno recependo una norma nazionale ‒ una modalità di monitoraggio. Potevamo essere anticipatori, come forse all'epoca avevamo fatto con il Codice identificativo regionale.
Per me questo è un emendamento che non è stato non accettato solo per ragioni tecniche, ma immagino anche per la difficoltà politica di dover gestire una complessità. Io, invece, avrei spinto per riuscire a gestirla.
Ci lavoreremo in altro modo. Va bene. L'avrei voluto vedere in norma.
Quindi, per me il voto è "astenuto", perché potevamo almeno inserire una piccola miglioria in una norma.
PRESIDENTE
Grazie.
Relatore Favero, prego.
Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
Vorrei sottolineare che proprio lei prima aveva parlato delle difficoltà che hanno i Comuni a eseguire i controlli. Affermazione che io ho condiviso, ricordando in quale situazione pietosa si trovino ridotti dalle politiche seguite dai diversi Governi dal 2011 fino a poco tempo fa.
Questa norma mira a riportare ordine nel disordine. Avere la presunzione di risolvere tutti i problemi dal mattino alla sera mi pare veramente surreale nello stato in cui ci troviamo. Il CIR riguardava solo una fettina del mercato turistico. Oggi, con l'introduzione di questa misura, il recepimento del DL n. 145/2023, si va a estendere l'utilizzo del CIN a tutti i soggetti che si occupano di turismo, consentendoci di avere un'immagine molto più aderente al mercato.
Con i Comuni si può e si deve collaborare, ma il primo soggetto è lo Stato, soprattutto nell'azione di controllo, che non a caso all'articolo 13-ter viene integrata con l'azione dell'Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza. È la parte tecnica ad averci spiegato che in questa fase storica pensare di chiedere ai Comuni un rendiconto preciso dei controlli che fanno diventa una cosa che esorbita, probabilmente, dalle funzioni dirette della Giunta regionale, ma anche dalle possibilità dei Comuni medesimi. Ci sarà una fase di transizione. Siamo passati da una situazione di far-west a una situazione in cui si cerca di normare un mercato che è di suo tumultuoso e cangiante.
Io direi, quindi, che la proposta della presidente Scatto rimane valida, ma il nostro compito non può essere quello di diventare i poliziotti del territorio. Non è la nostra funzione. La nostra funzione è dare linee di indirizzo. La nostra funzione è quella di fare una normativa che sia complementare a quella statale, non sostitutiva o in interferenza con quella statale.
Alla fine, credo che la scelta che il Consiglio ha compiuto sia la più corretta e la più coerente, senza nulla togliere alla possibilità di lavorare, come Commissione, su questa materia, ma – lo ripeto – forse muovendoci fuori dalle secche di questioni che appartengono più alla dimensione tecnica e applicativa che non a quella politica, per muoverci nella direzione, invece, che ci è più propria, quella di stabilire le strategie che dovremo perseguire per un corretto sviluppo dell'economia turistica in rapporto a tutte le altre voci dell'economia veneta, nei loro riflessi anche sull'organizzazione sociale.
PRESIDENTE
Grazie.
Dichiaro chiuse le dichiarazioni di voto.
Metto in votazione il
progetto di legge n. 263.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
7 |
|
|
|
PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI LORENZONI, ANDREOLI, BALDIN, BET, BIGON, BOZZA, CESTARO, GEROLIMETTO, GIACOMIN, GUARDA, MONTANARIELLO, PAN, PICCININI, PUPPATO, RAZZOLINI, RIGO, RIZZOTTO, SPONDA, VENTURINI, VIANELLO, ZANONI, ZECCHINATO E ZOTTIS RELATIVA A "INTERVENTI A SOSTEGNO DI PROGETTI ATTIVATI DAI COMUNI DEL VENETO PER LA RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DEL TERRITORIO ED IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI ECOSISTEMICI". (PROGETTO DI LEGGE N. 180) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 14/2024)
Relazione della TERZA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Lorenzoni
PRESIDENTE
Consigliere Lorenzoni, prego.
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente.
Questo è un progetto di legge che nasce nel passato di ciò che è accaduto nella nostra Regione. Addirittura, ha un precedente nel 2001 con la cosiddetta Carta di Rosà, quando un gruppo di cittadini aveva proposto di incrementare la forestazione di pianura per cercare di recuperare quel paesaggio che caratterizzava la nostra Regione nel passato, ma che nell'ultimo secolo è cambiata radicalmente.
Vi do un dato per capirci: i boschi di pianura oggi coprono lo 0,05% del territorio ed era l'1%, cioè venti volte tanto ai tempi della Repubblica di Venezia.
L'idea, quindi, era quella di decuplicare, a inizio secolo, la superficie boschiva e di portarla a 5.000 ettari entro il 2050. Per fare questo, sollecitati da questo desiderio di restituire al paesaggio di pianura un'immagine più vicina a quella storica, alcuni Sindaci, nel 2016 e nel 2017, hanno preso l'iniziativa di stanziare nel proprio bilancio dei fondi per acquisire delle piante giovani e poterle mettere a dimora nel loro territorio. Chiamarono questa iniziativa "Ridiamo il sorriso alla Pianura Padana".
Questo progetto è piaciuto a Veneto Agricoltura che ha recepito l'idea e che, successivamente, ha prodotto un altro documento che è conosciuto come la Carta di Sandrigo, dell'ottobre del 2017, quando Veneto Agricoltura ha sollecitato la disposizione di fondi per poter coltivare nei propri vivai le piante da mettere a dimora nei vari Comuni.
Tutto questo ha portato a una legge regionale del 29 dicembre 2017, la n. 45. Qui c'è l'assessore di allora, Giuseppe Pan, che propose questa iniziativa e la sostenne. Fu avviato un progetto pilota per capire se ci fosse la possibilità di acquisire queste piante e poterle mettere a disposizione. Il progetto si è poi esplicitato negli anni successivi e tra il 2020 e il 2021 questo progetto pilota ha dato risultati che, secondo me, sono, per certi versi, sorprendenti, nel senso che ci sono stati 425 Comuni che hanno aderito al progetto e sono stati contattati. Di questi, 347 nel 2021 hanno dato risposta positiva e ben 288 hanno ottenuto, poi, le piante, sia per essere messe a dimora dall'Amministrazione stessa che per essere regalate ai cittadini perché le mettessero a dimora nelle superfici private.
Tutto questo ha portato a una consegna di 136.530 piante nei due anni pilota. Un successo, quindi, abbastanza travolgente, per certi versi, che ha mostrato la sensibilità sia degli amministratori sia dei cittadini nell'utilizzare la vegetazione per mitigare i cambiamenti climatici che in qualche maniera stanno mettendo alla prova il benessere, nel periodo estivo soprattutto, ma che stanno mettendo alla prova il nostro territorio anche in termini di riduzione della biodiversità, isole di calore e trattenimento delle polveri, quando la vegetazione è posizionata vicino alle fonti che generano polvere.
Questi sono tutti effetti positivi che ha la vegetazione. Per questo motivo si è pensato di recuperare quel progetto pilota e di dare stabilità a questi interventi, dando le risorse a Veneto Agricoltura per poter mettere a dimora, nei prossimi anni, un numero di piante adeguato per continuare quell'attività, visto che la risposta era stata estremamente positiva.
Con questo progetto di legge, quindi, si danno le risorse a Veneto Agricoltura, da un lato, per sostenere questa attività vivaistica a Montecchio Precalcino e nel Cansiglio, nei due vivai di Veneto Agricoltura, e, dall'altro, per poter fare attività di promozione, di conoscenza e di informazione presso le Amministrazioni e presso i cittadini.
È una misura semplice, però è una misura potenzialmente molto potente, da un lato, per sensibilizzare le Amministrazioni e la popolazione sulla necessità di dare servizi ecosistemici nel nostro territorio e, dall'altro, per poter agire in maniera concreta, in maniera operativa e in maniera efficace dal punto di vista del costo, perché con una somma abbastanza contenuta – parliamo di meno di un euro a pianta, a regime – e con un investimento modesto si può ottenere un risultato in termini di servizi all'ecosistema di grande valore.
È una misura molto mirata, molto verticale, ma assolutamente efficace nel dare risposte a tutte le sollecitazioni che abbiamo dal punto di vista climatico, ma anche dal punto di vista della qualità della vita delle nostre zone di pianura. È ristretto alle aree di pianura, perché nelle aree di montagna il problema è l'opposto. Abbiamo avuto una forestazione nell'ultimo mezzo secolo che forse non c'era mai stata prima nella storia. Non c'è, quindi, la necessità di promuovere e sostenere la forestazione.
Mi piace ricordare l'esperienza che c'è stata, e qui voglio ringraziare i Sindaci, in particolare il sindaco Businaro del Comune di Carceri e il sindaco D'Achille del Comune di San Bellino, che sono stati coloro che hanno portato avanti l'iniziativa di coinvolgere la popolazione e di responsabilizzarla. Questo aspetto di partecipazione e di coinvolgimento credo sia un aspetto importante, un aspetto che ha un effetto leva che non dobbiamo sottovalutare.
Voglio anche ringraziare tutti i colleghi che lo hanno sottoscritto. Sono ventitré i sottoscrittori di questo progetto di legge. Nei passaggi nelle varie Commissioni è stata estesa la sottoscrizione. Questo mi ha fatto molto piacere, perché è stato riconosciuto che questo progetto di legge dà risposte efficaci. Quindi, grazie.
Sono contento che sia arrivato in Aula e mi auguro che ci sia il sostegno da parte di tutti i colleghi.
PRESIDENTE
Prego, capogruppo Pan.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Ho sottoscritto, insieme a tanti colleghi della maggioranza, questo progetto di legge, anche perché il collega Lorenzoni mi ha citato come uno dei promotori di questa iniziativa quando ero Assessore all'agricoltura nel 2017.
Anch'io volevo ringraziare soprattutto i due Sindaci che, quando sono arrivati da me, allora, in ufficio, in via Torino, Tiberio Businaro che adesso è Sindaco appena eletto di Santa Caterina d'Este e naturalmente Aldo D'Achille di San Bellino, in Provincia di Rovigo, discutemmo su questa vicenda. Io mi ricordai di aver seguito anche personalmente alcune riforestazioni di pianura, negli anni Novanta, in cui c'erano i contributi della Comunità europea proprio sulla riforestazione, un contributo sulla direttiva n. 1070 o n. 1080 in cui, comunque, si potevano fare queste riforestazioni e anche le bordure, il recupero dei filari, il recupero delle alberature lungo le siepi di campagna. C'era un finanziamento ventennale che veniva dato agli agricoltori, che aveva avuto un grande successo.
Poi, purtroppo, la Comunità europea non l'ha più portato avanti. Magari adesso abbiamo nuovi deputati, anche colleghi, come la collega Cristina Guarda, che ora non c'è, e potrebbe essere questa un'iniziativa anche a livello europeo molto importante, in quanto una siepe di pianura, come è stato ben ricordato, mitiga molto il calore, mitiga l'inquinamento assorbe quantitativi importanti di anidride carbonica – la decarbonizzazione sarebbe uno degli elementi interessanti da trattare anche nei prossimi anni – attenua la velocità dei venti e delle tempeste che occupano adesso le nostre pianure molto più facilmente rispetto a un tempo e, soprattutto, ha anche l'effetto rumore, eccetera, quindi anche come barriera antirumore. È utile per molte attività.
I cittadini dei nostri Comuni, soprattutto di pianura sotto i 200 metri sul livello del mare, hanno accettato molto volentieri, così come molti Sindaci. Ero presente a Sandrigo quando, insieme al presidente Ciambetti, che non è qui, ma che volevo citare, abbiamo firmato la Carta di Sandrigo nel 2017, insieme alle categorie agricole, insieme a tanti Sindaci. Questa Carta ha portato Veneto Agricoltura, all'epoca, a rimettere in moto il vivaio di Montecchio Precalcino che non sapevamo se poteva ancora continuare. C'era stato un dubbio anche su questo tema, perché non è facile.
Invece, ha avuto un grande successo, ha dato anche vitalità a questa attività a Montecchio Precalcino, che – se qualcuno non lo conosce – è in provincia di Vicenza, che fornisce i semenzali forestali ai Comuni.
Sicuramente è un'attività importante. Tra l'altro, in quella Carta avevamo firmato anche il premio "Jean Giono", che era l'uomo che piantava gli alberi in pianura. Venivano premiati quei cittadini e quelle Amministrazioni che portavano avanti questa attività; attività per cui un cittadino di un Comune si rivolge al proprio Comune, chiede di poter avere queste piante gratuitamente e gli vengono fornite direttamente dai Comuni attraverso Veneto Agricoltura. Quindi, è un'attività di implementazione di un patrimonio forestale. Magari qualcuno non lo ricorda, ma un tempo – come è stato citato – se ci si alzava dalle nostre case si vedevano solo alberature a perdita d'occhio. Adesso vediamo solo tanto deserto, tanti capannoni e tante abitazioni.
Sicuramente è un ristoro per la nostra pianura, è un ristoro per i nostri cittadini. Resta il fatto che, soprattutto in agricoltura, in cui abbiamo, cito di nuovo la Comunità europea, portato avanti iniziative, magari, per l'eliminazione del 4% dei terreni coltivati. Riuscire a riportare questa iniziativa di riforestazione a livello più generale sarebbe un'attività ancora più importante.
Annuncio, quindi, il voto favorevole, penso, di tutti i colleghi dei Gruppi di maggioranza. È un'ottima occasione per fare del bene ai nostri cittadini e al nostro Veneto.
Grazie.
PRESIDENTE
Consigliere Valdegamberi, prego.
Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
Volevo semplicemente aggiungere anche la mia firma a questo provvedimento. Pensavo di averlo già fatto. Lo faccio qui seduta stante, chiedendo la sottoscrizione.
Evidenzio che il nostro Paese ha visto negli ultimi anni un notevole incremento della superficie boschiva. Ormai un terzo del Paese, dell'Italia, è coperto da boschi. Insieme alla Spagna, credo sia il Paese con la maggiore copertura di boschi tra quelli europei.
Io vivo in un paese in cui, se guardo le foto di cinquant'anni fa e quelle di adesso, la superficie boschiva è aumentata notevolmente. Ha ricoperto, ahimè, anche tanti terreni dovuti all'abbandono.
Il bosco ha riconquistato lo status che aveva magari mille anni fa, quando era tutta una grande foresta. Poi è stata disboscata, progressivamente sempre di più, fino a quando, un po' di anni fa, con l'emigrazione e l'abbandono, è ritornato a riconquistarsi questi luoghi.
Voglio evidenziare un aspetto. Al di là della mitigazione del clima, cioè il fatto di portare frescura, abbassare la temperatura, diventando, quindi, soprattutto nelle aree periurbane, nelle città, nelle zone densamente abitate, un fattore anche di mitigazione delle calure estive, il bosco ha una importante funzione nell'ambito della prevenzione idrogeologica, non solo perché – questo avviene in montagna – con le proprie radici trattiene la terra ed evita frane e dissesti, ma anche perché diminuisce di molto il rischio idraulico. Visto che noi facciamo bacini, interventi, eccetera, la pavimentazione di vaste aree urbanizzate porta a scaricare, in tempi molto veloci, un grande flusso d'acqua nei canali non più adeguati e porta, quindi, a una serie di problematiche e di conseguenze dal punto di vista idraulico (dissesti, disastri, esondazioni, rotture di canali), perché arriva una quantità d'acqua molto maggiore in poco tempo.
Gli alberi ‒ il bosco ‒ hanno una funzione di mitigazione del rischio idraulico, in quanto rallentano i tempi di deflusso delle acque. L'acqua senza bosco arriva in un tempo molto più veloce, quindi crea problemi. Tanta quantità d'acqua in poco tempo significa maggiore rischio idraulico. Diminuire la quantità d'acqua con la presenza di una superficie boscata maggiore vuol dire diminuire anche il fattore di rischio idraulico, che non è altro che la moltiplicazione di questi due elementi assieme. Quindi, rallentare il deflusso delle acque è fondamentale. Il bosco, con le foglie, le radici e gli alberi, rallenta il deflusso delle acque. Quindi, la vedrei anche come una funzione di prevenzione idraulica, di sicurezza idraulica del territorio.
Io lo consiglierei soprattutto nelle aree che sono state fortemente urbanizzate. Tutti gli spazi che sono stati lasciati liberi, abbandonati, eccetera, attorno alla città o anche vicino alla città, consiglio di ricoprirli di alberi: oltre che portare i benefìci che sono stati detti prima, permetterebbero in parte di compensare gli effetti di un'eccessiva cementificazione, che porta all'aumento di questo rischio. Anche la funzione idraulica, quindi, può essere considerata un obiettivo nell'ambito di una politica di riforestazione degli spazi rimasti inutilizzati, che sono moltissimi e che spesso sono attorno alle città. Senza nulla togliere all'agricoltura. Non dimentichiamoci che anche la terra serve per produrre. Non dobbiamo forestare la buona terra. Però i terreni che, magari, non hanno questa vocazione produttiva, soprattutto nell'ambito urbano o periurbano, sarebbe opportuno interessarli di una piantumazione generalizzata, che darebbe tutti questi benefici. Vedo il tutto con favore.
Pertanto, annuncio il mio voto favorevole a questa legge.
PRESIDENTE
La parola al presidente Andreoli. Prego.
Marco ANDREOLI (Liga Veneta per Salvini Premier)
Grazie, Presidente.
Una battuta veloce. Ringrazio il collega Lorenzoni per questa proposta, che ha incontrato il voto favorevole di tutta la Commissione Terza e, direi, da un certo punto di vista, anche l'entusiasmo dei colleghi. Chi non vorrebbe più alberi in pianura? Ci stiamo rendendo conto tutti di cosa sta diventando la pianura nella nostra regione.
Parlando con un Sindaco della Provincia di Verona, una volta, mi è rimasto impresso quello che mi ha detto. Mi ha detto che, praticamente, è cambiato il colore dell'aria, dell'atmosfera. D'estate, con questa progressiva desertificazione, mancanza di alberi, esclusivamente seminativo, questi campi incolti, anche ingialliti magari da mancanza di precipitazioni estive. È diventata gialla. La pianura è diventata di colore giallo. Avete presente i film ambientati in Messico, dove c'è sempre quel filtro di colore giallo? Penso che questo processo vada invertito e che debba essere rinverdita, anche ai nostri occhi, l'immagine della nostra pianura.
Mi sono sforzato di pensare a come fare perché questo meccanismo funzioni, si inneschi, come fare perché ci sia un volano dietro. Noi facciamo una legge bella come questa, però, poi, deve esserci la risposta da parte dei cittadini e, in particolar modo, degli imprenditori agricoli, perché sono loro che hanno in mano le più grandi porzioni, ovviamente, fette di territorio pianeggianti.
Ero indeciso se emendare ulteriormente il testo e arricchirlo più di come non abbiamo già fatto, magari con il concetto anche delle specie mellifere per le api, e tutte queste cose qua. Una chiave, a mio avviso, per cercare di fare da volano è l'economicità. Bisogna ragionare sul fatto che possa essere conveniente piantare degli alberi ‒ dove, essenzialmente? ‒ sui confini tra terreni diversi, proprietari diversi, perché magari sono terreni che non vengono coltivati, in cui non devono transitare mezzi. Non ci sarebbe nessun problema a piantarli lì. E poi, per esempio, sulle sponde dei canali irrigui. Non su tutte e due le sponde, ma su una soltanto, ovviamente, altrimenti sarebbe impossibile accedervi per fare le manutenzioni. Quindi, su una sola delle due sponde sarebbe un'altra posizione ottimale. Avrebbe, poi, quel vantaggio ‒ al quale, se non sbaglio, accennava il collega Valdegamberi ‒ di contrastare un po' le problematiche di cedimento degli argini dei canali irrigui, che abbiamo visto anche con le recenti alluvioni. Sappiamo le radici degli alberi che lavoro di stabilizzazione fanno sul terreno.
Stavo pensando a soluzioni tipo, per esempio, alberi da legna, pioppeti da legna che possano essere disseminati in questi terreni marginali, che non vengano, poi, capitozzati, come spesso succede, da chi deve mettere alberi solo perché è quasi costretto a farlo, però dopo diventa una spesa, diventa un peso, un fastidio, quindi la manutenzione diventa un problema. Pertanto, poi si vedono questi alberi tagliati a livello della sommità del tronco, con questi ricacci ogni anno. Diventano alberi estremamente antiestetici, per come la vedo io, ma anche malati, spesso, perché sono continuamente mutilati, prestano proprio il fianco, ci sono continue ferite dove aggrediscono i funghi e tutti gli altri patogeni delle piante. Avere, quindi, alberi mantenuti in maniera permanente o con un certo turnover, tagliati per produrre legna e ripiantati successivamente, mentre, nel frattempo, da altre parti stanno crescendo. Come dicevo, senza turnover, invece, sono piante micorizzate.
Sappiamo che Veneto Agricoltura e i nostri vivai producono anche piante che hanno avuto l'imprinting da quando è stato seminato il seme, certificate, che crescono in terricci dove sono state sparpagliate delle spore di alcune tipologie di tartufi, di alcune tipologie di funghi. Questo imprinting, a livello radicale, permetterà a quelle piante di produrre, per tutta la durata della loro vita, quei tartufi, quei funghi. Sono sicuramente anche questi dei volani economici per dare interesse a mettere questi alberi, a mantenerli dove sono e, magari, a creare anche un piccolo indotto locale ‒ perché no? ‒ enogastronomico.
Ci sarebbe da fare una riflessione, ma più a livello comunale, di come spingere e incentivare, dal punto di vista economico, a mettere certe tipologie di alberi perché possano in un certo qual modo avere un senso, un minimo di indennizzo economico. Altrimenti, se diventano solo una questione gestionale e manutentiva, mi rendo conto che possono diventare un peso. Lo strumento non partirebbe come tutti vorremmo. Questa è una mia riflessione.
Grazie ancora al collega Lorenzoni e a tutti i compagni di maggioranza.
PRESIDENTE
Prego, capogruppo Ostanel.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie.
Chiedo di sottoscrivere il progetto di legge.
PRESIDENTE
Lo teniamo a verbale, se vuole, però non si può più sottoscrivere il progetto di legge.
Se non ci sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale e iniziamo la votazione partendo dall'articolo 1.
Metto in votazione l'articolo
1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 2.
Metto in votazione l'articolo
2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 3.
Metto in votazione l'articolo
3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 4.
Metto in votazione l'articolo
4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 5.
Metto in votazione l'articolo
5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 6.
Metto in votazione l'articolo
6.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 7.
Metto in votazione l'articolo
7.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'ordine del giorno presentato dalla collega Guarda.
ODG n. D0001
Ordine del giorno presentato dalla consigliera Guarda relativo a "PER UN CONTRIBUTO EFFICIENTE AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI ECOSISTEMICI" in occasione dell'esame della proposta di legge relativa a "Interventi a sostegno di progetti attivati dai Comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio ed il miglioramento dei servizi ecosistemici". (Progetto di legge n. 180) APPROVATO (Deliberazione n. 35/2024)
(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale del Veneto
Premesso che
- le finalità inscritte all'articolo 1 del progetto di legge regionale n. 180 "Interventi a sostegno dei progetti attivati dai Comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio ed il miglioramento dei servizi ecosistemici" corrispondono alle necessità di contrastare i cambiamenti climatici, migliorare i servizi ecosistemici nel territorio, promuovere la conservazione della biodiversità e l'uso sostenibile dei territori anche mediante la riqualificazione e la mitigazione degli impatti antropici. Si tratta, peraltro, di obiettivi fatti propri dal livello di governo regionale già dal 2003 con l'approvazione dell'attualmente vigente Legge regionale 2 maggio 2003, n. 13 "Norme per la realizzazione di boschi nella pianura veneta", atteso che tra le finalità di cui all'articolo 1 di tale legge sono annoverate quelle di "migliorare la qualità dell'ambiente, dell'aria e dell'acqua nel territorio regionale" e "ridurre gli effetti dell'inquinamento atmosferico e delle concentrazioni urbane,"
Evidenziato che:
- il progetto di legge regionale n. 180 individua l'incremento della quantità di alberi e arbusti quali strumenti per il raggiungimento delle finalità oggetto dell'intervento regionale disciplinato;
Evidenziato, altresì, che:
- alcune specie di alberi e arbusti si caratterizzano per una maggiore capacità di assorbimento delle sostanze inquinanti rispetto ad altre specie; rispetto agli alberi, gli arbusti da siepe ‒ stando ai risultati di uno studio scientifico realizzato dall'Università del Surrey e pubblicato sulla rivista Atmospheric Environment ‒ sono dotati di una maggiore capacità di assorbire le sostanze inquinanti, fungendo, in virtù di una struttura più bassa e compatta, da vera e propria barriera antismog;
Visto:
- il Decreto Ministeriale n. 252 di adozione della nuova Strategia Nazionale per la Biodiversità al 2030 e, in particolare, l'obiettivo specifico B10 "Arrestare la perdita di ecosistemi verdi urbani e periurbani e della biodiversità urbana. Favorire il rinverdimento urbano e l'introduzione e la diffusione delle soluzioni basate sulla natura" nella parte in cui è affermato che "Il verde urbano non può essere considerato una compensazione alla urbanizzazione del territorio, bensì deve essere una componente essenziale della stessa, necessaria per renderla ecologicamente sostenibile, a garanzia della salubrità ambientale e del benessere del cittadino, e in connessione con il territorio naturale circostante tramite adeguati corridoi ecologici."
Considerato che:
- in ragione delle finalità e degli obiettivi degli interventi normativi regionali in argomento, è opportuno che la declinazione delle azioni punti su quelle specie di alberi che rispetto ad altre sono maggiormente idonee a garantire il risultato sostanziale voluto dal legislatore, in termini di maggiore assorbimento degli agenti inquinanti.
Tutto quanto sopra premesso
impegna la Giunta regionale
ad applicare le discipline normative regionali di cui al progetto di legge regionale n. 180 "Interventi a sostegno dei progetti attivati dai Comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio ed il miglioramento dei servizi ecosistemici" e alla Legge regionale 2 maggio 2003, n. 13 "Norme per la realizzazione di boschi nella pianura veneta" tenendo conto che alcune specie di alberi e arbusti si caratterizzano per una maggiore capacità di assorbimento delle sostanze inquinanti rispetto ad altre specie, e che, rispetto agli alberi, gli arbusti da siepe sono dotati di una maggiore capacità di assorbire le sostanze inquinanti.
Non essendoci la collega, metto in votazione l'
ordine del giorno
n. D0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
La parola al collega Lorenzoni. Prego.
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente.
Solo per ringraziare tutti i colleghi che hanno sostenuto questo progetto, ne hanno capito l'intendimento e lo hanno appoggiato ed accompagnato.
Per me è importante sottolineare una cosa. Si vuole dare risorse a Veneto Agricoltura per cambiare un po' il focus della sua attività. Si sta trasformando il fabbisogno del nostro territorio. I servizi cosiddetti "ecosistemici", richiamati nel titolo, e ringrazio chi ha suggerito nel passaggio in Seconda Commissione la modifica del titolo, sono qualcosa di importante. Dobbiamo non solo contrastare il cambiamento climatico, ma anche adattare il nostro territorio. Questo va nella direzione. Credo sia importante che Veneto Agricoltura interpreti i nuovi bisogni, acquisisca nuove funzionalità, nuovi obiettivi. Devo dire che questo, nel passaggio in Commissione, è stato colto in maniera molto puntuale, molto precisa dal direttore, che in audizione ci ha fatto intendere come effettivamente loro stiano cercando di attrezzarsi per dare risposte al nostro territorio.
Grazie a tutti i funzionari di Veneto Agricoltura per aver compreso questa interpretazione.
Forse è un piccolo passo, però, secondo me, va nella direzione giusta. Mi fa piacere che la direzione giusta sia condivisa in maniera trasversale da questo Consiglio. Penso che nei prossimi mesi avremo da lavorare per dare risposte efficaci al nostro territorio.
PRESIDENTE
Metto in votazione il
progetto di legge n. 180 nel suo complesso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Dichiaro chiusa la seduta.
Buona giornata.
La Seduta termina alle ore 17.49
Il Consigliere segretario
Alessandra SPONDA
|
|
Il Presidente
Francesca ZOTTIS
|
Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85
Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 136
SEDUTA PUBBLICA N. 136
MARTEDì 11 GIUGNO 2024
PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE FRANCESCA ZOTTIS
PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI
INDICE
Processo verbale della 136ª seduta pubblica – martedì 11 giugno 2024
Processo verbale della 136ª seduta pubblica – martedì 11 giugno 2024
- Approvazione verbali delle sedute precedenti
- Comunicazioni della Presidenza del Consiglio
- Interrogazioni e interpellanze
- Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze
- Interrogazioni a risposta scritta iscritte all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 111, comma 4 del Regolamento
- Disegno di legge relativo "Modifiche alla legge regionale 14 giugno 2013, n. 11 "Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto" e alla legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 "Nuove disposizioni in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, turismo rurale, fattoria didattica, enoturismo, oleoturismo"". (Progetto di legge n. 263) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 13/2024)
- Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Lorenzoni, Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bozza, Cestaro, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Montanariello, Pan, Piccinini, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sponda, Venturini, Vianello, Zanoni, Zecchinato e Zottis relativa a "Interventi a sostegno di progetti attivati dai Comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio ed il miglioramento dei servizi ecosistemici". (Progetto di legge n. 180) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 14/2024)
- Ordine del giorno presentato dalla consigliera Guarda relativo a "Per un contributo efficiente al miglioramento della qualità dei servizi ecosistemici" in occasione dell'esame della proposta di legge relativa a "Interventi a sostegno di progetti attivati dai Comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio ed il miglioramento dei servizi ecosistemici". (Progetto di legge n. 180) APPROVATO (Deliberazione n. 35/2024)
- Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie ed in conformità alle deliberazioni dell'Ufficio di presidenza n. 25 del 23 aprile 2024 e n. 31 del 30 maggio 2024.
I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 8215 del 6 giugno 2024.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta alle ore 14.16.
Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.
Punto n. 1) all'ordine del giorno
I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 8215 del 6 giugno 2024.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta alle ore 14.16.
Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.
Punto n. 1) all'ordine del giorno
Approvazione verbali delle sedute precedenti [RESOCONTO]
Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 135a seduta pubblica di martedì 21 maggio 2024.
Punto n. 2) all'ordine del giorno
Comunicazioni della Presidenza del Consiglio [RESOCONTO]
Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo i consiglieri Baldin, Barbisan, Boron, Rizzotto e il Presidente della Giunta regionale Zaia.
Partecipano da remoto i consiglieri autorizzati a seguire la seduta secondo tale modalità ai sensi delle citate deliberazioni dell'Ufficio di presidenza n. 25 del 23 aprile 2024 e n. 31 del 30 maggio 2024.
Successivamente all'avvio della seduta perviene la richiesta di congedo della consigliera Cecchetto, non rilevante ai fini dell'articolo 76, comma 2 del Regolamento.
Punto n. 3) all'ordine del giorno
Interrogazioni e interpellanze [RESOCONTO]
Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
Punti nn.4 e 5) all'ordine del giorno
Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze [RESOCONTO]
e
Interrogazioni a risposta scritta iscritte all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 111, comma 4 del Regolamento [RESOCONTO]
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
n. 271 del 09.06.2022
presentata dalla consigliera Ostanel
"Cosa intende fare la Regione Veneto per tenere il passo delle Regioni confinanti?"
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra l'IRI in oggetto.
Interviene l'assessora Donazzan che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) in sede di replica.
n. 464 del 08.02.2024
presentata dalla consigliera Guarda
"Casa circondariale di Montorio e somministrazione di psicofarmaci alle persone private della libertà personale da parte dell'Ulss 9: si provvederà a disporre verifiche sul funzionamento?"
Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che illustra l'IRI in oggetto.
Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) in sede di replica.
n. 466 del 12.02.2024
presentata dalla consigliera Ostanel
"Quali azioni sta mettendo in campo la Giunta per evitare l'esternalizzazione del servizio di emergenza SUEM negli ospedali padovani?"
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra l'IRI in oggetto.
Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) in sede di replica.
n. 450 del 24.11.2023
presentata dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Zanoni e Zottis
"Nella frazione di Sandrà, del Comune di Castelnuovo del Garda (VR), andrà in pensione un medico di medicina generale. Cosa intende fare la Giunta regionale per garantire questo indispensabile servizio?"
Interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRI in oggetto.
Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.
n. 461 del 31.01.2024
presentata dalla consigliera Baldin
"Come pensa di scongiurare la Giunta regionale la ulteriore riduzione delle corse delle linee urbane del TPL nella città di Chioggia?"
e
n. 462 del 02.02.2024
presentata dal consigliere Montanariello
"Tagli al servizio urbano di trasporto pubblico di Chioggia: cosa intende fare la Giunta per garantire un servizio adeguato?"
Il PRESIDENTE, vista la risposta congiunta da parte della Giunta regionale alle due interrogazioni e stante il congedo della consigliera Baldin dalla seduta, dispone l'illustrazione della IRI n. 462 da parte del consigliere Montanariello con conseguente risposta in aula della Giunta ed il contestuale invio della risposta a domicilio della consigliera Baldin.
Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRI n. 462.
Interviene l'assessora De Berti che risponde congiuntamente per conto della Giunta regionale alle IRI nn. 461 e 462.
Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.
n. 484 del 22.05.2024
presentata dalla consigliera Guarda
"Indagini presso Fondazione Milano Cortina 2026: il Presidente della Giunta regionale riferisca"
Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che illustra l'IRI in oggetto.
Interviene l'assessore Calzavara che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) in sede di replica.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
n. 320 del 23.03.2023
presentata dalla consigliera Ostanel
"Con che tempi sarà attivo un sistema continuativo di raccolta dei rifiuti presenti nei fiumi?"
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra l'IRS in oggetto.
Interviene l'assessore Calzavara che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) in sede di replica.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
n. 483 del 20.05.2024
presentata dalla consigliera Ostanel
"Quando saranno disponibili i vaccini per la Dengue presso le diverse ULSS Venete, a partire dalla ULSS 6?"
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra l'IRI in oggetto.
Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) in sede di replica.
INTERPELLANZA
n. 7 del 22.04.2024
presentata dalla consigliera Guarda
"Imminente DPCM Ecobonus auto 2024 e bando regionale rottamazione anno 2024: la Giunta regionale sta valutando la possibilità di prorogare il termine di fase per la presentazione della documentazione?"
La consigliera Guarda dà per letta l'interpellanza in oggetto.
Interviene l'assessore Calzavara che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) in sede di replica.
Punto 6) all'ordine del giorno
Disegno di legge relativo "Modifiche alla legge regionale 14 giugno 2013, n. 11 "Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto" e alla legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 "Nuove disposizioni in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, turismo rurale, fattoria didattica, enoturismo, oleoturismo"". (Progetto di legge n. 263) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 13/2024) [RESOCONTO]
Intervengono i consiglieri Favero (Liga Veneta per Salvini Premier), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Sesta Commissione consiliare, e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che svolge la relazione di minoranza per conto della Sesta Commissione consiliare.
In discussione generale intervengono i consiglieri Favero (Liga Veneta per Salvini Premier), Valdegamberi (Gruppo Misto), Corsi (Liga Veneta per Salvini Premier), Montanariello (Partito Democratico Veneto).
Durante l'intervento del consigliere Montanariello assume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.
In discussione generale intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo),
Favero (Liga Veneta per Salvini Premier) in sede di replica. Interviene infine la consigliera Scatto (Zaia Presidente.
Il PRESIDENTE sospende la seduta per permettere all'Ufficio di Presidenza della Sesta commissione consiliare di valutare gli emendamenti presentati.
La seduta è sospesa alle ore 16.36.
La seduta riprende alle ore 17.05.
Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.
L'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
Gli emendamenti nn. A2, A4 e A5 all'articolo 2, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.
L'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
L'emendamento n. A1, all'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.
L'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
L'emendamento n. A3, all'articolo 4, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.
L'articolo 4, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
L'emendamento n. A6, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.
Gli articoli 5 e 6, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
In dichiarazione di voto finale intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Favero (Liga Veneta per Salvini Premier).
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge in oggetto nel suo complesso.
Il Consiglio approva
Punto 7) all'ordine del giorno
Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Lorenzoni, Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bozza, Cestaro, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Montanariello, Pan, Piccinini, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sponda, Venturini, Vianello, Zanoni, Zecchinato e Zottis relativa a "Interventi a sostegno di progetti attivati dai Comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio ed il miglioramento dei servizi ecosistemici". (Progetto di legge n. 180) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 14/2024) [RESOCONTO]
Interviene il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto) che svolge la relazione illustrativa per conto della Terza Commissione consiliare.
In discussione generale intervengono i consiglieri Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Valdegamberi (Gruppo Misto) che chiede di sottoscrivere il progetto di legge, Andreoli (Liga Veneta per Salvini Premier) e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che chiede di sottoscrivere il progetto di legge.
Il PRESIDENTE dichiara che, come da determinazione della Giunta per il regolamento n. 4 del 28 marzo 2018 nella quale sono stati fissati i termini per la sottoscrizione dei progetti di legge, essendosi conclusa la fase d'esame della proposta da parte della Commissione competente e non essendo pertanto l'atto nella disponibilità dei singoli consiglieri, le richieste di sottoscrizione non possono essere accordate.
Il PRESIDENTE dà comunque atto della volontà di sottoscrivere il pdl in trattazione da parte dei consiglieri Valdegamberi ed Ostanel.
I sette articoli,che compongono il progetto di legge in oggetto, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
Si passa all'esame dell'ordine del giorno collegato al progetto di legge in oggetto.
ODG n. D1
Ordine del giorno presentato dalla consigliera Guarda relativo a "Per un contributo efficiente al miglioramento della qualità dei servizi ecosistemici" in occasione dell'esame della proposta di legge relativa a "Interventi a sostegno di progetti attivati dai Comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio ed il miglioramento dei servizi ecosistemici". (Progetto di legge n. 180) APPROVATO (Deliberazione n. 35/2024) [RESOCONTO]
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto.
Il Consiglio approva
In dichiarazione di voto finale interviene il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto).
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge in oggetto nel suo complesso.
Il Consiglio approva
Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.
Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.
La seduta termina alle ore 17.49.
Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - ART. 1
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 32
Contrari: 0
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 263 - ART. 1
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 32
Contrari: 0
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - EMA02
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 6
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
PDL n. 263 - EMA02
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 6
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - EMA04
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 7
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
PDL n. 263 - EMA04
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 7
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - EMA05
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 7
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
PDL n. 263 - EMA05
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 7
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - ART. 2
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 263 - ART. 2
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - EMA01
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 7
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
PDL n. 263 - EMA01
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 7
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - ART. 3
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 263 - ART. 3
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - EMA03
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 7
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
PDL n. 263 - EMA03
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 7
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - ART. 4
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 32
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 263 - ART. 4
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 32
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - EMA06
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 7
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
PDL n. 263 - EMA06
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 7
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - ART. 5
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 32
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 263 - ART. 5
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 32
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - ART. 6
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 263 - ART. 6
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Bigon Annamaria, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 263 - VOTAZIONE FINALE
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 263 - VOTAZIONE FINALE
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 180 - ART. 1
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 37
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 180 - ART. 1
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 37
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 180 - ART. 2
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 37
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 180 - ART. 2
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 37
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 180 - ART. 3
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 180 - ART. 3
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 180 - ART. 4
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 180 - ART. 4
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 180 - ART. 5
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 180 - ART. 5
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Michieletto Gabriele, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 180 - ART. 6
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 180 - ART. 6
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 180 - ART. 7
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 180 - ART. 7
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 180 - ODGD01
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 1
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 180 - ODGD01
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 1
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Bozza Alberto
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 180 - VOTAZIONE FINALE
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 180 - VOTAZIONE FINALE
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
|
MAINO Silvia
|
BET Roberto
|
MICHIELETTO Gabriele
|
BIGON Anna Maria
|
MONTANARIELLO Jonatan
|
BISAGLIA Simona
|
OSTANEL Elena
|
BOZZA Alberto
|
PAN Giuseppe
|
BRESCACIN Sonia
|
PAVANETTO Lucas
|
CAMANI Vanessa
|
PICCININI Tomas
|
CAVINATO Elisa
|
POLATO Daniele
|
CENTENARO Giulio
|
POSSAMAI Gianpiero
|
CESTARI Laura
|
PUPPATO Giovanni
|
CESTARO Silvia
|
RAZZOLINI Tommaso
|
CIAMBETTI Roberto
|
RIGO Filippo
|
CORSI Enrico
|
SANDONÀ Luciano
|
DOLFIN Marco
|
SCATTO Francesca
|
SORANZO Enoch
|
|
FORMAGGIO Joe
|
SPONDA Alessandra
|
GEROLIMETTO Nazzareno
|
VALDEGAMBERI Stefano
|
GIACOMIN Stefano
|
VENTURINI Elisa
|
GUARDA Cristina
|
VIANELLO Roberta
|
LORENZONI Arturo
|
VILLANOVA Alberto
|
LUISETTO Chiara
|
ZECCHINATO Marco
|
|
ZOTTIS Francesca
|
|
|
|
|
|
|
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO f.to Alessandra SPONDA |
IL PRESIDENTE f.to Francesca ZOTTIS |
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.
PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Paola Lombardo
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.
PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Paola Lombardo
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian